[QUEST] Spedizione a Niethlung

Spedizione a Niethlung
Ciclo: Black Flag
Quest I

Da questo momento in poi sarò io a prendere le redini della Compagnia e solo a me dovrete dar conto ed ubbidire.

Una fragorosa risata si alzò dal ponte della nave. Avevo usato un tono secco e deciso ma sembravano non prendermi sul serio e credevano fossi solamente una raccomandata con un bel visino e priva di reali capacità. Eppure quando mi aggiravo tra di loro assieme a mio padre, nessuno aveva osato schernirmi in quel modo. Era il momento di fargli capire che sapevo anche cavarmela da sola. Agitando un braccio, avrei lasciato partire dal palmo della mano un getto acquatico che avrebbe letteralmente scaraventato giù dalla nave, in mare aperto, uno di quegli sporchi marinai con quella chiassosa ed insopportabile risata. Gli altri si zittirono in un istante.

Nessuno di voi è indispensabile. Posso farmi un giro al molo di Altilanthia per trovare nel giro pochi minuti altri dieci scaricatori disposti a salpare subito e fare il vostro mestiere per ancor meno soldi. Ma spero di non dover arrivare a tanto.

Parlare di soldi era sempre il modo giusto per mettere sull’attenti le persone, di qualunque rango sociale esse fossero. Dovevano capire che io ero il capo e loro i dipendenti.

[…]

Avevate assistito a tutta la scena dato che anche voi vi trovavate a bordo di quella nave, a poppa sulla parte rialzata, accanto alla bionda. Accanto a voi c’era anche un altro uomo anziano e barbuto con il timone in mano che probabilmente doveva essere il capitano del brigantino. La bionda invece, incredibile a dirsi, era la vostra committente, nonché la proprietaria della Compagnia di cui appunto faceva parte anche questa imbarcazione. E stando alle sue parole era appena succeduta al padre nella gestione dell’impresa. Forse per questo aveva deciso di assoldare dei mercenari: per essere sicura che tutto sarebbe filato per il verso giusto nel suo primo viaggio di affari. Il vostro compito sarebbe appunto stato quello di proteggere il brigantino contro un’eventuale attacco pirata.

Questi tre signori ci faranno compagnia per tutto il viaggio. Sono tre mercenari assoldati dalla sottoscritta per contrastare un eventuale attacco pirata. Percorreremo una rotta diretta e controllata dalla marina imperiale, ma di questi tempi la prudenza non è mai troppa. Ora su, forza, tornate al lavoro!

Gridò ai marinai scuotendo le braccia seccata. Era certamente una donna tanto decisa quanto altezzosa dalla quale non avreste dovuto farvi ingannare dal visino innocente. Da quella posizione rialzata comunque avevate piena visione sulla nave: era la classica imbarcazione commerciale, non grande ma estremamente rapida, con un albero maestro centrale e due alberi più piccoli a poppa e prua. Sotto la poppa vi era la stanza del capitano e di Madmoiselle, mentre sottocoperta vi era la stiva con il deposito per le merci e le brande dove dormivano i marinai. La bionda si sarebbe dunque rivolta a voi con tono più mansueto mentre si aggiustava sulla testa uno sfarzoso cappello per proteggersi dai picchianti raggi solari della tarda mattina.

Sono Madmoiselle Anastasya Elowhin, siete i benvenuti sulla mia nave, la Excelsior.

Disse allargando le mani con grande orgoglio ed affabilità. Si sistemò dunque un paio di ciocche bionde che il vento le aveva spostato sul suo viso.

Come ben sapete solcheremo queste acque sino a Niethlung dove ci attende un mio cliente per scaricare la merce e fare rifornimento. Si presume un viaggio tranquillo, ma verrete comunque pagati alla fine. Posso sapere i vostri nomi? Immagino abbiate già avuto un’esperienza pregressa simile, sbaglio? Se avete una qualsiasi domanda o una richiesta particolare potrete tranquillamente rivolgervi a me ed al qui presente capitano.

