-
.
. -
.
Marleene, quella donna, incuteva reverenza anche ad un tipo come lui. Era riuscita con macabra grazia a placare quella testa calda del generale imperiale. Ukon restò affascinato da una tale manifestazione di ambizione e supremazia. Tanto più che la presenza mistica della biondona sembrava essere percepibile dall’ondata gelida che emanava il suo corpo. Una sensazione strana, una sensazione che lo fece rabbrividire e lo costrinse ad abbandonare ogni ostilità persino contro l’imperiale. Ukon infatti sembrò spostare la sua attenzione proprio su di lei, sulla bionda, anche se non avrebbe notato nulla di strano nel momento in cui ella si sarebbe avvicinato all’ormai defunto fratello. E come avrebbe potuto anche solo minimamente sospettare di colei che li aveva scagionati, che li aveva aiutati a combattere e che aveva la piena fiducia anche del suo amico di lunga data Brann? La reputava a tutti gli effetti una loro alleata.
E così siamo giunti sino a qui per niente.
Constatò amareggiato. O meglio: ora avevano ancor più dubbi di quando erano partiti. Ma una cosa sembrava certa: gli abitanti della Necropoli sembravano assolutamente estranei alle apparizioni degli Antichi. Così come sembravano esserlo gli imperiali. Il problema più grande era che non vi era alcun sospettato. In ogni caso Ukon non avrebbe abbandonato questa faccenda: se esisteva davvero qualcuno in grado di riportare in vita e controllare i Draghi, allora avrebbe dovuto trovare questo qualcuno prima che lo facesse l’Impero. Perché un potere del genere faceva tremare quegli smidollati imperiali ed una volta nelle sue mani, nelle mani di Vaygrjord, sarebbe potuta diventare l’arma letale per riappropriarsi delle proprie terre e prendersi la rivincita su quegli invasori bastardi.
Un sorriso beffardo e sadico si dipinse sul suo volto. Pregustava già il momento in cui sarebbe tornato da quei suoi fratelli d’armi fannulloni che avevano preferito rinchiudersi nella Fortezza mostrandogli il potere che sarebbe riuscito a conquistare, il potere che gli avrebbe permesso di domare le creature leggendarie più temute della storia.
Forza andiamocene…
Disse eccitato da questo pensiero. Quanto a Brann, non lo avrebbe abbandonato senza una forzuta stretta di mano ed un guerriero abbraccio.. -
.NECROPOLIS II
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest II
E così nessuno di voi avrebbe avuto niente in contrario sul fatto che Brann, colui per via del quale eravate andati fin lì e che vi aveva promesso di tirarvi fuori da quel posto, avesse espresso la volontà di rimanere in quel posto lasciandovi partire senza di lui. Effettivamente potevate tutti quanti notare, col senno di poi, ma solo dopo essere ormai lontani dalla Necropoli, come il cacciatore fosse stato più freddo e distaccato nel rapporto con ognuno di voi, fin da quando si era presentato per svegliarvi nella stanza dove eravate stati riposti dopo essere stati tratti in salvo dalla valanga.
Com'era stato diverso rispetto ai discorsi confidenziali con Yves sulla nave prima di partire o al cameratismo goliardico con cui interagiva con i suoi fratelli Vaygr, Giancarlo e Ukon. Poteva essere dovuto alla criticità della situazione, loro quattro che devono discolparsi di fronte al criptico Consiglio della Necropoli, eppure fin dall'inizio Brann sembrava già essere intenzionato a lasciarli andare via al fine di rimanere da solo nella città. Cos'era cambiato quindi dalla vostra partenza, in cui il cacciatore non cercava altro che risposte sull'esistenza del drago? Come un uomo ambizioso e pieno di grinta come lui accettava di buon grado di rinchiudersi in un mausoleo ad indagare su chissà cosa, poi?
