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.CITAZIONERyuk volevo chiederti se il BLEED che mi sono beccato resta permanente oppure lo posso togliere.
Ed era sul punto di ruggire e scattare, di nuovo, e vi giuro su iddio che lo avrebbe fatto se il suo vecchio compare Brann non si fosse infilato nel discorso e gli fosse stato accanto quasi volesse trattenerlo. Perché sentire certe idiozie gli dava proprio alla testa. Accigliò lo sguardo, incupì gli occhi.
E noi Vaygr non amiamo particolarmente i rompicazzo imperiali!
Le braccia dai grossi fasci muscolari erano spalancate, la schiena leggermente ricurva a mostrare i gonfi trapezi, i bicipiti contratti, i pugni serrati a tenaglia. Li guardava come una bestia iraconda pronta a cibarsi delle loro carni. La sua furia trapelava da ogni poro ed era chiaramente visibile, palpabile.
Davvero credete che il vostro generale sia quanto di più pericoloso presente su quest’isola!? Voi non avete nemmeno idea di con chi state giocando e vi posso giurare che se tra due giorni non vedrò sparire il vostro fottuto accampamento dalla costa...
Fece una pausa. Era chiaro che si riferiva alla Fortezza di Vaygrjord, la roccaforte dei guerrieri purosangue sopravvissuti all’ultimo assalto contro la capitale imperiale, una roccaforte inespugnabile di cui quei soldati molto probabilmente ignoravano l’esistenza. Ed il termine perentorio di due giorni era stato dato proprio perché due erano i giorni che loro avevano a disposizione e viste come si erano messe le cose, non era da escludere che setacciassero i dintorni per scoprire da quale parte erano arrivati. La sua voce si fece esplosiva e tonante.
PIOMBERO’ SU DI VOI E MI PRENDERO’ LE VOSTRE TESTE!
Perché loro barbari usavano fare così: decapitare le teste dei loro nemici ed infilzarle su di un palo per ricordare a chiunque provasse addentrarsi nei loro territori che quella sarebbe stata la loro fine. E così lui avrebbe fatto, anche al costo di andarci da solo, anche al costo di rischiare la propria vita, ma era certo che se avesse fatto visita ai suoi compagni nella fortezza, questi sarebbero stati ben lieti di accompagnarlo in quest’impresa. Ruggiva e li guardava con odio profondo, mentre a fatica si allontanava dalle loro figure, trascinato via dagli altri, trascinato via da una causa di forza maggiore.
[…]
Una lunga passeggiata tra le nevi e tra i venti gelidi sferzanti era ciò che gli serviva per acquietare il suo spirito ancora imbevuto di rabbia. Quella lunga marcia non era una fatica per il suo colossale corpo cresciuto in quelle esatte condizioni, ma comunque i chilometri si facevano sentire tanto che dalla sua fronte gocciolava parecchio sudore il quale, dopo avergli rigato il volto, si dissipava cadendo sul candido strato bianco sotto ai suoi piedi. Era ora di prendere seriamente una decisione sul dove andare. Lui, esperto di sopravvivenza e natio di quelle lande desolate quanto ghiacciate, aveva la sua teoria.
Dubito che qualcuno possa tenderci un’imboscata in un luogo tanto aperto e visibile. Sarebbe un azzardo anche per il più esperto dei cacciatori, figuriamoci per un gruppo di stranieri non abituati a vivere in un territorio così ostile e differente. E’ più probabile che qualcuno possa tenderci un’imboscata se ci addentriamo nella pineta.
Disse guardandosi attorno, constatando come di fatto per chilometri loro fossero gli unici puntini neri in mezzo ad una distesa di bianco assoluto.
Così come noi siamo visibili da lontano, gli altri sono a loro volta visibili a noi, a meno che si trovino nella pineta, in qual caso loro potrebbero vederci ed essere allo stesso tempo riparati dagli alberi. Per questi motivi io dico che la pineta e qualsiasi foresta debba essere assolutamente evitata per il momento a meno che siamo più che certi che nessuno si possa trovare lungo il nostro cammino.
Disse per avvalorare la sua tesi, per poi aggiungere.
Inoltre dato che non conosciamo la strada da percorrere ne l’ubicazione esatta del luogo che stiamo cercando, addentrarsi in una foresta potrebbe essere controproducente in quanto rischieremmo di diminuire notevolmente il nostro campo visivo. Io dico di andare in alto, più in alto possibile. Raggiungiamo la cima di questa montagna. Da lassù avremo una visione completa a trecentosessanta gradi di ciò che ci sta attorno e potremmo scegliere con cura il sentiero da percorrere, inoltre da quell’altezza potremmo veramente capire se qualcuno si trova sui nostri passi ed eventualmente scendere dal lato della montagna che ci permetta più velocemente di seminarli o che comunque ci avvantaggi maggiormente.
Colse l’occasione per sorseggiare anche lui dalla sua borraccia di pelle e successivamente ricaricarla mettendoci dentro neve fresca. L’acqua la teneva in bocca, scaldandola per bene, prima di mandarla giù.
Andare in alto è l’unico modo che ci permetta di orientarci in queste lande desolate. Certo, ci costerà fatica e sudore percorrere un dislivello simile, ma è l’unico modo per ottenere un vantaggio concreto sul territorio e sui nostri possibili inseguitori. Ricordiamoci infatti che dall’alto, nel caso decidessimo di attaccarli al posto di fuggire, avremo un vantaggio enorme nei loro confronti, tatticamente parlando. Inoltre se noi stiamo in alto e loro in basso c'è meno probabilità che ci vedano.
Era sicuro e deciso nelle sue parole, come sempre, soprattutto in un territorio che conosceva come i palmi delle sue mani e le rughe della sua fronte. Sapeva come affrontare certe situazioni, sperava solo che la fortuna li avrebbe assistiti perché..
