[ARENA: T2] Leomaros Silverkin VS Yao "Nihil" Shun

Svegliarsi sotto un soffitto sconosciuto non era proprio il miglior modo per cominciare una giornata. In particolar modo perché non avrebbe dovuto risvegliarsi affatto. Durante il primo, e ultimo evidentemente, scontro nell'arena era stato trafitto da almeno una dozzina di coltellate ad opera di quel misterioso Emissario dell'Oblio.
Yao si mosse sulla branda e si rese conto di avere ancora tutti gli arti attaccati e che nonostante il suo ultimo ricordo fosse quello di una lama corta avvolta in una coltre oscura che gli trapassava il costato, il petto non gli doleva come avrebbe dovuto, né percepiva la fatica che avrebbe dovuto sentire.
- Questo non è il paradiso, se te lo stai chiedendo. - disse una voce fuori dal suo campo visivo.
Cercando di mettersi seduto il sicario fu colto da un capogiro, ma nulla di più. A parlare era stata una giovane guaritrice, che era all'opera su un altro paziente, ma si era evidentemente resa conto del risveglio di Yao.
L'uomo si tastò il torace e trovò un fitto groviglio di bende, alcune strette forse anche troppo. Con calma prese a svolgerle sotto lo sguardo indagatore della donna.
La pelle era segnata da numerose cicatrici, alcune ancora arrossate, ma perlopiù rimarginate anche abbastanza bene. Allora non si era sognato tutto, ma com'era possibile che fosse vivo? Non avrebbe dovuto perire sulla dura terra battuta dell'arena?
Al suo sguardo interrogativo, la giovane alzò le spalle e si limitò a dire: - Ci è stato chiesto di rimettere in sesto coloro che avevano fallito il primo incontro, in modo che fossero in grado di prendere parte ad un secondo scontro. -
Ah, quanta magnanimità da parte degli organizzatori. Evidentemente non tutto era andato secondo i loro piani se ricorrevano a questi metodi per prolungare il diletto delle folle. Forse il suo scontro non era stato l'unico a finire in modo prematuro. Era inutile farsi troppe domande ora, quello che importava era che era vivo, ed era ancora in grado di combattere.
Il sicario scese dalla branda e praticò alcuni esercizi di torsione del busto e braccia per valutare quanto fossero irrigidite dalla posizione supina in cui era stato costretto per un tempo imprecisato. Dal torace oltre un certo grado di rotazione ricevette delle lievi fitte di dolore e sentiva gli arti superiori pesanti, ma niente che non potesse compensare con qualche altro esercizio. Le gambe sembravano a posto, forse solo un po'indurite.
Non ringraziò la guaritrice. Non era stata una sua scelta di salvarlo, ma un ordine impartito dall'alto, dunque se mai avesse dovuto ringraziare qualcuno avrebbe dovuto farlo con l'organizzatore del torneo. Non prima di aver portato a compimento la sua missione ovviamente.
"Già, la missione..." pensò mentre usciva dalla zona adibita a ricovero per coloro che non avrebbero dovuto sopravvivere al primo combattimento. "Chissà se lui è andato avanti.".
Come poteva sapere i risultati degli incontri? C'era un tabellone da qualche parte? Qualcuno doveva pur sapere chi era andato avanti e chi no. Chiese informazioni ad alcune persone vestite in modo tutto uguale, probabilmente degli inservienti, e scoprì che nella sala principale, quella in cui erano stati ricevuti tutti i partecipanti il primo giorno, erano ora appesi degli striscioni di tela che indicavano le quotazioni, scommesse e partecipanti ancora in gioco.
A giudicare da quanto c'era scritto, quattro erano avanzati allo stadio successivo, e tra questi c'era anche il suo bersaglio. Tuttavia, anche ai perdenti era stata concessa la "grazia". Potevano sperare di proseguire se fossero riusciti a portare a casa almeno una vittoria.
Doveva vincere, a qualunque costo.
Uno degli inservienti lo raggiunse e gli disse che da li a poco si sarebbe tenuto il suo scontro di spareggio. Con un ghigno feroce Yao avanzò lungo i corridoi fino all'ingresso nell'arena.
Sulla soglia uno degli inservienti lo bloccò e gli consegnò una strana busta sigillata con l'emblema imperiale in ceralacca ed un sacco abbastanza pesante.
- Cos'è? - chiese indispettito.
- Non lo so. Ci è stato chiesto di consegnarvelo prima del vostro ingresso nell'arena. -
Yao prese la busta e l'aprì. Erano ordini dei suoi superiori, o meglio dei suoi committenti. In qualche modo erano venuti a sapere del suo fallimento, ed avevano provveduto a sincerarsi che non potesse commettere ulteriori errori. La lettera era concisa e lapidaria: il bersaglio deve morire, ricorri a qualunque sotterfugio. Nel sacco c'è qualcosa che ti faciliterà il compito. Non deluderci.
All'interno del sacco di fatto c'era un bracciale del tutto simile alle protezioni che già indossava, solamente che questa era un po'più pesante e sembrava nascondere un qualche genere di meccanismo al suo interno.
Ringraziò l'inserviente e fece finalmente il suo ingresso nell'arena assicurandosi la nuova protezione al braccio.

