Scambi culturali

Ruolata Introduttiva Joachim (Monaco)

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    Aethernia - Capitale Imperiale
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    Per la città di Neagora non esiste valuta più preziosa che la conoscenza, nel senso più essenziale della parola, al fine di incentivare progresso e innovazione oltre qualsiasi barriera, soprattutto quelle di confini culturali e geografici. Uno dei meriti che nessuno avrebbe potuto negare all'impero, difatti, era quello di aver abbattuto una volta per tutte i rigidi confini regionali tra le diverse realtà di Kalendor, costruendo ad esempio strade agevoli e sicure che univano finalmente le città principali del continente, permettevano di attraversare zone inospitali come Sumadea o di raggiungere attraverso percorsi chiari il cuore del deserto, a Shal'aira. Questa realtà, aldilà dei punti di disaccordo tra Neagora e Aethernia, era la più grande conquista per il progresso scientifico di quell'epoca. Poter raggiungere le grandi menti delle altre civiltà, condividere le scoperte sviluppatesi fino a quel momento in contesti separati a tenuta stagna, collaborare per raggiungere nuovi apici dell'innovazione... Diciamo che queste possibilità avevano già cominciato a stuzzicare le grandi menti Neagoresi da mesi, motivo per cui quando Aethernia si rese disponibile a finanziare il primo scambio culturale di Kalendor, Neagora rispose con immediato zelo facendo tutti i preparativi necessari per mettere in opera il progetto.

    Tra le persone selezionati ci furono giovani promesse neagoresi e non vecchi scienziati pomposi, proprio per agevolare l'apertura mentale verso nuove realtà ancora inimmaginate. Come prima destinazione di questo scambio fu scelta Louyhong, in primo luogo per via della situazione stabile dell'avamposto (la sicurezza della delegazione veniva prima di tutto, insomma) e in secondo luogo perché la cultura dei monaci ephioresi era ben conosciuta per essere detentrice di saggezza secolare e ampie conoscenze nel campo dei trattamenti naturali e della cura dello spirito.

    Il viaggio più agevole da Neagora fino a Louyhong comprendeva un trasporto via terra dalla città fino ad Aethernia, per poi imbarcarsi in una breve traversata marittima fino all'avamposto ephiorese. Un gruppetto di giovani studiosi sarebbe partito insieme da Neagora per raggiungere un'altra parte della delegazione già presente ad Aethernia e partire insieme alla volta di Louyhong. Gli animi sarebbe senz'altro stati elettrizzati al pensiero dell'opportunità che gli si prospettava. Il compito ufficiale della delegazione era mettere a disposizione le nozioni e i progressi ottenuti dalla tecnologia Neagorese e ricevere, in uno scambio equo intellettuale, altrettante nozioni dai monaci del grande monastero di Nanchou al centro di Louyhong. Per qualsiasi studioso la possibilità di potersi interfacciare con materie fino a quel momento sconosciute era l'occasione di una vita e probabilmente era così che la pensava la maggior parte dei componenti della delegazione.

    Il gruppo ormai si trovava sulla nave che di lì a poco sarebbe partita per Ephiora. I marinai si stavano adoperando per rimuovere gli ormeggi e dalla banchina una folla salutava l'evento con intrepida contentezza. Quella partenza segnava l'inizio di un'era.

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    Partecipanti: Jericho (Isawa) Joachim (Monaco)

    Primo post: Presentazione del pg: breve descrizione della sua vita nell'ultimo periodo, motivi del suo coinvolgimento nel progetto di scambio culturale e sensazioni al riguardo. Avete carta bianca per eventuali dialoghi con png e tutto quello che ritenete necessario per dare realismo alle situazioni che li portano sulla nave. Potete anche creare png ad hoc di vostri conoscenti che vi accompagnano in questa avventura, studiosi conosciuti nel contesto della delegazione, amici di vecchia data, tutto purché rispecchi l'incipit iniziale. Infine, chiudete il post con voi che passeggiate sul ponte della nave che lentamente si allontana da Aethernia.



    Edited by Ryuk* - 5/10/2017, 13:10
     
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    Verso Ephiora


    Casa dolce casa.

    Da quanto tempo Jericho non metteva piede ad Aethernia... e non era per niente felice di tornarci.
    Non se n'era andato in condizioni felici, rimetterci piede dopo così poco tempo (e miglioramento) non lo rendeva affatto felice. Il rettore dell'accademia ce l'aveva ancora con lui ed essere nella stessa città non lo tranquillizzava affatto.
    Per fortuna non doveva incontrarlo faccia a faccia, ma aggirarsi per quelle strade non più familiari come un tempo gli metteva ansia; forse era soltanto una suggestione, in quanto se volesse liberarsi del giovane mago poteva mandare dei sicari anche a Neagora, la capitale imperiale gli sembrava sempre più un covo di serpi.

    Una svolta sbagliata e potrei incontrare la fine: bell'atmosfera.

    Jericho colse quel poco tempo a disposizione per fare una visita alla sua famiglia, giusto il tempo per tranquillizzare sua madre sulla sua salute (già, perchè secondo lei mangiava poco e rischiava di morire di fame...) e far rosicare un pò suo padre sui progressi fatti nella magia.
    Chiusa quella breve parentesi, si diresse verso il nuovo indirizzo del suo amico Mikael.

    Molto lontano dai posti a cui siamo abituati.

    Le ampie strade ed i colori tipici della città alta lasciarono il posto ad un'architettura più povera, priva di decorazioni e molto più "concreta": non sarà un quartiere povero, ma chi abita da quelle parti non se la passava bene. Di solito quei quartieri venivano occupati dai giovani all'inizio della propria carriera e dai borghesi decaduti, ovvero incapaci di mantenere uno stile di vita adatto alla città alta: il suo amico apparteneva alla prima categoria, ma a quanto pare non riceveva più fondi dall'accademia.

    Qualcosa sarà andato storto? Dopotutto non ho ricevuto più sue notizie da molto.

    Salì la rampa di scale che conduceva alla porta dell'appartamento; l'inferriata era ridotta all'essenziale, come gli intagli sulla porta. Per un attimo Jericho si sentì fuori luogo, dopotutto lui non aveva mai avuto problemi economici tali da dover modificare il suo stile di vita (alquanto pigro).
    Prese coraggio e bussò alla porta. Erano amici e per quanto la loro situazione economica era differente, questo non cambiava nulla sul piano personale. Ci volle un pò prima di udire passi provenienti dall'interno, ma ad attenderlo oltre l'uscio c'era il solito Mikael pronto ad accoglierlo con un sorriso e con il loro solito saluto.

    Come va sfigato?

    La vita dell'avventuriero è troppo noiosa, perciò ho deciso di farti visita tra uno sbadiglio e l'altro.

