[QUEST] Aimshitai

Ciclo: Felina I

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    AIMSHITAI
    Ciclo di trama: Felina I


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    Il viaggio era stato lungo e disagiato ma ci avreste messo poco a convincervi che ne era valsa la pena. Dopo giorni di viaggio tra cammelli e carovane riarse dal sole, eravate giunti in un isolato palazzo tra le aride distese rocciose del deserto di Shal'aira. Dall'esterno sembrava un monumento sì imponente ma sterile, una volta dentro però avreste dovuto ricredervi in un brevissimo lasso di tempo.

    I marmi dei pavimenti erano lisci e perfetti come specchi. Le colonne sembravano essere fatto di avorio massiccio. Le stoffe purpure erano irridescenti, di raso ricercato. Un gruppo folto di servitrici dai corpi voluttuosi avvolti in audaci giochi di trasparenze colorate avrebbero offerto i loro servigi all'unico scopo di intrattenervi e mettervi a vostro agio.

    Vi sarebbero state date delle stanze enormi, individuali ovviamente. Tappeti antichi ricoprivano ogni centimetro del pavimento fino a condurre a terrazze adornate da piante fluviali e ovviamente piscine all'aperto. Vi sarebbe stato offerto un bagno assistito dalle giovin donzelle, questo però in comunione, e qui qualcuno di voi avrebbe potuto scontrarsi con l'apertura mentale che regnava in quella specie di harem. Già, il pudore di qualcuno di voi poteva trovare arduo condividere la piscina con un numero sortito di donne ignude, oltre agli altri due compagni di avventura.

    Ma mi racconterete in seguito la vostra esperienza personale, fatto sta che, alla fine dei rifocillamenti, vi sarebbe stata annunciata l'udienza con il signore di tutto quel ben di dio, particolare che vi avrebbe fatto ricordare che in tutto quello sfarzo eravate solo ospiti. Anzi, mercenari, assoldati per un compito ben preciso.


    ๑۩۝۩๑




    La sala era qualcosa di immenso, alle pareti arazzi raffiguranti creature mitologiche dimenticate e scene di campi di battaglia aperti e gloria e vittorie. In fondo alla sala, in contrasto con la penombra che vi regnava, un lucernario proiettava la sua luce sul trono dove sedeva il signore del palazzo, circondato da una corte di consiglieri, concubine e intrattenitori.

    Mio signore, questi sono gli stranieri assoldati per la questione Gazirah.

    Annunciò il ciambellano che vi aveva condotti nella stanza. Ora che eravate più vicino avreste potuto osservare meglio il vostro mandante. Un uomo imponente e possente, sedeva a petto nudo ricoperto di una mantella regale rossa, bracciali spartani da combattente, grossi gambali metallici e una distinta corona d'oro raffigurante un drago. Una grande spada era nella sua mano destra con la punta poggiata sul pavimento. Lunghi capelli neri incorniciavano un viso squadrato e duro dove due occhi corvini vi scrutavano e vi giudicavano.

    Sollevò un braccio, gesto che il ciambellano era istruito a riconoscere. Subito si adoperò a liberare la sala dei presenti non necessari che frettolosamente si diressero verso le uscite fino a lasciare soli voi tre, il signore della guerra e un gruppo confidenziale di suoi consiglieri. Alla fine, persino il ciambellano prese commiato, mentre il signore vi guardava con attenzione, senza aver ancora proferito parola.

    Con vostra sorpresa, forse, a prendere la parola non fu l'uomo seduto sullo sfarzoso trono, ma una donna in piedi alla sua sinistra, dalla pelle bianca come il latte e tratti del viso tipicamente orientali. Aveva i capelli raccolti in parte in una elaborata pettinatura e degli abiti solenni. Reggeva anche uno scettro vistoso e dall'atteggiamento sembrava godere di una posizione di rilievo presso il suo signore.

    Benvenuti stranieri, il mio signore Aimshitai vi porge il suo cordiale saluto. Spero che la vostra permanenza a palazzo e l'accoglienza che vi è stata mostrata sia stata di vostro gradimento. Siete stati convocati per rintracciare e possibilmente catturare una persona molto ostile a questa corte e al suo signore. Come potete constatare, in questa udienza sarò io a prendere la parola, poiché Aimshitai, il potente flagello di Shal'aira, è caduto vittima di una terribile maledizione. La responsabile di tale malefatto è una donna, un infida serpe, straniera nelle nostre terre che con la sua stregoneria ha dapprima ammaliato e conquistato la fiducia del nostro signore per poi pugnalarlo alle spalle col suo mortifero veleno...

    In quel frangente del discorso, Aimshitai voltò lievemente il capo con un espressione non proprio amichevole, al che l'oratore fu scosso da un fremito, rendendosi conto forse che la sua lingua aveva ardito troppo nel dipingere il suo signore come un comune sciocco. Ma non vi fu altro impedimento dato che questa continuò a parlare.

    La fuggiasca è già riuscita a sottrarsi alle nostre guardie e trovare rifugio nella città di Gazirah, città protetta dall'Impero e quindi fuori dalla nostra portata. In tale luogo non ci è consentito esercitare la nostra legittima sovranità e i nostri uomini sono costretti ad agire nell'ombra. In questo modo abbiamo già perso un paio di valorosi elementi, trucidati dall'infamia di quella aspide maledetta. La soluzione portata all'attenzione di questa corte è quindi quella di commissionare la sua cattura a dei mercenari stranieri, in grado di ottenere facilmente accesso alle città protette dall'impero e arrivare dove a noi non è concesso. Vi saranno messi a disposizione un mezzo di trasporto che vi scorti fino a Gazirah, da lì avrete a disposizione poche informazioni e dovrete adoperarvi per conto vostro. In nessun caso dovrete rivelare il vostro mandante.

    L'esposizione della questione si esaurì e la consigliera si voltò a guardare Aimshitai per assicurarsi che nulla fosse stato tralasciato. Quello fece un cenno, con la stessa espressione buia, che venne interpretato con significato affermativo.

    Domande?



    Ci siamo. Con questa introduzione avete a disposizione le motivazioni di base, informazioni preliminari e l'opportunità di tirar fuori più particolari possibili. La parte di briefing, per velocità, non verrà ruolata in questa sede, ma sarà svolta in off topi su QUESTO topic creato per l'occasione. Avete tempo fino alle 23:59 di questo sabato 23/o5 per qualsiasi dubbio vi venga in mente, dopo di che procederemo all'azione vera e propria.

    Contrariamente a quanto possa sembrare, non ho intenzione di tenerla sull'investigativo, ma una certa trama è sempre utile, anche perché è l'introduzione al ciclo di trama questa. Potete cominciare a preparare una reazione a questa prima parte della storia, da corredare al prossimo topic che vi vedrà già in città a cercare il vostro uom..ops, donna.

    Per qualsiasi dubbio mi trovare in chat o via mp.

     
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    AIMSHITAI
    Ciclo di trama: Felina I


    ๑۩۝۩๑





    La conversazione durante il briefing era durata qualche minuto mentre voi, da bravi mercenari quali eravate, avevato posto domande in modo da coprire informazioni fondamentali ma anche dettagli specifici. Non voglio riportare una trascrizione integrale della conversazione ma quanto segue è pressapoco il sunto.

    Misaki, da persona pratica, ottenne le prime informazioni basilari. La ragazza, che si faceva chiamare Racheeda, era snella, abbastanza alta, bianca con capelli neri-castani e occhi verdi. Era una persona garbata, ha sempre trattato la servitù con modi gentili e non sembrava avere cattive abitudini o intenzioni ostili. Ormai sono 3 settimane che è fuggita da palazzo dopo essere stata rinchiusa in una delle stanze e tenuta sotto stretta sorveglianza in attesa dell'esecuzione per tradimento. Misaki aveva altresì domandato circa le sue doti di combattimento. Per fuggire le guardie a palazzo erano state sopraffatte fisicamente e le porte distrutte. Sebbene gli uomini mandati a Gazirah per stanarla siano stati trovati morti, le ferite sono semplici ferite da taglio di qualche sorta di lama, diverse sulla schiena a indicare forse un imboscata. Questo alimenta l'ipotesi che abbia degli alleati a Gazirah. Durante il suo periodo a palazzo non ha mostrato particolari doti belliche, sembrava una ragazza qualunque. Dopo il sortilegio che lei ha imposto sul loro signore però hanno motivi di credere si tratti di una potente strega.