Non è comunque detto che riusciremo a scorgere la Necropoli: la maggior parte delle fortezze e delle roccaforti costruite qui a Vaygrjord sono letteralmente incastonate nelle montagne in quanto sfruttano le pareti rocciose come difesa stessa. E se ci pensate non c’è nulla di più spesso, duro, inscalfibile ed insormontabile di una montagna. Incastonate in uno dei versanti della montagna, si mimetizzano con l’ambiente circostante e sono quasi irriconoscibili ed introvabili da chi non ne conosca la posizione esatta. Quindi dovremo aver fortuna, molta fortuna.
Eh si, la sapeva lunga sulle leggende del suo popolo. Ma si sa, mai dire mai!
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.CITAZIONERichiesta proroga fino alle 12:00 postato alle 10:30
Edited by doropuffo - 15/11/2015, 11:07. -
.NECROPOLIS
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest IIl gruppo era poco propenso a immettersi nella vegetazione, valutando rischioso addentrarsi in un luogo con scarsa visibilità per una serie di motivi già discussi. Brann ascoltò volentieri le loro opinioni anche se in viso rimaneva preoccupato. Proseguiremo per questa strada, cercando di guadagnare quota. Da un altezza ragguardevole potremo avere qualche elemento in più per indirizzare i nostri sforzi.
Si voltò verso Giancarlo che aveva fatto una domanda. Non mi preoccupa il fatto di trovare imperiali a rincorrerci in campo aperto, su queste terre abbiamo certamente un certo vantaggio rispetto a loro. Mi preoccupa piuttosto che qualche vedetta possa avvistarci e abbiano il tempo di tenderci una trappola durante il cammino. Osservò tutti per assicurarsi di essere stato esplicativo su quel punto, poi si voltò, muovendosi verso Nord-Ovest mostrando la chiara intenzione di accantonare la macchia di vegetazione indicata prima. Per il resto... mantenetevi allerta. Ho già sentito nominare quel Grayon, niente di buono per noi. Eviterei di incontrarlo fino al nostro arrivo alla Necropolis.
Vi sareste quindi incamminati pressapoco nella stessa direzione intrapresa prima di quella breve sosta, deviando leggermente verso un'innevata punta montuosa. Era quanto di più alto rimaneva a portata del gruppo e la salita non sembrava nemmeno troppo ripida, la scelta più ragionevole date le intenzioni del piccolo party. Sareste avanzati per un altra mezzora nella neve rada mentre sotto i pesanti stivali, le armature e le pellicce uno strato umido di sudore incominciava a intensificarsi, venendo gelato di tanto in tanto da qualche spiffero che riusciva a filtrare le vesti. La stanchezza era ancora lontana, erano poche ore che stavate avanzando, ma il sole si avviava già verso occidente, testimone del tempo che gradualmente scorreva.
D'un tratto, quando la pendenza del cammino cominciava a farsi lievemente sentire, avreste avvertito un cambiamento graduale ma repentino delle condizioni meteo. L'aria si fece più umida, era possibile sentirlo persino dal suo odore. La visibilità gradualmente diminuiva, avvolgendo in un velo candido dapprima le montagne distante, poi la cima del pinnacolo che volevate scalare, infine vi rinchiuse in una specie di cappa di qualche decina di metri di diametro. A quel punto Brann si fermò, sollevando la testa e voltandosi per guardare la strada che avevano percorso fino a quel momento.
Sta accadendo qualcosa... Disse il cacciatore con le sopracciglia lievemente corrucciate. Gli occhi erano sbarrato e scrutavano la nebbia, cercando una spiegazione a quella singolarità. La mano era poggiata sull'elsa della spada più grande e il corpo teso, come annusando il pericolo. La lieve brezza che soffiava nei vostri orecchi era l'unico rumore avvertibile mentre i più di voi avrebbero evitato di emettere un fiato immersi in quell'atmosfera carica di tensione.
Improvvisamente poi li avreste visti. Dapprima isolati puntini bianchi fluttuare davanti ai vostri occhi con un ipnotica danza verso il basso, aumentando di numeri col trascorrere del tempo fino a diventare una fitta nevicata che lentamente si accumulava sui vostri capelli e sulle vostre pelliccie schiarendo le vostre figure.
Brann era interdetto e spiazzato, chiedendosi sempre più se la suggestione non gli stesse giocando un brutto scherzo di fronte al più banale dei cambiamenti metereologici repentini, ma quell'indecisione durò poco perché il silenzio fu rotto da un improvviso ruggito, inconfondibile per chi di voi era presente al fianco di Brann nella lotta contro la mitologica creatura.
Il ruggito eccheggiò tutto intorno a voi senza darvi indicazione della direzione del suono mentre il nordico cacciatore sguainava rapido la spada, respiro affannato e occhi sbarrati nella miopia di quella fosca nevicata. Dopo qualche istante furono ben udibili il battito delle ali sopra le vostre teste, ma non un indizio visivo si aggiungeva a quella sequela di rumori nella nebbia. Brann si voltava più volte, la spada stretta con entrambi i polsi, con il capo sollevato per scrutare il grigiore.
Allerta! Disse nemmeno a voce troppo alta, sperando che la vista del drago risentisse in ugual modo della visibilità scarsa. O forse era proprio lui la causa di quella nebbia, non poteva saperlo ma in tal caso erano davvero su di una brutta china.CITAZIONESCADENZA MERCOLEDI' 25 NOVEMBRE ALLE 23:59
Edited by Ryuk* - 23/11/2015, 16:34. -
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Edited by Silver Element - 25/11/2015, 20:16. -
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Dunque si sarebbero tutti quanti rimessi subito in marcia. Era vero quello che diceva Brann: qualche vedetta avrebbe potuto avvistarli da lontano, ma era anche vero che loro dall’alto avrebbero avuto un vantaggio considerevole sotto tutti i punti di vista ed in più avrebbero avuto molta più facilità, a loro volta, a scorgere eventuali nemici in lontananza, nonché ad intraprendere una direzione quantomeno sensata al posto di andare alla cieca in una landa ghiacciata. Non vi nego che la fatica si faceva dannatamente sentire, persino per un tipo abituato a quel tipo di territorio ed a quelle condizioni climatiche ostili come Ukon. Lo strapiombo era considerevole e se aggiungiamo a questo il fatto che bene o male tutti quanti portassero con se equipaggiamenti pesanti ed ingombranti, potrete comprendere come la fatica fosse chiaramente visibile sulle loro facce. Oramai camminavano per da diverse ore, ma sperava veramente che una volta in prossimità della vetta tutto quello sforzo fisico sarebbe servito a qualcosa.
