[ARENA: T1] Clarissa Uruk vs Akane Harukaze

Roteando i coltelli tra le mani, con passo deciso, testa alta e sguardo fiero, sexy, dannatamente provocante, la bellissima ed irresistibile Clarissa entrava in scena, facendo la sua comparsa in quell’arena di folli. Per lei era come essere su una passerella, era come se tutt’attorno avesse gli sguardi allupati di parecchi uomini, desiderosi di portarsela a letto. E lei non si conteneva, lei amava riempire di fantasie erotiche le menti dei suoi sventurati corteggiatori e così avrebbe fatto anche questa volta, contro il suo sfidante. Sicura e tremendamente a suo agio con quei suoi pantaloni aderenti di pelle che ne evidenziavano le curve e quel suo toppino striminzito che schiacciava i prosperosi seni, era curiosa di vedere chi sarebbe stato l’uomo a cui avrebbe dovuto conficcare i pugnali nella carne, ma soprattutto era ansiosa di sapere quanto lui avrebbe resistito alle sue avances ed ai suoi giochini mentali. Perché non aveva mai trovato nessuno che l’avesse rifiutata. Credetemi: era una manipolatrice ed una tentatrice straordinariamente dotata. Dotata di un viso malizioso, dotata di un corpo mozzafiato. Capace di sedurre chiunque solo con l’ausilio delle soavi e disinibite curve del suo corpo.

Così, conquistato il centro dell’arena, avrebbe iniziato a passarsi le mani lungo il corpo, partendo dall’alto per poi arrivare lentamente e delicatamente sino ai fianchi, oscillando contemporaneamente il bacino. Mostrava il suo fisico tonico e carnoso, afrodisiaco. Gli occhi fissavano con ammaliante sensualità la penombra, in attesa che il suo avversario si palesasse, in attesa che il suo osceno spettacolino lo eccitasse: sin dal primo istante voleva fargli credere di essere una gattina indifesa. Si morsicava le labbra. Voleva fargli credere di essere in sua completa balia. E poi, mentre si girava inarcando la schiena, le sue mani sarebbero tornate su, arrivando a muovere con suadenza i neri capelli. Lo avrebbe colpito senza alcuna pietà nel momento di massima distrazione, nel momento in cui lui si sarebbe fermato ad ammirare con troppo stupore le sue grazie.

Sapeva che il nemico stava entrando, sapeva che poteva già vederla, per questo gli avrebbe fatto cenno con l’indice di avvicinarsi. Un invito sottolineato da una vocina lieve e sensuale di sottofondo. Una voce infinitamente stuzzicante e maliziosa, contornata da un sorrisino quasi angelico ed innocente.

Fatti avanti tesoro… Non mangio mica.

Ma lei di angelico non aveva nulla, se non il viso dai lineamenti dolci e gli occhi dai colori puri. Lei era più un diavoletto e infatti sculettando vistosamente si sarebbe messa a camminare nella direzione opposta rispetto quella a cui arrivava il suo presunto avversario. O forse sarebbe meglio considerarlo l’ennesimo uomo che sarebbe caduto ai suoi piedi. Fermandosi all’improvviso, si sarebbe voltata, allargando leggermente le gambe ed ammiccando trasgressivamente con occhi e sopracciglia. Cercava la complicità del suo nemico. Ancora non sapeva che il fato beffardo le avrebbe messo di fronte una donna.
[Movimento Gratuito] + [RAPIDO - Movimento Extra] = 10m (da G9 a C9)

Ebbene si, questa volta non avrebbe potuto contare sul suo corpo mozzafiato per vincere con scioltezza quell’incontro, ma avrebbe dovuto far affidamento sulle sue più raffinate e letali doti combattive. Peccato, era sicura che gli spettatori avessero preferito vederla ancheggiare e mostrare il culetto ancora un po’ invece che manovrare con precisione chirurgica i suoi pugnali. Eppure, anche se di fronte aveva una donna, sembrava che il suo spettacolino avesse in qualche modo sortito effetto: la sua sfidante si era subito agitata ed imbufalita, mentre Clarissa, con un sorrisino quasi beffardo, la guardava incazzarsi restando estremamente calma e sicura di se. Bene, ci voleva poco per provocarla e per quanto riguarda l’averle dato della “puttanella”, beh, ci era abituata, ma tutti coloro che avevano osato apostrofarla in questa maniera indecente avevano fatto una fine indegna, ve lo assicuro. Anzi, la sexy mora con tono irriverente avrebbe rincarato la dose.