    Raiden da parte sua sembrò più interessato alle amicizie della ragazza, cercando di ipotizzare cosa aspettarsi una volta arrivati a Gazirah. A corte non ne sanno molto e possono solo supporre. Suppongono abbia avuto bisogno di aiuto per fuggire da palazzo nonostante le guardie e le porte sigillate. E' invece chiaro che a Gazirah abbia trovato qualche forma di alleato, anche se non sanno nulla circa una possibile identità nè il loro numero. Gazirah comunque potrebbe essere una scelta ponderata quanto obbligata come destinazione per la sua fuga. E' comunque la città imperiale più vicina, la scelta più ovvia per sfuggire alla giustizia dei Dawasir, dato che le zone imperiali sono pressapoco off limit per loro.

    Per quanto riguarda Haseo, non aveva ottenuto molte altre informazioni aggiuntive se non il concetto ribadito di quanto fosse necessario che loro negassero ogni forma di coinvolgimento con i Dawasir una volta a Gazirah. Principalmente per via dell'impero, ma anche per non rischiare di fare la fine degli uomini mandati a cercare Racheeda. I loro visi erano sconosciuti alla gente della città, questo era uno dei motivi per cui aveva richiesto l'aiuto di stranieri.

    Comunque, qualcuno di voi più informato sulla storia del paese o sulle notizie di attualità sapeva bene che Aimshitai è il capo di un clan di predoni del deserto di Shal'aira, i Dawasir, uno dei più forti e pericolosi. Sono occasionali scorrerie presso gli avamposti imperiali e le città ma la loro zona di influenza è in pieno deserto e l'impero, ormai rivendicate le strade principali e le città più ricche, non ha molto interesse a portare avanti una guerra in un territorio tanto ostile. I Dawasir da parte loro si rendono conto di non poter sperare di sconfiggere un così imponente nemico straniero e si accontentano del bottino ricavato dal loro brigantaggio.


    Alla fine la consigliera che aveva preso la parola fino a quel momento prese congedo da voi, concludendo la conversazione. Non conosciamo molto di lei, è sempre stata misteriosa nella sua permanenza qui. Una buona notizia è che a Gazirah c'è un potente giro di mercato nero gestito da un organizzazione criminale influente chiamata Testa di Lancia. Abbiamo certi affari con loro, potrebbe servirvi da aggancio nella città. Consiglio di contattarli una volta lì, assicuratevi di avere davanti un loro esponente e dite che lavorate per conto dei Dawasir, collaboreranno. Vi forniremo una prova da mostrare loro, a segno del nostro accordo.


    Per tutta la durata della conversazione il signore sul trono, Aimshitai, era rimasto in una posa plastica, muovendo di tanto in tanto il capo per guardare la consigliera poi voi. Sembrava del tutto assente eppure non perdeva l'aria dura e truce. E soprattutto non aveva proferito parola. Il tempo per le domande s'era quindi esaurito e voi sareste stati rimandati alle vostre stanze. La partenza per Gazirah era stata fissata l'indomani di buon ora, per il resto della serata avreste potuto decidere di incontrarvi, scambiare idee e informazioni sulle vostre abilità e avreste potuto cominciare a farvi un idea sul problema e su come tentare di risolverlo (ciò avverrà in off topic, ma qualsiasi scambio di idee è trasmesso ai pg)


    ๑۩۝۩๑




    Il giorno dopo sareste stati chiamati verso le 6 del mattimo. Nel giro di un ora avreste dovuto essere pronti per lasciare il palazzo. Vi sarebbero stati forniti abiti tipici di quelle zone e dei cavalli, uno a testa, uno dei loro avrebbe montato in testa al vostro gruppo, tutti i cavalli legati tra loro al primo cavallo e a passo sostenuto vi sareste diretti verso Gazirah. Nel giro di 4 ore di panorama desertico e caldo sopportabile per via delle ore mattutine sareste arrivati alle porte di Gazirah.

    Un blando blocco imperiale fungeva da filtro molto elastico. I carichi in ingresso venivano controllati ad occhio e solo in caso di evidenze molto sospette venivano esaminati manualmente. Venivano chieste le generalità dei nuovi arrivati e le armi raramente venivano confiscate, anche in questo caso solo se si risultava molto sospetti. La vostra guida doveva essere un commerciante conosciuto a Gazirah perché salutò le guardie con tono confidenziale e queste risposero cordialmente, regalandovi qualche occhiata di routine e facendovi passare senza altri problemi.

    Una volta percorso una cinquantina di metri nella periferia della città, la guida vi avrebbe invitato a smontare da cavallo, ripetendovi due raccomandazione:
    - Non dire mai a nessuno della vostra missione o della vostra affiliazione coi Dawasir.
    - Considerare qualsiasi abitante un possibile nemico. Non si conoscono quali e quanti alleati possa avere Racheeda.
    Detto ciò, avrebbe proseguito per un altra via portando con sè i vostri cavalli. Eravate in una zona di periferia della città, non c'era anima viva in vista per strada ma nelle case popolari si udivano voci e suoni vivaci tipici di una città sveglia da ormai diverse ore. Nessuno sembrava aver dato peso al vostro arrivo e potevate muovervi liberalmente. La guida vi aveva indicato la via per raggiungere il centro della città, una mezzoretta a passo lento.

    La città doveva avere 4-5 kilometri da un estremo all'altro e sembrava molto densamente abitata. Le vie e le case erano tipici delle città del deserto e gli ingressi alla stessa erano ampi e numerosi, segno che doveva essere un importante tappa commerciale. Camminando per la città avreste notato occasionalmente una coppia di guardie imperiali che tranquille presidiavano determinate zone. Doveva essere stabile la loro presenza nella città per mostrare tale sicurezza e in generale le persone le salutavano cordialmente. Sembrava una città prospera e gli abitanti tranquilli. C'erano giusto un paio di particolari da segnalare.
    - Un enorme statua raffigurante una donna in abiti solenni che innalza una lancia al cielo. Doveva essere alta una trentina di metri e sorgeva sui palazzi più alti nel centro della città.
    - I palazzi nel centro della città, torrioni spartani, quasi fortezze squadrate e con poche finestre e torrette di guardia. Arcieri imperiali la presidiavano.

    Addentrandovi avreste notato quanto fossero strette le strade anche nei pressi del centro, balconi si affacciavano sulle bancarelle numerose. L'odore pungente e balsamico di spezie varie riempiva l'aria misto anche ad altri odori un pò meno gradevoli, ma anche questo implicava il mercato. In certi punti la strada era così stretta che le file di bancarelli ad entrambi i lati potevano toccarsi.

    Comunque, l'integrazione e la permanenza nella città sembravano buone e pochi si soffermavano a guardarvi, molti solo a causa del colore della vostra pelle, più chiaro della norma in quella città, eccezion fatta per le guardie.


    Briefing completato, egregiamente oserei dire. Avete un bel pò di informazioni per potervi muovere in città. La fase successiva si svolgerà in modo simile.

    Avete 3 possibili tentativi di approccio. Ognuno di voi posterà un approccio e io di volta in volta vi scriverò l'esito. Gli approcci devono essere concordati nel topic di strategia da tutti e tre gli utenti, poi si deciderà quale utente posterà l'approccio. L'utente in questione potrà parlare per gli altri pg, ma non dovrà ruolarli. Dopo il post dell'utente, il master posterà l'esito e le relative conseguenze. Gli utenti potranno prendere atto degli avvenimenti, consultarsi di nuovo, formulare un altro approccio e, una volta deciso, farlo postare da un altro utente, e così via.