Stavolta il suo avversario appariva decisamente più agguerrito. Alto quasi come Yao, se non di più, e ben protetto all'interno di una spessa armatura ammaccata in più punti. Imbracciava una lancia lunga ed aveva l'aspetto sicuro e determinato. Sarebbe stato uno scontro difficile, ma doveva provarci. In ogni caso ne andava della sua vita.
"Sono già morto una volta, ha poi importanza?" si chiese mentre valutava ancora il meccanismo del bracciale.
Era talmente concentrato nei suoi pensieri da non aver notato che il suo avversario si era mosso verso di lui, addirittura rivolgendogli un cordiale saluto. Doveva rispondere? Avrebbe avuto senso? Si sarebbe mai ricordati di lui una volta che fosse definitivamente spirato?
- Il mio nome è Yao Shun, e sono colui che ti priverà della vita. - "O che morirà nel tentativo."

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ATTACCO

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L'avversario era stato sciocco ad avvicinarsi, tuttavia la sua lancia posizionata in guardia rappresentava un problema, poiché Yao non era in grado di attaccarlo senza ferirsi a sua volta. Doveva rischiare?
Scosse il capo. Si stava facendo troppe domande e i fantasmi del suo precedente fallimento gli stavano annebbiando la mente. Doveva combattere come sapeva fare e ne sarebbe uscito vincitore.
[Gratuito - Estrazione Lama del Bracciale con Lama]

Con la pressione dell'indice su una piccola sporgenza della protezione fece fuoriuscire una lama che fino a prima era rimasta celata all'interno della protezione stessa. Davvero un bel gingillo, e soprattutto era un'oggetto che faceva decisamente al caso suo.
Adottò una posizione di combattimento offensiva, rispetto a quella che aveva usato nello scontro precedente; forse memore del fatto che non gli era comunque servita ad evitare una brutta fine.
[Stance: Kemto]

Il guerriero era già abbastanza vicino, dunque non doveva nemmeno muoversi per attaccarlo, tuttavia la lancia rappresentava un problema, ma nulla di irrisolvibile.
Si ferì sulla picca acuminata mentre avanzava per portare la sua offensiva. Aveva visto una crepa nella parte inferiore dell'armatura e forse poteva sfruttarla a suo favore per mandare a segno un colpo stordente. Portò un pugno verso quel punto, sperando di incontrare la dura resistenza dell'acciaio e non il vuoto lasciato da una potenziale schivata.
[Azione - Break Point]



Deciso a non lasciarsi sfuggire una ghiotta occasione per mandare a segno qualche altro colpo decisivo, Yao fece ricorso ad una vecchia tecnica che aveva appreso quando ancora si addestrava con i monaci ad Ephiora.
Lentamente la sua figura avrebbe cominciato ad ammantarsi di un alone biancastro, che sarebbe parso più denso e minaccioso attorno alle sue mani. Senza ulteriori esitazioni avrebbe provato a portare un altro attacco contro il nemico, trovandosi comunque ferito dalla sua lancia posizionata in guardia.
[Aura: Chat of Bravery - Attiva]

[Rapido - Attacco Fisico]