Cosa c’è, sei invidiosa del fatto che io mi possa permettere certe movenze e tu no?

Si prospettava uno scontro titanico tra due serpi, una delle quali, face subito la sua mossa. Clarissa non capì immediatamente cosa l’avversaria avesse fatto, ma non appena sentì il terreno sotto ai suoi piedi tremare, i suoi riflessi innati la misero subito in guardia e con movenze estremamente intricate, complesse ed elastiche riuscì ad eludere quegli affilatissimi spuntoni che uscivano dal terreno. Con velocità estrema, balzi repentini ed un paio di flick, si portò fuori dal raggio di azione di quella tecnica, mostrando una destrezza ed un’agilità ben al di sopra dei limiti umani. Ed in tutto questo ostentava una freddezza da vera assassina. Era improvvisamente mutata: quel faccino da angioletto indifeso che aveva assunto nel momento in cui aveva poggiato piede sull’arena, aveva lasciato spazio ad un’espressione sbeffeggiante ed estremamente concentrata.
[AZIONE – Skill: Snake Leap (da C9 a F9)]

Certo, arrivo subito, mia cara buon vecchia SFIGATA Akane!

[RECUPERO]

Provocare era forse la sua dote migliore, ma anche attaccare e pungere in maniera letale lo era, per questo, scampata l’offensiva, non si sarebbe fermata ed avrebbe continuato la sua corsa in direzione della nemica.
[RAPIDO – 5m Movimento Extra (da F9 ad H7)]

C’erano ancora pochi metri che le separavano ma per Clarissa non era un problema perché districando le articolazioni ed assumendo una posizione di battaglia radente al terreno, con il culo alto e bello in vista, si sarebbe allungata per arrivare a colpire con un fendente preciso, netto e mirato i tendini del ginocchio destro della sfigata di fronte a lei. Un colpo che potenzialmente avrebbe potuto minare la sua prontezza di movimenti.
[AZIONE – Action: Cobra Bite] + [Action: Viper Reflex]

Fatto ciò, si sarebbe ancora mossa, distanziandosi ulteriormente dalla sua nemica, in attesa di sentire cosa avrebbe avuto da dire. Intanto avrebbe gettato l’ennesima frecciatina.
[Aura: Go with the flow (da H7 a F5)]

Ora vieni tu a prendermi… se ci riesci.

[Stance: Catlike]

Tutto come pianificato, ma quella lì pensava più a trovare uno strambalato appiglio a cui aggrapparsi per cercare di prenderla per il culo invece che fare i conti con una ferita che avrebbe permesso alla sexy Clarissa di portarsi in netto vantaggio dal punto di vista fisico. A lei non serviva fare casino, urlare, sbraitare come una gallina o fare fiamme da tutte le parti per mostrare le sue doti: le bastava un attimo, un solo sguardo, un solo gesto del suo irresistibile corpo, una sola sferzata dei suoi affilatissimi coltelli per risultare dannatamente efficace. Ma evidentemente quella non lo aveva capito, dato che parlava solo attraverso la bocca dell’invidia. Perché non c’erano altre spiegazioni: una donna che si sente superiore non si sprecherebbe nemmeno ad apostrafare in quella maniera qualcuno che ritiene inferiore, mentre una donna consumata dalla gelosia e dall’invidia può arrivare ad impazzire, proprio come stava facendo quella. Meglio così.

