[QUEST] La Tigre Sacra

Kinamy - Shadowhunter

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    La Tigre Sacra




    Tratto dall'Ambientazione di Ephiora
    Ephiora non può venire considerata una vera e propria regione anche a causa del fatto che non vi si è mai creato un governo centrale. I pochi villaggi che si sono sviluppati sono rimasti indipendenti e vivono del poco che riescono a ricavare dalla coltura e dall'allevamento.
    Scarsamente popolata, fredda ed inospitale, eppure Ephiora sopravvive con l'aiuto dei Monaci che, grazie alla loro saggezza e ai loro monasteri posti in punti nevralgici, riforniscono i villaggi di cibo e medicinali in cambio di offerte in denaro per la manutenzione dei loro chiostri.
    Questi illuminati accettano di buon grado le visite, seppur mettendo chiari limiti ai visitatori. Ogni monastero è a sé stante, come i villaggi del resto, e per quanto assurda, la situazione politica esterna ad Ephiora non ha mai toccato le menti dei suoi abitanti, che vivono le loro vite in relativa pace e serenità.

    Ogni monastero, ogni villaggio, era un piccolo mondo a sè. Fluttuava nella sua unicità tra le pendici di qualche monte, lontano da altri piccoli mondi simili ad esso ma nonostante unici. Le persone che abitavano i villaggi e i monasteri si conoscono da una vita, sono come grandi famiglie che perseguono una vita tranquilla sospesa tra cielo e terra, in un luogo dove l'aria e fredda e pura, la vista sempre mozzafiato e l'equilibrio con la natura e l'energia spirituale che la pervade è perfetto quanto fragile.

    Gli stranieri sono trattati con rispetto fin tanto che ne mostrano a loro volta e a ognuno veniva mostrata considerazione e ospitalità, se non aveva motivi per meritarso altro. E quando uno straniero dimostrava di comprendere ed abbracciare la filosofia di vita ephiorese, entrava rapidamente a far parte a sua volta di questi piccoli mondi, connesso con i suoi abitanti e la sua natura. Difficilmente qualcuno vissuto abbastanza a lungo ad Ephiora, può andarsene via senza sentirsi in qualche modo cambiato. Nella propria visione della vita. Nella propria consapevolezza di sè.

    Questo poteva essere accaduto in ciascuno di voi, in misura più o meno profonda, dato che un monaco appartenente a uno di questi mondi vi avrebbe accordato una fiducia tale da rivelarvi uno dei segreti di quelle terre. Sharkan, un'icona sacra e cara a queste terre, era diventata vecchia e stanca. La tigre, dal manto grigio fumo e dalle striature rosso sangue, era temuta e riverita per essere guardiana di quelle terre e incarnazione dello spirito che le permeava. Ora, la creatura che fino a quel momento li aveva protetti, aveva a sua volta bisogno di protezione. Qualche monaco volenteroso aveva già provato ad avvicinarla ma senza particolare successo.

    L'idea del monaco vostro amico è efficace quanto blasfema. Avvelenare Sharkan con un potente anestetico e trasportarla al monastero di Guilganesh. Qualsiasi altro monaco coscienzioso avrebbe ammonito severamente il giovane per aver pensato di fare qualcosa di simile ad un animale sacro, ma al giovane non importava. Ai suoi occhi, questo era l'unico modo di salvarle la vita. E per questo, si era affidato a stranieri che godevano della sua totale fiducia per portare a termine un lavoro sacrilego ma necessario.

    CITAZIONE

    NOTA DEL MASTER
    Post di apertura. Presentate il vostro pg, spiegando perché si trova ad Ephiora. In questo caso, se Shadow ritiene che Shervarash non può aver stretto un legame simile col posto, allora potrà partire come amico di Darina che le da una mano nella missione. Darina, da quel che mi pare di capire, invece tiene particolarmente ad Ephiora e potrebbe aver stretto amicizia col suddetto monaco. Seguendo questa ottica, Kinamy posterà per prima avendo carta bianca per nome, aspetto e ruolaggio del monaco, usando le linee guida del mio primo post. Potete partire con una conversazione con il monaco in cui sono presenti sia Darina che Shervarash. Il luogo potrebbe essere un monastero random, che però non è Guilganesh. Ruolate il set up iniziale e da lì subentro io.


     
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    Darina era ancora in "ritiro" al monastero di Huacandu quando arrivò alle porte proprio il monaco che aveva lasciato alla Rocca rossa insieme ad And'jel.
    Rimase stupita di sapere che And'jel non era con lui quasi quanto il giovane si sorprese vedendola con una lunga tunica e una fascia che le avvolgeva la vita.

    Vedo che ti adatti in un batter d'occhio, sicura di non avere sangue ephiorese? La salutò con un sorriso.
    Darina sorrise a sua volta, ancora una volta colpita da quei luminosi occhi azzurri. Chissà se sarebbero stati sempre così, o se la vecchiaia li avrebbe pian piano velati. Sarebbe stato un vero peccato.
    Sono solo in prestito finché i miei non si asciugano. Come mai qui? Non vi avrò fatto preoccupare spero.
    Si incamminarono dai portoni del monastero verso il cortile e il monaco iniziò a guardarsi intorno.
    No, forse And'jel un pochino. Sembra tenerci molto a te. Siete per caso parenti? Se posso chiederlo...non vorrei sembrare sfacciato.
    Continuavano a camminare mentre Darina cercava di capire cosa dire. Non lo sapeva bene neanche lei.
    Ho sentito che aveva una figlia che ora avrebbe avuto circa la mia età. Suppongo che essendo coetanea mi senta in qualche modo vicina a lei. Non so come spiegarlo. Forse passando il tempo con me immagina come sarebbe stato avere una figlia. Credo. Ammise infine sconfitta sedendosi sulla panchina di pietra indicata dal monaco.
    Il giovane annuì con un sorriso mesto. Capisco. Ma è anche vero che devi essere una brava persona. Ho un certo senso per queste cose, e sicuramente anche And'jel ce l'ha, con tutta la sua esperienza. Sono felice che vi siate trovati. Certe strade non si incontrano per caso, dopotutto.
    Faccio del mio meglio, rispose modesta al complimento. Ma quindi come mai sei qui? Ci sono altri problemi con le scimmie da qualche altra parte? chiese curiosa ripensando alla recente dis-avventura.
    No, però un problema ci sarebbe... Il monaco la osservò con uno sguardo che sembrò tagliarla in due di netto come una lama di vetro. Sai mantenere un segreto, Darina?
    Credo di sì. Deglutì la temoriana rispondendo al suo sguardo.
    Il giovane si lanciò un'occhiata attorno fingendo di stiracchiarsi, dopodiché si avvicinò ancora un po' e le disse a mezzavoce: Vedendo come Ephiora di calzi come un guanto, immagino tu ci tenga a questa terra, nonostante non sia quella in cui sei nata.
    Darina non rispose, aspettando che proseguisse. Non aveva comunque nulla da negare di quella frase.
    Allora potresti essere d'aiuto. C'è una cosa importante da fare, qualcosa di pericoloso, ma una persona avventurosa e forte come te avrebbe le carte in regola per riuscirci. Con molte probabilità. Non posso dirti di più ora, meglio non avere un'aria troppo seria in questa bella giornata di sole, o capirebbero che stiamo tramando qualcosa.
    Scoppiò in una fragorosa risata mentre Darina non riusciva a non guardarlo perplessa e, non che lo avrebbe ammesso, un po' spaventata.
    E questa cosa dovrei farla da sola? chiese cercando di rimettersi seduta con una posa rilassata, come se stessero solo parlando del più e del meno nel cortile del monastero sotto i pruni in fiore.
    No, certo che no. Però noi due soli potremmo non essere abbastanza. Ora però cambiamo argomento, fino ad un momento migliore. Parlami delle scimmie: ho sentito che siete riusciti a sbarazzarvene senza fare strage delle bestiole. La cosa mi ha fatto molto piacere.
    Già... Darina deglutì ricordandosi dell'uomo-scimmia e della promessa che aveva loro estorto di non parlare a nessuno di lui. Siamo stati fortunati, suppongo. Probabilmente i più forti del branco non erano nelle vicinanze.
    Il monaco si limitò a sorridere.

    Dopo un lungo silenzio nel quale Darina aveva immaginato tutte le cose più assurde e pericolose che le venissero in mente, finalmente il monaco riprese a parlare.
    Stasera dopo cena andiamo a fare un bagno, là dovremmo avere la riservatezza che ci occorre per parlare. Ora sarà meglio che vada a porgere i miei saluti al Gran Maestro. A più tardi, Darina.
    Così dicendo si alzò, accennò un inchino e si incamminò, lasciandola sola sotto i pruni. Confusa e preoccupata. Per diversi motivi.


    Quella sera Darina non mangiò molto, nervosa per l'incontro con il monaco e per il segreto che voleva confidarle. Continuò a rimuginare suo malgrado su cosa potesse mai essere questa cosa pericolosa che era necessario fare per Ephiora e soprattutto non capiva perché avrebbe dovuto chiedere aiuto a lei anziché a qualunque altra persona davvero di Ephiora.
    Quando finalmente il giovane ricompare davanti a lei mentre raggiungeva la propria stanza, il nodo allo stomaco e il cuore si fusero insieme da qualche parte nella sua gola impedendole perfino si parlare. Tutta quella segretezza e l'aria conspiratoria, per di più di un monaco così alla mano, la inquietano profondamente. A lei piacevano le cose semplici e dirette, certi sotterfugi preferiva evitarli.
    Ciao, avresti piacere di farmi compagnia? Ci sono dei bagni caldi davvero miracolosi qui.
    Sì, lo so. Rispose la ragazza senza pensarci. Dopo un attimo di silenzio si ricompose e continuò: mi farebbe piacere farti compagnia, sono davvero miracolosi.
    Non si sentiva mai così tanto nervosa, eppure in quel momento sembrava una ragazzina, nonostante ne avesse passate parecchie ormai. Cercò di capire cosa la spaventasse tanto di quella situazione mentre raccoglieva dei panni puliti dalla propria stanza e seguiva il giovane.
    Sei stato spesso in questo monastero? chiese Darina cercando si ignorare il fatto che non riusciva a immaginare come avrebbe fatto a spogliarsi davanti a un monaco senza sentirsi imbarazzata come una ladra.
    Qualche volta. È sempre bello tornare.
    Tornò il silenzio finché non raggiunsero una delle vasche naturali fuori dall'edificio, separate le une dalle altre da delle discrete staccionate di bambù.
    Il silenzio era davvero assoluto, nemmeno nei corridoi avevano visto anima viva.
    Il vapore si alzava invitante dal pelo dell'acqua e Darina ci si sarebbe tuffata tutta vestita. Con l'aria di Ephiora era fresca e pizzicava appena le guance, quelle sorgenti calde erano una meravigliosa contraddizione che Darina avrebbe apprezzato per ore e ore.
    Il monaco senza dire né "ma" ne "beh" sciolse la propria tunica, la lasciò cadere a terra e nudo entrò nell'acqua.
    Darina rimase un attimo immobile. Era certa che non avesse cattive intenzioni, ma qualcosa di più forte di lei la faceva sentire a disagio, forse il fatto che la persona davanti a lei sapeva che era una donna, forse il fatto che l'ultima persona che l'aveva vista nuda era stato Azul, forse chissà cos'altro...
    Ora mi giro. disse il giovane con tono rassicurante immergendosi fino al torace e dandole le spalle.
    La ragazza sciolse le vesti in un secondo e si tuffò subito in acqua, accogliendone il calore e il vapore come una benedizione.
    Il monaco si girò finalmente verso si lei con uno sguardo più serio che mai. Ad un tratto tutti i problemi che Darina si era fatta sembrarono davvero sciocchezze da ragazzina.
    Come di certo puoi capire ci sono luoghi, oggetti e persone che sono dei simboli per una comunità, qualcosa o qualcuno di così importante per cui vale la pena rischiare la vita per proteggerli anche se non sono né madre né padre né figli.
    Fu con questa premessa che il monaco, il volto accarezzato dal vapore, iniziò a raccontarle della tigre sacra, della sua importanza e del suo triste stato. Ma la ragazza non arrivò al culmine dello stupore finché il giovane non le rivelò anche il proprio piano: sedare la mitica belva per portarla al sicuro.
    Con espressione esterrefatto Darina si ritrasse. E se per sbaglio la sostanza la uccide? E come facciamo a trasportare una creatura del genere in giro per Ephiora? E se ci scoprono? Come minimo ci lapidano!
    Prima di pensare al peggio, pensa se saresti disposta a farlo. Pensa se secondo te è importante. Se la risposta è sì, domani riparleremo del lato pratico, altrimenti il discorso muore qui e faremo come se nulla fosse. In ogni caso mi scuso già per il turbamento che ti sto causando, ma non avrei mai potuto chiederlo ad un Ephiorese, sarebbe stato fuori discussione anche se per salvare la Tigre.
    Darina allora non avrebbe più fatto una sola domanda, sarebbe rimasta in silenzio a pensare, a pensare, finché il giovane era uscito dall'acqua, si era vestito e se n'era andato, ma lei non ci aveva quasi fatto caso, pensava soltanto, cercava di soppesare ciò che le era stato detto e di capire cosa volesse fare, cosa sentisse di dover fare.