Cominciava a mancargli il fiato, forse non era stata una buona idea lanciarsi così in un attacco completo senza tener conto delle possibili rappresaglie dell'avversario. Tuttavia aveva già visto in precedenza che la tattica della toccata e fuga non era servita a molto. Anche se c'era da dire che questo avversario non sembrava particolarmente agile, a dispetto del precedente. Poteva rischiare ancora?
Dalle mani del sicario sarebbe sgorgato un getto d'acqua ad alta pressione, che se avesse impattato contro il nemico lo avrebbe di certo respinto indietro per alcuni metri, aumentando così la distanza tra i due.
[Rapido - Pressurize]

Finalmente soddisfatto del proprio operato, Yao indietreggiò di qualche metro, giusto per essere certo di non rientrare nel raggio d'azione dell'avversario, di cui di fatto non sapeva ancora nulla, se non che quella dannata lancia era una spina nel fianco.
[Movimento Gratuito 2.5m: L9 - M9]
Poteva vincere? Non ne era certo, ma se i suoi colpi fossero andati a segno di certo il guerriero se ne sarebbe ricordato e sarebbe stato attento ad evitare di farsi trovare impreparato.

Yao non riuscì a trattenere un sorriso compiaciuto nel vedere che la sua sequela di attacchi non solo era andata a segno, ma aveva decisamente debilitato il suo avversario che non aveva avuto altra scelta se non quella di rimanersene fermo e cercare di riprendere il fiato.
Meno male che all'inizio dello scontro si era presentato come "colui che diventerà incomparabilmente forte". Ed ora mancava poco che si tenesse il fianco in cui Yao era riuscito a piazzargli una gomitata da togliere il fiato.
"Pallone gonfiato." pensò mentre sputava a terra infastidito. "Non ho tempo da perdere con gente come te."
Ad occhio e croce li separavano forse una quindicina di metri, comunque troppi per permettere al guerriero di portare una serie completa di attacchi, ma abbastanza da rimanere comunque un pericolo concreto. Cosa doveva fare? No, la vera domanda era che cosa poteva fare per sopravvivere?
Poteva sopportare anche un solo colpo del suo avversario senza rimetterci la vita? La sua lancia era problema nonostante Yao avesse una pelle piuttosto resistente, e già durante i suoi attacchi era finito sulla picca acuminata ferendosi anche se in modo non grave.
La sua miglior mossa per ora era quella di aspettare che il nemico si avvicinasse e si esponesse. Poteva solo contare sugli errori del suo avversario, poiché se avesse commesso anche solo un passo falso sarebbe stato lui a finire nella tomba; e definitivamente questa volta.
- Per essere uno destinato a diventare "incomparabilmente forte", come ti sei definito, mi sembri piuttosto debole. Sei sicuro di essere un vero guerriero? - lo schernì Yao mentre si preparava a mettere in atto il suo piano.

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RECUPERO

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Lentamente l'aura biancastra che aveva avvolto il sicario in precedenza si attenuò fino a scomparire del tutto. L'uomo rilassò la propria postura e si sgranchì gli arti a causa della posizione che non era abituato a mantenere per così tanto tempo.
[Aura: Chant of Bravery - SPENTA]
[Stance: Kemto - SPENTA]

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ATTACCO

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Valutò ancora per qualche istante la distanza che lo separava al momento dall'avversario. Non era certo che quella fosse la strategia giusta da adottare, ma non poteva di certo lanciarsi a testa bassa contro il nemico come aveva fatto in precedenza. I risultati li ricordava fin troppo bene. Se voleva sopravvivere questa volta doveva giocare d'astuzia oltre che di forza, quando sarebbe stato il momento.
Con un scatto indietreggiò di alcuni metri, aumentando ulteriormente la distanza tra sé e Leomaros.
[Rapido - Movimento Extra 5m: M9 - O9]
Subito dopo divaricò lievemente le gambe, in una posizione che conosceva fin troppo bene. Adottare quel piccolo trucchetto gli avrebbe permesso di essere più scattante e muoversi di più metri se fosse stato necessario.
[Stance: Catlike]