C’era da constatare comunque come le sue fiammate ed i suoi colpi fossero estremamente potenti. Per fortuna la bella mora dagli occhi azzurri aveva dalla sua un’agilità impareggiabile, un’agilità che le permise di eludere quella palla di fuoco diretta al suo bel visino semplicemente piegandosi sulle ginocchia per poi muoversi di lato.
[RAPIDO – Action: Hunger Impetus] + [10m Stance: Catlike (da F5 a I3)]

Nell’accovacciamento tuttavia, una delle sue candide e lisce ciocche venne leggermente abrustolita da una fiammicella, il che la fece incazzare non poco. Teneva moltissimo alla cura del suo aspetto fisico, soprattutto ai suoi capelli. Non poteva esentarsi dal dirgline quattro, facendo anche ricorso ad un pizzico di sarcasmo.

Ah, quindi lo hai notato anche tu il mio culo mozzafiato, ti ringrazio. Tu invece dovresti lavorarci sul tuo, non mi sembra un gran che. Ma soprattutto dovresti lavorare sulle tue rozze maniere da fabbro. Io potrò anche atteggiarmi come una zoccola, ma se voglio posso essere dolce, sensuale, intrigante, sensibile, fine, delicata, graziosa… letale. Tutte cose che tu non hai neanche lontanamente idea di cosa siano. La femminilità non ti appartiene, non puoi reputarti una donna. E visto che non sei una vera donna, non puoi nemmeno permetterti di giudicare me.

[RECUPERO]

E a proposito di letalità, avrebbe sfoderato dal reggiseno una piccola boccetta che avrebbe poi aperto con i denti per riversarne il violaceo contenuto sulle lame dei suoi coltelli. Era ovvio che avesse imbevuto le sue armi di veleno micidiale.
[RAPIDO – Applicazione Veleno: Tossina]

Ma visto che piace fare la dura e la maestrina tanto capace, giochiamo con le armi pesanti!

E dicendo ciò il suo sguardo si sarebbe fatto crudelmente serio. Per il momento comunque non avrebbe attaccato, ma si sarebbe limitata a spostarsi di qualche metro. Non aveva fretta: sapeva che quando le sue lame avrebbero penetrato la carne della nemica, per lei non ci sarebbe stata alcuna speranza. Doveva solo attendere il momento opportuno per attaccarla, doveva solo trovare un varco adatto, doveva girare ancora un po’ attorno alla sua preda.
[RAPIDO - 5m Movimento Extra (da I3 a K2)]
[Stance: Catlike]

[RECUPERO]

Roteando i coltelli tra le mani, se li sarebbe portati di fronte al viso, incrociando contemporaneamente gli avambracci. Lo sguardo tremendamente incazzoso restava fisso sulla sua futura preda. Cominciava ad essere seriamente stufa ed indisposta del comportamento sbeffeggiante ed irriverente di quella mocciosa dal culo floscio, ma allo stesso tempo non poteva assolutamente permettersi di perdere la calma. Alla fine doveva riconoscerlo: le tecniche fiammeggianti di quella sfigata erano veramente potenti, doveva tenere gli occhi ben aperti ed evitare assolutamente che le fiamme potessero anche solamente sfiorarla. Non voleva rovinarsi il suo bel visino. Per questo motivo quando quella divise quasi il ring a metà, Clarissa si allontanò il più possibile da quella fonte di calore, scattando lateralmente.
[RAPIDO - Movimento Extra] + [RAPIDO – Action: Sprint] = 15m (da K2 a M8)

Le tue cosiddette armi pesanti sino ad ora non mi hanno ancora fatto un graffio. Hai solo alzato tanta polvere e null’altro. Mentre un solo tocco dei miei coltelli è riuscito a renderti tremendamente difficile muoverti e starmi dietro. Cosa credi che non l’abbia notato? Ogni tuo passo è pieno di fatica!

Aveva compreso la strategia della sua nemica: voleva rinchiuderla in una sorta di gabbia infuocata per limitarne i movimenti. Doveva muoversi il più possibile e non darle punti di riferimento, non poteva cadere in una trappola tanto banale. Così come non poteva lasciarsi trasportare dalla rabbia o dalla foga, doveva mantenere il suo controllo ed aspettare il momento opportuno per affondare le sue lame avvelenate. Infondo sapeva di essere superiore, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Ma soprattutto sapeva che una volta che il veleno fosse entrato in circolo, per la nemica non ci sarebbe stata alcuna speranza.