Era troppo tardi per farsi tali domande, Marlenee aveva ormai in pugno ognuno di loro e Brann sembrava essere quello messo peggio in tal senso. La decisione sembrava essere stata presa quindi, tutti e tre gli avventurieri assieme a Grayon sembravano pronti a lasciare la Necropoli mentre Brann sarebbe rimasto, salutando prematuramente i suoi compagni di viaggio.
Un ultimo dubbio fu sollevato da Yves, più una preoccupazione personale detta a voce alta che una vera e propria domanda. Marlenee le rispose con un nuovo sorriso. Ehseimr non sarà un problema, si fida di me, gli racconterò ogni cosa e garantirò per voi tutti. Se è in buona fede, capirà il motivo delle nostre azioni e si unirà a me e Brann nella ricerca della verità. Se dovesse essere il diretto responsabile di questi avvenimenti, potrò contare sul mio amico cacciatore per tenergli testa. Non è vero, Brann?
Il cacciatore annuì, mantenendo un espressione determinata e sicura. Notò poco dopo la proposta di Giancarlo di riportare il corpo di Merusam alla Necropoli, quindi si fece avanti avvicinandosi al compagno nordico. Non c'è tempo, Giancarlo. Io e Marlenee potremmo essere anche in grado di convincere Ehseimr della nostra versione, ma voi quattro siete stranieri, alcuni di voi evasi di prigione, e un membro dell'Alto Consiglio è morto. Credo sia prudente fare come ha detto Yves, aprofittare della confusione e lasciare immediatamente la città. Qui ci penserò io a sistemare le cose, voi potete seguire le tracce che Grayon sembra già avere.
Aggiunse poi, una volta fattosi consegnare il cadavere del vecchio. O dimenticare questa storia, se vorrete. Immagino che ne abbiate passate fin troppe, e per un mio capriccio, a questo punto.
Parole ancora più fredde e distaccate, eppure l'occasione di opporvi alla decisione di Brann l'avevate avuta, non avevate motivo proprio adesso di cambiare idea. Non vi restava che lasciarvi una volta per tutte, incamminarvi nel tunnel nella direzione da cui erano giunti Giancarlo e Ukon e iniziare la discesa della montagna, lasciandovi una volta per sempre alle spalle la gelida Necropoli.
. -
.CITAZIONEValutazione quest e master sono dopo il post.CITAZIONEValutazione Quest
Innanzitutto finalmente abbiamo messo la parola FINE a questa odissea. Tra pause forzate, ritardi e chi più ne ha più ne metta è stata davvero eterna come quest.
Tralasciando gli inconvenienti devo dire che mi è piaciuta un sacco perché mi ha permesso di sfruttare molto il lato "diplomatico" di Yves, oltre quello puramente tecnico. Mi sono divertito molto sopratutto nelle parti iniziali, anche se forse la parte dell'interrogatorio sarebbe dovuta essere più breve e saremmo dovuti entrare immediatamente nell'azione.
Forse a causa dei contini rinvii e ritardi ci siamo un po'persi sul finale e il "doppio gioco" di Marlenee non me l'aspettavo, anche se rileggendo con calma i vecchi post ho trovato la frase riportata da Yves, ma ormai era troppo tardi. Peccato, me ne fossi reso conto prima forse non saremmo finiti nel Bad Ending. Chissà che ne sarà di Brann.
Penso avremo ancora notizie della Necropoli, e di Marlenee ed Ehseimr.
Valutazione Master: 4/5
Non ti do il massimo perché, perché ci siamo dilungati troppo. Noi, tu, essi. Tutti, e inevitabilmente questo spezzare il ritmo ci ha causato non poche difficoltà nella fase finale.
Per il resto invece non c'è proprio nulla da dire, ottima storia molto ben congegnata. Come ho detto sopra non mi aspettavo il colpo di scena di Marlenee,
e devo dire che come sceneggiatore ci sai proprio fare. Nei pochi scontri in cui ho combattuto mi sono divertito e li hai gestiti molto bene.
