[HUNT] Elogio per un vecchio lupo

- DIFESA -

Il lupo non sembrava mollare la presa, se la situazione non fosse cambiata presto i loro ruoli si sarebbero scambiati. Il cacciatore sarebbe diventato la preda e viceversa. L'immenso animale appena vide il giovane arciere rintanarsi nuovamente sulle alte fronde degli alberi, non avendo molte altre possibilità per attaccarlo caricò con tutta la forza che aveva in corpo le giovani fronde. Shervarash poté vedere tutta la scena. Era qualcosa di maestoso e unico come qualsiasi cosa osservata in natura. Il lupo con qualche balzo molto rapido ed agile colmò la distanza che li separava ed all'ultimo invece che fermarsi, aumento ancor di più la velocità. La cosa sorprendente fu il balzo prima dell'impatto, nel quale l'animale chinò la testa e imprimendo tutta la sua forza nelle zampe anteriori si lanciò contro l'albero, esse avrebbero agito come una molla massimizzando la sua potenza. L'impatto fu tremendo, l'albero venne scosso dalle cima fino alle fondamenta, il cacciatore cercò invano di rimanere saldo sul ramo, ma la potenza del colpo lo fece nuovamente ruzzolare a terra. Fortunatamente anche questa volta né usci indenne grazie alla sua affinità con il vento. Il lupo sembrava soddisfatto di ciò e ora si limitava a fissare l'intruso con occhi fiammeggianti e famelici.


- RECUPERO -

Dopo essere ruzzolato a terra in poco tempo si rialzò, e si mise nuovamente in posizione per attaccare il lupo.
[Stance: Hunter's Chance]

I loro occhi adesso si fissavano in maniera reciproca. Se fino a poco fa il lupo era solo infastidito dal vedermi nel suo territorio, adesso sicuramente voleva eliminarmi. E magari sarei stato il suo prossimo spuntino. pensò l'arciere mentre valutava la distanza che c'era tra di loro. Da quella distanza non riusciva ad attaccarlo con il suo arco gli era impossibile, allora decise di mettere quanto più spazio possibile tra loro. Se fosse riuscito ad allontanarsi abbastanza avrebbe ottenuto un doppio beneficio, il primo era la possibilità di attaccarlo ed il secondo era la possibilità che il lupo non riuscisse a contrattaccare. Inizio a concentrarsi sul chakra che gli scorreva nel corpo e poco dopo un lieve strato di vento ricopriva le sue gambe, lo avrebbe aiutato negli spostamenti.

Attivazione - Aura: Go with the flow

Per aumentare ulteriormente i suoi movimenti rimodello l'aria attorno a se così che gli concedesse dei movimenti più fluidi e meno faticosi.

Skill: Free Spirits

[Movimento Gratuito 5 m - da G1 a I1]

[Movimento Skill: Free Spirits 5 m - da I1 a K1]

[Movimento Aura: Go with the flow 5 m - da K1 a M1]

Ritenendosi a debita distanza, l'arciere si mise in posa pronto ad attaccare il sovrano di quel luogo.

- ATTACCO -

Ora il lupo appariva come qualcosa di meno minaccioso vista la distanza che li separava. Una vocina però gli sussurrava di fare attenzione. Seguendo il suo istinto il cacciatore avrebbe fatto un piccolo balzo all'indietro per aumentare ancora la distanza.

[Rapido - Movimento 5 m - da M1 a O1]

Da questa nuova posizione Shervarash con un'innata velocità dovuta agli anni di addestramento con l'arco, cerco di mettere a segno un rapido colpo verso il suo avversario.

[Rapido - Action: Quick Shot]


Non soddisfatto però avrebbe nuovamente allungato la mano verso la faretra e stavolta con un attimo più di calma, cerco di trovare un punto debole nell'animale. Avrebbe scagliato la freccia in direzione del cuore poco sotto la spalla destra dell'animale.

[Azione - Action: Weak Point]



Dopo aver scagliato le due frecce avrebbe atteso la risposta del suo avversario.-

Shervarash scoccò due frecce ed entrambe riuscirono a colpire il lupo. Queste ultime due frecce, forse più insidiose delle altre o proprio grazie alle altre cambiarono gli equilibri in campo, facendo pendere l'ago della bilancia verso l'arciere. l'immensa bestia ora aveva il fiato rotto e la fatica iniziava a farsi sentire. - "Sembra che il lupo ormai sia alle strette qualche altra freccia ben piazzata e quell'ottima pelliccia sarà mia" - , questo era il pensiero del cacciatore mentre ricambiava lo sguardo fiero del lupo. Il lupo si stava spostando alla sinistra di Shervarash forse per portare un attacco da un punto cieco così da indebolire il cacciatore e magari finirlo in un secondo momento. Poi però successe qualcosa di inaspettato il lupo invece che avvicinarsi iniziò lentamente ad allontanarsi. Erano ancora abbastanza vicini quando il lupo decise di fermarsi per un attimo e osservare Shervarash, stava soppesando le sue prossime azioni. - "Ecco l'occasione che aspettavo, da qui è un tiro pulito e posso riuscire a finirlo" - , pensò Shervarash mentre stava già incoccando la prossima freccia, era con il braccio teso davanti a lui e l'arco in posizione, anche la freccia era pronta a schizzare verso il suo obbiettivo. Il cacciatore andò a cercare con gli occhi il punto migliore per scagliare la freccia contro il lupo e per un'ultima volta i loro occhi si incrociarono. Per un tempo infinito ed indeterminabile i loro occhi non si mossero di un millimetro, erano come specchi dell'anima, qualcosa che Shervarash stesso non riusciva a spiegarsi. Davanti a quello sguardo si sentiva messo a nudo, ma non nel suo finisco a un livello molto più profondo e sconosciuto, era come se attraverso gli occhi del lupo stesse vedendo l'anima stessa del lupo e di riflesso anche la sua. Poteva leggere la fatica del vecchio sovrano, ed anche la sua consapevolezza dell'imminente sconfitta. Ora in quell'attimo congelato nel tempo le loro anime si sfiorarono vicine, attaccate, eppure lontane. Così poco prima di tornare alla realtà, Shervarash ebbe la sensazione stessa che il vecchio lupo gli chiedesse di lasciarlo andare, oppure era un suo pensiero, che si stava facendo strada dentro di sé, come un modo per onorare il vecchio sovrano e il loro scontro. Fosse quello che fosse, Shervarash non scoccò nessun altra freccia, richiuse l'arco teso e rimise la freccia nella faretra ed infine osservò il lupo entrare nella sua tana. Tutto questo lo fece sentire molto strano, era uscito vittorioso da quello scontro, eppure qualcosa gli diceva che aveva appreso qualcosa di molto più importante rispetto ad un insignificante vittoria. Con passi lenti e sicuri riprese la via verso casa, passando davanti alla tana del lupo, sapeva di non dover temere nulla. Anche se non aveva più in mano il suo arco o le freccie che erano accuratamente riposti dentro la faretra. Infatti quando passo li davanti non scorse la sagoma del lupo a causa del buio all'interno della tana ma potè vedere i suoi occhi, occhi fieri eppure stanchi, occhi pieni e consapevoli. Erano gli occhi di un guerriero consapevole della sua situazione, avrebbe fatto tesoro di quest'esperienza e di certo non avrebbe mai più dimenticato quegli occhi.