    Nessun approccio è "giusto" o "sbagliato", ma qualsiasi azione avrà una reazione. Vi faccio postare a turni per impedire post smorti in questa fase in cui non si effettuino effettivi passi avanti nella missione. Avrete delle sessioni di conversazione/ruolaggio in determinati punti, in base a come vi muovete, non temete. Il seguente esempio vi chiarirà in che modo gestire questa parte di quest.

    Esempio:
    [TOPIC STRATEGIA] Gli utenti dopo aver discusso decidono di attaccare arbitrariamente una guardia imperiale per vedere quanto tempo passerà prima che i loro culi vengano buttati a marcire in una cella buia. Scelgono che sia l'utente Gianfrancioschio a postare l'attacco.

    [TOPIC DI QUEST] Gianfrancioschio descrive come i tre pg si avvicinano alla guardia e spiega sommariamente le azioni degli altri due, più dettagliatamente quelle del proprio pg. In sintesi, tutti e tre prendono una pietra e la lanciano al soldato, per poi scappare a gambe levate.

    [TOPIC DI QUEST] Il master non tarda a farsi sentire. Inizialmente i tre vengono inseguiti dal soldato e dal suo compagno che però cominciano a chiamare rinforzi. Correndo per le strade della città, incrociano altre guardie che si rendono conto della situazione e organizzano la loro cattura. Ben presto finiscono in un posto di blocco e vengono placcati senza pietà, trascinati via verso le prigioni.

    [TOPIC STRATEGIA] Gli altri due utenti danno 10 euro a testa a Gianfrancioschio che aveva puntato i suoi soldi sul fatto che sarebbero stati catturati nel giro di un solo post. Ora organizzano un modo per sottrarsi alle mani degli imperiali fingendosi facoltosi sceicchi per corromperli. Decidono che tocchi a Culocane postare il piano.

    E così via. Spero di essere stato chiaro.

    Comunque, se qualcuno di voi ci tiene particolarmente al ruolaggio del proprio pg, potrebbe fornire all'utente che deve postare indicazioni sui dialoghi e atteggiamenti, purché ciò non incida sul tempo di postaggio.

    In questa fase, avete tempo fino a Lunedì alle 23:59 per postare un primo approccio. Decidete voi chi di voi deve postarlo. Fate ampio utilizzo del TOPIC di strategia, mi raccomando. Per eventuali domande, sapete come trovarmi.

    GL & HF


    [/QUOTE]

    Edited by Ryuk* - 24/5/2015, 13:17
     
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    I tre compagni si erano congedati dalla guida, che era sparita mescolandosi con la gente del mercato. Faceva caldo, tanto caldo. Misaki non sopportava quel clima arido classico del deserto, am non poteva farci nulla. La lunga tunica ambrata strisciava quasi per terra, era più simile ad una copreta che ad un indumento. E cosa ancora peggiore, non lasciava una briciola di pelle scoperta se non per il viso. Stava bollendo lì dentro.
    I tre si guardarono intorno, cercando qualcuno che avesse il fare sospetto. O meglio, i due ragazzi si osservavano intorno, mentre lei fissava la terra spoglia. Era questo il suo compito per ora.
    Ne avevano discusso durante il traggitto. La guida era stata così gentile da fornire qualche informazione extra sua Testa di Lancia. A quanto pare, il fiore all'occhiello dell'organizzazione era il traffico illecito di schiavi, specie donne. Belle donne. I compagni si erano voltati istintivamente verso Misaki, che aveva scosso la testa cercando di fargli cambiare idea. Alla fine, però, dovette desistere. Era logico: per avvicinare un membro dei Testa di Lancia bisognava fingersi trafficanti di schiavi.
    Non sarebbe stato facile, ma la bellezza occidentale della ragazza non era passata inosservata. Più di qualche passante si era fermato ad osservarla, i lineamenti fini e ben curati, la pelle bianca come alabastro. Spiccava in mezzo ai volti scuri, segnati dai pesanti raggi del sole, come una pietra preziosa in mezzo ai ciottoli. Si, avrebbe potuto funzionare.
    I tre si addentrarono in una delle stradine strette, l'ombra fresca dette un pò di sollievo alla ragazza. Questa si trovava in mezzo ai due, che sbarravano ogni via di fuga. Lo sguardo era basso, gli occhi socchiusi in segno di prostrazione. Haseo e Raiden erano seri in viso, sembravano proprio due scagnozzi di chissàquale losco contrabbandiere. Anche i movimenti non lasciavano tradire il loro vero scopo: i corpi erano dritti, come a passo di marcia, e tutti i sensi erano pronti a ghermire anche il più piccolo segno. Tutti e tre, però, si erano accorti che qualcuno li stava osservando da lontano. Non sapevano chi fosse e quali intenzioni avesse, ma sicuro qualcuno li stava seguendo. Che avessero abboccato all'amo?
    Il gruppetto vagò per una buona mezzora per i vicoli della grande città, senza aver avuto fortuna. Si fermarono in un piccolo spiazzo, una fontanella li rinfrescò dalla calura mattutina. Silenzioso, un energumeno di due metri per due fece capolino da una stradina secondaria, immersa nell'ombra. Si guardò attorno con calma, notando che il posto era deserto. Il volto era coperto da un cappuccio scuro, ma si poteva intravedere una profonda cicatrice che gli solcava in viso dall'occhio destro fin sotto lo zigomo sinistro. Si diresse piano verso il gruppetto, scrutandoli da cima a fondo. I passi inaspettatamente leggeri accorciarono la breve distanza in poco tempo.

    ~ Chi siete, stranieri?

    Domandò in tono severo. Il volume della voce era tale che si capiva chiaramente cosa stesse chiedendo, ma non troppo altro che orecchie altrui potessero udire.
    Raiden si voltò verso il tipo, il viso serio. Il gigante lo sovrastava di oltre 20 centimentri, ma il compagno non distolse lo sguardo neanche per un momento. Passarono secondi interminabili, in cui i due si fissarono intensamente. Haseo strinse i pugni, pronto nel caso in cui le cose si complicasserò.

    ~ Ehm... Loro... Io...

    Gemette la ragazza, tutto secondo i piani. Il biondo le lanciò un'occhiata truce, dirigendosi poi verso di lei. Il braccio destro si alzò verso il cielo, per poi piombare sulla guancia di Misaki con un fragoroso schiaffo a piena mano. Il colpo fu così forte che perse l'equilibrio, cadendo a terra.

    ~ Nessuno ti ha interpellato, donna!

    Tuonò Haseo, carico di rabbia. Stava per infierire ancora una volta, quando il "capo" lo interruppe.

    ~ Tel'ho detto mille volte: NON IN FACCIA

    Disse Raiden, con aria calma mentre si girava verso i due. Il compagno abbassò l'arto, ritraendosi. Intando la fanciulla singhiozzò, lo sguardo fisso sul terreno polveroso.
    Il bianco tornò a rivolgersi verso il colosso.

    ~ Siamo mercanti. Ma la nostra merce è, diciamo... particolare

    Un ghigno gli comparve sul viso. Era andata bene. Nel mondo del mercato nero non si poteva parlare chiaro e tondo, bisognava lasciare spazioso a frasi ambigue e interpretabili in varie maniere. Dopotutto, se il tipo incappucciato non fosse stato una Testa di Lancia, avrebbero potuto tranquillamente andarsene senza rivelare altro. Erano dei semplici mercanti, nonostante questa loro merce fosse "particolare".
    Cosa avrebbe risposto l'interlocutore?

