Un tesoro ambito

Quest Vanber, Giancarlo e Ukon

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    Un Tesoro Ambito

    ~ ✠ ✠ ✠ ~

    La Sala della Fortuna Ambigua era un brutto incrocio tra una casa di piacere ed una bisca, l'aria all'interno odorava di tabacco, sudore e chissà quali altre cose che avreste preferito non sapere; di tanto in tanto il soffuso odore d'incenso vi avrebbe solleticato il naso, mentre una donna dagli abiti succinti che lasciavano ben poco spazio all'immaginazione vi sarebbe sfilata accanto cercando di attirare il vostro sguardo, se non il vostro interesse.
    I vostri occhi si sarebbero presto abituati alla luce delle candele poggiate sui tavoli dove gli avventori si giocavano il poco denaro che avevano a carte, oppure amoreggiavano del tutto incuranti degli sguardi degli altri in qualche nicchia poco illuminata assieme a qualche ragazza di servizio.
    Oltre agli uomini ai tavoli e le donne intente ad ammaliare gli astanti, c'era anche qualche omaccione dall'aria truce e dalle armi alla cinta che sembravano aver poca voglia di rimanere nel fodero. Evidentemente quel luogo aveva una sorta di sicurezza privata che serviva a scoraggiare i presenti dal compiere atti che arrecassero troppo disturbo o che qualcuno allungasse troppo le mani sulle signorine, senza aver prima pagato il dovuto.
    Anche se Vanverk avesse fatto scorrere più volte lo sguardo sulla sala non avrebbe saputo riconoscere o distinguere un ubriacone molesto o un professionista dell'inganno dal loro contatto, poiché di lui oltre al nome non sapeva molto. Più il gruppo fosse rimasto in piedi sulla soglia e più sguardi curiosi avrebbero attirato, ma la fortuna, per questa volta non ambigua, decise di correre in aiuto dei tre Vaygr.
    Uno dei buttafuori chiuse la porta alle loro spalle ed entrò dirigendosi con passo fermo verso una stanza laterale coperta da una tenda rossa. Dopo alcuni istanti sarebbe riemerso assieme ad un ometto rotondo e talmente basso che avreste quasi dubitato dei vostri occhi. Forse la luce vi stava giocando qualche brutto tiro?
    - Io sono Glegor Aiszban e prima che facciate qualsiasi commento sulla mia statura vi informo che sono il padrone di questa sala da gioco, e come tale posso rimandarvi a calci sulla strada. - esordì e vi scrutò per essere sicuro che tali parole non fossero prese alla leggera.
    - Il Muro... - disse indicando il buttafuori alle sue spalle, che già era alto e in quanto a muscoli poteva rivaleggiare con Ukon. - ...mi ha informato che state cercando lo Sciacallo; e dato che quello schifoso beone non fa altro che importunare le ragazze, nonostante paghi per i servizi e sia un discreto giocatore al tavolo, sarei molto felice se oltre a parlarci poteste anche portarvelo via. -
    Detto questo l'ometto si sarebbe avviato con passo caracollante verso un corridoio laterale rispetto alla sala principale. Ora avreste potuto vedere Glegor nella sua figura intera e vi sarebbe parso immediatamente ovvio che era completamente umano, seppur la sua statura fosse decisamente sotto la media. Evidentemente la natura aveva giocato qualche brutto scherzo alla madre di quell'uomo. Al termine del corridoio si sarebbe aperto un altro salone, nel quale pochi avventori occupavano i tavoli ed in uno in particolare sembrava essere in corso una lite piuttosto animata.
    Un uomo circa sulla quarantina, dai capelli brizzolati e dallo sguardo chiaramente confuso dall'alcool stava gridando improperi contro uno dei presenti al tavolo gettandogli anche in faccia alcune carte da gioco. Una delle ragazze presenti nella sala sussultò sentendo il vocione dell'uomo e si ritirò facendo un giro largo evitando anche solo di incrociare il suo sguardo.
    - Baro! - gridava uno dei giocatori.
    - Sshhtai zittoooo! Io...ho...sshempre...shempre gioccato sshecondo le...le regole! - ribatté l'ubriaco.
    Il dibattito andò avanti per alcuni minuti, concludendosi con l'inevitabile abbandono del tavolo da parte degli altri giocatori. L'uomo rimasto raccattò velocemente i soldi rimasti sul piatto al centro della tavola, e sogghignò tra sé e sé. Si guardò attorno, ma non prestò attenzione ai quattro che erano apparsi dal corridoio.
    Il suo sorriso si fece più ampio quando vide quello che stava cercando, e le lanciò una moneta. La ragazza, che inutilmente aveva tentato di aggirare il pericolo si ritrovò ad afferrare la moneta d'argento al volo e sospirando si avvicinò al tavolino.
    Era una bella fanciulla, i capelli neri ornati di un leggerissimo filo d'oro e l'abito succinto che copriva abilmente le grazie e allo stesso tempo lasciava parecchia carne scoperta, nascosta solo da sottili strati di stoffa semitrasparente. Gli occhi scuri saettavano di rabbia, ma la bocca era piegata in un falso sorriso e le parole che pronunciò erano dolci e soavi, chiaramente frutto di molto allenamento nell'arte della menzogna.
    L'uomo la fece accomodare sulle sue gambe, non prima di averle assestato una vigorosa manata sulle natiche.
    Troppo lontani per distinguere le parole avreste comunque potuto intuire il dialogo tra i due. Lui voleva qualcosa e lei dolcemente glie lo negava.
    - Quello è lo Sciacallo. - disse Glegor indicando l'uomo al tavolo. - Fate quello che dovete fare e poi, possbilmente portatelo via con voi. -
    L'omuncolo si sarebbe poi allontanato lasciandovi ai vostri pensieri e riflessioni, mentre il vostro uomo era intento a discutere con una ragazza che avrebbe potuto essere sua figlia di argomenti che al di fuori di quel luogo sarebbero stati assolutamente considerati indecenti.



    Eccoci qui, a parte questo post di introduzione doveroso, d'ora in avanti cercherò di ruolare solo lo Sciacallo e fare meno il Deus Ex Machina della situazione, almeno fino a quando non si entrerà in qualche fase di combattimento.
    Decidete come approcciare l'uomo. Nessuna scadenza.

