[Arena] Asker vs Rendell

Rufio alla propria destra era irrequieto. Il continuo rumoreggiare della folla era un disturbo costante per un animo pacato come il suo. Asker lo aveva addestrato a lungo alla battaglia in allenamento uno contro uno, facendogli simulare situazione di grande stress, ritirate strategiche, manovre d'assalto e procedure elusive. Ed effettivamente anche se erano ad Arcadia da solo qualche mese, nell'Ordine Bianco avevano avuto qualche scaramuccia in cui l'animale si era dimostrato all'altezza dell'addestramento ricevuto. Ma quanto avrebbe potuto reggere la ferocia di un combattimento uno contro uno fino all'ultimo sangue?

Ok, non era all'ultimo sangue, nessuno lì rischiava veramente la pelle. Tuttavia il vincitore sarebbe stato l'ultimo a rimanere in piedi, questo richiedeva comunque dare il massimo fino all'ultimo respiro, sebbene lo si facesse sopra una figurata rete di sicurezza.

Asker appoggiò la mano sul collo di Rufio, riservandogli qualche carezze. Era un gesto che ripeteva spesso perché era in grado di calmare il suo amico ippogrifo, rassicurandolo in modo tale da permettergli di concentrarsi su quello che doveva fare, non sui suoi timori. Rùfio era un animo sensibile, forse per via del fatto di essere cresciuto fin da subito come animale domestico lontano dalla natura selvaggia. Asker da tempo valutava l'idea di portarlo nel suo habitat, passare un pò di tempo nelle montagne ad est di Arcadia per temprare lo spirito del suo animale e far uscire fuori il suo istinto innato. Sarebbe stato necessario se voleva essere sicuro di poter contare su di lui in casi di estremo pericolo, in combattimento.

Per ora l'arena era un buon terreno di prova. Sperava solo che il proprio avversario non calcasse eccessivamente la mano, non voleva rischiare di traumatizzare definitivamente il suo amico fino a rendergli impossibile tornare sul campo di battaglia. La vita che Asker si era prospettata davanti prevedeva rischi e pericoli, voleva avere l'opportunità di vivere al massimo la propria vita almeno finché poteva e questo voleva farlo assieme al proprio inseparabile compagno di vita. Non voleva rinunciare a lui per perseguire il proprio sogno.

Salve a te, straniero. Esordì quando raggiunse il suo posto centro dell'arena, Rùfio aggiunse un roco cinguettiò alle parole del suo padrone. L'arciere che aveva di fronte aveva un aspetto fiero e feroce, la sua prima impressione non fu quella delle migliori.

Vinca il migliore, giusto? Chiese cautamente Asker con un sorriso mentre sfoderava la spada piccola. Un arciere non era l'ideale dei match-up ma come detto, era lì per mettersi alla prova, quindi da una parte era contento di potersi misurare con un avversario ostico.
[Gratuita - Action: Weapon Switch]

Rùfio si voltò verso Asker emettendo un piccolo verso interrogativo al che il cavaliere con un gesto quasi impercettibile del capo gli fece un cenno positivo. Allora l'animale ingrifò le proprie piume mentre focalizzata tutta la propria attenzione verso l'arciere, acuendo i propri sensi alla maniera di un feroce predatore. La caccia era cominciata.
[Rùfio][Stance: Prey Upon]
[Spostamento gratuito Rùfio 5m][L9->J9]
[Spostamento gratuito Asker 5m][L10->J10]


Descrizione Fisica: L'uomo è alto intorno al metro e ottanta, fisico robusto e asciutto, scolpito e agile. Il volto dalla carnagione chiara è incorniciato da capelli corvini tenuti lunghi fino al collo, sempre tenuti con particolare cura e sistemate con una particolare cera per avere sempre l'aspetto desiderato. Tiene un filo di barba sul mento che si chiude in un pizzetto curato. Sul volto possiede due cicatrici maggiorni, una sul sopracciglio destro e l'altra sul setto nasale, rinvenute in seguito a due incidenti distinti nei lunghi allenamenti di scherma. Per l'occasione l'armatura leggera che indossava era decorata da nastri di tessuto violaceo per contradistinguerlo quale supervisore dell'ordine del festival.

