Neve e Sangue

Nella roccaforte di Vaygrjord ogni giorno è uguale al successivo, e per quanto quel giorno di mercato avrebbe dovuto portare un po'di allegria e vivacità nelle strade la gente camminava a capo chino davanti alle bancarelle. I bambini correvano in giro, senza prestare attenzione a ciò che accadeva loro attorno; come se nulla fosse diverso da solito. Le loro grida di gioia mentre erano intenti a rincorrersi erano un toccasana per chi in quei giorni aveva avuto cupi pensieri per la testa.
Alcuni fiocchi di neve cadevano lenti dal cielo, imbiancando appena la strada maestra e la piazza del mercato. L'aria fredda non prospettava nulla di buono, ed i più anziani avrebbero di certo presto lanciato pronostici sull'arrivo di una bufera, mentre le guardie ai cancelli si sarebbero limitati a sbuffare e stringersi nelle loro armature.
Il mondo stava cambiando, e Vaygrjord doveva presto o tardi rendersene conto. Forse in parte lo aveva già fatto, ma non sembrava essere ancora sufficiente per dare una svolta decisiva. I cambiamenti, purtroppo, non arrivano mai soli.

Qualcosa attirò l'attenzione di una delle due guardie alla porta principale. Una macchia nera, quasi indistinta, si muoveva verso la roccaforte a velocità sostenuta. Senza perdere tempo l'uomo si avvicinò all'altro soldato e lo avvertì. In poco tempo entrambi erano all'erta e pronti.
Rapidamente la macchia indistinta prese forma e i lineamenti di un cavaliere in sella al suo destriero. L'armatura portava i distintivi segni dei Vaygr dunque i due alla porta non pensarono neanche di intimare l'alt. Ad una distanza ragionevole, la sua corsa si arrestò.
Era trafelato, i capelli incollati al viso e ciò che le guardie non avevano notato prima erano i segni di un qualche genere di scontro sul suo volto e sul corpo del cavallo. Ferite profonde, lacerazioni. Ne uno né l'altro sembravano in buone condizioni.
Barcollò mentre cercava di scendere ed un piede rimase incastrato nella staffa, costringendo la guardia ad aiutarlo a liberarsi.
- Calmati e dicci che cos'è accaduto. - chiese l'altra guardia mentre prendeva il cavallo per le redini.
- Un disastro...l'intero gruppo è stato attaccato...io... -
- Attaccato? - lo guardò interrogativo.
- Ba...Banshee... -
Ci fu un attimo di silenzio, dopo il quale le due guardie cercarono di sdrammatizzare la situazione.
- Impossibile. Quelle bestie non scendono mai dai picchi. Cacciano chervine e spaventano persino le viverne... -
- A...meno che qualcosa...non l'abbia costretto a spostare il suo territorio di caccia... -
Un brivido scosse i tre guerrieri fermi sulla porta. Forse per via del freddo, o forse per il timore che una bestia pericolosa, uno dei più grandi carnivori di tutta Vaygrjord, si aggirasse a piede libero per le valli.
- Suona la campana. Metti in allarme i cacciatori. - ordinò ad un certo punto quello che stava ancora tenendo il cavallo.

Un suono chiaro e distinto riecheggiò per tutta la fortezza. L'allarme che richiamava all'attenti tutti i soldati e guerrieri, mentre suggeriva caldamente ai civili di mettersi al riparo. Non c'era tempo per discutere, perché tutto poteva accadere.
Chiunque fosse stato in età sufficiente da poter maneggiare con sicurezza una lama avrebbe dovuto presentarsi alla caserma più vicina ed attendere istruzioni.
In men che non si dica le squadre di ricerca, caccia e difesa erano pronte a partire. Quando una minaccia incombeva su Vaygrjord, la roccaforte era pronta a reagire con ogni mezzo.