Nell'arena la folla gridò, quasi scocciata di quei temporeggiamenti. Urlavano, imprecavano, sbeffeggiavano i contendenti. Volevano vedere sangue, viscere e un solo vincitore ergersi sul corpo del caduto. Oh lo avrebbero avuto, ma non ancora.
- Forza, "guerriero", vieni a prendermi. - lo provocò ancora Yao.
Stava giocando con il fuoco, poiché se avesse fatto anche solo un piccolissimo errore di lui non sarebbe rimasto nulla. Una strana sensazione si impossessò di lui per qualche secondo; si sentiva come se avesse qualcosa nello stomaco, come un grosso masso. Era quello che si provava a sapere di avere una minuscola via di scampo e di non essere certi di poterla afferrare in tempo? Si sentivano così le sue vittime quando si rendevano conto di non avere alcuna possibilità?
Durò un solo istante, ma Yao fece tesoro di quella sensazione; si ripromise di non provarla mai più.

Il guerriero scattò in avanti rapidamente, forse istigato dalle provocazioni del sicario, ma la sua corsa si arrestò bruscamente ad una decina di metri da Yao. Che avesse letto tra le righe il piano dell'uomo e che il suo cervello avesse gridato "è una trappola!"? A prima vista non gli era sembrato uno che usava la testa prima di colpire, ma forse lo aveva sottovalutato; ed era pericoloso sottovalutare gli avversari perché era proprio quando abbassavi la guardia che loro riuscivano a mandare a segno i loro attacchi.
Non poteva permettersi distrazioni, né ripensamenti. Leomaros sembrava agguerrito e pronto a massacrarlo se ne avesse avuta l'occasione; occasione che non avrebbe dovuto mai presentarsi.
- Beh cosa c'è "impavido e fortissimo guerriero"? - disse il sicario. -Hai forse paura di me? -
Per quanto poteva ancora reggere quel gioco? La folla continuava a fischiare e gridare. Non era per quello spettacolo, quella danza da quattro soldi che stavano eseguendo i due combattenti, che avevano pagato.

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ATTACCO

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L'armatura pesante del guerriero gli impacciava i movimenti, di questo era certo. Se avesse continuato a mantenere una distanza che non fosse eccessiva, permettendogli di avvicinarsi abbastanza, ma non troppo per essere una seria minaccia, forse sarebbe riuscito a portare al sua pellaccia sana e salva al prossimo scontro.
Poteva continuare a temporeggiare? Quanto ancora prima che la folla esplodesse o che gli organizzatori del torneo decidessero che ne avevano avuto abbastanza di quei sotterfugi? All'inizio si era lanciato a testa bassa contro il nemico senza sapere se questo fosse in grado o meno di contrattaccare ed era rimasto quasi stupito dal vederlo incassare i colpi in quel modo. Tuttavia memore dello scontro con l'Emissario dell'Oblio aveva preferito temporeggiare, evitando di lasciarsi prendere dalla foga e dall'ira, com'era di fatto accaduto in precedenza.
Quanto poteva resistere ancora alla tentazione di scagliarsi a testa bassa e finire il suo avversario in un semplice e rapido attacco?
"No, devo pensare in modo razionale. Non è un avversario facile, e non devo perdere il controllo della situazione.".
Come aveva fatto in precedenza, indietreggiò giusto di qualche metro, per mantenere quella distanza che era sufficiente affinché Leomaros lo raggiungesse, ma non troppa da renderlo troppo pericoloso.
[Rapido - Movimento Extra 5m: O9 - Q9]
Con quel movimento andò a sbattere contro le grate chiuse dell'arena e per un istante venne colto dal panico. Aveva esagerato? E se quella distanza non fosse stata sufficiente? Aveva fatto bene i conti?
Respirò profondamente e cercò di calmarsi.
"E'tutto sotto controllo." si disse. "Devo vedere i lati positivi della situazione. Io non posso andare più indietro, e questo lo sa anche il mio avversario. Sfrutterà l'occasione per venirmi a prendere."
[Stance: Catlike]