Merda…
Peccato però che il quartetto non aveva fatto i conti con uno dei fenomeni naturali più comuni ed infami di Vaygrjord: gli improvvisi cambiamenti climatici. La faccia di Ukon si raggrinzì più del solito. Non ci voleva proprio, quei nuvoloni gli avrebbero fatto perdere tantissimo tempo e non era detto che fossero passeggeri ergo c’era la probabilità che sarebbero dovuti tornare indietro e ricominciare tutto da capo, prima che una tempesta si abbattesse sulle loro teste. O forse sarebbe meglio dire prima che una creatura mitologica si scagliasse contro di loro! Già, avete capito bene, il famigerato Antico di Kalendor aveva fatto la sua comparsa!
Quasi istintivamente gli occhi del gigante barbaro da spenti, spossati ed abbattuti si irrorarono di grinta, energia ed adrenalina. In un attimo la presa sulla sua ascia, che sino ad ora aveva utilizzato come rudimentale rampino ed appiglio per facilitare la propria scalata, si fece più stretta e salda. Si mise in allerta, sull’attenti, osservando scrupolosamente ed incessantemente quell’ammasso nuvoloso sopra le loro teste ove si intravedevano ali nere battere possenti e vigorose. E poi quel ruggito fiero e goliardico, degno della creatura millenaria più temuta e pericolosa di tutti i tempi! Non c’erano dubbi: si trattava del drago, anche se ancora non poteva vederlo in tutta la sua terrificante magnificenza. Un ghigno spavaldo e pieno di ardore si dipinse sulla sua faccia. Avrebbe voluto rispondere a quel ruggito con un grido di guerra altrettanto carico e virile, capace di far tremare la pietra su cui poggiavano i piedi, ma l’emozione era talmente tanta che per il momento i suoi occhi si limitavano a scattare da una parte all’altra nella speranza di riuscire ad avere un contatto visivo completo con la creatura visto che la fittissima nebbia non consentiva di vedere ad un palmo dal naso.
[Stance: Heavy Guard]
Questo era l’apoteosi degli incontri per un guerriero spavaldo e spericolato come Ukon. Era come se quel drago rappresentasse l’unico sfidante degno del suo nome, era come se avesse atteso quell’incontro da tutta una vita. Non aveva paura, no, forse perché la morte per mano di una bestia leggendaria era qualcosa che reputava estremamente onorevole, ne si sentiva inferiore, forse perché in questa vita infondo non aveva nulla di così prezioso da perdere se non il suo spirito indomito e selvaggio. Eppure la voce della sua coscienza, la voce di Yves, lo trattenne dal compiere qualsiasi avventatezza prima del dovuto. Non poteva prometterle che le avrebbe dato ascolto, infatti la sua testa non si sarebbe scollata dall’osservare avidamente quelle nuvole, ed infondo si era già trattenuto una volta contro quei soldati. In ogni caso voleva guardare prima quel mostro famelico negli occhi e soprattutto voleva assicurarsi che altri non si sarebbero intromessi nel suo duello perché se quel drago era lì significava che c’era un’altissima probabilità che il gruppo d’elité di imperiali che erano partiti per cercarlo fossero sulle sue tracce, nei dintorni, a meno che fossero già stati fatti fuori dal drago o più semplicemente si fossero persi prima ancora di avere l’onore di incontrarlo.
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.NECROPOLIS
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest IL'aria era piena dei rumori causati dal drago, potevate sentire il suo respiro sibilante e il possente battito delle sue ali e avvertire sulla pelle le folate di vento scatenate dal suo volo, apparentemente quindi fin troppo vicino. Brann teneva la spada dritta davanti a se, entrambi i polsi cingevano l'impugnatura mentre nervosamente cambiava spesso la direzione del proprio sguardo.
Compatti, ognuno tenga una direzione. Non dobbiamo farci cogliere- Brann si interruppe nel constatare che all'improvviso i rumori erano cessati. L'ultima cosa che aveva udito era un rumore pesante e sordo. Il drago aveva toccato terra, i battiti d'ali erano cessati e altro non si sentiva se non il suo profondo respiro. Da quei pochi suoni più sommessi era facilmente individuabile la fonte, la creatura si trovava alla destra del cacciatore, ma ancora la nebbia impediva la visuale.
Brann si voltò verso quella direzione, la spada sempre davanti al proprio corpo e lo sguardo diffidente mentre spostava ripetutamente il peso del proprio corpo da un piede all'altro, preparandosi a scattare il prima possibile. Ricordava molto bene la carica glaciale della creatura, con quell'handicap visivo sarebbe stato fin troppo facile finire travolti dall'enorme fiera. Ma nulla arrivò, non un altra indicazione che il drago si muovesse solo il suo respiro calmo e profondo. Brann rimase con gli occhi fissi nella nebbia per qualche secondo, aggrottando le sopracciglia confuso. Ci sta scrutando, come la prima volta...