     
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  2. BretonSaga
     
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    Narrato
    Pensato Vanberk
    Parlato Vanberk


    L'ambiente interno era come se lo era immaginato ma d'altronde ogni bisca ha lo stesso ambiente sporco e fumoso, utile per nascondere bari, truffe e tutte le nefandezze possibili. Vanberk non aveva mai frequantato quegli ambienti ma sapeva che i requisiti necessari per uscire con tutti gli organi al proprio posto era di farsi gli affari propri ed evitare le risse inutili. Il proprietario, un uomo talmente basso e tondo che doveva avere tra i suoi antenati una o due biglie di vetro, li accompagnò personalmente dallo Sciacallo, seduto ad un tavolo da gioco. Nonostante fosse evidentemente ubriaco riuscì a vincere la partita, raccimolando un bel gruzzolo di monete d'oro e argento. Lo vide festeggiare la vittoria concedendosi un due palpatine ad una delle cameriere, che sorrideva all'uomo mentre lo pugnalava con lo sguardo. "Soggetto interessante, questo non si può negare. Speriamo non sia troppo ubriaco almeno". Fece cenno a Giancarlo e Ukon di seguirlo al tavolo e di sedersi al posto dei giocatori che erano stati alleggeriti dallo Sciacallo: raccolse il mazzo di carde, nere e luride sul fronte mentre il dorso era segnato da infiniti taglietti e simboli, usati per barare evidentemente, e iniziò a distribuire la carte per una partita ad Iceberg, un gioco di carte che si giocava in tutta Vaygrjord. Bisognava accumulare più carte possibili accopiandole con quelle sul tavolo o rubandole allo stesso modo dal iceberg degli avversari: semplice e pulito. Lo sciacallo fissò i tre uomini e non sembrava interessato ma quando Vanberk pose 3 monete d'oro sul tavolo risvegliò il suo interesse. Fu allora che Vanberk gli disse la domanda segreta -Com'è il tempo oggi?- mentre accoppiava le prime due carte, seguito da Giancarlo e Ukon; per ultimo lo Sciacallo prese in mano la carte e li fissò metadibondo. Aveva capito chi erano loro?
     
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    Dopo aver percorso il corridoio Giancarlo si trovò di fronte ad una stanza colma di gente che giocava d’azzardo. Mentre si guardava in giro,una ragazza vestita in maniera succinta, passò davanti a lui che non poté fare altro che seguirla con lo sguardo e vederla passare; era li per altri motivi, ma sicuramente un giorno sarebbe tornato per divertirsi.
    Mentre guardava la ragazza andarsene, una voce proveniente dal basso lo fece distrarre.

    “Questo nanerottolo è il capo di questo posto?” Giancarlo sorrise.

    Poi i tre accompagnati dal proprietario in una sala, ove avrebbero trovato lo sciacallo.
    Giancarlo si fermò ancora un momento a rimirare le ragazze per poi seguirli.
    Finalmente Giancarlo avrebbe conosciuto quest’uomo, non sapeva bene cosa aspettarsi anche se il luogo gli aveva giaà dato un idea di che persona fosse.
    Il nano, dopo aver indicato senza troppi convenevoli l’uomo, si congedo dicendo:
    “Fate quello che dovete fare e poi, possbilmente portatelo via con voi.”

    “Non sembra una persona molto affidabile, assomglia vagamente a una certa persona che ha combattuto con me. Sarà meglio essere cauti” Pensava tra se e se Giancarlo.
    Vanberk prese il comando del gruppo e con un cenno chiese ai due di seguirlo.
    Giancarlo fece un cenno con la testa, controllo che la sacca delle monete fosse ben chiusa e seguì il fabbro che si stava dirigendo verso il tavolo.
    Giancarlo rimase a circa un metro e mezzo da Vanberk mentre quest’ultimo cercava di intavolare una discussione.
    I tre si sedettero al tavolo, e vanberk iniziò a fare qualcosa con le carte.
    Giancarlo non aveva mai visto quel gioco e nemmeno gli interessava capire, mentre era molto più interessato alla ragazza.

    “Ragazza, lascia i due giocare e vieni a farmi compagnia.” Disse l’uomo baffuto mentre appoggiava una moneta sul tavolo. La ragazza si avvicinò sospettosa e per niente contenta dell’attenzione.
    La ragazza si avvicinò e si sedette sulle possenti cambe del nordico.
    “Ho una richiesta strana, mi porteresti delle semeti da scranocchiare?” Sussurrò all’orecchio della ragazza.
    Al suono di sementi il piccolo Yogurt uscì dal nascondiglio in cui si era rifugiato e saltò sul tavolo.La ragazza sussultò e cercò di alzarsi, ma Giancarlo la fermò.

    “Che frak di creautra è questa?” Disse istintivamente la ragazza.

    “Tranquilla è innoquo, non ha mai mangiato nessuno... Vivo almeno” Disse Giancarlo ridendo.

    Poi Giancarlo, mettendo delicatamente la mano sul fondoschiena della ragazza, la invitò ad alzarsai.

    “Torno subito disse la ragazza.” Allontanandosi rapidamente.

    “Quindi Vanberk, è lui l’uomo che cerchiamo?” Disse Giancarlo quardando prma il fabbo poi il pirata.

    Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 150/150

    100%


    Movimenti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Slot Usati:
    //

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.
     
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    Chiedo scusa per il ritardo, periodo molto pieno. Da adesso sarò celere.


    Oh si, amava quei luoghi dove regnava il vizio ed il piacere, dove il trambusto degli ubriaconi faceva da contorno a partite di carte e scommesse sino all’ultimo centesimo. Lui era un solitario, ma quei posti dimenticati da dio dediti al “riposo” ed al piacere più goliardico lo aggradavano molto ed allietavano il suo animo guerriero. Perché infondo la vita non è fatta solo di fatiche ed estenuanti battaglie, ma anche di saporito cibo, birra di ottima fattura e soprattutto belle donne. Lui le considerava come strumenti edonistici di piacere, sebbene ultimamente avesse conosciuto donne di spessore, capaci di tirare fuori denti ed artigli e di combattere al suo fianco, supportandolo e tenendogli testa. Eccezion fatte però, lui la maggior parte delle donne le vedeva come oggetti, quindi non era per nulla stupito di vederle in abiti succinti gironzolare alla ricerca di qualche cliente. Anzi, aiutati i suoi due compagni di bevute, sarebbe certamente tornato a far visita a qualche donzella di quel locale, donzella estremamente provocante e disinibita. Donzella che accendeva i suoi istinti più carnali oramai assopiti da troppo tempo visti i lunghi anni che aveva passato isolato dal resto del mondo. Aveva bisogno di soddisfare certe pulsioni naturali. E sembrava proprio che anche il loro intermediario avesse una passione per la prostituzione.

    In ogni caso Ukon non poté che trattenere un sorriso vedendo che quell’armadio di muscoli difendeva un piccoletto del genere, il presunto proprietario del bordello. Già, non rideva per la statura di quello sgorbio, ma guardava con aria sbeffeggiante l’energumeno al suo fianco che, nonostante la sua stazza, si era abbassato a prendere ordini da un insignificante ometto come quello. Sarebbe dovuto essere il contrario, ma visto che non voleva far scattare una rissa semplicemente lo guardò scuotendo la testa per poi passare oltre. Infondo se si fosse messo a litigare non appena entrato i suoi due compagni sarebbero certamente intervenuti in suo manforte e non voleva immischiare anche loro nelle sue scaramucce visto che erano stati così altruisti da offrirgli la colazione.

