[QUEST] Ali nere

Il giovane sembrava quello più interessato a rispondervi, un pò a causa della propria superbia nemmeno troppo latente, un pò per via del flirt avviato con la moretta shalairiana. Darina, incantevole. Disse lui forzandosi di sembrare galantuomo, quindi aggiunse. Io sono Roman Vermullen, dei Vermullen di Aldaresia (ne avrete sicuramente sentito parlare) Io e gli altri ci conosciamo da anni e siamo..

Roman. Chiamò la ragazza con asprezza ma senza scomporsi nè voltarsi, continuando la loro avanzata come avevano fatto fino a quel momento. Roman si bloccò fissando però Hakka che invece faceva finta di non aver sentito nulla. Si schiarì la voce cercando di superare quel momento, ritornando a guardare Darina e Vanberk. Beh... pochi potrebbero dire di aver mai affrontato un drago, per davvero intendo, non inventandosi storie improbabili. Essere conosciuti come "dragon killer" non mi dispiacerebbe, diventerei famoso in tutta Kalendor, al pari di Brann Rosenthal o altre eroi leggendari.

Era abbastanza entusiasta mentre parlava, dedicando qualche occhiata anche a Vanberk che, dopo aver parlato di sè, aveva attirato un pò dell'attenzione del rosso. Quanto a quello che so fare, credo che le parole non siano abbastanza quindi ve ne darò un assaggio! Esclamò infine, riproponendo lo spettacolo di sè che aveva dato qualche prima ai torrioni arcadiani, stavolta appiccando il fuoco ad entrambe le braccia e alle spalle con lingue di fuoco alte e di un giallo splendente.

A quel gesto Hakka si fermò voltandosi completamente. Spegniti subito. Disse con la solita calma inquietante, mettendo in allarme la ragazza. Questa, più impulsiva e rapida dell'omone, scattò verso Roman spazientita, stringendo i polsi ma non estraendo i pugnali. Razza di zucca vuota che non sei altro! Gli rivolse a denti stretti al che Roman spense subito le fiamme rendendosi conto di aver fatto l'ennesima cavolata. Vuoi farci ammazzare tutti? Non ti è bastato il casino che hai creato prima? Per poco non ti facevi ammazzare da due cappucciverdi!

Andiamo che palla che sei. Siamo ormai a kilometri da Arcadia, nel bel mezzo del nulla più totale. Vuoi toglierti quel palo che hai sempre infilato tra le chiappe e rilassarti un pò? Anche se non lo dicono, qui tutti pensiamo che sei una grandissima rompiscatole. La ragazza a quelle parole vi regalò giusto qualche occhiata, tenendosi concentrata su Roman. Non mi interessa quel che pensate. Non stiamo andando a una scampagnata in collina e non siamo nei giardinetti della tua patetica reggia aldarese. Qui con le tue cazzate giochi con la tua vita e con la nostra! Cerca di darti una regolata o ci penserò io ad ammazzarti prima che tu ci faccia ammazzare tutti!

Hakka rimase fermo a guardarvi tutti, incrociando le braccia. Sentite.. Kesha rendendosi di essere esplosa, serrò gli occhi portando le mani aperte in avanti fermando Roman immediatamente dopo aver finito di urlargli contro, conscia che questi avrebbe reagito nel solito modo dando via ad una discussione infinita e inutile. Non ho intenzione di comportarmi come la vostra amica arcadiana. E Roman.. sto solo cercando di tenerti in riga prima che Hakka perda la pazienza e ti rimandi a calci in culo a casa e lo sai che alla lunga le cose andrebbero a finire così. Lo guardò fisso al che il giovane si ridimensionò, sbuffando.

Kesha quindi guardò gli altri due. Niente di personale, ma non siamo qui per fare amicizia.

Al contrario. Interruppè a sorpresa Hakka, avvicinandosi per la prima volta a tutti voi. Ho permesso voi di venire con noi perché avendo un obiettivo comune, penso sia meglio avervi dalla nostra parte che a metterci i bastoni tra le ruote in seguito. Non so se potrete esserci utili nella pratica, ma per il momento non sembrate degli sprovveduti.

Kesha non parlò più seguendo ogni parola di Hakka. Era chiaro che quanto decideva l'uomo era ben accetto ad entrambi i giovani. Io sono Hakka e lei è Kesha. Siamo mercenari con i nostri interessi nello scovare il drago, se davvero esiste. Non so se le storie sul drago siano vere o le congetture di qualche leccafunghi, ma abbiamo intenzione di andare fino in fondo e scoprirlo. Non vogliamo indecisi o piantagrane quindi questo è l'accordo: vi offriamo supporto per tutto il viaggio fino all'incontro con il drago se voi farete altrettanto, ma una volta di fronte alla bestia ognuno protegge i propri interessi. E non fatevi venire in mente di fregarci. E' una cosa che non ci piace.

Hakka avrebbe ascoltato quindi quel che avreste avuto da dire valutando le vostre risposte attentamente, tuttavia mentre l'ultimo di voi stava finendo di parlare, un improvviso ruggito avrebbe riempito l'aria quasi assordandovi. Se vi foste voltati, lo avreste visto sbucare dalla vegetazione ad una ventina di metri da voi. Un enorme bestia alta almeno quattro metri dalle sembianze di un grosso orso ma con due grosse corna da cervo sulla testa ed una coda simile a quella di un felino. L'animale aveva l'aria feroce e gli atteggiamenti minacciosi e da parte sua anche il vantaggio di avervi colto alla sprovvista in un momento in cui eravate intenti a parlare.