Trama coinvolgente, considerata anche la quest precedente da cui eravamo partiti, e davvero ricchissima. Inaspettato anche il finale in cui Brann ci lascia,
mi chiedo quanto fosse evitabile dopotutto.
E niente, continua così perché riesci ad ogni post a lasciarmi sempre senza parole.. -
.
Se a Brann interessava così tanto restare, se quello era stato il suo obiettivo sin dall’inizio, ad Ukon non interessava minimamente. Era sto un onore per lui fargli da scorta sino alla Necropoli. Anzi, forse era un bene che il suo fidato compagno d’armi restasse ancora un po’ ad indagare dentro quella fortezza sconosciuta. Infondo, avendo accanto una figura di spicco come Marleene, Brann non rischiava nulla. Era sicuro che prima o poi lo avrebbe rincontrato, gli sarebbe bastato seguire le notizie degli avvistamenti del Drago a Vaygrjord.
Già perché Ukon non avrebbe abbandonato questa faccenda. Sia perché, da buon cacciatore qual’era, desiderava ancora con tutto se stesso cimentarsi con quella leggendaria creatura e magari prendersi la sua testa come trofeo, senza che nessun imperiale si intromettesse nello scontro. Ma soprattutto perché voleva conoscere chi era stato in grado di risvegliare gli Antichi e capire come era riuscito a controllarli; come già detto, impossessarsi di un potere simile prima che lo facessero gli Imperiali, era un passo fondamentale se voleva garantirsi un’arma di distruzione di massa capace di ribaltare il futuro di dominazione che attendeva il suo orgoglioso popolo.
Così, come un vero guerriero che si rispetti, senza troppi indugi ne ripensamenti, lasciò ai propri affari il suo fidato compagno di una vita, non prima di essersi congedato con lui. Anche al Baffo e Yves avrebbe riservato un’occhiata, per quanto grottesca, di rispetto. Soprattutto mai si sarebbe aspettata da quest’ultima, una donna, e per giunta di Arcadia, tanto ardore sul campo di battaglia. Doveva ammettere che più di un’occasione gli aveva coperto le spalle nonostante la sua irruenza ed ingratitudine. Baffo invece era un guerriero Vaygr a tutti gli effetti, da lui non si sarebbe aspettato certamente di meno. E infondo è proprio questo il metro di giudizio di Ukon per comprendere chi sia degno del suo rispetto: l’ardore mosso sul campo di battaglia.
Uscendo da quel luogo non avrebbe mancato di voltarsi per ammirare la maestosità di quelle mura incastonate chissà dove tra le bianche montagne rocciose della selvaggia Vaygrjord. A lui estasiavano queste cose. E forse fu proprio per causa della sua lentezza ad abbandonare la Necropoli e nel suo continuo voltare lo sguardo, quasi volesse ricordare a tutti i costi dettagli utili a poter eventualmente ritrovare quella fortezza che si diceva fosse inarrivabile dai comuni mortali, che perse di vista i compagni con cui sin lì era giunto. E soprattutto l’imperiale. Aveva un conto in sospeso con lei e non aveva assolutamente intenzione di lasciarla andare via dall’isola viva, ma..
Posso permettermi di dargli un paio di giorni di vantaggio.
Sorrise sadico, sicuro. Aveva delle faccende da sbrigare nella sua terra natia prima di andare all’assalto dell’accampamento imperiale verso cui si sarebbe diretta la generale.CITAZIONEValutazione Master: 5
Che dire, lo sai bene quanto questo filone di trama mi sia piaciuto per contenuti, ambientazione ed azione. Questa quest in particolare sembrava quasi una free role, con poco combattimento e tanto dialogo, il che mi è piaciuto ancora di più perché reputo che fare una role piena di colpi di scena ove si obbligano i pg ad interagire ed esprimersi sia molto più difficile che fare una role improntata sul combattimento.