Forse dovresti essere tu a prendere qualche salame in più. Ma dubito che qualcuno avrebbe anche solamente il coraggio di avvicinarsi ad una tizia che sembra già una settantenne con quei ridicoli capelli bianchi. SFIGATA.

Sarebbe un errore madornale però credere che fosse una sprovveduta solamente perché le piaceva far eccitare e soprattutto fare sesso. Infondo chiunque ha i propri vizi. E poi lei in età più giovane era stata addestrata a sopravvivere in ambineti estremamente ostili, ambienti dove aveva sviluppato quell’elasticità e quell’agilità estrema che le permettevano sempre di uscire indenne da ogni situazione, ma dove aveva anche sviluppato quel carattere opportunistico e privo di pudore che la contraddistingueva. Perché non si può tenere in conto di nessuno precetto etico o morale quando si devono trovare le risorse base per la propria sussistenza. E crescendo aveva capito che la lussuria poteva essere usata come arma a suo vantaggio. Che poi le piacesse tremendamente usarla ed abusasse di quest’arma era un altro conto, ma come detto, dei giudizi degli altri poco le importava infondo.

In ogni caso ti sbagli di grosso. Ho sfoderato il mio veleno semplicemente perché mi stai particolarmente sui coglioni e non ci sarebbe gusto ad eliminarti velocemente. Voglio vederti soffrire lentamente, voglio veder sparire da quella brutta faccia quel sorrisetto di merda, voglio vedere panico e terrore nei tuoi occhi. Pagherai amaramente il modo in cui stai osando apostrofarmi, pagherai col sangue la tua insolenza. Ti farò vedere cosa è in grado di fare una vera donna, ti darò una lezione che ricorderai per tutta la tua insignificante esistenza… sempre ammesso che riuscirai a sopravvivere.

Era pronta a fare la sua mossa. Dannatamente pronta.
[Stance: Catlike]

Il tempo delle minaccie era finito, nonostante l’avversaria continuasse a rincarare i suoi insulti e a fare la voce grossa. Clarissa avrebbe assunto una posizione di combattimento radente al suolo, quasi accovacciata, simile a quella dei serpenti o dei rettili presenti nei grovigli di foresta pluviale dove era cresciuta. Non avrebbe dato troppa importanza alle parole della nemica, non adesso, perché ora era più concentrata che mai per dare una scoccata definitiva a quell’incontro. Si sarebbe tenuta le sue frecciatine verbali per dopo, quando la fine di quell’incontro sarebbe sopraggiunta, quando la morte dell’avversaria sarebbe stata inevitabile. Con un velocissimo flick all’indietro sarebbe sgattaiolata fuori dal raggio distruttivo di quella tecnica fiammeggiante. Impressionante come un essere umano riuscisse ad emettere e a sopravvivere all’interno di un fulcro di calore simile, non aveva mai visto qualcosa di simile, ma in ogni caso non si scompose per niente. Quelle tecniche potevano anche essere altamente distruttive ma erano lente, troppo lente per una che saettava da una parte all’altra del ring. E poi dovevano consumare un sacco di energie ergo sapeva che o per il suo veleno o per il troppo dispendio di chakra, l’avversaria prima o poi si sarebbe prostrata di fronte a lei.
[AZIONE – Schivata (da M8 a P12)]

Quello che però non sarebbe riuscita ad eludere, sarebbe stata quella boccetta di vetro apparentemente insignificante. Riuscì solo a portarsi l’avambraccio parzialmente a protezione del suo grazioso visino prima che un liquido altamente ustionante si riversasse sullo stesso. Per fortuna non era entrato negli occhi, ma il bruciore rischiava di rovinare la sua splendida e liscia pelle. Del trucco poco importava, tanto era sexy anche senza. Quella sensazione sgradevole sul suo viso però le fece digrignare i denti, le fece tirar fuori il suo istinto più selvaggio. Era ora di farle vedere che dietro un corpo da urlo ed un viso tremendamente arrapante oltre che stupendamente grazioso c’era lo spirito di una guerriera forgiata da una terra inospitale e pericolosa.
[RECUPERO]

Il pubblico si è eccitato appena ho messo piede in quest’arena e si è ammosciato vedendo te. I miei puntaspilli ti faranno comprendere che c’è molto più dietro questo bel culo, queste tette mozzafiato e questo splendido viso che la tua INVIDIA ha cercato di deturpare. A me non serve mirare al tuo volto, per quello ci ha già pensato madre natura a farti un brutto scherzo. Io mi occuperò di tutto il resto.