Non sapeva se il drago li avesse riconosciuti, ma sperava davvero di sì. Se davvero non aveva capito di avere davanti gli stessi uomini che qualche mese prima avevano tentato di abbatterlo, non ci avrebbe messo molto a capirlo continuando ad esaminarli e probabilmente si sarebbe incazzato non poco a ritrovarsi quegli impiastri di nuovo nel proprio territorio. Tra l'altro, erano anche meno della metà rispetto l'ultima volta, questo avrebbe potuto dargli coraggio e istigarlo a farne un sol boccone. Chissà se i draghi erano vendicativi, trovò a chiedersi.
Tutti esitavano, a quanto pare drago compreso, al cacciatore nessuna mossa sembrava particolarmente buona data la nebbia e ogni secondo che passava si sentiva sempre più in trappola. Ci pensò la fiera a rompere ogni indugio, cominciando a muovere qualche passo nella neve. Gli avventurieri avrebbero avvertito la stazza della creatura ad ogni suo passo ed era chiaro che si stava muovendo verso di loro. Ma per quanto scrutassero il muro grigio, nulla al di là del velo di fiocchi candidi penetrava quella coltre rendendo il tutto certamente inquietante.
Infine, quasi tutto insieme, il capo del drago si palesò al gruppo, i suoi occhi erano avvolti da un bagliore opaco e azzurino mentre passavano su ognuno di voi. Era la stessa creatura che avevate incontrato quella volta ad Akkasjar, lo potevate capire dalla vistosa cicatrice che portava in mezzo agli occhi. La creatura fece ancora un altro passo, mostrando il ventre e le zampe posteriore, mentre le ali rimanevano sagome lievemente individuabili nella foschia predominante.
Il cacciatore rimase paralizzato questa volta. Risultò lampante che il drago non aveva intenzione di divorarli o attaccarli, forse sin dal primo loro incontro. Continuava a scrutarli, rimanendo immobile nella nebbia. Nessuno muova un muscolo... Suggerì a bassa voce Brann ancora indeciso su cosa fare, resistendo alla tentazione di ordinare un attacco congiunto per anticipare una presunta offensiva della creatura.
Essa respirava e muoveva impercettibilmente il capo, non compiendo nessun altro tipo di movimento. Era un fottutissimo drago a nemmeno dieci passi da voi, immobile nella neve, che vi sovrastava in tutta la sua leggendaria maestosità e silente vi scrutava. Ma presto o tardi, tutti voi lo avreste capito, non è così?
Il drago non guardava voi altri, no, c'era una sola persona che la creatura scrutava con interesse, uno fra voi era il motivo per cui ancora non vi aveva attaccato. Brann si rese conto che il drago stava guardando proprio lui, i loro occhi si incrociarono e, gradualmente, l'uomo di Vaygr abbassò le braccia e la sua arma, separando le mani e, infine, abbandonando la sua lama nella neve mista a fango.
Senza più altro proferire, il cacciatore cominciò a muovere qualche passo verso il drago, gli occhi lievemente socchiusi come cercando di capire che cos'era quell'aria di familiarità che avvertiva dentro di sè in quegli istanti. Forse, lentamente, cominciava a comprendere perchè la bestia si fosse fermata per guardarlo. Era lo stesso motivo per cui la prima volta quel folto gruppo di avventurieri non era stato inizialmente attaccato dal drago. Ed era lo stesso motivo per cui lui adesso si stava avvicinando alla creatura, scrutando dentro quegli occhi luminescenti. E'... strano....*FRRRRRRRRRRRRRZZZZZ*
L'aria scricchiolò in maniera orribile preannunciando quel che da lì a poco accadde. Una specie di bagliore irridescente apparve nel fitto della nebbia alla sinistra di Brann, una specie di scarica candida che lo colpì in pieno, pervadendone la figura. L'uomo di Vaygr prima di rendersi conto di quanto accaduto, si ritrovò incastonato in una colonna di ghiaccio fino alla cintola, impossibilitato quindi in ogni spostamento.CITAZIONESkill: Ice Pillar
[Azione]
Focus: Utilità
Il chakra viene condensato in un raggio glaciale con gittata 20 metri. Il bersaglio colpito viene incastonato in un blocco di ghiaccio alto un metro. Qualsiasi tipo di spostamento (anche causato da skill) viene annullato. Il ghiaccio ha resistenza fisica ed elementale 80 e 50 punti Vita. Danni inflitti al ghiaccio vengono trasmessi all'utilizzatore (dopo aver sottratto la resistenza del ghiaccio) Skill fuoco infliggono danno doppio.
Alla vista di ciò, il drago emise un altro ruggito e aprendo maestosamente le ali, si sollevò da terra sparendo nuovamente nella nebbia. Dannazione! Esclamò il cacciatore osservando la creatura andare via, poi si voltò nella direzione dalla quale era partito il colpo, dalla quale era possibile udire dei rumori metallici.
Ci fu giusto qualche secondo di incertezza prima che un improvvisa folata di vento diradasse la nebbia in un raggio di circa 50 metri. Il gruppo avrebbe finalmente visto la fonte di quell'attacco improvviso. Era un gruppo di sei uomini, quattro soldati imperiali in armatura pesante completa, un uomo vestito in tunica bianca e azzurra sopra di un armatura dorata che reggeva un vistoso scettro e, meraviglia per i maschilisti nerboruti nordici, una donna a capo dei cinque. Una lunga e folta chioma rossa incorniciava un viso dai lineamente tipicamente femminili ma decisi e cadevano mossi sulla pesante armatura. Reggeva una grossa spada nella mano destra, ma l'impugnatura di un secondo spadone riposto nel fodero era visibile dietro la spalla destra.