Immaginava che l'arciere se la sarebbe giocata sulla distanza ma una tale rapidità di esecuzione fu comunque sbalorditiva. Due dardi furono scagliati in rapida successione e il bersaglio di tali attacchi fu lo sfortunato compagno animale di Asker. Le due frecce sibilarono, andando a conficcarsi sul basso collo e poco sopra la spalla sinistra. Fortuna che Rùfio aveva la pelle dura, ciò comunque non lo risparmiò dal dolore e dalla debilitazione di quegli attacchi.
[Danno: (60-30)+20%]x2 =72
[Applico Spirit Bond, 20 di questi danni li subisce Asker]


Rùfio! Un ultimo dardo fu scagliato dall'arciere, ma questa volta il cavaliere si oppose, frapponendosi fra l'arciere e l'ippogrifo, incassando la freccia al suo colpo. Il dardo si conficco sopra l'armatura leggera, penetrando di poco nella spalla destra.
[Azione+Rapido - Action: Intercept]
[Danno: 60]


[RECUPERO->ATTACCO]

Hmm... Mugugnò Asker, afferrando saldamente la freccia e tenendo lo sguardo fisso verso Rendell. Si era andato a chiudere in un angolo, apparentemente si era lasciato poche vie di uscita, tuttavia escludeva che un guerriero così abile lo avesse fatto incosapevolmente. Sapeva di poterlo incalzare e assestare un paio di colpi mirati, tuttavia non poteva rischiare di lasciarselo sfuggire in secondo momento.

E poi aveva dimostrato di voler far fuori prima Rùfio per poi concentarsi su Asker e lui non poteva permettere che il proprio animale subisse troppi danni. Come detto, non voleva ne uscisse traumatizzato ma fortificato. Fu questo il motivo che lo spinse ad avvicinarsi ulteriormente all'arciere, facendo cenno all'ippogrifo di seguirlo, ma rimanendo ancora a distanza cercando il momento buono per contrattaccare.
[Spostamento gratuito Asker 5m][J9->H7]
[Spostamento gratuito Rùfio 5m][J10->H10]

Intanto sfoderava anche la seconda spada, quella più grande, reggendola con la mano sinistra pronto a partire all'attacco.
[Gratuita - Action: Weapon Switch]



Descrizione Fisica: L'uomo è alto intorno al metro e ottanta, fisico robusto e asciutto, scolpito e agile. Il volto dalla carnagione chiara è incorniciato da capelli corvini tenuti lunghi fino al collo, sempre tenuti con particolare cura e sistemate con una particolare cera per avere sempre l'aspetto desiderato. Tiene un filo di barba sul mento che si chiude in un pizzetto curato. Sul volto possiede due cicatrici maggiorni, una sul sopracciglio destro e l'altra sul setto nasale, rinvenute in seguito a due incidenti distinti nei lunghi allenamenti di scherma. Per l'occasione l'armatura leggera che indossava era decorata da nastri di tessuto violaceo per contradistinguerlo quale supervisore dell'ordine del festival.

Altre due frecce furono scoccate contro Rùfio e questa volta Asker non poteva fare nulla. L'arciere faceva avanti indietro da una parte dell'arena all'altra, rendendo estremamente difficile stargli dietro. L'aninale riuscì a schivare uno dei due dardi, ma l'altro si conficcò sul dorso della creatura, rinvenendo una nuova ferita lungo la schiena. Fortunatamente nessuna delle frecce era penetrata eccessivamente e l'animale, a parte qualche lamento, non si era fatto sopraffare dal dolore.
[Azione - Schivata]
[Danno: (60-30)+20%] =36


In Asker cominciò a montare rabbia per la sorte riservata al proprio animale. Non che facesse una colpa all'arciere del suo comportamento, semplicemente non aveva previsto che Rùfio potesse essere tagliato fuori dallo scontro così presto e senza avere l'occasione di cooperare assieme e provare le tecniche di coppia che avevano sempre provato in allenamento.