    Erano passati alcuni giorni da quando Darina aveva accettato il folle piano del monaco e finalmente nel frattempo si era ricordata di chiedergli il nome: Aang.
    Come avesse fatto a non conoscerne il nome così a lungo non se lo spiegava. Né come potesse fidarsi a tal punto da accettare di intraprendere una tale missione suicida. And'jel l'avrebbe ammazzata. Però era vero: era troppo importante. Si era buttata in un branco di scimmie troppo cresciute per liberare un monastero che non aveva nemmeno mai visto, a quel punto cos'era mai drogare un animale sacro per salvarlo da chi voleva ucciderlo?
    Fu proprio per assicurarsi di avere qualche chance in più che Aang aveva avvicinato con nonchalance il cacciatore che aveva accompagnato Darina contro le scimmie del monastero: la ragazza non aveva dimenticato le sue parole e la sua premura verso gli animali, era piuttosto sicura che avrebbe potuto accettare di partecipare alla missione.
    So che non siamo nessuno per chiederti una cosa del genere, ma non te lo chiediamo per noi.
    Sono certa che tu puoi capire.
    concluse la ragazza, seduta a gambe incrociate davanti al fuoco insieme ad Aang e Shervarash in una notte senza luna.


    Edited by Kinamy - 15/1/2018, 22:50
     
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  3. -ShadowHunter-
     
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    CITAZIONE
    Buona sera a tutti perdonate il ritardo ecco il post, ho avurto qualche problema con il rendering...

    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Aang
    Parlato Darina
    Parlato Vecchio monaco
    Parlato Uomo Scimmia






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    - Epilogo la montagna delle scimmie -

    Non poteva ancora credere che lo scontro con l’uomo scimmia si fosse concluso. L’imponente creatura riversa a terra non mancava di incutere ancora un timore reverenziale ed anche un immenso rispetto. Le parole che uscirono dalla bocca della scimmia, colpirono a molto più a fondo di quanto una lama potesse fare. Non gli importava della propria vita, ma solo del benessere delle scimmie, e addirittura barattava la sua vita per la loro. Così a primo impatto era qualcosa di folle ed atroce, ma la luce nei suoi occhi non lasciava il minimo dubbio sulla verità di tali parole. Prima che potesse parlare l’arciere venne anticipato dalla ragazza, anch’essa dimostrava un grande cuore. Inoltre le parole che usò non erano molto diverse da quelle che avrebbe utilizzato lui, si forse un significato o un senso diverso, ma in fondo le parole di Darina erano molto simili a quelle che voleva dire lui. Strinse l’impugnatura dell’arco, come per controllare e assicurarsi che fosse ancora lì, tra le sue mani. Subito dopo strinse pure i denti per la fatica e per lo sforzo che gli costava rimanere in piedi. Lo sguardo del cacciatore corse più volte verso gli altri due compagni di caccia squadrandoli più volte per capire che intenzioni avessero. Se avessero provato ad uccederlo, le sue frecce sarebbero volate nella loro direzione, con l’intenzione di bloccare eventuali colpi di testa ed omicidi. Fortunatamente però il tutto si concluse senza ulteriori spargimenti di sangue, ed in maniera anche abbastanza rapida. Il guerriero ricoperto di “ossa” o qualsiasi cosa fosse e che gli assomigliava, senza troppe cerimonie e saluti se ne andò per la sua strada. Poco dopo il primate con immenso sforzo e con un flebile sussurro a causa delle ingenti ferite subite bofonchiò “ loro non meritano questo posto... non... Non devono... contamina...”, sembravano i vaneggiamenti di un moribondo, eppure quelle parole misero un tarlo nella mente del cacciatore, Cosa devono contaminare? Loro chi? Perché?, mentre si faceva queste domande l’uomo scimmia inizio a spirare l’ultimo respiro o così sembrava, ma ecco che l’altro ragazzo nel loro gruppo con una certa prontezza cerco di stabilizzare quello che fino a poco prima era il loro nemico. Ora che sembrava in grado di camminare, anche se con qualche problema, l’uomo scimmia si mise prima seduto e poi si alzò in piedi andando verso il suo bastone per aiutarsi nel reggersi e nel camminare. Prima però di richiamare le scimmie attorno a sè, e voltare le Spalletti loro tre, con il volto stanco ma si soffermò su ognuno dei presenti. Quando lo sguardo del primate e di Shervarash si incrociarono, l’immensità e la vita in quello sguardo impattarono con il cacciatore, che rimase momentaneamente senza parole per il forte impatto emotivo. Quando però lo vide girarsi e andare per la sua strada, un feroce impeto gli fece dire “ Tornerò a cercarti su queste montagne, è quella volta sarò pronto. Ricordati di Shervarash, ricordati di me. Perché io non mi scorderò di te.” Avrebbe voluto sapere il suo nome, ma non fece in tempo a chiederlo, sentì la terra mancare sotto i suoi piedi, doveva aver raggiunto il suo limite massimo, una smorfia simile a un sorriso comparve sul suo volto prima che cadesse a terra privo di sensi.

    - Tigre Sacra -
    Un forte urlo squarcio la notte silenziosa nel monastero, probabilmente svegliando qualcuno. Tra questi vi era di certo la persona che aveva urlato ad essere sveglia, ovvero sia Shervarash. Il giovane cacciatore si era risvegliato dal baratro nel quale era caduto poco dopo aver congedato l’uomo scimmia. Il suo corpo non aveva retto oltre e stremato appunto cadde a terra incosciente. La stanza in cui era aveva una finestra che faceva filtrare una falce di luce lunare, che conferiva un aspetto un po’ tetro alla stanza, ma permetteva di capirne i contorni. Mettendo a fuoco la vista l’arciere vide una figura vestita di bianco che gli si avvicinava, sembrava surreale con la luce della luna che si rifletteva sulle sue vesti. Tra se e se il giovane penso ”devo essere morto, e ora mi trovo in quello che chiamano al di là “. Era ancora preso dale sue considerazioni da non accorgersi che la figura continuava ad avvicinarsi. Quando gli fu abbastanza vicino, con voce calma e pacata gli disse questa disse Bentornato nel mondo dei vivi ragazzo, per un paio di giorni hai danzato tra i due mondi, facendo preoccupare un po’ di persone. Inoltre quando sei giunto qui da noi sembravi davvero prossimo alla fine dei tuoi giorni, ma vedo che fortunatamente hai la pelle dura.” vedendo che cercava di muoversi e di alzarsi, il vecchio monaco prese un bicchiere d’acqua e aggiungendo uno strano liquido lo porse al cacciatore, facendogli cenno di bere. Shervarash non capendo bene cosa dovesse fare ancora intontito dal brusco risveglio e dal dolore lancinante che provava in tutto il corpo sembrava paralizzato, inoltre tutti i ricordi e le emozioni dello scontro stavano tornando alla mente, creando un vortice ingrovogliato che lo confondevano ancor di più. Il vecchio vedendo la situazione accosto il bicchiere alla bocca del giovane e gli fece bere tutto il contenuto dicendogli ”Bevi, questo ti aiuterà a stare meglio.” Poco dopo averlo deglutito, Shervarash inizio a sentire il corpo abbandonarlo, mentre una sensazione di caldo torpore lo avvolgeva, pian piano sempre di più fino a che non scivolo di nuovo nel sonno. Il giorno successivo, Shervarash si iniziava a sentire molto meglio, e le forze stavano tornando, ma non poteva di certo dirsi in piena forma. Appena sveglio volle capire come stava e quanto fossero gravi le sue condizioni. Valutando le medicazioni che gli avevano fatto capì che fisicamente non era così mal messo, o meglio il fisico aveva risentito dei colpi subiti, sopratutto della povera scimmietta che giaceva fulminata su sulla piazza del tempio nord, avrebbe portato quelle cicatrici come un ricordo di un valido guerriero morto troppo presto, appena si ricordò di lei, una cieca rabbia si impossessò del cacciatore. Quest’ultimo colto dalla rabbia cerco di scendere dal letto e andare a cercare quel pazzo maniaco che era con loro al tempio nord, ma appena cerco di mettersi in piedi il corpo non lo sorresse come avrebbe voluto ed il pavimento si faceva più vicino. Ma all’ultimo grazie alle ore dì allenamento e a un senso ancestrale di sopravvivenza più che alla sua destrezza un lieve cuscinetto d’aria si materializzò sotto di lui impedendogli di procurarsi nuove ferite, o riaprire quelle già presenti. Era ancora sospeso a pochi centimetri da terra quando un giovane Monaco entro nella sua stanza, che vedendolo così scoppio in una fragorosa risata, appena riuscì a ricomporsi, questi aiuto lo sprovveduto cacciatore a sedersi sul letto. L’arciere ringrazio il nuovo venuto per l’aiuto, non senza mordendosi la lingua tra i denti per la figura appena fatta. Il giovane Monaco si presentò con il nome di Aang, a sua volta più per cortesia che per vero interesse anche il cacciatore si presentò. Poco dopo essersi presentato Shervarash avrebbe chiesto con una punta d’impazienza come fosse arrivato lì e dove fossero gli altri cacciatori che erano con lui al tempio nord per scacciare le scimmie. Aang non rispose subito, prima sembrò pesare e valutare il degente in ogni sua parte. In effetti lo notò anche il cacciatore quel giovane aveva uno sguardo a cui difficilmente sfuggiva qualcosa, ma cosa voleva da lui? Sembrava stesse per iniziare a parlare quando, il vecchio Monaco della sera prima, evidentemente il medico del monastero entro nella stanza per cambiare le bende e pulire le ferite di Shervarash. Vedendo che anche Aang era lì con loro, il vecchio Monaco sorrise sornione e disse ”Aang, capiti proprio a fagiolo. Dammi una mano per portare il nostro paziente a fare un bagno. Visto che gli devo cambiare comunque le bende sarà meglio dargli una strigliata non sentì anche tu come puzza? e subito dopo proruppe in una fragorosa risata, mentre iniziava a ripulire le ferite. Aang trovandosi in intrappolato in quella situazione decise di fare buon viso a cattivo gioco e accompagno Shervarash alla cascata che i monaci utilizzavano per lavarsi. Il luogo era stranamente isolato da tutto il resto il che dava un senso di privacy e tranquillità che davvero poche volte nella vita il cacciatore aveva potuto provare, la cascata alta appena qualche metro, sfociava in un limpido laghetto dall’acqua cristallina ma gelida. Aang aiuto il cacciatore a buttarcisi dentro stando attento a non aprirgli le ferite che iniziavano a rimarginarsi, trovando un corpo ricoperto di cicatrici, il giovane monaco rimase un po’ sorpreso ed al contempo affascinato. Nella sua mente già si stava facendo strada un idea, una folle idea. Potrebbe essere l’uomo c’è mi serve per la missione, già stamattina ero andato da lui per capire che tipo fosse ma ora l’impressione che ho avuto mi sembra più che mai confermata. Durante il bagno e le ore dopo i due fecero amicizia e parlarono delle esperienze passate. Dopo il giro di medicamenti della sera, quando il buio avvolgeva il monastero, Aang come un ombra sguscio nella stanza di Shervarash, e con un filo di voce fece notare la sua presenza. In uno stato ancora di torpore dovuto dalle medicine e dal sonno che stava per coccolarlo, rimase un po’ sorpreso di trovarsi il giovane monaco nella stanza. Questi con aria grave e parlando velocemente, gli disse che aveva un grosso favore da chiedergli e che doveva mantenere il massimo riserbo sulla questione perché poteva andare della sua stessa vita, non che di quella di Sharkan. Se voleva saperne di più doveva farsi trovare tra due notti in un boschetto nei pressi del monastero nord. Il luogo era abbastanza segreto e nascosto, era certo che nessuno li avrebbe interrotti mentre avrebbero parlato, poco prima di andare quasi se ne fosse dimenticato aggiunse, non sarò solo, è una missione importante e non possiamo fallire, conto su di te. Dalle ombre cui era apparito il monaco torno a scomparire, lasciando il cacciatore solo con i suoi pensieri. Dopo alcune ore in cui i pensieri si rincorrevano senza senso e con molta confusione, finalmente Shervarash riuscì a ricordare dove avesse già sentito quel nome, il nome di Sharkan. Certo come poteva essere così sciocco. Averlo dimenticato, era una delle creature dette “guardiane”, aveva un ruolo presumibilmente simile a quello di Ocelot nella sua amata Sumadea. Cosa voleva Aang da Sharkan? Non gli avrebbe permesso di torcergli un solo ciuffo di peli da Sharkan a costo della vita. C’erano creature sacre a tutti, nelle terre dì Kalendor, ma ancor più sacre e importanti lo erano per i cacciatori che osservavano la vecchia via come Shervarash, in quanto non erano solo creature guardiane, ma anche insegnati di vita, morte e caccia. Quindi dei veri e propri maestri, che i loro antenati avevano imparato a osservare, temere e rispettare. I due giorni passarono abbastanza in fretta per il giovane cacciatore, deciso più che mai a rimettersi in forze nel minor tempo possibile. Approfitto addirittura della giornata stessa per fare un giro dei dintorni e assicurandosi di non essere seguito si recò di giorno nel luogo dell’incontro della sera, non voleva farsi trovare impreparato. Non sembrava esserci nulla di particolarmente strano, e non sembrava una trappola, ma sarebbe andato lo stesso con molta cautela. Quando torno indietro, nella sua stanza vide l’arco abbandonato a lato del letto con la faretra, e le frecce al suo interno. Sistemò la corda e provo a tenderlo, il suo corpo ancora non rispondeva come doveva, non era ancora ripreso del tutto, Shervarash si maledisse per essere in quelle condizioni. Poco dopo passo il vecchio monaco per il solito controllo, e vedendolo con l’arco teso tra le mani per poco non imprecò, “ma che diavolo stai facendo? Sei ancora in convalescenza non puoi fare certi sforzi o rischi che i punti si riaprano.”, sorpreso della visita Shervarash posò l’arco e si scusò con il vecchio, non si era accorto di come era passato in fretta il tempo. Il monaco lo guardò con sguardo severo e disse <font color=orange”> “ah la gioventù è un incendio che divampa e non si può fermare, alla tua età ho fatto ben di peggio ed in situazioni peggiori, ora però è l’ora del controllo serale metti giù arco e frecce e fatti controllare.”[/color]. Un po’ confuso dal vecchio Shervarash si mise seduto sul letto, che il vecchio Monaco sapesse qualcosa di ciò che tramava Aang? O era solo una cosa detta per caso visto la folta è lunga barba bianca del vecchio? Chissà quante estati fa si poteva considerare giovane come lui, forse era solo la brezza di una gioventù passata che lo aveva fatto parlare così. Aveva deciso non avrebbe dato troppo peso alle parole del vecchio, ma sapeva di dover stare attento ed ora anche di più. Quando le luci del monastero si spensero tutte, con passo felpato e l’aiuto del vento per ridurre il rumore dei suoi passi, Shervarash sgusciò fuori dalla finestra dopo aver rimesso i suoi vestiti ed il suo equipaggiamento. Non ci mise molto a giungere alla radura aveva visto bene la stesa durante il giorno e anche se non c’era la luna le stelle bastavano a guidarlo nella semioscurità. Quando arrivò nei pressi del fuoco da campo, si sorprese nel trovare vicino a Aang anche la giovane con cui aveva fronteggiato le scimmie in quel luogo. Appena lo vide la ragazza disse “So che non siamo nessuno per chiederti una cosa del genere, ma non te lo chiediamo per noi.Sono certa che tu puoi capire.” Gli occhi di Shervarash passarono dall’uno all’altro senza fermarsi senza capire, ”ma che diavolo sta succedendo qui?” aspettava una risposta. E sperava che gliela avrebbero data perché la situazione si faceva ancor più oscura che di prima. Il giovane monaco ”Benvenuto speravo ti unissi a noi”, subito dopo il giovane prese da vicino un arma, Il cacciatore preoccupato fece un passo indietro, non sapendo bene cosa aspettarsi, ma il monaco non si scompose e continuo dicendo ”sapendo della tua forma fisica ancora non perfetta, ho pensato che potesse essere utile questo giocattolino, visto che è una missione abbastanza pericolosa quella che andremmo ad affrontare”. Oramai il cacciatore più confuso che mai ma non vedendo tracce di ostilità negli occhi dei due, decise di sedersi per ascoltare quello che gli avrebbero detto e poi aveva ancora un conto di sangue con la giovane che doveva ripagare. E voltandosi verso di lei gli disse ”Grazie, non me ne dimenticherò mai. Tra noi c’è un patto di sangue ora.”, ci teneva a ringraziarla per averlo salvato dal morte certa e forse lo aveva fatto per ben due volte, quindi stare lì e ascoltare ciò che avevano da dire gli sembrava il minimo.