Scattando in avanti, sarebbe giunta in prossimità dell’avversaria, tenendo sempre il baricentro molto basso.
[RAPIDO – Movimento Extra] + [Aura: Go with the flow] = 10m (da P12 a L10)

Ed una volta a distanza di coltello, avrebbe inveito su di lei con un fendente estremamente carico di rabbia e grinta, ma soprattutto di chakra infuocato che avrebbe reso incandescente la lama di ferro, facendola diventare ancor più penetrante, tagliente e ustionante. Bersaglio era la base del collo. Era il momento di farle assaporare quanto quei puntaspilli tanto scherniti potevano essere altamente distruttivi se maneggiati abilmente dalle mani di una donna letale.
[Action: Perfect Predator] + [Action: Snake Fang]
[Skill: Fire Touch] + [Passive: Heart of Fire] + [RAPIDO - Action: Inner Energy]

Ed una volta portato a compimento questo rapidissimo lavoro di coltello, sarebbe arretrata nella posizione di partenza, osservando con ghigno soddisfatto la sua preda.
[Action: Hit and Run (da L10 a P12)]

Il veleno che è appena entrato in circolo nel tuo corpo è una tossina debilitante. Ti sentirai sempre più debole, sino a quando sarai talmente logorata che preferirai morire invece che continuare a soffrire.

Sexy e letale, apparentemente angelica ma intrinsecamente spietata: questa era Clarissa. Questa era la donna fatale pronta di nuovo a scattare e ad avventarsi su una preda oramai caduta nella sua perfetta trappola.
[Stance: Catlike]

Forse quella bianchina non si rendeva ancora conto di quello che era appena successo e di quanto la sua vita fosse in pericolo se non si fosse curata dalla tossicità del veleno che l’aveva appena contagiata. Forse oltre ad essere arrogante e tanto spavalda era, permettetemelo, sciocca e sprovveduta. Soprovveduta perché continuava ad attaccare nello stesso inutile e ripetitivo modo, sciocca perché ancora non aveva inutito che quel modo di attaccare era completamente inefficace contro una serpe svisciante come Clarissa. E nonostante ciò continuava a blaterare fandonie circa la sua forza ed il suo potere distruttivo, minacce che comunque non avevano ancora intaccato la dea mora, lasciandola completamente illesa e per nulla intimidita.

Ora ho capito… Tu sei una causa completamente persa mia cara.

Disse la sexy guerriera portandosi un coltello all’altezza della tempia e facendolo roterare lentamente per sottolineare come stesse effetivamente dando della pazza alla sua avversaria. Le sghignava in faccia ricambiandola della stessa irriverenza. E mentre con agilità si cimentiava nell’ennesima schivata rocambolesca, avrebbe continuato il suo discorso.
[AZIONE – Schivata (da P12 a L12)]

Io sottolineo le mie doti per farti capire quale abisso vi sia tra di noi. L’autostima non mi manca di certo. Semmai dovrebbe mancare a te perché non hai nulla di cui poterti vantare. Ma oramai è evidente: oltre che brutta sei anche ritardata. E una ritardata non può certo accorgersi delle sue mancanze. Sai solo insultare, sbraitare e alzare tanta polvere senza combinare nulla di concreto. Dovresti farti un esame di coscienza al posto di compiacerti delle tue inutili tecniche. Ma cosa spreco il mio fiato con un’idiota che ha i minuti contati…
[RECUPERO]

