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.Glavrio LeautanantGlavrio era li, dinanzi al gran cancello che dava all'arena, dalla zona d'attesa per i gladiatori. Dietro di se vi erano due file di pance appoggiate alle mura, con altri gladiatori in attesa del loro turno, poco oltre la loro posizione vi erano i vari manichini con armi ed armature, infine la porta che conduceva oltre quel limbo. Glavrio aveva già tutto l'equipaggiamento di cui necessitava, i suoi due coltelli votivi, con incise sacre preghiere alla dea Maihara; la sua dea.
Glavrio non ha mai odiato nessuno, nonostante tutta la sofferenza che ha provato in tenera età, non ha mai rivelato a nessuno i retroscena della sua vita e le continue serie di eventi negativi, che lo hanno portato al tempio della dea. Non passa giorno in cui non smette di ringraziare, chiunque sia stato un pessimo esempio per lui; perché senza di loro non sarebbe mai divenuto un inquisitore.
Tra i gladiatori che attendevano di essere chiamati per il combattimento, ve n'era uno terrorizzato, tremante e rannicchiato in un angolo, stringeva una collanina in ferro. Glavrio incuriosito si avvicinò ed una volta giunto dinanzi al poveretto terrorizzato, raccolse le parole e disse; "Per quale motivo colmi il tuo cuore di paura, ragazzo.", il gladiatore era di poco più giovane di Glavrio, ma come ogni inquisitore è solito presentarsi come un padre, un pastore di veneranda saggezza. Il giovane alzò lo sguardo per notare Glavrio, l'altezza e la muscolatura dell'inquisitore amplificano il suo senso di timore. "Io...ecco..." non trova risposta per le parole del servo di Maihara, iniziando a balbettare inutilmente. "Stringere falsi idoli, non ti porterà alcun sollievo, ragazzo. Dai a me quel pendaglio di poco conto, epurerò il mondo dalla sua pessima aura." disse Glavrio, con tono sospirato e lieve, come era solito fare. Il gladiatore spostò rapidamente lo sguardo sul ciondolo, era incerto sul da farsi, ma ora temeva che l'omone che gli si era parato davanti potesse spingersi oltre, per ottenere il pendaglio in ferro. Così il giovane lo porse all'inquisitore, con l'apertura di entrambe le mani.
Glavrio osservo il ciondolo, dopo averlo colto dalle mani del gladiatore; il ferro prendeva la forma di una serpe, che si attorciglia intorno ad una croce, con la zampa che punta verso sud allungata. "Quale scempia creazione mortale, perché consumare le fragili risorse di questa terra, in idoli così falsi?!" chiese retoricamente Glavrio, per poi generare delle folate leggere di vento sul palmo della mano, che in poco tempo sbriciolarono il ciondolo, facendone cadere a terra i frammenti. Il gladiatore, confuso, osservò incredulo la scena, per poi trovarsi rapidamente le mani di Glavrio sul volto, con i pollici poggiati sulle guance del giovane, ora tremante più che mai. Il gladiatore pensa che sia giunta la sua ora, chiude gli occhi e delle lacrime scorrono il viso leggermente paffuto del ragazzo, bagnando anche le dita dell'inquisitore. Ma poi, con dolcezza, i polpastrelli dei pollici di Glavrio iniziano ad asciugare le lacrime del giovane, iniziando ad accarezzarne il volto. "Che la dea Maihara di indichi la via, per una vita piena di amore e passione; dunque non temere la fine nell'arena, in quanto inizio di una calorosa armonia." terminò Glavrio, per poi distogliere le mani dal volto del ragazzo.
Una voce dal fondo del corridoio si fece udire, inondando tutta la stanza; "Inquisitore! Tocca a te, non perderti in chiacchiere, anche se pochi questi spettatori hanno pagato per uno spettacolo marziale!" disse con autorità il tizio, probabilmente il gestore dell'armeria. Il cancello iniziò ad aprirsi, la luce del sole filtrava nella sala, mentre Glavrio torna in posizione eretta ed inizia a dirigersi verso l'uscita, per poi trovarsi nell'arena, dove una manciata di spettatore osservava in attesa dello scontro. Il cancello si richiuse e dinanzi all'inquisitore vi si parò un ragazzo, dai tratti pareva essere di Ephiora, regione che non significa nulla per Glavrio.