     
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    Nelle notti di luna nuova Ephioresi, forse data l'altitudine, non si era mai completamente al buio. Il cielo era una distesa di un indaco profondo striata da un velo irridescente di migliaia di stelle. Non qualche punto luminoso e isolato, ma lo straordinario insieme di galassie lontane e vicine chiaramente visibili nelle notti senza nubi. L'aria era fredda e ferma, lasciando la fiamma del fuoco danzare flebile al crepitìo dei rami secchi che si spezzavano all'ingerenza delle fiamme.

    Aang rimase in silenzio diversi instanti prima di spiegare chiaramente quale fossero le proprie intenzioni. Tuttavia, pensò, il fatto di doverlo spiegare a due stranieri gli rendeva il compito meno arduo, la vergogna meno forte. Si schiarì la voce prima di cominciare a parlare.

    Sherkan, la tigre della brace eterna, è invecchiata. Diverse sono ormai le prove del fatto che il tempo l'abbia ormai logorata. I cervi non hanno più paura di aggirarsi nei suoi territori. Ho percorso io stesso il suo territorio di caccia: dai resti mi sono reso conto che le sue prede sono sempre più piccole e sempre più rare. Così come lo sono i suoi avvistamenti.
    Cominciò a dire con voce sommessa, senza spostare lo sguardo dal fuoco. Stava tormentando un fuscello tra le sue mani, prossimo a dover essere gettato nel fuoco.

    Sin da tempo immemore, diversi cacciatori da Sud, fieri ma superbi, hanno tentanto di affrontarla. Molti sono morti, ma i più venivano risparmiati dalla tigre che, dopo averli fissati negli occhi e giudicato la purezza del cuore, li lasciava andare. Dopo un poco, nessun altro cacciatore ha mai osato affrontarla ed essa si è guadagnata il titolo di guardiana dei monasteri. Solo qualche bracconiere ha provato a catturarla per via della sua pelliccia di inenarrabile bellezza, ma ognuno di essi ha incontrato solo un'orribile morte sotto i suoi artigli. Una nota di fierezza e orgoglio nel pronunciare l'ultima parte fu ben distinguibile, ma subito dopo Aang fece una pausa e tornò ad incupirsi, gettando il fuscello nel fuoco che ebbe un picco di intensità.

    Se ciò accadesse oggi, non sono più sicuro che la nostra guardiana sia più in grado di difendere se stessa. Tutti i miei fratelli riconoscono che colei che ha sempre vegliato su di noi abbia bisogno di aiuto, ma nessuno ha il coraggio necessario di fare quel che deve essere fatto. Fiera com'è, Sherkan ha già vanificato qualsiasi tentativo di approcciarla fatto dagli anziani. Ma lei ha bisogno di noi e io sono pronto a prendermi la responsabilità di ciò che bisogna fare. Sarò forse odiato, ripudiato dalla mia gente, non importa. Sherkan merita di finire i suoi giorni in pace, curata da coloro che lei ha sempre protetto. Il fuoco del focolare che si vedeva riflesso nelle sue pupille era un ottima rappresentazione del suo animo ardente.

    Aang quindi vi guardò direttamente, chiamandovi in causa. Io posso essere anche pronto a tutto questo, ma mi rendo conto che è chiedere tanto per voi che non mi dovete nulla. Motivo per cui vi chiedo solo di accompagnarmi fino al luogo in cui si trova Sherkan e aiutarmi a somministrarle il sonnifero. Poi potrò trasportarla anche da solo, sulle mie spalle, non importa quanta fatica comporti, ma non c'è bisogno che voi vi accolliate la responsabilità di una simile azione...

    CITAZIONE

    NOTA DEL MASTER
    Rispondete ad Aang. Potete anche esporre eventuali dubbi o domande.



    [/QUOTE]
     
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    Legenda

    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Parlato Aang
    Parlato Darina


    Incontro al chiaro di luna

    ed2c3d21b8bc71fcd68555076ffd4b9d--shadow-warrior-character-ideas

    Shervarash prese la balestra che gli venne allungata da Aang. Dopo di che si sedette vicino al fuoco tra i due.
    CITAZIONE
    Categoria: Balestra
    Classe: I
    Gittata: 30m
    Utilizza le frecce in noce come dardi.
    DANNO:50

    Mentre iniziava a prendere confidenza con la nuova arma che aveva tra le mani girandosela e osservandola alla luce della luna e del fuoco, ascoltò ciò che aveva da dire il giovane monaco. "Sherkan, la tigre della brace eterna, è invecchiata. Diverse sono ormai le prove del fatto che il tempo l'abbia ormai logorata. I cervi non hanno più paura di aggirarsi nei suoi territori. Ho percorso io stesso il suo territorio di caccia: dai resti mi sono reso conto che le sue prede sono sempre più piccole e sempre più rare. Così come lo sono i suoi avvistamenti. Sin da tempo immemore, diversi cacciatori da Sud, fieri ma superbi, hanno tentanto di affrontarla. Molti sono morti, ma i più venivano risparmiati dalla tigre che, dopo averli fissati negli occhi e giudicato la purezza del cuore, li lasciava andare. Dopo un poco, nessun altro cacciatore ha mai osato affrontarla ed essa si è guadagnata il titolo di guardiana dei monasteri. All'inizio Shervarash ascoltava il monaco con il minimo interesse, in quanto il tono non era molto convincente e quello che diceva non era nulla di nuovo, tra i cacciatori la leggenda di Sherkan erano abbastanza famose, e dopo averne letto anche nella biblioteca del monastero conosceva già quella parte. Solo qualche bracconiere ha provato a catturarla per via della sua pelliccia di inenarrabile bellezza, ma ognuno di essi ha incontrato solo un'orribile morte sotto i suoi artigli. La bocca di Shervarash a quelle parole inizio ad incurvarsi verso l'alto in un sorriso involontario, era fiero di sapere che Sherkan avesse dato la lezione che si meritavano ai quei buoni annulla dei bracconieri, ma subito dopo il suo volto si incupì non poco apprendendo il resto della storia e del reale motivo per cui erano stati chiamati lì. "Se ciò accadesse oggi, non sono più sicuro che la nostra guardiana sia più in grado di difendere se stessa. Tutti i miei fratelli riconoscono che colei che ha sempre vegliato su di noi abbia bisogno di aiuto, ma nessuno ha il coraggio necessario di fare quel che deve essere fatto. Fiera com'è, Sherkan ha già vanificato qualsiasi tentativo di approcciarla fatto dagli anziani. Ma lei ha bisogno di noi e io sono pronto a prendermi la responsabilità di ciò che bisogna fare. Sarò forse odiato, ripudiato dalla mia gente, non importa. Sherkan merita di finire i suoi giorni in pace, curata da coloro che lei ha sempre protetto. Io posso essere anche pronto a tutto questo, ma mi rendo conto che è chiedere tanto per voi che non mi dovete nulla. Motivo per cui vi chiedo solo di accompagnarmi fino al luogo in cui si trova Sherkan e aiutarmi a somministrarle il sonnifero. Poi potrò trasportarla anche da solo, sulle mie spalle, non importa quanta fatica comporti, ma non c'è bisogno che voi vi accolliate la responsabilità di una simile azione..." Quando il monaco finì di parlare, Shervarash passo lo sguardo da lui, al fuoco. Nel guardare gli occhi del giovane ed il fuoco potè vedere come l'animo del ragazzo fosse uno specchio dello scoppiettante fuoco che li riscaldava in quella fredda notte, si vedeva che era deciso a tutto per fare ciò che aveva detto. Sospirò un attimo ed alzò lo sguardo verso la luna piena, la guardava rapito pensando alle parole del giovane ed al suo sguardo, poi ritorno a guardare Aang e disse "Sento che le tue parole nascono direttamente dal cuore, ed il rispetto che provi nei confronti di Sherkan e per quello che vuoi fare lo dimostra. Certo non sarà una cosa facile immagino, non la conosco personalmente ma se è come le persone che più invecchiano e più diventano scorbutici sarà un lavoro più arduo di quanto si possa pensare. Inoltre Sherkan ha molta moltissima esperienza dalla sua parte e capirà al volo le nostre intenzioni nei suoi confronti. O mi sbaglio?" Avrebbe lasciato un attimo al monaco per rispondere se avesse voluto, ma per l'arciere quella era una domanda retorica. Infatti riprese a chiedere al monaco "Qual'è il tuo piano, come vorresti procedere? Dov'è stata avvistata l'ultima volta Sherkan? Quanti bracconieri sono sulle sue tracce? Soprattutto dove vorresti portarla? Ed infine ci sono possibilità che eventualmente se le cose si dovessero mettere male potremmo chiedere aiuto a qualcuno?". sposto lo sguardo sulla ragazza, aspettando di capire cosa aveva da dire anche lei, un pò si sentiva in colpa per averla scavalcata, ma il suo cuore aveva preso il sopravvento sulle buone maniere. Aspettando le risposte e le parole della ragazza torno a studiare la nuova arma che aveva tra le mani, sembrava molto potente e all'avanguardia, ma faceva davvero per lui? in questo momento viste le sue precarie condizioni era una manna dal cielo, di certo appena avessero portato in salvo Sherkan avrebbe tornato la balestra al giovane monaco. Era incuriosito dall'arma, e se fosse stato necessario l'avrebbe impugnata ed utilizzata.