    Quel vecchiaccio però, stando alle parole dello scherzo umano, non era un frequentatore ben voluto, soprattutto dalle ragazze, ragazze che Ukon continuava a guardare quasi fossero delizie prelibate desideroso di assaporare. L’istinto primate chiamava, ma la stagione dell’accoppiamento avrebbe dovuto attendere: prima il lavoro sporco e poi il relax. Per questo voleva fare veloce con quello schifoso di uno Sciacallo: se fosse restato in quella locanda per altro tempo, non sarebbe più riuscito a contenere le sue pulsioni carnali.

    Eccolo li…

    Così, avvicinandosi da dietro al vecchio seduto, avrebbe con vigore dato una sonora paccata al suo coppino, per poi fermare la manona sullo stesso stringendolo un poco, senza troppa forza, ma nemmeno con delicatezza. Infondo Ukon di delicato non aveva nulla. Quel briccone del Baffo aveva pensato bene di occuparsi con galanteria della ragazza, mentre il fabbro aveva provveduto ad identificarsi. Ukon, tenendo ancora il vecchio per il coppino quasi fosse un gatto da ammaestrare, lo avrebbe forzato a seguirli senza fare troppe storie ne troppe domande.

    Vecchio schifoso. Siamo venuti a farti un po’ di compagnia. Credo sarai stufo di frequentare solo sgualdrine, è ora che passi un po’ di tempo con i tuoi vecchi compagni Vaygr.



     
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    Vi ho dato libertà d'azione, ma non esagerate mi raccomando, ricordatevi sempre che lo Siacallo è un PNG gestito da un master, per il quale valgono le stesse regole per i PG: niente azioni autoconclusive su di lui, per tanto mi spiace per Ukon, ma ignorerò completamente alcuni passaggi della parte finale del suo post.

    Un Tesoro Ambito

    ~ ✠ ✠ ✠ ~

    Il piacere della vittoria era alto, ma nulla poteva competere con il piacere di avere sulle gambe quella magnifica creatura, che ovviamente avrebbe preferito essere in qualunque altro posto piuttosto che li. Tuttavia la sua gioia fu interrotta dalla comparsa di tre particolari individui.
    Il primo, un grosso tizio dall'aspetto palesemente nordico, aveva preso posto al tavolo ed aveva preso uno dei mazzi di carte rimanenti cominciando a mescolarli, non prima di aver gettato alcune monete nel piatto.
    Allo Sciacallo non sarebbe dispiaciuta l'idea di una nuova partita, o una nuova possibilità per spennare un nuovo pollo, ma l'arrivo di un secondo uomo anch'esso dai tratti chiaramente nordici, che riuscì persino a rubargli l'attenzione della donzella che fino a quell'istante se n'era stata buona sul suo grembo, gli fecero passare ogni voglia di giocare.
    Alcuni passi alle sue spalle lo fecero voltare, e per un istante il mondo vorticò una volta di troppo. Senza troppa grazia un terzo avventore, sicuramente compagno dei due che avevano già preso posto al tavolo, lo afferrò per la nuca tirandolo per la giacca ormai lacera e consunta. Ukon sarebbe riuscito a sollevare l'uomo, che tuttavia si sarebbe divincolato aumentando le lacerazioni del proprio abbigliamento finendo per ricadere pesantemente sulla sedia con un sonoro rumore di stoffa strappata.
    - Shhhh...e che modi del cazzo vi insegnano nelle isole... - avrebbe biascicato cercando di tenere lo sguardo sull'omone alle sue spalle, ma ovviamente il mondo non sembrava intenzionato a collaborare dato che continuava a ruotare anche se meno velocemente di prima.
    Stava per alzarsi e dare (o almeno provarci) il benservito al rozzone che lo aveva preso per la collottola, nemmeno fosse un gattino, quando le parole del primo uomo che aveva preso posto al tavolo lo fecero desistere.
    "La parola d'ordine." pensò cercando di ritrovare la propria lucidità. Aveva ricevuto delle lettere di recente riguardo alla possibile visita di alcuni membri della resistenza Vaygr, ma non si sarebbe aspettato di vederli arrivare così in fretta. Che fossero davvero loro le persone che stava aspettando? Era presto. No, era tardi. Non c'era tempo da perdere in stupidaggini, decise così di ignorare gli altri due e concentrarsi su quello che aveva l'aspetto del caposquadra.
    - Una merda, come al solito. - rispose, biascicando ancora qualche parola.
    Non era la risposta corretta, almeno non quella che il buon Vanberk si sarebbe potuto aspettare, ma lo Sciacallo non indugiò ulteriormente, riprendendo di colpo una compostezza e lucidità che vi avrebbe fatto dubitare del fatto che fosse davvero mai stato ubriaco.
    - E' grazie ai miei vecchi compagni Vaygr che sono qui. - disse voltando il capo quanto bastava per lanciare un'occhiata di sfida ad Ukon alle sue spalle. - Quindi veniamo al sodo perché non voglio perdere tempo. -
    Avrebbe poi preso una carta dal mucchio che Vanberk aveva distribuito e l'avrebbe gettata sul tavolo. Raffigurava un grosso disco dorato posto sopra una coppa. Ai fini del gioco aveva un discreto valore, ma poteva significare molte cose. Il suo nome era "Tesoro" e al termine della partita acquisiva sempre più valore in base a quante carte dello stesso seme erano state sottratte agli avversari.
    - E ora ditemi; che cosa ci fanno tre uomini del nord come voi, in questa bettola? -
    Tra le parole dette dallo Sciacallo nessuna corrispondeva alla risposta che avrebbe dovuto ricevere, tuttavia il modo in cui l'uomo aveva avviato il gioco poteva significare qualcosa, ma era davvero qualcosa di significativo oppure erano solo i deliri di un vecchio ubriacone?
    Quegli sprazzi di sobrietà e lucidità? Da cos'erano dovuti?
    Il gioco aveva avuto inizio, e al momento vi avevano preso parte solamente Vanberk e lo Sciacallo, che seduti quasi l'uno di fronte all'altro si fronteggiavano come i due iceberg raffigurati sul dorso delle carte.



    Scusate per il ritardo, vedrò di portare avanti la situazione. Nessuna scadenza. Ruolata libera.