Il gruppo di caccia, composto da Astrid, Olaf e Magnus, cavalcò senza sosta verso l'ultimo punto di avvistamento del Banshee. Erano consci del pericolo che quella creatura rappresentava, e sapevano che abbatterla non sarebbe stato uno scherzo.
Normalmente le squadre erano composte da cinque o sei elementi, ma non c'era stato il tempo di organizzare un piano completo e bilanciare i gruppi. Gli ordini erano semplici: trovare ed abbattere il Banshee. A qualsiasi costo.
Olaf portava sulla schiena una pesante ascia e non c'era dubbio sul fatto che sapesse usarla, dato anche il nomignolo "Spaccacrani" che gli era stato affibbiato in caserma, ma Magnus era una specie d'incognita. Al fianco aveva una spada corta ed un pugnale, e scrutava la situazione durante la marcia con i suoi penetranti occhi ambrati. Si sapeva poco di lui, se non che era un guerriero che sfuggiva ai canoni del classico combattente Vaygr.
Dopo un'ora attraverso la bufera che continuava ad imperversare senza sosta, il gruppo raggiunse la posizione. Stando ai rapporti del sopravvissuto la bestia era stata avvistata in una zona boschiva a nord di Vaygrjord.
Olaf, il più anziano e pertanto colui che si era arrogato il diritto di parlare come capogruppo, diede l'alt. Smontò da cavallo affondando lievemente nella neve che a causa del freddo si era compattata rapidamente.
- Proseguiamo a piedi. - disse senza attendere risposta.
Era chiaramente intenzionato a procedere attraverso la boscaglia a piedi. Di fatto la visibilità all'interno del folto gruppo di alberi sarebbe stata migliore rispetto al proseguire lontano da essi, tuttavia sarebbe anche stato rischioso avviare uno scontro in un luogo così pieno d'intralci. I Banshee erano creature delle vette, dunque abituati a combattere in spazi privi di alberi, sarebbe stata una buona scelta puntare sul fatto che questi sarebbero stati d'ostacolo ai guerrieri quanto al loro avversario?
Magnus scese dal proprio destriero con un tonfo sordo e diede voce alle sue preoccupazioni.
- Sicuro che sia una buona idea? Quelle bestie sono enormi, rischiamo di farci schiacciare da lui, se non da un tronco abbattuto dalla sua mole. -
- I Banshee non cacciano a vista. Sono in grado di percepire il calore delle loro prede. - ribatté serio Olaf.
- E allora perché diamine stiamo andando a... -
- Preferisci combattere in campo aperto o avere anche un minimo riparo su cui fare affidamento? -
Magnus sembrò pensarci su per qualche istante. Infine si voltò verso Astrid, ed altrettanto fece Olaf.
Nei gruppi di caccia nessuna decisione era presa da un solo individuo. Il gruppo doveva essere unito e d'accordo sulle scelte tattiche. Ora Astrid era la piuma che avrebbe fatto pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra.
La guerra non era fatta solo di colpi di spada e parate, ma anche di scelte; mai facili.

La decisione era stata presa: il gruppo avrebbe proseguito in campo aperto. A cavallo il terzetto di guerrieri si era intento ad avanzare nella bufera, scrutando a destra e a manca segnali del passaggio di una grossa creatura.
Sarebbero davvero riusciti a coglierla di sorpresa? Potevano davvero accerchiarla come aveva suggerito Astrid? Era davvero stata la scelta migliore quella di avanzare in modo così esposto?
Dopo alcuni minuti di marcia Olaf diede l'alt. I cavalli sbuffavano e scuotevano orecchie e testa in preda alla tensione, ed era evidente che qualcosa li stava turbando; qualcosa che gli umani non riuscivano ancora a scorgere.
L'uomo armato di ascia scese dalla propria cavalcatura, che immediatamente cercò di allontanarsi, ma lui la trattenne saldamente per le redini. Incerto, Magnus seguì il suo esempio. Perché erano così inquieti? Davanti a loro non c'era altro che una distesa di neve, e la bufera non permetteva di vedere oltre una ventina di metri di distanza, allora perchè...
In un attimo di lucida comprensione, Olaf diede una pacca al suo destriero e lasciò che trovasse la strada da solo. Questo si voltò e corse immediatamente nella direzione da cui erano venuti.
- Disperdetevi! - gridò, cercando di individuare qualcosa in tutto quel biancore.
Era li, davanti a loro, eppure non riuscivano a scorgerlo.
Un sibilo acuto scosse l'aria e per un attimo persino la neve sembrò smettere di cadere. Seguì poi un tremendo grido, paragonabile a quello che avrebbe potuto emettere una persona in fin di vita, tranne che questo verso aveva ben poco di umano.
I guerrieri avrebbero visto a circa cinque metri davanti a loro ergersi in tutta la sua statura una enorme bestia dal vello candido e folto, dagli artigli affilati, fauci spalancate e coronate da una placca ossea sul muso molto simile ad un grosso becco scuro. La creatura si era nascosta sotto la neve e si era mimetizzata con essa anche grazie alla bufera. Su quattro zampe il Banshee poteva misurare poco meno di due metri e mezzo di altezza e da capo a coda quasi tre. I piccoli occhi non gli permettevano di individuare le proprie prede, ma non ne aveva bisogno, poiché gli bastava percepire il calore emanato da esse.
Prima che i guerrieri potessero anche solo pensare di estrarre le armi per difendersi, il Banshee si avventò furiosamente sugli umani che gli stavano davanti.
[Movimento Gratuito 5m: M8 - M6]
Con un rapido movimento, davvero impressionante considerata la mole della bestia, colmò la distanza che la separava dalle prede, e senza attendere troppi convenevoli tentò di portarsi via qualche brandello di carne da ogniuno di loro.
[Azione + Rapido - Bite & Scratch] [Attacco su Astdid e Olaf]



