[QUEST] Caccia Selvaggia

ShadowHunter; Skullcrasher; Cyaran

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    CACCIA SELVAGGIA

    Ciclo di Trama: Umbriel
    Quest I


    Il sole splendeva alto nel cielo e l'aria era tersa e fresca, per quanto il clima di Sumadea permettesse. La vita al villaggio sembrava aver ripreso il ritmo quotidiano, nonostante gli eventi dei giorni precedenti in cui Camilla Del Rey aveva messo alla prova la sua giovane guida proprio nella piccola piazza cittadina. La donna aveva alloggiato in una locanda poco fuori dal villaggio stesso per evitare problemi, ma nonostante gli abitanti le lanciassero qualche sguardo dubbioso o incerto, lei non sembrava curarsi di quello che le accadeva attorno. Se qualcuno le si avvicinava e le parlava rispondeva con garbo, ma mantenendo sempre un certo distacco.
    Quel villaggio, posto proprio nel cuore del territorio necros, non era certo una meta ambita dai viaggiatori e commercianti, tuttavia la curiosità dei nativi vero le novità era pari a quella delle bestie che popolavano la vicina foresta. Qualcosa di nuovo sembrava sempre pericoloso, ma era tremendamente difficile resistere all'impulso di indagare sulla sua natura.
    Camilla era giunta in quel luogo con uno scopo ben preciso: trovare una guida che potesse condurla nel fitto della foresta di Sumadea, meglio se qualcuno dotato di un'affinità elementale basata sul fuoco; ed era stata abbastanza fortunata da trovarla. Per altri sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio, ma per lei era stato solo difficile e meno complicato del previsto.

    Con indosso la sua armatura leggera e il mantello nero Camilla Del Rey attendeva l'arrivo dei compagni di viaggio che aveva attentamente selezionato per il suo scopo: la guida e il cacciatore. Oh, forse sarebbe arrivato ancora qualcuno, attratto dalle voci che aveva sparso lungo il percorso che l'aveva portata a quel villaggio, e dai bandi che aveva fatto affiggere in alcune locande e taverne.
    Se per la guida e il cacciatore aveva preferito testare le loro capacità per mano propria, se qualcun'altro fosse riuscito ad arrivare al luogo d'incontro ancora tutto intero affrontando un viaggio per nulla semplice, allora lo avrebbe accettato per quella spedizione; dopotutto c'era sempre bisogno di qualcuno di sacrificabile.
    Forse qualcuno avrebbe sorriso se avesse potuto udire una frase del genere, ma nella mente di Camilla era già stata presa in considerazione la possibilità che qualcuno non riuscisse a riportare la pelle a casa se non avessero seguito i suoi ordini, ed era certa che qualcuno l'avrebbe contestata sul campo di battaglia, chiaramente pagandone le conseguenze. Purtroppo succedeva sempre.
    Cyaran le era sembrato abbastanza scaltro da sapere quando era il momento di fare lo sbruffone e quando invece farsi da parte, non nutriva dubbi sulle capacità di Shervarash poiché aveva lavorato con il giovane cacciatore di Sumadea altre volte e aveva sempre potuto contare sui suoi vigili occhi che le guardavano le spalle. Tuttavia un altro membro nella spedizione poteva destabilizzare l'equilibrio che lei aveva mentalmente pianificato. Doveva forse impedire ad un eventuale terzo elemento di prendere parte a quella spedizione, già rischiosa di per sé?
    Non poteva giudicare senza alcuna base di riferimento, dunque accantonò quei pensieri fino a quando, e se, sarebbe stato necessario prendere una decisione del genere. La presenza dei due elementi chiave per la riuscita del suo incarico era assicurata, dunque non c'era motivo di preoccuparsi prima del tempo. A breve sia Cyaran che Shervarash sarebbero arrivati al punto d'incontro, e lei sarebbe stata pronta a riceverli.
    Con calma lasciò scivolare il cappuccio che le aveva celato capo e viso fino a quell'istante, i lunghi capelli argentei ricaddero morbidi sulle spalle e lungo la schiena. Appoggiò come suo solito la mano sinistra sull'elsa della spada che pendeva dal fianco e avanzò con calma verso il centro della piazza.
    Fece un respiro profondo e attese. Tra poco avrebbe dovuto dare parecchie spiegazioni...


    Eccoci pronti per partire. Come detto nel bando Camilla vi sta aspettando nella piazza del villaggio, Cyaran l'ha incontrata di recente, mentre Shervarash la conosce già da qualche tempo. Non si aspetta di veder arrivare invece Marcus e da te mi aspetto un bel post riguardo il come arrivi a Sumadea e soprattutto perché accetti un incarico così "al buio".
    Faremo un paio di post di dialogo per capire meglio che cosa ha in mente Camilla e perché ha bisogno di voi. Poi partiremo con la parte "divertente".


    CITAZIONE

    SCADENZA LIMITE POST DOMENICA 15 GENNAIO ORE 23:59

    Se postate prima ovviamente andiamo avanti prima.

     
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  2. Cyaran
     
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    Portfolio

    Nome pg: Cyaran
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 150
    GOLD: 60 G
    Exp accumulata: 6/20 exp
    PA disponibili: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline e Arti segrete
    Armi Leggere Rank II
    Elemento: Fuoco Rank II

    Nessuna arte segreta
    Abilità extra
    Eagle Eye
    Chakra Control


    Inventario

    Armi e Armature
    Armatura dell'Avventuriero (Blocco 10)
    Arma Leggera Classe I (Danno 10)
    Arma Leggera Classe I (Danno 10)
    Oggetti consumabili
    Essenza di Amaryllis (1)
    Coltelli da Lancio (6)
    Pozione dell'Energia Minore (1)
    Antidoto (1)
    Oggetti speciali
    Vuoto


    Talenti

    Armi Leggere
    SPOILER (click to view)
    Light Blade Mastery
    Rogue
    Armi Leggere
    Stealth

    Catlike
    Dual Wield
    Knife Throw
    Chakra Thread

    Elusive Movement
    Elemento: Fuoco
    SPOILER (click to view)
    Flame Control
    Inner Energy

    Fireball
    Fire Bullets
    Fire Touch
    Hot Blood
    Ignite
    Disciplina [Bloccata]
    SPOILER (click to view)
    Nessuno
    Disciplina [Bloccata]
    SPOILER (click to view)
    Nessuno
    Arte Segreta [Bloccata]
    SPOILER (click to view)
    Nessuno
    Maestria [Bloccata]
    SPOILER (click to view)
    Nessuno


    Meriti

    Nessun Merito
    SPOILER (click to view)
    Nessuno


    Cronologia
    Bonus Creazione +60 exp
    Bonus Creazione Level up! x3
    Bonus Creazione +12 PA

    Discipline Aggiunte
    Armi Leggere
    Elemento: Fuoco

    Talenti Aggiunti
    SPOILER (click to view)
    ARMI LEGGERE

    - 0 PA - Light-blade Mastery
    - 0 PA - Rogue
    - 0 PA - Armi Leggere
    - 0 PA - Stealth

    - 1 PA - Catlike
    - 1 PA - Dual Wield
    - 1 PA - Knife Throw
    - 1 PA - Chakra Thread

    - 1 PA - Elusive Movement


    ELEMENTO: FUOCO

    - 0 PA - Flame Control
    - 0 PA - Inner Energy

    - 1 PA - Fireball
    - 1 PA - Fire Bullets
    - 1 PA - Fire Touch
    - 1 PA - Hot Blood
    - 1 PA - Ignite


    Rank UP
    Armi Leggere --> Rank II
    Elemento: Fuoco --> Rank II

    Talenti Speciali Aggiunti
    SPOILER (click to view)
    - 1 PA - Eagle Eye
    - 1 PA - Chakra Control


    Oggetti Aggiunti
    SPOILER (click to view)
    1x Essenza di Amaryllis (Bonus Creazione)
    Armatura dell'Avventuriero [Blocco 10]
    Arma Leggera Classe I [Danno 10] (Bonus Starter Pack - FC13A1)

    Acquisti Armeria
    + Arma Leggera Classe I
    + Coltelli da Lancio

    - 440 G - Acquisti al negozio
    + Pozione curativa minore x1
    + Antidoto x1


    Exp/Gold
    SPOILER (click to view)
    + 250 Gold - 5 Banner per il Banner Contest
    + 6 exp - Ombre su Sumadea - Introduttiva


    huaMc3B
    PORTFOLIO
    Nome: Cyaran
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 160
    GOLD: 60 G
    Exp: 6/20 exp
    PA: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline/Arti segrete
    Armi Leggere II
    FUOCO II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Eagle Eye
    Chakra Control
    INVENTARIO
    Armi/Armature
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Armatura Avventuriero [Blc. 10]
    Consumabili:
    • Coltelli ×6
    • Pozione Curativa Min. ×1
    • Antidoto ×1
    Speciali

    Armi Leggere

    • Light-blade Mastery
    • Rogue
    • Stealth
    • Armi Leggere I

    • Catlike
    • Dual Wield
    • Knife Throw
    • Chakra Thread

    Chakra +30
    • Elusive Movement
    FUOCO

    • Flame Control
    • Inner Energy

    • Fireball
    • Fire Bullets
    • Fire Touch
    • Hot Blood
    • Ignite

    Chakra +30
    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte









    U
    n ampio respiro fece in modo che l'aria fresca e tersa della giornata gli penetrasse il petto attraverso le narici, riempiendo il torace caldo di quella sensazione di "nuovo" che respirava oramai da un paio di giorni. Nelle ultime quarantotto ore era stato colto da un fremito continuo, che non gli aveva permesso di mantenere la calma nemmeno durante le ore di sonno, che a dirla tutta erano pure state poche. Eppure, non aveva sentito il bisogno impellente di riposare, poiché la sua mente era costante e perpetua, indirizzata al pensiero di ciò che sarebbe accaduto quel giorno.
    Il villaggio degli adoratori di Necros lo conosceva ormai meglio delle sue tasche, e la stessa cosa forse potevano dire quelle stesse mura, di lui, sebbene il Figlio della Strega continuasse a calcare le lastre di grigio marmo che ricoprivano le strade, con un incedere che ammantava la sua stessa figura dello stesso mistero che, decenni prima, aveva avvolto la sua adorata madre.

    Attraverso il cappuccio nero che portava sulla testa, e copriva come al solito il suo viso fino a che di esso non risultasse visibile solamente l'incolta barba nero pece, era possibile notare in lui l'espressione sorridente di un quadro nobile, come se sulle sue labbra fosse stata dipinta di freschi colori una risata contagiosa.
    Tutto procedeva come avrebbe voluto. Sua madre era stata stranamente accondiscendente, decidendo dopo pochi amorevoli "No" e "Se muori non verrò a seppellirti nel mezzo della giungla" , che forse Cyaran era già abbastanza maturo da poter scegliere da solo se allontanarsi per qualche giorno a causa di questioni che non implicassero le sue faccende; inoltre aveva da tempo appreso che l'ormai non più adolescente figlio, avrebbe comunque trovato il modo di disubbidirle e farla franca, in qualche modo, soprattutto dopo che due giorni prima si era ripresentato a casa con gli abiti bruciati, e lei aveva capito benissimo che a causare quel danno ai suoi indumenti non era stato un incidente.

    Proprio per quel motivo, però, ancora Cyaran faticava a capacitarsi di comprendere come avrebbe potuto evitare di utilizzare la magia in combattimento; non si trattava di prede da catturare per la cena o il solito soldato sperduto nel bosco o ancora la rissa in taverna; se avesse incontrato avversari del calibro di Camilla, come avrebbe potuto regolarsi? Non dubitava delle sue capacità in combattimento con la lama, perché c'era praticamente cresciuto, però più andava avanti con quel pensiero e più si rendeva conto che forse sarebbe stato meglio tenere la guardia ben alta più per sé stesso e ciò che non riusciva a controllare di sé, che per i nemici vari ed eventuali.
    La parte bella ed interessante di tutto quel casino che aveva combinato nella piazza centrale del villaggio qual era? Beh, aveva potuto sistemare il suo vestiario con qualche modifica simpatica, tipo la corta cappa di sottile piumaggio nero che aveva posto sulle spalle dell'armatura leggera che indossava, oltre a ricucire e sistemare tutto il resto, soprattutto la sua di pelle, che ancora si ricordava bene dell'incontro con la lama di Camilla. Al solo pensiero ancora rideva.

    Ed eccola là, Camilla Del Rey, avvolta non solo dal suo manto scuro ma anche di quella gelida aura che lo stesso Cyaran aveva avuto l'opportunità di saggiare, letteralmente, e ne era rimasto sicuramente affascinato; non aveva potuto poi fare a meno di raccontare di quella tipa a Shaìla, che per tutta risposta gli aveva semplicemente detto di stare attento, ma come al solito quella roba gliela diceva continuamente e continuamente Cyaran finiva per tornare a casa con qualche danno. Forse di donne ne sapeva abbastanza, e non per chissà quale motivo goliardico o di vanto da bettola, no, Cyaran aveva vissuto tutta la vita con la ferma convinzione che il suo destino fosse stato plasmato da una forza nascosta che era sicuramente donna e quando non ci scherzava su, ne era fermamente convinto; che fosse la madre terra, foresta di Sumadea, selvaggia e guardinga, che fossero gli occhi della madre o quelli delle Sorelle del Sangue che lo scrutavano con disprezzo dal passato, lui era sicuro di quel suo pensiero. Poi, era arrivata Camilla, che lo aveva messo alla prova, che lo aveva quasi ammazzato, che lo aveva scelto.
    Cyaran non era più un bambino, sapeva bene che anche nella casualità non avrebbe dovuto cedere ad inutili giochi di parole e facili credenze, che sebbene fossero radicate in lui, erano ben distinte dalla sua forza di volontà ed una visione ampia della realtà che lo circondava. Dopo tutto, aveva sempre dovuto sopravvivere.