Nuovamente riprese una posizione scattante e pensata per garantirgli ampi movimenti.
Lo colse un dubbio. E se Leomaros avesse temporeggiato ancora? In quel caso che cosa avrebbe fatto? Continuato a scappare fino a quando il guerriero non si fosse esposto? No, era più che sicuro che avrebbe colto l'occasione questa volta, sfruttando il fatto che il sicario era letteralmente con le spalle al muro. E se si fosse sbagliato invece?
"Allora dovrò pensare ad un'altra strategia." pensò mentre gli ritornava in mente il detto dei monaci ephiorensi: "Pensa alla soluzione solo quando avrai un problema".
- Avanti, razza di bestione senza cervello. Vorresti diventare incredibilmente forte? Lascia che ti dica una cosa: fin'ora non hai dimostrato proprio un bel niente se non di essere un cacasotto che teme i colpi di un uomo disarmato. Se non fai assaggiare del sangue alla tua spada ora, non avrai altre occasioni in futuro. - disse Yao, per la prima volta con vero disprezzo.
Aveva pensato al peggio quando aveva visto Leomaros per la prima volta, ma ora che davanti a ben due ghiotte occasioni di mandare a segno qualche colpo, il guerriero si era dimostrato recidivo non era riuscito a trattenere le parole.

Alla fine le provocazioni erano servite a qualcosa perché Leomaros, forse stanco di sentirsi prendere a male parole da Yao, era passato all'offensiva dimostrando un'agilità inaspettata.
Il guerriero colmò velocemente la decina di metri che lo separava dal sicario e portò un colpo di lancia da una distanza di sicurezza. Yao era pronto ad evitare il colpo, ma all'ultimo istante sentì qualcosa di strano provenire dall'arma del suo avversario, come se fosse avvolta in un qualche genere di aura. Esitò e si lasciò così scappare l'opportunità di evitare il colpo, dovendo pertanto difendersi usando le proprie protezioni.
[Azione - Counterbreak]




Concentrato com'era per resistere all'impatto della lancia contro le protezioni, Yao si accorse troppo tardi di essere in trappola. Il terreno sotto i suoi piedi prese a tremare facendogli perdere la concentrazione necessaria a mantenere la posizione elusiva assunta in precedenza, ma almeno era riuscito ad evitare di subire danni fisici.

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ATTACCO

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Sfruttando il fatto che il guerriero era sbilanciato in avanti dall'attacco portato con la lancia, Yao si mosse velocemente per portare un colpo mirato alle articolazioni. Se non avesse fatto leva sulle gambe nel giusto istante a seguito della parata non sarebbe mai riuscito a reagire con quel tempismo.
[Movimento Gratuito 2.5m: Q9 - P9]
[Gratuito - Attacco Fisico grazie a Counterbreak]



Da quella posizione vantaggiosa, il sicario approfittò per cercare di mandare a segno uno dei suoi pericolosi attacchi, esattamente come aveva fatto in precedenza quando Leomaros si era avvicinato troppo.
In pochi istanti individuò un punto vulnerabile sull'armatura del guerriero e adoperò per cercare di arrecare quanto più danno possibile, magari cercando anche di stordire l'avversario. Sempre che riuscisse a mandare a segno l'attacco.
[Azione - Break Point]


Esattamente com'era accaduto all'inizio dell'incontro il sicario concentrò nei propri palmi, ora rivolti verso Leomaros, una grande quantità di chakra che si scatenò contro l'avversario sotto forma di un getto d'acqua fretta ad altissima pressione, che se lo avesse colpito lo avrebbe certamente respinto indietro per almeno una decina di metri.
[Rapido - Pressurize]

Se quella sequenza di attacchi fosse andata a segno completamente il povero guerriero si sarebbe ritrovato nella medesima situazione in cui era finito all'inizio dello scontro: stordito, ferito e fradicio.
Yao si stava dimostrando all'altezza delle aspettative, forse anche grazie a qualche aiuto dalla Dea Bendata, o forse Leomaros lo stava sottovalutando. Poco importava ora, perché se prima il sicario aveva visto poche possibilità di sopravvivere, improvvisamente queste erano aumentate quando i difetti di postura e lacune nella difesa del guerriero erano risultate così evidenti.
"Posso farcela." pensò. "Devo farcela."