Il muso del Banshee saettò in avanti prima verso Astrid cercando di afferrarla ad un braccia con un potente morso, mentre con una zampata cercava di ferire al volto Olaf poco distante.
Non ancora soddisfatta, la bestia dopo gli attacchi riportò la propria attenzione su Magnus.
[Rapido - Tailswipe]


Velocemente la lunga coda del Banshee sondò l'aria alcune volte prima di dirigersi contro Magnus, con il chiaro intento di ferirlo al busto.
Dopo aver portato i suoi attacchi, la creatura sembrò controllare la situazione, ma senza indietreggiare. Si sentiva sicura, certa di avere tra le mani il prossimo pasto.
Potevate sentire il suo sguardo privo di occhi su di voi. Uno sguardo dal quale non potevate sfuggire.

Nonostante l'attacco a sorpresa del Banshee, i guerrieri furono pronti a reagire. Astrid scattò prontamente indietro portandosi lontano dalle terribili fauci della creatura, ed anche Olaf fece altrettanto limitandosi però ad abbassarsi e fare un passo indietro.
[Olaf - Azione + Rapido - Schivata]
Magnus si sarebbe aspettato di vedere nuovamente il capo della creatura saettare verso di lui, invece rimase quasi pietrificato nel vedere che era la coda del Banshee ad avvicinarsi rapidamente e minacciosamente.
Con non poca fatica, indietreggiò abbastanza da evitare il colpo, ma finì a terra imprecando e cercando di rimettersi in piedi e preparare le armi.
[Magnus - Azione + Rapido - Schivata]

Astrid nonostante avesse meno esperienza sul campo era stata la più attenta ed agile, riuscendo a portarsi ad una distanza ragionevole dal nemico. Gli sguardi di Olaf e Magnus la seguirono mentre si lanciava alla carica portando un fendente contro il collo del mostro.
Il primo non esitò ulteriormente: con la stessa prontezza della donna estrasse la propria ascia e con un possente urlo di guerra cercò di schiantarla contro il capo del Banshee. Un colpo del genere se lo sarebbe ricordato, se fosse andato a segno.
[Olaf - Paradigm Shift - Gratuito: Equip. Arma Pesante]

[Olaf - Azione - Deathbound]



Al termine del proprio assalto il guerriero cercò con lo sguardo gli occhi dei suoi compagni. Dovevano agire come una sola entità, coordinare gli attacchi in modo da massimizzare il danno, e soprattutto rendere difficile la vita all'avversario.
Dopo essersi assicurato che sia Astrid che Magnus lo avessero notato, Olaf si mosse per portarsi sul fianco della bestia.
[Olaf - Movimento Gratuito 5m: N5 - O7]
Magnus, ancora provato dall'attacco nemico quasi andato a segno era indeciso sul da farsi. Era abbastanza vicino da poter colpire con discreta sicurezza, ma temeva di esporsi eccessivamente, dopotutto la sua armatura era più leggera di quella dei due guerrieri al suo fianco.
Lo sguardo di intesa con Astrid ed Olaf gli fece capire che quello non era il momento di esitare, ma di passare all'azione. Seguendo la direzione del compagno si mosse simmetricamente, accerchiando il Banshee.
[Magnus - Movimento Gratuito 5m: L5 - L7]
Con una rapidità sorprendente l'uomo estrasse la spada corta e tentò di mandare a segno due fendenti alle gambe posteriori della bestia. Forse sarebbe stata abbastanza veloce da riuscire ad evitarne uno, ma non certo tutti e due.
[Maguns - Weapon Switch - Equip. Arma Bianca Classe I]

[Magnus - Double Slash]



Al termine del proprio attacco Magnus avrebbe cambiato il modo di impugnare la propria lama e la posizione dei piedi a terra. Avrebbe offerto quanto meno spazio possibile con il proprio corpo rivolto verso la creatura, in modo da essere pronto a reagire ai suoi prossimi, ed inevitabili, attacchi.
[Stance: Scherma]

I guerrieri avevano prontamente evitato i colpi del Banshee ed avevano contrattaccato, ma sarebbero davvero riusciti ad avere la meglio contro il più terribile predatore di Vaygrjord?