     
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    Erano giorni che macinava il piano di Aang, che ormai doveva essere riuscito ad incontrare il cacciatore, come Darina gli aveva suggerito, che nel frattempo era riuscita ad intravvedere e per fortuna sembrava essersi ripreso bene dalle ferite subite contro le scimmie.
    Una sera finalmente il giovane monaco le si avvicinò durante la cena e con il suo sorriso disarmante le disse: Stanotte andiamo a vedere le stelle. Vedrai, resterai incantata.
    E lei non stentò affatto a crederci.
    Non sobbalzò quando Aang entrò come un'ombra nella sua stanza, quella notte.
    Seguimi, le sussurrò.
    Leggeri come nebbia lasciarono il monastero e raggiunsero una radura che Darina aveva visto durante qualche passeggiata.
    Non disse nulla, si limitò ad osservare il giovane e alzare un sopracciglio.
    Dovrebbe arrivare a momenti. Abbi fede. le disse finalmente sorridendo di nuovo.
    Accesero un piccolo fuoco e Darina ci si sedette subito vicina trattenendo qualche brivido per il freddo. I vestiti del posto per fortuna erano più caldi dei suoi abituali, ma non sarebbe mai riuscita ad abituarsi a quelle temperature. Aveva il sole del deserto negli occhi e nelle vene. Ma le stelle quella notte, doveva ammetterlo, erano davvero incantevoli.

    Quando finalmente il cacciatore li raggiunse Darina dedusse dalla sua reazione che Aang non fosse riuscito ad accennargli la questione.
    Tuttavia il monaco sembrò sapere come catturare la sua attenzione allungandogli un'arma che la ragazza non era sicura di aver mai visto prima.
    Grazie, non me ne dimenticherò mai. Tra noi c’è un patto di sangue ora.
    Quando il cacciatore si rivolse a lei le pupille della temoriana si dilatarono per la sorpresa. Dopo un attimo socchiuse gli occhi dorati e scosse la testa con un sorriso. Non sapeva bene cosa rispondere, quelle parole implicavano qualcosa che in quel momento non avrebbe saputo gestire, era già presa con il peso della missione che stava per intraprendere. Una volta finita quell'avventura ci avrebbe riflettuto e, immaginava, avrebbe proposto di sciogliere il legame che il cacciatore aveva nominato. La sua libertà aveva sempre avuto un prezzo: niente legami con nessuno, o, almeno, il meno possibile.
    Anche se dopo tante vicende iniziava a pensare che fosse impossibile non rimanere ingarbugliata nelle ragnatele delle relazioni umane.
    Ma non aveva tempo per pensarci, non era il momento.

    Aang raccontò di nuovo ciò che le aveva detto quella sera ai bagni e Darina ascoltò in silenzio sentendo di nuovo la gravità della situazione e la determinazione del giovane monaco.
    Quando Aang terminò il racconto Shervarash non mancò di manifestare animatamente le proprie perplessità, come lei stessa aveva fatto, e la ragazza quasi sorrise per quel moto di preoccupata curiosità: i problemi pratici non mancavano, ma lei, almeno, aveva già deciso che in qualche modo sarebbero riusciti nell'intento. A costo di convincere personalmente la sacra tigre della necessità di metterla al sicuro.
    Anch'io vorrei capire come dobbiamo procedere. Direi che puntare al fatto che Sharkan può leggerci dentro le nostre intenzioni non basti a convincerla e sarebbe da lasciare come ultima opzione. Ci serve un piano il più solido possibile per riuscire a metterla in salvo. E sopravvivere.

    Edited by Kinamy - 23/1/2018, 23:05
     
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    When%20Worlds%20Collide-L

    Come era giusto che fosse, i due avventurieri fecero le dovute domande ad Aang per quanto riguarda il compito che si accingevano a svolgere. Fino a quel momento il monaco si era solo limitato a spiegare qual'era l'obiettivo finale, ma era chiaro che doveva essere messo in chiaro il piano da attuare con i dovuti particolari del caso. Se voleva sperare di riuscire dove tanti bracconieri hanno fallito, dovevano avere quel che si dice un asso nella manica.

    E' vero Shervarash, Sherkan è la regina di questi territori e potrebbe sapere della nostra presenza ancor prima che noi riuscissimo ad avvicinarla. E se riuscisse a comprendere le nostre vere intenzioni, potrebbe diventare ostile. Ma a differenza dei bracconieri che sono stati fatti a pezzi in passato, nel nostro caso Sherkan non ci attaccherà. Se sarò io ad avvicinarla, non ci farà del male, di questo potete essere sicuri. Aang guardò gli altri due con estrema sicurezza e serietà, mentre la sua mente andava indietro nel passato non troppo remoto.

    Il piano comunque è il seguente: io conosco dove si trova la tana di Sherkan. E' lì che ci dirigeremo. Se non la troveremo lì, avremo a disposizione molte tracce circa la sua possibile posizione attuale. Non so se attualmente ci siano bracconieri sulle sue tracce, ma sono stati avvistati dei brutti ceffi in un villaggio vicino e non escludo possano essere arrivati su queste montagne per darle la caccia. Quanto all'aiuto esterno, credo proprio che dovremo fare affidamente solo noi stessi... Il monaco fece una pausa, guardando Shervarash e Darina. Se non ve la sentite di rischiare, per me va bene. Tanto ormai ho deciso che questa cosa devo farla, se vi tiraste indietro andrei comunque da solo...

    Non aveva intenzione di far leva sul vostro senso di colpa, ma un poco era quello che sperava. Era come se sentisse il peso di qualche responsabilità ma sentisse di non poter riuscirci da solo. La scelta finale spettava a voi.

    CITAZIONE

    NOTA DEL MASTER
    Rispondete solo se avete altre domande altrimenti fatemelo sapere e io vado avanti con la narrazione.


     
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    La notte quindi sarebbe trascorsa senza ulteriori avvenimenti rilevanti. Aang suggerì di montare la guardia a turno giusto per assicurarsi di non venire assaliti durante la notte da qualche animale feroce. Eravate ancora abbastanza vicini a Huacandu quindi non v'era un reale pericolo di incontrare grosse minacce, tuttavia tutti quei discorsi su Sherkan dovevano averlo suggestionato al punto da indurlo a cominciare a mostrare prudenza sin da subito.

    La montagna di Sherkan era ad un giorno di cammino, quindi avreste usato l'interno giorno seguente solo per raggiungerla. A rendere il viaggio così lungo non era certo la distanza bensì l'impervietà di quel territorio. Da Huacandu avreste dovuto discendere un passo che sprofondava giù un paio di centinaia di metri per poi risalire dalle pendici quella che era la montagna di Sherkan. Un'altra notte sarebbe quindi intercorsa prima di guadagnare di nuovo abbastanza quota, altri turni di guardia e probabilmente un'ansia che cominciava a montare man mano che si avvicinavano alla tigre.

    Aang s'era fatto più silenzioso la sera prima e così anche all'alba del giorno seguente, mentre ricontrollava più volte il suo inventario assicurandosi che le boccette di veleno non si fossero rovesciate. Tutto dipendeva dal riuscire a somministrare il sonnifero all'animale sacro. Per questo Aang si era portato diverse boccette, al punto da riempire un intera borsetta solo di quelle. A Shervarash era stato dato l'incarico di scoccare il dardo avvelenato: Aang era un discreto tiratore ma evidentemente il cacciatore era più esperto in questo campo.

    Dopo aver fatto colazione con del pane dolce e qualche frutto portati come provvista, vi sareste rimessi in cammino per coprire gli ultimi chilometri. Mentre salivate potevate di nuovo scorgere le altre montage ripide in lontananza e le valli che si stagliavano tra queste, segno che eravate nuovamente ad una quota considerevole. Tutti si sarebbero resi conto di non aver più visto santuari, monasteri o altro segno della presenza umana da tempo ormai, era come se quella montagna non fosse mai stata abitata da anima viva. Il motivo era presto svelato da Aang.

    Questa è chiamata la montagna degli dèi. La leggenda narra che su questa montagna, secoli or sono, gli dèì camminavano in mezzo agli uomini e gli uomini puri di cuore erano ben accetti su questa montagna per ricevere saggezza e rivelazioni da loro. Poi il cuore degli uomini cambiò, avvelenato da mali come l'avidità e l'invida, così che tentarono di derubare gli dèi delle loro ricchezze e della loro immortalità. A motivo di tale arroganza, gli dèi ritornarono in cielo abbandonando per sempre la terra dei mortali, lasciando i propri guardiani a proteggere la montagna e i suoi tesori. Si racconta che sulla sua sommità ci sia ancora la casa degli dèi e le loro indicibili ricchezze. Nessuno però è mai salito fin lassù ed è tornato per raccontare cosa ha visto. Ormai la montagna è considerata maledetta e pochi sono coloro che vi si avventurano. Più che altro perché non vi sono villaggi qui e gli animali selvatici non hanno paura dell'uomo. Raccontò Aang, col tono di chi racconta una storia come un'altra senza prenderla troppo sul serio, tranne per l'ultima parte riguardante gli animali selvatici.

    E' comprensibile che Sherkan si sia rintanata quassù. Deve aver capito essa stessa di essere vulnerabile e cerca di stare il più lontano possibile dagli uomini. Per nostra fortuna, la sua grotta non si trova troppo sulla sommità. Non vorrei certo rischiare di incorrere nell'ira degli dèi... Ridacchiò pronunciando quell'ultima frase, anche se era evidente volesse smorzare la tensione che si era accumulata anche lui dopo aver raccontato quella storia.

    Avreste proseguito il vostro cammino, fino a quando Aang non vi avrebbe detto di fermarvi dopo aver visto qualcosa sull'erba in lontananza.