Non ci fu bisogno di preamboli e spiegazioni, senza perdere tempo i soldati in armatura si fecere avanti, brandendo le aste di lunghe picche e con fare tutt'altro che amichevole.NEMICI
Lancer
O7
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
Q5
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
Q8
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
S6
Vita: 120
Armor: 40
Leader
Q6
Vita: 200
Armor: 70
Mage
N4
Vita: 250
Armor: 30CITAZIONESCADENZA LUNEDI' 30 NOVEMBRE ALLE 23:59
Edited by Ryuk* - 27/11/2015, 15:03. -
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Compatti e sulla difensiva. Questo era l’ordine ed il comportamento adottato dai suoi valorosi compagni. Non vi nego che il suo ego smisurato avrebbe voluto confrontarsi con quella creatura possente, terrificante e magnifica allo stesso tempo, tuttavia il rispetto per quei compagni d’armi che poco prima avevano mostrato tutto il loro orgoglio e tutte le loro eccelse doti combattive lo portarono a tenere imbrigliata questa sua smania di confronto e quel suo istinto cacciatore in virtù di un approccio più temperato e meno rischioso. Perché infondo non si poteva sbagliare contro una bestia del genere, un passo falso poteva costare la vita, e se persino Brann, suo compagno di lunga data, indugiava sul da farsi, allora significava che veramente quel drago possedeva capacità distruttive che andavano oltre l’umana comprensione. Capacità che trapelavano chiaramente da quel battito d’ali robusto e da quelle movenze imperiose, nonché da quel respiro profondo quanto tonante, un respiro che anche il grande Ukon, contemplatore affascinato, emetteva sommessamente nel silenzio più tombale.
Il drago si avvicinava, li sovrastava, e vi assicuro che c’erano ben pochi esseri che potevano vantarsi di battere in quanto stazza fisica la mole del pelato nordico. Così come c’erano ben poche persone capaci di restare immobili, nel silenzio più emblematico e carico di tensione, di fronte ad una famelica creatura millenaria, una creatura che tuttavia sembrava meno scontrosa ed ostile rispetto a come veniva dipinta nelle leggende. Ogni volta che il drago faceva un passo in loro direzione, la terra tremava, il cuore del ciclopico barbaro sobbalzava, non dalla paura, no, quanto dall’emozione. Emozione di avere di fronte a se l’emblema assoluto della potenza e della catastrofe, aspirazione a cui lui tendeva da quando praticamente era stato in grado di maneggiare la prima arma. Cercava lo sguardo dell’Antico, voleva vedere se i loro spiriti combaciassero, se entrambi provavano quella pura emozione estasiante nel momento in cui guardavano con voracità e brutale sete omicida le loro prede. Solo che… Solo che il drago non era interessato a lui, non era interessato al guerriero più spietato, bensì al suo amico Brann, un amico che presto si ritrovò inerme ed in ginocchio, come se avesse compreso qualcosa, come se…
Non dirmi che…
Come se provenissero dallo stesso luogo, dall’al di là. E se fosse proprio questa la causa della mancata ostilità del drago? Non ci sarebbe da stupirsi se l’Antico e la Necropoli fossero in qualche modo connessi e se il drago, così come Brann, fosse il risultato dell’opera di risanamento e resurrezione di antiche formule negromantiche custodite dagli adepti di quel luogo arcano e misterioso.
Anche lui è stato resuscitato proprio come te.
Gli occhi di Ukon erano sbarrati dallo stupore perché forse il drago poteva considerarsi più un alleato che un nemico, ma proprio mentre la verità stava per venire a galla, il famigerato gruppo di imperiali di cui erano stati portati a conoscenza fecero la loro comparsa sul campo di battaglia.
Sempre tra i piedi nei momenti meno opportuni!
Constatò amaramente l’incazzoso vichingo: se prima si era trattenuto, vi posso assicurare che adesso non avrebbe fatto lo stesso. Poco gli importava se quelli si trovavano in superiorità numerica. Lui combatteva per la libertà indomita della sua terra e si sarebbe preso la testa di quello spavaldo generale che tanto si vantava di far paura ai valorosi Vaygr. E poi c’era da considerare che si stavano intromettendo tra loro ed il drago. Impugnando saldamente la sua ascia si sarebbe fatto avanti, attendendo con impazienza l’esito della loro carica.
[Movimento Gratuito 5m (da S13 a S11)]
[Stance: Heavy Guard]
Fatevi sotto!
Edited by mrxxx - 30/11/2015, 19:11. -
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Edited by Silver Element - 1/12/2015, 10:45. -
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.NECROPOLIS
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest IL'incredibile ondata di calore sprigionata dalla tecnica di Giancarlo fu sufficiente a sciogliere il blocco di ghiaccio in cui era immerso Brann e a liberarso in men che non si dica, se non che il fuoco colpì anche il cacciatore che però aveva dalla sua una tempra tipica dei vaygr che gli permise di sopportare il fuoco sulla sua pelle senza fare una piega. Le successive cure di Yves furono sufficienti a lenire il dolore delle bruciature e, mentre si concentrava sugli imperiali ammassati contro di loro, non poteva fare a meno di pensare alla sua spada pesante lasciata a terra diversi metri più in là. Merda. Coraggio amici miei, affrontiamoli a testa alta!
[La spada si trova in R12]
La donna vi osserva mentre le guardie avanzano in maniera decisa, le alabarde strette tra le mani. Il codice d'onore mi obbliga ad intimarvi di arrendervi, ma mi risparmierò di attendere una risposta. Voi barbari non sapete cosa sia l'onore, vi guida un insensata sete di sangue e morte. C'è un unico modo per farvi capire le cose! La rossa sfoderò una seconda spada mentre un aura rossastra la illuminava. Ormai avreste capito che quell'aura non presagiva nulla di buono.
[Stance: Duality][Passive: Paradigm Shift]
[Slot Gratuito - Skill: Increase Speed (-50 Vita +50 Aura Cremisi)]CITAZIONEStance: Duality
L'utilizzatore è diventato abile a tal punto da riuscire a maneggiare due armi pesanti purchè siano identiche tra loro. L'attacco della seconda arma costa 2 slot rapidi se effettuato dopo un attacco fisico normale con la prima (durante lo stesso ATTACCO). Sono attacchi distinti e richiedono azioni difensive separate.CITAZIONEPassive: Paradigm Shift
Il guerriero è in grado di equipaggiare/dis-equipaggiare un'arma pesante senza pagare slot.CITAZIONESkill: Increase Speed
[Gratuita]
Focus: utilità
Il portatore consuma la propria energia vitale per raggiungere rapidità di movimenti elevate. Il prossimo attacco fisico base non costa alcuno slot.