Disse sfoggiando un sorrisetto accondiscendente. Vi trovavate già in viaggio, eravate appena usciti dalle acque portuali di Altilanthia, e la piccola imbarcazione stava prendendo grande velocità sospinta dal vento. Il mare era calmo e piatto, il cielo sereno. All’orizzonte non si vedeva nessuno se non le punte degli alberi maestri di altri brigantini commerciali in viaggio verso l’Arcipelago di Vaygr.

MAPPA

Descrizione Imbarcazione
Un brigantino lungo circa 50m e diviso in tre parti. La poppa e la prua sono leggermente rialzate e vi si può accedere tramite due scalinate di lato. L'albero maestro centrale è l'unico su cui ci si possa arrampicare per issare o abbassare le vele.

Spedizione a Niethlung
Ciclo: Black Flag
Quest I

Andiamo bene pensò sarcasticamente Anastasya alzando con disappunto e scetticismo un sopracciglio. Aveva arruolato quei tre personaggi semplicemente perché erano stati i primi nonché gli unici ad essersi presentati. Era proprio vero che di questi tempi i mercenari scarseggiavano e che molti si spacciavano come tali pur non avendo alcuna competenza, ma semplicemente per scroccare una paga. Due dei tre assoldati infatti non avevano alcuna esperienza pregressa: uno pareva psicopatico ed era vestito in maniera per nulla adatta ad un viaggio in mare (per lo meno essendo un cappellaio forse avrebbero potuto discutere di moda, argomento assai apprezzato dalla bionda), mentre l’altro addirittura uno non era mai stato su una nave (se sperava di conquistarla andando in giro a petto nudo si sbagliava di grosso). Sbuffò e si scambiò un’occhiata di difficile interpretazione col capitano. Di certo non sprizzava dalla felicità, ma rispose comunque alle loro domande.

Come dice il nome stesso della nostra Compagnia, siamo specializzati nel trasporto di cibi e bevande prelibati nonché di pietre preziose e marmi provenienti direttamente dalle miniere di Vaygrjord. Di rado capita anche che trasportiamo materie prime quali ferro e pellame ad esempio, ma non è questo il caso. I nostri acquirenti sono tutti mercanti con cui collaboriamo da anni i quali a loro volta rivendono le merci ad un pubblico che, come potrete intuire, è per lo più benestante ed altolocato.

Fece una pausa. Era dunque una barca che trasportava beni di lusso e non viveri di prima necessità o materie prime atte a costruire utensili quotidiani. Questo era anche uno dei motivi per cui suo padre era riuscito a reggere la concorrenza per quasi vent’anni: il mercato dei beni di lusso non ha mai crisi.

Per questo motivo siamo un obiettivo molto ambito dalle imbarcazioni pirata. Abbiamo cibo di ottima qualità che possa soddisfare le loro lunghe permanenze in mare e soprattutto abbiamo interi forzieri di gemme, smeraldi, zaffiri ed altre pietre ancora che sono facilmente rivendibili per denaro al mercato nero.

Parlando, avrebbe squadrato da capo a piedi il terzo mercenario, il più anziano, che aveva invece un aspetto più autorevole e vantava un’esperienza in mare lunga tutta una vita. Le sue parole e le sue domande mirate testimoniavano la sua conoscenza, inoltre era stato l’unico ad adoperarsi per salvare il marinaio finito in mare, conquistandosi così immediatamente la stima degli altri mozzi e del capitano. Forse non tutti i suoi soldi per pagare i loro ingaggi sarebbero stati sprecati.

Madmoiselle, se posso vorrei rispondere io alle domande di quest’uomo.

A parlare con voce roca da sotto il barbone fu proprio il capitano. E la bionda con un cenno positivo gli diede il via libera.