    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:
    ///

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    ///

     
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    AIMSHITAI
    Ciclo di trama: Felina I


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    Un energumeno di due metri con cappuccio e cicatrice sull'occhio dunque?

    Proprio lui avrebbe assistito alla scenetta, osservandovi con attenzione. Era chiaro che avevate attirato la sua attenzione e forse quella di qualcun altro, ed era chiaro che tutto ciò che aveva messo in piedi portava verso un unica conclusione logica.

    Siete mercanti di schiavi. Sentenziò rauco l'energumeno, continuando ad osservarvi, specie Misaki ancora a terra.

    Lei può passare... Continuò a dire l'omaccione indicando con la destra la ragazza per poi guardare gli altri. Ma voi due non sembrate mercanti di schiavi. Avete delle facce troppo pulite e siete troppo giovani. Per chi lavorate?

    Vi dava la possibilità di spiegare sebbene era chiaro che lo avevate convinto poco. C'era ancora margine di recuperare?


    Susu non male come primo approccio. Diciamo che non è tra le peggiori strade che avreste potuto intraprendere ma è evidente che dovrete fare più di così per convincere mister simpatia.

    D'ora in poi vi darò un indice di pericolo, giusto perché è a prima quest di questo genere e perché il rischio della quest è basso. In teoria siete in pericolo di morte da quando avete messo piede nelle città, ma il bando diceva che il rischio di vita non c'era quindi vi darò qualche aiutino.

    LIVELLO DI PERICOLO: 2/5
    Possibilità che al prossimo post veniate accoppati. Se è basso significa che ancora non avete dato nell'occhio delle persone sbagliate o che la vostra copertura scricchiola ma regge.

     
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  5. Imperio III
     
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    Neagora


    L'attraversata del deserto fu una tortura, le vesti del giovane erano adatte alle condizioni estreme dettate dal caldo degli ultimi giorni, era interamente coperto da velluto bluastro, le vesti lasciavano passare anche la più leggera delle brezze rinfrescando il corpo trattenendo poi il caldo in quantità minima, tuttavia, il deserto era un'altra cosa.
    L'aria era "ferma" ed il sole cocente riscaldava il colorito scuro del velluto dando un senso di soffocamento, tutto questo per dire che il deserto non è uno scherzo, fatto sta che Raiden preferiva 100 volte il caldo al freddo, per questo nonostante la fronte madida di sudore non sembrava soffrire particolarmente.

    [...]

    Si erano allontanati dalla calca della cittadella, lì avrebbero potuto parlare abbastanza tranquillamente sulla prossima mossa, l'accortezza era l'imperativo di quella missione dato che i tre non potevano MAI avere l'assoluta certezza che occhi e orecchie indiscrete potessero osservarli o sentirli, tanto che il bruto che li avvicinò poco dopo non sorprese particolarmente il gruppetto.
    La loro messa in scena continuava, prevedeva che Haseo mortificasse la ragazza e che questa si prostrasse ai piedi dei propri rapitori.

    Il suono dello schiaffo scosse un poco Raiden, il quale dovette però tuonare contro il proprio compagno, sempre per rispettare il copione.- Non gli piaceva affatto la situazione, chi diamine era quello? perchè li aveva avvicinati? perchè aveva sentenziato sul loro esser mercanti di schiavi?
    qualcosa non quadrava, e, mentre le varie teorie partorite dalla mente di Raiden si accalcavano l'una sull'altra capì che era il momento di rispondere, non avrebbe confermato quel che l'uomo aveva detto, anzi, lo avrebbe preso di petto.

    Lui è un mercante di schiavi appena arrivato in città, un novellino di talento fermo nelle sue decisioni, sta solo cercando di alzare un po di grana con questa qui, infondo quando era stata trovata a vagare nel deserto era stata una preda molto facile e nessuno avrebbe potuto aiutarla o cercarla, non si sarebbe certo fatto fregare ora da uno che prendeva arrivava e sentenziava sulle loro attività.

    Si avvicinò all'omaccione dopo aver fatto un cenno ad Haseo, un cenno con la mano che non aveva alcun senso concordato fra i due, eppure il ragazzo capì perfettamente e facendo cenno d'assenso con il capo si avvicinò alla ragazza, questa in ginocchio a terra non poteva rialzarsi, il viso affranto fissava ancora il terreno mentre Haseo vigilava sulla sua mercanzia, in previsione di uno scontro fra Raiden e quel tipo sarebbe toccato a lui proteggere i loro interessi, ovvero Misaki.

    Raiden si guardò attorno, cercava di capire se nei paraggi ci fossero altri, che quello fosse stato un imperiale o un criminale la situazione non era comunque da prendere alla leggera.
    Con voce ferma disse sorridendo all'uomo:
    Dunque.. mercanti di schiavi dici? mai giudicare un libro dalla copertina. Tu più tosto, pensi di piombare qui ed importunare tre bravi cittadini con queste accuse?

    Sospirò, diede le spalle al nemico incamminandosi molto lentamente verso la ragazza, per ora le sue frasi non significavano nulla, stava solo cercando di sondare il terreno, quello li poteva esser chiunque ed il fatto che si era esposto in questa maniera poteva significare solo che quello li poteva danneggiarli o aiutarli, ma come fare per capire quali delle due?

    Ancora di spalle.
    Tuttavia.. ogni buon cittadino ha i propri vizzi.
    Si girò di nuovo verso l'incappucciato.
    E non ho fatto tutta questa strada per esser giudicato da uno sconosciuto. Sei una guardia imperiale? no perché dato che non abbiamo fatto nulla non vedo il perché di questo siparietto, è per lo schiaffo? il mio amico è ancora attaccato alle tradizioni della nostra gente, sai com'è, le donne non sono certo il partito con più voce in capitolo da noi.

    Girò il capo verso Haseo facendo spallucce, quello avrebbe contraccambiato con un sorriso beffardo.

    O forse sei tu un mercante di schiavi? devo dirti la verità, mi sembri troppo sospetto per esser un mercante di schiavi, voglio dire, la corpuratura il cappuccio e la cicatrice... sembri più un adescatore che uno che intrallazza in certe faccende.

    Allargò le braccia:
    Come la mettiamo? abbiamo due giovani troppo giovani, ed un uomo troppo sospetto per esserlo. La differenza fra noi due è che tu sei nella tua città, mentre io no, il primo passo toccherebbe a te, non credi?

    Era sicuro di se, le parole scelte erano state pensate sul momento e se dapprima aveva pensato di negare l'evidenza nella speranza che quello si mostrasse per quel che veramente era decise invece di cambiare tattica, stare sulla difensiva avrebbe aumentato le domande, passare all'attacco invece avrebbe potuto tranquillamente rassicurare l'omaccione, infondo aveva chiuso con una frase che lasciava poco da intendere, era un gioco in cui chi si mostrava prima perdeva, tuttavia la bellezza orientale di Misaki avrebbe potuto far gola all'uomo che, capendo come detto da raiden che lui aveva le spalle molto più coperte dei due, avrebbe potuto fare il primo passo.

    Era solo l'inizio, se quello avesse acconsentito ad una trattativa più trasparente i tre avrebbero dovuto capire di chi si trattasse, di quale banda facesse parte, il tutto sempre con il dubbio perenne che invece non si trattasse di un imperiale.









    Raiden
    Vita:200
    Chakra: 190

    Distanza: //

    Abilità Extra:
    //

    Discipline:
    Corpo a corpo
    Fulmine


    Scheda:
    Raiden
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:


    Auree/Stance:


    Status/Buff/Passive:
    Corpo a Corpo
    Protezioni I
    Corpo a corpo
    Fighter Dexterity
    Passive: Body Weapon

    Fulmine
    Capacitator
    Elemental Advantage




    Equip:
    Protezione classe I - [10 Blocco]


     
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    L'omaccione ascoltò il blaterale di Raiden con un espressione di chi non aveva capito bene. Quando fu posta l'ultima domanda, continuò a squadrarlo ancora per un poco. Poi guardò Haseo e la ragazza, sembrava un pò confuso.