Nonostante tutti i colpi di Yao fossero andati perfettamente a segno, Leomaros sembrava un osso molto più duro del previsto. Stoicamente si era lanciato all'assalto raccogliendo le forze e cercando di non soccombere allo stordimento.
Il sicario si sarebbe aspettato un nuovo attacco portato con la lancia o almeno un tentativo in tale direzione, invece il guerriero aveva in mente qualcos'altro, e quando Yao vide la colonna di terra avanzare verso di lui rapida non riuscì a fare altro se non imprecare.
- Merda! - esclamò mentre cercava inutilmente di portare le braccia davanti al volto per evitare il peggio.
La dura roccia lo colpì allo stomaco e gli mozzò il fiato per qualche istante. Quello di Leomaros era stato davvero un attacco inaspettato.
Cercò di riprendere fiato. Non aveva subito un danno eccessivo, e faceva quasi più male il fatto di essersi fatto fregare da quello stratagemma che non l'aver ricevuto il colpo in sé.

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ATTACCO

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Nonostante avesse accusato il colpo, ora Yao aveva una grossa opportunità per mandare al tappeto il suo avversario una volta per tutte. Era esposto, vulnerabile e come aveva già verificato in precedenza il sicario, non riusciva a difendersi in modo ottimale dai suoi attacchi. Poteva mandare a segno una raffica di colpi e mettere la parola fine a quell'incontro; ma sarebbe davvero riuscito a mandare al tappeto il grosso guerriero? Sembrava molto resistente e l'armatura che lo proteggeva era un grosso ostacolo. Se solo fosse riuscito ad aggirarla in qualche modo.
"Il problema non è se riesco ad ucciderlo, ma se non ci riesco." pensò turbato dalla situazione.
Fino a quel momento era riuscito a tenere un buon controllo della situazione, ma per quanto sarebbe potuto andare avanti ancora? C'era qualcosa negli occhi di Leomaros, una nuova e rinnovata convinzione. Che fosse riuscito a trovare il suo punto debole? No. Impossibile.
"Eppure qualcosa è cambiato in lui..."
Doveva fidarsi del suo istinto o seguire la logica? Durante lo scontro con l'Emissario dell'Oblio si era lasciato guidare dalla ragione, attaccando e ritirandosi come ogni buon sicario sapeva fare, ma non era stato sufficiente, dunque se avesse cercato di dare ora il colpo di grazia a Leomaros come sarebbe finita? Esisteva un'alternativa?
[Movimento Gratuito 5m: P9 - N9]
Si mosse in avanti, ancora incerto su cosa fare. Una parte di lui voleva almeno mandare a segno almeno un attacco arrecando danno, ma l'altra, quella razionale, gli diceva che era molto meglio non chiedere troppo alle divinità e cercare di tirare per le lunghe lo scontro, in modo che il guerriero cominciasse a sentire la fatica e che le sue gambe si facessero sempre più pesanti ed insicure.
[Stance: Kemto]

Istintivamente adottò una posizione offensiva votata al colpire con precisione i punti sensibili dell'avversario in modo da rendere i suoi movimenti e tempi di reazione molto più lenti del solito. L'aveva già utilizzata con successo per portare alcuni attacchi contro Leomaros, e data la situazione gli era sembrata la cosa migliore da fare.
[Azione - Palm of Disruption]

Yao concentrò parte della sua energia interiore nel pugno che fece saettare verso il bacino del guerriero, tuttavia all'ultimo istante aprì il palmo cercando di farlo collidere con il corpo del suo avversario, rilasciando l'energia. Se tutto fosse andato per il verso giusto Leomaros si sarebbe trovato debilitato da quell'ondata di energia, anche se non fisicamente ferito.
Per un istante valutò la sua posizione. Era vicino, troppo; ma non osava allontanarsi dal guerriero. Se avesse tentato di scattare verso una possibile zona sicura ora, la lancia di Leomaros lo avrebbe certamente raggiunto. Era più sicuro rimanere li, pronto a difendersi da un eventuale attacco.
Yao si accorse di aver trattenuto il fiato fino a quell'istante. Che cosa gli stava succedendo? Non era da lui; perché aveva agito in quel modo? Perché aveva esitato a colpire con forza e determinazione quando era ovvio che sarebbe riuscito a portare a casa il duello in quei pochi istanti?
"Ho avuto paura." ammise infine. "Lo spettro di quel maledetto Emissario dell'Oblio mi perseguita ancora."

