[ARENA] Shiavera vs Naidu Aiteli

L'arena. Ogni volta che Naidu ci metteva piede veniva scosso da un fremito. Non era paura o eccitazione, ma semplice curiosità. Chissà chi si sarebbe ritrovato davanti questa volta. Quale guerriero o combattente avrebbe dovuto affrontare quel giorno. Quanti nuovi modi di combattere avrebbe potuto ammirare e sperimentare sulla propria pelle.
Non gli importava minimamente di rimanere ferito o di rischiare qualche grave ferita, dopotutto era cresciuto nella natura selvaggia anche se da un po'di tempo viveva nelle civilissima Estheltia, dato che l'ambiente dell'arena era protetto e i guaritori scattavano al minimo segnale.
Stavolta davanti a lui c'era una ragazza stupenda. I capelli rossi risaltavano sulla carnagione chiara e le forme del suo corpo sensuale abbagliavano gli occhi di Naidu.
Non era la prima volta che vedeva una bella ragazza, ma questa era davvero un gran bel pezzo di donna. Deglutì cercando di nascondere l'imbarazzo per averla fissata così a lungo, sfoderò un sorriso e fece per presentarsi quando l'avversaria indietreggiò cautamente e incoccò una freccia nell'arco.
- Ysabeth, benedicimi e permettimi di fare sempre la tua volontà. O Grande Dea, accompagna le mie frecce verso il bersaglio: fa che non possa mai mancarlo. - recitò la ragazza, probabilmente come forma di preghiera.
- Oh. - disse Naidu con allegria. - Una sorella arcadiana. Che Ysabeth non faccia troppo la preziosa e che benedica anche i miei colpi allora. -
Non voleva schernire l'avversaria, dopotutto anche lui credeva nel culto della Dea Ysabeth, la Grande Cacciatrice, e la sua preghiera era vera quanto quella della ragazza. Anche se forse a causa dell'eccitazione per quell'imminente scontro quella preghiera gli era uscita in modo frettoloso.
Un'arcadiana! Una sorella cacciatrice! Quando mai avrebbe avuto nuovamente l'occasione di misurarsi con una persona del genere? Nel Grande Branco gli arcieri erano pochi e vecchi, mentre questa ragazza si mostrava sicura con la propria arma. Chissà che cosa avrebbe potuto imparare da lei oggi!
Una freccia scoccata dall'arco avversario saettò verso Naidu che l'anticipò lievemente scansandosi di lato.
[Azione + Rapido] - [Schivata]
Un secondo dardo partì dall'arma pochi istanti dopo il primo. Era davvero in gamba se riusciva a concatenare in quel modo due attacchi, ma anche lui non era da meno. Anche se era sbilanciato per via dello spostamento riuscì ad alzare il braccio destro e intercettare la freccia con la protezione che portava sull'avambraccio prima che questa si conficcasse nella sua spalla.
[Rapido] - [Parata con Protezioni]


Nonostante la prontezza di riflessi però il dardo impattò con tale forza sulla protezione strappare a Niadu un grido di sorpresa. Era proprio in gamba quella ragazza, ma lui non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa così facilmente.

Lei colpiva dalla distanza, mentre lui doveva stare a distanza ravvicinata per poter mandare a segno qualche colpo. Doveva rischiare e avvicinarsi anche a costo di scoprirsi? No, non aveva fretta di portare a casa la vittoria. Voleva divertirsi il più possibile e imparare quanto più possibile da quella ragazza.
[Movimento Gratuito 5m: G9 - I9]
Distava ancora una decina di metri da lei, ma forzando l'andatura ora non sarebbe riuscito a fare molto. Decise così di provare con una offensiva, insolita. In realtà quello era più un giochetto che aveva imparato da bambino per passare il tempo, ma altre volte si era rivelato essere una bella scocciatura per gli avversari nell'arena.
[Azione] - [Boulder Smash]


Con un pugno deciso colpì il terreno ai suoi piedi condensando una buona dose di chakra in questo attacco in modo che le schegge di terra che si fossero sollevate non ricadessero a terra troppo rapidamente. Grazie al suo colpo una lastra di terra si sollevò e con altri due rapidi pugni la sagomò a forma di sfera che poi mise in moto a gran velocità verso la ragazza con un calcio.
Il masso gli ostruiva la visuale, dunque non aveva idea se l'attacco fosse andato a segno o meno, ma poco importava, perché quello era solo l'inizio del giochi.
[Stance: Boei]

Per precauzione adottò una posizione difensiva votata all'elusività, abbassando lievemente il baricentro e divaricando un po'le gambe. Se la ragazza avesse attaccato nuovamente con le sue frecce, sarebbe stato pronto ad evitarle; o intercettarle se necessario.

Il masso aveva colpito la ragazza in pieno, con grande soddisfazione di Naidu. Quella pseudo-tecnica nata quasi per gioco non solo era andata a segno strappando all'avversaria un grido di dolore, ma aveva proseguito il suo percorso per altri metri anche dopo schiantandosi sul muro dell'arena.
Niadu poteva davvero ritenersi soddisfatto di quel piccolo traguardo. Tuttavia il sorriso sul suo volto si spense quando vide la ragazza allontanarsi ulteriormente.
Cavolo se era veloce quella. Se non aumentava il passo rischiava di non prenderla più! Ora però non poteva rischiare di muoversi troppo, o sarebbe stato facile preda delle sue frecce.
Infatti la selva di dardi non tardò ad arrivare. Fortunatamente Naidu stavolta era preparato, ma comunque la prima freccia lo raggiunse alla gamba destra con una tale rapidità e forza da spiazzarlo. Quasi non aveva scorto l'attimo in cui la ragazza aveva teso l'arco, e questo lo impensierì. Doveva assolutamente anticipare la sua prossima mossa o sarebbe finita male.
[Rapido + Rapido] - [Schivata]
La vide incoccare un nuovo dardo e si preparò a scattare, tuttavia quando provò a flettere la gamba destra per avanzare una fitta di dolore glie le impedì, incespicò e quasi cadde a terra, ma fortunatamente evitò il secondo colpo. In modo spettacolarmente goffo.