    Tu parli troppo. Disse puntando quel grosso salsicciotto che si ritrovava come dito verso Raiden facendo anche un passo avanti con fare intimidatorio. Non mi piacciono le persone con la parlantina. Cercano sempre di fotterti con i giri di parole. Io volevo solo chiedere quanto volevate per la ragazza, ma sapete che vi dico? Lasciate perdere.

    Si voltò quindi facendo per allontanarsi.


    Niente da dire. A voi la palla.

    LIVELLO DI PERICOLO: 1/5
    Possibilità che al prossimo post veniate accoppati. Probabilmente la vostra messa in scena sta funzionando.

     
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    Haseo Kato
    Aimshitai Quando tornammo dalla nostra piccola scampagnata tra i monti, alla caccia di un mostro demoniaco mangia uomini, ero decisamente un'altra persona.. Non mi riferisco al veleno che aveva circolato nel mio corpo per una decina di minuti, piuttosto al fatto che avevo sfidato la morte per la prima volta e, inseme agli altri, l'avevo battuta. L'abominio era.. abominevole? perdonatemi il gioco di parole, ma quel "Coso" non saprei in quale altro modo descriverlo.
    Lo strambo monaco ci consentì di prendere delle statuette fatte a mano, ovvero tutto ciò che era rimasto con del valore in quel posto.
    Chissà se mai quel tempio tornerà mai a splendere? -dissi tra me e me, durante il viaggio di ritorno- Quel tipo era veramente triste per la fine del suo amico.. chissà come ci si sente a veder morire una persona che ami.. due volte addirittura.. e la seconda l'ha chiesta anche lui, paradossalmente. Che schifo la vita..
    Effettivamente la parte adolescenziale dei miei diciott'anni era venuta un po' fuori, probabilmente il mio subconscio sentiva il bisogno di manifestare la sua frustrazione usando quell'aspetto di me, che ancora non si era perso del tutto e che speravo di non perdere mai al cento percento.
    Decisi di tornare così sui miei passi, così come avevo stabilito: tornai a casa, nella capitale..

    [-Prossima Autogestita-]


    Il tempo passato a casa mi servì per riallacciare i rapporti con i miei genitori e con tutti quelli che conoscevo alla capitale, ma soprattutto, a capire cosa fare della mia vita, dopo che ero stato messo davanti a delle realtà che prima di allora consideravo estranee al mio mondo: prima tra tutte le bestialità compiute dall'impero sotto gli occhi dei suoi cittadini.
    Avevo deciso che per ora viaggiare e scoprire il mondo era l'unica cosa che mi avrebbe aiutato a comprendere meglio il mio futuro, anche perché era arrivata l'ora di iniziare la mia vita, costruendo il mio futuro con le mie mani.
    Il mio primo viaggio mi portò a Shal'aira, dove per caso mi ritrovai in una faccenda più grande di me... sinceramente non ricordo nemmeno come finii in quella cosa, ma avevo trovato un'occupazione, diciamo temporanea, come mercenario per conto di una delle maggiori organizzazioni clandestine del luogo, insieme a Misaki, la bellissima fanciulla che affrontò con me e il gruppo di coraggiosi Yang-Shi, e ad un ragazzo abbastanza cupo e tenebroso di nome Raiden, che conobbi quel giorno.

    [...]


    L'incarico consistenza nel trovare e catturare una donna dalle spaventose facoltà ammaliatrici, possibilmente senza ucciderla in modo tale da permettere di scuoiarla viva dal diretto interessato, almeno così ironizzai io, ma probabilmente la realtà dei fatti stava nel costringerla a sciogliere il sortilegio fatto al capo dei Dawasir.. per poi scuoiarla viva.
    La sera in cui alloggiammo li, venni accolto da delle bellissime ragazze che.. si, diciamo che mi misero a mio agio, anche se per me tutte quelle donne nude e semi-nude era veramente troppo.. e anche per qualcuno dalle parti basse effettivamente.. insomma, abituato a vedere una ragazza ogni dieci uomini per almeno cinque anni mi lasciava abbastanza sconvolto e impreparato davanti a cotanta abbondanza.
    La mattina dopo partimmo dopo il breve briefing, lasciandoci alle spalle la roccaforte Dawasir in mezzo al deserto, per la potente città imperiale di Gazirah. Il mantello che ci venne dato insieme al cavallo per affrontare il viaggio mi soffocava sotto il sole cocente, ma era sempre meglio che rischiare di morire disidratato. Per fortuna non era un problema l'alta temperatura, quanto all'aria secca difficile da respirare.
    Quando arrivammo in città, avevamo già programmato il piano che si sarebbe messo in moto non'appena avremmo messo piede sulla sabbia battuta del posto: il mercato era il posto dove la guida Dawasir c'aveva lasciato e anche il posto migliore per cominciare le nostre ricerche.
    Bastò poco perché i semi della nostra messinscena diedero dei frutti: non'appena svoltammo un vicolo, fummo avvicinati da un'energumeno, il quale rimase sconvolto dalla nostra piccola recita, fino a girarsi per alzare i tacchi. Mentre era di spalle guardai rapidamente gli altri e cercai di creare un discorso il più convincente possibile, per farlo tornare sui suoi passi:
    Già, forse hai ragione, il mio collega ha la lingua un tantinello troppo lunga, ma sicuramente sa dove andare a parare... forse ti farà piacere sapere il motivo di questa parlantina tanto svelta ed affilata come la lama di un rasoio, che non puntava ad essere scortese, quanto ad evitare problemi diciamo.. futili? Ecco, mio caro signore.. io e il mio.. collega qui accanto a me siamo i più fedeli servi di un grosso magnate, che col tempo ha esteso la sua rete di contatti pressappoco in tutto il mondo. Questa che vedi qui invece è un piccolo dono che ci è stato chiesto di consegnare, direttamente qui, in questa città.. nell'esotica Gazirah! -allargai le braccia, per enfatizzare il discorso e dare alla mia recita un tocco di verità ma anche di esagerazione, mantenendo il personaggio con il quale gli altri due mi avevano fatto apparire- Se il sollazzo è l'obbiettivo che ti guida per quest'oggi, forse possiamo venirti incontro.. sai, come già detto dal mio amico siam forestieri e pertanto poco pratici del luogo e della gente che lo abita. Il nostro dolce fiorellino -dissi mentre prendevo tra le mani il viso di Misaki- deve arrivare entro questa giornata tra le mani del capo di una certa organizzazione del quale il nome ora mi sfugge.. forse colpa dell'afa del deserto che attanaglia la mia mente. Lan.. lan.. Lanciateste! o forse era diverso? Oh ma magari ne sei a conoscenza proprio tu mio Caro. Ti propongo quest'accordo infine: se tu ne hai le capacità, portaci da questi Lanciateste o chicchessia e ti daremo abbastanza monete d'oro per permetterti di intrattenerti 'stanotte con la puttana più bella nel miglior bordello della città.. sicuramente meglio di questo.. giovane fiorellino.
    Lasciai il viso della mia compagna con fare dispregiativo, puntando poi fisso lo sguardo negli occhi del tipo. Avevo lanciato l'amo con tutta l'esca, ero abbastanza sicuro che il pesce sarebbe venuto fuori dal suo piccolo stagno.
    Statistiche

    Vita: 200
    Chakra: 200

    Movimenti:


    Abilità:
    Controllo perfetto del chakra

    Discipline:
    Armi Leggere
    Elemento: Aria

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    Tutti
    Auree/Stance/Effetti:
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    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]
    Armi Leggere I x2 [Danno Fisico 10 + 30 (Rogue)]
    Passive:

    Dual Wield [Leggere]
    Light-blade Mastery[Leggere]
    Rogue[Leggere]
    Elusive Movement [Leggere]
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    Avrete capito che il vostro nuovo amico non brilla certo per acume e perspicacia ma c'è una lingua universale che certi individui comprendono alla perfezione. Monete d'oro? Ripetè dopo essersi fermato. Si voltò verso di voi con un espressione sicuramente più interessata. Di quanto stiamo parlando? Ripetè osservandovi comunque attentamente. Era evidente che fin dall'inizio non lo avevate convinto poi molto, ma probabilmente si tratta di pregiudizi personali sugli stranieri in generale.