Ecco, forse come ha detto Silver, questa seconda parte è stata un po’ sofferta e non sono riuscito pienamente a godermela, non tanto per i contenuti, quanto per le tempistiche. E sia chiaro, la colpa non è stata solo tua, ma mia e di tutti, dopotutto c’è stato un lungo periodo di stallo generale del forum. Questo mi ha fatto escludere la possibilità di toglierti un punticino dalla valutazione finale.
Per me meriti pieno voto, soprattutto per gli inarrivabili colpi di scena. E riconfermo il fatto che sia stata la miglior masterata a cui abbia mai partecipato.. -
.CITAZIONEValutazione Master:4/5
Quest avvincente e scritta molto bene come sempre, anche il combattimento era interessante. L'ambientazione era davvero suggestiva.
Se non fossse stata un odissa sarebbe stato molto meglio per la quest, ma molto peggio per le nostre vite vereCITAZIONEP.S. Se incontriamo di nuovo Marlenee, ho come la sensazione che dovro dividerla a metà come una mela. (Ha soggiogato al mente di bran vero? e pure l'imperiale non farà una bella fine). -
.NECROPOLIS II
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest II
Brann rimase interdetto nell'udire le parole gelide e taglienti di Yves e si limitò a restituire uno sguardo che era una via di mezzo tra il confuso e il consapevole, mentre rispose con un cenno positivo sia a Giancarlo che a Ukon. E' stato un onore combattere spalla a spalla. Ukon, come ai vecchi tempi... Possano le nostre strade incrociarsi di nuovo in circostanze più piacevoli. L'ultima parte la disse guardando l'arcadiana, sperando che spendere qualche parole conciliante potesse attenuare quella forma di passivo-agressività che le era stata riservata.
Marlenee incalzò subito dopo, come per rompere finalmente ogni indugio dato che gli addii si stavano protendendo oltre nonostante la situazione fosse tutt'altro che calma fin tanto che gli stranieri rimanevano nel territorio della Necropoli. Brann mi ha spiegato che lo avete seguito anche dietro la speranza di giusto compenso. Ecco a voi quanto sono riuscita a mettere insieme con tale breve preavviso. Andate in pace guerrieri. Che gli déi veglino su di voi.
E avrebbe consegnato dei sacchetti ad ognuno degli stranieri, Grayon inclusa come sorta di pagamento per i danni subiti, come se qualsiasi cifra potesse rimediare alla perdita dei suoi uomini e le umiliazioni subite. Tuttavia, e stranamente, la rossa prese il sacchetto senza nemmeno un commento sarcastico, ma con silente accettazione anche se sul volto permaneva un'espressione poco convinta.
I quattro avevano quindi imboccato la loro strada e l'arcadiana si premurò di affiancarsi al Generale per il suo ritorno a casa. Grayon la guardò benevola nel risponderle. Dammi del tu, oramai. Visto i risvolti, non esiterei a offrire riposo a ognuno di voi. Persino a questi scorbutici gentiluomini, ma solo nel caso tu garantissi per loro.
La risposta del rude Ukon comunque non tardò ad arrivare, al che il Generale, visibilmente provata nel corpo e nello spirito, nemmeno lo rispose a tono ma lo apostrofò con uno sguardo finalmente guerriero, come suo solito. Il mio esercito sarà ben lieto di accoglierti, Ukon il gentiluomo.
A Giancarlo invece, più diplomatico nei toni, rivolse una risposta pacata e composta, guardando anche Yves nel mentre. Non c'è alcuna briga da attaccare. Se è volontà di Yves che tu rimanga, potrai ricevere le stesse cure e rifocillamenti che aspettano me.
Quindi Yves, Grayon e il baffuto nordico si sarebbero diretti a valle, facendosi guidare dal sole per muoversi verso Ovest, come aveva suggerito Marlenee prima di accomiatarsi definitivamente. Ukon avrebbe preso una strada diversa probabilmente, non desiderando andare diritto verso una legione di imperiali attraccati lungo le coste.