- Il mio nome è Dyan e spero di non deluderti in questo duello. - disse lo sfidante.
"Deludermi? Il combattimento non significa nulla, indipendentemente da chi sia l'avversario." pensò Glavrio, mentre osservava l'avversario, di certo vi era un divario fisico tra loro, sembravano uno l'opposto dell'altro, più o meno. Di certo non si poteva dire che non fosse un bel ragazzo, persino Glavrio dovette ammetterlo tra se e se; anche se il rapporto con il fisico ed il sesso, per Glavrio non erano un tabù, anzi, più volte ha dato modo ad altri inquisitori di dare aria alla bocca, con certe voci sulle sue preferenze. "Questa battaglia è soltanto un mio capriccio, ma bisogna far vedere a tutti, anche a chi considera la guerra un gioco, che noi inquisitori siamo i veri detentori dei poteri divini, gli unici a cui è concesso di usarli." continuò a pensare Glavrio.
Ma il tempo dei pensieri e delle parole era finito subito, l'avversario dell'inquisitore fece uno scatto rapido e decretò l'inizio delle ostilità, sfoderando rapidamente la lama e portando subito un colpo verso Glavrio.
L'inquisitore riuscì a schivare rapidamente il colpo, semplicemente scansando leggermente il busto, per poi riprendere la posizione stabilmente eretta e frontale di prima.[Azione]+[Rapido] - Schivata
Il ragazzo aveva dimostrato rapidità e decisione nelle sue azioni, ma ora spettava a Glavrio rispondere.RECUPERO
Glavrio avrebbe incanalato il potere divino nelle sue lame, così da potenziarne i colpi, per poi dirigere ben quattro attacchi al suo avversario, colpendo rapidamente con la parte affilata dei propri pugnali. Voleva far intendere al suo avversario che il dio Alaskro gli ha donato il suo potere, la cui forza divina è rafforzata dalla sacra missione imposta da Maihara, porre fine alle sofferenze del suo rivale il prima possibile.Aura: Sharpening
[Rapido] Equip: Lama Ricurva Dx, Lama Ricurva Sx
Passive - Dual Wield
[Rapido] Attacco Fisico + Dual Wield
Danno Fisico = 10 (Potenza) + 20 (Pugnale Ricurvo) + 10 (Sharpening) = 40 x2 danni fisiciCITAZIONEAura: Sharpening
L'utilizzatore ricopre le proprie armi di un aura di chakra che ne aumenta l'affilatura. Gli attacchi fisici causano danno aumentato di 10 e applica BLEED se l'avversario è sotto 40% di Vita.
[Chakra: 10 x turno]CITAZIONEPassive: Dual Wield
E' possibile equipaggiare un'arma leggera come arma secondaria. Ogni volta che si attacca con la prima arma, si effettua un attacco fisico gratuito con la seconda arma. Gli attacchi con seconda arma hanno danno totale dimezzato.
Pagando Rapido è possibile equipaggiare due armi leggere contemporaneamente.
Come inizio poteva bastare a Glavrio, che avrebbe risposto alle iniziali parole dell'avversario; "Glavrio. Sacro inquisitore di Serayaffe, primo cavaliere della dea Maihara, sono qui per porre fine alle tue sofferenze." con il solito tono sospirato e lieve, che nonostante la copertura sulla bocca, poteva essere udito senza problemi anche a qualche metro di distanza.
Edited by Robby94 - 15/11/2018, 16:34. -
.CITAZIONEAttento che ci sono ancora errori.
Il danno da te indicato non è corretto, questa volta ho sistemato subendo il danno reale, ma attento che nelle quest questo potrebbe costarti caro.