    L'amico era abituato a risposte del genere, conoscendo il carattere fifone di Jericho, invitandolo ad accomodarsi.
    La casa era piccola ed accogliente, nonostante l'aspetto esteriore anonimo; non si fece sfuggire l'immensa quantità di componenti alchemici presenti, rimanendo impressionato da alcuni di essi per la loro rarità. Inoltre vide appoggiati in un angolo uno spadone ed una corazza pesante, arricchiti con migliorie proveniente da parti di creature.
    Mikael, notando la curiosità mostrata dall'amico, decise di dare una spiegazione.

    Ebbene si, mi sono dato alle arti marziali e questo non è altro che l'equipaggiamento di un mercenario concessomi dalla compagnia per cui lavoro.

    Il mago mai si sarebbe aspettato che un'alchimista puro decidesse di diventare un guerriero così di punto in bianco, evidentemente c'era qualcosa dietro.

    Ad occhio inesperto non sembrano male, hai già avuto occasione di provarli?

    Ovvio, se non fosse per loro non sarei qui a parlare con te. Non è stato un periodo facile e mi sono dovuto adattare alle avversità.

    Aggiunse con tono serio il guerriero; Jericho replicò immediatamente in tono preoccupato.

    Cos'è successo?

    Innanzitutto dopo che te ne sei andato l'accademia di Aethernia ha tagliato i fondi ad alcuni studenti, lasciandoli a se stessi; non chiedermi il perchè,
    ma chiunque non avesse più che buone conoscenze magiche venne tagliato fuori.
    Di conseguenza mi sono arrangiato come meglio potevo, svolgendo lavori per chiunque: purtroppo non riuscivo a vivere di sola alchimia ed anche reperire gli ingredienti diveniva difficile con il solo denaro, perciò ho dovuto cercare una compagnia commerciale che facesse spedizioni ed imbracciare le armi per sopravvivere.


    Il tono non sembrava particolarmente contrariato: mai negli anni Mikael aveva nascosto il suo desiderio di andare all'avventura, ma la scarsa propensione alle arti magiche lo aveva trattenuto da gettarsi nel pericolo.
    Contrariamente al mago, non soffriva di fifa o fobie particolari, perciò la scelta più efficiente per lui era imbracciare un'arma e combattere alla vecchia maniera.

    Per essere autonomo non te la passi male, dove sei stato?

    Non mi sono allontanato molto, qualche isola sperduta nei mari, la giungla di Sumadea e le coste Ephioresi... non ho incontrato molti problemi fin'ora.

    Già, perchè contrariamente a Jericho, il suo amico era molto forte fisicamente e con un atteggiamento più positivo verso i pericoli.

    Tu invece? Sempre il solito topo di biblioteca?

    Solo nel tempo libero, ultimamente mi sto ambientando nei bassifondi di Neagora: lì girano molti "articoli" interessanti.

    Alla fine sono riuscito a portarti sulla cattiva strada.

    Aggiunse con sarcasmo Mikael.

    Non faccio nulla di male, scambio qualche informazione interessante e vado a curiosare nei negozi.

    Pensavo che andassi a farti i massaggi dalle Shal'airiane.

    Tu sei fissato con quei massaggi!

    Sarebbe stato bello citare tutta la conversazione tra i due, ma non ho né il tempo, né voi la voglia di leggerla dall'inizio alla fine immagino: di lì in avanti sarebbero andati avanti a parlare del più e del meno, soprattutto di svaghi e vita sentimentale, insomma... argomenti privati.

    ...



    Mikael sembra cambiato, magari è l'impressione che danno le persone quando non le vedi da molto mesi... forse anche lui ha pensato la stessa cosa di me, non sono più debole come un tempo.

    Non mancava molto alla partenza e si stava godendo gli ultimi momenti nella sua città natale seduto su una panchina sotto un caldo sole nei pressi del porto. Aspettava con impazienza la partenza, non si sentiva più a casa in quel luogo.

    Ripensandoci bene non ho mai avuto molto dentro queste bianche mura: né tanti amici, né un futuro e nemmeno delle emozioni.

    Se non fossi stato spedito a calci fuori da queste mura probabilmente non sarei qui crogiolandomi al sole in attesa di un viaggio... e guarda caso proprio ad Ephiora. L'ultima volta non ho potuto restare il tempo adeguato, anzi, sarebbe più corretto dire che "non sono voluto rimanere", tanto ero rimasto impaurito da quell'esperienza.

    Mi consideravo di mente aperta grazie a tutti quei libri letti sulla mia scrivania e mi sentivo importante grazie alla pratica fatta all'interno dell'accademia;
    ma una volta sul campo queste mie convinzioni sono svanite, lasciando il posto alla paura e all'istinto.


    Sentì un brivido lungo la schiena ripensando a quelle immagini, ma da lungo tempo non aveva più gli incubi. Era consapevole che se fosse stato riportato indietro nella stessa situazione di allora avrebbe potuto fare addirittura meglio, senza rischiare quanto hanno rischiato allora.

    Eppure da quella volta mi sono sentito vivo, la mia prima avventura... probabilmente non sarà mai trascritta, a meno che non mi prenda il disturbo personalmente.

    Se fossi rimasto qui per tutta la mia vita, non avrei potuto vivere quei momenti di terrore, ma nemmeno avere la soddisfazione di tornare vittorioso e lasciare tutti sbalorditi. Anche se sono in una situazione precaria, la preferisco all'immobilità totale... dopotutto non sono così equilibrato come credevo.


    Fin'ora il "riflessivo" Jericho se n'era rimasto in disparte, ma ben presto dovette riunirsi con il resto della delegazione di Neagora, in quanto il vascello diretto a Louyhong era in procinto di partire. Da più di un anno era diventata Neagora la sua vera casa, era lì che passava le sue giornate tra libri, caffé e discussioni più o meno animate con gli altri meta magister.
    Il giovane mago cercò di fare appello alla sua pazienza per sopportare quella cerimonia, indossando una maschera di serietà adatta a quei momenti; dopo un giro di strette di mano e frasi di circostanza, finalmente riuscì a salire sull'imbarcazione e liberarsi di quel peso dallo stomaco.

    Inaspettatamente Lord Goldshire non partecipò all'evento, si trovava altrove per sua fortuna: voleva evitare a tutti i costi di incrociare il suo sguardo e soprattutto parlarci faccia a faccia. Ogni volta che lo sentiva nominare sentiva una pressione addosso, nemmeno fronteggiare un terribile mostro lo angosciava così tanto... forse la prossima "minaccia" da sconfiggere sarebbe stata proprio lui.

    Mentre i marinai stavano levando gli ormeggi, Jericho colse quell'occasione per scaricare i bagagli nella sua stanza, attendendo con ansia l'allontanamento da porto. Non era mai stato un fanatico dei bagni di folla; se prima lo imbarazzavano, ora non ne sentiva proprio il bisogno... magari un giorno, quando il suo ego sarebbe stato paragonabile a quello di un eroe, anche lui sarebbe riuscito ad apprezzarli.
    Attesa qualche minuto e cessati i rumori molesti, rimpiazzati dal suono tipico del mare aperto, salì sul ponte per godersi il panorama; approfondendo la conoscenza con qualche membro della spedizione: fino a quel momento era stato abbastanza taciturno e non aveva dato una buona impressione agli altri.