---

La lama di Astrid fu la prima a muoversi verso il mostro, che probabilmente non si aspettava una reazione tanto celere da parte delle sue prede. La lama della guerriera si conficcò nella carne dell'avversario, ma non all'altezza del collo, ma verso la spalla, a causa di un improvviso movimento della creatura. Forse qualcuno si sarebbe aspettato di sentire il Banshee gridare per il dolore, invece non emise alcun suono, come se quel colpo non gli avesse provocato alcun genere di dolore.
L'urlo di guerra di Olaf attirò l'attenzione invece aveva attirato l'attenzione della creatura, che con un inaspettato balzo indietro schivò la poderosa asciata che altrimenti avrebbe di certo lasciato il segno.
[Azione - Schivata]

Nonostante la bestia fosse riuscita ad evitare l'arma di Olaf, non poté fare nulla per i colpi di Magnus, che comunque non le strapparono alcuna espressione di dolore, se non un basso ringhio.

Il Banshee, a giudicare dal modo in cui sbuffava e scuoteva la coda era evidentemente scocciato dal fatto che i tre guerrieri non si fossero ancora lasciati divorare, ma poco importava, perché avrebbe presto dimostrato loro che c'era poco da scherzare con il signore delle vette.
Si sollevò sulle zampe posteriori e con un'inaspettata agilità per la sua mole spiccò un salto, per ricadere pesantemente a terra causando un forte tremore che avrebbe di certo destabilizzato chi non fosse stato abbastanza preparato.
[Azione - Stomper]


Ora che le prede sarebbero state molto probabilmente stordite dall'onda d'urto causata dal pesante atterraggio, il Banshee si concentrò sulla preda più ovvia, quella più vicina, quella davanti a lui. Astrid.
Con le fauci spalancate la creatura si scagliò contro la donna che gli stava davanti, pronto a divorarla in un sol boccone.
[Rapido - Hunger]

[Azione - Attacco Fisico]


Quei guerrieri Vaygr, così intrepidi e dediti all'arte della guerra, sarebbero riusciti a sopravvivere a quella temibile creatura? L'avevano forse sottovalutata? Potevano aver davvero pensato che tenere testa al più grosso predatore di tutta Vaygrjord fosse un'impresa fattibile per tre soli cacciatori, tra cui una recluta? Eppure se così non fosse stato perché alla caserma era stato dato il via libera per quella spedizione?
No, forse ai tre sfuggiva qualcosa, qualcosa di vitale importanza. Quella creatura, come tutte, doveva avere un punto debole. Dovevano solamente scoprire qual'era e sfruttarlo a loro vantaggio; se fossero riusciti a resistere abbastanza a lungo...

Mentre Astrid riuscì a tenere testa all'attacco in salto del Banshee, le cose andarono in modo diverso per Olaf e Magnus che si trovarono a subire una pesante sensazione di stordimento, nonostante non avessero riportato danni evidenti da quel colpo.
L'uomo armato di spada barcollò perdendo la propria posizione difensiva, ed incespicò nella neve cercando di non perdere definitivamente l'equilibrio. Dall'altra parte della creatura invece Olaf imprecò a causa della sorpresa. Forse aveva davvero sottovalutato quel mostro. Tuttavia nel vedere Astrid spada in pugno reagire nonostante fosse stata ferita ad un braccio gli fece ribollire il sangue. Com'era possibile che lei non fosse rimasta stordita dall'attacco? Come osava dare ordini?
Forse stava solo invecchiando e la nuova generazione di guerrieri di Vaygr erano semplicemente più pronti, resistenti e caparbi dei vecchi burberi condottieri.
Strinse forte l'ascia nel pugno mentre cercava di rimanere stabile sulle sue gambe. Poteva perdonarsi il fatto di non essere riuscito ad evitare di rimanere stordito, ma doveva passare ancora qualche inverno prima che una ragazzina potesse dargli ordini. Con un accenno di sorriso ammise a sé stesso che tutto sommato la giovane ci sapeva fare. Avrebbe di sicuro fatto strada.
Sfortunatamente in quella condizione non era in grado di attaccare, almeno non fisicamente. Senza riporre la propria arma prese a concentrarsi cercando di attingere alla propria energia spirituale e liberarla in un possente fendente ventoso contro l'avversario.
Menò due fendenti a vuoto, dal quale scaturirono due lame di vento che se tutto fosse andato secondo i calcoli avrebbero colpito il Banshee al fianco.
[Olaf - Rapido - Wind Scythe]
[Olaf - Rapido - Wind Scythe]