    «Buongiorno, Camilla» Si soffermò a pochi passi da lei, salutandola, solo con la voce, rimanendo dunque in piedi dinnanzi a lei, che attendeva lui e probabilmente quell'altro aspirante accompagnatore di cui aveva parlato prima della separazione al loro primo incontro. Notò con un certo senso ironico che aveva scelto nuovamente una bella piazza, come luogo d'incontro... Ora, o la donna era più sarcastica e burlona di quanto volesse far credere oppure era claustrofobica(?)
    «Hai un debole per gli spazi aperti, vedo» lui non se lo tolse il cappuccio, che lo avesse fatto o meno, lì tutti sapevano chi era e nemmeno ci avrebbero provato ad avvicinarlo, specialmente se non da solo; comunque non fu quella una domanda che necessitava di una risposta, era semplice ilarità che accompagnava dappertutto il giovane.
    Si guardò attorno «Quindi, dov'è il nostro amico?» si chiese, ancora più curioso di sapere con chi avrebbe dovuto lavorare quel giorno.
    Era un tipo che da sempre aveva lavorato da solo, che si era procurato tutto da solo, ma l'idea di collaborare con qualcuno non lo infastidiva sebbene non sapesse minimamente cosa aspettarsi.
    Ma attese, impaziente, come sempre.
    Potenza: 10 | Vita: 200 | Chakra: 160 | Movimento: da a
    SLOT: A+ R+ R | Aura: | Stance: | Effetti: | Status: | Buff:

    Passive
    Light Blade Mastery - Attacco con Armi Leggere costa solo 1 SLOT RAPIDO. Estrazione armi in coppia.
    Rogue - +30 DANNO ad attacchi con Armi Leggere
    Armi Leggere I - Nessun Malus con Armi Leggere I
    Dual Wield - DANNO %­50 degli attacchi portati con seconda arma
    Elusive Movement - Schivata consuma solo 1 SLOT AZIONE

    Flame Control - Possibilità di creare fiamme
    Hot Blod - Resistenza alle alte temperature
    Ignite - Applica MarkOfFire al bersaglio colpito da skill FUOCO

    Eagle Eye - +5m raggio Skill con Armi da Lancio/Proiettile, aumenta visibilità in zone scarsamente illuminate
    Chakra Control - possibilità di concentrare il chakra su differenti parti del corpo per scopi differenti

    ☆ Son Of A bWitch
    layout&tabella© Cyaran - roteGdR
     
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  3. -ShadowHunter-
     
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    - Portfolio -
    Portfolio

    Nome pg: Shevarash
    Livello: 4

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 200
    GOLD: 1650 G
    Exp accumulata: 14/20 exp
    PA disponibili: 1 PA
    PA spesi: 14 PA
    Discipline e Arti segrete
    Arcieria Rank II
    Elemento: Aria Rank II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Battlefield Awareness


    Inventario

    Armi e Armature
    Arco Classe I [Gittata 30][Danno: 10]
    Oggetti consumabili
    40x Freccia di Noce [Danno 10]
    1x Essenza di Amaryllis
    1x Dolcetto Natalizio
    Oggetti speciali
    2x Drop Alchemico (Gemma Scarica)


    Talenti

    Arcieria
    Archi I
    Cross Skill Expertise
    Archer

    Owl's Eye
    Hunter's Chance
    Quick Shot
    Camouflage

    Weak Point
    Armor Penetration
    Colpo Mirato
    Tiro di Pece
    Elemento: Aria
    Airbending
    Go With the Flow

    Chakra+
    Sharpening Wind
    Deather Fall
    Free Spirits

    Heart of Air I
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Arte Segreta [Bloccata]
    Nessuno
    Maestria [Bloccata]
    Nessuno


    Meriti

    Nessun Merito
    Nessuno


    Cronologia
    Bonus Creazione +60 exp
    Bonus Creazione Level up! x3
    Bonus Creazione +12 PA

    Discipline Aggiunte
    Arcieria
    Elemento: Aria

    Talenti Aggiunti
    ARCIERIA:
    RANK 0
    0 AP PASSIVE: ARCHI 1
    0 AP PASSIVE: CROSS SKILL EXPERTISE
    0 AP PASSIVE: ARCHER

    RANK 1
    1 AP PASSIVE: OWL'S EYE
    1 AP STANCE: HUNTER'S CHANCE
    1 AP AURA: CAMOUFLAGE
    1 AP ACTION: QUICK SHOT

    ARCERIA II CHAKRA +20
    RANK 2
    1 AP ACTION: WEAK POINT
    1 AP ACTION: COLPO MIRATO
    1 AP PASSIVE: ARMOR PENETRATION
    1 AP SKILL: TIRO DI PECE

    ELEMENTO: VENTO

    RANK 0
    0 AP PASSIVE: AIRBENDING
    0 AP AURA: GO WITH THE FLOW

    RANK 1

    1 AP PASSIVE: FEATHER FALL
    1 AP SKILL: SHARPENING WIND
    1 AP PASSIVE: CHAKRA+
    1 AP SKILL: FREE SPIRITS

    RANK 2 +30 CHAKRA
    1 AP PASSIVE: HEART OF AIR 1


    Rank UP:
    Arcieria --> Rank II
    Elemento: Aria --> Rank II

    Talenti Speciali aggiunti
    1 PA - BATTLEFIELD AWARENESS I


    Oggetti Aggiunti

    Esperienza Aggiunta


    Gold Aggiunti


    Level Up! 3->4 [+ 3 PA]






    - Legenda -


    Pensato Shervarash

    Parlato Shervarash

    Narrazione


    - Capitolo I - Una lettera insapettata -


    lemire-sorrentino-green-arrow


    Shervarash era appena tornato dalla lunga spedizione con Vanberk nel folto della foresta di Sumadea. Quell'escursione aveva lasciato un impronta molto forte sul giovane arciere, che l'aveva appena inizia ad analizzare e interiorizzare. Si era appena congedato dal valente fabbro e stava imboccando la strada di casa, quando un giovane messaggero gli corse in contro con se recava quella che sembrava una lettera. Shervarash non aveva la minina idea di chi avesse potuto scrivergli una lettera e nemmeno del perché, ma subito dopo che il messaggero gli consegno la lettera tutto fu chiaro. Poteva riconoscere quella scrittura fra mille, e un balzo al cuore lo fece sussultare, in un attimo tornò indietro nel tempo ad un anno prima. Si trovava a caccia nella foresta di Sumadea, quando si imbatte in lei, Camilla del Rey, una donna indimenticabile. Tanto era affascintante e bella, quanto letale con la sua spada. Da quanto sapeva di lei era alla ricerca di qualcosa che chiamava "Umbriel", chissà se era riuscita nella sua impresa, e come mai gli aveva scritto una lettera un anno dopo? Che gli fosse accaduto qualcosa? Non ne aveva idea, l'unico modo che aveva di scoprirlo cosa stava accadendo era aprire e leggere quella lettera. Per non essere disturbato e più tranquillo decise che l'avrebbe letta in casa, e così ringraziando il giovane messaggero continuò quasi correndo verso casa, tanta era la voglia di vedere cosa vi era scritto in quella lettera. La lettera era breve e concisa, ma assolutamente chiara, Camilla diceva di aver trovato "Umbriel" e di aver boisogno dell'aiuto del giovane cacciatore, inoltre aggiungeva che lo avrebbe aspettato in un villaggio necros a Sumadea, la notizia lo allieto molto. Dalle parole scritte dalla donna, Shervarash capiva che non c'era tempo da perdere e poi era anche impaziente di rivederla, quindi senza nemmeno disfare i bagagli prese ciò che gli serviva, eda ultimo riprese la via da cui poco prima era arrivato. Shervarash aveva voglia di rivedere Camilla, ed anche capire meglio se glielo avesse spiegato cosa fosse quell'Umbriel, da cui tanto era fissata e che finalmente aveva trovato. Il viaggio fino al villaggio Necros, lo impegnò per due lunghi giorni, ma il giovane cacciatore conosceva abbastanza bene quelle zone e riuscì ad arrivare al villaggio con estrema facilità e senza intoppi. Essendo però arrivato di notte, in giro per il villaggio non c'era nessuno, quindi decise di prendersi una camera per un paio di giorni, non era poi detto che Camilla fosse già li ad aspettarlo o non fosse già ripartita. Quindi dopo aver prenotato la camera si fece una doccia per togliersi la stanchezza e si tuffo nel morbido letto che aveva a disposizione. - "Una volta ogni tanto è bello dormire su un comodo letto" - , e con questo pensiero si perse in un mare di sogni misti a ricordi di un anno prima. Quando si sveglio era mattina inoltrata, e dopo aver fatto colazione riprendendo il suo equipaggiamento dalla camera avrebbe dato un occhiata per le vie del villaggio in cerca di Camilla. La riuscì a trovare abbastanza facilmente, si trovava nella piazza del villaggio. La riconobbe subito per i suoi fluenti capelli argentati mossi da una leggera brezza mattutina, mentre si stava avvicinando notò che qualcun altro si era avvicinato prima di lui a Camilla. Era un tizio incapucciato che Shervarash non aveva mai visto prima, ma Camilla non sembrò stupita nel vederlo, anzi sembrava lo stesse aspettando, da quanto potè vedere si scambiarono anche alcune parole, ma per via della distanza non potè capire di cosa stessero parlando. - "Che anche lui fosse stato ingaggiato da Camilla stessa per farsi aiutare?" - , molto probabilmente lo avrebbe scoperto di li a poco. Con quel pensiero che gli ronzava per la mente continuò ad avvicinarsi a loro. Il passo fermo e deciso dell'arciere voleva mascherare ciò che provava al suo interno, come un anno prima era nuovamente rimasto affascinato dalla bellezza della donna. Qunado fu a pochi passi dai due si abbassò il cappuccio e salutò Camilla - "E' un vero piacere rivederti Camilla. Non sei affatto cambiata." -, sapendo che era una donna di poche parole che andava subito al sodo, decise di rompere subito gli indugi anche perché la curiosità lo divorava e disse - "Perdona il mio ritardo, sono arrivato il prima possibile. Vorrei sapere come mai ti serve il mio aiuto, dalla lettera che mi hai mandato sembrava una faccenda molto importante. Ma forse questo non è il posto più adatto a parlare, se vuoi potremmo spostarci altrove" -, avrebbe atteso che Camilla rispondesse prima di porle altre domande. Vedendo comunque che il tizio incapucciato non si muoveva. Shervarash trovava molto più di una coincidenza il fatto che il tizio mascherato fosse arrivato lì per caso doveva averlo cercato Camilla stessa. Quindi molto probabilmente avrebbe fatto parte anche lui della squadra. Il giovane arciere per non sembrare scortese decise di presentarsi, in fondo non sapeva cosa doveva aspettarsi da Camilla e dell'aiuto extra poteva sempre far comodo - "Buongiorno a te straniero, io sono Shervarash e sono un amico di Camilla, e voi chi siete?" - . L'arciere ora avrebbe semplicemente atteso delle risposte se fossero arrivate da parte dei due interlocutori, le altre domande avrebbero aspettato un luogo e un tempo migliori.-






    V1BzFXl


     
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  4. -skullcrusher
     
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    CITAZIONE
    Non essendo stato specificato nella scorsa missione la posizione dell'accampamento del capocarovana, l'ho pensato come un luogo vicino all'estremo occidente della mappa di shal'aira

    Portfolio

    Nome pg: Marcus
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 250
    Chakra: 160
    GOLD: 1140 G
    Exp accumulata: 12/20 exp
    PA disponibili: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline e Arti segrete
    Armi Pesanti Rank II
    Elemento: Fulmine Rank II

    Nessuna arte segreta
    Talenti Speciali
    Huge Size


    Inventario

    Armi e Armature
    Corazza dell'Avventuriero [Blocco 20]
    Arma Pesante Classe I [Danno 40]
    Oggetti consumabili
    1x Essenza di Amaryllis
    Oggetti speciali
    Vuoto


    Talenti

    Armi Pesanti
    Armi Pesanti I
    Armature Pesanti I
    Heavy Metal

    Heavy Guard
    Heavy Rotation
    Parata Pesante
    Smash'em

    Titan Slayer
    Elemento: Fulmine
    Capacitator
    Elemental Advantage

    Thunder Blast
    Flash
    Magnetic Call
    Speed of Light

    Magnetic Field
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Arte Segreta [Bloccata]
    Nessuno
    Maestria [Bloccata]
    Nessuno


    Meriti

    Nessun Merito
    Nessuno


    Cronologia
    Bonus Creazione +60 exp
    Bonus Creazione Level up! x3
    Bonus Creazione +12 PA

    Talenti Aggiunti
    - 0 PA: Armi Pesanti I - Armi Pesanti
    - 0 PA: Armature Pesanti I - Armi Pesanti
    - 0 PA: Heavy Metal - Armi Pesanti

    - 1 PA: Heavy Guard - Armi Pesanti
    - 1 PA: Heavy Rotation - Armi Pesanti
    - 1 PA: Parata Pesante - Armi Pesanti
    - 1 PA: Smash'em - Armi Pesanti

    - 1 PA: Titan Slayer - Armi Pesanti

    - 0 PA: Capacitator - Elemento: Fulmine
    - 0 PA: Elemental Advantage - Elemento: Fulmine

    - 1 PA: Thunder Blast - Elemento: Fulmine
    - 1 PA: Flash - Elemento: Fulmine
    - 1 PA: Magnetic Call - Elemento: Fulmine
    - 1 PA: Speed of Light - Elemento: Fulmine

    - 1 PA: Magnetic Field - Elemento Fulmine


    Oggetti Aggiunti:
    + Corazza dell'Avventuriero [Blocco 20]
    + 1x Essenza di Amaryllis

    Acquisti Negozio - 700 Gold
    + Arma Pesante Classe I [Danno 40]


    Rank UP:
    Armi Pesanti Rank II
    Elemento: Fulmine Rank II

    Talenti Speciali Aggiunti:
    - 2 PA: Huge Size


    Gold Ottenuti


    Esperienza Ottenuta



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    Il vento sibilava sulla fredda sabbia, sovrastando con quel curioso fruscio ogni altro suono nel deserto. Sei cammelli affondavano i zoccoli nella sabbia adagio, le loro parti sensibili ricoperte da tessuti per evitarne l'assideramento, il gruppo avanzava nel deserto da quasi due giorni.

    Marcus durante la permanenza al campo delle carovane incontrò un paio di mercanti originari del posto: i loro copricapi e quella barba crespa, i sfarzosi gioielli e quei visi da furfante erano un perfetto incrocio fra un leader e un vandalo, qualcuno il cui sorriso disturba. I due esportavano prodotti tipici di Shal'aira guadagnando non pochi quattrini, ciò che richiedevano a Marcus era un umile servigio ben ripagato, tutto quello che doveva fare era scortare i due commercianti fino a Sumadea.