    Probabilmente ho dato l'impressione di un'altezzoso damerino, meglio rimediare...

    Non ci teneva all'opinione degli sconosciuti, ma se doveva passare del tempo su quella nave, tanto vale fare due chiacchiere con delle menti brillanti.


     
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  3. Monaco Agamic
     
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    Il Codice Segreto
    [ Verba Manent: Capitolo I ]




    Ysaj Ssanh Nmas Fzak
    Ysaj Ssanh Nmas Fzak
    Ysaj Ssanh Nmas Fzak


    jace_hero

    Parole prive di significato apparente, pronunciate e ripetute da una entità sconosciuta. Ormai era diventata una routine, al punto che aveva smesso di preoccuparsene iniziando a conviverci. Era una visione ricorrente, sempre la stessa, che lo estraniava al punto di essere in grado di veder se stesso da una angolazione del tutto innaturale. Di quella bizzarra creatura, appena appena qualche dettaglio. Inconsistente come l'acqua, di un continuo fluire, salvo poi svanire nel nulla facendolo ripiombare nella realtà abituale.

    Prima che questa gli apparisse dinnanzi, era in grado di manipolare, canalizzare e veicolare il solo Fulmine. Dopo, iniziò a percepire distintamente una interconnessione con quel dato elemento, l'Acqua per l'appunto, e vi si dedicò fino a raggiungere un potere equivalente a quello elettrico. Nonostante l'ovvio vantaggio, l'orgoglio non gli permetteva di gioirne e andarne fiero.

    Affinare la propria tecnica con il Fulmine gli costò tempo, fatica e immane sofferenza. Tali complicazioni invece di scoraggiarlo riuscirono a dargli ulteriore slancio e motivazione. Per il secondo elemento invece, così diverso dal primo, padroneggiarlo fu assai più semplice.. troppo semplice. Farne uso lo smuoveva dentro, conferendogli quella pace e quell'armonia interiore da spingerlo ad agire e pensare diversamente, ne aveva quasi timore.

    Sapeva e sentiva di poterne parlare con una sola persona, il rettore dell'Accademia, Lord William Herald Goldshire.

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    Il rettore dell'accademia, Lord William Herald Goldshire, era famoso per essere un mago avido di conoscenza, similmente a Jericho è un ricercatore che farebbe di tutto pur di conoscere qualcosa e nel corso della sua vita ha raggiunto diversi traguardi, scoprendo nuovi incantesimi, ingredienti alchemici e nuove specie; in tutti gli ambiti è stato uno dei migliori e attualmente può essere annoverato tra i più forti praticanti di magia del continente... tuttavia nel corso della sua vita non era riuscito a scoprire la formula dell'immortalità e non lo dava per certo a nascondere di avere intenzione di raggiungerla prima di spegnersi. [...] aveva predisposto diversi gruppi di ricerca segreti con quello scopo. Joachim ne faceva parte.


    Fu una lunga conversazione privata, che il rettore seguì con particolare interesse. Joe riferì quanto più fedelmente possibile ogni perplessità in merito, ricevendo dal rettore un lungo e roboante silenzio di circostanza. Dall'altro capo della scrivania, dopo aver messo mano ad un cassetto, gli mostrò un volume. Non aveva intarsi nè rilievi, a prima vista sembrava un libro come tanti altri. Lo poggiò sulla lignea superficie che li separava, facendolo scorrere con la mancina in sua direzione, senza ancora proferir parola.

    Interdetto e confuso, avvicinò istintivamente il proprio palmo in direzione di quel libro. Il reciproco tocco ne attivò l'energia latente, dando vita ad un lieve sfarfallio di luci che trasmigrò sulle sue mani.

    Joachim percepì quella forza residuale legarsi al proprio chakra, ed acquisì istantaneamente nozioni basilari sull'oggetto che aveva di fronte. Si trattava di un tomo magico, la serratura presente, che non aveva neanche notato in precedenza, si aprì. Ne era appena diventato il nuovo legittimo proprietario, nessun altro avrebbe potuto aprirlo senza il suo consenso. Tornò a serrarsi, e lo raccolse.

    Lord Goldshire: Ottimo. Non lo hai neanche sfogliato. Deduco ti sia già chiaro che non contenga alcuna informazione.. ora come ora.

    Joe rispose con un cenno di assenso col capo. Rimasero uno dinnanzi all'altro inamovibili come statue di pietra per una buona mezz'ora, fin quando Joachim distolse poi lo sguardo congedandosi dopo aver rivolto al rettore un lieve inchino.

    Joachim: Mi unirò al gruppo ed approfondirò la faccenda per mio conto. La ringrazio. Starò attento. Non esiterò. Sarà fatto.

    E quando giunse quel fatidico giorno, fu tra i primi a presentarsi all'appello e salire a bordo della nave che li avrebbe condotti altrove. Presentazioni di rito, gelide strette di mano, forzati sorrisi di circostanza ed assai poca intenzione di fraternizzare sin da subito, preferendo scandagliare ogni presente per studiarlo con giudizio e distanza. Ai pochi intraprendenti ciarlieri che cercassero di strappargli qualche informazione personale, la stessa risposta:

    Scusami, ho difficoltà a relazionarmi con persone conosciute appena. Il tempo di ambientarmi e mi rifarò, piacere mio, Joe.


    JOACHIM (JOE) WEAVER (LV 3)
    Tratti Base:
    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 220

    Talenti Speciali:
    Cool Temper
    Body Mind

    Discipline:
    FUL II
    ACQ II

    Cooldown Rimanenti:
    //

    Slot Usati:
    //

    Slot Rimanenti:
    //
    Distanza:
    //

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff/Passive:
    FUL Passive: Charge
    FUL Passive: Capacitator
    FUL Passive: Elemental Advantage
    ACQ Passive: Rabdomante
    ACQ Chakra +

    Equipaggiamento:
    Armatura dell'Avventuriero: Blocco 10
    Codice Antico
    Codice Antico
    Categoria: Libro
    Descrizione: Un tomo rilegato con la pelle di un antica creatura. E' sigillato con una serratura in metallo, apribile solo tramite il chakra del suo possessore che entra in risonanza con il suo sangue asciugato tra le sue pagine. [chakra +30]


    Albero Abilità:

    FUL II - Elemento: Fulmine

    Rank 0
    Charge
    Capacitator
    Elemental Advantage

    Rank I
    Thunder Blast
    Overcharged
    Speed of Light
    Discharge

    Rank II
    Refraction


    ACQ II - Elemento: Acqua

    Rank 0
    Rabdomante
    Soul River
    Counterflux

    Rank I
    Purify
    Molding Water
    Water Barrage
    Chakra +




    Edited by Monaco Agamic - 8/11/2017, 13:48
     
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    Nave per Ephiora


    Jericho? Jericho Ouroboros!? Fu una giovane dai capelli castani e dall'abbigliamento tipicamente Neagorese ad approcciarsi al giovane studioso, con l'emozione e la petulanza che solo un fanboy potrebbe avere. Al sentire quel nome, un altro paio di ragazzi si voltarono per guardare lo scienziato, cominciando a parlottare eccitati circa la sua persona.