I colpi portati dall'assassino erano andati a segno, anche se di fatto il suo scopo non era stato quello di arrecare danno fisico all'avversario, quanto stordirlo e limitarne le movenze. Evidentemente l'attacco aveva sortito il suo effetto, ma guerriero non si era dato per vinto ed aveva prontamente fatto saettare la sua arma in modo insidioso verso Yao.
Istintivamente il sicario alzò le braccia davanti a sé per prepararsi all'inevitabile colpo che avrebbe dovuto subire. La lancia di Leomaros si era dimostrata già in precedenza un ostacolo decisamente fastidioso da affrontare, ma anche questa volta era pronto.
[Rapido - Parata con Protezioni]




L'arma del guerriero impattò sulle protezioni erette a difesa dal sicario scaricando tutta la sua potenza contro quello strato di cuoio duro. Nonostante Yao fosse riuscito a scongiurare i danni fisici era evidente che il divario di forza tra lui e Leomaros era più ampio di quanto avesse immaginato, poiché rimase comunque stordito dalla botta ricevuta nonostante non avesse riportato ferite evidenti.
Entrambe le braccia gli facevano male e dubitava di riuscire a portare a compimento un attacco completo in quelle condizioni, ma prima che potesse reagire in qualche modo, il guerriero si ritirò balzando agilmente alcuni metri indietro.

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ATTACCO

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Qualcosa era scattato nella mente dl suo avversario; sembrava aver trovato un modo per tenerlo sulle spine e costringerlo a scoprirsi. Che avesse trovato un punto debole nella sua difesa? No, gli aveva appena dimostrato di essere più che in grado di evitare di subire danni eccessivi, allora perché cominciava a temere di non uscire vivo da quello scontro?
"Si è ritirato perché ha capito di non potersi esporre troppo." pensò mentre arretrava di alcuni passi, aumentando la distanza tra sé e il guerriero armato di lancia. "Ma questo è un gioco che possiamo fare entrambi; ed il primo che commetterà un errore sarà cibo per vermi."
[Movimento Gratuito 5m: N9 - P9]
Il cuore gli martellava nel petto a causa dello sforzo che aveva compiuto per contrastare l'attacco di Leomaros, così prese alcuni respiri profondi per cercare di calmarsi e concentrarsi.
Scrutò infine il suo avversario pensando: "Spero soltanto di non essere io a mettere un piede in fallo per primo.".
- Tutto qui? - sogghignò tornando a provocare l'avversario verbalmente. - Ammetto che i tuoi ultimi colpi mi hanno messo in difficoltà, ma è davvero questa la forza dell'uomo che vuole diventare un "guerriero incredibilmente forte"? Persino io riesco a tenere testa ai tuoi fendenti. - aggiunse poi battendo il palmo della mano destra contro la protezione in cuoio duro dell'avambraccio sinistro.
- Avanti. Mostrami la tua vera forza. -

Leomaros questa volta rispose alle provocazioni del sicario, anche se non nel modo che quest'ultimo si aspettava. Tuttavia nelle parole del guerriero c'era del vero: stava patendo i suoi colpi anche se non sotto l'aspetto di ferite fisiche vere e proprie. Poteva andare avanti ancora per quanto con quel balletto?
"Fino a quando non sarò in grado di mandare a segno un colpo decisivo." si rispose mentre stava all'erta, pronto a ricevere i colpi che sarebbero sicuramente succeduti alle parole.
Effettivamente Leomaros scattò in avanti sfruttando la propria agilità, ma quando avrebbe dovuto arrivare una selva di attacchi furiosi ed implacabili non accadde nulla. In quell'istante il sicario abbassò la guardia, chiedendosi che cosa stesse architettando il guerriero; e quello fu un grave errore.
A circa sette metri da Yao, il guerriero aveva preso a recitare una sorta di litania e compiere delle strane movenze. Aveva già dato dimostrazione in precedenza di essere in grado di utilizzare l'arte della terra, ma quelle parole e gesti erano nuovi per il sicario.
- Ci si vede quando torni su tra di noi. - disse Leomaors terminando il suo rituale.
- Ma cos... -
Non ebbe tempo di terminare la frase perché la terra cominciò a franare sotto i piedi di Yao, che si trovò quasi senza sapere come dentro una buca larga sette metri e ricoperto di polvere.
Istintivamente si rimise in piedi, certo che sarebbe sopraggiunto un qualche genere di attacco, ma evidentemente il guerriero aveva deciso di prendersi semplicemente gioco di lui, preferendo stuzzicarlo invece di porre la parola fine con pochi e semplici colpi.
"Mi sono fatto fregare come un fesso." pensò mentre guardava la buca in cui era finito. Non era particolarmente alta e sarebbe riuscito ad uscirne senza troppi impacci, ma rimaneva comunque il problema che si trattava di un muro da scalare.