Magnus al contrario di Olaf si sentì rinfrancato nel vedere che Astrid aveva deciso di prendere in mano la situazione, e nonostante si sentisse ferito nell'orgoglio per aver mostrato la propria debolezza davanti ad una recluta, apprezzò la tenacia e determinazione della giovane.
La sua posizione difensiva era spezzata, ma a differenza di Olaf che contava sulla pura forza bruta e sui colpi più duri e possenti, Magnus aveva studiato il modo di rendere i suoi attacchi insidiosi e letali.
Puntò i piedi nella neve ed attese il momento propizio. Quando la bestia mosse la gamba per indietreggiare lievemente scattò mirando verso l'arteria che probabilmente era situata nella parte più interna della gamba. Se fosse stato fortunata avrebbe arrecato più di un semplice graffio stavolta.
[Magnus - Rapido - Affondo]

[Magnus - Rapido - Attacco Fisico]



Se l'attacco di Astrid, sommati a quelli dei due guerrieri fossero andati a segno avrebbero potuto avere la meglio? Ma quei colpi sarebbero davvero bastati a mandare al tappeto il Banshee? In precedenza non sembrava aver dato troppo peso alle spadate e lacerazioni ricevute...

---

La spada di Astrid si sollevò in aria minacciosa e come un fulmine si abbatté sul cranio del Banshee, che per la prima volta da quando era apparso davanti a voi avrebbe emesso un grido di dolore. Se i suoi versi in precedenza avevano spaventato i guerrieri, questa manifestazione del dolore li avrebbe paralizzati. Il suo urlo era si carico di sofferenza, ma anche di rabbia. Collera mai provata prima. Come osavano quelle prede farsi beffe di lui, e persino riuscire a fargli provare dolore?
Anche l'attacco di Magnus riuscì a strappargli un ringhio sommesso, ma decisamente meno forte rispetto a quello che aveva emesso quando la spada di Astrid lo aveva colpito sul muso, scheggiando parte della placca ossea che formava una specie di becco uncinato.
Invece quasi a nulla servirono le due lame di vento scagliate da Olaf dato che il Banshee quasi non si accorse del loro impatto sulla sua dura pelle ormai ben temprata dal maltempo e freddo delle vette.

Ferita sia fisicamente che nell'orgoglio la creatura avrebbe immediatamente massimizzato il suo potenziale offensivo per porre immediatamente fine a quello scontro, durato fin troppo a lungo per i suoi gusti. Aveva fame. Aveva già assaggiato la carne e il sangue di quegli umani, e non vedeva l'ora di poterseli gustare in santa pace, ma loro continuavano a lottare cercando di sopravvivere.
Improvvisamente qualcosa sarebbe cambiato nell'aspetto del Banshee. Ai guerrieri sarebbe quasi parso di vedere una specie di aura biancastra avvolgere il la usa pelliccia, i suoi arti e denti. Non era possibile, doveva trattarsi di uno scherzo della luce; o forse no?
[Aura: Frostbite]

Gli occhi ciechi del Banshee scrutarono Astrid dall'alto verso il basso. Era lei la sua preda, lei doveva essere la prima a perire, perché era stata in grado di fargli davvero male.
Senza ulteriore esitazione la bocca della creatura si mosse nuovamente verso la donna cercando di serrare le Fauci sulla sua spalla e strappare via carne e pezzi di armatura.
[Azione - Muncher]

[Azione - Attacco Fisico]


Lentamente i guerrieri avrebbero notato qualcosa come una specie di patina nevosa, forse più simile a ghiaccio cominciare a ricoprire le ferite della creatura. Queste non avrebbero smesso di sanguinare, ma di certo avrebbero formato una sorta di protezione da eventuali successivi colpi.
Lentamente buona parte del corpo del mostro sembrava essere ricoperta da una serie di escrescenze ghiacciate.
[Rapido + Rapido - Frost Body]

La situazione cominciava a farsi pericolosa e se i guerrieri non avessero trovato presto un modo per tenere sotto scacco la bestia questa avrebbe davvero finito per divorarsi il terzetto di combattenti in pochi bocconi.