    Non posso crederci, anche lei fa parte di questa delegazione! E' un immenso onore avere la possibilità di collaborare con un uomo dal suo coraggio e intrepidezza! Io ero in mezzo alla folla quando lei eroicamente ha neutrilazzato quel terrorista! Molti di noi le dobbiamo la vita! E altri simili sproloqui che tessevano le lodi di Jericho, accompagnati in coro da altri due o tre ragazzi tra i più giovani. Il siparietto finì per attirare l'attenzione anche di altri che di Jericho avevano solamente sentito parlare e forse qualcuno totalmente all'oscuro degli avvenimento dell'ultima fiera di Arcana. Sicuramente tutti su quella nave però avevano avuto notizia del terribile incidente avvenuto in quella occasione, con la totale distruzione del primo prototipo di aereonave della storia di Kalendor dopo appena pochi minuti dal suo decollo.

    Qualche personalità più illustre si avvicinò persino più per curiosità che altro, rendendo Jericho il protagonista della scena per qualche istante.


    Risponde prima Isawa. Il pg di Monaco è abbastanza vicino da notare la scena, può reagire come vuole alla situazione. Carta bianca per l'impersonazione di eventuali png facenti parte della folla per arricchire il post. Prendetela come un'occasione per impersonare i pg con queste interazioni sociali.



    Edited by Ryuk* - 9/10/2017, 11:04
     
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    Il Prezzo della Celebrità


    Sembrava andare tutto bene fino a quel momento; si erano finalmente lasciati alle spalle la capitale e la brezza marina riempiva i polmoni. Per qualcuno poteva essere fastidioso, ma non per Jericho, un mago dell'acqua solitamente entra in sintonia con ogni sfumatura del proprio elemento... chissà com'era la vita dei maghi capaci di manipolare cinque elementi.
    Purtroppo quell'idillio di pace e tranquillità durò poco: una ragazza Neagorese, di aspetto adorabile, lo aveva approcciato in maniera chiassosa. Solitamente i neagoresi si riferivano a lui con molta più tranquillità, ma alcuni coetanei sorpassavano il limite a volte, arrivando perfino a seguirlo di nascosto; era successo poche volte, ma all'alchimista non piaceva quel modo di fare.



    A sua disposizione.

    Rispose con garbo alla collega, mimando un goffo inchino (non era mai stato bravo in queste cose).

    Con chi ho il piacere di parlare?

    Minerva Jones, studiosa di lingue antiche all'università di Neagora.

    La studiosa allungò la mano nella speranza di stringere la mano al biondo; stretta ricambiata prontamente da quest'ultimo per cortesia.

    Bella materia di studio, molto utile nelle esplorazioni di antiche rovine.

    Aggiunse con convinzione, nel tentativo di sfuggire alla presa della ragazza e filarsela velocemente da lì.

    Troppo tardi...

    In breve si radunò intorno a lui un nutrito gruppo di persone, tutti con l'intento di osservare e scambiare quattro chiacchiere con l'"eroe di Neagora". Così si riferivano a lui più spesso, perchè effettivamente aveva salvato un mucchio di persone da morte certa; nemmeno lui ci credeva e per questo ogni volta che tessevano lodi nei suoi confronti si limitava a replicare le stesse parole...

    È stata solo fortuna.

    Lasciando sul volto dei presenti un pò di delusione, ma allo stesso tempo apparendo come una persona. Voleva essere acclamato si, ma per i suoi successi nell'ambito della medicina e della scienza in generale, piuttosto che per un atto di eroismo; 'c'era ancora tempo' si ripeteva tra se e se lo studioso, ma continuando di quel passo le sue scoperte e ricerche in ambito accademico sarebbero passate in secondo piano, rispetto alla sua vita da avventuriero.
    Non poteva lamentarsi degli effetti benefici di quell'evento sulla sua carriera: in una notte Jericho, da completo sconosciuto, divenne l'apprendista più ambito della città.

    Mi chiedo come hai fatto a mantenere la freddezza necessaria per compiere un tiro così preciso. C'è qualche trucco?

    Disse un ragazzo coperto da un cappuccio bianco tra gli studiosi accorsi, riaccendendo l'attenzione del resto della combriccola. Effettivamente era uno dei pochi momenti in cui si trovava in pericolo e non tremava come una foglia, ma gran parte del merito andava...

    Semplicemente la mia mira, credo sia un dono di famiglia.

    Replicò con fermezza. Gli piaceva quella risposta, lo faceva sentire in qualche modo speciale, o meglio... implicava che avesse altri pregi oltre l'intelligenza.
    Una persona più adulta rispetto ai ragazzini lì in torno si avvicinò, rivolgendosi anch'esso Jericho, il tono era decisamente più austero e saggio.

    Hai dimostrato fegato in quella situazione, ma impedendo quell'attentato ti sei inimicato i mandanti di quell'atto terroristico: fossi in te mi guarderei le spalle e limiterei il più possibile di farmi riconoscere per strada.

    Parole corrette quelle del mago in toga rossa e dai capelli brizzolati; portava anche addosso due spille della corporazioni di maghi di Aldaresia, doveva essere un pezzo grosso nelle arti arcane e forse aveva partecipato ad azioni militari sul campo.

    Hai ragione, ma desterei più sospetto se mi comportassi con circospezione. Avevo pensato di tingere i capelli... ma il nero non mi sta bene.

    Obiettò con una vena d'ironia, nel tentativo di sdrammatizzare la precedente affermazione dell'uomo. Quel tentativo sembrò riuscire e provocò le risa dei più giovani.
    Ci pensava ogni giorno a chi poteva ordire un simile attentato e purtroppo gli unici indiziati erano le "ombre sfuggevoli"; assassini silenziosi ed efficienti, se lo volevano morto non ci sarebbe stato nulla al mondo a poterglielo impedire. Fortunatamente avevano ottenuto lo stesso il loro obiettivo di distruggere l'aeronave, quindi il suo salvataggio era passato in secondo piano, almeno per loro.

    Avrebbe preferito divincolarsi da quell'accerchiamento in piena regola, ma per il momento doveva reggere il gioco ed avere pazienza.