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ATTACCO

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Lentamente il senso di intorpidimento si attenuò permettendo a Yao di pensare con maggior lucidità. Se Leomaors fosse riuscito a mandare a segno anche solo due colpi ben piazzati poteva dire addio ad ogni possibilità di sopravvivere, dunque non doveva commettere errori di valutazione o lasciarsi prendere dall'impeto e cercare di concludere troppo in fretta. Tuttavia da parte sua il guerriero si era dimostrato restio a dare sfoggio della sua potenza, preferendo temporeggiare e metterlo alle strette con attacchi insidiosi e trucchetti simili a quel buco.
Scalare la parete di roccia non sarebbe stato difficile, ma gli avrebbe preso un po'di tempo, impedendogli così di piazzare qualche colpo ben più pericoloso di un semplice cazzotto al mento.
[Stance: Catlike]

Yao tastò il terreno sotto i suoi piedi per essere sicuro che fosse stabile prima di adottare una posizione di combattimento votata all'agilità. Con quel semplice accorgimento fatto di falcate più ampie e passi leggeri sarebbe riuscito a scalare il muro con più facilità e forse persino portarsi abbastanza vicino a Leomaros da potergli arrecare qualche danno.
[Movimento Gratuito 7.5m: P9 - M9]
[Azione - Uscire da Sinkhole]
Con decisione scattò, pronto a fare il possibile per ripristinare il proprio vantaggio. Si arrampicò con agilità sullo strato di roccia che il guerriero aveva fatto franare grazie alla sua tecnica, e si avvicinò portandoglisi a stretto contatto.
- Ti sono mancato? - disse sogghignando Yao. Forse Leomaros non si sarebbe aspettato di vederlo ricomparire così in fretta.
Il sicario avrebbe tentato di appoggiare i palmi sull'armatura del suo avversario, concentrandosi per preparare la sua contromossa. Non poteva fare molto in quelle condizioni, almeno poteva prendere tempo.
- Indovina che cosa sta per succedere ora? -
Come un precedenza dai palmi di Yao avrebbe preso a sgorgare un getto d'acqua ad altissima pressione, che se fosse andato a segno avrebbe allontanato il povero Leomaros di almeno una quindicina di metri.
[Rapido - Pressurize]

- Mandami una missiva quando arrivi. Non farmi stare in pensiero. -
Dopo quelle parole il sicario sarebbe arretrato di alcuni metri sfruttando la sua destrezza per mettere quanta più distanza possibile tra sé e il guerriero. Di certo dopo quell'ennesimo affronto non si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione di massacrarlo a colpi di lancia.
[Movimento Gratuito 2.5m: M9 - M8]
[Rapido - Sprint] [Movimento 10m: [M8 - M4]

Dalla distanza Yao osservò il suo avversario. Non aveva tutti i torti, e di fatto quello scontro era mal assortito. Leomaros aveva le eccellenti doti del guerriero, poteva portare attacchi da una distanza di sicurezza, muoversi con agilità invidiabile e ferire gravemente l'avversario. Se in un primo momento aveva pensato di poter vincere, man mano che lo scontro si protraeva questa certezza diventava sempre più flebile.
"La verità è che questo combattimento avrebbe dovuto finire molto tempo fa. Se mi avesse attaccato da subito sfruttando ogni risorsa a sua disposizione sarei stato cibo per vermi in pochi istanti. Ha il potenziale per uccidermi, allora perché esita?" pensò turbato dalla stanchezza che cominciava ad impadronirsi del suo corpo.
"Forse sto semplicemente invecchiando per questo genere di lavoro..."