[HUNT] Più incazzato che mai

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    “Eccolo lì, solcare i cieli della sua selvaggia terra sbattendo le imperiose ali. Quali maestose creature i Draghi. Non si poteva far altro che restarne affascinati. Un fascino dannato, perché la loro forza e la loro autorevolezza erano sinonimi di terrore e spietatezza. Per quanto narrare di essere sopravvissuto all’avvistamento di una di queste leggendarie creature sia fonte di ammirazione e reverenza, nessuno spererebbe mai di incontrarne una nel corso della propria vita. Eppure Ukon era lì, con la testa rivolta verso l’alto e gli occhi spalancati, ad assaporarsi ogni manovra di volo di quello era convinto sarebbe diventato il suo prossimo trofeo di caccia.

    Ukon l’Ammazzadraghi. O forse sarebbe meglio Ukon il Terrore degli Antichi. Sì, suona bene.

    Sorrise sadico. Pazzo? Un pò. Spavaldo? Sin troppo. Incosciente? Oltre ogni limite. Ma da buon varyag purosangue qual’era considerava la gloria eterna dimostrata sul campo di battaglia una conquista ben superiore al puro attaccamento alla vita. La morte era solo un ostacolo da superare per raggiungere la grandezza. Chi non era abbastanza forte e coraggioso da sfidare la morte non poteva sperare di avere accesso al Phanteon divino degli dei immortali, laddove risiedevano tutti gli antenati morti valorosamente in guerra o nel tentativo di sfidare una grande forza della natura.

    Attendeva la bestia con le armi in mano, lì, da solo, in quella deserta landa. Ruggiva, quasi volesse attirare la sua attenzione. Eppure l’Antico sembrò non rivolgergli nemmeno uno sguardo, lo ignorò completamente. E lui, uomo troppo orgoglioso e battagliero, considerò quel rifiuto a combattere come un’umiliazione peggiore della derisione pubblica. Evidentemente il Drago lo considerava talmente debole da non essere degno del suo tempo. Tanto è vero che preferì cambiare traiettoria e dirigersi verso un borgo lì vicino, per seminare panico e terrore col suo alito infuocato.

    Ukon, offeso nel profondo, accigliò lo sguardo dalla rabbia. E dire che c’era gente che avrebbe pregato e ringraziato il cielo vedendo un essere del genere volare lontano da se. Il bruto pelato invece, più furente che mai, si mise al suo inseguimento.”


    TI FACCIO VEDERE IO!



    Si svegliò di soprassalto. L’urlo lo riportò alla realtà, ma la scena che aveva appena vissuto era ancora ben vivida nella sua mente. Si guardò rapidamente intorno, confuso, col fiatone ed il sudore che inzuppava la sua fronte. Gli ci vollero diversi secondi per constatare che si era trattato solamente di un sogno e realizzare che si era addormentato in quella baracca poco più in qua dei piedi della montagna.

    Si lasciò cadere all’indietro, tornando a riappoggiare schiena e nuca sulla stuoia di pelliccia situata su un rialzo in pietra. Quello era stato il suo letto per quella notte. Ma non ci si poteva lamentare, fuori faceva un freddo cane ed era stato più che fortunato ad imbattersi in quel bivacco abbandonato che per quanto vecchio e a pezzi, aveva al suo interno tutto il necessario per permettere un riposo dignitoso.

    Restò lì ad osservare le travi in legno ammuffito e marcio del tetto, mentre respirava profondamente per cercare di quietarsi. L’incontro con il Drago tra le montagne di Vaygrjord aveva lasciato un segno indelebile nella sua testa. Ci aveva pensato per tutto il tempo da quando aveva lasciato la Necropoli.






    Edited by mrxxx - 7/10/2017, 22:45
     
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    Dopo essersi congedato con Brann, aveva deciso di non seguire gli altri sino all’accampamento imperiale di fronte al mare, nonostante il generale Grayon gli avesse offerto protezione e rifugio.

    Tsk.

    Ma chi voleva prendere in giro quella strega!? Figuriamoci se Ukon si sarebbe diretto di sua spontanea volontà nella tana del nemico: sospettava che quella lì l’avrebbe fatto arrestare seduta stante. Aveva dunque deciso di prendere una strada tutta sua, infondo quella era l’isola dove era nato e cresciuto, era più che in grado di sapersi orientare tra quelle infinite distese bianche. Gli sarebbe bastato non addentrarsi troppo nell’entroterra. Si era però promesso che sarebbe tornato a far visita agli imperiali nel giro di una settimana, giusto il tempo di riprendere le forze: l’avventura sino alla Necropoli lo aveva spossato come non mai. Tanto era sicuro che quelli non sarebbero riusciti a partire prima vista tutta la roba che avrebbero dovuto caricare sulla nave. Senza contare che il loro generale non era ritornato nelle condizioni migliori. Ah, per chi non lo avesse capito, far visita per Ukon significa spaccare qualche cranio.

    E poi aveva bisogno di stare un po’ da solo.
    Passeggiare lo avrebbe aiutato a riflettere e tranquillizzarsi: era tremendamente incazzato.
    Più che mai.
    Prima di tutto perché gli imperiali avevano osato attraccare sulla sua isola senza che nessuno se ne accorgesse. E già questa la considerava una sconfitta colossale, una vera e propria batosta all’orgoglio.
    Secondo perché tutta l’avventura con Brann aveva lasciato più dubbi che certezze.
    E terzo perché aveva sprecato la rarissima occasione di poter abbattere un Drago.
    Sembrava andare tutto storto.
    Gli pareva di non aver ottenuto nulla negli ultimi mesi.




    Ma facciamo il punto della situazione.
    All’indomani della brutale e sanguinolenta guerra con l’Impero, culminata con l’ultimo disperato quanto fallimentare assalto dei guerrieri varyag alla loro capitale, attacco che praticamente li aveva decimati, Ukon aveva deciso di non rinchiudersi nell’inespugnabile Fortezza di Vaygrjord assieme ai suoi vecchi e fidati compagni d’armi. Aveva invece preferito rinchiudersi in se stesso, vivendo una vita da eremita. Vagava per la propria isola, uccidendo senza pietà quei poveri e sventurati imperiali che, per ragioni del tutto sconosciute, osavano attraccare a Vaygrjord. Imbattersi in loro comunque era estremamente raro perché di fatto nemmeno l’Impero aveva motivo di avventurarsi in una terra tanto sterile quanto inospitale, se non per controllare sommariamente il territorio o per portare a termine qualche progetto scientifico.



    Di fatto Ukon aveva passato diversi anni in questo modo, dedicandosi alla caccia ed al puro auto sostentamento. Viveva alla giornata, procacciandosi cibo e legna per l’inverno. Era convinto che questo potesse essere l’unico modo per tenersi sempre pronto alla battaglia. E a dire il vero quella sconfitta contro l’Impero, nonostante passasse il tempo, non riusciva proprio a dimenticarla. Anzi, più trascorrevano gli anni e più gli bruciava. Bramava vendetta. Bramava sangue. Ed il grande rancore che si portava dentro un giorno gli fece prendere una decisione cruciale: andare alla Fortezza per dare una sonora strigliata a suon di botte e cazzotti ai suoi vecchi compagni. Era impensabile che in tutto questo tempo non avessero fatto altro che stare rinchiusi in quel luogo. Il loro auto confinamento era qualcosa che faceva tremendamente comodo all’Impero. Se volevano avere una qualche speranza di riappropriarsi delle proprie lande e rendere onore ai loro antenati che qui avevano deciso di stabilirsi, avrebbero dovuto cercare nuovi alleati e riorganizzarsi, prima che le nuove generazioni si dimenticassero del tutto delle loro origini guerriere.