    Comunque s'era fermato e sembrava interessato, probabilmente la storia di Haseo lo aveva convinto. Prima che voi possiate fissare un prezzo, incalzò. Non meno di 200 monete. Un espressione compiaciuta comparve sul suo volto, sapeva che la somma richiesta era spropositata ma era chiaro che avrebbe aprofittato della situazione.

    I Testa di Lancia sono gente pericolosa e voi avete detto di lavorare per una persona importante. Che saranno mai per voi 200 monetine? Ironico ghignò incrociando le braccia. Affare fatto?


    Le monete le vuole subito e ovviamente sono vere, verranno cioè scalate dalle vostre schede. Mettetevi d'accordo su come volete dividervi il costo (se le avete o se volete sborsare) :3

    Può rispondere uno qualunque di voi.

    LIVELLO DI PERICOLO: 1/5
    Sembra averla bevuta.

     
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    La messinscena si era evoluta da sè, lasciando spazio a improvvisazioni magnifiche da parte dei due attori. Si, perchè la parte di lei non era neanche paragonabile a quella dei due compagni: doveva solo fissare il terreno e stare zitta per una volta.Non era stato facile, ma fino ad allora era andato tutto liscio.
    Ora però il tipo voleva soldi. E una quantità non indifferente. Ma forse era l'unico modo per poter arrivare dai Testa di Lancia. Haseo ci pensò su un momento, confabulando fra se e se. Era vero che questa era l'unica pista da seguire, ma d'altrocanto non si poteva neanche essere troppo accondiscendenti.

    ~ 200 monete dici?

    Rovistò nelle tasce, tirando fuori un sacchetto tintinnante. Lo aprì senza farci troppo caso, contando veloce il suo contenuto.

    ~ Qui ci sono 100 monete d'oro. Il resto lo avrai non appena ci avrai portato dai tuoi amici.

    Fece una pausa, fissando l'energumeno e squadrandolo da testa a piedi.

    ~ Sai com'è, non ci si può fidare del primo tipo che passa. 200 monete non sono niente per noi..

    Aprì le braccia un'altra volta, indicando Raiden

    ~ ...ed è proprio per questo che, una volta che avrai completato il tuo compenso, avrai il resto del compenso

    Incrociò le braccia sul petto, appoggiando il peso sulla gamba destra.

    ~ Allora, affare fatto?


    Dati Misaki
    zvjknst

    Potenza: 10
    Vita: 230 /230

    100%


    Chakra: 200 /200

    100%


    Distanza:
    ///

    Abilità:
    ///

    Discipline:
    Elemento: Aria -Rank II
    Elemento: Terra - Rank II
    Scheda:
    Misaki Aomori

    Slot Usati:
    ///

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]


    Auree/Stance/Effetti:
    ///

    Status/Buff:
    ///

    Cooldowns:
    ///

    Equip:
    ///



    Nota
    100 monete iniziali le metto solo io, scalamele pure se dovesse accettare
     
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    L'energumo storse un pò il naso sentendo il controaffare. Gli si poteva leggere in faccia che ancora vi considerava tipi loschi, ma non avrebbe mai rifiutato soldi così facili. Mi sembra ragionevole. Disse con espressione soddisfatta mentre allungava la mano per farsi dare il bottino.

    Si prese qualche secondo per controllare che dentro ci fossero monete d'oro e non tappi di bottiglia, quindi dopo essersi infilato il sacchetto in una tasca della veste, si mise subito in movimento. Seguitemi allora.



    Sareste usciti dal vicolo passando di nuovo in mezzo alla strada stretta e affollata. L'avreste percorsa per tipo un centinaio di metri, quindi sareste sboccati in una strada più larga, trasversale alla prima. Sembrava una strada principale, ai lati della strada non vi erano bancarelle improvvisate ma vere e proprie tende di negozianti che vendevano ogni tipo di merce: vasellame, gioielli, bijoutteria, tappeti, lozioni e unguenti miracolosi eccetera.

    Insomma entro una decina di minuti vi eravate nuovamente fermati nei pressi di una di queste tende che esponeva pelli e pellicce scuoiate di vari tipi di animali. Ad attendere la clientela c'era un uomo distinto, alto e con vestiti di certo in tono con l'ambiente desertico ma leggermente diversi dalle solite stole dei beduini, lineamenti stranieri ma pelle abbronzata per cui sarebbe stato difficile capire se fosse del posto o meno, capelli biondi e in ordine, barba e baffi molto curati. Contava le monete all'interno di un sacchetto con fare distratto.

    Ehi Luvar, ci sono questi tizi che volevano parlare con te. Disse senza altre introduzioni l'energumeno, fermandosi davanti alla tenda in posizione un pò più avanzata rispetto a voi. Il biondo sollevò solo lo sguardo distrattamente guardando il primo e poi voi altri, quindi tornò a contare i soldi. Mi hai portato altre grane, Bronje? Ti ho già detto che non ho più intenzione di fare affari con te, l'ultima volta mi è bastata.

    E io ti ho detto che non è stata colpa mia, è lei che mi ha provocato! Dovevi vedere come mi guardava... Il biondo a quelle parole sollevò lo sguardo di scatto, fissando il bruto con un espressione terribilmente seria, doveva essere qualcosa che aveva detto. L'energumeno sembrò ghiacciarsi all'istante, prendendo a guardarsi intorno come se avesse timore di qualcosa. Cioè...io..

    Sparisci. Chiuse il biondo tenendo lo stesso atteggiamento minaccioso passivo, il resto delle parole le aveva trasmesse con gli occhi. Quell'altro risultò titubante in un primo momento, voltandosi per guardare voi con espressione combattuta. Poi lasciò andare un verso scazzato, rivolgendovi un gesto con la mano come se stesse lasciando perdere, quindi se ne andò senza dirvi alcuna parola.

    Il biondo continuò la sua operazione come se nulla fosse successo, senza dire nessun altra parola. Sembrava non fare nemmeno caso a voi.


    E quindi avete dato solo 100 monete al tizio, le altre 100 sembra averle snobbate.

    Useremo il solito metodo, dopo aver concordato tra voi la strategia da usare, posti la persona che possa postare più rapidamente. Avete piena libertà di approccio.

    LIVELLO DI PERICOLO: 3/5
    Vi basti il numero.