     
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  6. Monaco Agamic
     
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    Lo scontro
    [ Verba Manent: Capitolo II ]




    Era più che pronto a giustificare il proprio distaccato riserbo, ma non fu necessario. Un giovane ragazzo venne letteralmente preso d'assalto tra incredulità ed entusiasmo generale. Joe si sentì sollevato, poteva seguire indisturbato l'intera vicenda senza farne parte integrante, a spezzare quell'espressione a tratti inespressiva si palesò un ghigno di compiacimento. Non finse neanche lontanamente di esser colpito della presenza di Jericho, il suo nome non gli diceva un granchè. Cosa ben diversa fu quando venne fatta menzione di un attentato, e dei malintenzionati che il biondo aveva infastidito a seguito del suo intervento. Istintivamente si guardò intorno per sincerarsi che non ce ne fossero tra i presenti.

    In effetti qualcuno palesemente infastidito c'era, e gli era proprio di fianco. Digrignava i denti serrando con sdegno i propri pugni.

    Distolse immediatamente lo sguardo, lasciando il chakra fluire. Dopo aver sottovalutato in passato la pericolosità di una creatura rivelatasi poi ostile, reo di aver rischiato di gettare al vento la propria vita irresponsabilmente, è diventato così suscettibile dal non volerci cascare di nuovo, dall'esser diventato paranoico.

    Thinking

    ???: No-non è possibile.. ma pe-perchè dico io. Perchè? Proprio o-oggi do-doveva sa-sa-saltare fuori que-que-quel bellimbusto?

    Lo stava ascoltando. Quella frase manifestava chiaramente un certo disappunto, non abbastanza tuttavia per meritare di subire un attacco preventivo. A breve la sua profonda concentrazione avrebbe potuto dare nell'occhio, ma preferì non abbassare la guardia. Joe era come in trance, a raccogliere quella calma e quella pazienza che quel tale sembrava proprio aver smarrito.

    ???: Al diavolo! Ma cosa mi passa per la testa? Non avevo alcuna chance neanche prima. Figuriamoci se una ragazza così carina e intelligente potrebbe mai guardarmi con quegli stessi occhi! Che mi passi in fretta questa cotta, tutto sommato meglio che sia andata così.. mi son tolto l'imbarazzo di farmi avanti.. sai che male..

    Joachim: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    Scoppiò in una tanto fragorosa quanto indelicata risata, cingendogli il collo con un braccio neanche fossero amici di lunga data.

    Joachim: Dammi retta.. hai rischiato di molto peggio, fidati.

    E prese a spiegargli quel che per poco stava per accadere.

    ???: Tu sei tutto scemo! To-toglimi le mani di dosso!

    Trasalì all'istante, scostandosi da lui con freddo distacco. A Joachim capitavano spesso questi squilibri, alternare la più inflessibile formalità al disimpegno più totale, e viceversa. Tutti in Accademia lo evitavano anche per questo, non sapevano come prenderlo, e questo era uno dei tanti altri motivi. Diciamo pure che non si impegnava a far buona impressione. I più maligni sostenevano persino lo facesse apposta, un improprio atteggiamento di sfida.

    Presero a parlar di altro, scoprendo di aver un trascorso comune. Joe a Neagora faceva il carpentiere, Karl Levine il saldatore.



    Karl: Ah.. quindi è proprio vero quel che si dice.. ne usciamo con qualche tara mentale noialtri, a cimentarci poi.. confortante.

    Joe apprezzò quei modi così schietti e diretti a cui era adesso così poco abituato. Gli parve di tornare adolescente, così era solita parlare la gente che si spacca la schiena, dritti al punto, senza troppi preamboli o giri di parole. Si avvicinarono a Jericho restando fianco a fianco e a testa alta, forti di questa loro precoce alleanza.

    Karl: Quindi se ci saranno pericoli, ti immolerai per noi, eroe?

    Apostrofò al rivale, cercando di far lo spavaldo di fronte alla combriccola, magari per farsi notare anche dalla ragazza. Or più vicini, Joachim riuscì a scorgere le spille dell'interlocutore con cui l'alchimista stava conversando, si rabbuiò nuovamente in viso e con estrema severità ammonì il compagno appena conosciuto.

    Joachim: Se ci saranno pericoli, ognuno farà la sua parte. Siamo tutti sulla stessa barca, dalla stessa parte.. taci e porta rispetto.

    Accennando ai due un lieve inchino dopo aver portato il pugno destro al petto in segno di tacite scuse.. neanche poi richieste.

    Karl: Ma da che parte stai?! Ne hai di problemi, amico..

    Non replicò, lasciandolo proseguire oltre dandogli modo di smaltire la sfuriata, in parte anche comprensibile. Già, da che parte stava? Se lo domandavano in tanti anche in Accademia. Era uno di cui potersi fidare? O non era altro che un ruffiano arrivista che amava circondarsi di persone influenti per nascondere a se stesso le proprie origini? In fondo, chi poteva dire di conoscerlo veramente?


    JOACHIM (JOE) WEAVER (LV 3)
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    Cool Temper
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    ACQ II

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    FUL Passive: Charge
    FUL Passive: Capacitator
    FUL Passive: Elemental Advantage
    ACQ Passive: Rabdomante
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    Equipaggiamento:
    Armatura dell'Avventuriero: Blocco 10
    Codice Antico
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    Categoria: Libro
    Descrizione: Un tomo rilegato con la pelle di un antica creatura. E' sigillato con una serratura in metallo, apribile solo tramite il chakra del suo possessore che entra in risonanza con il suo sangue asciugato tra le sue pagine. [chakra +30]


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    FUL II - Elemento: Fulmine

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    Edited by Monaco Agamic - 8/11/2017, 13:54
     
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    Posta Isawa dove descrive la reazione del pezzo grosso e di Jericho all'intervento di Joachim e Karl. State andando molto bene!



    Edited by Ryuk* - 9/10/2017, 11:21
     
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    Discorsi tra "Illuminati"


    Il mago con le spille al petto s'indispettì leggermente per la risposta scherzosa di Jericho, tuttavia furono le rise degli altri a provocare la sua gelosia nei confronti del celebre ragazzo. Quand'era giovane era un signor nessun e solo col tempo riuscì a farsi un nome, lentamente, sfruttando ogni minima occasione per mettersi in luce; purtroppo non era mai riuscito a mettersi in luce come Jericho ad Arcana e provava una malsana invidia per l'opportunità di poter salvare tutte quelle persone.
    In quel momento perse la calma e per questo preferì rimanere in silenzio per non tradirla con le parole.

    L'intervento di altri due giovani non fece altro che aumentare l'irritazione del mago di mezz'età; una vena spuntò sulla tempia come segno visibile, ma in pochi potevano accorgersene di questo particolare.
    Alla provocazione di Karil, Jericho rispose con un titubante.

    Sicuro...

    Per poi essere interrotto dall'incappucciato a fianco. Quest'ultimo, più pacato e diplomatico del suo amico, cercò di stroncare ogni principio di battibecco tra i due, per evitare a Karl una figuraccia di fronte a tutti.