    Edited by mrxxx - 7/10/2017, 22:42
     
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    Proprio durante il lungo e faticoso cammino che portava all’antica Fortezza incastonata tra le montagne, fece l’incontro di un anziano uomo di nome Roy Xing. Se vi state chiedendo cosa ci facesse uno straniero da quelle parti, beh sappiate che è un dubbio più che lecito, se lo era chiesto anche Ukon, soprattutto perché il forestiero era ferito e moribondo. Anche lui era sulla strada per arrivare all’introvabile Fortezza, ma messo a dura prova dal clima rigido e dal viaggio per cercarla, non era riuscito a difendersi adeguatamente da un gruppo di affamati mannari. Vaygrjord poteva giocare brutti scherzi, persino al più esperto degli scalatori, se non si conosceva come i palmi delle proprie mani quei sentieri impervi e scoscesi.

    Comunque sia, egli gli spiegò di essere un monaco rinnegato dalla sua terra di origine, Ephiora, in quanto aveva cercato di ribellarsi all’invasione imperiale. Ricercato e perseguitato, fu costretto insieme ad altri ad abbandonare la patria che tanto amava per rifugiarsi in uno squallido buco ad Haven. Solo che, avendo seguito e supportato in diversi modi la campagna rivoluzionaria dei temerari guerrieri varyag, era venuto a sapere che alcuni di loro erano sopravvissuti e si erano proprio rifugiati nella Fortezza. Lui stava andando a proporgli un’alleanza.

    Lo scorbutico e scontroso Ukon, inizialmente scettico e diffidente come suo solito, rimase molto scosso dal racconto di quell’uomo, costretto ad abbandonare la sua terra natia. Nonostante non vedesse di buon occhio gli abitanti del continente, provò molta empatia per l’ex monaco: si immedesimò in lui e comprese perfettamente la sua frustrazione ed il suo desiderio di riscatto. Ukon non poteva neanche lontanamente immaginare di condurre una vita al di fuori di Vaygrjord oppure una vita che non fosse improntata alla lotta, al duello ed alla caccia. La foga, il coraggio nell'affrontare un nemico e lo sprezzo della morte erano valori in cui credeva ciecamente e che scorrevano orgogliosamente nel suo sangue. E sappiamo bene quanto ripugnanti l’Impero considerasse certe loro pratiche ed usanze, declassandole come barbare ed incivili. Prima o poi gli usi e costumi tramandati di generazione in generazione da abili e valorosi guerrieri sarebbero stati soppiantati dalle frivolezze di quegli smidollati imperiali.
    Questo pensiero lo disgustava ogni volta.

    Ecco, forse l'odio e la furia omicida di Ukon nei confronti degli imperiali, ancor più che dalla vendetta per la brutale sconfitta subita, nascevano dal desiderio di preservare inalterata la millenaria cultura della sua terra, minacciata dalla nuova ideologia illuministica che l'Impero portava con se. Una cultura forse retrograda e a tratti barbara ma che era il suo marchio di fabbrica. Uno stile di vita che lo aveva reso un uomo sicuro e deciso, prima ancora che un guerriero inarrestabile ed incedibile. L'Impero minacciava la sua identità.





    Edited by mrxxx - 7/10/2017, 23:59
     
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    Roy Xing gli fece aprire gli occhi, spiegandogli di condividere le sue idee, ma che sarebbe stato completamente inutile tornare dai suoi compagni senza prima avere tra le proprie mani una prova concreta delle sue ragioni: se non si erano mossi sino a quel momento di certo il suo arrivo non avrebbe smosso le acque, nemmeno se fosse riuscito a prenderli a mazzate uno ad uno (eh sì, questo era davvero il suo brillante piano), a meno che fosse arrivato con una prova tangibile del vantaggio che c’era nel mettere piede fuori da quel luogo e nel reclutare nuovi alleati. Perché oggettivamente parlando, oramai, con tutto il consenso passivo che l’Impero si era conquistato nel tempo e considerato che nessun civile desiderasse restare di nuovo coinvolto in una straziante guerra che avrebbe portato sangue e morte tra i propri cari, non restava altro da fare se non creare un alleanza di guerrieri devoti alla causa di riappropriarsi delle proprie terre, ovunque esse si trovassero.

    L’isolazionismo era ciò che voleva l’Impero. L’unione tra guerrieri conservatori ciò che non si aspettava.

    Non era facile convincere i varyag a collaborare con altri, Ukon ne era l’esempio. Orgogliosi e testardi com’erano avrebbero accettato solamente guerrieri che consideravano al proprio livello, disposti a sottoporsi a duelli, torture e prove di iniziazione mortali per garantirsi la loro fiducia. Per questo motivo Roy, non sicuro che avrebbero accettato la sua proposta, era pervenuto a Vaygrjord da solo e si era promesso di tornare a prendere i suoi ad Haven solo e soltanto qualora fosse riuscito ad accalappiarsi la fiducia dei vichinghi e a stringere con loro un patto.

    Purtroppo aveva sottovalutato l’ostilità del territorio sconosciuto nel quale si era addentrato. Ferito e moribondo, sapeva di avere le ore contate, tuttavia era certo che se i suoi compagni si fossero presentati alla Fortezza assieme ad Ukon, barbaro cazzuto e purosangue, sarebbero stati sicuramente accolti, o per lo meno avrebbero ricevuto un trattamento di favore. Meno brutale.

    Conquistatosi il rispetto e la stima di Ukon per le gesta compiute, il coraggio e l’altruismo patriottico, confermò la sua indole e le sue parole facendogli un dono con il quale i suoi compagni di Ephiora lo avrebbero certamente riconosciuto. Il monaco infatti aveva raccolto tutte le anime dei grandi guerrieri varyag morti lontano da casa durante il loro ultimo assalto all'Impero. Anime rancorose, bramose di sangue ed ancora desiderose di combattere ma senza un corpo che le custodisse e che potesse esprimere concretamente le loro pulsioni. Roy Xing, tramite un antichissimo quanto arcano rituale, aveva provveduto ad inserire tutta la forza di quelle anime nel corpo di Ukon. Sarebbe stato a lui comprendere l’uso e l’utilità di quella forza, nonché riuscire a contenerla all’interno del proprio umano fisico.




     
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    In effetti il pelatone da quel giorno si sentiva più energico e furioso, più del solito. Aveva bisogno di dormire e mangiare meno per recuperare le energie dopo una lunga marcia o una dura lotta. E poi riusciva a camminare per più chilometri e a menare fendenti con meno fatica. Eppure era sicuro che quel potere fosse molto più grande di quanto lui era riuscito a padroneggiare nel corso di lunghe ore di meditazione passate ad ascoltare la “voce delle anime” racchiuse dentro se. Doveva ammettere, per quanto gli sembrasse assurdo, che quando combatteva sentiva una foga ed un’eccitazione travolgente venirgli da dentro. Non che in passato combattesse con meno vigore o con meno brama, ma era come se vi fosse un intero gruppo di guerrieri a supportare il peso della sua ascia oltre ai suoi mastodontici bicipiti.

    Se fosse davvero riuscito a comprendere al meglio come danneggiare le anime dei propri avversari per sottrargli energie e forze, sarebbe diventato una macchina da guerra ineguagliabile. Inarrestabile. Tremenda. Più si combatteva e più si sarebbe potenziato. La stanchezza degli altri sarebbe corrisposta al suo trionfo portentoso.

    Comunque sia, per rendere onore e gloria al vecchio monaco, dopo avergli dato una degna sepoltura tra le vette delle montagne, aveva deciso che si sarebbe diretto ad Haven per dare la triste notizia ai compagni d’armi che contrariamente attendevano speranzosi il suo ritorno. Sarebbe stata l’occasione per metterli alla prova e vedere se fossero degni di tornare assieme a lui alla Fortezza. Peccato però che ad Haven non ci sarebbe mai arrivato.