    Un momento... quello laggiù è... Dopo aver guardato meglio, si precipitò verso la macchia a terra, chinandosi vicino ad essa. C'era una grossa pozza di sangue che impregnava l'erba e il terreno, anche se non v'era traccia della sua origine. Tutt'attorno l'erba era piegata e v'erano solchi e segni di trascinamento, come di una lotta. Guardando meglio, si sarebbe riuscito a riscontrare tracce di sangue e solchi per un raggio di 10 metri. Le tracce poi sembravano suggerire una via ben definita, la cosa ferita doveva essere andata in quella direzione.

    Aang era terribilmente serio, si voltò a guardare gli altri due deglutendo nervosamente. La grotta di Sherkan è da quella parte, su quel sentiero che continua la salita. Le tracce di sangue però scendono verso quell'altra strada. Non so a chi appartiene questo sangue, potrebbe appartenere a qualche animale attaccato da un predatore. Il predatore potrebbe essere proprio Sherkan, in fondo dovremmo già essere nel suo territorio di caccia. O potrebbe appartenere a Sherkan stessa, magari i bracconieri sono già qui e le danno la caccià....

    Le traccia sul terreno erano confuse. Non era possibile scorgere tracce di passaggio umano dato che il terreno era roccioso, tuttavia la seconda opzione non era da escludere. Aang non sembrava in condizione di scegliere tra le due alternative, guardava Shervarash e Darina ormai sconvolto.

    CITAZIONE

    NOTA DEL MASTER
    Ruolate profondamente gli avvenimenti e prendete una decisione. Mettetevi d'accordo ONGDR se i due pg hanno idee contrastanti.


     
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    Dopo le ultime spiegazioni si misero finalmente a dormire, ma Aang chiese già di fare i turni di guardia. Darina lo guardò un po' sorpresa, ma non disse nulla mentre il giovane monaco e il cacciatore assegnavano i turni. Il monaco, a cui era stato affidato il primo, si sedette a schiena ritta e gambe incrociate e fece loro gesto di stendersi. La ragazza seguì quindi l'esempio del cacciatore e senza una parola si distese a terra più comoda che poteva, decisa a dormire almeno un po' prima che arrivasse il proprio momento di iniziare la guardia.
    Quando il monaco la svegliò, non le risultò difficile svegliarsi: anche mentre dormiva era rimasta come in allerta, non del tutto assopita, aspettandosi di essere svegliata da un momento all'altro.
    Spalancò gli occhi e vide il volto sorridente di Aang. Fai buona guardia, le disse con un cenno di incoraggiamento stendendosi e chiudendo subito gli occhi, come se si fosse addormentato all'istante.
    La ragazza ravvivò un po' il fuoco e iniziò ad osservarne le fiamme, stando attenta a stare il più vicina possibile per scaldarsi nella notte. Solo in quel momento le venne in mente che avrebbe dovuto mandare un messaggio ad And'jel alla Rocca Rossa per avvisarlo che non sarebbe arrivata prima di qualche altro giorno. Non avendo avuto sue notizie e aspettandola là per ripartire, avrebbe potuto pensare che avesse avuto qualche problema e non potesse tornare. Era stata stupida a non pensarci prima, ma ormai era comunque troppo tardi, ammise gettando un altro legno nel fuoco. Non era abituata a dover rendere conto a qualcuno dei propri spostamenti, ma le dispiaceva che la cosa potesse far preoccupare And'jel che, nonostante non andassero proprio d'amore e d'accordo, era gentile con lei e la stava accompagnando dai Cerini senza chiederle nulla, a parte di passare per questa Rocca Bianca.

    Il verso insolito di un uccello notturno la distolse dai propri pensieri e le ricordò dov'era: non era il caso di essere troppo distratta. Eppure stare lì così, l'unica sveglia, davanti al fuoco e sotto le stelle, era difficile trattenere le briglie della mente. Si guardò attorno, come per assicurarsi di non vedere qualche paio di occhi luccicare intorno a loro nella boscaglia, e decise di optare per la cosa più semplice: utilizzare una minima quantità di chakra per percepire eventuali movimenti tramite le vibrazioni del terreno. Era una cosa per lei facile e probabilmente più sensata che affidarsi alla vista, dato il buio e la probabile mimetizzazione dei predatori.

    Si lasciò quindi trasportare di nuovo nei meandri delle proprie riflessioni finché alzando lo sguardo dal fuoco vide gli occhi azzurri di Aang fissarla.
    La ragazza sobbalzò appena all'indietro per lo spavento.
    Puoi chiamare Shervarash ora, le disse il monaco a mezza voce prima di chiudere di nuovo gli occhi in un istante come se non li avesse mai aperti né avesse parlato.
    La ragazza deglutì sentendo il battito tornarle normale. Dei del cielo... In ginocchio si avvicinò al cacciatore e toccandogli con delicatezza un braccio cercò di svegliarlo.
    Com’è andato il turno di guardia? Ci sono stati problemi? le chiese quando finalmente di districò dal sonno.
    Tutto a posto, è stato veloce. Così dicendo tornò a stendersi, sperando di dormire finalmente meglio di prima.

    Così dopo la prima notte al bivacco iniziarono finalmente il cammino, che si prospettava abbastanza faticoso per via del dislivello. La temoriana cercò di nasconderlo, ma per il momento era più emozionata che preoccupata. Cercava di immaginare come potesse essere questa sacra creatura che incuteva tanto rispetto e riverenza. La scarpinata e le notti all'aperto peraltro non erano una novità, visto che era arrivata ad Ephiora con And'jel a passo piuttosto sostenuto e con brevi pause. Per di più l'aria frizzante e la natura sempre più incontaminata che li circondava le mettevano addosso come un'elettricità.

    Lungo il viaggio la temoriana ascoltò le parole di Aang senza nascondere il proprio interesse. Adorava le storie come quella di Sharkan, impregnate di storia e magia. Da quando aveva incontrato la creatura di Baal sentiva molto più vicine e reali tutte le leggende e le favole di quando era bambina, aveva visto con i propri occhi qualcosa di molto vicino ad un Dio.

    Fu con grande sconcerto che corse accanto ad Aang alle tracce di sangue.
    La grotta di Sherkan è da quella parte, su quel sentiero che continua la salita. Le tracce di sangue però scendono verso quell'altra strada. Non so a chi appartiene questo sangue, potrebbe appartenere a qualche animale attaccato da un predatore. Il predatore potrebbe essere proprio Sherkan, in fondo dovremmo già essere nel suo territorio di caccia. O potrebbe appartenere a Sherkan stessa, magari i bracconieri sono già qui e le danno la caccià....
    Prima scendiamo, se il sangue non è di Sherkan e non la troviamo possiamo sempre tornare indietro e raggiungere la sua grotta.
    Disse Darina guardandosi attorno con attenzione. Sembrava davvero che ci fosse stata una lotta, ma il fatto che non ci fossero segni di trascinamento che proseguivano in direzione del sentiero sembravano promettere bene se davvero si trattava di Sherkan: se un animale di grandi dimensioni fosse stato ferito e trasportato altrove, sicuramente avrebbe lasciato certi solchi e altre tracce di sangue nell'erba.

    Portfolio

    Nome pg: Darina
    Livello: 6

    Potenza: 10
    Vita: 230
    Chakra: 160
    GOLD: 3100 G
    Exp accumulata: 12/20 exp
    PA disponibili: 4 PA
    PA spesi: 17 PA

    Professione: Mercenario
    Livello: 0
    Fama: 1
    Discipline e Arti segrete
    Armi Leggere Rank II
    Elemento: Terra Rank II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Cool Temper


    Inventario

    Armi e Armature
    Armatura dell'Avventuriero [Blocco 10]
    Armatura Leggera Classe I [Blocco 30]
    Arma Leggera Classe I x2 [Danno 10]
    Oggetti consumabili
    Pozione dell'Energia Minore [Vita 40]
    Pozione dello Spirito [Chakra 60]
    1x Essenza di Amaryllis
    1x Dolcetto Natalizio
    Oggetti speciali
    Starstone


    Talenti

    Armi Leggere
    LIGHT BLADE MASTERY
    ARMI LEGGERE
    ROGUE

    DUAL WIELD
    KNIFE THROW
    CATLIKE
    CHAKRA THREAD
    SPRINT

    ELUSIVE MOVEMENT
    HIT AND RUN
    Elemento: Terra
    EARTH EMPATHY I
    EARTH RESIST I
    EARTHSCALE

    EARTH PILLAR
    ROCK SURGE
    ROCK ENDURANCE
    SINKHOLE
    SEISMIC STOMP

    ROCK SKIN
    BOULDER SMASH
    TREMOR
    EARTH BARRIER
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Arte Segreta [Bloccata]
    Nessuno
    Maestria [Bloccata]
    Nessuno




    Edited by Kinamy - 1/2/2018, 21:48
     
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  10. -ShadowHunter-
     
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    CITAZIONE
    buondi ragazzi io posto adesso è stasera cerco di mettere a posto il tutto con i vari format... intanto eccovi il testo
    X Ryuk ti posto anche il portfolio guarda se può andare bene ho modificato una o due skill se mi è possibile

    Legenda
    Narrato
    Parlato Shervarash
    Pensato Shervarash
    Parlato Aang
    Parlato Darina