[RECUPERO->ATTACCO]

Se non altro, adesso l'arciere era davvero a tiro. Asker cominciò ad avvicinarsi all'avversario, reggendo sempre le due spade contemporaneamente. Poi con impeto rabbioso si fiondò su Rendell, caricandolo a viso aperto contando di prenderlo alla sprovvista mentre incoccava ancora le frecce nel suo arco. Macinò la distanza che lo separava con un unica carica che culminò con un potente attacco con la spada grossa, un fendente dall'alto verso l'alto che disegnava una sorta di diagonale.
[Movimento gratuito - H7->F9]
[Azione - Action: Charge][F9->C12]
[Rapido - Attacco pesante]
[Danno: 10+30+40]


Senza arrestare il movimento del braccio, cominciò una rotazione su se stesso mentre la mano sopra le spalle rinfoderava rapidamente lo spadone largo e lui, con maestria, utilizzava l'altro braccio armato di spada leggera per compiere un altro fendente orizzontale, tale da sfruttare l'ultima parte della rotazione per imprimere forza e disegnare un taglio netto nell'addome di Rendell.
[Action: Weapon Switch]
[Passive: Silver Blade]
[Rapido - Attacco arma bianca]
[Danno: 10+30+20]



Intanto Rùfio seguiva a distanza, facendo attenzione ai prossimi attacchi dell'arciere.
[Gratuito+Rapido]
[Movimenti H10->E10]


Descrizione Fisica: L'uomo è alto intorno al metro e ottanta, fisico robusto e asciutto, scolpito e agile. Il volto dalla carnagione chiara è incorniciato da capelli corvini tenuti lunghi fino al collo, sempre tenuti con particolare cura e sistemate con una particolare cera per avere sempre l'aspetto desiderato. Tiene un filo di barba sul mento che si chiude in un pizzetto curato. Sul volto possiede due cicatrici maggiorni, una sul sopracciglio destro e l'altra sul setto nasale, rinvenute in seguito a due incidenti distinti nei lunghi allenamenti di scherma. Per l'occasione l'armatura leggera che indossava era decorata da nastri di tessuto violaceo per contradistinguerlo quale supervisore dell'ordine del festival.

Rendell si cimentò nuovamente in una pioggia di frecce ma stavolta, e contro ogni aspettativa, prese di mira Asker. Forse si era reso conto del pericolo che il cavaliere costituiva e intendeva finirlo prima che questi finisse lui. Fatto sta che i primi due colpi raggiunsero l'aldarese, colpendolo sopra il pettorale destro e alla coscia. L'uomo strinse i denti e maledì il fatto di non aver mai preferito le corazze pesanti alle armature leggere.
[Passiva: Spirit Bond]
[Danno freccia 1: 97]{Rùfio subisce 20}
[Danno freccia 2: 60 +20% =72]{Rùfio subisce 20}
[Danno su Asker: 129]
[Danno su Rùfio: 40]



Vedendo il proprio padrone in difficoltà, Rùfio si precipitò verso di lui, giusto in tempo per intercettare un terzo attacco che raggiunse l'animale e lo colpì letalmente.
[Danno su Rùfio: 100-30 =70]


E infine l'arciere riuscì a scagliare un ultimo dardo, questa volta direttamente su Asker, colpendolo nel basso costato.
[Danno su Asker: 60 +20% =72]

Vita Asker: 220 -129 -72 =19
Vita Rùfio: 102 -40 -70 =-8

[RECUPERO->ATTACCO]

Alla fine il suo povero animaletto aveva pagato molto caro quello scontro che doveva essere solo l'ennesimo addestramento ma su un campo più reale. Asker vide la freccia conficcarsi sotto la gola di Rùfio e l'ippogrifo stridere acutamente inciampando nella corsa e crollando al suolo.

Il cavaliere osservò la scena inorridito, gli occhi spalancati e il respiro affannato per via del dolore dei colpi ricevuti a propria volta. Era stato lì lì per chiedere una tregua vista l'entità delle proprie ferite e di quelle del suo animale, come già detto non desiderava che quella esperienza lo traumatizzasse eccessivamente. Conosceva il suo animo sensibile, esperienze troppo forti avrebbero potuto portarlo ad aver paura di futuri confronti in campo aperto.