Lavoro in questa Compagnia da quando il padre della signorina l’ha fondata e devo dire che in tutta la mia carriera sono stato attaccato parecchie volte dalle navi pirata. A volte siamo riusciti a sfuggirgli ed altre volte abbiamo dovuto cedere ai loro ricatti. Quasi sempre i pirati tendono a non uccidere tutto l’equipaggio e a non abbattere le navi ma solo ad impossessarsi del carico, cosicché possano tornare a saccheggiarle un’altra volta.

Per questo motivo molto spesso i pirati sono visti solo come dei grandi scansafatiche libertini e desiderosi di spassarsela, più che come criminali spietati.

Negli ultimi tempi però molte cose sono cambiate. Le principali rotte commerciali sono pattugliate da imponenti vascelli imperiali che fanno sempre avanti e indietro da un porto all’altro o che addirittura sostano fermi nel mezzo dell’oceano per fare da punto di riferimento. Questo ha reso gli attacchi dei pirati molto meno frequenti ma al contempo molto più violenti. Inoltre, ciò ha portato a far si che gli equipaggi di pirati un tempo in competizione si alleassero tra loro per formare vere e proprie flotte capaci di contrastare l’organizzazione imperiale.

I pirati avevano capito che combattendo isolatamente non avrebbero mai potuto sconfiggere la marina imperiale ne prendere il controllo delle rotte, ergo si sono uniti in vari gruppi più o meno estesi sotto un’unica bandiera, ponendosi obiettivi comuni quali la condivisione dei beni saccheggiati.

Ci sono vere e proprie flotte pirata, capitanate solitamente da un vascello principale, che si spartiscono interi appezzamenti di oceano e provano a prendere il controllo delle vie marittime principali. Quest’ultime sono diventate una sorta di linea di confine tra le varie zone controllate da diverse bande di pirati. E sono ormai sempre più frequenti gli scontri in mare aperto tra flotte di pirati e flotte imperiali, così come non mancano scontri tra flotte piratesche in competizione tra loro. E ovviamente quando ciò accade la marina imperiale non può far altro che gioire e godersi lo spettacolo di vederli farsi fuori a vicenda.

In sostanza i pirati, organizzandosi tra di loro, avevano conquistato fama e potere. Ed erano diventati sempre più temuti, soprattutto dai commercianti semplici.

Noi non possiamo far altro che affidarci alla marina e a noi stessi. Su questa nave tutti sappiamo impugnare un’arma, ma sinceramente ne faremmo volentieri a meno. Non siamo combattenti e non vogliamo perdere in maniera futile le nostre vite.

Letto tra le righe: se potevano portarsi a casa la pellaccia fuggendo o cedendo le proprie merci avrebbero scelto questa soluzione.

Tuttavia abbiamo anche un paio di cannoni se è questo quello che mi stai chiedendo.

Per quanto riguardava la tua armatura Einar.

No, non abbiamo nulla di simile a bordo, mi spiace. Abbiamo solo vestiti leggeri e trasportiamo solo l’essenziale per essere il più veloci possibili in mare.

E la velocità era anche ciò su cui facevano affidamento in caso di attacco.

Non abbiamo nemmeno un medico tra di noi, anche se sottocoperta c’è un nostro marinaio che se ne intende di medicinali e malattie. E’ anche colui che si assicura di controllare e mantenere la qualità e la freschezza degli alimenti che trasportiamo.

Dunque il capitano vi avrebbe spiegato che in totale l’equipaggio era formato da altri 12 membri oltre lui in veste di navigante e capitano: un addetto della qualità del cibo e “medico”, un contabile, un cuoco e altri 9 tra marinai e scaricatori. A queste 13 persone andavate aggiunti voi tre ed Anastasya, per un totale di 17 persone a bordo.

A proposito di Anastasya, aveva ascoltato il discorso sventolandosi il viso con la mano. I raggi picchianti del sole in mezzo al mare si facevano sentire. In ogni caso era rimasta piacevolmente sorpresa da Einar.

Credo che Einar sia il più adatto a prendere il comando delle operazioni di difesa qualora qualcosa dovesse succedere. Non credete?