Il fatto che il Banshee avesse concentrato i suoi attacchi su Astrid giocò a favore di Magnus ed Olaf che riuscirono a riprendersi completamente dallo stordimento ed elaborare un piano per affrontare l'imponente bestia.
La giovane non riuscì ad evitare di essere afferrata dalle possenti zanne della creatura e dovette far forza con le gambe per liberarsi. Nonostante questo, sanguinante e ferita, ripartì all'attacco incitando i suoi compagni a fare altrettanto.
Effettivamente quando la creatura era stata colpita sulla placca ossea simile ad un becco aveva gridato di dolore, che fosse davvero il suo punto debole?
- Non basterà. - disse Olaf mentre valutava il da farsi.
Aveva combattuto altre volte contro creature di quella stazza, ma mai contro un Banshee, e di certo mai si sarebbe augurato di doverlo combattere, ma se c'era una cosa che tutte le bestie grandi e feroci avevano spesso in comune era che erano facilmente soggette allo stordimento.
Astrid era riuscita a ferirla gravemente, Magnus aveva aperto delle ferite profonde che continuavano a sanguinare, ma il fatto che il Banshee continuasse ad incalzarli in quel modo non giocava certo a loro favore.
[Olaf - Movimento Gratuito 5M: O7 - N5]
Avanzando nella neve ormai compattata dai movimenti dei guerrieri e dall'enorme bestione, Olaf si riportò al fianco di Astrid. La sua iniziativa era buona e non dubitava che fosse sulla strada giusta, ma era evidente che era ancora inesperta.
- Può davvero darsi che quello sia il suo punto debole, ma colpirlo non sarà sufficiente. Dobbiamo stordirlo! -
Le parole erano severe, ma nella sua voce non c'era più la durezza che c'era stata in precedenza. Ora Olaf non guardava ad Astrid come ad una novizia, ma come una sua pari: una vera guerriera di Vaygr.
L'uomo strinse l'ascia tra le mani e scattò per portare un colpo verso lo stesso punto in cui la ragazza aveva colpito in precedenza.
[Olaf - Azione - Vile Assault]



Magnus riuscì a cogliere le parole di Olaf trasportate dal vento. Sfortunatamente i suoi attacchi non erano abbastanza potenti da causare stordimento, ma aveva altri assi nella manica su cui fare affidamento. Forse non poteva stordirlo, ma di certo poteva rallentarlo.
Senza ulteriori esitazioni afferrò saldamente l'arma e la fece saettare verso le gambe della creatura, cercando di arrecare quanto più danno possibile.
[Magnus - Rapido - Attacco Fisico]
[Magnus - Rapido - Attacco Fisico]



Al termine del proprio attacco anche Magnus si mosse per riportarsi al fianco di Astrid ed Olaf.
[Magnus - Movimento Gratuito 5m: L7 - L5]
Una volta in posizione prese alcuni respiri profondi. Doveva concentrarsi per evitare di far collassare anche il terreno su cui poggiavano loro, cosa non facile data la vicinanza con la bestia.
Con un movimento secco della gamba destra, fece un movimento molto simile a quello che molti ragazzi fanno quando giocano e fingono di poter pestare i piedi più forte a terra. Stavolta però la terra tremò davvero e lentamente prese a collassare sotto i piedi dell'enorme creatura.
[Magnus - Azione - Sinkhole] [Area L6 - O6: L9 - O9]

Se tutto fosse andato secondo i piani il Banshee si sarebbe ritrovato stordito, sanguinante ed intrappolato nella fossa.

---

Accecata dall'impeto e dalla fame il Banshee stavolta aveva fatto il passo più lungo della gamba tentando di mangiarsi Astrid. Non solo la guerriera era riuscita a liberarsi dalla stretta delle fauci, ma era addirittura stata in grado di ribattere all'attacco schiantando con forza la propria arma sul suo muso. Le ferite continuavano a sanguinare e a queste si aggiunse un profondo e vistoso taglio che copriva quasi tutto il volto della creatura, dove la spada di Astrid aveva colpito senza remore.
A seguire arrivarono anche i colpi di Magnus ed Olaf, ed in particolare l'asciata del secondo sembrò far vacillare la creatura. L'aura biancastra di cui si era precedentemente ammantata sembrò perdere nitidezza fino a scomparire del tutto. Inoltre il Banshee era visibilmente stordito, tanto da barcollare a destra e sinistra.
Quando il terreno collassò sotto il suo peso e grazie alla tecnica di Magnus, non poté reagire in alcun modo. Con un boato la bestia si schiantò a terra e in aria si sollevò una nuvola di neve e terra che prese a vorticare a causa della tempesta.
Per qualche istante non si udì altro suono se non l'ululato del vento.
Vittoria?