Utilizzabile un'unica volta per turno. Non cumulabile con altri talenti che concedono attacco fisico gratuito.
[Costo Vita: 50]
[Cooldown 2 turni]
L'elementalista alle spalle della donna, come comprendendo immediatamente le intenzioni della stessa, sollevò il suo scettro mistica che prese ad illuminarsi di una luminescenza biancastra. Lievi correnti d'aria lo circondarono per poi propagarsi e generarsi ai piedi della rossa fino a quando anch'essa ne fu circondata. Non contento, espanse ulteriormente la sua aura ventosa fino a raggiungere anche le altre guardie corazzate.
[Aura: Chasing Wind]+[Slot Gratuito - Free Spirits]CITAZIONESkill: Free Spirits
[Gratuita]
Focus: Utilità
Genera delle correnti vantaggiose per i propri movimenti e quelli di un alleato entro i 20 metri.
Movimenti senza costo salgono a 10 metri.
[Chakra: 10]
[Cooldown 1 turno]CITAZIONEAura: Chasing Wind
Applica "Go with the flow" (Un movimento extra gratuito x turno) a se stessi e tutti gli alleati entro 20m.
[Chakra: 25 x turno]
La donna emise un urlo di battaglia mentre partiva all'attacco e così fecero anche le altre guardie che erano lievemente più avanzate rispetto agli altri. Una delle guardie si fiondò su Brann, tentando di caricarlo con un affondo della lunga alabarda. Le altre due si diressero invece su Yves, usando un attacco in affondo proprio come aveva fatto il loro compagno, rimanendo ad una certa distanza dopo aver compiuto l'attacco.
Guardia (U7) su Brann - Guardie (S8 - R8) su Yves
[Passiva alabarda: Gli attacchi con quest'arma possono raggiungere i 5 metri di gittata.]
[Danno attacchi: 10 + 30 + 40]
La rossa invece decise di prendere di mira Ukon, quello che tra i nordici sembrava il più selvaggio e violento e, forse, il più pericoloso. Gli arrivò addosso con rapidità proverbiale sfruttando il potenziamento fornitole dall'aura rossa che la circondava, infiammandone ancora di più gli occhi e la chioma cremisi. Lo spadone, sorretto da una singola mano con maestria e naturalezza invidiabili, fu sollevato e fatto ricadere sulla spalla sinistra di Ukon, tentando di infliggere sufficiente danno. Non contenta, il leader del gruppo richiamò decisa lo spadone che aveva appena colpito, compiendo una rotazione completa per attaccare con un attacco rovesciato dell'altro spadone stretto nella mano mancina che, forse a sorpresa del vaygr, non era certo meno potente come attacco. Orizzontalmente avrebbe tentato di colpire il petto del Vaygr con tutta la furia di cui era capace.
Danno attacchi: 10 + 30 + 70
[Slot Gratuito - Attacco Pesante (Skill: Increase Speed)]
[Slot Rapido x 2 - Attacco Pesante (Stance: Duality)]
Arretrò di qualche passo fissando il nordico in maniera fiera. Erano in superiorità numerica e dovevano farla sentire fin da subito, fu per questo che l'elementalista, che si era tenuto una guardia con alabarda vicino a sè, fece cenno al soldato di avanzare mentre si preparava a lanciare l'ennesima tecnica elementale. Il bastone fu sollevato al cielo mentre immediatamente si ricopriva di scariche elettriche. L'aria si caricò di elettricità statica, un secondo di preavviso ad annunciare la scarica di tre fulmini caduti dal cielo, che colpirono Yves, Giancarlo e Brann.
[Slot Azione - Skill: Lightning Strike]
[Danno Fulmini: 40 + 10 (Heart of Thunder I)]
Guardia (R6) è in Stance: Heavy GuardSPOILER (clicca per visualizzare)Stance: Heavy Guard
Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido.CITAZIONEPassive: Heart of thunder I
E' possibile, in tutte le Skill di fulmine, aggiungere al danno metà del consumo richiesto. Incremento minimo di 10.CITAZIONESkill: Lightning Strike
[Azione]
Focus: Offensivo
Tre fulmini colpiscono dall'alto tre avversari diversi. Gittata massima 15 metri. Passive che incrementano il danno lo incrementeranno su ogni bersaglio.
[Danno: 40]
[Chakra: 20]
Si adoperò poi per curare massicciamente il suo leader, cercando in questo modo di supportare il suo massiccio prosciugamento dell'energia vitale.
[Slot Rapido - Skill: Purify x2]NEMICI
Lancer
U7
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
S8
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
R8
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
R6
Vita: 120
Armor: 40
Leader
R10
Vita: 190
Cremisi: 50
Armor: 70
Mage
R5
Vita: 250
Armor: 30CITAZIONESCADENZA SABATO 5 DICEMBRE ALLE 23:59
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Edited by Silver Element - 3/12/2015, 23:20. -
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Edited by doropuffo - 5/12/2015, 20:36. -
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Con i piedi saldamente ancorati al suolo attendeva impaziente che l’ondata di imperiali si abbattesse contro il suo colossale corpo. Non desiderava altro. I suoi occhi bramavano sangue, le sue mani erano pronte a tramortire e distruggere. Aveva un drago a cui pensare, non aveva tempo ne per giocare con loro ne per scendere a patti, voleva solamente farli fuori il prima possibile per poi passare alla maestosa creatura alata. I primi che gli si fecero incontro furono i lancieri, ma non erano diretti contro di lui, bensì contro la bionda arcadiana sua alleata. Era tempo di sdebitarsi, almeno parzialmente, con lei. Per questo bloccò una delle punte dirette al corpo della donna frapponendovi in mezzo la sua ascia a mo di scudo. Ma proprio in quell’istante sopraggiunse come una tormenta la rossa focosa che con estrema abilità maneggiava due spadoni pesanti. Notevole, soprattutto se considerato che si trattava di una donna e sappiamo tutti quanto Ukon considerasse le esponenti del gentil sesso guerriere di livello inferiore. Ci volle poco però per farlo ricredere ancora una volta. Prima Yves e adesso anche questa imperiale mostrava una grinta ed una forza indomita fuori dal comune, tant’è che dovette usare tutta la forza brutale che il suo fisico era in grado di produrre per bloccare i due fendenti che la sfidante le aveva riversato contro. Le pesantissime armi si scontrarono violentemente, generando scintille ed un frastornante tintinnio metallico che rimbombò in tutta la valle.