     
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  6. BretonSaga
     
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    Il primo incontro tra il trio di guerrieri Nord e il loro presunto informatore non andò esattamente come Vanberk aveva previsto. Giancarlo aveva dimostrato maggior interesse nella cameriera, sottraendola dalle mani dello Sciacallo, mentre Ukon... aveva deciso di saltare i convenevoli per un approccio più diretto. Il fabbro comunque decise di non intervenire, per evitare zuffe o discussioni nel locale: d'altronde, prima di entrare nel locale, gli aveva chiesto di "fare i Nord" ed era esattamente quello che stavano facendo. Giancarlo gli chiese se quello era il loro uomo ma la risposta che Vanberk ricevette alla sua domanda non fu quella che si aspettava, mettendo in forse la risposta per il baffuto compagno. - Una merda, come al solito. - disse lo Sciacallo dopo essersi liberato dalla presa erculea di Ukon rovinandosi i vestiti, già lisi di loro. Stizzito dal comportamento del più barbarico del trio replicò - E' grazie ai miei vecchi compagni Vaygr che sono qui, quindi veniamo al sodo perché non voglio perdere tempo. -.

    Dimostando una lucidità inaspettata, prese posto al tavolo di fronte al fabbro e iniziò a sistemare le proprie carte nella mano: guardandolo negli occhi gettò sul tavolo il Tesoro - E ora ditemi; che cosa ci fanno tre uomini del nord come voi, in questa bettola? - . Vanberk non rispose subito, concentrandosi momentaneamente sul gioco e raccogliendo due carte con una dalla sua mano, la somma delle due, lasciando sul tavolo la Spada e il due di Stemma, nel cui disegno una Vittoria reggeva il simbolo Imperiale. - Stiamo cercando questa - disse indicando la Spada - e sappiamo che tu hai delle informazioni al riguardo. Se sei tu la persona che stiamo cercando sai di cosa sto parlando ma... le tue conoscenze metereologiche non sono aggiornate. Sarei tentato di chiedere ai miei due amici di caricarti in spalla e portarti via con noi, ma sono abbastanza sicuro che tu sia l'uomo che sto cercando - e sorrise cordialmente al giocatore d'azzardo - ma il tempo stringe e io non voglio che loro - disse spostando il dito sull'altra carta - arrivino prima di noi. Se servono soldi o favori in cambio di questa informazione, non hai che da chiedere. Ah, è il tuo turno comunque concluse, pescando una nuova carta dal mazzo. Vide la cameriera che Giancarlo aveva abbordato tornare indietro colle sementi per Yoghurt, il creaturino di Giancarlo, e le chiese di portar loro da bere - Penso che quattro boccali di birra andranno benissimo, cara. E se dovessero entrare delle persone che ci cercano - e le infilò una moneta d'argento nella mano - viene ad avvisarci subito, intesi? -.

    Tornò a concentrarsi sulla partita e sullo Sciacallo. "Se è davvero lui..."
     
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    Vanberk fece la fatidica domanda all'uomo che però non rispose come ci si aspettava. Era veramente lui quello che stavano cercando? Più passava il tempo e più Giancarlo dubitava.
    Giancarlo guardò Vanberk con fare dubbioso, sperando che i suoi dubbi venissero sciolti da un gesto o espressione del fabbro, ma non fu così anche lui non sapeva cosa pensare, o forse non si era accorto dei dubbi del suo compagno.
    Dopo qualche minuto Giancarlo iniziava a sentirsi a proprio agio in quella bettola, ormai non faceva più caso alle risatine delle ragazze o agli schiamazzi dei clienti. Anche Yogurt non sembrava essere più turbato dall'atmosfera di quel posto.
    Il tempo passava mentre Vanberk e lo Sciacallo giocavano a quello strano gioco. Nonostante lo Sciacallo avesse capito chi erano e quello che facevano li sembrava non voler collaborare.
    E ora ditemi; che cosa ci fanno tre uomini del nord come voi, in questa bettola? Disse lo Sciacallo.
    Vanberk dopo qualche secondo rispose.

    “Deve renderti bene la vita da vecchio ubriacone biscazziere, se il proprietario di questo posto vuole cacciarti a calci... Vanberk siamo sicuri di poterci fidare di quest'uomo, i tizi di prima mi sembravano abbastanza sicuri delle loro accuse.” Disse Giancarlo.

    La ragazza tornò al tavolo portando le sementi richieste

    “Grazie dolcezza, mettile pure sul tavolo.” Disse Giancarlo, dando una pacca non troppo forte al sedere sodo della cameriera.

    Vedendo le sementi il piccolo Jackalope saltò sul tavolo e iniziò a mangiare, degnare di uno sguardo nessuno.

    “Vedi di non strozzarti, piccolo.” disse Giancarlo accarezzando l'animaletto, dopo qualche istante continuò, rivolgendo lo sguardo verso Vanberk “Aspettiamo visite fabbro? Non sarebbe male una scazzottata, vero Ukon?
    Giancarlo sapeva che una scazzottata avrebbe ritardato la missione, ma la voglia di menare le mani era tanta.

    “Se non si decide a collaborare, dovremmo costringerlo. Anche se perdere un possibile alleato non sarebbe saggio.” Pensò Giancarlo

    Passive
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    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 150/150

    100%


    Movimenti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Slot Usati:
    //

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

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    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.
     
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    Si beh non volevo manovrare il vecchio, forse avrei dovuto parlare a condizionale, in ogni caso volevo solo presentarmi mettendogli le mani addosso XD


    Inutile dire che le maniere rozze e bigotte di Ukon non erano state per nulla apprezzate. E infondo non c’era da stupirsi: quel tipo dalla compagnia di una bella ragazza era passato alla compagnia di tre bruti e grezzi omaccioni nordici. Chiunque al suo posto si sarebbe lamentato e non c’era da biasimarlo, anzi andava solo compatito. Il fatto però che non avesse opposto alcuna resistenza fisica e che non avesse fatto tante storie poteva però essere indice del fatto che quel vecchiaccio, nonostante le apparenze e nonostante quello che gli avevano detto, si ricordava ancora del motivo per cui si trovava lì ed era ancora fedele alla vecchia causa Vaygr. Ukon infatti era subito partito in maniera violenta (forse più del solito) proprio perché si sarebbe aspettato un comportamento più sfuggevole ed ostile così come gli avevano dato da pensare il piccolo proprietario del bordello. E invece quel diavolo di uno Sciacallo si stava persino mettendo a giocare a carte assieme al fabbro. O forse aveva capito che ubriaco com’era non avrebbe potuto sfuggire alla forza bruta di tre guerrieri e quindi stava semplicemente facendo finta di collaborare. In ogni caso, a prescindere da quella che era la verità e le reali intenzioni dietro i comportamenti che manifestava, avrebbe dato loro le informazioni che necessitavano, con le buone o con le cattive maniere.