     
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    Haseo Kato
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    La nostra controfferta era stata accettata e, con una nota di rammarico, il tipaccio c'aveva condotto verso il nostro obbiettivo. Tornammo nella stradina affollata per poi sbucare in un vialone commerciale. Le bancarelle e i piccoli banchetti avevano lasciato spazio a veri e propri negozi che servivano una quantità ininterrotta di viaggiatori da tutto il paese.
    Vedere tutte quelle persone che affollavano i bazar mi lasciava abbastanza scombussolato e spaesato: ero abituato a tutt'altra vita e quella marmaglia che urlava a destra e sinistra, cercando di contrattare prezzi e sconti vari, era decisamente troppo per me. Cercavo di tenere la calma e di controllare il principio di mal di testa che si stava scatenando in me.
    Arrivammo infine davanti ad un tendone quando mi accorsi che l'energumeno si era fermato davanti ad un tipo abbastanza strano, vestito di abiti tutt'altro che consoni alla vita in una città desertica.
    Questa città è piena di gente strana, non sono abituato a tutto 'sto casino, sbrighiamoci e andiamocene. -Dissi a bassa voce agli altri mentre ci spostavamo, per poi continuare-Mi raccomando, guardatevi attorno e state attenti, non sappiamo se ci saranno ostili questi tipi qua. Per quanto ne sappiamo potrebbero essere stati tutti ammaliati da quella Tipa, visto che il venire a Gazirah non l'ha spaventata, nonostante i Dawasir abbiano contatti con i Testa di Lancia..
    Tuttavia, capii che quello era l'uomo che cercavamo: L'uomo con la cicatrice avvertì il tipo con la mantella della nostra urgenza, ma quest'ultimo lo scartò come se niente fosse, come se lo conoscesse fin troppo bene anche solo per ascoltare le sue parole, le quali si riempirono di scuse, una dietro l'altra, a causa di una "fantomatica Donna" che l'aveva guardato con occhi ai quali gli era stato difficile resistere.. bhé, fin troppe coincidenze, non credete?
    Qui qualcosa bolle in pentola. Devo scoprire di più su "Questa Donna"!
    Guardai Raiden negli occhi, poi Misaki, per poi rincorrere Bronje (l'energumeno), il quale se ne stava andando tutto scocciato, senza neanche reclamare la seconda metà dei suoi soldi. Probabilmente fin troppo frustrato da altri pensieri per ricordarsene.
    Lo raggiunsi rapidamente, prima che potessi allontanarmi troppo dai ragazzi (8 metri), prima di chiamarlo: Hei Bronje! Così ti chiami giusto? Devo chiederti una cosa, se posso. Che cosa è successo di preciso con quel tipo, di che donna parlavate?
    Cercai di restare il più vago possibile, nella speranza che la rabbia e la frustrazione nel tipo lo spingessero a sfogarsi a caso, con il primo che gli passasse sotto mano.. possibilmente evitando le mani..
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    Il biondo era intento a contare le monete, noncurante dei tre nuovi volti che aveva di fronte. L'aria era carica di tensione, si poteva quasi palpare. All'improvviso, Haseo sparì dall'entrata, facendo cenno ai due rimasto nella tenda. Avrebbe rincordo l'omaccione per carcare di capire qualcosa di più rispetto a quella "donna" di cui parlavano i due prima. Perspicace da parte dua, c'è da ammetterlo.
    Così rimasero solo Raiden e Misaki. La ragazza portò le mani vicino al petto, controllando che il ciondolo fosse ancora presente sotto la tunica. Si, c'era ancora. Non sarebbe potuto andare da nessuna parte, ma il semplice gesto di verificarne la presenza rassicurò un poco la giovane.
    Il ragazzo si fece avanti, avanzando di un passo.

    ~ Io sono Raiden, e lei è Misaki

    Disse, allargando il braccio destro per indicare l'altra.

    ~ Siamo qua per avere delle informazioni riguardo ad una certa ragazza, se così si può dire...

    Fece un attimo di pausa, attendendo una risposta.

    ~ ...e possiamo pagare

    Esordì infine, estraendo un sacchetto voluminoso dalla tasca laterale.

    Dati Misaki
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    100%


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    ///

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    Elemento: Terra - Rank II
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    Misaki Aomori

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    Haseo si era quindi allontanato dagli altri per raggiungere tale Bronje e fargli ancora qualche domanda. Al sentire la voce di Haseo, l'energumeno si voltò di scatto allungando il braccio per afferrare il suo collo, gesto talmente repentino da trovare spiazzato l'altro (che non sembrava essersi preparato in qualche modo per fronteggiare una rappresaglia violenta). La forza di Bronje era senz'altro notevole, tanto che riuscì facilmente a spingere un paio di metri indietro il ragazzo e sbatterlo contro il muro lì vicino.

    Voi tre mi avete rotto il cazzo. Mi avete fatto perdere solo tempo da quando vi ho incontrato. Non dovevo darvi retta, meglio stare lontani da quei coglioni dei testa di lancia. Solo perché ho spezzato il collo a una delle loro puttane adesso mi trattano come un lebbroso. E dato che tutti hanno paura di loro, non riesco più a farmi una scopata da settimane.

    Anche se dettato da uno sfogo rabbioso, Bronje aveva risposto indirettamente alla tua domanda, ma la sua mano si fece più stretta attorno al tuo collo mentre lui ti guardava fuori di sè. Adesso tu mi dai le altre 100 monete che mi spettano, poi te ne vai dritto fuori dalle palle, intesi?

    Eravate certo in mezzo alle altre persone, ma i mercanti si facevano i fatti propri, primo perché conoscevano quella testa calda di Bronje, secondo perché nessuno si sarebbe sporcato le mani per uno straniero. L'omerta generale sembrava essere la rovina di Haseo fino a quando non si udì un brusìo improvviso.

    Ehi tu, lascia andare il ragazzo! Una voce alta e autoritaria eccheggiò nel vico mentre i mercanti tornavano silenziosamente alle proprie attività. Due imperiali erano ben visibili una ventina di metri più in là, al che Bronje sbuffò pesantemente, sbattendo ancora Haseo contro al muro prima di lasciarlo. Alzò le mani allontanandosi torvo in volto, fissando gli imperiali, poi Haseo. Sputò a terra e poi se ne andò senza voltarsi. Gli imperiali lo guardarono allontanarsi, decidendo di non seguirlo. Guardarono poi te, dicendosi qualcosa tra loro.




    Il biondo alzò lo sguardo verso Raiden, continuando comunque nell'operazione contabile in cui era impegnato da prima che foste arrivati. Poi si soffermò particolarmente su Misaki, non troppo da risultare palese ma abbastanza da evidenziare un minimo interesse. Forse stava cercando di decifrarvi ancor prima di conversare con voi. Lo riabbassò poco dopo senza fare una piega.

    Non capisco perché vogliate pagarmi, signori. Se state cercando una vostra amica e posso aiutarvi in qualche modo, sarò felice di farlo. Sono abbastanza bravo con le facce, se è passata di cui, lo so di per certo. Le ultime monete furono riposte nel sacchetto che a sua volta fu poggiato sul bancone. Il biondo quindi vi rivolse la sua completa attenzione, risultando affabile e disponibile nei modi.

    Allora, perché non mi descrivete la vostra amica. Quando è l'ultima volta che l'avete vista? Più mi raccontate, più potrò esservi di aiuto. Sorrise ma nemmeno troppo amichevolmente. Anche se il tono e la forma con cui aveva mostrato sincero interesse era impeccabile, per qualche motivo quelle domande sembravano più un esame. Uno di quelli che non conviene fallire.



    Avete capito che questa Quest è piena di ossi duri e niente è scontato. Ma vi state muovendo bene finora, non preoccupatevi.

    Unica cosa: se ritenete di avere troppi impegni per postare con maggiore cura, posso darvi un giorno in più per preparare il post, purché non caliamo di ritmo.

    Si continua con due post: Uno per Trinciapolli, Uno per Imperio e Yasuka (decidete voi chi posta, non fa differenza, l'impo è che vi consultiate e diate tutti il contributo in strategi)

    SCADENZA ALLE 23:59 DI VENERDI 5 GIUGNO

    LIVELLO DI PERICOLO: 3/5

     
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  14. Imperio III
     
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    Neagora



    Il gruppo s'era diviso per perseguire l'obiettivo, e questo a Raiden non piaceva per niente. Erano invischiati in un losco affare che li vedeva soli in una città sconosciuta, chissà quante cose possono succedere a tre stranieri in una città sconosciuta..

    Mentre il nervosismo veniva sfogato contraendo regolarmente i muscoli della mascella vedeva Haseo allontanarsi per importunare l'omaccione, distolse lo sguardo e fece le presentazioni spiegando poi il motivo della loro visita.