    Già perché dopo essere partito da Vaygrjord con una barchetta tutta scassata e per nulla adatta ad una traversata, quelle utilizzate dai pescatori per intenderci, era riuscito per grazia divina e fortuna smisurata ad attraccare a Bentus, prima che la barca lo salutasse per il fondale marino. Qui, tornato per la prima volta alla civiltà dopo anni di isolamento, aveva scoperto che il Comandante Supremo del suo esercito, dato per spacciato, incredibilmente era ancora vivo. Era stato catturato e fatto esibire come trofeo da conquista all’arena di Louyhong, la più famosa ed importante arena di gladiatori al mondo, conosciuta anche per essere la meta di prigionieri della massima pericolosità e criminali efferati oltre che dei migliori combattenti del continente. Una sorta si alternativa tradizionale all’ergastolo o alla pena capitale.





    Edited by mrxxx - 13/10/2017, 17:36
     
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    Ukon nutriva grande stima per quell’uomo. A dire il vero tutti i varyag lo ammiravano, tanto da averlo riconosciuto e nominato Comandante Supremo dei vari Clan, nonché Re Vichingo. Vaygrjord infatti non era mai stata una terra con una popolazione molto unita. I vari Clan che la abitavano erano spesso troppo lontani ed isolati l’uno dall’altro per poter intrattenere rapporti economici e scambi culturali costanti. A volte poi le diversità facevano sorgere dei conflitti. Tuttavia vi era un substrato culturale comune, derivato dal fatto di possedere gli stessi antenati, pertanto tra la maggior parte dei Clan vi era molta collaborazione e rispetto nei momenti in cui la loro terra veniva minacciata da invasori esterni, da coloro che non erano varyag purosangue. In queste situazioni di pericolo il Gran Consiglio dei Clan, formato dai migliori guerrieri, nominava un Re Vichingo che potesse coordinare le varie forze.

    Il valoroso Comandante, sprezzante della morte, si era sacrificato per loro. Era grazie a lui ed al suo smisurato coraggio che Ukon e gli altri impavidi guerrieri fautori dell’ultimo disperato assalto alla capitale imperiale erano riusciti a sopravvivere e a lasciare quel luogo sani e salvi per rintanarsi nella Fortezza. Era rimasto indietro per coprirgli le spalle, dandogli così una possibilità di fuga. Lo avevano dato tutti quanti per spacciato e lo avevano compianto amaramente. Gli avevano persino giurato di vendicarlo un giorno e gli avevano fatto i migliori auguri per il viaggio che lo avrebbe attesto per raggiungere il Vahalla, il luogo sacro oltremondano dove risiedevano le anime audaci degli eroi e dei grandi antenati morti gloriosamente sul campo di battaglia. Se adesso era ancora vivo, non poteva di certo lasciare a marcire nella denigrazione pubblica quella leggenda vivente che tanto aveva fatto per loro, per lui. Se Ukon fosse riuscito nella titanica impresa di liberarlo e riportarlo indietro, a Vaygrjord, egli col suo carisma sarebbe certamente stato in grado di riorganizzare le forze per una nuova offensiva. Doveva solamente trovare qualcuno di altrettanto pazzo che fosse disposto ad accompagnarlo in questa avventura, infondo non aveva mai messo piede al di fuori della sua glaciale isola.

    A Bentus tuttavia non venne solamente a sapere dell’incredibile sopravvivenza del Comandante. Incontrò quasi per caso, in una locanda, un compagno di vecchia data, il cacciatore Brann. Egli gli spiegò del ritorno degli Antichi, ossia draghi ritenuti estinti che nei secoli precedenti terrorizzavano una pericolosissima e selvaggia Kalendor, e della sua intenzione di abbatterli. Ukon, da avido cacciatore qual’era, desideroso di partecipare alla cattura per fregiarsi del titolo di Ammazzadraghi, nonché intenzionato a comprendere quali oscuri risvolti si celassero dietro il loro ritorno, si unì con fierezza alla spedizione del vecchio amico, sebbene questo significasse dover ritornare a Vaygrjord, ossia da dove era appena venuto. Tutto il resto dall’incontro con il generale imperiale e le sue truppe all’arrivo alla Necropoli, è storia.





    Edited by mrxxx - 13/10/2017, 17:39
     
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    Dopo aver lasciato Brann in quel luogo dimenticato da dio, finalmente ora poteva tornare ai propri affari. Solo che non sapeva dove indirizzare i propri sforzi. Gli sembrava di dover partire di nuovo da capo e non voleva perdere altri mesi preziosi per poi ritrovarsi senza aver concluso nulla.

    Tre erano gli obiettivi di Ukon.
    Il primo era raggiungere i compagni del deceduto Roy Xing che lo attendevano ad Haven. Loro sarebbero potuti divenire suoi preziosi alleati dato che condividevano lo stesso odio verso l’Impero e lo stesso desiderio di liberare le proprie terre natie.
    Il secondo era liberare il Comandante catturato e rinchiuso nell’arena di Louyhong. Con lui al loro fianco i varyag avrebbero potuto riorganizzare le proprie forze e sferrare un attacco decisivo.
    Il terzo era continuare a raccogliere quante più informazioni possibili riguardo agli Antichi, quali ad esempio chi li avesse risvegliati e chi cercava di controllarli. Se esisteva davvero un modo di controllare un Drago, questo sarebbe potuto diventare un’arma potentissima al servizio della resistenza varyag, un’arma capace di cambiare le sorti del mondo e che gli avrebbe veramente garantito la possibilità di rivalsa. E qualora non fosse riuscito a domarlo, allora era bene trovare ed uccidere il Drago prima che ci riuscisse l’Impero. Infondo gli faceva gola il titolo di Ammazzadraghi.

    Accanto a questi obiettivi a lungo termine ne aveva altri due a breve termine.
    Anzitutto voleva raggiungere la Rossa e le sue truppe stanziate sulla costa a sud di Vaygrjord prima che lasciassero l’isola. Si era dato il limite massimo di una settimana per fare questo. Non poteva permettere al generale ed ai suoi uomini di fare rapporto riguardo ciò che aveva visto e scoperto sulla Necropoli e sul Drago. Inoltre voleva togliersi un sassolino dalla scarpa: l’arrivo di quella puttana aveva interrotto il suo duello con la leggendaria creatura.
    Ancor più importante di questo obiettivo era comprendere una volta per tutte quali fossero gli straordinari poteri che gli aveva donato Roy Xing tramite l’antico rituale attraverso cui gli aveva piantato in corpo le anime dei varyag purosangue caduti in battaglia durante la guerra. Era sicuro che quel potere fosse molto più grande e devastante di quanto Ukon fosse riuscito a risvegliare con i propri mezzi.


    Per quanto gli riluttasse chiedere aiuto, c’era una sola persona che avrebbe potuto aiutarlo nel venire a capo di tutti questi suoi dubbi: quel vecchio burbero ed isterico pazzo che lo aveva cresciuto. L’unico uomo di cui Ukon si fidasse più di se stesso, nonché l’unico uomo al mondo che probabilmente fosse più cocciuto e infame di Ukon stesso. Non poteva crederci di essere arrivato ad un punto talmente incasinato da dover per forza sentire la voce di quel bastardone scorbutico e scontroso.

    Merda.