    Allettato da uno spirito di avventura degno di un reietto del proprio popolo e incuriosito da un mondo ancora tutto da scoprire, il giovane accettò senza esitare unendosi alla scorta di mercenari, quei pochi giorni erano stati piuttosto calmi. La cavalleria aveva incontrato poche bestie durante il tragitto, alcune pacifiche e molte ostili ma in ogni modo innocue contro una carica dei sei: l'unico vero pericolo era non scuotere i gambali prima di indossarseli, quei dannati cosi a otto zampe che vi trovavano rifugio la notte erano dannatamente schifosi.

    Ritornando a quel gelido spiffero tagliente come una lama, il gigante era in testa alla postazione a diamante e con lo sguardo guardava oltre: erano minuti, ore e giorni che non faceva altro, le dune sembravano una vera e propria illusione visiva che continuava a ripetersi. Quattro giorni non erano bastati al Manto-Grigio per abituarsi a quelle terre, a quel caldo infernale diurno e allo sbalzo così distruttivo notturno: l'abitudine di Vaygrjord non serviva a nulla quando passavi le restanti ore della giornata a bollire sotto l'armatura. Per non parlare del dolore che affliggeva le sue enormi ossa.
    Dopo l'ennesima collina insabbiata uno splendido bioma si prostrò agli occhi dei presenti: l'incontro fra le tortuose lande desertiche e la ricca vegetazione di Arcadia, un corso d'acqua era tagliato di netto dallo strato sabbioso così come l'erba stessa

    "Bene bene, cominciamo ad avvicinarci"

    Affermarono compiaciuti i mandanti della spedizione, Marcus non ribatte alle loro parole rimanendo a palpebre spalancate a fissare lo spettacolo che la natura gli offriva. Solo dopo più attente e dettagliate occhiate, si voltò verso i mercanti riflettendo sulla zona che stavano per attraversare, Arcadia era mondialmente conosciuta come una delle postazioni occupate dall'impero maggiormente difeso. In quell'enorme campo di battaglia che era Kalendor, sicuramente questa regione era di rilevante importanza come confine, in quanto occupando il centro sfociava potenzialmente ovunque: ecco come le navi andavano verso la terra natale di Marcus. Nonostante egli non si fosse mai mostrato bellicoso nei confronti dell'impero era conscio dei probabili pregiudizi razziali, un nordico era etichettato come un incivile barbaraccio fonte di guai.
    C'era bisogno di chiederlo ai due? Probabilmente no, decise di mantenere il silenzio: in fondo la sapevano sicuramente più lunga di lui, lungo le loro terre native si erano rivelati delle guide impeccabili, se era il loro lavoro avevano già pensato a tutto.
    Dopo pochi attimi infatti..

    "Signori.. vi prego di mantenere gli occhi aperti e focalizzarvi sul vostro lavoro.
    Non c'è niente di illegale in quello che stiamo facendo ma l'impero ci oppressa ingiustamente, impedendo che onesti uomini d'affari facciano il loro dovere. Il nostro percorso non ci ha mai tradito, passeremo lungo le tortuose montagne al confine fra Aldaresia e Arcadia”


    Subito un coro si innalzò dagli altri mercenari dubbi di questa decisione, vennero zittiti vigorosamente dall’interlocutore

    ”Preferite arrivare a Sumadea con un galeone? Magari passando per l’arcipelago imperiale proprio?”

    Il dissenso dei presenti si affievoliva mentre l’energumeno rimaneva impassibile, per lui l’importante era non farsi nemico l’impero. E se questi due erano dei perfetti idioti? Cosa sarebbe successo se le legioni imperiali li avessero fermati? Sperava in cuor suo che i due non mentissero.
    Fu così che in una manciata di ore il gruppo attraverso le zone più remote di Arcadia, colme di caratteristici fiumi ed una presenza vegetativa paragonabile ad una fiaba, fino a che gli alberi non svanirono stagliando quelle incredibili catene montuose.
    Con non poca fatica imboccarono in quei sentieri impervi, non poche volte notarono da lontano postazioni di guarnigione imperiale, tuttavia un fortunoso evento lì favori: quelle antiche montagne erano più vecchie dell’uomo stesso e dunque, scavate da più popolazioni lungo i secoli. Un percorso alternativo, principalmente caratterizzato da rischiosi passaggi su precipizi e ramificazioni di grotte all’interno del monte stesso.

    Due giorni di straziante cammino passati ad evitare sentieri sbagliati, due notti passate a dormire rannicchiati negli sporchi angoli delle cave e una costante tensione che si aggrappa alla schiena, lacerandoti i trapezi e strappandoti le scapole. Marcus non si era mai sentito così nella sua vita, aveva protetto persone altre decine di volte ed era sempre stato perfetto, ma stavolta gli imperiali non erano dei corrotti burattini nella storia: stavolta farsi vedere una sola volta poteva significare pregiudicarsi il futuro. Una delle sensazioni peggiori a suo parere, specialmente per un prode guerriero come lui che trova ben poco appagamento nel nascondersi.

    Il cammino si rivelò clemente con gli uomini: più volte qualcuno dei mercenari rischiò di scivolare verso un’orrida fine e ne uscì sano e salvo, la temperatura inoltre si rivelò piuttosto sopportabile per il vaygr. Questi devastanti giorni e questi ricordi, altrettanto colmi di sgomento, svanirono durante la parte finale del viaggio, la discesa dalla vallata montuosa.

    ”Manca poco ma tenetevi cauti più che mai. Siamo al confine, non possiamo escludere che qualche truppa sia in ricognizione verso Sumadea!”

    Ribadì lo shalariano, fortunatamente le sue supposizioni si rivelarono infondate, il gruppo si ritrovò nel territorio predestinato in poco tempo. Erano arrivati nella regione dalla posizione nord-ovest, lasciandosi alle spalle il cuore dell’impero e mostrando un’ambientazione spettacolare: una fitta vegetazione rigogliosa anche qui ma un’atmosfera visibilmente più cupa, i corsi d’acqua sovrabbondanti rendendevano il terreno a tratti acquitrinoso.
    Quanto mancava ancora? Non facevano altro che affondare i pesanti scarponi nel fango uccidendo bestie aggressive di poco conto da ore, si sentiva come se il suo lavoro fosse più camminare che proteggere ormai: tutta questa curiosità, degna di un infante nuovo al globo, aveva creato in lui grandi aspettative. Forse non era tutto qui il suo percorso? Forse in queste ostili terre una vera avventura lo attendeva? L’avrebbe scoperto a breve, alle porte di Anastea.

    Il gruppo percorreva il lungo ponte osservando la bellezza architettonica di quella maestosa città: uno spettacolare lago si intravedeva a breve distanza, l’intero centro urbano sorgeva fra massiccia dighe e flussi d’acqua. Più edifici molto grandi si stagliavano in altezza, molto simili a delle chiese ad impatto visivo: era qui che finiva il lavoro del gruppo

    ”Signori, il vostro incarico è giunto a termine. Tenete i vostri sacchi d’oro e vi ringraziamo, da qui in avanti non avremo bisogno dei vostri servigi”

    Alla distribuzione del bottino chi da una parte e chi dall’altra, la folla si scompose lasciando un’altra volta il gigante da solo. Si avviò in quelle ampie strade amareggiato dalla magra ricompensa, sufficiente a malapena per costi di riparazione e qualche bicchierino: non era la sete a spingerlo nella locanda, ma la voglia di un dannato boccale di birra con cui rimpinzarsi.
    Tirò la maniglia a forza con se senza successo un paio di volte per poi spingerla in avanti con forza, sbattendola irrimediabilmente al muro; si abbassò per evitare di urtare la testa e si ritrovò lo sguardo dei presenti addosso.

    ”Uno come… lui!”

    Esclamò un signorotto nell’eleganza della sua tunica a dir poco regale fissandolo. Il nordico non capì, curvo la bocca in una vaga espressione interrogativa per un paio di secondi: in un attimo il signore afferrò un boccale di birra e lo mise in quelle enormi e tozze mani prendendolo a braccetto. La birra rimosse al Manto-Grigio ogni problema di confidenza e seguì il tipo lungo la locanda, sorseggiando mentre udiva le parole che gli ponevano.
    In poche parole la sua mole ancora una volta lo designava per un nuovo lavoro, si vociferava della necessità di protezione ad un gruppo e il luogo era poco distante di lì. La vacuità dell’uomo e i pochi dettagli riferiti al guerriero lo insospettivano, annuì ancor più vago e dopo aver scolato il boccale fuoriuscì dal locale.

    Si fermò ad una panchina mangiando una delle ultime razioni di cibo rimaste, appoggiando lo spadone notò con non poco urto che la lama era smussata e danneggiata in alcuni punti, le numerose creature uccise nel tragitto erano la causa. Con poche svolte arrivò al fabbro del luogo, entrò rapidamente nella bottega mostrando l’arma al fabbro.. il prezzo e il tempo non sembravano essere dalla sua, la riparazione non poteva attuarsi: optò per una più economica sostituzione.
    Uscì dalla bottega rinfoderando quella enorme e dannatamente pesante randello di metallo, notando con dispiacere che la sua magra ricompensa precedentemente ottenuta era stata spesa. Poco male, il lavoro per rifarsi già lo aveva trovato e finalmente cambiava quel pezzo di ferraglia: il danno da contusione a volte si rivelava più efficace di quello da taglio
    Per giustificare il cambio delle armi pesanti da BLEED a CRIPPLE e per perdere i soldi dati dai mercanti, lel)

    In una decina di minuti si era avviato fuori dalla città ricordandogli l’unico, prezioso consiglio datogli dal signorotto: stare lontani dalla giungla. In effetti aveva sempre sentito strane dicerie su questo posto, i pochi abitanti non chiusi mentalmente ai forestieri erano semi-folli, poteva sicuramente confermarlo. Ignote erano le dicerie sui culti nel fitto della giungla dove occhio non vede, vago era l’interesse del gigante per tali; un conto è essere curioso un altro essere dannatamente stupidi. Rimanendo sul sentiero battuto nella vegetazione in poco tempo arrivo al paese, molto più piccolo dell’altro centro urbano ma sicuramente altrettanto curato. Tanto era piccolo che in poco tempo il vaygr arrivò nella piazza principale, vedendo un gruppo di persone che attirò la sua attenzione: avvicinandosi riconobbe una faccia nota, un suo compagno di battaglia nel deserto di Shal’aira.

    ”Ci rivediamo!”

    Esclamò il possente Manto-Grigio una volta a breve distanza, avvicinandosi ancor di più a Shervarash e ponendogli la mano destra, sperando di poterla stringere vigorosamente: i vaygr riconoscono un valido guerriero e lo rispettano, anche se non è un loro fratello. Si volse verso la donna invece a lui sconosciuta

    ”Tu devi essere Camilla, vero? Mi hanno mostrato il bando, sembrava qualcosa di importante..”
     
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    Ciclo di Trama: Umbriel
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    Il primo ad arrivare fu Cyaran, che come la prima volta in cui l'aveva incontrato portava il cappuccio sul capo in modo da celare parte del volto. Forse pensava di essere più affascinante in quel modo, di avere quell'aura di mistero in cui molte persone, molte donne, cadevano in trappola. Camilla lo aveva trovato un ragazzo abile al combattimento, uno strumento per il suo fine, ma nulla di più. Il suo aspetto fisico non aveva alcuna importanza, se non che dei muscoli sviluppati e un cervello funzionante erano una buona garanzia per la sua sopravvivenza.
    Al saluto di Cyaran la donna chinò il capo senza rispondere. Non voleva sprecare parole quando c'era già abbastanza da dire riguardo alla missione, tuttavia il ragazzo aveva voglia di parlare, e come aveva avuto modo di vedere durante il loro piccolo scontro in precedenza aveva il vizio di non riuscire a tenere la lingua tra i denti. Oh, quel genere di persone facevano bene alla compagnia, divertivano e tenevano alto l'umore, cosa che lei non era certo in grado di fare visto i suoi modi freddi.
    Camilla cercava di capire quanto la domanda di Cyaran fosse retorica, quando lui ne pose una assai più interessante. Effettivamente l'arciere era in ritardo. Che non avesse ricevuto la sua lettera? Poteva anche darsi, o magari più semplicemente non aveva intenzione di aiutarla.
    Per qualche motivo quel pensiero la infastidì. Sarebbe stato un notevole cambio di piani se Shervarash non si fosse presentato, anche perché contava davvero sulla sua presenza.
    Per un istante Cyaran avrebbe potuto scorgere una crepa nel gelido muro di apatia che solitamente la donna sembrava erigere davanti a sé. Camilla era assalita dal dubbio. Perché era così convinta che l'arciere sarebbe davvero venuto all'incontro e avrebbe preso parte a quella spedizione? Dopotutto tra di loro non c'era alcun rapporto, nemmeno una semplice amicizia (dal suo punto di vista), dunque sarebbe anche stato logico per Shervarash rifiutare di aiutarla.
    Qualcosa attirò il suo sguardo a destra e scorse la slanciata figura dell'arciere che avanzava verso di lei. Soffocò un sospiro di sollievo ed eresse nuovamente il muro di ghiaccio dietro al quale celava le proprie emozioni, per il suo bene e per quello degli altri.
    - Eccolo. - disse rivolgendosi a Cyaran mentre Shervarash colmava gli ultimi metri che lo separavano dai due.
    Il cacciatore fece qualcosa di molto simile a un complimento, che tuttavia non colpì minimamente la donna, che si limitò ad annuire in segno di saluto. Cyaran non la conosceva ancora abbastanza, ma Shervarash aveva trascorso abbastanza tempo in compagnia di Camilla da sapere che non era ben disposta ad accettare complimenti, o commenti in generale.
    Era vero, molti la consideravano bella, affascinante, ma quello che vedevano era tutto ciò che le era rimasto. Un corpo snello, il seno davvero poco prominente e celato dall'armatura, i tratti del viso aggraziati e dalla pelle candida. Una bellezza da dipinto e scultura, ma per lei quella non era un vanto, ma una disgrazia. Non aveva mai avuto il coraggio di parlarne con nessuno, men che meno con degli sconosciuti, ma forse Shervarash prima o poi avrebbe compreso la verità. Come la comprendevano quelli su cui usava il suo potere.
    - Qui andrà benissimo. - disse senza distogliere lo sguardo da quello dell'arciere. - Ciò che viene fatto sotto il sole non è un segreto da ricordare. - concluse citando un proverbio popolare.
    Fare le cose in piena vista avrebbe forse suscitato più curiosità in quell'istante, ma nessuno ne avrebbe parlato per più di un giorno, finendo per dimenticarsene velocemente. Era più sicuro discutere di loschi affari in una piazza affollata a mezzogiorno che non in un angolino della locanda del posto. Inoltre tutti loro erano abbastanza veloci, e forti, da mettere a tacere eventuali ficcanaso.
    Si trattava davvero di affari loschi? Camilla aprì la bocca per parlare quando qualcuno si avvicinò un po'troppo per i suoi gusti. Senza cambiare espressione spostò la mano dall'elsa della propria arma al fodero e con le dita controllò che la lama fosse libera di scorrere nel caso fosse necessario.
    Lo sconosciuto era un uomo dalle dimensioni davvero ragguardevoli, era parecchio più alto di lei e largo almeno due volte. I tratti del viso erano abbastanza duri, e dalla postura sembrava anche avvezzo al combattimento. Vaygr? Non ne era certa, non tutti gli energumeni più altri di un metro e ottanta che brandivano armi contundenti dovevano necessariamente provenire dalla fredda isola di Vaygrjord. Inoltre sembrava per qualche strano motivo conoscere Shervarash dato che lo salutò e gli porse persino la mano.
    Infine l'enorme uomo si rivolse a lei direttamente dicendo che aveva visto il bando. Era evidente che fosse interessato a prendere parte alla spedizione, ma Camilla esitò a rispondere. Esitò volontariamente, soffermandosi a osservare quell'energumeno più di quanto non concedessero le buone maniere.
    - Sì. - disse poi.
    Non specificò a quale delle due domande era rivolta quell'affermazione, poiché copriva entrambe. Sì, lei era Camilla, e si, si trattava di qualcosa di importante, ma lui sarebbe stato adatto a quel genere di incarico? Aveva ipotizzato la presenza di qualche altro avventuriero, ma si era aspettata qualcosa di decisamente diverso. Un'arma in più era sempre comoda, il problema era chi la maneggiava.
    Difficilmente Camilla si lasciava andare a pregiudizi, ma dall'aspetto e dalla stazza quello sembrava davvero un tizio capace di piantare un coltello nella schiena a qualcuno per qualche moneta in più.
    Cyaran le era sembrato un giovane a posto, e quando aveva saggiato le sue capacità gli aveva fatto intendere chiaramente che il divario di forza tra loro era piuttosto ampio. Era stato assoldato da lei e non gli conveniva farsela nemica.
    Shervarash difficilmente avrebbe cambiato bandiera, ne era abbastanza sicura dato che era persino arrivato fino a quel villaggio per darle una mano. Ma cosa sapeva di questo nuovo arrivato? Doveva testarlo come aveva fatto con Cyaran? Mettere in chiaro subito le cose con la forza per far capire chi era al comando?
    Cercò lo sguardo dell'arciere e poi parlò.
    - Sembrate conoscervi. Avete combattuto assieme? -
    Avrebbe davvero voluto mettere alla prova quell'uomo, ma non poteva permettersi di perdere troppo tempo. Ogni giorno in più passato al villaggio l'allontanava ulteriormente da Umbriel. Non poteva perdere questa occasione; ora che era arrivata così vicina.
    La domanda era stata posta a Shervarash con uno scopo ben preciso: si fidava del suo giudizio e voleva sapere dalle sue parole quanto quell'uomo potesse essere affidabile, almeno sul campo di battaglia. Se le parole dell'arciere l'avessero convinta che poteva essere un'aggiunta valevole a quella spedizione non avrebbe indugiato oltre, ma se così non fosse stato avrebbe dovuto mettere in chiaro alcune cose; anche se avrebbe dovuto farlo comunque.
    Lentamente Camilla spostò nuovamente la mano dal fodero all'elsa, appoggiandovi sopra il dorso della mano. Poteva sembrare un gesto casuale, ma non era affatto così. Era cauta, attenta, ma non propensa a sguainare l'arma; per ora.