[AZIONE + RAPIDO + RAPIDO = 3 x Action: Parata Pesante]
Non credere che ci andrò leggero solo perché sei una donna!
La minacciò lui con tono dannatamente truce e crudele. Un ghigno malefico aveva stampato sul volto, come se fosse soddisfatto che un altro di quegli imperiali dall’aura luminescente si fosse palesato al suo cospetto. Con furia inaudito caricò il suo spadone di chakra ventoso tagliente per poi scaricarle addosso un fendente tremendamente pericoloso, capace di stordire anche il più corazzato dei guerrieri.
[RAPIDO – Skill: Sharpening Wind]
[AZIONE – Skill: Vile Assault]
PRENDI QUESTO!
E portato il suo attacco sarebbe indietreggiato in direzione di Brann per vedere i risvolti del proprio corpo e mettersi sulla difensiva. Sperava solo che il drago apprezzasse e fosse intrattenuto da questo scontro sanguinolento.
[Movimento Gratuito + RAPIDO Movimento Extra = 10m (da S11 a W10)
[Stance: Armored Guard]
DANNO: 10 (Potenza) +40 (Arma Pesante) +30 (Passive: Heavy Guard) = 80 (danno fisico) -20% (BLEED) = 64 (danno fisico totale) +20 (Skill: Sharpening Wind) = 84. -
.NECROPOLIS
Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
Quest I
La massa di vegetazione che improvvisamente germogliò dalla roccia innevata fu talmente vasta che il suo avanzare provocò rumori inquietanti tali da riempire la valle e far tremare leggermente il terreno sotto i piedi degli uomini in lotta. Una cupola di vegetazione dall'intreccio fittissimo si innalzò ponendo una barriera tra gli imperiali e la loro leader, chiudendoli ermeticamente in una prigione di viticci. La rossa ebbe solo il tempo di voltarsi interdetta a causa del trambusto e delle voci dei suoi soldati che avevano subito compreso l'insidia rappresentata da quella trappola. L'unico a scomporsi davvero poco fu l'arcanista che rimase ad osservare le piante gradualmente ricoprirlo, con lo sguardo lievemente accigliato.
Stava giusto per rinnovare la propria rabbia e scagliarsi ancora una volta contro di voi quando lo scudo dell'arcadiana la raggiunse colpendola alla tempia e provocandogli un lieve gemito di dolore. Quella finestra di opportunità comunque fu abilmente colta dai nordici che, con guizzo repentino, si scagliarono sulla rossa con inaudita ferocia. I colpi si abbatterono sulla donna uno dopo l'altro, incontrando il metallo spesso e resistentissimo della sua corazza ma ferendola con i danni elementali in maniera profonda.
Ultimo fra tutti ci sarebbe stato Brann che, riappropiatosi della propria arma, rinfoderò l'altra spada piccola e guardò Giancarlo per rispondere alla sua affermazione. Ucciderla sarebbe un errore. Strinse lo spadone nella mano destra e senza aggiungere altro si fiondò verso la rossa con carica dirompente ricoprendo la distanza che li separava in pochi istanti per colpirla con la grande spada al basso ventre, scaraventandola oltre e facendola ruzzolare nella neve.
[Slot Rapido - Un-equip arma bianca][Slot gratuito - Equip Arma Pesante (Paradigm Shift)]
Nonostante i brutti colpi ricevuti, l'armatura della guerriera resse bene e gli spadoni erano rimasti saldi tra le sue mani anche ora che si trovava supina a terra. I capelli si erano scuriti a causa della neve e del fango e anche il suo volto candido era irrimediabilmente imbrattato di terra. L'armatura aveva diverse ammaccature e i segni delle spadate ma non una goccia di sangue fu versata.
[Danno colpo: 10 + 30 + 70 + 30]CITAZIONESkill: Deathbound
[Azione]
Il guerriero effettua un potente colpo portato con il taglio della propria arma pesante. Applica BLEED.
[Danno: +30]
[Chakra: 10]CITAZIONE[Danno totale ricevuto: (108-70) +50 + (64-70) + 20 + (140-70) = 178]
Nota per Doropuffo: Giancarlo ha uno stack di Bleed, quindi infligge 108 (135-20%)
In breve tempo aveva ricevuto tre colpi devastanti a tal punto da farla finire a terra rantolante mentre annaspava ad ogni respiro per vincere il dolore. Brann si voltò verso Ukon e Yves, dovendogli forse delle spiegazioni a coloro che avevano forse già deciso di togliere la vita alla rossa. Possiamo usarla come deterrente per chiudere sul nascere questa stupida disputa. Gli altri son comunque troppi e non possiamo permetterci ferite peggiori di quelle che abbiamo già ricevuto nel bel mezzo di questo nulla.
Poggiò un piede sopra alla mano destra della donna, premendo per farle mollare la presa sullo spadone. Evitando inutili sentimentalismi, voi ci piacete meno di quanto noi piacciamo a voi, ma non per questo dobbiamo smettere di utilizzare il cervello. Dai retta a me, rimani giù e tu e i tuoi uomini potete continuare per la vostra strada facendo finta che questo incontro non sia mai avvenuto.