    Muoviamoci…

    Disse guardandosi attorno sospettoso con occhi incavati, sopracciglia corrugate sino all’inverosimile e fare grottesco. Non voleva attirare l’attenzione di altri e soprattutto non voleva che quel vecchiaccio gli facesse perdere tempo prezioso con le sue inutili fandonie. Per il momento comunque non avrebbe fatto nient’altro, se non annuire alla frase del baffo circa il piacere che avrebbe potuto trovare nel fracassare qualche naso ad alcuni dei pezzenti presenti in quel luogo. Non sapeva perché, ma gli davano l’aria di nullafacenti. E lui odiava i nullafacenti visto che passava la maggior parte delle sue giornate a farsi il mazzo per sopravvivere alle intemperie della natura selvaggia. Sarebbe rimasto in piedi, dietro allo Sciacallo ed avrebbe tirato uno sguardo al fabbro, come ad invitarlo a fare presto, perché se quel vecchiaccio da strapazzo avrebbe continuato a parlare a vanvera invece che dargli informazioni utili, ci avrebbe pensato lui a cavargli le parole di bocca. Gli avrebbe solo lasciato il tempo di una partita a carte, solo quello, e poi la sua pazienza avrebbe avuto fine.

    Non da ultimo andava considerato che con tutta quella carne di donna al vento, i suoi ormoni cominciavano ad andare in subbuglio. Infondo ogni uomo ha le proprie pulsioni naturali e lui era da molto, forse troppo, che non le soddisfava. Oh sì, ci sarebbe ritornato in quel posto a missione conclusa, ne era certo.



     
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    Un Tesoro Ambito

    ~ ✠ ✠ ✠ ~

    Quei tre disturbatori del piacere altrui non erano li senza motivo, questo era evidente, e a giudicare dalle parole del pelatone anche Mastro Asziban doveva essersi stufato di avere a che fare con lui; ma cosa poteva farci se quella bettola gli piaceva così tanto?
    Il Vaygr davanti a lui rispose giocando le sue carte e pulendo il tavolo, lasciando infine solamente due figure in gioco: la Spada e lo Stemma. Non avevano un grande valore, ma il problema non riguardava più la loro partita ad Iceberg, ma quella che stavano giocando entrambi fuori dal campo di battaglia delimitato da quel tavolino. Uno cercava di carpire informazioni, mentre l'altro le centellinava cercando di prendere tempo.
    - Stiamo cercando questa. - disse l'altro giocatore indicando la Spada. - E sappiamo che tu hai delle informazioni al riguardo. -
    Sul viso dello Sciacallo per un istante si dipinsero varie espressioni, ma quelle più interessanti furono di certo perplessità ed un ghigno divertito quando scrutando le carte nella sua mano ne gettò altre due sul tavolo ponendo praticamente istantaneamente fine alla partita.
    Si trattava delle stesse carte che erano già state messe in gioco da Vanberk, creando così una situazione di stallo poiché nessuno dei due di fatto poteva considerarsi vincitore o vinto in quella situazione. Una mossa azzardata e decisamente scomoda quando si trattava di scommesse, perché costringeva i giocatori a ripetere da capo l'intera partita.
    Forse i Vaygr si sarebbero aspettati di vedere lo Sciacallo allungare rapidamente le mani verso il piatto in cui erano state versate le monete all'inizio della partita, ma non accadde; anzi, l'uomo si appoggiò allo schienale della sedia e gettò la testa all'indietro fissando dal basso all'alto il nerboruto Ukon che continuava a trasudare impazienza e determinazione.
    - Ci muoveremo quando lo dirò io. - ammonì l'omone. - Mia la partita, mie le regole. -
    Ogni traccia di ubriachezza sembrava scomparsa dagli occhi e dalla voce dell'uomo. Era mai stato davvero così provato dai fumi dell'alcol da biascicare le parole come aveva fatto in precedenza? Oppure quelli erano stati gli ultimi residui e la presenza dei tre Vaygr gli aveva restituito la lucidità di cui aveva bisogno?
    Si sarebbe nuovamente portato in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo, e prima di dire o fare qualunque cosa avrebbe guardato per qualche istante i due guerrieri che aveva davanti, come se stesse ancora decidendo che cosa fare. Aveva stallato la partita ad Iceberg, poteva farlo anche con quella combattuta al di fuori del tavolo? No, sarebbe stato sciocco e per nulla utile.
    - Questa. - disse appoggiando l'indice sulla carta della Spada ancora presente sul tavolo. - E' già in mano a loro. - Proseguì spostando la mano sulla figura dello Stemma.
    Si prese qualche istante per assaporare le reazioni dei tre, o meglio dei due, perché il terzo alle sue spalle non poteva scorgerlo. Che cosa avrebbero mostrato al buon vecchio Sciacallo? Apprensione? Disperazione? Rabbia?
    - So dove si trova e posso aiutarvi; ovviamente dietro il giusto compenso. -
    Aveva fatto la sua mossa. Avrebbe vinto la partita? Oh, era presto per dirlo, ma una cosa era certa: sarebbe stata una partita molto interessante.
    Prima che cominciate a lanciare monete sul piatto; quello che voglio non è oro, e non è qualcosa che potete darmi ora. Quando sarà il momento opportuno vi chiederò il mio compenso. -
    Avrebbe voltato lievemente il capo per scorgere anche Ukon alle sue spalle.
    - Abbiamo un accordo? -



    Ruolata libera. Dopo questo, dipendentemente da cosa combinerete, potremmo anche passare alle fasi più action.

     
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  10. BretonSaga
     
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    La partita si chiuse più velocemente di quanto Vanberk si aspettava: lo Sciacallò giocò le sue stesse carte, con un espressione divertita, perchè sapeva benissimo che in questo modo la partita andava rigiocata dall'inizio. Ma i soldi vinti evidentemente non lo interessavano: finalmente sembrava essersi ripreso dalla sbornia, se mai ne aveva avuta una, perchè si rivolse con tono professionale al trio di guerrieri - Ci muoveremo quando lo dirò io. Mia la partita, mie le regole. - Ora Vanberk poteva notare, nel modo di porso e di parlare, la pericolosa spia che tanto avevano cercato: lo Sciacallo rispose alle sue domande usando lo stesso metodo con cui erano state poste.

    - Questa. - disse la spia indicando la Spada rimasta sul tavolo. - E' già in mano a loro. - spostando la mano sulla figura dello Stemma.

    "Dannazione! Allora dobbiamo muoverci velocemente! Non posso permettere che gli Imperiali scappino con uno dei nostri tesori!" Alzò lo sguardo e vide che lo Sciacallo lo stava fissando con un sguardo indagatore, evidentemente per studiare la sua reazione: a che gioca stava giocando? Prima che chiunque del trio potesse rispondere giocò il suo asso nella manica - So dove si trova e posso aiutarvi; ovviamente dietro il giusto compenso. Prima che cominciate a lanciare monete sul piatto; quello che voglio non è oro, e non è qualcosa che potete darmi ora. Quando sarà il momento opportuno vi chiederò il mio compenso. Abbiamo un accordo? - concluse fissando tutti e tre i guerrieri.