Niadu si rimise in piedi e valutò la situazione. Non aveva modo di avvicinarsi senza scoprirsi, però se non lo faceva non sarebbe mai riuscito a mandare a segno un solo pugno. Quella ragazza lo voleva prendere per sfinimento. Dannazione, avrebbe dovuto anticipare le sue mosse e scagliarsi da subito all'attacco senza darle tregua; ora invece era alla sua mercé.
La freccia che lo aveva colpito alla gamba non era penetrata a fondo, ma doveva aver toccato il muscolo o l'osso, e per questo ora non riusciva a muoversi. Doveva solamente aspettare che il dolore si attenuasse, e poi passare all'offensiva.
[Stance: Boei]

Nuovamente abbassò il proprio baricentro e si preparò a ricevere i prossimi dardi della ragazza. Se non poteva andare da lei, avrebbe aspettato che fosse lei ad andare da lui; per quanto quella prospettiva fosse abbastanza improbabile in quel contesto.
Nonostante fosse azzoppato e impossibilitato a dare il meglio di sé si sentiva carico e per nulla deluso da quello scontro. Quella ragazza sapeva davvero combattere e la sua abilità con l'arco era impressionante.
Magari alla fine del duello avrebbe potuto chiederle il suo nome, magari bere qualcosa assieme e chiacchierare. Una persona del genere doveva farsela amica per forza, sarebbe stata una ottima spalla su cui contare per un viaggio in giro per Kalendor.

La ragazza si era complimentata con lui per i suoi riflessi, ma questi non erano un dono di Ysabeth, ma il frutto di un allenamento costante e della vita nel Grande Branco. Quando vivi in mezzo alla natura devi crescere in fretta perché lei non perdona, a differenza dell'uomo.
Naidu avrebbe voluto avanzare verso di lei per ridurre la distanza che li separava e poter finalmente mandare a segno qualche pugno, ma lei continuava ad essere sfuggente e bersagliarlo con le sue frecce da lontano.
Stavolta però non si sarebbe fatto mettere all'angolo con tanta facilità. Nonostante il dolore alla gamba fosse forte era abbastanza sicuro che l'osso non si fosse ancora fratturato, anche se un altro dardo del genere lo avrebbe azzoppato quasi certamente.
Poteva farcela, poteva ancora vincere.
[Azione + Rapido] - [Schivata]
L'insidiosa freccia che la ragazza gli aveva scagliato contro fu evitata facilmente da Naidu. Una maggior distanza comportava anche un maggior tempo di percorrenza del dardo in aria; anche se di poco era riuscito a schivarla spostandosi di lato.
Una fitta di dolore alla gamba gli rammendò che non era il caso di muoversi troppo, mentre la ragazza aveva già incoccato e scagliato una nuova freccia.
[Rapido] - [Parata con Protezioni]
[Gratuito] - [Earthscale]



Non sarebbe riuscito a spostarsi in tempo, dunque decise di provare a intercettare l'attacco con le proprie protezioni. Istintivamente richiamò a sé parte del potere della terra per ricoprire il proprio avambraccio di uno strato di terra che avrebbe potuto ridurre, anche se di poco, l'impatto del dardo.
Effettivamente lo strato roccioso riuscì a ridurre il danno, ma a quanto pareva la ragazza era in grado di utilizzare una sorta di chakra ventoso per potenziare i propri attacchi, che riuscivano comunque a infliggergli più danno del previsto.
Ora però toccava a lui passare all'offensiva, doveva solo capire che cosa fare.

L'avversaria era lontana, ma lui poteva comunque trovare un modo per incastrarla. Distante si, ma non ancora fuori dalla sua portata. Inoltre se fosse stato cauto sarebbe riuscito a spuntarla per questa volta.
[Azione] - [Sinkhole]

Naidu chiuse gli occhi per qualche istante cercando di concentrarsi. Doveva percepire bene il mondo attorno a sé, sentirne il flusso di chakra per poi modificarlo al momento giusto.
Rapidamente il giovane sferrò un pugno a terra condensando la propria energia nel palmo. Per qualche istante non accadde nulla e anche la folla incredula si zittì. Poi pian piano il terreno sotto ai piedi della ragazza avrebbe preso a collassare. Se tutto fosse andato secondo i piani lei si sarebbe ritrovata intrappolata in una buca dalla quale non aveva via di scampo.
Naidu era ancora troppo lontano per poterla colpire, ma presto si sarebbe rifatto. Doveva essere paziente, e colpire al momento adatto.
[Stance: Boei]

Come in precedenza si preparò ad evitare un eventuale attacco a parte dell'avversaria. Stavolta sarebbe stato pronto. Aveva una vaga idea di come potenziasse i propri attacchi, e pensava di aver trovato una soluzione.
Ce l'avrebbe davvero fatta?