    Proseguiamo pure. Dialogo signori.


    CITAZIONE

    SCADENZA LIMITE POST MERCOLEDÌ' 18 GENNAIO ORE 23:59

    Se postate prima ovviamente andiamo avanti prima.

     
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  6. Cyaran
     
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    huaMc3B
    PORTFOLIO
    Nome: Cyaran
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 160
    GOLD: 60 G
    Exp: 6/20 exp
    PA: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline/Arti segrete
    Armi Leggere II
    FUOCO II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Eagle Eye
    Chakra Control
    INVENTARIO
    Armi/Armature
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Armatura Avventuriero [Blc. 10]
    Consumabili:
    • Coltelli ×6
    • Pozione Curativa Min. ×1
    • Antidoto ×1
    Speciali

    Armi Leggere

    • Light-blade Mastery
    • Rogue
    • Stealth
    • Armi Leggere I

    • Catlike
    • Dual Wield
    • Knife Throw
    • Chakra Thread

    Chakra +30
    • Elusive Movement
    FUOCO

    • Flame Control
    • Inner Energy

    • Fireball
    • Fire Bullets
    • Fire Touch
    • Hot Blood
    • Ignite

    Chakra +30
    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte









    L'
    essere umano era un bestia abitudinaria che amava circondarsi dei propri piccoli riti, di gesti perpetrati nel tempo e ripetuti, portati in ogni sua giornata da quel bisogno di sentirsi al sicuro da qualcosa o qualcuno. Ecco perché il ragazzo era solito coprirsi il viso ogni qual volta doveva addentrarsi nel paese di Necros che conosceva bene le sue radici; ovvio che questo Cyaran non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura. Le sue debolezze, che c'erano ed erano anche piuttosto evidenti, provavano a vantarsi forse di nascondersi dietro un aspetto più misterioso e celato che invece voleva solo significare anonimato e discrezione; o almeno così sembrava.
    Esperto amante della vita ma pur sempre un giovane amante, il figlio della Strega era un ribollire di sensazioni ed emozioni rinchiuso in un guscio resistente ma pieno di crepe, pronto ad esplodere da un momento all'altro, spinto dal suo interno da uno scorrere di forze e pensieri di cui lui era semplicemente l'incosciente involucro.

    Sembrava strano, eppure al giovane divertiva il modo di fare di Camilla, tanto che, consapevole di quale carattere si trovasse davanti, non aspettò alcuna risposta alle sue domande. Non si capacitava ancora di cosa volesse Camilla da un gruppetto di avventurieri, la curiosità lo stava divorando vivo, ma decise di pazientare poiché sapeva, in cuor suo, che non avrebbe dovuto attendere molto tempo... Doveva solo aspettare che l'altro individuo assoldato giungesse in piazza.
    La donna pareva un attimo concentrata a chiedersi dove fosse finito l'altro, e Cyaran non la biasimava affatto, poiché anche lui aveva cominciato a guardarsi intorno per capire; in verità aveva già cominciato a tirare mentalmente ad indovinare, troppo esagitato per restarsene tranquillo, quale dei numerosi passanti poteva essere effettivamente il secondo accompagnatore.
    Il suo gioco non durò molto, poiché la voce di Camilla indirizzò il suo sguardo su un individuo che portava con sé un arco.
    Da sotto al cappuccio di pelle, gli occhi di Cyaran si fecero per un attimo sottili e rapaci, descrivendo la sagoma ed i lineamenti dell'altro mentre si avvicinava. Quando questo fu abbastanza vicino a loro e si presentò, il ragazzo rimase inizialmente in silenzio, ascoltando semplicemente le parole che i due si scambiarono, o meglio, che Shervarash scambiava con Camilla, visto che ovviamente l'altra rimaneva sempre di poche essenziali parole.

    Non aggiunse nulla a quell'osservazione della donna sul luogo del loro incontro; quello che le aveva detto lui poco prima era stata semplicemente una sarcastica battuta, che era sicuro lei aveva colto anche rimanendo impassibile, ma si trovò abbastanza d'accordo con quel pensiero, ritrovandosi per un momento a pensare come lui invece fosse stato abituato a tutt'altro... Ma forse Camilla non aveva vissuto nella giungla.
    Prese un respiro ampio, distogliendo le sue riflessioni dal discorso che si stava sviluppando, quando quello che era appena giunto si presentò come Shervarash. Un nome che scivolava sulla lingua.
    Scostò il cappuccio dal viso, mantenendolo comunque sui capelli, ma mostrando del tutto il volto all'altro.
    «Chiamami Cyaran» e gli pose la destra, garbatamente, sorridendo amichevole. Ora, non che il ragazzo fosse il giovane studioso delle capitali imperiali avvezzo ad ambienti moderni, ma lui non si era mai posto il problema di essere formale con nessuno, e tanto meno avrebbe voluto che gli altri lo fossero stati con lui; non era nemmeno abituato a lavorare con qualcun'altro per dirla tutta, però si era pacificamente convinto che non sarebbe stato poi così grave e dunque, visto che avrebbero dovuto probabilmente agire come una squadra, non volendo rischiare di deludere le aspettative di Camilla, aveva deciso di essere subito diretto e molto alla mano, senza darsi troppo alla circospezione che comunque avrebbe attuato con il suo occhio discreto.

    Cyaran era certo che da lì a poco avrebbe ricevuto indicazioni su ciò che avrebbero dovuto fare, poiché come gli aveva detto giorni prima Camilla, sarebbero stati in due ad accompagnarla durante la sua spedizione nella foresta di Sumadea.
    non fu così, poiché pochi minuti dopo l'arrivo dell'arciere, un uomo dalla stazza imponente e bardato come una macchina d'assedio imperiale, giunse nei pressi del trio, rivolgendosi apparentemente a Shervarash, che forse conosceva, poi a Camilla, della quale aveva sentito parlare, in qualche modo.
    Il tizio grande come un armadio nobiliare non si era rivolto a lui, tantomeno Cyaran fece il contrario, notando invece con uno scatto degli occhi come Camilla apparisse alquanto guardinga nei confronti dell'individuo appena giunto. Certo, lei lo era sempre, eppure il suo modo di fare e la domanda, più che lecita, rivolta a Shervarash glielo fecero intuire.
    Arricciò le labbra, curioso, tirando su col naso un paio di volte, mentre assumeva una posizione rassegnata, incrociando le braccia al petto.
    Gli occhi ambrati guizzarono da una parte e dall'altra, osservando i volti dei tre, soffermandosi poi su quello del gigante. Fino a quando sarebbe stato dalla sua parte non aveva alcun motivo di essere indispettito dal suo aspetto, anche se ancora Camilla non sembrava aver deciso nulla al riguardo. Cyaran si pose alcune domande, ma a tutte non seppe dare risposte che lo soddisfacessero, poiché non sapeva effettivamente che cosa volesse Camilla da loro; non aveva alcun pregiudizio di sorta ma immaginava bene che a un certo compito equivalesse un certo tipo di combattente o comunque delle qualità ben precise; pensando al fatto che si fosse affidata a Shervarash e lui nella sua scelta gli faceva apparire, inevitabilmente, l'omone come un poco fuori luogo.
    Di certo, con tutto quello che il tipo aveva addosso, non voleva ritrovarsi a doverlo tirare fuori dalle paludi della giungla a doverselo districare dalle liane solo perché si portava dietro un armamentario che, a suo parere, sarebbe stato un po' ... Di peso?

    «Bene, così risparmieremo tempo nelle presentazioni» asserì, con tono ironico, riguardo il fatto che l'arciere e l'altro tipo avessero già avuto a che fare l'uno con l'altro; non aggiunse il suo nome, poiché se l'altro non li avesse seguiti nella spedizione non avrebbe avuto motivo di saperlo, inoltre gli parve più importante attendere che Camilla ricevesse le sue risposte; lui non voleva aspettare più del dovuto e gli pareva ovvio che nemmeno la donna fosse intenzionata a farlo.

    Potenza: 10 | Vita: 200 | Chakra: 160 | Movimento: da a
    SLOT: A+ R+ R | Aura: | Stance: | Effetti: | Status: | Buff:

    Passive
    Light Blade Mastery - Attacco con Armi Leggere costa solo 1 SLOT RAPIDO. Estrazione armi in coppia.
    Rogue - +30 DANNO ad attacchi con Armi Leggere
    Armi Leggere I - Nessun Malus con Armi Leggere I
    Dual Wield - DANNO %­50 degli attacchi portati con seconda arma
    Elusive Movement - Schivata consuma solo 1 SLOT AZIONE

    Flame Control - Possibilità di creare fiamme
    Hot Blood - Resistenza alle alte temperature
    Ignite - Applica MarkOfFire al bersaglio colpito da skill FUOCO

    Eagle Eye - +5m raggio Skill con Armi da Lancio/Proiettile, aumenta visibilità in zone scarsamente illuminate
    Chakra Control - possibilità di concentrare il chakra su differenti parti del corpo per scopi differenti