    Forse c’era un solo modo per far si che quel vecchiaccio da strapazzo non gli facesse pesare troppo il suo aiuto: presentarsi da lui con la carcassa di una creatura tanto grossa quanto pericolosa, in modo tale che il vecchio riconoscesse i suoi miglioramenti in tutti questi anni che non era andato nemmeno a fargli un saluto. Era convinto poi che gli avrebbe addossato le colpe per la guerra perduta. Insomma, solo portandogli una bestia feroce avrebbe potuto garantirsi la sua stima ed il suo favore incondizionato. E poi non poteva ritornare al suo villaggio natale senza un po’ di carne fresca per i bambini. Anche Ukon aveva del buono in lui. E lo esprimeva a suo modo.



     
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    Camminava per quella piana scoscesa dove il nevischio copriva un terreno irregolare e roccioso. L’erba oramai stava appassendo per il freddo glaciale, solo alcune piante, incastonate qua e la tra i massi appuntiti, resistevano al ghiaccio che le copriva. Ed era proprio questa fase di autunno, di passaggio tra l’estate e l’inverno, che si poteva “sperare” di imbattersi in un raro esemplare di Bufalo delle Nevi.

    Queste gigantesche creature infatti stavano in letargo per tutta l’estate, rifugiandosi in alta montagna dove i ghiacciai non si ritirano mai. Il caldo infatti era capace di ucciderle. In questo periodo era praticamente impossibile scorgerne uno in quanto la loro fisionomia si mimetizzava completamente con quella dell’ambiente in cui vivevano: era facile scambiarli per dei massi qualunque, soprattutto quando erano coperti di neve. Tuttavia, nel periodo autunnale, quando il pallido sole lasciava spazio ad un cielo più grigio e le temperature calavano drasticamente, prima che l’erba potesse perire definitivamente per via del gelo, questi grossi erbivori scendevano a valle per rifocillarsi quanto più possibile di qualsiasi cosa avesse colore verde. Dall’erba alle foglie delle piante.

    Questo era anche uno dei motivi per il quale fosse così raro imbattersi in un Bufalo delle Nevi: essendo le risorse di cibo limitate, erano creature che vivevano per lo più isolate e che riuscivano a malapena a garantirsi una sussistenza con quel poco di verde che riuscivano a mettere nello stomaco. Per sfamarle infatti necessitavano di interi ettari. Di conseguenza divenivano parecchio aggressive quando qualcuno osava avvicinarsi loro e disturbarle nel loro processo di ricerca ed accumulo del cibo. Posso garantirvi però che qualsiasi viaggiatore con un minimo di coscienza ed amor proprio sarebbe fuggito a gambe levate vedendone uno dalla distanza.

    Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, Ukon non era il classico viaggiatore. Lui i pericoli li sfidava. Con audacia. In maniera impavida. Con temerarietà. Anche se erano rappresentati da un bufalo gigantesco e potenzialmente mortale. Ricordate no? Doveva portare un omaggio al suo vecchio. Dunque, quando si era imbattuto in grosse tracce fresche lasciate sul terreno, da buon cacciatore qual’era aveva deciso di seguirle, anche se inconsapevole di quello che si sarebbe potuto trovare di fronte. Aveva infatti solo sentito parlare dei Bufali delle Nevi ma non ne aveva mai visto uno dal vivo.

    E non ci mise molto a trovarlo: stava appresso ad alcuni alberi, alzato su due zampe mentre con gli artigli cercava di sradicare i rami pieni di foglie per poterseli mangiare con più tranquillità. La bestia però sembrò immediatamente accorgersi del pelato barbaro, tanto che smise di approvvigionarsi per piazzarsi sulle quattro zampe, sopra ad un masso, ed osservarlo con fare minaccioso.



    Era un essere immenso, tremendamente mostruoso. Il suo alito fumante puzzava di marcio. Non era il classico animale che Ukon aveva osato sfidare durante le sue solite battute di caccia per procacciarsi cibo. Per questa ragione persino un bruto barbaro come lui ebbe un momento di sussulto ed esitazione. Deglutì. Non si sarebbe lasciato impressionare ne sopraffare dalla paura di un avversario più grosso, ma ne aveva profondo rispetto. Perché sappiamo bene che il nostro pelatone misurava la pericolosità di un proprio avversario in base alle dimensioni. E quel bufalo aveva zampe più muscolose dei suoi bicipiti ed artigli più affilati della sua ascia. Digrignò i denti, il viso si compose ad un’espressione di rabbia furente mentre l’adrenalina circolava in corpo. Questo sarebbe stato il primo passo verso i propri obiettivi, un passo che gli avrebbe fatto prendere consapevolezza di poter affrontare ad armi pari bestie ben più grandi di lui.

    Il bufalo infatti era alto almeno tre metri e lungo cinque. Aveva un corpo massiccio e possente, tanto che i suoi fasci muscolari parevano essere letteralmente composti di roccia. Le colossali zampe, con tanto di affilatissimi artigli, le usava solitamente per fare appiglio sulle pareti rocciose delle montagne. Aveva una coda lunga, spessa e seghettata da escrescenze ossee. Tali escrescenze, ricoperte da una leggera peluria bianco grigiastra, formavano anche il suo enorme capo su cui si innestavano due cornoni orizzontali.

    Ukon di contro, dall’alto della sua pelata, non poteva fare affidamento su un fisico tanto imponente se paragonato a quello della bestia. Poteva però fare affidamento su una foga guerriera ed una eroica rabbia che coltivava da quando era un marmocchio. Guardava il mostro negli occhi, senza mostrare un minimo di perturbamento ne di insicurezza. Impugnò saldamente tra le mani l’ascia e lo scudo per poi sbatterle ripetutamente e furentemente l’una contro l’altra quasi volesse caricarsi ed allo stesso tempo impensierire il nemico con il sordo rumore metallico che ne scaturiva. Un rumore che sarebbe stato accompagnato da un suo urlo ruggente. Un urlo che bramava sangue, un urlo che introduceva alla lotta.
    [RAPIDO – Equip. Arma Pesante]
    [RAPIDO – Equip. Scudo]
    [Stance: Armored Guard]
    [Aura: Chakra Absorbtion]



    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 250
    Chakra: 250-10= 240
    Chakra Extra:

    Distanza:

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 3)
    Elemento: Aria (Rank 2)
    Armi Bianche (Rank 1)

    Arte Segreta:
    Arte Pura Rubanime (Rank 2)

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:
    [Rapido] - Equip Arma Pesante
    [Rapido] - Equip Scudo

    Slot Rimanenti:
    [Azione]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Armored Guard
    Aura: Chakra Absorbtion
    Stance: Armored Guard
    Durante questa stance il guerriero sfrutta le peculiarità delle proprie armature diventando inscalfibile.
    Diventa immune allo STUN e alle riduzioni di armatura dei talenti di penetrazione armatura.
    Se si effettua una parata, vengono parati anche gli attacchi successivi (eventuali doppi o tripli attacchi nella stessa azione)
    I talenti e gli attacchi di questa disciplina costano 1 Slot Rapido aggiuntivo.
    Questa Stance deve essere attivata all'inizio del proprio Attacco e solo se si indossa un Armatura Pesante.

    Aura: Chakra Absorbtion
    Un alone azzurognolo circonda il portatore. Si tratta di un aura prosciugante che assorbe il chakra dai presenti al suo interno.
    Se viene consumato del chakra all'interno dell'area, l'utilizzatore ne assorbe una parte, guadagnando il 20% del chakra speso.
    Se nel raggio di 30 metri c'è solo un individuo, l'assorbimento su di lui sale al 40%.
    Il chakra assorbito viene accumulato nella riserva extra (durante il prossimo recupero).
    Il raggio dell'aura è 15 metri.
    [Chakra: 10]


    Status/Buff:

    Equip:
    Arma Pesante - Classe I [Danno 40]
    Scudo - Classe I [Blocca 50]
    Armatura Pesante - Classe II [Blocca 50]

    Cooldown:







    DANNO FISICO:
    DANNO MAGICO:
    MAPPA:

    Edited by ~ y a s u - 18/10/2017, 22:18
     
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    Il Bufalo Delle Nevi




    Il Vagyr scassò insieme lo scudo e l'ascia, cacciando un urlo intimidatorio e caricandosi al contempo. La risposta del grosso bestione, per contro, non si fece attendere: come se fosse una sfida a chi cel'ha più lungo, espirò una quantità enorme di aria. Spalancò poi le fauci, facendo uscire un ruggito talmente profondo che gli alberi tutto intorno si scostarono, investiti dall'onda d'urto. Il verso era un qualcosa di gutturale, ma al contempo dal tono alto e solerte. Carico di rabbia e furore, pronto a scacciare quel piccolo essere che aveva osato disturbarlo mentre si stava rifocillando.