La donna continuò a guardarlo con viso iroso e per niente collaboratore. Una simile umiliazione sarebbe peggio della morte! Ringhiò mentre l'aura bruciante cominciò a intesificarsi fino ad avere un picco. Putt- Ebbe il tempo di sbraitare Brann sollevando la spada ma fu troppo tardi.CITAZIONESkill: Breathing Technique
[Rapido]
Focus: Utilità
Il chakra viene utilizzato per accelerare la ripresa da colpi pesanti e stordimenti.
Rimuove STUN su se stessi.
[Chakra: 20]
[Cooldown 3 turni]CITAZIONESkill: Drain Shield
[Gratuito]
Focus: Difensivo
Il portatore consuma la propria energia vitale per ricoprirsi completamente dell'aura rossastra. Il prossimo danno subito (fisico o elementale) viene tramutato in Aura Cremisi. La riserva si incrementa del danno subito. I danni vengono subiti normalmente.
Usato sull'ultimo colpo di Brann. (+70 Aura Cremisi)
[Costo Vita: Nessuno]
[Cooldown 3 turni]CITAZIONESkill: Crimson Release
[Azione]
Focus: offensivo
Il portatore attinge alla riserva Aura Cremisi, tramutando parte dell'aura rossa in energia pura.
L'energia si espande a forma di cupola colpendo ogni bersaglio entro un raggio di 10 metri e causando danno elementale fuoco (è composto di materia incandescente)
[Danno: 80]
[Costo Cremisi: 50]
Un ondata bruciante simile a quanto avevano già visto in precedenza investì Brann, Giancarlo, Yves e buona parte di quel lato della cupola che finì consumato dalle fiamme almeno su quel lato. Da quello sguarcio ampio almeno 10 metri era possibile intravedere i soldati all'interno che si erano raccolti attorno all'arcanista che forse meditava un modo per tirarsi fuori da quella cupola vegetale.
Il bagliore che avvolgeva la donna ebbe un nuovo picco mentre aprofittava del momento in cui Brann aveva risentito del colpo per sottrarsi al suo pestone e ritornare in piedi. L'aura si intensificò sui graffi della donna sul viso donando alla figura della guerriera un aspetto incandescente, per poi scemare lentamente fino a scomparire del tutto.CITAZIONESkill: Decisive Strike
[Gratuita]
Focus: Utilità
Questa Skill dev'essere utilizzata all'inizio del proprio ATTACCO. Utilizzando il chakra come un vero e proprio agente dopante, il guerriero si lancia in un attacco decisivo. Si ottiene uno slot Azione extra. Interrompe la Stance: Duality.
[Chakra: 30]
[Cooldown 3 turni]CITAZIONESkill: Attivazione del marchio
[Azione]
Focus: utilità
Il marchio viene irrorato di chakra per rilasciare appieno il suo potenziale. Il quantitativo accumulato nella riserva Aura Cremisi viene convertito in energia vitale, con un rapporto che dipende dal rank. L'Aura Cremisi viene completamente svuotata.
Rank 3: Vita = Aura Cremisi x 2
Il marchio si disattiva dopo 4 turni eccetto quello di attivazione, causando status SHOCK per 4 turni (non è rimuovibile).
Mentre il marchio è attivo e nei successivi 4 turni di cooldown, non è possibile utilizzare i talenti dell'arte segreta.CITAZIONEAura Cremisi converita: 50 + 70 - 80 = 40
Vita recuperata: 80
Il fattore rigenerativo non fu sufficiente a rimetterla in sesto ma perlomeno riuscì a tornare in piedi, pronta a combattere. Fece qualche passo rapido verso la cupola, facendo segno ai suoi uomini di ricomporsi. L'arcanista fissò la donna con consueta inespressività meditando sul da farsi. Era chiaro che la donna si era ridimensionata a causa dello scherzetto dell'arcadiana. Era stata costretta ad usare la sua arma migliore subito e adesso non poteva giocare col fuoco, non contro avversari così insidiosi.
Ultimo avvertimento: gettate a terra le armi e arrendetevi! Sarete scortati alla spiaggia in stato di fermo e riportati immediatamente al continete per essere processati. Brann sputò a terra mentre faceva roteare l'arma nella sua mano e si ricongiungeva agli altri, rendendosi conto di quanto fossero messi male. Affiancando Giancarlo, gli disse sottovoce. Tasca destra, c'è una pozione. Consumala solo se necessario, non abbassare la guardia.
Poi si voltò nuovamente verso gli altri, iniziando a temere di averli trascinati in un vicolo cieco. Anche se fossero sopravvissuti a quello scontro, non poteva garantire per l'incolumità di ciascuno dei suoi amici, tanto più mentre rimanevano così lontani dalla costa. Cercò gli occhi di Yves, evitò quelli di Ukon. Sapeva che il suo amico lo avrebbe condannato per quei momenti di esitazione: sapeva che il Vaygr non aveva paura di morire in uno scontro mortale, specie con quella imperiale. Ma Yves? Il buon vecchio Giancarlo? Non si sarebbe mai perdonato di sopravvivere ai propri amici.
Fu così quindi che Brann rimase in silenzio, senza esitare a mollare l'arma, guardando infine la rossa in quella situazione di semi stallo mentre i lancieri non attendevano altro che il segnale per la carica.NEMICI
Lancer
Q7
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
R6
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
T7
Vita: 120
Armor: 40
Lancer
S6
Vita: 120
Armor: 40
Leader
R8
Vita: 92
Armor: 70
Mage
R5
Vita: 250
Armor: 30CITAZIONESCADENZA MERCOLEDI' 9 DICEMBRE ALLE 23:59
Edited by Ryuk* - 8/12/2015, 21:31.