    Si morse la lingua subito dopo, stavano solo perdendo tempo restando sulla difensiva, cercavano di spillare informazioni a chicchessia senza esporsi, il risultato? che uno abbastanza arguto da intuire la situazione sarebbe facilmente riuscito a spillare lui le informazioni che riteneva opportune, al che in una situazione come la loro poteva esser fin troppo pericoloso.

    Supponendo che quello fosse un alleato della donna, supponendo che Raiden avesse ragione ad etichettarlo arguto, quei tre probabilmente avevano già fatto insospettire il tizio, e, con una buona probabilità lo avevano appena spronato al dialogo, un dialogo che avrebbe fatto più danni che altro. Bisognava cambiare tattica, paranoico o no, la situazione era comunque più brutta di quel che pensavano.

    Calmo all'apparenza ascoltava quanto quello avesse da dirgli, e capì che s'erano appena ficcati in un vicolo cieco, per ottenere delle presunte informazioni utili avrebbero ora dovuto rivelare molto più che semplici chiacchiere di circostanza con la speranza che quello per lo meno non centrasse nulla.

    Si voltò un attimo, sbiancò in volto. Haseo era finito fra le grinfie dell'omaccione che non sembrava aver gradito particolarmente le sue domande, e, udite udite (o leggete e leggete), fu salvato da due guardie imperiali. Da una parte il fatto che le guardie lasciarono andare l'energumeno fu un bene, dato che quello poteva spiattellare la loro messa in scena alle guardie, a quel punto ce ne sarebbe voluto per spiegargli chi erano, e anche se creduti avrebbero poi dovuto spiegare i loro rapporti con i Dawasir.
    Scrollò la testa, un problema alla volta, concentrati.

    Ad Haseo in ogni caso ci pensiamo dopo se le cose vanno male.

    lanciò un'occhiata a Miaski, questa probabilmente sarebbe stata dello stesso avviso, così come Haseo avrebbe probabilmente cercato solo di prender tempo, fatto sta che era inutile bloccarsi per una cosa del genere, infondo si trattava di "fasciarsi la testa prima di rompersela", Raiden era un maestro in questo.

    Comunque, comunque.

    Quel tizio lì, ti ha indicato come uno che conosce molta gente.. a dire la verità ha parlato dei "Testa di lancia", un nome abbastanza importante da queste parti.. ora, noi non vogliamo grane, per questo ci siamo offerti di pagare in segno di buona fede.

    Sorrise chiedendosi se era il caso di continuare.

    Il fatto è questo. Detto sinceramente.. se c'è qualcuno che muove certi tipi di affari quello sei tu, se anche uno di quella risma viene da te con tre stranieri può solo voler dire che tu sei la facciata dei testa di Lancia, uno che sta in "piazza" e che vaglia le varie opportunità, quindi un tipo scaltro.
    Per questo voglio esser cristallino con te.. so che se c'è qualcosa o qualcuno che entra in questa città, e che abbia come portfolio una storia interessante con buone opportunità di speculazione, tu vieni a saperlo.


    Si grattò la testa, si era rotto di parlare a mezzi e stare attento alla lunghezza delle proprie frasi
    E' che.. non so se posso fidarmi di te, magari sei proprio tu che proteggi quella persona.

    Scandì le ultime parole con un tono imperativo, non nell'altezza della voce quanto nella determinazione, come sapesse per certo che quello sapeva esattamente chi stavano cercando e che soprattutto sapevano che lui sapeva, restava da capire che sapeva il "perché" e se gli interessava o se avrebbe solo visto l'ennesimo affare.

    in ogni caso dalla sua posizione non sarebbe stato in grado di difendersi granché tale era la posa naturale, si stava affidando a Misaki, che, udendo le sue parole non poteva far altro che giungere alla conclusione che Raiden era o un coglione o uno che aveva colto nel segno, uno che in entrambe i casi stava rischiando la rissa, sebbene quel tipo sembrava tutto tranne uno che si sporcava inutilmente le mani.







    Raiden
    Vita:200
    Chakra: 190

    Distanza: //

    Abilità Extra:
    //

    Discipline:
    Corpo a corpo
    Fulmine


    Scheda:
    Raiden
    Slot Usati:
    Nessuno

    Slot Rimanenti:


    Auree/Stance:


    Status/Buff/Passive:
    Corpo a Corpo
    Protezioni I
    Corpo a corpo
    Fighter Dexterity
    Passive: Body Weapon

    Fulmine
    Capacitator
    Elemental Advantage




    Equip:
    Protezione classe I - [10 Blocco]


     
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    Haseo Kato
    Aimshitai
    Mi sembrava di esser stato il più cauto e delicato possibile nel pormi allo scimmione, che tuttavia non accettò di darmi alcuna spiegazione, piantandomi al muro dopo avermi sollevato da terra senza il minimo sforzo. Mi chiese di dargli quello che gli spettava, intimorendomi ancora di più.. Se avesse visto quello che avevo visto io qualche mese prima, ora nemmeno un bestione il doppio di lui potrebbe fargli paura.
    Riuscivo a respirare anche se la pressione sul busto era eccessiva, non riuscivo a parlare, ma avevo abbastanza forza da tentare di liberarmi da quella presa allungando la mano destra nelle medesima tasca per tirare fuori il mio pugnale.
    Cazzo.. ho sbagliato tutto nella vita per meritarmi questo.. Devo dimenarmi il meno possibile per risparmiare energie a tentare un'affondo al braccione, ma non devo nemmeno fargli vedere cosa voglio fare.
    Ancora schiacciato al muro, con la sinistra cercai di frappormi tra le sue manone e il mio collo, scivolando con le dita sempre di più nella tasca della tunica alla ricerca dell'arma.
    H-Hei, calmo amico.. Non volevamo crearti...problemi, mi dispiace per la situazione.. Aaaah -cercai di respirare di più- n-noi non centriamo nulla!
    Stavo iniziando a soffocare, ma avevo ormai raggiunto la mia lama quando udii con fatica, a causa della pressione del sangue che ormai mi stava facendo scoppiare timpani e meningi, il grido di due guardie che invitarono Bronjie a fermare il suo atto nell'attimo migliore. Forse qualcuno mi stava assistendo dall'alto, o forse avevo un culo grosso quanto una casa per levarmi da quella situazione senza grandi problemi.
    In ogni caso ho ottenuto quello che volevo.. siamo da capo a dodici ora. Merda..
    L'energumeno mi lasciò a terra e mi permise di respirare a grandi intervalli, lunghi quanto i metri che quel tipo faceva camminando normalmente mentre s'allontanava da me e dalle guardie, le quali si erano ben guardate da tentare di fermare la situazione con la forza: fortunatamente lasciarono andare anche me, limitandosi a guardarmi mentre mi rimettevo a posto.
    Mi rialzai lentamente in piedi, riacquisendo le mie facoltà in qualche secondo, per poi incamminarmi verso gli altri, che erano rimasti soli a contrattare con il biondino dalle movenze losche. Ero ansioso di sapere cosa s'erano detti durante i pochi minuti della mia assenza, ma soprattutto, se erano ancora sani e salvi..
    Spero che almeno loro abbiano concluso qualcosa.. e senza il minimo problema. Anche se probabilmente è chiedere troppo..
    Statistiche

    Vita: 200
    Chakra: 200

    Movimenti:


    Abilità:
    Controllo perfetto del chakra

    Discipline:
    Armi Leggere
    Elemento: Aria

    Scheda:
    Haseo

    Slot Usati:
    Nessuno
    Slot Rimanenti:
    Tutti
    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Catlike
    Aura: //
    Status/Buff://
    Equip:
    Armatura dell'Avventuriero - [10 Blocco]
    Armi Leggere I x2 [Danno Fisico 10 + 30 (Rogue)]
    Passive:

    Dual Wield [Leggere]
    Light-blade Mastery[Leggere]
    Rogue[Leggere]
    Elusive Movement [Leggere]
    Airbending[Aria]
    Chakra +[Aria]

     
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