    Come già ribadito, in quella situazione sono riuscito a fare qualcosa di concreto: ma potrei trovarmi in una circostanza completamente diverse, dove le mie abilità potrebbero essere totalmente inutili e fallire miseramente...

    Disse serio, proseguendo dopo una breve pausa.

    ... ma conto sulla vostra collaborazione per superare ogni ostacolo, se mai ce ne fosse bisogno.

    Un discorso d'incoraggiamento da manuale, quasi d'applauso; tutta quella modestia non scaturiva certo dalla falsità o dal vano tentativo di fare colpo sugli altri, ma essere stato di fronte a situazioni ben più pericolose, in cui dovette sacrificare personali atti di eroismo in favore di una collaborazione con degli sconosciuti. Ovviamente nessuno ne era a conoscenza, proprio perchè il biondo non era spiccato particolarmente.

    Il meta magister ignorò le successive parole di sdegno di Karl nei confronti di Joachim, interessato a conoscere il nome di quei due, specialmente dell'incappucciato che aveva cercato di pacificare la situazione.

    Voi conoscete già il mio nome, ma io non conosco il vostro: qual'è il vostro nome?

    L'alchimista si riferì ad entrambi con convivialità, sperando che i toni della conversazione si raffreddassero. Non gli piaceva essere il centro dell'attenzione generale ed ancor meno il motivo scatenante di un litigio.

    Di tutt'altro avviso era Hubert Karson (il mago con le spille): quest'ultimo non era ancora riuscito a presentarsi ed era stato messo in ombra dai due sbarbatelli. Si sentiva quasi oltraggiato dal comportamento di quei giovani (compreso Jericho) e la sua indole focosa, tipica dei maghi di fuoco, prese il sopravvento per un istante.

    Anche voi siete autori di gesta eroiche, o siete venuti qui solo per attirare l'attenzione e fare colpo sulle ragazze?

    Parole taglienti e di sfida, rivolte agli ultimi arrivati, ma che tentavano di sminuire indirettamente anche Jericho.
    L'alchimista non rispose immediatamente, cercando di pesare le prossime parole, concedendo inconsciamente altro tempo a Hubert per rincarare la dose.

    Non so voi, ma io la mia fama me la sono guadagnata durante delle azioni militari, rischiando la vita più volte: la pace di cui potete godere è anche merito mio!

    Concluse il discorso a gran voce, cercando di far valere la sua autorità nei confronti degli studiosi inesperti lì presenti.
    La situazione era sfuggita di mano al meta magister, purtroppo non aveva la replica perfetta ad ogni insinuazione ed era inopportuno per lui prendere le difese di Joachim e Karl, in quanto il mago brizzolato stava parlando a loro due. Non voleva essere tirato dentro la discussione a sua volta e contrariare una persona più esperta, con Lord Goldshire aveva dato risultati disastrosi...

    Lasciò la patata bollente nelle mani degli sconosciuti. Forse sarebbero riuscita a cavarsela in maniera perfino più brillante del biondo.


     
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    L'unione
    [ Verba Manent: Capitolo III ]




    Karl: Karl Levine. Matricola della Forgia. Neo-Piromante.



    Inclinò il capo alla sua sinistra tenendo lo sguardo basso, senza voler aggiungere altro. Aveva accesso alla Forgia? Joe ne fu molto colpito. Da quel che ricordava era un privilegio concesso ad una cerchia molto ristretta. I Meccameccanici erano una elite estremamente seria e riservata a Neagora, come potevano aver deciso di consentirgli un simile onore? A uno con quel temperamento poi? Doveva esser riuscito a veicolare l'arte del controllo elementale come ausilio alla propria professione, non c'era altra spiegazione. Avrebbe avuto anche senso. Joe si smarrì in altre divagazioni interiori, fantasticando su quali altri astri nascenti potevano trovarsi a bordo, trasalendo infine per rispondere secco a Hubert.

    Joachim: Siamo in viaggio come ambasciatori di cultura, conoscenza e speranza, non per metterci in competizione litigando tra noi. Se dovessimo metter piede su terra straniera con l'atteggiamento sbagliato, ne pagheremo il prezzo al nostro rientro. Tutti. Non dimentichiamoci che dietro questa traversata c'è Aethernia, che ne ha promosso il valore contribuendo economicamente in prima linea.

    Solo allora, dopo aver avuto l'ardore di rimproverare anche il comportamento del mago Karson, mostrò ancor meglio i propri lineamenti liberandosi del cappuccio, sistemandosi con cura l'ampio colletto, avendo altro da aggiungere a quel tagliente commento.

    First_Look_1

    Joachim: Mi chiamo Joachim Weaver, sono Neagorese anche io. Ad Aetheria devo ciò che sono. L'Accademia si è fatta sempre più stringente e selettiva nel tempo. Chi non viene considerato indispensabile è tenuto a provvedere per se, e se non riesce, viene messo alla porta. Essere qui con voi, è l'ennesima opportunità che mi è stata concessa, e non ho intenzione di sprecarla. Impegniamoci a far fronte comune, e portiamo a casa risultati. Non vi chiedo altro.

    L'animosità delle sue parole traspariva persino dal suo volto. Joe aveva cicatrici spirituali disseminate su tutto il corpo, in viso le più evidenti, e per loro natura sono soggette a sbalzi emotivi o dispendio di chakra. Non ci si nasce, vengono inflitte. Erano frutto del suo estenuante addestramento. Possederle non è sintomo di potere, bensì di usi impropri della propria arte. Un pò come possono essere le ustioni per un fabbro, non garantiscono doti eccezioanli.

    Karl: Conta pure su di me. Sei strano forte, ma posso convinverci..

    Rispose l'altro a effetto, dando una sonora pacca sulla spalla allo spilungone. Sorridendo or più disteso, il Piromante a quel punto cercò anche di incrociare lo sguardo di Minerva Jones.

    Karl: Ha ragione lui. Abbiamo tutto il tempo per conoscerci meglio. Approfittiamone. Così da non comportarci come emeriti sconosciuti quando arriveremo. Mi sembra proprio una buona idea. Ci state?

    Joe, che non era fesso, aveva ben capito dove volesse andare a parare. Voleva sfruttare la situazione a suo vantaggio per aver motivo di tampinare la ragazza. Tutto sommato apprezzò quella rapida riconciliazione, in attesa di cogliere la reazione degli altri.


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    Edited by Monaco Agamic - 8/11/2017, 13:55
     
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    Mi sto appassionando. Continua Isawa, tenete a mente questi png che avete creato, potrete continuare a gestirli per il resto della role in maniera da riempire il ruolaggio. Andate avanti così.