Tuttavia vederlo crollare a terra presumibilmente a causa di un colpo fatale azzerò qualsiasi altro pensiero. Una furia incontrollabile montò dentro di lui e si incanalò contro Rendell, l'assassino del proprio fido compagno di vita. Strinse la spada nella propria mano e si fiondò verso l'avversario, ringhiando ad alta voce mentre la folla accompagnava quell'ultimo attacco con un boato eccitato.
[Rapido - Movimento gratuito + Movimento Extra][C12->F15]

Fece appello al proprio chakra per ricoprire la lama di uno strato tagliente al punto da farla quasi brillare, quindi liberò l'ennesimo fendente che si sarebbe stagliato sul petto di Rendell. Senza fermarsi, rialzò la spada facendo forza con il proprio braccio, gli occhi spiritati e il viso deformato in un'espressione di odio per colpire una seconda volta, con un colpo meno potente ma comunque letale.
[Azione - Skill: Power Slash]
[Rapido - Attacco fisico]

[Danno 1: 10+20+30+20]
[Potenza+Arma+Swordman+Power Slash]
[Danno 2: 10+20+20]



Alla fine di tutto, si sentì fortemente turbato. Era seduto, lì di fianco al corpo del proprio ippogrifo che dormiva al sicuro su di un giaciglio di paglia in una delle stalle dell'Arena. Aveva rischiato grosso Rùfio, lo notava dalle profonde cicatrici trattate con unguenti ed erbe che però già si stavano asciugando rapidamente. Accarezzo le lunghe piume dietro il collo del proprio animale, inquieto e perso nei propri pensieri.

I medici, assieme alle guardie dell'arena, avevano fatto il loro ingresso subito dopo che lui aveva abbattuto Rendell. I primi si adoperarono subito a curare le brutte ferite riportate sia dall'arciere che dall'animale. Le guardie invece avevano come obiettivo Asker, fiondandosi su di lui, disarmandolo e bloccandone le braccia. Fu solo in quel momento che si rese conto di ciò che aveva fatto.

Il suo amico era stato appena abbattuto, avrebbe rischiato la morte, eppure lui piuttosto che concentrarsi immediatamente su di lui per curarlo, era stato sopraffatto dalla rabbia e aveva avuto come unico obiettivo una immediata e sanguinosa vendetta. Qualcuno potrebbe aver pensato che Asker, sicuro dell'intervento dei medici, si era concentrato sulla vittoria sapendo che Rùfio non correva nessun reale pericolo in quell'arena. Ma il cavaliere invece sapeva la verità.

E la verità era che lui in quel momento non aveva dato la priorità alla vita del proprio animale, si era fatto accecare da una rabbia che... sinceramente non sapeva nemmeno da dove venisse. Alla fine Rùfio si riprese rapidamente. Non sembrava traumatizzato dall'evento anzi, nei giorni seguenti si comportò in maniera più affettuosa e dolce. Alla fine era stato lui ad essere stato all'altezza dell'arena, essendo stato pronto a cedere la propria vita a favore del suo amico.

Colui che aveva davvero qualcosa da imparare era Asker, doveva capire la radice di quei sentimenti violenti ma soprattutto doveva imparare a domarli. Fu proprio per questo motivo che cominciò a maturare la decisione di iscriversi come partecipante abituale dell'arena, sperando di usare quegli scontri come banco di prova per temprare sempre più il proprio spirito.


Descrizione Fisica: L'uomo è alto intorno al metro e ottanta, fisico robusto e asciutto, scolpito e agile. Il volto dalla carnagione chiara è incorniciato da capelli corvini tenuti lunghi fino al collo, sempre tenuti con particolare cura e sistemate con una particolare cera per avere sempre l'aspetto desiderato. Tiene un filo di barba sul mento che si chiude in un pizzetto curato. Sul volto possiede due cicatrici maggiorni, una sul sopracciglio destro e l'altra sul setto nasale, rinvenute in seguito a due incidenti distinti nei lunghi allenamenti di scherma. Per l'occasione l'armatura leggera che indossava era decorata da nastri di tessuto violaceo per contradistinguerlo quale supervisore dell'ordine del festival.