    A Vanberk non piaceva questa situazione: quell'uomo era stato comunque esiliato dall'isola per qualche motivo ma se stava dicendo la verità non poteva perdere tempo. Si chinò verso Giancarlo e gli sussurò all'orecchio - La cosa non mi piace ma siamo costretti ad accettare se vogliamo completare la missione. Tienilo d'occhio e se qualcosa va storto assicurati che non tenti di fregarci, capito? - poi lanciò uno sguardo d'intesa ad Ukon: si vedeva che qualcosa lo stava turbando profondamente ma aveva bisogno che tutti e tre collaborassero per la buona riuscita della missione. Quindi allungò la mano sopra al tavolo - Abbiamo un accordo. Tu dacci quello che vogliamo ed io mi impegnerò affinchè la tua ricompensa ti sia corrisposta. -

    "Ma se provi a fregarci non avrò problemi a spaccarti a metà prima di gettarti nella baia" aggiunse mentalemente.

     
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    Quel tipo gli dava sui nervi, era innegabile, ma non poteva ancora spaccargli tutte le ossa del corpo, non prima che lui gli rivelasse tutte le informazioni di cui necessitavano, e quella vecchia volpe bastarda aveva pensato bene di tenerli in bilico e non dirgli nulla a riguardo la loro missione, se non dargli la promessa che li avrebbe guidati dove avrebbero voluto dietro un giusto quanto misterioso compenso. Una promessa che valeva quattro soldi se pronunciata da una bocca tanto sporca e poco affidabile. I pugni di Ukon si strinsero stretti a tenaglia mentre i fasci muscolari tesi e nervosi mostravano le gonfie venature che dal dorso della mano arrivavano sino al possente collo. I denti erano serrati in un’espressione ruggente e tremante. Non si fidava di quel farabutto e non capiva come gli altri guerrieri Vaygr avessero potuto affidare un compito ad una canaglia simile, ma il fato voleva che lui e i suoi compagni non avessero altra scelta se non seguire le sue indicazioni.

    Sarà bene per te che tu ci porti al luogo esatto, bestia.

    Il tono della voce era forzatamente basso e grottesco per non farsi udire dagli altri, ma riusciva comunque a trasudare una grandissima rabbia tenuta a stento a freno dal suo corpo. L’accordo era stato accettato dunque, ma sappiamo tutti quanti che sotto sotto Ukon se ne sarebbe infischiato beatamente della parola data se quello avrebbe fatto qualche cazzata o qualcosa che non gli sarebbe andato a genio. Già era sul punto di sbroccare, figuriamoci se avesse scoperto che lo Sciacallo si stava prendendo gioco di loro o che peggio si era venduto al nemico. Quel vecchio schifoso era bene che chiedesse solamente qualche puttana come ricompensa, perché altrimenti avrebbe rischiato di passare guai seri.



     
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    Il fabbro e lo sciacallo continuavano a giocare mentre discutevano sul da farsi.
    “Ci muoveremo quando lo dirò io. Mia la partita, mie le regole. ”
    Giancarlo teneva sott'occhio l'esiliato mentre accudiva il piccolo Yogurt, sopratutto dopo le parole dell'uomo.
    Quella situazione non piaceva molto a Giancarlo, l'uomo che avrebbe dovuto aiutarli nella ricerca non sembrava un tipo affidabile e molto volubile.

    Durante la partita lo sciacallo indicò una carta raffigurante una spada dicendo:
    “E' già in mano a loro. ”

    Sentendo quelle parole Giancarlo, si irritò
    “Per quale motivo stiamo qua a giocare invece che agire? Rischiamo che l'oggetto della nostra ricerca non sia più recuperabile.” Pensò Giancarlo.

    Poi l'uomo continuò a parlare, fortunatamente per i tre lo Sciacallo sapeva dove trovare l'oggetto, o almeno era quello che aveva detto.
    “Prima che cominciate a lanciare monete sul piatto; quello che voglio non è oro, e non è qualcosa che potete darmi ora. Quando sarà il momento opportuno vi chiederò il mio compenso. ”
    Queste parole uscite dalla bocca del contatto rassicurarono un po Giancarlo.
    “Quindi non pensa solo al profitto, già qualcosa. Speriamo che quello che vuole chiederci sia qualcosa di ragionevole” Pensò Giancarlo.
    Anche Vanberk non si fidava molto, e avvicinandosi a Giancarlo gli sussurrò: “La cosa non mi piace ma siamo costretti ad accettare se vogliamo completare la missione. Tienilo d'occhio e se qualcosa va storto assicurati che non tenti di fregarci, capito? ”
    “Certo, meglio non fidarci troppo.” Rispose Giancarlo a bassa voce.

    Il fabbro accetto l'accordo, anche Ukon disse la sua con i suoi soliti modi poco gentili, d'altronde era un guerriero non un diplomatico.

    “E' ora di muoverci Yogurt.” Disse Giancarlo, prendendo il coniglietto con una mano e mettendolo sulla spalla, poi si alzò per sgranchirsi un po.b>Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 150/150

    100%


    Movimenti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Slot Usati:
    //

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.
     
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    Un Tesoro Ambito

    ~ ✠ ✠ ✠ ~

    Nonostante le parole di conferma provenienti dal fabbro, Giancarlo e persino Ukon, lo Sciacallo non si mosse per alcuni istanti quando forse gli altri già convinti di aver concluso l'affare si sarebbero alzati per farsi condurre nel luogo giusto.
    - Portarvi? - chiese perplesso guardando i tre che forse in quel momento avrebbero realizzato che l'uomo era ancora seduto e non accennava minimamente a volersi alzare.
    - Chi ha mai detto che vi avrei accompagnato. Posso dirvi l'ubicazione dell'oggetto della vostra ricerca, ma nulla di più. -
    Sembrava sconvolto all'idea di dover lasciare il suo luogo di piacere, ma non preoccupato della vostra sorte. Dopotutto lui aveva solo delle informazioni da darvi e ve le avrebbe date se aveste accettato le sue condizioni.
    L'uomo avrebbe poi afferrato una bottiglia di liquore dal tavolo ed avrebbe cominciato a berne direttamente in modo piuttosto rozzo anche per quella bisca. Quando l'avrebbe rimessa sul tavolo buona parte del liquido era finito nella gola dello Sciacallo, i cui occhi ora sembravano nuovamente velati dall'alcol.
    - Quuindi... - disse biascicando nuovamente le parole, anche se non in modo così pesante come in precedenza. - ...andate a farvi un giro al porto...e tenete gli occhi aperti riguardo...riguardo...alla... - annaspò cercando le parole - Sirena Dormiente. -
    Prese nuovamente la bottiglia e stavolta la svuotò a grandi sorsate prima di rimetterla traballante sul tavolo. - Andate e lasciatemi in...pace... -
    Con calma avrebbe cominciato ad ammucchiare le carte sul tavolo e dopo averle mescolate si avrebbe preso a voltarle una alla volta, cercando di accoppiare i simboli e segni in un lungo e noiosissimo solitario che i Vaygr erano soliti fare nei momenti di noia.
    Se aveste provato a rivolgergli la parola l'uomo vi avrebbe semplicemente ignorato, come se di fatto non foste presenti nella stanza. Fatto strano vi sarebbe parso che se aveste provato a strattonarlo o farlo alzare per portarlo con voi di peso non avrebbe mosso più di una minima resistenza, come se di fatto si fosse quasi aspettato quella situazione.
    Alle vostre ulteriori domande non avrebbe risposto, ma se lo aveste caricato in spalla o costretto a camminare davanti a voi a forza vi avrebbe seguito, barcollando e sogghignando da buon beone.