     
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    Distensione


    Hubert ascoltò quella specie di predica uscita dalla bocca di Joachim. All'inizio non era molto convinto di quelle parole, pronto a replicare con forza, ma in un secondo momento si trattenne dal peggiorare la sua situazione: lui, contrariamente ai ragazzi, non era lì per lo scambio culturale, piuttosto per tutelare la sicurezza dei ragazzi... almeno in via ufficiale.
    In realtà il compito dei membri più anziani della spedizione era tutt'altro, ma non l'avrebbero di certo sbandierato ai quattro venti; il pensiero della sua vera missione tranquillizzò il suo spirito e tornò a rispondere con diplomazia, arrivando persino a scusarsi.

    Perdonate la mia intromissione, d'ora in poi farò solamente il mio lavoro. Se ci sarà qualche pericolo potete contare su di me, Hubert Karson, e gli altri membri più navigati della spedizione.

    Si era fatto trasportare dalle emozioni ed era stato troppo duro con quei ragazzi, alla sua età era una testa calda come alcuni di loro, ma ben presto la vita militare lo cambiò dal profondo. Nella sua arroganza ed ingenuità, Hubert aveva deciso che arruolarsi nell'esercito avrebbe dato una spinta alla sua carriera, assicurandosi un posto di rilievo all'interno della gerarchia imperiale; in parte fu così, ma a distanza di anni poteva dirsi quasi pentito di quella scelta impulsiva in giovane età.

    Con permesso, vorrei ritirarmi nelle mie stanze al momento.

    Se ne uscì educatamente da quella discussione, lasciando comunque una brutta impressione alle giovani menti lì presenti.

    La ringrazio del tempo che ci ha concesso.

    Replicò con serietà il meta magister, era pur sempre un loro superiore e nonostante tutto gli dovevano rispetto: funzionava così nell'Impero.
    Il veterano lasciò la scena e la tensione si distese subito dopo, tanto che Minerva tirò un sospiro di sollievo; non sarebbero certo venuti comunque alle mani (o alle magie), ma si trattava più sul non fare una brutta impressione sui loro supervisori. Karl non aveva fatto bella figura, ma gli altri potevano considerarsi "salvi" per il momento.
    Non si trattava solamente di uno scambio di informazioni con una cultura lontana, ma le giovani promesse potevano anche essere valutate dai maghi più esperti, elogiati per i meriti e penalizzati negli sbagli.

    Le successive parole di Karl vennero ben accolte sia da Jericho, sia dalla studiosa di lingue antiche. Per il momento non conoscevano i secondi fini della matricola della Forgia, passando solamente per attaccabrighe.

    Ha un bel caratteraccio ser Karson, non sopporta quando gli si manca di rispetto.

    Mise in guardia i ragazzi sotto voce, per timore di essere ascoltata da qualcun'altro. La ragazza era un'osservatrice attenta e non si lasciava sfuggire qualsivoglia occasione per carpire informazioni; non era ossessionata dal fare carriera, ma non voleva nemmeno deludere le aspettative su di lei.

    Hai ragione Karl, dovremmo conoscerci meglio...

    Si riferì a lui, ma Minerva parlava all'intero gruppo... insomma non doveva "accendersi" come poco fa.

    ...a quali elementi magici siete più affini?

    Più o meno tutti lì sapevano utilizzare la magia, chi più, chi meno; ma c'era una bella differenza tra un piromante ed un geomante. Magari non era la domanda intima che si sarebbe aspettato Karl, però poteva anche andare come inizio.
    Il primo a risponder sarebbe stato Jericho, non per vantarsi, sia chiaro.

    Me la cavo con la manipolazione dell'acqua e del vento, specializzandomi in magie di supporto e di difesa...

    Poteva avere anche più esperienza della maggior parte degli studiosi su quella nave, ma l'alchimista conosceva bene i suoi limiti: in uno scontro diretto, alla lunga avrebbe perso anche con il più debole di loro lì in mezzo. La studiosa intervenne immediatamente, chiedendo subito delucidazioni su un suo dubbio.

    Credevo utilizzassi anche incantesimi dell'elemento terra.

    Se ti riferisci al modo in cui ho disarmato l'attentatore ad Arcana, ho utilizzato la spinta del vento per muovere un sasso come un proiettile... è facile confondersi.

    Chiarendo il dubbio della ragazza.

    Ed io che credevo di avere qualcosa in comune con te...

    Minerva sembrò rimanere delusa, forse si era immaginata anche lei ad un passo da una catastrofe, risolvendola con i suoi poteri da geomante.

    Tuttavia... c'è anche un altro "elemento" in cui me la cavo. Viene chiamato "meta elemento" e si tratta dell'arte di manipolare la realtà.

    Con quest'affermazione Jericho se la stava tirando un pochettino, ma voleva condividere con gli altri parte del suo sapere, almeno metterli al corrente di quella nuova scienza in piena espansione. Tra loro poteva esserci qualcuno interessato al suo studio, magari un suo futuro collega.

    Ne ho sentito parlare: solo a pochi è stato concesso di praticarla... qualcuno crede sia pericolosa.

    Si aspettava una reazione più positiva da parte di una Neagorese, ma a quanto pare si sbagliava. Il suo insegnante lo aveva messo più volte in guardia sugli effetti collaterali e lui stesso era stato vittima di alcuni fallimenti durante l'apprendimento, situazioni davvero al limite della logica.

    Esatto, ma non bisogna averne paura: richiede un controllo superiore ad altre discipline magiche, ma si ottengono delle capacità veramente straordinarie.

    Il meta magister, per dare una dimostrazione pratica delle sue parole, tramutò il suo intero corpo in liquido. Non si trattava di tramutarlo semplicemente in acqua, cambiava invece lo stato in cui si trovavano le cellule del suo corpo.
    Quella visione forse li avrebbe shockati, ma voleva dare un assaggio "tangibile" della sua specialità.

    Skill: Liquify
    Focus: Difensivo
    [Rapido]
    L'utilizzatore è in grado di modificare la materia del proprio corpo per renderlo simile ad un liquido. Ogni oggetto solido vi passa attraverso senza interagire. Azzera danni fisici ricevuti, raddoppia danni elementali ricevuti.L'effetto permane fino al prossimo RECUPERO.
    Annulla Solidify sul bersaglio.
    [Chakra: 20 per turno]


    Inizialmente Minerva sembrò riluttante, ma Jericho la invitò a toccare con mano; stesso invito era rivolto anche agli altri due interlocutori.




    Edited by Isawa - 20/10/2017, 22:13
     
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    Il Contatto
    [ Verba Manent: Capitolo IV ]




    Joachim salutò Hubert Karson come era solito fare nei confronti degli insegnanti in Accademia, portandosi il pugno destro alla spalla sinistra arcuendo leggermente la schiena in avanti, omaggiando la sua presenza. Karl per non essere da meno, emulò il classico saluto militare che aveva visto usare tra commilitoni, preferendo dirigere la mano sinistra verso la propria fronte mantenendola puntata.