    Piantò le zampe sulla nuda roccia, gliartigli bucarono letteralmente il grande masso come fosse stato burro. Assunse una posa quasi impercettibile, lievemente piegato verso Ukon e con la coda che balzava lentamente da una parte all'altra.

    CITAZIONE
    Stance: Buffalo's Attitude
    Il Bufalo studia la sua preda rinunciando ad uno slot Rapido per due turni, compreso quello di attivazione. Durante l'ATTACCO del terzo turno avrà a disposizione uno slot Azione extra da spendere per un attacco fisico di base. Inoltre, dall'inizio del terzo turno la creatura guadagna +10 in Potenza sin quando non verrà disattivata questa Stance. Qualora questa Stance venga disattivata, i suoi effetti dovranno essere riapplicati da capo.

    Grugniva e si dimenava, pronto a passare all'attacco. Ma, almeno per il momento, restava fermo sulla propria posizione.



    Mappa
    (Ogni quadrato vale 2,5 metri)


    NhyYu57

    Bufalo delle Nevi




    Vita: ???
    Potenza: ???
    Resistenza: ???
    Slot: ???
    Movimenti: ???
    Buff: //
    Status: //
    Passive: ???

    TALENTI



    ???
    CITAZIONE
    Stance: Buffalo's Attitude
    Il Bufalo studia la sua preda rinunciando ad uno slot Rapido per due turni, compreso quello di attivazione. Durante l'ATTACCO del terzo turno avrà a disposizione uno slot Azione extra da spendere per un attacco fisico di base. Inoltre, dall'inizio del terzo turno la creatura guadagna +10 in Potenza sin quando non verrà disattivata questa Stance. Qualora questa Stance venga disattivata, i suoi effetti dovranno essere riapplicati da capo.

    ???
    ???

     
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    I grugniti e le urla primitive di Ukon furono capaci di infastidire ed attirare l’attenzione dell’immonda creatura, ma vennero presto sovrastate da un ruggito talmente roco, sommesso e spaventoso che fu letteralmente capace di assordare il nostro pelatone barbuto. Fu addirittura costretto ad alzare lo scudo a protezione del volto e a spostare il baricentro del proprio corpo in avanti, inclinando il corpo e puntando i piedi nella roccia sotto la neve. L’alito fetente di quella bestia famelica lo avrebbe investito come una tormenta si abbatte su un rifugio di alta montagna. Inutile dirvi che dovette tendere tutti i nervi e contrarre tutti i muscoli del corpo per non venire sbalzato via.

    ..Merda..

    Constatò impensierito mentre lentamente abbassava lo scudo appena sotto gli occhi. Forse questa volta aveva esagerato a sfidare in solitudine un bestione del genere. Persino lui, grande ed impavido vichingone, non poteva restare indifferente di fronte ad una manifestazione di forza tanto abominevole. E poi, adesso che gli era vicino, quel cazzo di bufalo era enorme. Aveva artigli che parevano sciabole e fasci muscolari che sembravano di pietra.

    ..Da lontano non mi sembrava così grosso..

    Farfugliò da dietro lo scudo, cercando di farsi più piccolo possibile, come se uno pezzo di cuoio e ferro avesse potuto nascondere quei centocinquanta chili di animale qual’era. Un brivido gli percorse la schiena. Non era il momento di arretrare, c’era solo da tirare fuori i coglioni se avrebbe voluto sopravvivere. Infondo era stato lui a disturbare la bestia, non poteva tirarsi indietro, perché un uomo, anzi un vaygr purosangue, non arretrava mai di fronte a nulla. Avrebbe dovuto fargli vedere chi era il vero animale, avrebbe dovuto trasformare quel brivido di adrenalinico timore in furia guerriera.

    TI FACCIO VEDERE IO!

    Ruggì incazzoso. Aveva molto di cui essere arrabbiato in effetti: molte frustrazioni lo avevano abbattuto in questo ultimo periodo. Era il momento di sfogarsi, lasciarsi il passato alle spalle e focalizzare la propria rabbia verso un obiettivo apparentemente insormontabile. Tuttavia, non sarebbe stato così stupido ed avventato da gettarsi alla carica senza aver prima debilitato e stancato un poco il gigantesco bisonte: Ukon era un violento sanguinario non uno sciocco sprovveduto. E c’era un solo modo per riuscire in questo intento, ossia fare affidamento al potere racchiuso nel suo corpo, il potere di strappare l’energia vitale alle anime degli esseri viventi. Il potere di un Rubanima.

    Non sarebbe stato difficile percepire la robusta forza vitale che scorreva dentro al bufalo, sia perché era tremendamente vicina, sia perché era fottutamente spaventosa. Dunque, avvicinatosi di qualche passo, dopo aver tenuto chiusi gli occhi per un attimo ed aver individuato l’anima della bestia, avrebbe scagliato un fendente con la sua ascia, un fendente apparentemente andato a vuoto, per poi tornare in posizione difensiva dietro lo scudo. In realtà, il fendente avrebbe mosso una corrente d’aria fredda atta non tanto a creare danno fisico, quanto a lacerare l’energia vitale del suo oppositore e stabilire con esso una connessione.
    [Movimento Gratuito] = 5m (da N10 a P9)
    [AZIONE – Skill: Draining Wave]
    [RAPIDO – Skill: Chakra Link]
    [Stance: Heavy Guard]
    [Aura: Chakra Absorbtion]




    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 250
    Chakra: 240-10-10-20= 200
    Chakra Extra:

    Distanza:
    da N10 a P9

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 3)
    Elemento: Aria (Rank 2)
    Armi Bianche (Rank 1)

    Arte Segreta:
    Arte Pura Rubanime (Rank 2)

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:
    [Azione] - Skill: Draining Wave
    [Rapido] - Skill: Chakra Link
    Skill: Draining Wave
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Il portatore rilascia un'onda eterea in un'area conica di fronte a sè. L'area ha gittata 10 metri e larghezza massima 5 metri.
    Venire colpiti dalla skill prosciugherà il chakra di 30.
    [Chakra: 10]

    Skill: Chakra Link
    [Rapido]
    Focus: Utilità
    Il portatore bersaglia un avversario entro i 5 metri di distanza, stabilendo un collegamento tra la propria riserva di chakra e quella dell'avversario, manifestato come un indissolubile filo di chakra.
    Fin tanto che permane, il collegamento toglie 20 chakra all'avversario ogni turno e lo aggiunge alla propria riserva extra di chakra (durante il prossimo recupero).
    Per interrompere il collegamento occorre portarsi a 15 metri dall'avversario.
    [Chakra: 20]
    [Cooldown 2 turni]


    Slot Rimanenti:
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Heavy Guard
    Aura: Chakra Absorbtion
    Stance: Heavy Guard
    Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido. Non utilizzabile durante il primo turno di combattimento.