Disse rivolgendosi al cappellaio ed al pompato. Voleva una conferma sul fatto che avrebbero collaborato seguendo le eventuali direttive del mercenario più esperto.

In ogni caso, chi dei due desidera andarmi a prendere una bevanda fresca sottocoperta e chi invece sarebbe così gentile da farmi un po’ di aria con quel giornale laggiù?

Chiese con garbo ad Akira e Jin. Vi stava prendendo in giro? No. Vi stava sottovalutando? Sì. Ed era per questo che vi stava usando alla stregua di servi personali. Avreste acconsentito ad un trattamento simile? Sia ben chiaro, non vi era nessuna malizia, solo una innocente richiesta da parte di una ragazza forse un po' troppo viziata. Ma era certa che almeno il ragazzone, Jin, si sarebbe messo a sua disposizione. Aveva notato una certa timidezza in lui nonostante il suo aspetto da duro.

MAPPA

Descrizione Imbarcazione
Un brigantino lungo circa 50m e diviso in tre parti. La poppa e la prua sono leggermente rialzate e vi si può accedere tramite due scalinate di lato. L'albero maestro centrale è l'unico su cui ci si possa arrampicare per issare o abbassare le vele.

Spedizione a Niethlung
Ciclo: Black Flag
Quest I

Mani sui fianchi e sguardo severo: non gli piacevano ne i modi ne l’atteggiamento di quel cappellaio da strapazzo. Il solo ed unico motivo per cui non alzò il braccio per scaraventarlo fuori dalla nave con un getto acquatico fu perché sosteneva di aver passato parecchi anni tra le acque di quei mari. E qualcuno con esperienza non poteva che fare al caso loro. Probabilmente troppa salsedine lo aveva rincoglionito.

Credo che il capitano Frick non avrà problemi a mostrarti le sue carte nautiche.

Disse indicando con un dito un piccolo tavolino accanto al timone su cui appunto si trovavano un paio di carte nautiche con tanto di compasso e goniometro. Gli aveva parlato con diffidenza, usando un tono quasi sgarbato: avrebbe sofferto il caldo piuttosto che farsi sventolare il giornale da un tipo come quello. Più gli stava lontano e meglio era.

Sarebbe quindi tornata ad ascoltare Einar, colui di cui si fidava di più in assoluto. Il suo pessimismo la lasciò piuttosto sorpresa e anche la sua strategia non la convinceva del tutto. Ma non era certo un’esperta, ergo se fingere di arrendersi poteva servire ad evitare uno scontro a fuoco e a salvare nave e carico, allora andava più che bene. Non aveva assolutamente intenzione di morire per mare o peggio di essere carne fresca nelle mani di lupi di mare. Anche il capitano sembrava dello stesso avviso.

I cannoni sono armi recenti, inventate dalle menti degli imperiali. Negli ultimi anni tuttavia anche alcune navi pirata sono riuscite ad entrarne in possesso, sia acquistandoli dal mercato nero e sia trafugandoli direttamente alle navi imperiali che riuscivano ad abbattere. Noi invece ne abbiamo acquistati un paio direttamente dall’Impero, tramite una speciale licenza, in quanto a volte trasportiamo merce che serve anche a loro e come tale, non potendoci sempre garantire una scorta diretta, ci hanno affidato armi più potenti di spade e moschetti.

Nel frattempo Jin non avrebbe avuto difficoltà a trovare il cuoco sottocoperta.

La signorina Anastasya è sempre stata un po’ troppo viziatella. Forse suo padre avrebbe dovuto darle qualche sberlone in più.

In ogni caso, una volta portata la bevanda alla ragazza, questa lo avrebbe ringraziato con un ampio sorriso ed un occhiolino.

Grazie mille caro.

Sareste rimasti liberi per il resto del viaggio, con l'unico obbligo di partecipare al banchetto che si sarebbe tenuto di li a poco.