    Verso Sherkan

    ed2c3d21b8bc71fcd68555076ffd4b9d--shadow-warrior-character-ideas

    Dopo aver discusso della missione e di ciò che probabilmente li attendeva, i tre si misero a dormire, facendo dei turni di guardia. A Shervarash Rocco il terzo ed ultimo turno. La ragazza alla fine del suo turno si avvicinò all’arciere e lo sveglio, i primi attimi il cacciatore dovette guardarsi un attimo in giro per capire dove si trovava, probabilmente si trovava ancora sotto l’effetto di qualche medicinale che gli avevano somministrato al monastero. Quando torno presente, rivolgendosi a Darina le chiese ”com’è andato il turno di guardia? Ci sono stati problemi? “, la ragazza gli disse che era passato in fretta il turno e non era successo nulla. Come immaginava erano troppo vicino alla civiltà perché degli animali selvatici di una certa taglia potessero provare ad attaccarli e quindi impensierirli. Rimase comunque sempre concentrato ed attento, ma durante la notte poté ammirare lo splendore della luna e delle stelle che rischiaravano la notte, regalandogli un panorama mozzafiato, e per lui unico in quanto solitamente nella foresta di Sumadea non si poteva osservare quei panorami. Quando iniziava ad albeggiare, decise di sgranchirai un po’ le gambe, fece giusto qualche passo quando sentì il rumore di piccoli rami spezzati, con molta attenzione si diresse nella direzione del suono, prendendo la balestra già carica che gli aveva dato Aang. Si trovo davanti una volpe piena di ferite e oramai in fin di vita, sapendo quanto soffriva l’animale decise di concederle la pace della morte, scoccò il dardo che perforó l’animale senza fatica, facendo esalare l’ultimo respiro di dolore alla volpe. Subito dopo prese la carcassa ed inizio a scuoiarla per preparare la colazione, si prese comunque un attimo per ringraziare la natura della volpe. Pulì la carne dal sangue, rimosse le interiora ed infine la sciacquo, dopodiché con dei bastoni fece tre spiedini su cui collocò la carne a cuocere sul fuoco. Quando fu ora di svegliare i suoi compagni, glieli offri. Se prima lo guardarono con un attimo di perplessità e diffidenza, poco dopo sentendo l’odore della carne e avendo lo stomaco che brontolava per la fame, si avventarono sulla colazione. Successivamente riposati e con lo stomaco pieno poterono iniziare la loro missione. I giorni si susseguirono senza che accadesse nulla di particolare, non incontrarono bracconieri o altri umani, invece i suoni degli animali si facevano sempre più vicini e forti. Man mano che avanzavano nella vegetazione si addentravano sempre più nel regno di Sharkan, abbandonando i luoghi degli uomini. I panorami mozzafiato si susseguivano uno dopo l’altro sopratutto quando iniziarono nuovamente a salire verso l’altro verso la montagna che apparteneva a Sharkan. A circa metà salita Aang inizio a raccontare loro la storia della montagna e del perché fosse così selvaggia. [color=blue]”Questa è chiamata la montagna degli dèi. La leggenda narra che su questa montagna, secoli or sono, gli dèì camminavano in mezzo agli uomini e gli uomini puri di cuore erano ben accetti su questa montagna per ricevere saggezza e rivelazioni da loro. Poi il cuore degli uomini cambiò, avvelenato da mali come l'avidità e l'invida, così che tentarono di derubare gli dèi delle loro ricchezze e della loro immortalità. A motivo di tale arroganza, gli dèi ritornarono in cielo abbandonando per sempre la terra dei mortali, lasciando i propri guardiani a proteggere la montagna e i suoi tesori. Si racconta che sulla sua sommità ci sia ancora la casa degli dèi e le loro indicibili ricchezze. Nessuno però è mai salito fin lassù ed è tornato per raccontare cosa ha visto. Ormai la montagna è considerata maledetta e pochi sono coloro che vi si avventurano. Più che altro perché non vi sono villaggi qui e gli animali selvatici non hanno paura dell'uomo.” poco dopo come per sdrammatizzare e farsi forza aggiunse ”E' comprensibile che Sherkan si sia rintanata quassù. Deve aver capito essa stessa di essere vulnerabile e cerca di stare il più lontano possibile dagli uomini. Per nostra fortuna, la sua grotta non si trova troppo sulla sommità. Non vorrei certo rischiare di incorrere nell'ira degli dèi...” capiva che ciò che li aspettava non era un compito facile, e poi non era neppure un compito ufficiale e ciò rischiava di costare molto al povero monaco. Era ancora assorto in questi pensieri e nella meraviglia del paesaggio quando sentì esclamare il monaco con voce preoccupata ”Un momento... quello laggiù è..., Shervarash guardò nella direzione indicata dal monaco, e vide molte chiazze di sangue, mentre lui e Darina si avvicinavano aggiunse ”La grotta di Sherkan è da quella parte, su quel sentiero che continua la salita. Le tracce di sangue però scendono verso quell'altra strada. Non so a chi appartiene questo sangue, potrebbe appartenere a qualche animale attaccato da un predatore. Il predatore potrebbe essere proprio Sherkan, in fondo dovremmo già essere nel suo territorio di caccia. O potrebbe appartenere a Sherkan stessa, magari i bracconieri sono già qui e le danno la caccià.... Shervarash quando fu abbastanza vicino osservò con calma la scena, ma non gli era chiaro a chi potesse appartenere il sangue che c’era lì per terra, però chinandosi lo avrebbe tastato, per cercare di capire se fosse fresco o meno. Le chiazze di sangue a terra erano lievemente calde ancora, quindi lo scontro doveva essersi consumato poco prima. Il cacciatore si fermò un attimo a riflettere su quale fosse la strada da seguire, o almeno quella che lui avrebbe seguito. Sapevano che la tana di Sharkan era posizionata su un altura li vicino, ed un animale ferito cerca sempre rifugio nella sua tana, era possibile che la creatura che stava sanguinando non fosse la tigre ma magari la sua preda. Inoltre se l’imponente creatura non era stata attaccata, e quindi si trovava fuori pericolo poteva essere nella sua tana o a finire la sua preda per poi banchettare con essa. Il ragionamento, e l’istinto entrambi gli dicevano di seguire le tracce di sangue. Stava per parlare quando la tremoriana lo anticipó ”Prima scendiamo, se il sangue non è di Sherkan e non la troviamo possiamo sempre tornare indietro e raggiungere la sua grotta., guardandola penso bene, non servirà neppure discutere, la decisone è presa, si limitò ad aggiungere solo ”anche io la penso come Darina, faremo meglio a seguire le tracce di sangue. Prepariamoci al peggio...” con queste parole Shervarash sgancio la balestra da dietro la schiena e si preparò ad andare incontro a ciò che li attendeva alla fine delle tracce di sangue, era comunque teso ma per stemperare un po’ la tensione guardando verso il monaco disse ”Sharkan, sarà anche vecchia, ma oramai conosce molto bene gli uomini e i loro trucchi, non si farà sorprendere facilmente vedrai.” sperava davvero di aver ragione, ma la spietatezza dell’uomo non ha limite e quindi non sapeva cosa aspettarsi.




    CITAZIONE (Silver Element @ 23/10/2015, 21:26) 
    Portfolio

    Nome pg: Shevarash
    Livello: 4

    Potenza: 10
    Vita: 200
    Chakra: 200
    GOLD: 2270 G
    Exp accumulata: 19/20 exp
    PA disponibili: 1 PA
    PA spesi: 14 PA
    Discipline e Arti segrete
    Arcieria Rank II
    Elemento: Aria Rank II

    Nessuna arte segreta
    Talenti speciali
    Battlefield Awareness


    Inventario

    Armi e Armature
    Arco Classe I [Gittata 30][Danno: 10]
    Oggetti consumabili
    40x Freccia di Noce [Danno 10]
    1x Essenza di Amaryllis
    1x Dolcetto Natalizio
    1x Pece
    1x Pozione dell'Energia Minore
    Oggetti speciali
    2x Drop Alchemico (Gemma Scarica)
    2x Drop Ferale (Pelliccia Bianca; Zanna Bianca)


    Talenti

    Arcieria
    Archi I
    Rollback
    Archer

    Eagle Eye
    Hunter's Chance
    Quick Shot
    Camouflage
    Bloodseeker Shot

    Trickshot
    Armor Penetration
    Aimed Shot
    Kiting Chance
    Elemento: Aria
    Airbending
    Go With the Flow

    Chakra+
    Sharpening Wind
    Feather Fall
    Free Spirits

    Heart of Air I
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Arte Segreta [Bloccata]
    Nessuno
    Maestria [Bloccata]
    Nessuno


    Meriti

    Nessun Merito
    Nessuno


    Cronologia
    Bonus Creazione +60 exp
    Bonus Creazione Level up! x3
    Bonus Creazione +12 PA

    Discipline Aggiunte
    Arcieria
    Elemento: Aria

    Talenti Aggiunti
    ARCIERIA:
    RANK 0
    0 AP PASSIVE: ARCHI 1
    0 AP ACTION: ROLLBACK
    0 AP PASSIVE: ARCHER

    RANK 1
    1 AP PASSIVE: EAGLE EYE
    1 AP STANCE: HUNTER'S CHANCE
    1 AP AURA: CAMOUFLAGE
    1 AP ACTION: QUICK SHOT

    ARCERIA II CHAKRA +20
    RANK 2
    1 AP ACTION: TRICKSHOT
    1 AP ACTION: AIMED SHOT
    1 AP PASSIVE: ARMOR PENETRATION
    1 AP PASSIVE: KITING CHANCE

    ELEMENTO: VENTO

    RANK 0
    0 AP PASSIVE: AIRBENDING
    0 AP AURA: GO WITH THE FLOW

    RANK 1

    1 AP PASSIVE: FEATHER FALL
    1 AP SKILL: SHARPENING WIND
    1 AP PASSIVE: CHAKRA+
    1 AP SKILL: FREE SPIRITS

    RANK 2 +30 CHAKRA
    1 AP PASSIVE: HEART OF AIR 1


    Rank UP:
    Arcieria --> Rank II
    Elemento: Aria --> Rank II

    Talenti Speciali aggiunti
    1 PA - BATTLEFIELD AWARENESS I


    Oggetti Aggiunti
    +1x Essenza di Amaryllis (Bonus Creazione)
    + 20x Frecce di Noce - 0 Gold
    + Arco I - 400 G
    - 200 G - Puntata Banco Scommesse T1
    2x Drop Alchemico (Gemma Scarica) - [QUEST] Gemme dell'Odio -
    [#entry420823409]+ 20 Frecce di Noce (4 pacchi da 5 frecce) - 600 G[/URL]
    -180G - Emporio erbalista
    + 1x Pece
    + 1x Pozione dell'Energia Minore
    [HUNT] La montagna delle Scimmie
    + 2x Drop Ferali (Pelliccia Bianca; Zanna Bianca)


    Esperienza Aggiunta


    Gold Aggiunti


    Level Up! 3->4 [+ 3 PA]



    Edited by -ShadowHunter- - 28/1/2018, 14:49
     
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    La Tigre Sacra


    Aang annuì, schiarendosi la voce come per scrollarsi di dosso qualsiasi pavido ripensamento. Allora controlleremo le tracce. Spero solo non sia troppo tardi...

    Sfilò l'arco che teneva legato dietro le spalle e prese un dardo dalla faretra, dando un'ultima occhiata ai dintorni come per controllare non vi fosse qualche altro indizio sfuggito alla loro attezione fino a quel momento. Se nessuno tra Darina e Shervarash si fosse offerto, Aang si sarebbe avviato in testa al gruppo, freccia incoccata e arco tenuto basso mentre si muoveva rapidamente ma lievemente curvato.

    La tracce obbligavano a scendere una china abbastanza ripida che non permetteva di vedere dalla distanza dove conducessero. Facendo attenzione a non scivolare per quel ripido versante, i tre sarebbero dovuto discendere con lievi difficoltà, seguendo qualche rivolo di sangue riverso qua e là lungo il cammino.

    mountains_by_tiger1313

    Mentre ancora non vedevano dove conducesse quella strada, eccheggiò tutto intorno a loro il ruggito di un grosso felino che un orecchio esperto avrebbe potuto ricondurre ad una tigre. Aang, che conosceva molto bene quel suono, si voltò di scatto verso gli altri due, mettendo un piede in fallo nel frattempo ma scivolando solo di poco senza ruzzolare malamente giù per il pendio. Glissando su quel piccolo incidente, si precipitò a dire. E' Sherkan, ne sono sicuro! Dobbiamo sbrigarci!

    Quindi si sarebbe affrettato, provocando anche piccole frane di ciottoli e pietrisco. Le tracce di sangue ad un certo si fecero più evidenti, con grosse chiazze provocate probabilmente da trascinamento sulle rocce di quella discesa che allarmarono ancora di più il monaco. Di rumori non se ne sarebbero uditi altri ma le tracce indicavano che vi eravate avvicinati.

    Superando un ultima alta formazione rocciose vi sareste trovati in uno spiazzale sul versante della montagna vagamente ovale con un diametro medio di circa 20 metri. Qui una chiazza di sangue si trascinava fino al centro della valle dove giaceva a terra un animale dalla pelliccia scura. Aang alla vista ebbe un sussulto e si precipitò verso la creatura inerme, temendo il peggio.

    Arrivatogli vicino vi si gettò al suo fianco con le ginocchia a terra per constatarne le condizioni, quando fu costretto a fermarsi per la sorpresa. Quando anche gli altri due fossero giunti, si sarebbero resi conto del perché.

    E' solo un vecchio Caribù... Disse ancora sconvolto, cercando di interpretare il significato di quella scoperta. Osservando le ferite sul cadavere del povero animale era possibile capire che era stato assalito da qualche grosso predatore. La ferita sul collo era chiaramente stata inflitta da un ampio morso usato per strangolarla o spezzarne l'osso del collo. E sul ventre aveva squarci irregolari, inflitti possibilimente da artigli o grossi denti accuminati.

    Abbiamo trovato la cena di Sherkan.. Disse sorridente il monaco provando un certo sollievo mentre ancora esaminava il cadavere ancora caldo. Questo potrebbe significare che lei è ancora-

    RAAAAAAAWRRRR!



    Un ruggito questa volta più vicino avrebbe scosso i tre e indotto loro a voltarsi, dato che sembrava provenire dalle loro spalle.

    RAAAAAAAWRRRR!



    Il secondo ruggito forse sarebbe stato il più terrificante di tutti. Sulla parete rocciosa e ripida alle loro spalle due grossi felini stavano scendendo con l'agilità che contraddistingueva la loro specie, puntando proprio i tre umani. Il loro pelo non era scuro nè le loro striature porpora come quelle di Sherkan. Avevano una pelliccia ispida e grigiastra, che sembrava perfetta per mimetizzarsi con il colore della roccia nuda di quelle montagne. Le striature erano sbiadite e non risaltavano sul resto del loro manto e sul muso due grossi canini facevano capolino, estremamente lunghi e accuminati come pugnali.

    Dovevano essere lunghe almeno 3 metri e la loro altezza sfiorava il metro e mezzo. Due grossi predatori, i probabili assassini di quel caribù, puntavano le loro prossime prede.



    MAPPA

    Ogni quadrato vale 2.5 metri




    i3

    HP: 150
    h5

    HP: 150

    GRAY SABERTOOTH TIGER

    Vita: 150
    Potenza: ??
    Res Fisica: ??
    Res Elementale: ??
    Movimenti gratuiti: ??