    ☆ Son Of A bWitch
    layout&tabella© Cyaran - roteGdR
     
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  7. -ShadowHunter-
     
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    - Legenda -


    Pensato Shervarash

    Parlato Shervarash

    Parlato Cyaran

    Parlato Camilla

    Parlato Marcus

    Narrazione


    - Capitolo II - Incontri insapettati alla piazza -


    lemire-sorrentino-green-arrow


    Dopo che Shervarash si presentò al ragazzo incapucciato, questi scostando leggermente il cappuccio con le mani disse di chiamarsi Cyaran. Quello che il giovane cacciatore potè vedere sotto il capuccio di pelle era il viso di un giovane più o meno della sua stessa età, in cui vi erano due occhi ambrati che calamitavano l'attenzione per la loro particolarità. Il giovane inoltre allungo la destra mano verso l'arciere che la strinse saldamente di rimando. A una prima impressione sembrava una persona abbastanza simpatica e alla mano, ma doveva essere anche molto capace per essere stato scelto da Camilla in persona. Avrebbe voluto vedere il giovane in azione, ma questo non era il tempo e neppure il luogo dove farlo, magari più tardi. Ora l'arciere era più interessato a Camilla ed alla ragione che l'aveva spinta a cercare il suo aiuto. Camilla stava per iniziare a parlare quando però, si accorse di una figura che si stava avvicinando un pò troppo al loro gruppetto. Shervarash se ne accorse subito guardando la mano di Camilla che con disinvoltura e quasi del tutto casualmente si spostava dall'elsa al fodero per essere sicura che la lama fosse libera di scatenarsi se la situazione lo richiedeva. Nel tempo che aveva trascorso con Camilla, l'arciere aveva imparato a leggere ed interpretare alcuni segnali del suo corpo, perché Camilla era una donna molto riservata e di poche parole. Con un gesto quasi involontario ed istintivo anche Shervarash subito dopo strinse con più forza la mano che impugnava l'arco, pronto a fronteggiare l'eventuale nemico, ma per non dare troppo nell'occhio rimase fermo nella sua posizione, con tutti i muscoli pronti a scattare al minimo segnale di pericolo. Però quando il gigante arrivò a pochi passi dal gruppo si soffermo sull'arciere, e con il suo vocione profondo disse - ”Ci rivediamo!” - . Per capire cosa stesse succedendo e chi stesse salutando quella voce. Quindi il giovane cacciatore si girò verso la voce che aveva sentito, e vide una montagna di muscoli allungare la mano verso di lui in cenno di saluto.
    Shervarash fu colto alla sprovvista dalla vista del gigante delle isole di vaygr, e rimase altrettanto stupito sia dal vederlo in un luogo definito da molti così inospitale e pericoloso sia anche dalla sua strana loquacità ed espansione nei gesti. Isitntivamente con un gesto quasi meccanico allungo la mano libera verso quella che gli era stata porta. Fece solo in tempo a dire ripetere in maniera scompagnata e confusa il saluto del omaccione -" ehm... si.. è bello rivederti! , prima di venir interrotto dalla voce di Camilla che si limitava ad assentire alle domande che gli erano state poste. Ancora un attimo stranito dalla situazione Shervarash ruoto il capo verso Camilla che appena trovò il suo contatto visivo gli disse - "Sembrate conoscervi. Avete combattuto assieme?" - . Stette un attimo fermo a pensare, poi rompendo il silenzio disse - "Dici bene Camilla sembra che ci conosciamo, ho incontrato quest'uomo per caso nel desetro di Shal'aira, quando un mercante cercava dei guerrieri o cacciatori per risolvere i problemi che aveva con delle morsicatrici. Non abbiamo mai parlato l'un l'altro, a dire il vero non conosco quasi nulla di questo grosso guerriero, nemmeno il nome." - Facendo una piccola pausa, avrebbe poi ripreso dicendo - "Abbiamo combattuto assieme e posso dirti che è un abile ma acerbo guerriero, compensa con il coraggio la mancanza di l'esperienza, e forse a causa di questo nello contro la morsicatrice ha rischiato un pò più degli altri, ma alla fine ne siamo usciti tutti sani e salvi."- Avrebbe fatto una nuova pausa e cercato gli occhi della donna per cercare di leggerli o indovinarne i pensieri, ma come sempre non avrebbe avuto risultato. Pero nell'osservarla, potè notare che la mano della spada era tornata alla sua posizione originale, molto probabilmente stava valutando che fare dell'ultimo arrivato. Infine l'arciere riprese dicendo -"Non ho idea della missione che ci aspetta, questo è qualcosa che solo tu sai, però forse dei muscoli in più potrebbero farti comodo. E se volesse tradirti nella foresta con quella stazza e quegli armamenti difficilmente potrebbe fuggire lontano, inoltre non penso sia molto avezzo al luogo."- L'ultima frase dell'arciere non voleva essere offensiva o maligna, era una semplice constatazione dei fatti, in un ottica molto imparziale.






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  8. -skullcrusher
     
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    La donna annuì al gigante che incrociava lo sguardo con ella, non c'era nulla di malizioso in questo, stava semplicemente osservando quella donna. Sarebbe stato stupido provarci o farle complimenti, specialmente per il suo atteggiamento guardingo e la mano sulla fondina dell'arma bianca: i lunghi capelli grigi e l'età contrastavano, i tratti del viso delicati e avvolti in quelle vesti oscure che soffocavano il fascino femminile.
    Chiese all'arciere informazioni riguardo al suo conto, molto rapidamente Shervarash descrisse la battaglia contro la morsicatrice: affermò che il suo coraggio compensava la sua inesperienza, un tipico vaygr offeso nell'onore qui avrebbe estratto l'arma, fortunatamente Marcus era unico in quella massa di energumeni: un bel cervello c'era in quel gran testone. Fece una smorfia quando il compare concluse, dicendo che quell'ambiente non era adatto al fabbro: per quanto fosse curioso di questo nuovo mondo doveva ammetterlo che il tempo era così strano. A malapena spiegabile!

    Si limitò a starsene con le braccia lungo i fianchi in silenzio, terminò solamente il discorso: con il suo basso timbro di voce ribadì quasi..

    "Lungi da me derubarvi e fuggire certo, ma non pensate che non me la cavi in quegli acquitrini!"

    Non sapeva nemmeno se fosse vero in effetti.. l'aveva detto con tono convincente ma durante i suoi percorsi non si era mai avventurato lì dove la vegetazione marciva. Fino ad ora aveva seguito i corsi d'acqua più limpidi certo, ma questi sentieri non lo spaventavano, non quanto le tortuose scalate nelle montagne dei giorni precedenti.



    POST FATTO DI FRETTA, SCUSATE IL RITARDO
     
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    Ciclo di Trama: Umbriel
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    Cyaran sembrava divertito dalla situazione, probabilmente non si era aspettato un potenziale terzo partecipante alla spedizione, e il fatto che questo potesse proprio essere l'imponente guerriero che si era palesato davanti ai tre rendeva la situazione ancora più assurda.
    La descrizione che ne aveva fatto Shervarash non aveva impressionato particolarmente Camilla, che non era particolarmente contenta di portarsi dietro un "abile ma acerbo guerriero" per le foreste di Sumadea. Di certo quel ragazzone tutto muscoli faceva la sua figura e quello sarebbe di certo bastato a scoraggiare eventuali malintenzionati dal provare ad attaccarli, ma se poi si fosse davvero sfociati in uno scontro aperto? No, non poteva permettersi errori, non ora che era così vicina ad Umbriel.
    L'arciere concluse in modo abbastanza critico, cosa che lasciò Camilla sorpresa dato che non lo ricordava così pratico e analitico. Doveva aver viaggiato parecchio nell'ultimo anno, affrontato situazioni che lei nemmeno immaginava; le sembrava cresciuto, più maturo. Forse avrebbe anche potuto dirgli la verità; forse.
    - Lungi da me derubarvi e fuggire certo, ma non pensate che non me la cavi in quegli acquitrini! - disse il gigante, come a voler ribadire le ultime parole dette da Shervarash.
    Camilla lo scrutò a lungo senza cambiare espressione o postura. Stava valutando i pro e contro del doversi portare dietro quell'incognita di un metro e novanta per forse un centinaio di chili.
    L'avrebbe rallentata, a differenza di Shervarash e Cyaran che si erano già dimostrati all'altezza delle sue aspettative, e per quanto si ostinasse a dire non c'era da sottovalutare la possibilità che potesse mettere in pericolo l'intera missione. Tuttavia era anche vero che una spada in più non poteva certo essere una cosa negativa.
    Non le piaceva azzardare, e avrebbe dovuto tenere quel giovane vaygr sotto attenta sorveglianza, tuttavia c'era ancora un piccolo scoglio da superare, e solo allora lo avrebbe accettato come membro di quella squadra, e reso tutti partecipi della loro destinazione.
    - Derubarmi e fuggire sarebbe una stupidaggine, non sono i miei soldi che temo di perdere. - disse Camilla senza staccare il suo gelido sguardo dall'enorme guerriero.
    Non specificò altro, lasciando l'onere ai tre presenti di capire che cosa temesse realmente di perdere in una spedizione del genere. Forse a qualcuno sarebbe venuto in mente qualcosa di poco elegante da dire, e per quanto ad alcuni la figura di Camilla potesse suscitare un certo interesse il suo carattere gelido e tagliente tendevano a spegnere ogni possibile interesse.
    Nemmeno Shervarash, il più vicino a lei degli altri, avrebbe colto il sottinteso di quella frase, ma non era importante ora, perché la donna proseguì a parlare con aria seria, più seria del solito.
    - Sai eseguire gli ordini, ragazzo? - una domanda sciocca, ma che esigeva una risposta semplice. - Prima di rispondere pensaci bene perché quando ti chiederò di fare qualcosa durante la spedizione mi aspetto che tu la faccia senza fiatare, sia essa portarmi dell'acqua o la testa del prigioniero che abbiamo catturato. -
    Lasciò che quelle parole si sedimentassero nella mente del giovane, ma anche in quelle di Shervarash e Cyaran. Doveva essere certa di potersi fidare di chi la seguiva e che avrebbero eseguito gli ordini senza fiatare. Impossibile avere quel genere di fiducia con degli sconosciuti, o quasi? No, semplicemente molto difficile, ma non era il suo carisma a permetterle di essere così sprezzante in quell'affermazione, quanto la consapevolezza che avrebbe potuto metterli tutti in ginocchio senza particolare sforzo se fosse stato necessario. Lei non aveva il coltello dalla parte del manico, era lei stessa una gelida lama pronta a balenare nell'aria.
    - Io sono Camilla Del Rey, e sono colei da cui prenderete ordini fino al termine della spedizione. -
    Non aveva bisogno di persone che non erano in grado di obbedirle.


    Proseguiamo pure. Dialogo signori.


    CITAZIONE

    SCADENZA LIMITE POST DOMENICA 22 GENNAIO ORE 23:59

    Se postate prima ovviamente andiamo avanti prima.

     
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  10. Cyaran
     
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    PORTFOLIO
    Nome: Cyaran
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 160
    GOLD: 60 G
    Exp: 6/20 exp
    PA: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline/Arti segrete
    Armi Leggere II
    FUOCO II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Eagle Eye
    Chakra Control
    INVENTARIO
    Armi/Armature
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Armatura Avventuriero [Blc. 10]
    Consumabili:
    • Coltelli ×6
    • Pozione Curativa Min. ×1
    • Antidoto ×1
    Speciali

    Armi Leggere

    • Light-blade Mastery
    • Rogue
    • Stealth
    • Armi Leggere I

    • Catlike
    • Dual Wield
    • Knife Throw
    • Chakra Thread

    Chakra +30
    • Elusive Movement
    FUOCO

    • Flame Control
    • Inner Energy

    • Fireball
    • Fire Bullets
    • Fire Touch
    • Hot Blood
    • Ignite

    Chakra +30
    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte









    L
    a sicurezza che quella mattina sarebbe riuscito a defilarsi in fretta dal villaggio cominciava pesantemente ad abbandonarlo. Un ennesimo profondo respiro gli riempì i polmoni, tornando fuori più bollente di quanto non fosse l'aria umida e palpabile di quelle terre; non era sua intenzione mettere fretta a Camilla, ma lui cominciava ad averne, e a spazientirsi, poiché purtroppo non possedeva la calma glaciale della donna, almeno non quando gli pareva di perdere tempo in discussioni così futili.
    Cosa voleva esattamente da quell'energumeno? Come poteva pensare che gli sarebbe tornato utile, se non come esca contro le bestie più grosse della foresta? Per un attimo si ritrovò a pensare che lei stesse semplicemente cercando della carne da macello per distrarre eventuali nemici o predatori fintanto che avesse potuto seminarli e andarsi a prendere ciò che voleva. Dettato dal crescente fastidio per la sosta da lui indesiderata, quel pensiero venne scacciato quando Cyaran provò ad immaginare la situazione che si sarebbe ritrovato ad affrontare una volta nella foresta.
    Lui era fin troppo sicuro di sé sotto quell'aspetto, sapeva benissimo anche che le paludi e la giungla di Sumadea non perdonavano gli stolti o chi era spropositatamente sciocco, come forse non avrebbe fatto nemmeno Camilla, a quel punto.
    Ciò che più gli fece storcere il naso fu la semplice -seppure importante- domanda che la donna pose al guerriero nerboruto; davvero le basta questo? Che lui sapesse eseguire gli ordini. A lui era toccato farsi bucherellare dalla sua spada in una di quelle stesse piazze ed invece l'altro era stato assoldato così, su due piedi. A quel punto sperò davvero che Camilla avesse bisogno di esche con molta carne all'osso, in caso di pericolo e lui, sotto quel punto di vista, aveva già preso la sua decisione.

    «Dopo venticinque anni, posso semplicemente dirti che là dentro nessuno ti chiederà se sei capace di sopravvivere o obbedire agli ordini» disse, voltandosi con sguardo serio verso il gigante, che fosse un avvertimento o semplicemente un consiglio, stava a lui decidere, sicuramente era una cosa che lui aveva imparato. No che non immaginasse che l'altro avesse affrontato le sue battaglie, ma aveva visto morire soldati imperiali con più esperienza di quel vaygr fra le spire mortali della giungla, anche per questo avevano smesso di provarci.
    Per lui la questione era semplice: avrebbe eseguito gli ordini di Camilla, finché poteva tenere la pellaccia salva e non avesse dovuto rischiare di finire i suoi giorni nello stesso luogo in cui era riuscito a sopravvivere da quando era nato, solo per amore di uno spirito di squadra che si accingeva per la prima volta a provare, e che non voleva far diventare il motivo di una stupida disfatta.

    Che altro c'era da aggiungere? Le circostanze di quel momento lo portarono a non volersi esprimere ulteriormente al riguardo; sarebbe comunque spettata a Camilla la decisione finale, e sebbene potesse sembrare il più caparbio e meno saggio, in quel gruppo, si sentiva comunque dal lato della ragione nel cominciare a sospettare che sarebbe stato un compito meno lineare di quello che si era aspettato fino a quel giorno.
    «Aspettiamo qualcun altro?» domandò, attendendo comunque che la donna avesse ricevuto le risposte che cercava da Marcus, alla fine di quel discorso, risultando forse, per la prima volta, impertinente in un modo diverso da quello ironico che aveva avuto fino a quel momento; che Camilla avesse voluto portarsi dietro nessuno o centomila soldati o mercenari, a lui non importava, in quel momento, si fidava ciecamente di sé stesso.

