[QUEST] Necropolis

Doropuffo, Silver Element, Mrxxx

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    Necropolis - Sfuggire al Destino
    Il colpo di scudo portato da Yves aveva sortito l'effetto sperato, come pure i successivi colpi portati da Giancarlo, Ukon e persino Brann che aveva ripreso possesso della propria arma e non si era risparmiato.
    La donna dai capelli rossi era finita a terra ed il cacciatore aveva dato voce allo stesso pensiero inespresso di Yves: se fossero riusciti a rendere quella furia battagliera inoffensiva avrebbero potuto usarla come deterrente per fermare quello sciocco scontro.
    Erano stanchi e se quella battaglia si fosse protratta ulteriormente non c'era garanzia di sopravvivenza per loro, men che meno se quella donna avesse continuato a combattere con quella foga. Yves aveva visto poche volte delle persone combattere in quel modo e capiva che c'era poco da scherzare con una guerriera del genere.
    Sarebbe stato davvero possibile uscire da quella spinosa situazione senza ulteriori spargimenti di sangue? Quella donna si sarebbe piegata all'inevitabile ora che aveva le lame degli avversari puntate alla gola?
    - Una simile umiliazione sarebbe peggio della morte! - fu la risposta della guerriera alla proposta di Brann di lasciar cadere le ostilità.
    Non ci fu tempo per nulla, nemmeno per un battito di ciglia.
    Improvvisamente l'aura bruciante della donna aumentò in modo spropositato, proprio com'era successo nello scontro precedente contro i soldati imperiali durante la risalita, emettendo una ondata di calore fiammeggiante che investì Yves, Brann, Giancarlo ed Ukon.
    Purtroppo l'arcadiana non riuscì a richiamare a sé lo scudo d'acqua in tempo per proteggersi e le fiamme le lambirono la pelle come un doloroso e caldo abbraccio.
    Le fiamme inoltre avevano bruciato parte della cupola vegetale creata in precedenza da Yves, lasciando intravedere all'interno i soldati raggruppati attorno al mago intento ad escogitare un modo per rompere quella barriera naturale in cui era stato confinato.
    In un istante la situazione si era capovolta nuovamente. Sarebbero mai riusciti ad ottenere un minimo vantaggio su quello squadrone dell'Impero? Ormai non c'erano dubbi che quella fosse la squadra d'élite inviata a caccia del drago.
    La donna dai capelli rossi non rimase a guardare, ma grazie a qualche abilità magica fu in grado di ripristinare le proprie forze. I tagli e le ferite sul viso presero prima a brillare di un alone rossastro fino a diventare sempre più lucenti, fino a scomparire completamente, lasciando la sua pelle priva di qualunque segno.
    Che cosa diavolo aveva fatto? Esisteva davvero una magia in grado di ripristinare la salute così velocemente? Doveva essere una qualche tecnica particolare tramandata dai soldati imperiali poiché a quanto ne sapeva lei le uniche arti curative provenivano dal ramo magico dell'acqua; e al momento quella donna non aveva dato alcun segno di affinità verso quell'arte magica.
    - Ultimo avvertimento: gettate a terra le armi e arrendetevi! Sarete scortati alla spiaggia in stato di fermo e riportati immediatamente al continente per essere processati. - sentenziò la rossa nuovamente in piedi ed armi in pugno.
    Erano nuovamente passati dalla padella alla brace. Se fino a poco prima le loro possibilità di sopravvivenza erano di un discreto cinquanta per cento, ora erano precipitate pericolosamente vicine allo zero. Persino Brann esitava ad agire in quella situazione precaria.
    Il cacciatore cercava con lo sguardo gli occhi dei suoi compagni, come alla ricerca di una qualche risposta; risposta che non sarebbe mai potuta arrivare. Erano in trappola, feriti e senza possibilità d'uscita.
    Nonostante le apparenze anche la donna dai capelli rossi titubava. Proponeva una resa ai suoi avversari, contro i quali solo fino a qualche istante prima si era scagliata con foga e rabbia senza trattenere le sue lame. Che li avesse sottovalutati ed ora stesse temendo un qualche genere di contraccolpo? Aveva riportato ferite severe, comunque evidentemente mitigate da quella strana magia, ma se si era abbassata a dare un ultimatum del genere, forse poteva esserci ancora speranza di uscirne vivi.