Perché effettivamente era vero, quella lì non avrebbe avuto ancora molto tempo a disposizione e Clarissa lo sapeva bene, pertanto non si sarebbe sprecata e prodigata in altre acrobazie per danneggiarla ulteriormente. Come aveva detto in precedenza, voleva che crepasse in maniera lenta ed agonizzante. Infliggerle altri danni con i suoi coltelli sarebbe stato farle un favore ed aiutarla a morire più rapidamente, per questo con sufficienza le diede le spalle e fece per andare verso l’usita dalla quale aveva fatto il suo trionfale ingresso.
[RAPIDO - Movimento Extra (da L12 a J14)]

Arrenditi capra. E chiudi quella fogna che ti ritrovi. La forza non si misura dall’intensità dei rumori che fai o dal fumo che crei, ma dall’efficacia dei tuoi colpi. Quella che tu chiami codardia è il frutto di decenni di evoluzione e affinamento nel mondo animale, ma non mi stupisco che tu non ci arrivi. Non solo sei rimasta immatura ed incivile dal punto di vista comportamentale, ma anche primordiale nello stile di lotta. E adesso addio, SFIGATA.

E dandole un’ultima occhiataccia, con un sorrisetto beffardo stampato in volto si sarebbe definitivamente girata, scuotendo la sua lunga e morbida chioma e continuando la sua camminata sinuosa.
[Stance: Catlike]

Se ne stava andando, si era stufata ed aveva perso sin troppo tempo con quella montata da strapazzo. Tanto più che aveva mantenuto la pazienza e la freddezza praticamente per tutta la durata dello scontro nonostante gli insulti di lei. E diciamocelo anche: dopo un po’ anche il più pacato degli animi inizia ad infastidirsi dopo una sfilza di insulti gratuiti. Clarissa di certo non si poteva considerare una santa ne una persona con un animo tanto pacato e per di più quella che la insultava era una che praticamente non aveva combinato nulla dall’inizio dello scontro. La bella mora aveva infatti tenuto sempre e costantemente la situazione sotto controllo e aveva messo sin dai primi istanti la bianchina sotto scacco. Dunque il fatto che continuasse a parlare con tono superiore e a comportarsi come la vincitrice di quell’incontro nonostante nel suo corpo circolasse una tossina potenzialmente mortale la faceva incazzare non poco.

Possibile tu sia così stupida!?

Si chiese con fare interrogativo quando sentì arrivarsi alle spalle una palla di fuoco prontamente schivata con una capriola laterale sulla fredda pavimentazione di pietra.
[AZIONE – Schivata (da J14 a J10)]

Io posso farne ciò che voglio di te!

Gli occhi erano ritornati dannatamente seri, voleva dargli un’ultima finale punizione, una punizione corporale che probabilmente la sua nemica non avrebbe compreso e che avrebbe liquidato come l’ennesima coltellata poco incisiva, ma che non vi nego avrebbe lasciato un sorriso soddisfatto a Clarissa. Perché infondo quella poteva parlare quanto voleva ma la verità era che le sue coltellate apparentemente poco incisive in realtà avevano debilitato fortemente l’avversaria.
[RECUPERO]

E nel portarsi a distanza ravvicinata si era sentita in potere di dire quella frase, come se possedesse la vita di Akane, come se quest’ultima fosse completamente impotente contro di lei. Ed effettivamente era la verità. Caricando le sue lame di chakra focoso, tanto da renderle incandescenti e bollenti, avrebbe portato un doppio affondo al suo costato. Voleva farla sanguinare, voleva lasciarle segni indelebili del suo passaggio.
[RAPIDO - Attacco con arma] + [Passive: Dual Wield] + [Action: Snake Fang]
[Skill: Fire Touch] + [Passive: Heart of Fire] + [RAPIDO - Action: Inner Energy]

E successivamente si sarebbe allontanata di nuovo. Non avrebbe risposto più ad alcuna provocazione ne avrebbe pronunciato altre parole o degnato l’avversaria di un ulteriore sguardo. I fatti avevano dimostrato abbastanza, avevano dimostrato chi era la regina e chi la povera incapace, chi era la dea e chi la serva impotente.
[Aura: Go with the Flow (da J10 a H10)]
[Stance: Catlike]