Non ci girerò attorno e ti dirò che mentre Hororo era intenzionata a guardarsi le spalle, ben tre coltellacci le furono scagliati partendo dalla sua sinistra, mirando a colpirla nel fianco mancino. Due dei coltelli, dopo essere stati lanciati, furono prontamente recuperati tramite una tecnica che conoscevi molto bene.
[Action: Triple Throw]

I tre sembrarono soddisfatti delle vostre risposte, poco prima di venire interrotti dal ruggito della grossa bestia che vi ringhiava ferocemente contro.

Woah! E quello che diavolo è?! Esclamò Roman mettendosi in posizione di guardia, guardando nervosamente Hakka come facendo affidamento su di lui. Kesha a sua volta si rivolse alla bestia sfoderando immediatamente i pugnali.

Bellower. Dalla lunghezza delle corna dev'essere un maschio adulto. Credo che siamo nel suo territorio di caccia. Il tono della voce era disturbato dalla concitazione del momento ma sembrava parlare per profonda esperienza e conoscenza. Ci sbarra la strada, l'unico modo di eluderlo è tornare indietro ma..

Hakka si fece avanti senza dir nulla al che la ragazza smise di parlare tenendosi pronta a qualsiasi ordine del capo. L'omone per quanto grosso (sfiorava sicuramente i 2 metri) era comunque poco più della metà del Bellower che se inarcava il capo raggiungeva i 4 metri da zampe e sommità del capo. D'un tratto, il corpo dell'omone cominciò a scricchiolare mentre la pelle sembrava inspessirsi e creparsi fino a quando un resistente strato di roccia lo ricoprì quasi interamente fino alla mandibola. Successivamente un crepitìo ancor più acuto riempì l'aria mentre le placche rocciose si indurivano, sporgendo come una pesante armatura a placche con delle decorazioni belliche particolarmente curate e dettagliate.
[Aura: Rock Skin][Skill: Hard Rock][Passive: Steel Body

Non ci fu un immediata risposta dopo le parole di Hororo nè il minimo rumore da dietro l'albero. Questo avrebbe forse abbassato la guardia dell'arcadiana che dopo una decina di secondi non avrebbe avuto traccia che vi fosse mai stato anima viva in quella zona. Improvvisamente però avrebbe sentito un rumore, una specie di sibilo sopra la propria testa. Un ombra scura saebbe scattata dall'alto tuffandosi letteralmente su Hororo tentando di colpirla con la propria lama affilata.
[Danno: 10 potenza + 10 sharpening + 30 rogue + 30 arma]
[Slot Rapido - Attacco Fisico]

Dopo essere atterrata vicino Hororo, la figura sarebbe scattata oltre fino a posizionarsi 10 metri più in là, fissando Hororo acquattata fino a quasi toccare il terreno con il petto. Occhi minacciosi e selvaggi come poche cose a questo mondo. Teneva stretta una lama nella mano destra e l'altra infoderata lungo in fianco sinistro. Osservava attentamente l'arcadiana senza proferir parola. Era la sua preda.
[Slot Rapido - Movimento Extra]

Il grosso animale ruggì orribilmente mentre i vari colpi lo squassavano da tutti i lati. Particolarmente duro fu il colpo scagliato dal nordico Vanberk che riuscì a fargli cedere le gambe per un momento e buttarlo a terra. Per quanto il groppone vi sovrastasse di più di un metro nel caso di quelli di voi più alti, sembrava davvero in difficoltà e le armi di ciascuno di voi cominciavano a bagnarsi del sangue del bestione mentre si prospettava un rapido epilogo per quel fiero cacciatore della foresta.

Woah muscolone, bel colpo! Rivolse Roman al Vaygr con una nota di stupore nel tono della sua voce. Gli avrebbe mollato una pacca sulla spalla se le proprie mani non fossero ancora ricoperte di fiamme vive. L'altra ragazza si limitò ad osservarvi con attenzione mentre attaccavate il bestione, udendo l'invito di Kinamy a farsi da parte per intrappolare il bellower in una fossa.

Fate come dice lei. Disse mentre era intenzionata ad indietreggiare. In quel momento la bestia avrebbe emesso un potente ruggito capace di far tremare anche il cuore più impavido.

Nel notare il tuo avvicinamento e le tue armi, la donna si mosse di nuovo con rapidità invidiabile muovendosi verso la tua sinistra e riportando alla fine di nuovo la distanza tra voi a 10 metri. Nel frattempo, aveva sfoderato una seconda lama, tenendo la stessa posizione e guardandoti con occhi sgranati e pronti a tutto.

Questo è territorio Naga, arcadiana. Disse la donna in un sibilo minaccioso. Se non hai cattive intenzioni, dimostralo. Getta i coltelli a terra e dagli un calcio verso di me. Ma non avrebbe abbassato la guardia per nessuna ragione al mondo.

Il tremore del terreno ne preannunciò il cedimento e una voragine si apriva sotto ai piedi del Bellower che non potè far nulla per impedire di finirci dentro. Questo era tutto ciò che Hakka stava aspettando. Lesto si chinò a sua volta per poggiare le mani al terreno. Avreste avvertito un altro terremoto ma questa volta più grave e violento, tanto che avreste dovuto fare un certo sforzo per non perdere l'equilibrio. Due grosse masse di terra si sarebbero sollevate ai lati della fossa in cui il bellower era immerso fino al capo, innalzandosi sopra la bestia ruggente e poi ricadendo con fragore assordante, seppellendolo.