MAPPA

Descrizione Imbarcazione
Un brigantino lungo circa 50m e diviso in tre parti. La poppa e la prua sono leggermente rialzate e vi si può accedere tramite due scalinate di lato. L'albero maestro centrale è l'unico su cui ci si possa arrampicare per issare o abbassare le vele.

Spedizione a Niethlung
Ciclo: Black Flag
Quest I

Una volta poteva anche sorvolare, ma quel tipo iniziava davvero ad infastidirla, rovinando la pace e la quiete di un tranquillo viaggio in mezzo al mare. Inoltre c’era il rischio che anche la ciurma, sebbene ridesse dei suoi atteggiamenti da strapazzo, finisse per considerarlo più un elemento di disturbo che un elemento su cui fare affidamento.

Adesso basta! Vedi di darti una calmata e di non chiamarmi più bambolina se non vuoi finire in pasto ai pescecani!

Poco importava se si vantava di essere un navigante. Se non la rispettava avrebbe comunque fatto una brutta fine. Meglio pochi ma buoni.

Su quali navi sei stato Akira? Quali rotte hai percorso?

Provò saggiamente a stemperare il capitano, cercando di capire se davvero l’esperienza di navigante che il cappellaio vantava potesse essergli utile in qualche maniera. Ma era anche un modo per metterlo alla prova: Akira non aveva affatto la parvenza di un marinaio, tantomeno di un navigante. Il capitano Friks non era di certo uno che giudicava dalle apparenze, ma le bugie, Akira, molto spesso hanno le gambe corte. E purtroppo per te non è possibile prendere in giro un lupo di mare che in quelle acque ci ha veramente solcato per una vita intera. Le tue parole pronunciate forse con un po’ troppa leggerezza rischiavano di ritorcersi contro di te.

[…]

Nel frattempo Einar si stava dando da fare per istruire la ciurma circa l’atteggiamento che avrebbe dovuto tenere in caso di attacco. Inoltre stava aiutando a sistemare e nascondere tutte le armi. Gli uomini parevano fare grande affidamento su di lui, sentendosi sollevati dalla sua presenza autorevole.

Dei due cannoni che ne facciamo?

Chiese uno dei marinai. Le scelte erano due. La prima era nasconderli sul ponte della nave assieme al resto delle altre armi, magari coprendoli con un telo, per poi utilizzarli al momento opportuno. La seconda invece era sbarazzarsene definitivamente gettandoli in mare assieme a tutte le palle di acciaio per essere più veloci in caso di avvistamento di nave nemica e tentare così la fuga.

[La decisione spetta ad Einar, sebbene gli altri possano comunque dare un’ opinione. Tenete conto che liberarvi del peso dei cannoni e delle palle di cannone, oltre che dei sacchi di polvere da sparo e tutto ciò che vi è connesso, vi consentirà di guadagnare un 5% in più di velocità qualora siate sottovento. Tenete però anche conto del fatto che, come detto nel post precedente, i cannoni sono stati precedentemente acquistati dalla Compagnia.]

Ma sul ponte non si stava solo allestendo la preparazione ad un eventuale attacco, ma anche la preparazione ad un banchetto. E tutti voi avreste gradito rifocillarvi con frutta fresca ed acqua visto il sole cocente che splendeva sopra le vostre teste. Peccato però che per uno di voi in particolare mangiare non sarebbe stata la scelta più opportuna. Il povero Jin, che probabilmente per tutto questo tempo aveva aiutato con diligenza oppure aveva mantenuto un basso profilo, sarebbe stato colto alla sprovvista da quella che in gergo è chiamata la “malattia del marinaio”.

Nel mare i pericoli non erano solo i pirati.
Presto lo avreste capito a vostre spese.

MAPPA

Descrizione Imbarcazione
Un brigantino lungo circa 50m e diviso in tre parti. La poppa e la prua sono leggermente rialzate e vi si può accedere tramite due scalinate di lato. L'albero maestro centrale è l'unico su cui ci si possa arrampicare per issare o abbassare le vele.