    Talenti:



    wTlmuM3
     
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    Falso Allarme...

    ed2c3d21b8bc71fcd68555076ffd4b9d--shadow-warrior-character-ideas

    Aang ci mise un po’ a riprendersi e quando lo fece non era completamente in se, era visibilmente preoccupato, lo si vedeva e lo si sentiva anche dalla voce Allora controlleremo le tracce. Spero solo non sia troppo tardi... Shervarash stava per mettersi a guidare i tre seguendo le tracce ma poi ci pensò su un attimo, e non conoscendo bene le zone che stavano esplorando ed anche per correttezza nei confronti di Aang, lasciò che stesse guidasse lui la ricerca. Shervarash lo seguiva da vicino con la balestra pronta a scoccare eventuali dardi all’occasone. Stavano percorrendo un sentiero molto ripido e scosceso, dove bastava una piccola disattenzione per finire finire in fondo alla valle. Un ruggito molto potente squarciò il mormorio della foresta, Shervarash pensò si trattasse di Sharkan. Infatti subito dopo Aang preso dall’agitazione probabilmente si giro con disattenzione verso di loro e rischio di ruzzolare a terra, Shervarash non ebbe modo di allungare la mano per cercare di afferrarlo, ma fortunatamente non c’è ne fu bisogno. Il monaco cercando di mascherare l’accaduto disse E' Sherkan, ne sono sicuro! Dobbiamo sbrigarci! Subito dopo iniziò a correre giù per il pendio quasi ne andasse della sua stessa vita. Il monaco vedendo altre tracce di sangue ancor maggiori rispetto a prima aumento ancor di più la velocità sul terreno scosceso, Shervarash invece procedeva con maggior cautela, e urlo ad Aang Se ci rompiamo l’osso del collo dubito che potremmo essere d’aiuto a Sharkan. Ma il monaco ormai aveva già girato l’angolo dietro un ammasso roccioso. Appena lo raggiunsero lo trovarono vicino ad un animale steso a terra, colui che aveva lasciato tutte quelle tracce di sangue, guardando gli altri due disse E' solo un vecchio Caribù... Abbiamo trovato la cena di Sherkan.. Mentre finiva di parlare Shervarash iniziò ad avvicinarsi, per capire se davvero fosse stata Sherkan a uccidere quel povero caribù, dopo aver percorso poco più della metà del tragitto sentì il ruggito di una tigre, probabilmente il predatore era ancora in agguato, appena raggiunse la carcassa a terra, un nuovo e più agghiacciante ruggito arrivò alle loro orecchie. Sentendolo così vicino, preoccupati i tre si girarono e videro sul crinale della montagna due grossi esemplari di tigri dai denti a sciabola, e il loro aspetto non preannunciava nulla di buono. Nel male di quella situazione però, poteva essere un vero colpo di fortuna, Shervarash si giro lentamente verso gli altri cercando di mantenere comunque una buona visuale delle due tigri, quindi disse "Ho avuto un idea ma potrebbe essere pericolosa. Aang, Darina ho bisogno del vostro aiuto. Potremmo utilizzare i sedativi di Aang per addormentare una delle due tigri e se tutto va bene l'altra perderà lo slancio iniziale e forse ci lascerà in pace. Quindi cercate di concentrare i vostri attacchi verso una di esse, io infine gli scoccherò il dardo con il sedativo." E' un ottimo modo per testare il sedativo e forse anche per evitare di diventare la cena delle tigri senza doverle uccidere. Sarebbe indietreggiato di qualche metro per cercare di avere una miglior visuale e un pò di distanza in più dai due feroci predatori, inoltre avrebbe osservato i predatori per capire meglio chi avesse di fronte.

    Movimento Gratuito From M8 to O8

    Battlefield Awareness I - Utilizzo
    CITAZIONE
    Battlefield Awareness I
    L'esperienza maturata sul campo di battaglia permette di capire a colpo d'occhio chi si ha di fronte. Si conosce la Vita dei PNG durante le Quest.

    Dopodiché avrebbe assunto la posizione migliore per utilizzare la balestra e per prepararsi alla caccia.

    Stance: Hunter's Chance - Attivazione
    CITAZIONE
    Stance: Hunter's Chance
    L'utilizzatore si concentra sulla caccia, rendendo le proprie frecce ancora più letali. Danno frecce aumenta (+10). Si applica anche ad armi meccaniche.

    "Okay quando volete potete iniziare a colpire, a occhio sembrano alla stessa distanza. Quindi direi di puntare su quella più a sinistra. " Avrebbe indicato appunto la tigre che si trovava nella posizione H5. Dopodiché avrebbe atteso affinché i suoi compagni attaccassero la tigre, nel mentre avrebbe osservato le tigri per capirne di più su di loro. Dopo che i suoi compagni attaccarono, tocco a Shervarash, fece volare la prima freccia senza molta convinzione verso la tigre cercando di colpirla, ed anche per capire meglio come funzionasse la balestra.

    [Rapido] Action: Quick Shot
    CITAZIONE
    Action: Quick Shot
    [Rapido]
    Effettua un attacco fisico con arco sul bersaglio scelto.
    Pagando un ulteriore [Rapido] è possibile effettuare un secondo attacco con arco su un bersaglio a scelta. Utilizzare questo effetto, manda in cooldown questa Action per 1 turno.

    Infine avrebbe preso un altro dardo, ma questa volta vi avrebbe applicato il sedativo, e con attenzione mirò nella direzione della tigre sperando che il grosso felino avesse finito le sue vite, e riuscisse a colpirla. Non voleva ucciderle, erano andati li per salvare una tigre non per ucciderne delle altre.

    [Azione+Rapido] Action: Trickshot
    CITAZIONE
    Action: Trickshot
    [Azione+Rapido]
    Si lega un oggetto a una freccia e la si scaglia contro un bersaglio. Se si possiede Handtrick, questo talento costa solo Azione. La freccia se colpisce non sortisce danno ma attiva l'effetto dell'oggetto. Si può utilizzare questo talento per applicare un veleno alla freccia. Si può utilizzare per consegnare un oggetto dalla lunga distanza.

    CITAZIONE
    Calcolo Danni

    [Rapido] Quick Shot: 20 Danno Base (Passive: Archer)+ 10 Dardo+ 50 Balestra + 10 (Hunter Chance) = 90

    [Azione+Rapido] Action: Trickshot : 20 Danno Base (Passive: Archer)+ 10 Dardo+ 50 Balestra + 10 (Hunter Chance) = 90

    Armor Penetration 10 x rank (2) = 20





    - Abilità Passive -

    Passive: Archi I
    L'utilizzatore ha imparato a tirare con precisione, controllando il respiro e sviluppando il proprio senso della profondità. E' possibile utilizzare archi di classe I senza subire malus. L'attacco con arco occupa lo slot Azione e necessita di essere ad almeno 5 metri di distanza.

    Passive: Cross-skill Expertise
    Le abilità PASSIVE che vanno a migliorare gli attacchi dalla distanza si applicano anche ad armi meccaniche e armi da lancio.


    Passive: Archer
    Il guerriero è particolarmente esperto nell'utilizzo di arco e freccia, rendendo i propri colpi precisi e pericolosi. Il danno delle frecce aumenta di +20. I talenti della disciplina segnati da un asterisco * possono essere utilizzati solo se non si indossa alcuna armatura e si è equipaggiati con archi o armi meccaniche leggere. Le frecce nfliggono danno fisico pari a danno bonus dell'arma+ danno del dardo + eventuali passive/buff (la potenza non viene considerata)

    Passive: Eagle Eye
    Il personaggio riesce a distinguere particolari lontani in modo più efficace ed avere una mira più stabile. Si ottiene un bonus di 5m nel raggio di Skill a proiettile, armi da lancio, archi o armi meccaniche. Si ottiene anche una chiara visione in zone scarsamente illuminate.

    Passive: Armor penetration
    L'arciere si è allenato per colpire in maniera molto precisa le aperture delle armature. Le sue frecce ignorano il blocco delle armature di [10xRank]

    Passive: Kiting Chance *
    Se si ha utilizzato Action: Rollback, i movimenti senza costo per questo turno salgono a 10. Non è possibile eseguire più di un movimento extra o altri talenti di spostamento nel turno. Questo spostamento non viene contato per Aimed Shot.

    Passive: Airbending
    Con dei leggeri flussi d'aria, è possibile aumentare l'altezza e la distanza dei propri salti fino a 3 metri.


    Passive: Feather Fall
    L'utilizzatore è immune al danno da caduta.


    Passive: Heart of Air I
    E' possibile in tutte le Skill di aria, aggiungere al danno metà del consumo richiesto.





    - Riepilogo -

    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 200/200

    100%


    Movimenti:
    5m from M8 to O8

    Status/Buff:


    Slot Usati:
    [Rapido] Quick Shot
    [Azione+Rapido] Action: Trickshot


    Slot Rimanenti:
    //
    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Hunter's Chance


    Cooldown
    //

    Discipline:
    Disciplina: Arceria
    Elemento: Aria

    Scheda:

    Shervarash

    Equip:

    Balestra Classe I (Danno 50) (Gittata 30)

    40 - 2= 38/40 x Frecce in Noce (Danno 10)



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    GRAMMAR NAZI

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    Visibilmente scosso, Aang accettò le indicazioni di Shervarash e Darina e preoccupato iniziò a camminare seguendo la direzione delle tracce.
    Quando finalmente trovarono l'origine del sangue, con sollievo so resero conto che non era Sherkan, bensì un caribù che molto probabilmente, come Aang stesso disse sorridendo, stava per essere la sua cena.
    Certo non si aspettavano do sentire i ruggito agghiaccianti che udito o subito dopo, colti alla sprovvista in quel momento si sollievo.
    Non appena la temoriana vide le due tigri scure con i denti a sciabola ebbe l'istinto di portare le mani sui pugnali, ma cercò di non fare movimenti che potessero sembrare minacciosi. Una parte ingenua della ragazza sperava che indietreggiando perché le tigri cenassero indisturbate sarebbe bastato per uscire da quella situazione. Shervarash, che ne sapeva ben più di lei, propose subito un'altra soluzione, decisamente più realistica: puntare ad un solo animale e poi cercare di sedarlo, così che l'altro si sentisse circondato e battesse in ritirata.
    La ragazza fu contenta di sentire quella strategia: le era dispiaciuto eliminare le scimmie al monastero, la volta prima, ed personalmente era molto più in linea con il modo di ragionare del cacciatore secondo il quale non avrebbero ucciso nessun animale per la sola colpa di seguire il proprio istinto di predatore.
    Lo vide indietreggiare e prendere la mira, così senza perdere tempo si ricoprì del caro vecchio strato di terra protettivo e si diresse subito verso la tigre indicata dal cacciatore a pugnali sguainati, decisa a ferire non mortalmente lo splendido ma letale animale.

    [Aura: Rock skin]
    CITAZIONE
    Aura: Rock Skin
    Si cambia consistenza alla propria pelle, guadagnano resistenza fisica ed elementale.
    Res Fisica: 10 + [5 x rank]
    Res Elementale: 10
    [Chakra: 10 x turno]

    [Stance: Catlike]
    CITAZIONE
    Stance: Catlike *
    Migliorando la propria agilità con questa stance, l'utilizatore è in grado di muoversi molto rapidamente portando a 10 i metri percorribili senza costo.

    [Movimento gratuito 10m - n6->j6]

    [Rapido: movimento extra 5m - j6->h5]

    [Rapido: Attacco con armi leggere]

    CITAZIONE
    Danno inflitto: 10 Pot+30 Rogue+10 Arma=50 mano destra 50/2=25 mano sinistra
    TOTALE: 50+25=75

    Dopo aver tentato di colpire la tigre sarebbe subito scatta indietro per tornare vicino ai compagni, pronta a difenderli da eventuali attacchi della seconda tigre.

    [Gratuito: Hit and run]
    CITAZIONE
    Action: Hit and Run *
    [Gratuita]
    L'utilizzatore è in grado di misurare con accortezza i propri attacchi, utilizzando la classica tattica del mordi e fuggi.
    Come ultima azione del turno, è possibile ritornare nella posizione di partenza gratuitamente.
    [Cooldown 3 turni]

    Statemi dietro o almeno vicini, così posso proteggervi!