    Potenza: 10 | Vita: 200 | Chakra: 160 | Movimento: da a
    SLOT: A+ R+ R | Aura: | Stance: | Effetti: | Status: | Buff:

    Passive
    Light Blade Mastery - Attacco con Armi Leggere costa solo 1 SLOT RAPIDO. Estrazione armi in coppia.
    Rogue - +30 DANNO ad attacchi con Armi Leggere
    Armi Leggere I - Nessun Malus con Armi Leggere I
    Dual Wield - DANNO %­50 degli attacchi portati con seconda arma
    Elusive Movement - Schivata consuma solo 1 SLOT AZIONE

    Flame Control - Possibilità di creare fiamme
    Hot Blood - Resistenza alle alte temperature
    Ignite - Applica MarkOfFire al bersaglio colpito da skill FUOCO

    Eagle Eye - +5m raggio Skill con Armi da Lancio/Proiettile, aumenta visibilità in zone scarsamente illuminate
    Chakra Control - possibilità di concentrare il chakra su differenti parti del corpo per scopi differenti

    ☆ Son Of A bWitch
    layout&tabella© Cyaran - roteGdR
     
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  11. -ShadowHunter-
     
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    CITAZIONE
    Perdonate l'enorme citazione all'interno del post ma davvero non ho potuto farne a meno. Anzi ringrazio l'autore Oh Great! per aver creato un manga così splendido.-





    - Legenda -


    Pensato Shervarash

    Parlato Shervarash

    Parlato Cyaran

    Parlato Camilla

    Parlato Marcus

    Narrazione


    - Capitolo III - Fire & Ice -


    lemire-sorrentino-green-arrow


    Guardandosi attorno Shervarash porè notare che la situazione non sembrava mettersi nel migliore dei modi. Cyaran sembrava inizare a spazientirsi, così come anche Camilla aveva iniziato ad estrarre gli artigli, non che ne avesse davvero bisogno e Shervarsh sperava davvero non lo facesse o quella piazza avrebbe potuto trasformarsi in un mattatoio. Infine c'era l'omaccione che sembrava essere stato colto sul vivo dalle affermazioni dell'arciere. Inoltre anche lui iniziava ad essere impaziente e voleva sapere cosa ci fosse di così importante, per quale ragione Camilla gli aveva mandato quella lettera. L'arcere sapeva che la risposta sarebbe giunta solamente quando Camilla stessa avrebbe voluto rivelarglila, se mai lo avesse fatto; porgergli una simile domanda poteva indispettirla e non poco, e lui lo sapeva, se ancora non ne aveva parlato doveva avere le sue buone ragioni e sicuramente una di queste era la comparsa dell'ultimo componente della loro squadra. Sarebbe forse stato saggio cercare di mitigare gli animi dei presenti, in quanto da li a poco avrebbero dovuto collaborare. Per prima cosa si sarebbe rivolto al barbaro, che sembrava molto contrariato e accigliato per le parole che Shervarash gli aveva rivolto, con tono pacato e riconcigliatore il giovane arciere avrebbe detto - "Con le mie parole non volevo sminuire il tuo spirito guerriero o le tue abilità, però conosco abbastanza Camilla per sapere qual'è il livello standard che dovrebbe avere un guerriero secondo le sue misure. E lo dico per te, è meglio essere chiari e limpidi prima di trovarsi faccia a faccia con qualcosa che magari non è alla nostra portata e quindi comporterebbe la mal riuscita della missione. E se quella cosa non dovrebbe causare la tua morte, e spererai che sia così, ti toccherà assaporare l'ira di Camilla." -, Shervarash fece qualche passo verso il gigante e poi gli avrebbe sussurrato a bassa voce volgendo le spalle agli altri - "Fidati se ti dico che non è una cosa che ti piacerebbe vedere ed ancor meno provare" -. Diavolo un altra volta aveva usato dure parole contro il barbaro, ma sperava davvero che capisse in che guaio si stava ficcando, per cercare di fare nuovamente ammenda nei confronti del guerriero, tornando alla sua posizione originale aggiunse - "Il fatto che abbia detto che la foresta sia pericolosa, non è per sminuirti, ma ogni incauto viaggiatore ed esploratore che si sia avventurato là dentro senza la dovuta attenzione non nè è più uscito. Inoltre conoscerai la storia dell'impero e di come abbia sottomesso tutto o quasi il mondo conosciuto, beh la foresta ancora non è caduta, mentre là dentro vi hanno trovato riposo molte guarnigioni di soldati. Questo è il semplice motivo per cui ti ho messo in guardia dalla foresta." -. Avrebbe atteso un attimo perché le sue parole venissero colte da tutti, anche se per alcuni non vi era bisogno in quanto conoscevano molto bene la foresta. stessa. Guardando ad uno ad uno i componenti del gruppo poi avrebbe recitato una vecchia poesia che riguardava la foresta, quelle parole si perdevano nelle ere.
    "The trees entangle their arms and stretch upward into the sky."
    "The budding leaves devour the light, adding depth to the forest's darkness."
    "The hunter does not notice the glare nor the claws of the beast biding in the darkness."
    "Tonight is the night when the hunter will be hunted."
    "This is the Sleeping Forest."

    Ora che sperava e pensava che tutto fosse stato chiarito, tornò a guardare Camilla, e riflettè sulle sue parole. La prima parte della frase che aveva pronunciato era quella della solita Camilla, calma riflessiva e pragmatica, mentre nella seconda parte trovò molto strano ciò che diceva, cos'era quella cosa che temeva di perdere? Non riusciva davvero a capirlo, ma era certo che non temesse di perdere la vita o l'oro, e allora cosa c'era di più prezioso che valesse più della vita stessa? Un pensiero balenò nella mente del cacciatore - "Che avesse a che fare con quell' "Umbriel" di cui accenava nella lettera?. "-La situazione si faceva sempre più strana e sempre meno chiara, ma capiva bene anche che doveva aspettare prima di avere le risposte che cercava. Qualcosa dentro di lui gli diceva che non avrebbe dovuto aspettare ancora molto ormai, era chiaro che qualcosa preoccupava Camilla e la rendeva inquieta. Non ci sarebbe voluto un genio a capirlo, li aveva radunati in quella piazza proprio per quello scopo, eliminare o mettere le mani su quella cosa che reputava importante più della vita stessa. O magari questa cosa era già nelle sue mani e loro dovevano semplicemente impedire ad altri di metterci le loro sopra. L'arciere in quella situazione ben poco poteva fare o dire perché non aveva idea di cosa doveva aspettarsi, però era certo di una cosa, si fidava ciecamente di Camilla, e lei in questo momento aveva bisogno di aiuto, ma non lo avrebbe mai chiesto direttamente e apertamente. Infatti i suoi pensieri furono confermati dalle parole dure e chiare pronunciate da Camilla. - "Sai eseguire gli ordini, ragazzo? Prima di rispondere pensaci bene perché quando ti chiederò di fare qualcosa durante la spedizione mi aspetto che tu la faccia senza fiatare, sia essa portarmi dell'acqua o la testa del prigioniero che abbiamo catturato.Io sono Camilla Del Rey, e sono colei da cui prenderete ordini fino al termine della spedizione." - Queste ultime avevano creato nella mente del cacciatore un'immagine. Vedeva Camilla non più come una persona in carne ed ossa davanti a sè, ma la rappresentava come una lama, un lungo pugnale creato e forgiato dal ghiaccio stesso, più tagliente di qualsiasi arma concepita eppure se una piccola frattura si fosse creata su di esso sarebbe esploso nel giro di un istante, lasciando tutt'attorno solamente delle schegge di ghiaccio che si sarebbero sciolte al sole. Quando l'immagine sfumò nella sua mente guardo il gruppetto, prima Cyaran, poi il gigante ed infine Camilla. Soffermandosi su quest'ultima riprese a parlare con un tono molto pacato - "Pedonami Camilla, se mi intrometto. Sappi che godi della mia più totale fedeltà per quest'impresa." - , poi volgendo lo sguardo verso il gigante avrebbe continuato - "Prima che tu dia la tua risposta, affermativa o negativa che sia potresti onorarci svelandoci il tuo nome, così facendo potresti sembrare un pò meno estraneo. Inoltre il mio nome già lo conosci se non sbaglio, lo hai sentito nella tenda del capocarovana quando mi sono presentato, ma se dovessi essertelo dimenticato, io sono Shervarash. Molto piacere." - . Ora l'arciere avrebbe atteso la risposta da parte dell'omaccione ad entrambe le domande che gli erano state poste. Inoltre sperava che la situazione si sbloccasse, almeno per capirne di più su quello che stava accadendo.






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  12. -skullcrusher
     
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    Quella che era più una precisazione sembrò essere interpretata quasi come un atteggiamento ostile da parte di Marcus, con tempestività l'arciere si pose nuovamente ad egli:

    "Con le mie parole non volevo sminuire il tuo spirito guerriero o le tue abilità, però conosco abbastanza Camilla per sapere qual'è il livello standard che dovrebbe avere un guerriero secondo le sue misure. E lo dico per te, è meglio essere chiari e limpidi prima di trovarsi faccia a faccia con qualcosa che magari non è alla nostra portata e quindi comporterebbe la mal riuscita della missione. E se quella cosa non dovrebbe causare la tua morte, e spererai che sia così, ti toccherà assaporare l'ira di Camilla."

    Si avvicinò poi lentamente al Manto-Grigio, sussurrandogli all'orecchio che, in poche parole, non gli conveniva. Quello non c'era bisogno nemmeno di dirlo, in quei lunghi attimi di sguardi incrociati aveva osservato Camilla: altro che stereotipi di donzelle indifese e inoffensive, quello sguardo era tagliente tanto quanto la sua spada. Shervarash incominciò a parlare in maniera più diretta avvertendo il nordico del pericolo della foresta che, seppur resistente all'impero, brulicava di legionari: questa parte del discorso colpì maggiormente il gigante.
    Complice il suo discutibile passato, i veri guai arrivavano sempre a fare i torti alle autorità: era fuggito da quel noioso clima bellico per ritrovarsi ora faccia a faccia con la minaccia imperiale.
    Non era mai stato uno spavaldo Marcus, prima di qualsiasi sentenza pronunciata dal gruppo egli era già conscio di quale pericolo potesse essere la foresta; era il ricordo di quel viaggio lungo le montagne imperiali che lo terrorizzava, ancora un'altra volta avrebbe dovuto agire nell'oscurità. Shervarash concluse con un ambiguo canto riguardo, presumibilmente, la foresta.

    Se c'è qualcosa di cui non potete dubitare è che un Manto-Grigio si arrenda: prodi combattenti noti nei secoli per la tenacia e la loro ferrea determinazione, una furia in battaglia alimentata da un possente animo di pietra. Il breve silenzio venne interrotto dall'uomo sconosciuto al vaygr, che per la prima volta staccò lo sguardo fisso di Camilla per porgersi in sua direzione: indossava vistose pelli animali e un'armatura leggera, pronunciò poche parole dirette mantenendo sguardo severo e fisso:

    "Dopo venticinque anni, posso semplicemente dirti che là dentro nessuno ti chiederà se sei capace di sopravvivere o obbedire agli ordini"

    Se c'è qualcos'altro di cui non potete dubitare è l'orgoglio di un Manto-Grigio, capace di mutare un cervello sofisticato in una testa calda: una brevissima ma clamorosa risata in quel contesto fuoriuscì dalla bocca del gigante, evidentemente sfottente. L'intervento era a suo parere decisamente fuoriluogo, specie dopo tutti i chiarimenti sui pericoli della foresta precedentemente ribaditi dall'arciere.
    Ciò che aveva suscitato la sua ilarità era come un uomo, solamente quattro anni più grande di lui, gli si rivolse con l'aria da maestro di vita: la sfacciataggine con la quale si poneva era inaudita a parere del giovane, che si domandava quale confidenza l'avesse spinto a pronunciare quella prima frase nei suoi confronti.
    Trovava buffo venire messo in guardia quasi fosse l'ultimo della classe, messo in guardia per delle postazioni militari.. magari quei due avevano gran lunga esperienza nel combattimento rispetto a Marcus, ma nessuno dei presenti escluso lui sapeva cosa fosse realmente la guerra: la sua patria enormemente contesa e in parte conquistata aveva segnato il contesto storico della sua generazione. Le immense tristezze generate da ricordi di vecchi compagni, morti durante le varie guerre di terreno e le famiglie stroncate del martello dell'impero.
    No, voi non ne potete sapere niente di quale caotico inferno sia la reale guerra e vederne soltanto una.

    Per quanto potesse dire dalla sua, decise di essere breve e coinciso verso l'interlocutore: lo sguardo serio venne ricambiato, con la sua bassa e profonda voce rispose:

    "Allora riga dritto campione, magari a ventisei ci arrivi"

    Un chiaro filo d'ironia era percepibile, ma era sicuro che il vero messaggio fosse passato. Certamente sperava che quel tipo fosse tanto forte sul campo di battaglia quanto senza freni era la sua lingua. La voce di Camilla piombò su quell'attimo di silenzio spezzandolo irrimediabilmente, si rivolse all'omaccione riferendosi alle sue precedenti affermazioni, per poi porgli una domanda.

    "Sai eseguire gli ordini, ragazzo? Prima di rispondere pensaci bene perché quando ti chiederò di fare qualcosa durante la spedizione mi aspetto che tu la faccia senza fiatare, sia essa portarmi dell'acqua o la testa del prigioniero che abbiamo catturato.Io sono Camilla Del Rey, e sono colei da cui prenderete ordini fino al termine della spedizione"

    Fiera in ogni singola parola, si pose così ai tre. Shervarash giurò fedeltà alla donna e si rivolse nuovamente al nordico, presentandosi nuovamente e chiedendogli di rendere il suo nome noto a tutti i presenti. Con fierezza posò lo sguardo prima sull'arciere

    "Piacere mio Shervarash.
    Il mio nome è Marcus Manto-Grigio.


    Si rivolse poi all'interlocutrice stessa
    Affermativo, Camilla.

    Conscio in cuor suo che avrebbe rispettato gli ordini, certo, a patto che non si fossero rivelati stupidi: non dimentichiamoci che lo scopo del ragazzo è uscire da qua con un po di soldi e soprattutto, con la pelle. Un lavoro di protezione remunerato era ciò che voleva, non certo sacrificarsi per questi tipi.
     