Con un ruggito il Banshee chiarì una volta per tutti i dubbi che potevano aver preso forma nelle menti dei guerrieri. Quello scontro non era ancora finito. Certo, si stavano dimostrando tenaci, e gli stavano dando del filo da torcere, ma per quanto ancora sarebbero riusciti a resistere?
Nonostante lo stordimento la creatura, seppur barcollando, uscì dal buco in cui era stata costretta.
[Azione - Uscire da Sinkhole]
[Movimento Gratuito 5m + Rapido Movimento Extra 5M: M6 - M3]
Mentre quasi passava sopra ai guerrieri per uscire dalla buca, questi forse si sarebbero aspettati di essere in qualche modo attaccati in quel frangente, ed invece non accadde nulla di ciò. Una volta uscita la creatura si sarebbe voltata verso i tre combattenti, avendo nuovamente Astrid davanti a sé.
Perché non aveva sfruttato il vantaggio dato dalla posizione precedente? Che per qualche motivo dovesse necessariamente trovarsi davanti alle sue prede per poterle attaccare? Era questo lo svantaggio del poter seguire solamente dei puntini luminosi davanti a sé invece di poter vedere con gli occhi?
Il Banshee era ferito, ma non certo sconfitto. Spalancò le fauci dalle quali fuoriuscì una selva di proiettili gelati che sibilarono rapidamente verso Olaf, che in quel momento per la bestia sembrava la minaccia maggiore.
[Rapido - Frost Breath]


La bestia era ferita ed ora era evidente. Tutti i colpi mandati a segno dai guerrieri l'avevano notevolmente fiaccata, inoltre lo stordimento aveva favorito i guerrieri per il momento. Forse sarebbe bastato qualche altro colpo ben assestato per mandare al tappeto il Banshee, ma ci sarebbero riusciti? Seppur lentamente la creatura sembrava si stesse riprendendo dallo stordimento. Dovevano agire in fretta, prima che fosse nuovamente in grado di evitare il loro attacchi.

Olaf non riuscì ad evitare di essere colpito dalla raffica di aghi di ghiaccio lanciati dal Banshee, ma l'armatura resse almeno l'impatto fisico, lasciando passare solamente la sensazione del ghiaccio. Tutto sommato il guerriero non aveva risentito particolarmente dell'attacco e senza esitare seguì le direttive di Astrid imitando le sue movenze in modo speculare per portarsi a fianco dell'enorme bestia.
[Olaf - Movimento Gratuito 5m: N5 - O3]
Quasi simultaneamente all'attacco della ragazza partì anche quello del guerriero armato di ascia, che cercò di portare un poderoso fendente contro la zampa posteriore del mostro.
[Olaf - Azione - Deathbound]



Anche Magnus non si tirò indietro davanti alla concreta possibilità di porre fine a quel sanguinoso scontro. Scattò lateralmente per portarsi al fianco di Astrid e prepararsi a sferrare la propria offensiva.
[Magnus - Movimento Gratuito 2.5m: L5 - L4]
Prima di attaccare cercò lo sguardo della ragazza. Era certa che quella fosse la strategia giusta? E se si fosse sbagliata che cosa ne sarebbe stato di loro? Potevano fidarsi dell'istinto di una novizia come lei?
Di fatto lo avevano già fatto, ed aveva portato a qualche risultato. Magnus non attese un cenno o una parola, poiché la determinazione nello sguardo di Astrid mentre portava il proprio attacco contro la bestia fu una risposta sufficiente.
Nuovamente Magnus fece saettare la propria lama contro le zampe anteriori della creatura.
[Magnus - Rapido - Attacco Fisico]
[Magnus - Rapido - Attacco Fisico]