    CITAZIONE
    Potenza: 10
    Vita: 230
    Chakra: 160-10 (Aura)+10 (Cool Temper)=160

    Abilità/Passive:

    Discipline:

    Darina
    Slot Usati:
    [Rapido - movimento]
    [Rapido - attacco]

    Slot Rimanenti:
    [Azione]

    Auree/Stance/Effetti:
    Aura: Rock Skin
    Stance: Catlike

    Status/Buff:
    Cooltemper

    Equip:
    Armatura Leggera Classe I (Blocco 30)
    Arma Leggera Classe I (Danno 10) x2
    1x Essenza di Amaryllis
    1x Dolcetto Natalizio
    Starstone


    Edited by Kinamy - 1/2/2018, 22:01
     
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    La Tigre Sacra


    Aang passò velocemente il veleno a Shervarash, poi rimise la mano all'interno della sacca che portava con sè per prendere una seconda boccetta. Cosparse col suo contenuto la punta della propria freccia e la incoccò, mirando alla tigre a sinistra. Tuttavia non scoccò il proprio colpo subito: le mani gli tremavano e sembrava molto spaventato, voleva essere sicuro di prendere bene la mira prima di colpire.

    La tigre alla vostra sinistra schivò il primo dardo di Shervarash, tuttavia si ritrovò Darina di fronte a sè che con incredibile rapidità si era portata a distanza ravvicinata per punzecchiarla. I pugnali ferirono la tigre alle zampe anteriori, ma senza infliggere grossi danni.
    [Danno (50+25) : (-30 Armor)][20]

    L'animale ruggì furiosamente tentando di rispondere alla Temoriana ma quella era già sgusciata via mentre la seconda freccia di Shervarash la raggiungeva, conficcandosi sulla spalla destra.
    [Danno (90-30)][60]

    Questa nuova ferita fu più dolorosa e anzichè ruggire, la tigre emise un lamento profondo mentre barcollava per l'improvvisa fitta alla schiena. L'altra tigre non sembrò intimorirsi osservando la sorte che toccava alla sua compagna, bensì da feroce predatore qual'era si scagliò sul gruppo di avventurieri momentaneamente distratti.

    Darina era la più vicina e la tigre la caricò in piena regola tentando di atterrarla. Se non ci fosse riuscita, avrebbe tentato di colpirla con la zampa artigliata, mirando alle sue gambe.
    [Movimento gratuito 10m][i3->m7]
    [Azione][Action: Feral Assault]
    [Rapido][Action: Claw Swipe]

    CITAZIONE
    Action: Feral Assault
    [Azione]
    La tigre carica un bersaglio, balzandogli addosso per atterrarlo. Se colpisce, infligge un attacco fisico e lo getta a terra. Durante il turno successivo il movimento senza costo ed extra sono azzerati e non si possono usare talenti di spostamento. Il bersaglio tornerà in piedi alla fine del proprio attacco.

    CITAZIONE
    Action: Claw Swipe
    [Rapido]
    La tigre compie una spazzata con l'enorme zampa artigliata. Colpisce le gambe del bersaglio, infligge un attacco fisico e annulla il movimento senza costo del bersaglio nel prossimo turno.

    [Danno fisico: 80] x2 su Darina

    L'altra tigre scattò di lato, rimanendo più cauta rispetto alla compagna per via delle ferite. Voleva accerchiare il gruppo per colpire al momento giusto.
    [Movimento gratuito 10m][h5->l4]


    MAPPA

    Ogni quadrato vale 2.5 metri




    m7

    HP: 150
    l4

    HP: 70

    GRAY SABERTOOTH TIGER

    Vita: 150
    Potenza: 80
    Res Fisica: 30
    Res Elementale: ??
    Movimenti gratuiti: 10m

    Talenti:
    CITAZIONE
    Action: Schivata
    [Azione]

    CITAZIONE
    Action: Feral Assault
    [Azione]
    La tigre carica un bersaglio, balzandogli addosso per atterrarlo. Se colpisce, infligge un attacco fisico e lo getta a terra. Durante il turno successivo il movimento senza costo ed extra sono azzerati e non si possono usare talenti di spostamento. Il bersaglio tornerà in piedi alla fine del proprio attacco.

    CITAZIONE
    Action: Claw Swipe
    [Rapido]
    La tigre compie una spazzata con l'enorme zampa artigliata. Colpisce le gambe del bersaglio, infligge un attacco fisico e annulla il movimento senza costo del bersaglio nel prossimo turno.



    wTlmuM3
     
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  15. -ShadowHunter-
     
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    CITAZIONE
    perdonate il post mancato ma ho avuto un fine settimana di m....

    Falso Allarme...

    ed2c3d21b8bc71fcd68555076ffd4b9d--shadow-warrior-character-ideas

    Shervarash vide impattare il dardo sulla tigre. Bene, una dovrebbe oramai essere fuori gioco. E potremmo capire anche quanto tempo sarà necessario perché il sedativo faccia effetto. pensó il giovane cacciatore, quell’imprevisto era in occasione d’oro per loro, gli permetteva di sperimentare sul campo il sedativo di Aang. L’unica cosa che si augurava era di non dover uccidere quei due gattini un po’ troppo cresciuti, ma se doveva scegliere tra salvare la sua vita o quelle delle tigri, l’egoismo predominava e avrebbe fatto di tutto pur di non morire lì in mezzo a quelle montagne. Vedendo che Aang tremava ed era insicuro percepì che doveva essere una novità per lui, o comunque doveva essere una delle prime volte in cui andava a caccia. Avvicinandosi a lui Shervarash cerco il suo sguardo, e gli disse ”cerca di respirare Aang, ti vedo molto scosso. Se non te la sentí di combattere non fa niente, Darina ed io dovremmo essere sufficienti per scacciare queste due tigri. Però cerca di rimanere concentrato e non farti mordere.” si ricordo di quando ancora ragazzo intraprese la sua prima caccia, e di come era rimasto terrorizzato davanti a quell’immenso serpente che se lo stava per mangiare senza troppi complimenti. Fortunatamente quella volta Gajeel intervenne per salvarlo, ed ora si ritrovava un po’ nella situazione opposta e gli scappo una mezza risata in mezzo allo scontro, ripensando a quel giorno e a quante ne avesse passate da quel lontano giorno. Tornando al presente continuo a muoversi di alcuni passi per arrivare a trovarsi a circa una decina di metri dalla tigre, in maniera da avere una visuale abbastanza libera chiara è abbastanza distanza per imprimere la giusta forza al dardo, inoltre non voleva trovarsi troppo vicino alle sue zampe.

    Movimento gratuito 5m da O8 a Q7

    Date le sue condizioni fisiche non al massimo, o forse per l’arma stessa l’arciere non era propriamente a suo agio con quell’arma. Prima aveva scagliato ben due frecce, che erano volate molto più rapidamente e con più forza rispetto a quanto era solito vedere con l’arco. Il rinculo era maggiore rispetto all’arco e ciò gli provocó delle fitte sul corpo ancora leggermente dolorante. Si decide quindi ad utilizzare meno la balestra per evitare grosse ripercussioni sul fisico. Invece attingendo alla sue energia interna modificó un po’ di chakra per trasformarlo in un impervio vento che avrebbe avvolto balestra e dardi di modo da renderli ancor più letali e perforanti.

    Stance Hunter chance's - Mantenimento

    Rapido - Sharpening Wind
    CITAZIONE
    Skill: Sharpening Wind
    [Rapido]
    Focus: Utilità
    Avvolge i propri arti o la propria arma o quelli di un alleato entro 15 metri con uno strato di Chakra tagliente e vorticante, aggiungendo danno di tipo vento.
    Dura 2 turni compresa l'attivazione. Il danno aggiuntivo è applicato per un massimo di due attacchi per turno.
    Se una stessa fonte esegue più volte questa skill su uno stesso bersaglio, il danno non cumula.
    [Danno: +20]
    [Chakra: 20]

    Passive: Heart of Air I
    E' possibile in tutte le Skill di aria, aggiungere al danno metà del consumo richiesto

    Appena ebbe finito di avvolgere le proprie armi con il chakra, inizio a respirare a fondo, sempre più a fondo in modo da concentrarsi ed essere più preciso, dopodiché decise che avrebbe cercato di colpire la tigre che si era avventata su Darina per indebolirla e farla desistere dalle sue intenzioni di trasformare i tre nel suo prossimo spuntino.

    Azione - Aimed Shot bersaglio M7
    Status Shock
    CITAZIONE
    Action: Aimed Shot
    [Azione+Rapido]
    L'arciere prende la mira per il prossimo colpo, colpendo un punto sensibile dell'avversario. Applica 1 status a scelta tra {CRIPPLE, BLEED, SHOCK}.
    Si può eseguire solo da una distanza minima di 10 metri. Il costo slot è ridotto ad Azione se non ci si è spostati per più di 5 metri durante il turno. Non è possibile spostarsi dopo l'utilizzo di questo talento.
    Se durante il turno precedente non ci si è spostati per più di 5 metri, il cooldown di questa azione si riduce di 1 turno.
    [Cooldown: 2 turni]

    CITAZIONE
    Calcolo Danni

    Azione - Aimed Shot: 20 Danno Base (Passive: Archer)+ 10 Dardo+ 50 Balestra + 10 (Hunter Chance) +20 (Sharpening Wind) + 10 (Hearth of Wind) = 120

    Armor Penetration 10 x rank (2) = 20





    - Abilità Passive -

    Passive: Archi I
    L'utilizzatore ha imparato a tirare con precisione, controllando il respiro e sviluppando il proprio senso della profondità. E' possibile utilizzare archi di classe I senza subire malus. L'attacco con arco occupa lo slot Azione e necessita di essere ad almeno 5 metri di distanza.

    Passive: Cross-skill Expertise
    Le abilità PASSIVE che vanno a migliorare gli attacchi dalla distanza si applicano anche ad armi meccaniche e armi da lancio.


    Passive: Archer
    Il guerriero è particolarmente esperto nell'utilizzo di arco e freccia, rendendo i propri colpi precisi e pericolosi. Il danno delle frecce aumenta di +20. I talenti della disciplina segnati da un asterisco * possono essere utilizzati solo se non si indossa alcuna armatura e si è equipaggiati con archi o armi meccaniche leggere. Le frecce nfliggono danno fisico pari a danno bonus dell'arma+ danno del dardo + eventuali passive/buff (la potenza non viene considerata)

    Passive: Eagle Eye
    Il personaggio riesce a distinguere particolari lontani in modo più efficace ed avere una mira più stabile. Si ottiene un bonus di 5m nel raggio di Skill a proiettile, armi da lancio, archi o armi meccaniche. Si ottiene anche una chiara visione in zone scarsamente illuminate.

    Passive: Armor penetration
    L'arciere si è allenato per colpire in maniera molto precisa le aperture delle armature. Le sue frecce ignorano il blocco delle armature di [10xRank]

    Passive: Kiting Chance *
    Se si ha utilizzato Action: Rollback, i movimenti senza costo per questo turno salgono a 10. Non è possibile eseguire più di un movimento extra o altri talenti di spostamento nel turno. Questo spostamento non viene contato per Aimed Shot.

    Passive: Airbending
    Con dei leggeri flussi d'aria, è possibile aumentare l'altezza e la distanza dei propri salti fino a 3 metri.


    Passive: Feather Fall
    L'utilizzatore è immune al danno da caduta.


    Passive: Heart of Air I
    E' possibile in tutte le Skill di aria, aggiungere al danno metà del consumo richiesto.





    - Riepilogo -

    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 200 - 20 = 180/200

    90%


    Movimenti:
    5m Movimento gratuito 5m da O8 a Q7

    Status/Buff:


    Slot Usati:
    [Rapido] Sharpening Wind
    [Azione] Action: Aimed Shot


    Slot Rimanenti:
    Rapido
    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Hunter's Chance


    Cooldown
    Sharpening Wind 1/2

    Discipline:
    Disciplina: Arceria
    Elemento: Aria

    Scheda:

    Shervarash

    Equip:

    Balestra Classe I (Danno 50) (Gittata 30)

    38 - 1= 37/40 x Frecce in Noce (Danno 10)



    V1BzFXl


    Edited by -ShadowHunter- - 6/2/2018, 22:50
     
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53 replies since 15/1/2018, 16:52   875 views
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