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    Cyaran sembrava inquieto, o comunque infastidito da quella sosta forzata nella piazza. Gli sguardi che lanciava ai dintorni con aria guardinga e anche le sue frasi erano una chiara indicazione del suo stato d'animo. Camilla era in grado di capirlo senza dover ricorrere al suo potere, cosa che in quella circostanza non avrebbe comunque fatto.
    Shervarash invece aveva intavolato una discussione riguardo i pericoli della foresta, recitando una specie di poesia in una lingua che lei non comprese, ma che doveva avere un qualche significato importante a giudicare dal tono. Mise poi in guardia l'enorme guerriero dalle ire della loro committente, e come Cyaran si dichiarò disposto ad obbedire agli ordini, e che la sua fedeltà non era in discussione.
    Rimaneva solamente il vaygr dunque. Grosso, muscoloso, armato. Decisamente utile, ma lo sarebbe davvero stato per quella missione? Camilla non era ancora sicura su quel punto. Era davvero indecisa se portarsi dietro quell'energumeno o meno.
    - Marcus. - disse poi pronunciando il nome del vaygr con calma. - Benvenuto nel gruppo allora. -
    Con quelle parole aveva finalmente accettato l'uomo nella squadra. No, non era ancora convinta che potesse essere una buona idea, ma avrebbe trovato il modo di far uso del guerriero in un modo o nell'altro.
    La sua stazza non avrebbe giocato a suo favore nella foresta e a meno che non fosse un contorsionista non sarebbe dovuto essergli possibile piantare un coltello nella schiena di qualcuno; a parte il fatto che Camilla se ne sarebbe immediatamente resa conto.
    - No Cyaran siamo già uno in più del previsto, ma ora possiamo partire. -
    Detto questo, avrebbe scrutato gli avventurieri presenti attorno a sé valutando nuovamente tutti i loro punti di forza e debolezze prima di spiegare la situazione, o almeno una parte di essa.
    Doveva prendere una nuova decisione ora. Cosa raccontare alle persone che aveva davanti? Forse poteva fidarsi completamente di Shervarash, ma degli altri due? Marcus era poco più che uno sconosciuto e non se la sentiva di dirgli più dello stretto necessario. Come dare abbastanza informazioni senza dire troppo?
    Fece un profondo respiro e con la sua solita freddezza parlò.
    - Ci dirigeremo nel fitto della foresta di Sumadea in una delle zone più pericolose. - si assicurò che i tre la stessero ascoltando. - Il nostro obiettivo è un antico tempio in rovina, o meglio ciò che vi è custodito all'interno. -
    Forse Cyaran aveva sentito parlare del luogo, si trattava di un tempio molto antico il cui nome era andato perso nei secoli. Magari aveva sentito sua madre parlarne nei suoi racconti, e sapeva che quel luogo era evitato da tutti a causa della cattiva fama oltre che dalla posizione difficile da raggiungere.
    Allo stesso modo Shervarash avrebbe potuto ricordarsi della precedente spedizione a Sumadea, e di come Camilla sembrasse interessata a raggiungere questo fantomatico tempio, che sembrava essere collegato a Umbriel.
    E di fatto ce l'aveva fatta. Era riuscita a capire dove fosse situato quel luogo, ci era arrivata da sola, aveva appoggiato le mani su quelle pietre rovinate dal tempo e della natura, ma non sarebbe stata in grado di ritornarci senza una guida, o una scorta. Tra quelle rovine aveva percepito, forte come non mai, una terrificante sensazione di paura. Non era riuscita ad individuarne la fonte, ma era certa di non essersela immaginata.
    Quel luogo era protetto da qualcuno o qualcosa di estremamente pericoloso, e ma lei doveva entrarci: ad ogni costo.
    - Cyaran sarà la guida, conosce bene queste terre e aprirà la strada. Deciderà quando sarà necessario fermarsi, deviare, rallentare o accelerare il passo. - disse rivolgendosi al giovane al suo fianco.
    Non gli stava dando quella libertà come "contentino" per ingraziarselo, ma perché confidava nelle sue capacità e sarebbe stato l'unico a poterli tenere al sicuro, o provarci, durante la marcia. Ovviamente le vite degli altri tre membri della squadra dipendevano da lui. Era un grande onere, e un terribile onore.
    - Marcus sarà subito dietro Cyaran. Il suo compito sarà quello di intercettare eventuali minacce. - proseguì spostando lo sguardo sull'enorme guerriero. - Mi è sembrato di capire che confidi molto nella tua forza fisica, e questo mi sembra il ruolo più adatto a te. Qualunque cosa sfugga a Cyaran non dovrà sfuggire al tuo sguardo, o alle tue mani. -
    Aveva notato una certa animosità tra il vaygr e l'arciere, ma non era intervenuta in difesa di uno o dell'altro. Se volevano risolverla a pugni erano liberi di farlo, se volevano uccidersi a vicenda pure, l'importante era che quel genere di comportamenti non interferisse con la loro missione. E per ogni buon conto aveva deciso di mettersi tra uno e l'altro nella marcia.
    Infine si rivolse a Shervarash, l'arciere che già l'aveva accompagnata in una precedente spedizione. Probabilmente sapeva già che ruolo gli sarebbe toccato, ma stavolta non doveva temere, non erano solamente in due a dover affrontare le inside della foresta.
    - Io camminerò dietro Marcus e Shervarash chiuderà la fila facendo da retroguardia. La prudenza non è mai troppa in certi posti. -
    Camilla si calò nuovamente il cappuccio sul capo, non tanto per una vera e propria necessità quanto per pura abitudine. Sperava che non ci fossero domande, o curiosità riguardo alla loro meta e obiettivo, e se ci fossero state avrebbe risposto che per il momento quello era tutto ciò che avevano bisogno di sapere.
    Lo sguardo della donna si soffermò poi su Cyaran, in attesa che il giovane li conducesse verso la foresta. Sarebbe stata una lunga marcia e difficilmente sarebbero arrivati a destinazione entro sera. Avrebbero dovuto accamparsi all'aperto, ma non era un problema per lei. Forse per i suoi compagni di viaggio lo sarebbe stato, ma sperava fossero in grado di superare quel semplice problema come ogni adulto era in grado di fare.


    Proseguiamo. Dialogo se volete o cominciamo la marcia. Meglio se posta Cyaran per primo così da avere eventualmente la direzione di cosa succede e dove andiamo.

    Vi lascio qualche giorno in più per postare perché anche io sono incasinato in questo periodo.


    CITAZIONE

    SCADENZA LIMITE POST DOMENICA 29 GENNAIO ORE 23:59

    Se postate prima ovviamente andiamo avanti prima.

     
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  14. Cyaran
     
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    huaMc3B
    PORTFOLIO
    Nome: Cyaran
    Livello: 3

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 160
    GOLD: 60 G
    Exp: 6/20 exp
    PA: 0 PA
    PA spesi: 12 PA
    Discipline/Arti segrete
    Armi Leggere II
    FUOCO II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Eagle Eye
    Chakra Control
    INVENTARIO
    Armi/Armature
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Lama Leggera I [Dnn. 10]
    • Armatura Avventuriero [Blc. 10]
    Consumabili:
    • Coltelli ×6
    • Pozione Curativa Min. ×1
    • Antidoto ×1
    Speciali

    Armi Leggere

    • Light-blade Mastery
    • Rogue
    • Stealth
    • Armi Leggere I

    • Catlike
    • Dual Wield
    • Knife Throw
    • Chakra Thread

    Chakra +30
    • Elusive Movement
    FUOCO

    • Flame Control
    • Inner Energy

    • Fireball
    • Fire Bullets
    • Fire Touch
    • Hot Blood
    • Ignite

    Chakra +30
    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte







    Disciplina/Arte









    L
    ui era sicurissimo di essere sempre stato un tipo di quelli che parla troppo, ne era perfettamente consapevole, eppure da qualche minuto a questa parte continuava a domandarsi perché quei tizi blaterassero tanto quando la donna avesse chiesto loro delle specifiche ben precise; quello era, a parer suo, l'atteggiamento di chi deve far di tutto per mettersi in mostra, lo sapeva bene perché anche lui era così, alcune volte.
    Il gigante non gli piaceva, e questo sembrò essere chiaro ed inoccultabile al gruppo, ma decise di lasciar cadere nel vuoto quella battuta da barbaro di taverna al vento, poiché non aveva più voglia di stare a sentire niente che non fossero informazioni strettamente riguardanti quello che avrebbero dovuto cercare nella foresta.

    -No, Cyaran, siamo già uno in più del previsto, ma ora possiamo partire.- era esattamente quello che pensava il ragazzo, sebbene "uno in più" non era la definizione che avrebbe dato lui a quella situazione, ritenendo quella presenza più "di troppo" che d'aggiunta, ma non disse comunque nulla, poiché era Camilla a dare gli ordini, e se a lei faceva comodo portarsi dietro un mercenario in più, non erano affari che lo riguardavano.
    Poi, finalmente, la donna diede loro indicazioni sul luogo verso cui avrebbero dovuto marciare quel giorno. Lo sguardo del ragazzo si fissò su di lei, come fossero un altro paio di orecchie, assottigliandosi e cercando di costruire nella sua mente l'immagine del luogo che Camilla stava citando.
    Di rovine impenetrabili e pericolose, la foresta di Sumadea brulicava, in mezzo a tutti gli altri pericoli, fra i cacciatori Naga, le bestie fameliche e le paludi di morte, quegli antichi edifici erano l'ornamento che "abbelliva" quei luoghi di un timore reverenziale aggiunto.
    Ma lì, nel fitto della foresta, come diceva lei, c'erano luoghi nascosti dai labirinti della giungla, in cui la vista dell'uomo era arrivata poche volte ed ancora meno frequentemente era riuscita a tornare indietro per poter raccontare le terrificanti meraviglie che aveva potuto scorgere per qualche attimo, prima che la paura e l'angoscia avessero consigliato di distogliere lo sguardo dalle sacre vestigia della selva regina di quei luoghi.
    Chi era degno di poter posare i piedi su quelle scalinate, fra le rovine eterne? Nessuno. Così gli aveva sempre raccontato Shaìla, sua madre, fin da quando era bambino; quei posti erano sempre stati oggetti di racconti di civiltà antiche e dimenticate, di cui non era rimasto nulla di scritto, nulla di palpabile nei ricordi della gente, se non le storie del folklore popolare che mischiavano la verità alla leggenda, con un pizzico di quel fervore religioso e raccapricciante tipico degli adepti di Necros.
    Comprendeva, adesso con un po' più di serietà ma con altrettanto dubbio, il perché Camilla avesse deciso di farsi scortare in quel luogo da altre persone; la verità era comunque che nemmeno Cyaran, per quanto pratico del luogo in cui era praticamente nato e cresciuto, sapeva ben dire cosa avrebbero potuto trovare una volta giunti a destinazione. Quei luoghi, sebbene sapesse dove si trovassero, erano sempre stato l'oggetto di una visione lontana, un po' perché in lui c'era comunque la volontà d credere alla saggezza della madre, un po' perché il suo istinto di sopravvivenza gli aveva sempre consigliato di tenersi alla larga. Nemmeno le bestie si avvicinavano a quei luoghi.

    Annuì, sicuro, mantenendo sempre lo sguardo costante su Camilla, quando questa iniziò a distribuire saggiamente i compiti e le posizioni in marcia. Ovviamente d'accordo con quello che aveva detto, un po' meno sicuro di volersi tenere alle calcagna il tizio abnorme che era arrivato per ultimo nel gruppo.
    Attese a braccia conserte che la donna terminasse di dare istruzioni, dopo di che, preso un ampio respiro più di liberazione che per necessità, prese parola, assumendo una posizione più rilassata.
    «Il luogo in cui ci stiamo dirigendo non sarà facile da raggiungere, e non arriveremo certamente entro oggi» fece, con tono nettamente più serio dei precedenti; poi si voltò, indicando appena con un cenno della mano.
    «Prenderemo l'uscita a sud-ovest, il sentiero è meno battuto, ma non sarà un problema attraversarlo se mi starete dietro» rassicurò, tornando a guardare Camilla.
    Poi, fece cenno al gruppo di cominciare a seguirlo, avrebbe dunque spiegato loro le ultime cose mentre camminavano verso l'uscita della città.
    «Possiamo marciare spediti per qualche ora, manteniamo il passo e saremo a buon punto»
    Condusse quindi il gruppo verso l'esterno, evitando di chiedersi se ci fossero domande, alle quali, se si fossero presentate, avrebbe risposto senza smettere di camminare.

    La marcia fino al limitare della foresta fu dunque abbastanza semplice; il sentiero che aveva scelto non era certamente uno dei più calpestati fra quelle vie che portavano alla cittadina; lo si poteva benissimo notare da alcuni punti in cui grossi rami spezzati d'albero, rocce e terreno sconnesso sembravano esistere lì da moltissimo tempo. Sapeva quello che stava facendo, e l'ingresso alla selva di Sumadea fu ben presto visibile attraverso il territorio che cominciava a mutare nel lugubre sottobosco della giungla ostile e paludosa.
    Ben presto, fitti camminatori nella boscaglia, poterono notare come il Sole faticasse a filtrare fra le fronde degli alberi, non solo per la rigogliosa e selvaggia crescita che avevano avuto, no, sembrava che nell'aria stessa ci fosse qualcosa capace di addormentare la luce proveniente dal cielo, e sebbene fosse mattina quando erano partiti, già dopo meno di un'ora, sembrava di trovarsi al cospetto di un tramonto spento.

    La marcia venne rallentata nelle ore seguenti, poiché sorse la necessità di mantenere un passo più silenzioso che portasse l'attenzione sugli eventuali problemi e pericoli da evitare durante il cammino. Cyaran voleva evitare del tutto i casuali incontri spiacevoli con qualche bestia delle selve; il fatto che le ore della mattina fossero quelle in cui i cacciatori diurni uscivano dalle tane era certamente un fatto di cui tener conto, ma erano fortunati ad essersi addentrati in quei luoghi di giorno, poiché le fiere notturne erano ampiamente più pericolose della fauna che si aggirava con la luce.
    Rampicanti, liane e fitte coltri di erba cresciuta senza alcun ritegno, facevano da padroni al paesaggio; se non si manteneva una certa attenzione a dove si poggiava lo sguardo e a come ci si muoveva, era facile rimanere incastrati in qualche robusta appendice che calava infinita dagli alberi e sembrava quasi viva, soprattutto nel momento in cui si aveva l'impressione che anche la vegetazione avesse l'intenzione di insinuarsi fra le aperture della propria armatura per divorarti.
    La vista d Cyaran era abituata forse più a scorgere i dettagli ed i segnali in quei luoghi ameni che fra le vie della città; per questo durante il percorso si premurò di osservare le cortecce graffiate degli alberi, il terreno che presentava solchi di impronte e persino alcune rocce che, ad un occhio non esperto, potevano sembrare semplicemente accumuli di pietra, che invece nascondevano indicazioni e direttive segnate talvolta dai cacciatori Naga, talvolta da altri che abitavano quei luoghi.
    Si premurò di evitare incontri e scontri che avrebbero rallentato il loro percorso, eppure anche chi possedeva un udito da sordo avrebbe potuto percepire ruggiti in lontananza, sibili indistinguibili fra il vento e le lingue biforcute di qualche rettile, il crepitio di rami e di foglie che si spostavano come se creature invisibili stessero continuamente pronte a seguirli per tracciarne il percorso, curiose.
    Gli occhi della foresta di Sumadea erano puntati su di loro, aperti, penetranti, vigili, imparziali.