    Aura: Chakra Absorbtion
    Un alone azzurognolo circonda il portatore. Si tratta di un aura prosciugante che assorbe il chakra dai presenti al suo interno.
    Se viene consumato del chakra all'interno dell'area, l'utilizzatore ne assorbe una parte, guadagnando il 20% del chakra speso.
    Se nel raggio di 30 metri c'è solo un individuo, l'assorbimento su di lui sale al 40%.
    Il chakra assorbito viene accumulato nella riserva extra (durante il prossimo recupero).
    Il raggio dell'aura è 15 metri.
    [Chakra: 10]


    Status/Buff:

    Equip:
    Arma Pesante - Classe I [Danno 40]
    Scudo - Classe I [Blocca 50]
    Armatura Pesante - Classe II [Blocca 50]

    Cooldown:
    0/2 Skill: Chakra Link







    DANNO FISICO:
    DANNO MAGICO:
    MAPPA: http://pyromancers.com/media/view/main.swf?round_id=218915

    Edited by mrxxx - 21/10/2017, 18:58
     
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    Il Bufalo Delle Nevi



    L'enorma animale venne investito in pieno dagli "attacchi" del pelato, se così si potevano chiamare. Si perchè alla fine dei conti non si trattavano affatto di colpi con l'ascia o cariche sovrumane, bensì di tecniche mirate ad indebolire l'energia della bestia. Questa, per contro, rispose con un'altro, roco ruggito. Si trovava nel suo habitat naturale, e aveva tutti i messi per poter autosostenersi.
    Si piegò ancora di più, senza staccare gli occhi da Ukon. Venne avvolta a poco a poco da un flebile strato azzurro mentre tutto intorno a lei il ghiaccio si faceva più spesso.

    CITAZIONE
    Skill: Ice Absorption
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Il Bufalo assorbe energia dall'ambiente cicorstante, raffreddando ulteriormente la zona attorno a se. Recupera 30 chakra.
    [Consumo: //]

    Puntò le grosse zampe, balzando giù dal salto e finendo letteralmente sopra al Vagjr. Non ci atterrò sopra, e forse era una cosa voluta. Dopotutto doveva ancora giocare con la sua preda.

    [Movimento Gratuito ~ 5 Metri][R9->P9]

    Avvicino il muso al piccolo uomo, sbuffando e spalancando le enormi fauci. Un altro, ennesimo ruggito fuoriuscì dalla bocca lurida, investendo il nostro eroe che si trovava a meno di un metro dai denti ghiacciati. All'improvviso avrebbe potuto avvertire un calo della temperatura quasi istantaneo, forse dovuto proprio a quell'immane creatura.

    CITAZIONE
    Aura: Ice Wind
    Il Bufalo può usare il suo chakra per raffreddare l'aria attorno a se. Ogni turno, chiunque sia entro i 5 metri dalla creatura subisce un danno 20 da ustioni di ghiaccio e aumenta di 1 unità i Contatori Freeze.
    [Consumo: 15]

    E fu allora che, forse, il pelatone avrebbe riconsiderato l'approccio con cui gestire quella mucca leggermente troppo cresciuta.



    Mappa
    (Ogni quadrato vale 2,5 metri)


    e8ggWcB

    Bufalo delle Nevi




    Vita: ???
    Chakra: ??? - 20 - 15
    Potenza: ???
    Resistenza: ???
    Slot: [Azione], [Rapido], ???
    Movimenti: 5 metri
    Buff: //
    Status: //
    Passive: ???

    TALENTI



    ???
    CITAZIONE
    Stance: Buffalo's Attitude
    Il Bufalo studia la sua preda rinunciando ad uno slot Rapido per due turni, compreso quello di attivazione. Durante l'ATTACCO del terzo turno avrà a disposizione uno slot Azione extra da spendere per un attacco fisico di base. Inoltre, dall'inizio del terzo turno la creatura guadagna +10 in Potenza sin quando non verrà disattivata questa Stance. Qualora questa Stance venga disattivata, i suoi effetti dovranno essere riapplicati da capo.

    ???
    CITAZIONE
    Skill: Ice Absorption
    [Azione]
    Focus: Utilità
    Il Bufalo assorbe energia dall'ambiente cicorstante, raffreddando ulteriormente la zona attorno a se. Recupera 30 chakra.
    [Consumo: //]

    ???
    CITAZIONE
    Aura: Ice Wind
    Il Bufalo può usare il suo chakra per raffreddare l'aria attorno a se. Ogni turno, chiunque sia entro i 5 metri dalla creatura subisce un danno 20 da ustioni di ghiaccio e aumenta di 1 unità i Contatori Freeze.
    [Consumo: 15]

     
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    CITAZIONE
    Ho notato che al turno precedente non mi sono scalato 30 di chakra. Ho moddato.

    Che potenza devastante, ne rimase affascinato ed impressionato al contempo. Forse era stato un azzardo, persino per un testone agguerrito come lui, pensare di poter debilitare la forza vitale di un bestione tanto colossale. Quello era il suo habitat naturale e da esso traeva sostentamento energetico. Tanto è vero che glaciali correnti cominciarono a roteare attorno al suo mastodontico corpo. Ukon venne investito da quella bufera e, nonostante fosse abituato al freddo estremo delle notti di Vaygrjord, sentì un brivido percorrergli la schiena sin dentro al midollo. Il suo fisico stava cercando di compensare l’abbassamento termico con il tremore. I brividi erano accompagnati dalla pelle d’oca e soprattutto dalla puzza rivoltante dell’alito di quel lurido bisonte.

    Già. Ad essere grossa non era solo la sua stazza, ma anche la l’odore fetente che proveniva dalla sua bocca. Una bocca dalle fauci aguzze che adesso poteva ammirare in tutto il suo disgusto dato che il bisonte era sceso giù dal masso piombandogli addosso e ruggendogli letteralmente in faccia. Non vi nego che Ukon restò scombussolato ed anche parecchio intontito da quell’assordante dichiarazione di guerra.
    [RECUPERO]

    E leva sta cazzo di fogna dalla mia faccia!

    Gli gridò il vichingo scocciato, menandogli un fendente ascendente dal basso verso l’alto. Il colpo era diretto al sottomento della creatura ed aveva lo scopo di serrargli la bocca una volta per tutte.
    [AZIONE+RAPIDO – Skill: Vile Assault] + [GRATUITA – Skill: Chakra Release]

    Sarebbe anche arretrato di un paio di passi. Ukon non era certo uno che si lavava tutti i giorni, ma quella ripugnanti esalazioni gli davano il voltastomaco. Erano talmente intense e dense che sembravano masticabili, tanto che sputò per terra con disgusto. E ovviamente avrebbe alzato lo scudo a protezione del corpo.
    [Movimento Gratuito] = 5m (da P9 a N9)
    [Stance: Bastion]



    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 250-20= 230
    Chakra: 200-15= 185
    Chakra Extra: 0+20+6= 26-26= 0
    Contatori Freeze: 1

    Distanza:
    da P9 a N9

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 3)
    Elemento: Aria (Rank 2)
    Armi Bianche (Rank 1)

    Arte Segreta:
    Arte Pura Rubanime (Rank 2)

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:
    [Azione]+[Rapido] - Skill: Vile Assault
    Skill: Vile Assault
    [Azione]+[Rapido]
    Focus: Offensivo
    Il guerriero ricopre la propria arma pesante di un aura di chakra, sferrando un potente attacco causando danno e applicando STUN, ignorando l'immunità della parata con protezioni.
    [Chakra: 15]
    [Cooldown 2 turni]

    Skill: Chakra Release
    [Gratuita]
    Focus: Utilità
    Il chakra accumulato nella riserva extra viene utilizzato per potenziare la prossima skill offensiva del portatore (fisica o elementale)
    Svuota completamente la riserva extra e aumenta il danno della skill del quantitativo svuotato.
    [Chakra: Nessuno]

    Skill: Chakra Link
    [Rapido]
    Focus: Utilità
    Il portatore bersaglia un avversario entro i 5 metri di distanza, stabilendo un collegamento tra la propria riserva di chakra e quella dell'avversario, manifestato come un indissolubile filo di chakra.
    Fin tanto che permane, il collegamento toglie 20 chakra all'avversario ogni turno e lo aggiunge alla propria riserva extra di chakra (durante il prossimo recupero).
    Per interrompere il collegamento occorre portarsi a 15 metri dall'avversario.
    [Chakra: 20]
    [Cooldown 2 turni]


    Slot Rimanenti:
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Bastion
    Stance: Bastion
    L'utilizzatore usa una posizione di guardia tenendo lo scudo alzato davanti a sé. La prima parata con scudo in questa stance costa uno slot rapido.