Danno Totale tuo: 10 (Potenza) + 30 (Rogue) + 20 (Pugnale C2) + 10 (Sharpening) = 70 + 35 = 105
Schivando la mano dominante prendo solo i 35 della secondaria, avendo tu Dual Wield.
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.Glavrio LeautanantGlavrio dovette ricredersi sulle capacità del suo avversario, lo aveva sottovalutato oltre ogni misura; ebbe solo il tempo di vedere un rapido scintillio sulla lama del suo avversario, per poi comprendere quanto è stato sciocco ad abbassare la guardia. Anche se tentò di parare il colpo portando nuovamente entrambe le lame ad incrociarsi, non fece in tempo e la spada avversaria taglio dall'alto al basso il petto di Glavrio, che iniziò a spruzzare sangue a dirotto. L'armatura aveva fatto quel che poteva, ma non era abbastanza spessa e resistente, per deviare il danno, ma non era finita; una sensazione fastidiosa, una scarica elettrica che lo percorse dalla ferita a tutto il corpo. Anche se sotto lo shock del colpo e ferito gravemente, l'inquisitore strinse forte i denti e raccolse tutta la sua forza psicologica, per non emettere neanche un gemito di dolore, ma gli occhi serrati e la caduta del ginocchio sinistro sul terreno, non nascondono le sensazioni di questo guerriero.
"Maledetto pagano, la pagherai cara per questo tuo affronto!" pensò l'inquisitore tra se e se, mentre riapriva gli occhi e tornava lentamente alla lucidità, nonostante le leggere convulsioni sui suoi muscoli.RECUPERO
Glavrio era in difficoltà, probabilmente questo taglio gli lascerà il segno, non solo sul suo fisico, ma anche sul suo onore, combatte per la dea Maihara, che apprezza lo sforzo più del risultato, ma allo stesso tempo è un esponente del culto di Serayaffe, una sua sconfitta vuol dire una crepa strutturale per il culto. Glavrio decise di adoperare i poteri concessogli dalla dea e generò delle correnti a lui favorevoli, per allontanarsi da quel eretico.Aura: Chakra Orb (x3 sfere generate)
Aura: Sharpening (Disattivazione)
Movimento Base da g9 a f7CITAZIONEAura: Chakra Orb
Evoca 1+[1xRank] sfere di chakra vorticante.
E' possibile pagare uno o più slot alla fine della propria DIFESA.
All'inizio del proprio ATTACCO si scaglia una sfera su un bersaglio per ogni slot pagato. Le sfere infliggono 20 danno elementale.
L'aura si disattiva quando non si possiedono più sfere.
[Cooldown 1 turno dopo la disattivazione]
[Chakra: 10]
Glavrio aveva preso le distanze ed organizzato le sue difese, non era più sicuro di poter vincere e ad accrescere i suoi dubbi, fu la comprensione di cosa avesse scatenato quel ometto contro di lui. "Quel nano del est impugna la saetta di Urriel? No, non è possibile, si tratta certamente di una magia, un incantesimo pagano. Dovrò epurare questo servo delle ombre, dalla nostra sacra terra." pensò l'inquisitore, anche se intimorito dai suoi dubbi, ma specialmente dalle sensazioni che provava. Era indebolito, i muscoli non rispondevano adeguatamente e forse aveva trovato un eretico, in grado di rubare per qualche istante il potere di Urriel.
Glavrio alzò il braccio destro e puntò il dito contro il suo avversario; "Tu. Pagano. Se sei realmente in grado di rubare i poteri di Urriel, dimostramelo, così saprò se quello di prima era solo un giochetto." disse a Dyan, con tono severo degno di un inquisitore, non era più calmo e pacato come prima, ma impositivo. Voleva scoprire la verità, su questo individuo.
Edited by Robby94 - 5/12/2018, 10:36. -
.CITAZIONETi ho già segnalato l'errore delle Auree che hai prontamente corretto, attento però a ricordarti di modificare anche il riepilogo a fine post di conseguenza. La posizione indicata non è quella effettiva in cui si trova il PG.
La mappa la modifico stasera dal pc di casa.
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