    Il passo era di certo stato rallentato da qualche ora, e sicuramente avrebbe continuato a rimanere tale ancora per un po', ma il ragazzo che faceva da guida si preoccupò di conferire rapidamente con Camilla che il percorso scelto li avrebbe poi portati in un luogo da cui sicuramente avrebbero ripreso un passo dalle falcate più ampie e rapide.
    L'andatura venne arrestata una volta più allungo delle altre, quando il gruppo si fermò dinnanzi a quella che sembrava essere una distesa verdastra, stranamente pianeggiante rispetto a tutto ciò che avevano visto fino a quel momento; eppure Cyaran rimase immobile qualche secondo.
    Nell'aria era assaporabile un odore acre di marciume acquitrinoso, che penetrava le narici e sembrava volersi insinuare nel cervello stesso. Il ragazzo scrutò la distesa davanti a sé, recuperando veloce un sasso da terra e lanciandolo in avanti.
    Come fosse una sorta di strana membrana, quello che pareva il prato di una radura, lasciò che il sasso affondasse, lentamente, al suo interno, lasciando intravedere per qualche istante il reale aspetto liquido e melmoso di quella zona.
    Cyaran sospirò, poi si voltò verso i tre che gli stavano dietro, alzando per un istante lo sguardo sul vichingo e poi scostandosi lateralmente per poter vedere anche gli altri.
    «Ci siamo quasi, benvenuti in una delle paludi bastarde della giungla. Mettete i piedi esattamente dove li metto io ed eviteremo di scoprire cosa si nasconde sotto la melma mefitica di questo posto» accennò un sorriso, ovviamente sarcastico, e prima di voltarsi posò il suo sguardo nuovamente su Marcus, facendogli l'occhiolino, per poi voltarsi ed iniziare a camminare.

    Un piede davanti all'altro, mosse i passi attraverso quel territorio, tastando con cura quasi ogni centimetro di ciò che andava a calpestare; nell'addentrarsi per proseguire su quella strada impervia e alquanto pericolosa, se qualcuno si fosse azzardato a distogliere per un attimo lo sguardo dal percorso, avrebbe potuto notare, con la coda dell'occhio, che qualcuno, chissà quanto tempo prima, aveva già tentato di attraversare e non era stato per niente fortunato, poiché di lui rimanevano solamente ossa e qualche mezzo di metallo leggero, che la palude stava continuando a divorare lentamente.
    La traversata durò qualche minuto, tempo concitato in cui la concentrazione del ragazzo aveva probabilmente raggiunto il suo apice massimo; aveva sperato fino a quel momento che i passi degli altri fossero lesti almeno quanto le loro lingue, ed ora invece si domandava quanta accortezza serbassero nel cammino che richiedeva pazienza e cura.
    Seguendo fedelmente i suoi movimenti, comunque, non ci sarebbero stati problemi, e l'altro lato della riva sarebbe presto giunto a loro, donandogli nuovamente sicurezza.

    Quella era una delle parti che più lo aveva messo in pensiero, ma non si era domandato se quello sarebbe stato il percorso più giusto da prendere, di questo era certo.
    In poche altre ore di cammino che cominciò a ritornare più svelto, Cyaran guidò il gruppo verso il rumore sempre più vicino di quello che poteva essere bene identificato come un corso d'acqua; mai però, durante il viaggio, riuscirono a scorgerlo, poiché con le ore di luce che rimanevano il giovane preferì evitare di avvicinarsi a luoghi in cui avrebbero potuto incontrare animali ostili.
    Quando il buio della notte cominciò a calare, si rivolse a Camilla dicendole che sarebbe stato meglio arrestare il passo per accamparsi.
    Erano a buon punto, seguendo il corso del fiume non avrebbero potuto sbagliare, l'indomani; tutte le civiltà antiche e moderne si ergevano vicino ai corsi d'acqua per conservare una posizione favorevole alla vita, alla coltivazione e alla difesa, quella non aveva certamente fatto differenze sostanziali, sotto quel punto di vista.

    Col calare della notte, dunque, il gruppo venne guidato nei pressi del corso d'acqua che avevano potuto udire già da qualche ora.
    «Bene!» il giovane si arrestò, guardandosi intorno con le mani sui fianchi.
    Si voltò, cercando lo sguardo di Camilla. Fino a quel momento non si era preoccupato di chiedere a nessuno se avessero avuto bisogno di una sosta, ma non l'aveva ritenuta, personalmente, necessaria.
    «Possiamo accamparci qui, non è ancora calata completamente la notte, ma se vogliamo riposare abbastanza sarà meglio farlo adesso e partire domattina, alle prime luci dell'alba, così eviteremo di incontrare le bestie che vengono ad abbeverarsi qui la mattina» si voltò, muovendo qualche passo, per poi fermarsi un'altra volta «Ah, dimenticavo. Non bevete l'acqua del fiume se volete evitare di non dormire, questa notte. Se avete bisogno di altra acqua che non sia per lavarvi, ditemelo» si premurò di avvertirli.
    La zona era circondata da bassi cespugli di rovi, davanti a loro il fiume scorreva ampio ed attraversarlo, anche per eventuali creature ostili, sarebbe stato difficoltoso una volta raggiunto il centro più profondo di quanto si potesse immaginare.
    «Fuoco. Uno, Non troppo grande, non immaginereste quante di queste creature sarebbero più incuriosite dalle fiamme piuttosto che spaventate, perciò dovremmo anche fare dei turni di guardia. Posso iniziare io» si propose, pensando che, dopo tutto, forse per gli altri tre la traversata nella giungla doveva essere stata più impegnativa, mentalmente soprattutto, per chi magari non era proprio avvezzo a luoghi del genere.
    Erano in quattro, se avessero dormito per otto ore con un turno di guardia di due ore ciascuno, sei ore di riposo a testa sarebbero state più che sufficienti, senza calcolare nessun'eventuale intoppo.
    «Se non c'è altro, Shervarash» si rivolse all'arciere, una volta appurato che Camilla ed il resto della squadra non avesse alcuna richiesta o domanda a cui poteva rispondere «Mi daresti una mano a recuperare un po' di legna secca?» Il che, in somma, lì nella palude era davvero un'impresa, perciò in due avrebbero fatto più in fretta, inoltre gli pareva che il cacciatore fosse più svelto, mentre Marcus poteva essere utile in caso Camilla avesse avuto bisogno di eventuale protezione.
    Accendere il fuoco, poi, non sarebbe stato un problema.

    Potenza: 10 | Vita: 200 | Chakra: 160 | Movimento: da a
    SLOT: A+ R+ R | Aura: | Stance: | Effetti: | Status: | Buff:

    Passive
    Light Blade Mastery - Attacco con Armi Leggere costa solo 1 SLOT RAPIDO. Estrazione armi in coppia.
    Rogue - +30 DANNO ad attacchi con Armi Leggere
    Armi Leggere I - Nessun Malus con Armi Leggere I
    Dual Wield - DANNO %­50 degli attacchi portati con seconda arma
    Elusive Movement - Schivata consuma solo 1 SLOT AZIONE

    Flame Control - Possibilità di creare fiamme
    Hot Blood - Resistenza alle alte temperature
    Ignite - Applica MarkOfFire al bersaglio colpito da skill FUOCO

    Eagle Eye - +5m raggio Skill con Armi da Lancio/Proiettile, aumenta visibilità in zone scarsamente illuminate
    Chakra Control - possibilità di concentrare il chakra su differenti parti del corpo per scopi differenti

    ☆ Son Of A bWitch
    layout&tabella© Cyaran - roteGdR
     
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    - Legenda -


    Pensato Shervarash

    Parlato Shervarash

    Parlato Cyaran

    Parlato Camilla

    Parlato Marcus

    Narrazione


    - Capitolo IV - Verso La Foresta -


    lemire-sorrentino-green-arrow


    Trovava particolare il comportamento di Marcus, sembrava una preda in trappola che aggreidsce tutti quelli che si avvicinano. Quasi fossero tutti suoi nemici, mentre lui e Cyaran non volevano sfotterlo o denigrarlo, ma semplicemente metterlo in guardia rispetto ai possibili problemi che avrebbero trovato sul cammino. Anche l'ultima frecciatina del barbaro lanciata verso Cyaran ne era un chiaro esempio, ma il giovane incapucciato l'aveva lasciata cadere nel vuoto fortunatamente. Poco dopo potè sentire la voce di Camilla che decisasi ad aggiungere anche Marcus alla spedizione, dava istruzioni a tutti su come disporsi ed anche sulla direzione da prendere. Le informazioni che diede erano molto vaghe, ma a Shervarash sembrò di riconoscere il luogo in cui dovevano giungere. Era abbastanza sicuro fosse lo stesso che Camilla aveva cercato di raggiungere un anno prima, quando si erano incontrati. Era abbastanza sicuro che lo avesse già trovato e vi fosse penetrata all'interno, ma forse qualcosa non era andato come previsto ed era per questo che gli serviva aiuto? Questa sarebbe rimasta una domanda senza risposta, almeno per il momento. Sposto lo sguardo su presenti e tutti sembravano ansiosi di partire, anche l'arciere non poteva essere più d'accordo. Cyaran che ora era passato al comando in quanto guida del gruppo parlò brevemente prima di inziare la marcia, dando qualche indicazione circa la strada che avrebbero percorso. Appena le fronde degli alberi avvolsero il cacciatore, un sospiro di solievo rilasso quasi tutta la tensione che aveva accumulato prima nella piazza. La strana lettera di Camilla e poi trovare il grosso Vaygr, lasciarono un attimo stupito l'arciere che preso alla sprovvista dalla situazione aveva reagito molto d'impulso, rischiando anche di creare dei dissapori. Non era certo sua intenzione farlo, e ora che si trovava finalmente nel fitto della foresta potè appunto scaricarsi di quel fardello e concentrarsi pienamente sulla missione da compiere. Doveva ammettere che Cyaran come guida era davvero ottimo, conosceva molto bene quella zona, non che Shervarash avrebbe avuto problemi a districarsi nella foresta sia chiaro, ma sicuramente sarebbe avanzato con passo meno spedito. Le sue abitudini di cacciatore lo avevano abituato a muoversi in maniera silenziosa e a cercare il miglior modo di camuffarsi nell'ambiente circostante. Fortunatamente la giornata di marcia filò via liscia e senza intoppi, si potevano sentire versi di diversi animali che abitavano la foresta, alcun più pericolosi di altri, ma come prima cercava di spiegare al possente Vaygr non erano i versi degli animali che sentivi ad essere i più pericolosi. Infatti quando Cyaran si fermò davanti ad una palude, ad un occhio inesperto sarebbe potuto sembrare che la foresta avesse lasciato spazio alla pianura, invece vi era nascosto un acquitrino potenzialmente letale. Nei pressi degli acquitrini dovettero muoveri con molta attenzione, ma riuscirono a superarli senza troppe difficoltà. Infine quando stava giungendo la sera Cyaran decise di accamparsi non molto lontano da un fiume, quella scelta sembrò un pò avventata a Shervarash però appena senti come voleva procedere capì che anche lui era parte della foresta stessa, come lo erano un pò tutti gli abitanti di Sumadea. Poco dopo essersi fermati per allestire lo scarno campo per la notte sentì nuovamente la voce di Cyaran che diceva - " Fuoco. Uno, Non troppo grande, non immaginereste quante di queste creature sarebbero più incuriosite dalle fiamme piuttosto che spaventate, perciò dovremmo anche fare dei turni di guardia. Posso iniziare io" - , aspetto qualche istante prima di continuare per vedere se fossero arrivate delle domande e poi aggiunse guardando l'arciere - " Se non c'è altro, Shervarash mi daresti una mano a recuperare un po' di legna secca?" - . Alla richiesta del giovane, ebbe un secondo di esitazione prima di rispondere, non era certo di voler lasciare Marcus solo con Camilla, ma sapendo com'era fatta capì che non c'era di che preoccuparsi. Quindi si appresto a rispondere a Cyaran dicendo - "Certo, andiamo a recuperare la legna necessaria, e visto che ci siamo anche la cena se sei d'accordo" - . Se fossero stati fortunati averebbero potuto trovare qualche nido di uccello o qualche piccolo roditore da cuocere, nel peggiore dei casi però avrebbero dovuto accontentarsi di qualche rettile, come serpenti o iguane, se poi la fortuna li avesse assistiti molto avrebbero potuto trovare anche una tartaruga. Quella doveva essere la loro serata fortunata perché riuscirono a trovare un vecchio albero morto da cui ricavare la legna per il fuoco. Mentre stavano raccogliendo la legna gli occhi si posarono su una preda assai ghiotta, poco lontano su di un albero c'era appollaiato un tucano. Si girò verso Cyaran e a gesti e gli spiego la situazione oltre il fatto di non fare rumore. Riprese l'arco in mano, incocco una freccia e dopo aver preso attentamente la mira, Shervarash scocco la freccia, il povero volatile non sentì nulla e poco si trovava trafitto dalla stessa. Mentre Cyaran continuava a raccogliere la legna, Shervarash andò a recuperare il bottino che avrebbero usato come cena da li a poco, fortunatamente nel nido potè trovare anche quattro uova e penso soddisfatto tra sè e sè - "Con questo bel bottino dovremmo saziarci tutti quanti" - . Dopo aver sistemato le uova nella bisaccia e il tucano legato alla cinta tornò da Cyaran e lo aiutò con la legna e tornarono verso l'accampamento. Nella strada di ritorno vinto dalla curiosità avrebbe chiesto - "Posso chiederti una cosa, la curiosità mi sta divorando, come hai conosiuto Camilla?" - , non avrebbe aggiunto altro stava al suo compagno scegliere se parlare o meno. Appena giunti al campo, Cyaran si occupò di accendere il fuoco, mentre Shervarsh si mise a cucinare la carne e le uova. Parlando a tutti e a nessuno mentre rigirava la carne disse <strong> - "Per i turni di guardia potremmo seguire lo stesso ordine che abbiamo utilizzato durante la marcia. Visto che Cyaran si è offerto per fare il primo turno, Io farei l'ultimo, Camilla il terzo e Marcus il secondo " -, non avrebbe aggiunto altro perché stava già pensando alla lunga lista di cose che avrebbe voluto chiedere a Camilla poco dopo quella sera stessa quando avrebbero fatto il cambio della guardia, sempre che lei fosse disposta a parlarne.






    V1BzFXl


     
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