Non soddisfatto del proprio operato decise di incalzare ulteriormente l'avversario portando una seconda serie di attacchi, stavolta potenziandoli con parte della propria energia spirituale.
La lama di Magnus sarebbe improvvisamente apparsa agli occhi dei presenti come incredibilmente minacciosa, ammantata di un curioso alone biancastro. Forse solo Olaf sarebbe riuscito a seguire con lo sguardo i movimenti della spada, ma due possenti e rapidi fendenti si mossero verso lo stesso punto in cui si erano diretti i precedenti.
[Magnus - Azione - Tempest Slash]


Essendo maggiormente esposto, Magnus fece un ulteriore scatto indietro al termine del proprio assalto, nel malaugurato caso in cui la creatura avesse deciso di rivolgere le proprie attenzioni su di lui.
[Magnus - Movimento Gratuito 2.5m: L5 - K5]

---

L'intuizione di Astrid era corretta, tuttavia la bestia non era guidata solamente dal proprio istinto, e quando Olaf si mosse fuori dal suo campo "visivo", si voltò cercando di non perdere la sua traccia. Questo ovviamente favorì la percezione dell'attacco del guerriero, ma le rese impossibile difendersi dalla selva di fendenti che si stava scatenando alle sue spalle.
[Azione - Schivata su attacco di Olaf]
[Azione - Schivata su primo fendente di Magnus]

Nonostante il Banshee fosse riuscito ad evitare il colpo d'ascia di Olaf ed un fendente di Magnus non fu in grado di restare fuori dal raggio dell'attacco di Astrid, che di fatto lo avrebbe raggiunto anche se si fosse allontanato in qualche modo.
Gli attacchi si abbatterono su di lui come la tempesta che infuriava tutt'intorno. Con un grido acuto ed un tonfo sordo la creatura si accasciò a terra, e lentamente esalò il suo ultimo respiro.
I guerrieri di Vaygr avevano prevalso. La loro forza e determinazione era stata la chiave per superare quel pericoloso ostacolo. Ma non c'era tempo per gioire, Astrid era ferita e necessitava di cure immediate. Non sarebbe morta per solo quelle ferite, ma se non medicate a dovere avrebbe potuto riportare complicazioni in futuro.
Magnus si preoccupò di bendarle la spalla, e se lei avesse osato ribattere le avrebbe ricordato che era comunque una novizia nonostante avesse dimostrato il coraggio e determinazione dei veri Vaygr sul campo. Nel mentre Olaf esaminava la carcassa del Banshee alla ricerca di qualche indizio su come e perché la creatura avesse abbandonato i suoi picchi per spingersi nelle valli.
La tempesta lentamente prese a scemare, e finalmente tutti avreste potuto vedere ciò che prima a causa della bufera non sareste mai riusciti a scorgere. Sul dorso della bestia c'erano dei segni, cicatrici grosse quasi quanto il braccio del muscoloso Olaf. Quasi tutte erano ormai quasi chiuse, ma dovevano essere comunque abbastanza recenti.
- Merda. - bofonchiò Olaf mentre esaminava i tagli sul dorso del Banshee, dopo essersi arrampicato sulla carcassa della bestia. - Se davvero c'è qualcosa in grado di tenere testa a questo coso, allora siamo in un mare di guai. -
Magnus era ancora intento a medicare Astrid, ma comunque diede il suo parare sulla situazione.
- Dobbiamo ritornare immediatamente alla Roccaforte e portare notizia di quanto abbiamo scoperto. Potrebbe essere necessario organizzare una spedizione sulle vette. -
Nessuno dei tre osava pronunciare la parola che sicuramente era sorta spontanea nelle loro menti una volta scorte le ferite sul dorso del Banshee. Era assurdo, ma c'erano poche spiegazioni logiche per giustificare quella situazione. Negli ultimi tempi a Vaygrjord erano successe parecchie cose strane, e tutte sembravano avere un solo fattore in comune: la misteriosa apparizione di un drago.
Forse Astrid non lo sapeva, o magari aveva udito delle voci alla Roccaforte, ma non molto tempo prima era stato avvistato un drago sull'isola ed una spedizione di coraggiosi aveva cercato di affrontarlo, ma nessuno sapeva che cosa ne fosse stato di quelle persone...
Il sole avrebbe lentamente fatto capolino tra le nubi, ridando luce e colore al mondo attorno a tre guerrieri. Lentamente si sarebbero avviati verso casa, per riposare le stanche membra e raccontare quanto avevano scoperto dalla loro spedizione.
Non spettava loro decidere che cosa sarebbe accaduto in seguito, ma una cosa era certa: Vaygrjord stava cambiando, e i Vaygr avrebbero dovuto presto o tardi rendersene conto.