    Che voi aveste scelto di portarvi appresso l'uomo o meno, sareste inevitabilmente finiti nella zona del porto. La folla di lestofanti non sembrava darvi più attenzione del dovuto, questo almeno se foste stati da soli poiché assieme all'ingombrante Sciacallo avreste destato più di qualche sguardo curioso.
    Le indicazioni della vostra fonte di informazioni erano frammentarie e sembrava comunque restio a parlare ancora in uno spazio così aperto, tuttavia se aveste prestato attenzione ai suoi farfugliamenti da ubriaco avreste intuito dopo un po'che tra i "no", "non qui", "indietro" apparentemente casuali vi stava dando alcune indicazioni su come raggiungere la vostra destinazione. Probabilmente l'avreste trovata comunque, ma ci avreste impiegato decisamente più tempo.
    L'imponente imbarcazione portava una bandiera imperiale che garriva alta sul pennone, tuttavia il nome non era quello che avevate udito in precedenza dalle labbra dello Sciacallo. Il galeone era nominato "Mather Lux", ma la cosa interessante non era il nome, quanto la polena, che rappresentava di fatto una sirena con il capo appoggiato sulle proprie braccia, in una posizione molto simile a quella che si assume quando ci si distende su un letto per dormire.
    Eravate forse giunti a destinazione? Seguendo il vostro intuito o le bizzarre indicazioni del vostro "prigioniero" avreste dovuto comunque attendere, perché al momento vi sarebbe stato impossibile accedere all'imbarcazione.

    Con il favore delle tenebre la situazione si sarebbe fatta più semplice ed a parte alcune guardie ai piedi della passerella che conduceva al ponte della nave non sembrava esserci anima viva in giro. Se aveste portato con voi lo Sciacallo ora avrebbe decisamente avuto un altro aspetto: arrabbiato e contrariato; ma era davvero così oppure stava semplicemente fingendo di esserlo? Decisamente non era intenzionato a seguirvi sul Galeone, dicendovi che sapeva solamente che l'oggetto della vostra ricerca era a bordo, ma di non sapere dove fosse collocato esattamente.
    Non avreste potuto continuare a tirare la corda per sempre, dovevate decidere se entrare in azione, e come farlo.



    Allora vi spiego due cose importanti: ho descritto in modo vago e accennando a che cosa succede se decidete di portarvi o meno appresso lo Sciacallo perché dovrete decidere se portarlo con voi (a forza) o meno. Se lo fate o non lo fate cambierà alcune cose durante alcune fasi della quest.

    Dopo questo potete già entrare in azione, ed eventualmente attaccare le guardie che sono ai piedi della passerella. Non serve che utilizzate slot per estrarre le armi, ma se utilizzate skill dovete segnarle e scalare gli slot.
    Non avendo mappa della parte a "terra" la metterò solo una volta che sarete saliti a bordo.

    P.S: Lo Sciacallo non deve morire ^^

     
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  14. BretonSaga
     
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    L'accordo era stretto e i suoi compagni erano pronti per proseguire con la loro missione: solo la Sciacallo sembrava non aver capito la situazione. Seduto al tavolo li guardava stranito ma poi, colpito dall'ovvio, aggiunse - Portarvi? Chi ha mai detto che vi avrei accompagnato. Posso dirvi l'ubicazione dell'oggetto della vostra ricerca, ma nulla di più. - per poi attaccarsi ad una bottiglia di liquore come un infane al seno della madre. Pochi secondi e i suoi occhi vennero ricoperti dai fumi del liquore e il suo modo di parlare tornò a quello che aveva all'inizio di quella conversazione.
    - Quuindi... - disse biascicando nuovamente le parole - ...andate a farvi un giro al porto...e tenete gli occhi aperti riguardo...riguardo...alla... - annaspò cercando le parole - Sirena Dormiente. -
    Prese una pausa per tracannare altre sorsate dalla bottiglia. - Andate e lasciatemi in...pace... -. Vanberk lo fissò con le braccia conserte, con un espressione sorpresa sul volto: che uomo bizzarro! Cercò con lo sguardo Glegor, il proprietario della taverna, che li stava fissando seduto ad un tavolo da gioco dall'altra parte della stanza: l'uomo incrociò il suo sguardo e puntò l'indice verso l'uscita. Vanberk annuì e si rivolse ai due Nord - Signori, lui viene con noi. Ukon, portalo senza fargli male: nonostante le sue informazioni ci serve ancora e finchè non avremmo ciò che cerchiamo lui non si allontanerà da noi.-.

    La zona del porto era caotica e ampia, due elementi che non rendono facile individuare un obiettivo con le sole indicazioni di un ubriaco. Fortunatamente lo Sciacallo, perso nelle sue visioni alcoliche, dopo un iniziale recalcitranza a fornire maggiori dettaglia, si lasciava sfuggire qualche indicazione di tanto in tanto : nulla di preciso, solo qualche 'avanti' 'sbagliato strada' e cose del genere ma alla fine arrivarono, apparentemente, alla loro destinazione. Separata dal resto delle navi ormeggiate si stagliava un imponenete imbarazione, recante i colori imperiali - Mather Lux.. e quella singolare polena dev'essere la Sirena Dormiente... ti costava così tanto essere più preciso, dannazione? - sospirò. La nave era percorsa da decine di marinai, impegnati nella manutenzione della nave e in altre attività: salire in quel momento avrebbe voluto dire morte certa e il rischio di perdere la spada. - Ora toccherà aspettare la notte se vogliamo salire senza grossi impedimenti... venite! -.
    Fece svoltare l'angolo al gruppo e si infilarono in un abitazione diroccata, con le finestre orientate verso il bastimento. Il posto era deserto, abbandonato dopo un incendio come testimoniavano le pareti nere e diverse assi consumate dal fuoco, ma sembrava abbastanza solido da non crollare loro in testa nelle prossima ore. Si rivolse ai compagni - Al calare della notte ci infiltreremo nella nave: cerchiamo di non attirare troppo l'attenzione ma se la situazione dovesse richiederlo... eliminate gli ostacoli tra noi e la spada. -