    Status/Buff:
    - Toglie 20 all'avversario e lo aggiunge alla propria riserva di Chakra Extra

    Equip:
    Arma Pesante - Classe I [Danno 40]
    Scudo - Classe I [Blocca 50]
    Armatura Pesante - Classe II [Blocca 50]

    Cooldown:
    1/2 Skill: Chakra Link
    0/2 Skill: Vile Assault







    DANNO FISICO: 10 (Potenza) +40 (Danno Arma) +30 (Passive: Heavy Metal) +26 (Skill: Chakra Release) = 106
    DANNO MAGICO:
    MAPPA: http://pyromancers.com/media/view/main.swf?round_id=219157

    Edited by mrxxx - 23/10/2017, 02:48
     
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    Il Bufalo Delle Nevi



    [DIFESA]



    Il colpo centrò in pieno la parte inferiore dell'enorme mento, serrando di scatto le grosse mandibole e intontendo parzialmente il grosso animale. Questo sbuffò mentre tornava ad abbassare il capo, ora più incazzato che mai.

    [Danno Ricevuto: 106 - 30 = 76 + STUN]
    [Chakra: - 10]


    [RECUPERO->ATTACCO]



    Ancora rincoglionito dal potente colpo, che fra parentesi aveva inferto pure qualche danno poco trascurabile, la bestia cercò di riprendersi. Scuotè il capo a destra e sinistra, acquisendo un attimo di lucidità.

    CITAZIONE
    Skill: Buffalo's Power Up
    [Gratuita]
    Focus: Utilità
    Il fisico dell'animale ha un picco di energia, rendendolo più reattivo per un breve istante. E' possibile cambiare il costo di una skill/action che consuma [Azione] in [Rapido]. Se la skill/action costa [Azione]+[Rapido], diventa [Rapido]+[Rapido].
    [Cooldown: 3 turni]

    Alzò poi il fondoschiena, mostrando la lunga coda. Piantò i piedi a terra, digrignando i denti e spingendo in maniera da compiere un giro a 360 gradi su se stesso. L'enorme protuberanza ossea impattò sullo scudo alzato del pelatone, scagliandolo a quasi una ventina di metri di distanza.

    CITAZIONE
    Action: Tail's Devastation
    [Azione] [Rapido] + [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Il Bufalo colpisce violentemente il nemico con la coda e lo scaglia indietro di 15 metri. Ha gittata 5 metri.
    Eventuali parate bloccano il danno ma non lo spostamento.
    [Danno: +20]
    [Consumo: 15]

    [Danno: 70 + 20 = 90]
    [Potenza + Action]
    [Spostamento Ukon ~ 15 Metri][N9->G9]

    Infine il grosso bufalo scattò all'indietro, saltando e ritornando sulla sua tanto amata roccia.

    [Movimento Gratuito ~ 5 Metri][P9->R9]

    Qui sorgeva solerte, le fauci leggermente spalancate mentre un rigolo leggero di sangue colava dalla parte inferiore della mandibola. Sbuffava e si agitava, sfidando Ukon.
    Punto e a capo, si apre il secondo inning.



    Mappa
    (Ogni quadrato vale 2,5 metri)


    t2TISds

    Bufalo delle Nevi




    Vita: ??? - 76
    Chakra: ??? - 35 - 15 - 10
    Potenza: 70
    Resistenza: 30
    Slot: [Azione] [Rapido] [Rapido]
    Movimenti: 5 metri
    Buff: //
    Status: STUN
    Passive: ???
    Cooldowns: Buffalo's Power Up (0/3)

    TALENTI



    ???
    CITAZIONE
    Skill: Buffalo's Power Up
    [Gratuita]
    Focus: Utilità
    Il fisico dell'animale ha un picco di energia, rendendolo più reattivo per un breve istante. E' possibile cambiare il costo di una skill/action che consuma [Azione] in [Rapido]. Se la skill/action costa [Azione]+[Rapido], diventa [Rapido]+[Rapido].
    [Cooldown: 3 turni]

    ???
    CITAZIONE
    Action: Tail's Devastation
    [Azione] [Rapido] + [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Il Bufalo colpisce violentemente il nemico con la coda e lo scaglia indietro di 15 metri. Ha gittata 5 metri.
    Eventuali parate bloccano il danno ma non lo spostamento.
    [Danno: +20]
    [Consumo: 15]

    ???



    Edited by ~ y a s u - 24/10/2017, 19:27
     
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    Finalmente si poteva avere un po’ di sollievo da tutto quel fetore. Il suo colpo infatti fu abbastanza potente da serrargli la mandibola. Ukon si compiacque tremendamente vedendo la lama della sua arma conficcarsi nella carne del bestione. Un ghigno sadico si dipinse sul suo volto. Forse non sarebbe stata una passeggiata, ma questo assalto gli aveva dato la consapevolezza di avere una possibilità per abbattere quel bestione, una consapevolezza che aveva perduto quando il bufalo inizialmente gli aveva ruggito in faccia mostrandogli le affilatissime zanne e i robustissimi artigli. Se si fosse giocato bene le proprie carte ed avrebbe fatto ricorso alla sua spavalda e cazzutissima audacia, nemmeno un bisonte grande il quintuplo di lui avrebbe potuto arrestarlo.

    E davvero avrebbe dovuto far ricorso a tutte le sue migliori doti guerriere e a tutta la forza bruta che aveva in corpo dato che la ciclopica creature reagì prontamente e con violenza inaudita, tanto che con una sola codata riuscì letteralmente a sparare via il vichingo. Per fortuna che aveva usato lo scudo per proteggersi dal colpo e per fortuna che la neve aveva attutito l’impatto con il terreno. Si trovò scombussolato. Probabilmente in vita sua non era mai stato alzato così di peso.
    [RAPIDO – Action: Parata con Scudo]

    ..Porca di quella tr..

    Tuttavia non era il momento di cincischiare ne di imprecare. Scossa la testa un paio di volte e si rimise velocemente in piedi, temendo una carica del suo avversario. Invece quello indietreggiò. Meglio, avrebbe potuto riprendersi dallo stordimento causato dal volo. Ebbe anche il tempo per constatare con preoccupazione che il suo scudo era stato notevolmente incrinato anche se aveva resistito egregiamente.

    [RECUPERO]

    Non poteva partire alla carica ed esporsi troppo, ma allo stesso tempo non doveva dar respiro all’animale. Così, dimezzata la distanza con una corsa impetuosa, avrebbe sfruttato tutta quella trazione per lasciar partire un fendente atto a muovere una grande quantità d’aria. Questa avrebbe assunto le fattezze di una vera e propria lama ventosa. Obiettivo era di nuovo il capo del gigantesco essere.
    [Movimento Gratuito] + [AZIONE – Action: Charge!] = 15m (da G9 a M9)
    [RAPIDO – Skill: Wind Scythe]

    E’ TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE!?