    Karl: Contate anche su di noi, Signore. Non staremo solo a guardare.



    Joe sorrise all'ennesima reazione impulsiva del Piromante, ma preferì non pronunciarsi in merito, condividendo maggiormente le parole di Jericho annuendo col capo. Anche gli altri si sparpagliarono, consapevoli di aver molto altro tempo per chiaccherare, maggiormente intenzionati a sistemare quel che avevano portato con se nei propri alloggi. Restarono quindi loro quattro. Minerva raccolse l'invito rilanciato dal saldatore, che vide un piccolo varco per farsi avanti in futuro, nonostante continuasse a rapportarsi maggiormente con chi aveva più vicino, l'alchimista.

    Karl: Fuoco, e non solo magico. So smontare, assemblare ed usare armi meccaniche. E' la mia passione, non pratico altro.

    Replicò con lieve imbarazzo, consapevole di non saper controllare altro. Joachim lo guardò incuriosito. Dedicarsi ad un unico elemento la trovava insolita come scelta. Poteva contare anche su altro, non solo sulle proprie riserve di chakra, era pur sempre un compromesso accettabile. Joe si accodò anche, rivelando i propri.

    Joachim: Acqua, Fulmine, e la loro interazione..

    Fin quando l'attenzione di tutti tornò a canalizzarsi verso Jericho, quel che affermava padroneggiare dandone manifestazione.

    Karl balzò all'indietro sconcertato, tutt'altro che interessato anche solo a sfiorarlo. Minerva sembrò indecisa, probabilmente avrebbe accolto l'invito. Joe invece agì di testa propria, convogliando parti delle proprie riserve in sua direzione. Poteva passare come gesto amichevole, in verità voleva vedere se andasse o meno a vuoto. Poteva convenirgli saperlo, se ne avesse incontrati altri.

    Action_Soul_River_1

    [Rapido][Soul River] (Jericho 20 Chakra)
    Chakra: 220 - 20 = 200


    JOACHIM (JOE) WEAVER (LV 3)
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    Talenti Usati nel Turno
    Action: Soul River
    [Rapido]
    Trasferisce una parte della propria energia, 20 Chakra ad un alleato che ne ha bisogno, anche a distanza. Raggio massimo 15 metri.




    Edited by Monaco Agamic - 8/11/2017, 14:01
     
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    Neanche a dirlo. Andate avanti. Risponde Isawa.

     
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    Conoscenze


    Se l'approccio di Minerva e Karl era stato più o meno titubante (qualcosa in comune alla fine lo avevano), più diretto ed empirico era invece l'interazione messa in atto da Joe. Si aspettava semplicemente che volesse toccare con mano, ma provò ad interagire con quella magia in una maniera che nemmeno Jericho aveva mai provato fin'ora, ovvero rilasciando del chakra verso di lui.

    Non ho letto molto a riguardo, più che altro i vari esperimenti hanno dato esiti diversi: uno di questi è finito con la mutazione della cute del soggetto in squame simili a quelle dei pesci.

    Fortunatamente il meta magister non subì alcun cambiamento, solamente parte della sua riserva di chakra venne ripristinata dalla magia acquatica. Si sarebbe aspettato da Karl una palla di fuoco in piena faccia, ma il piromante non lo invidiava a tal punto da provocargli male fisico.

    Sembra gelatina, ma sei ancora... umano?

    Aggiunse la ragazza punzecchiando con il dito il corpo liquido del biondo. Nemmeno lui si era ancora abituato alla sensazione di poter sentire gli stimoli tattili, ma poter essere deformato oltre l'inverosimile; durante i colpi fisici non sentiva dolore, ma lo stesso non si poteva dire se a colpirlo fossero delle magie.
    La prima volta che aveva provato una simile trasformazione si era scomposto in piccole goccioline e non vi dico che orrenda sensazione provocava quello stato, non dolore, ma di angoscia di non poter più tornare alla normalità. Ci erano passati un pò tutti in quella fase e faceva fare grasse risate ai maestri di quella scienza.

    Si, è difficile spiegare anche per me credere che il corpo possa raggiungere questo stato. Inoltre le possibilità di questa scienza non si fermano qui, ma arrivano anche a brevi manipolazioni temporali, utile se te la devi vedere contro un bruto.

    Fin'ora non aveva mai dato ampio sfoggio delle sue abilità negli scontri diretti, forse a causa della poca naturalezza con cui utilizzava alcune peculiarità del meta elemento, ma in futuro era sicuro di divenire più rapido nelle sue applicazioni pratiche e soprattutto sviluppare una mentalità elastica da permettergli di usare tutte le magie a propria disposizione con sinergia.

    Quindi un giorno potresti incontrare il te stesso futuro per una visita di cortesia.

    Disse in tono ironico Minerva, non riuscendo nemmeno a concepire nella sua testa il viaggio attraverso il tempo.
    Lo stesso Jericho aveva fatto ipotesi a riguardo, era affascinato dalle possibili conseguenze di un incontro tra due stesse persone di diverse momenti temporali, ma la sua proverbiale fifa gli avrebbe impedito di tentarlo semmai fosse stato possibile. La stessa accademia di Neagora lo aveva severamente vietato ai propri membri più brillanti.

    In più l'alchimista aveva esperienze dirette nel viaggio a ritroso nel tempo, quell'esperienza gli aveva fornito una la capacità di vedere gli scorci di un prossimo futuro; purtroppo episodi simili accadevano spontaneamente, non possedendo alcun tipo di controllo. No, non gliene avrebbe parlato, aveva abbastanza guai da risolvere (o scappare) per adesso.

    Non credo che riuscirò ad arrivare a tali traguardi, il non aver incontrato il me stesso futuro potrebbe esserne una prova certa.

    Replicò con modestia ed una punta di preoccupazione. Era allettante poter saltare da un'epoca all'altra, specialmente per uno studioso... una scoperta del genere avrebbe rivoluzionato l'archeologia e forse condotto verso un futuro oscuro nelle mani sbagliate.

    Per adesso vorrei coricarmi e riposare prima dell'arrivo, non vorrei fare una brutta impressione ai monaci.

    La neagorese salutò Jericho, rimanendo ancora per poco all'esterno. Se Joe e Karl volessero aggiungere qualcos'altro era quello il momento.




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    Ryuk se mi spieghi cosa accade quando tiri un purify o un soul river su un target affetto da liquify te ne sarei grato, è a scopo scientifico ;)


     
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    Il flusso di chakra esterno a contatto con un corpo dallo stato fisico perturbato per manipolazione meta elementale non perturba l'azione del metaelemento ma nell'immetersi nel sistema circolatorio del magister subisce una reazione visibile quale fosforescenza o irridescenza, rendendo perfettamente distinguibile il flusso di energia che si comporta ad occhio come qualsiasi fluido che dal punto di immissione si diffonde nel corpo del soggetto per poi distribuirsi in maniera uniforme.
     
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