Una volta all'accampamento, ci sarebbero stati rifocillamenti, vestiti puliti e calde coperte. Dopo un pasto decente, un bagno tiepido e una notte di riposo, forse non sarebbe sembrata più così gelida la vostradisavventura nella...NECROPOLIS
fine
Edited by Ryuk* - 2/10/2017, 16:57. -
.CITAZIONECredit Scene gentilmente concessa da Ryuk.
. -
.NECROPOLIS II
Credit SceneGrayon aveva ascoltato passivamente l'intero discorso di Yves senza sbilanciarsi più di tanto. Rispondeva poco ma garbatamente, rimaneva in silenzio nel sentire l'intera storia e il volto non tradiva particolare empatia o simpatia, al punto che Yves avrebbe potuto pensare di essere stata inopportuna ad osare aprirsi così tanto.
Alla fine, quando l'arcadiana esprimeva la sua gratitudine per l'ennesima volta, esternando il suo bisogno di un'amica in quel momento difficile, Grayon ritirò la mano che la bionda le aveva preso, facendo pensare in un primo momento ad un rifiuto.
E invece, inaspettatamente e senza curarsi di quel che avrebbero potuto pensare marinai e sottoposti, Grayon si avvicinò dolcemente a Yves fino a toccarla. Le mani finirono dietro le spalle di Yves, chiudendosi in un abbraccio senza parole che si prolungò abbastanza da far vincere alla bionda l'imbarazzo iniziale ed abbandonarsi al calore di quel gesto.
Prima che le due si separassero, Grayon parlò con il mento appoggiato sopra la spalla sinistra dell'altra donna. Capisco esattamente quello che stai provando, credimi...
Il tono della voce della rossa era diverso, Yves lo avrebbe avvertito subito. Non che tradisse eccessiva debolezza, ma sembrava sbiadita da una fragilità che fino a quel momento il generale non si era mai concesso di mostrarle. Si staccò dopo un pò, facendo scivolare le mani indietro fino a posarsi sulle braccia dell'arcadiana mentre Grayon ne cercava lo sguardo. Avevo un fratello anche io. Più piccolo e decisamente irrequieto. Si chiamava Roman...
Sembrò costretta a fare una pausa nel pronunciare quel nome, la sua bocca si assottigliò mentre lo sguardo scivolò oltre il parapetto. E' morto nove mesi fa...
Dopo una nuova pausa, la donna chiuse le palpebre per poi tornare a guardare Yves, con un sorriso. So cosa si prova ad essere la sorella maggiore, la voglia di proteggere, di essere presente, di evitare ai nostri cari ogni sofferenza essendo disposte ad accollarcele noi al posto loro.
Rilasciò le mani dalle braccia di Yves, il vento le aveva spostato una ciocca di fronte al viso e lei prontamente la rimise a posto. A causa delle mie responsabilità, non smetto tutt'ora di sentirmi in colpa per quello che gli è successo. Ma ormai non posso più rimediare a quanto accaduto.
Disse l'ultima parte mista ad un profondo sospiro, per poi tornare a guardare Yves. Conta pure su di me, per qualsiasi cosa. Non prometto di poterti accompagnare fisicamente nella tua ricerca, ma farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per darti le informazioni che cerchi. Se è rimasta nella nostra giurisdizione, stai pur certa che riusciremo a rintracciarla.
Le rivolse un ultimo sorriso, questa volta più marcato come a voler contagiare anche l'arcadiana, rassicurarla. Era abbastanza forte da poter sostenere il proprio peso con fierezza e coraggio, ma avrebbe fatto tutto il possibile per risparmiare un simile dolore ad un'altra persona.. -
.
Ricompensa Master
Ryuk: 4 exp + 2 exp bonus [Odissea;3+ player] =6 exp.