    Col favore delle tenebre il quartetto, con uno Sciacallo sobrio ma decisamente arrabbiato per esser stato trascinato fin lì, si avvicinò alla nave. La passerella per accedere alla nave era presidiata da alcune guardie e non c'era altro modo per aggirarle: attaccarle direttamente però avrebbe messo in allarme la nave. Cercando una soluzione a Vanberk cadde l'occhio su alcune ragazze poco vestite, che dall'angolo della strada cercavano di convincere i passanti ad approfittare delle loro capacità. Sorridendo fece segno aglia ltri di restare lì e si avvicinò a quella che sembrava la coordinatrice della squadra: trattò velocemente il prezzo e indicò loro le guardie sulla passerella. Le ragazze presero i suoi soldi e, ridendo ed ancheggiando, si avviciarono agli Imperiali, che accolsero con gioia l'arrivo delle professioniste: il fabbro, muovendosi al riparo delle casse e delle ombre, raggiunse gli altri; i tre si guardarono a vicenda ed estrassero le armi all'unisono, ma prima di avvicinarsi alle guardie distratte Vanberk si rivolse allo Sciacallo - Grazie per averci portato fin qui, volente o nolente. Non ti chiedo di combattere con noi ma vedi di restare in zona e se qualcosa dovesse andare storto è meglio che tu ci aiuti in ogni modo possibile: se dovessimo morire non ti verrà corrisposta nessuna ricompensa, neanche per le informazioni che ci hai già fornito. Quindi all'occhio. -concluse facendogli un occhiolino. Si rivolse agli altri due guerrieri e con un cenno del capo iniziarono ad avvicinarsi lentamente.

    - Vado io per primo: voi attaccate dopo di me. - sussurò loro prima di caricare il colpo, torcendo il busto ed alzando l'arma sopra la spalla.

    [Slot Azione + Slot Rapido = Action: Heavy Rotation]

    CITAZIONE
    Action: Heavy Rotation
    [Azione+Rapido]
    Il guerriero stringe saldamente la propria arma pesante e rotea per attaccare chiunque abbia intorno. Applica un attacco fisico a tutti entro 5 metri dall'utilizzatore.


    L'attacco avrebbe colpito tutte le gurdie: se Ukon e Giancarlo lo seguivano immediatamente potevano eliminarle o stordirle senza attirare troppo l'attenzione.

    Qui riporto anche gli eventuali danni: 10 (Potenza fisica) + 40 (Arma pesante I) + 30 (Passiva: Heavy Metal): 80


    CITAZIONE
    Potenza: 10
    Vita: 200/200
    Chakra: 160/160

    Distanza:

    Passive:
    Armi Pesanti I
    Armature Pesanti I
    Balance

    Capacitator
    Elemental Advantage

    Discipline: Armi Pesanti/Fulmine

    Scheda: Vanberk

    Slot Utilizzati:
    Azione + Rapido: Heavy Rotation

    Slot Rimanenti:
    Rapido

    Auree/Stance/Effetti:

    Status/Buff:

    Equip:
    Armatura Pesante I (40 Blocco)
    Arma Pesante I (40 Danno)


    Edited by BretonSaga - 26/2/2016, 20:12
     
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    Il momento di muoversi era giunto, Giancarlo e gli altri due Vaygr erano pronti a muoversi.
    Nonostante ciò lo Sciacallo non era intenzionato a seguirli con le buone, ma se credeva che fosse così semplice rifiutare si sbagliava di grosso. Il Fabbro ordinò ad Ukon di farsi carico dell'ubriacone, possibilmente senza fargli del male.

    “Bene muoviamoci, Ukon vai avanti con questo ubriacone, se tenta di scappare lo fermerò io.” Disse Giancarlo mentre prendeva dal tavolo i restanti semi, che Yogurt non aveva mangiato, e li mise nel piccolo sacchetto in pelle che portava alla cintura.

    _______________________________________________________________________________________________


    Arrivati al porto si guardarono attorno in cerca dell'imbarcazione di cui aveva parlato l'uomo, ma a quanto pare non era così semplice trovarla. Girovagarono per il porto per qualche tempo, seguendo le scarse indicazioni della loro guida, infine giunsero in una parte del porto poco frequentata.
    Il loro obbiettivo era una nave ormeggiata.

    “E' sicuramente una nave imperiale” Pensò Giancarlo.

    Il Fabbro, dopo aver espresso la sua disapprovazione per il comportamento dello Sciacallo, disse:
    “Ora toccherà aspettare la notte se vogliamo salire senza grossi impedimenti... venite! ”
    “Facci strada” Rispose Giancarlo. I quattro entrarono in una casa abbandonata, nonostante fosse chiaramente in pessime condizioni era utilizzata assiduamente da dei senzatetto, a terra si trovavano briciole e coperte decisamente rovinate.
    “Al calare della notte ci infiltreremo nella nave: cerchiamo di non attirare troppo l'attenzione ma se la situazione dovesse richiederlo... eliminate gli ostacoli tra noi e la spada. “

    _______________________________________________________________________________________________


    “Visto che tocca aspettare ne approfitto per riposarmi un po'. ” Disse Giancarlo mentre si toglieva il mantello di pelle di orso. L'uomo del nord, dopo essersi slacciato anche il fodero che teneva sulla schiena, si sedette a terra tra due finestre.
    “Abbiamo trovato la nave, ma da quello che abbiamo visto è sicuramente sorvegliata. Dovremmo essere cauti. Affrontare un'intera ciurma non sarebbe un idea intelligente” Pensava Giancarlo mentre si prendeva cura del suo piccolo amico.

    La notte arrivò presto e i quattro si apprestavano ad agire.
    Vanberk si avvicinò a delle prostitute e, con l'aiuto della sua parlantina de di qualche moneta, le convinse a fare da diversivo.

    “Vado io per primo: voi attaccate dopo di me. ” Disse a bassa voce Vanberk. Poi si mosse verso le guardie. Giancarlo si era tenuto a tre-quattro metri dal fabbro e subito dopo il suo attacco colmò rapidamente la distanza tra lui e la sua vittima, sferrando un possente colpo.

    [Azione – Skill: Vile Assault]

    CITAZIONE
    Skill: Vile Assault
    [Azione]
    Focus: Offensivo
    Il guerriero ricopre la propria arma pesante di un aura di chakra, sferrando un potente attacco causando danno e applicando STUN, ignorando l'immunità della parata con protezioni.
    [Chakra: 15]
    [Cooldown 2 turni]

    CITAZIONE
    Danni Fisici: 10+30+45=85

    Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.


    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 150-15=135/150

    90%


    Movimenti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Slot Usati:
    [Azione][Skill:Vile Assault]

    Slot Rimanenti:
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Cooldown
    Vile Assoult (2)
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.

    [/QUOTE]
     
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