    Provocava e ruggiva il pelatone. Forse stava rischiando grosso, ma se non si fosse convinto di essere superiore a quell’essere non avrebbe mai potuto affrontarlo nella stessa maniera in cui affrontava qualsiasi essere umano. Perché sì, reputava quel bisonte una delle prede più terribili che avesse mai affrontato durante una battuta di caccia, una bestia degna della sua ascia. Una bestia abbastanza tosta da soddisfare il suo smisurato orgoglio.
    [Stance: Heavy Guard]



    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 230
    Chakra: 185-10= 175
    Chakra Extra: 0
    Contatori Freeze: 1

    Distanza:
    da G9 a M9

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 3)
    Elemento: Aria (Rank 2)
    Armi Bianche (Rank 1)

    Arte Segreta:
    Arte Pura Rubanime (Rank 2)

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:
    [Azione] - Action: Charge!
    [Rapido] - Skill: Wind Scythe
    Action: Parata con Scudo
    [Azione]
    Il guerriero effettua una parata con il proprio scudo. Consente di utilizzare lo scudo per le parate fisiche, protegge da Status del colpo e riduce il danno a seconda della resistenza dello scudo.
    E' possibile parare attacchi fisici diretti ad un altro bersaglio se la distanza che li separa è sotto i 5 metri.
    Se la distanza è di 5 metri, si può parare tale l'attacco pagando uno slot rapido.

    Action: Charge!
    [Azione]
    Una carica in rettilineo di 10 metri. E' possibile sferrare un attacco fisico alla fine di tale carica pagando solo uno slot Rapido.
    [Cooldown 3 turni]

    Skill: Wind Scythe
    [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Una folata di vento molto concentrata dalla pressione altissima e tanto localizzata da essere tagliente. Gittata 15 metri.
    [Danno: 20]
    [Chakra: 10]
    [Cooldown 1 per turno]


    Slot Rimanenti:
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Heavy Guard
    Stance: Heavy Guard
    Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido. Non utilizzabile durante il primo turno di combattimento.


    Status/Buff:

    Equip:
    Arma Pesante - Classe I [Danno 40]
    Scudo - Classe I [Blocca 50]
    Armatura Pesante - Classe II [Blocca 50]

    Cooldown:
    2/2 Skill: Chakra Link
    1/2 Skill: Vile Assault
    0/3 Action: Charge!







    DANNO FISICO:
    DANNO MAGICO: 20 (Skill: Wind Scythe)
    MAPPA: http://pyromancers.com/media/view/main.swf?round_id=219283

    Edited by mrxxx - 24/10/2017, 11:10
     
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    Il Bufalo Delle Nevi



    [DIFESA]



    La lama d'aria impattò con violenza sul muso del grosso bestione, provocando delle leggere abrasioni. Ma sotto il punto psicologico, era la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso. Nessuno fino a quel momento aveva osato tanto contro il grosso animale e quell'affronto non sarebbe rimasto impunito.

    [Danno Ricevuto: 20 ]


    [RECUPERO->ATTACCO]



    Gli occhi si macchiarono di rosso mentre una furia letteralmente "animalesca" si impadronì del gigante. Ora aveva solo una cosa in mente: banchettare con la carne del Vagyr, strappata dal freddo cadavere che giaceva in mezzo alla neve. Gli piacevano i pasti freddi. Anzi, congelati.
    Piegò le enormi zampe utilizzando la roccia come trampolino di lancio. Si fiondò letteralmente sull'avversario, nonostante la grossa mole. Il peso dell'animale aumentò l'impatto in maniera considerevole.

    CITAZIONE
    Action: Buffalo's Charge
    [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Richiede che il nemico sia ad almeno 5 metri di distanza. Carica un nemico che sia entro i 20 metri di distanza. Causa danno fisico ed applica SHOCK. Il colpo gode di un bonus alla Potenza di +10 ogni 5 metri percorsi. Non è possibile effettuare altri movimenti gratuiti o extra nel turno in cui si esegue questa Action.
    [Consumo: 10]
    [Cooldown: 2 turni]

    [Spostamento ~ 10 Metri][R9->N9]

    [Danni: 70 + 20 = 90 + Shock]
    [Potenza + Bonus]

    Ora erano uno contro l'altro, si fronteggiavano come due divinità impetuose in battaglia non solo per la propria vita, ma per il proprio onore.
    Le fauci si spalancarono ulteriormente, ma in maniera differente da prima. Il grosso bufalo emanò prima un sibilo mentre caricava il chakra. Dopo una manciata di secondi un verso gutturale, profondo, scaturì dall'apertura fetida, irrorando il campo davanti a lui di un'aria fredda come i picchi più alti delle montagne che si stagliavano all'orizzonte. "Gelo" era un diminutivo in questo caso.

    CITAZIONE
    Skill: Ice Roar
    [Azione+Rapido]
    Focus: Offensivo
    Un ruggito che muove una grande massa d'aria ghiacciata e colpisce chiunque si trovi nel raggio di 10m frontali (180°) alla creatura. Causa ustioni da ghiaccio ed aggiunge 3 unità ai Contatori Freeze.
    [Danno: 50]
    [Consumo: 20]
    [Cooldown: 3 turni]

    [Danno: 50 + FREEZE ]

    Continuò a ruggire, imponendo il proprio dominio su Ukon. Contemporaneamente tutto intorno ad esso calò un freddo intenso, non ai livelli dell'attacco frontale ma comunque da impensierire il pelatone.

    CITAZIONE
    Aura: Ice Wind
    Il Bufalo può usare il suo chakra per raffreddare l'aria attorno a se. Ogni turno, chiunque sia entro i 5 metri dalla creatura subisce un danno 20 da ustioni di ghiaccio e aumenta di 1 unità i Contatori Freeze.
    [Consumo: 15]

    Non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da un'essere così minuto, non nel suo regno di ghiaccio.



    Mappa
    (Ogni quadrato vale 2,5 metri)


    cKS5Xe1

    Bufalo delle Nevi




    Vita: ??? - 76 - 20
    Chakra: ??? - 60 - 10 - 20 - 15
    Potenza: 70
    Resistenza: 30
    Slot: [Azione] [Rapido] [Rapido]
    Movimenti: 5 metri
    Buff: ///
    Status: ///
    Passive: ???
    Cooldowns: Buffalo's Power Up (1/3)
    Buffalo's Charge (0/2)
    Ice Roar (0/3)

    TALENTI



    ???
    CITAZIONE
    Action: Buffalo's Charge
    [Rapido]
    Focus: Offensivo
    Richiede che il nemico sia ad almeno 5 metri di distanza. Carica un nemico che sia entro i 20 metri di distanza. Causa danno fisico ed applica SHOCK. Il colpo gode di un bonus alla Potenza di +10 ogni 5 metri percorsi. Non è possibile effettuare altri movimenti gratuiti o extra nel turno in cui si esegue questa Action.
    [Consumo: 10]
    [Cooldown: 2 turni]

    ???
    CITAZIONE
    Skill: Ice Roar
    [Azione+Rapido]
    Focus: Offensivo
    Un ruggito che muove una grande massa d'aria ghiacciata e colpisce chiunque si trovi nel raggio di 10m frontali (180°) alla creatura. Causa ustioni da ghiaccio ed aggiunge 3 unità ai Contatori Freeze.
    [Danno: 50]
    [Consumo: 20]
    [Cooldown: 3 turni]

    ???
    CITAZIONE
    Aura: Ice Wind
    Il Bufalo può usare il suo chakra per raffreddare l'aria attorno a se. Ogni turno, chiunque sia entro i 5 metri dalla creatura subisce un danno 20 da ustioni di ghiaccio e aumenta di 1 unità i Contatori Freeze.
    [Consumo: 15]



    Edited by ~ y a s u - 24/10/2017, 21:01
     
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