    Yves rispetto agli altri tre aveva vissuto per molto tempo a contatto con gli imperiali presenti ad Estheltia e sapeva che se c'era una cosa su cui non transigevano era l'onore. Se fosse riuscita in qualche modo a convincere la guerriera che non sarebbe stata un'onta per lei lasciarli andare forse sarebbero riusciti ad andarsene vivi; il problema era come riuscire nel suo intento?
    Più ci pensava e più si rendeva conto che non c'era una via semplice per uscire da quella spinosa situazione. Entrambe le parti stavano mettendo in palio molto, e se le cose fossero peggiorate ulteriormente nel migliore dei casi sarebbero tutti finiti nelle scure celle di Aethernia, e nel peggiore per sempre sotto terra.
    Se doveva creare una possibilità di salvezza doveva essere disposta almeno a rimetterci la propria vita.
    "Posso davvero rischiare così tanto ora? Posso permettermi di morire in questo gelido inferno prima di aver rivisto e riabbracciato Nia?" pensò, mentre stringeva con vigore la propria spada. "Se non provo, forse non la rivedrò più comunque. Il mio tentativo potrebbe però garantire la libertà agli altri; e se posso farò di tutto per proteggere i miei amici.".
    Poteva farcela? Poteva davvero fare appello al senso dell'onore in quegli imperiali? L'avrebbero ascoltata? Non lo sapeva, ma doveva provare. Aveva ancora abbastanza forze in sé per potersi difendere se le cose le fossero sfuggite di mano.
    Respirò profondamente per calmare il tremore causato dal freddo e dalla tensione nata da quella decisione che si apprestava a prendere.
    [Movimento Gratuito 5m: u11 - s9]
    Lentamente, cercando di non zoppicare, Yves camminò verso la donna dai capelli rossi. I suoi passi sembrarono riecheggiare ovunque in quella landa innevata avvolta nell'innaturale silenzio calato in quella situazione di stallo.
    Passando vicino a Brann gli diede una pacca sulla spalla e gli sorrise, ma non disse nulla. Se avesse parlato ora con i suoi compagni tutto il suo piano sarebbe andato a monte e la situazione sarebbe peggiorata ulteriormente. Yves sperò vivamente che i suoi compagni non facessero nulla di avventato e che il buon senso facesse vedere loro la verità dietro le parole che si apprestava a pronunciare.
    L'arcadiana aveva uno sguardo deciso ed una postura eretta, tuttavia la sua figura era decisamente più esile e meno imponente di quella della guerriera imperiale. Quando arrivò a pochi passi dalla donna si fermò scrutando per la prima volta con attenzione l'avversaria. Se si fossero incontrate in una situazione diversa forse non le sarebbe dispiaciuto parlare con lei, magari discutere di tattiche di combattimento e strategia.
    "Strategia" pensò, "proprio quella che sto usando ora per uscire da questa situazione di merda."
    - Il mio nome è Yves Canterra di Arcadia, e sono il capo di questo gruppo di avventurieri. - fece roteare la spada nella mano e la piantò con forza nella neve davanti a suoi piedi.
    [Rapido - Dis. Equip. Spada]
    Un gesto inusuale, che tuttavia aveva un significato inequivocabile in quella situazione. Stava dimostrando alla donna che era venuta li per parlare e non per combattere. Stava bluffando, stava sparando grosso, stava rischiando. Tutto quel buff faceva parte della strategia.
    - Brann è la mia guida e fin'ora ha agito come capo solamente poiché in queste lande desolate nessuno riuscirebbe a considerare una "donna" un capo. Ed è per tanto da "donna" e capo che parlo adesso. -
    Inspirò profondamente, sia per farsi coraggio che per prendere tempo e organizzare mentalmente il suo discorso. Poteva farcela; doveva farcela, per tutti loro.
    - Vaygrjord non è un territorio dell'Impero, dunque la legge imperiale non si applica su queste terre. Il vostro ultimatum non ha alcun senso poiché di fatto per cosa saremmo processati una volta deposte le armi a scortati alla spiaggia? Ho organizzato questa spedizione per cercare il drago che infesta queste lande, e da quanto ho avuto modo di apprendere dalla guarnigione stanziata lungo il canalone sopra la spiaggia, voi siete qui per lo stesso motivo. -
    Come avrebbe recepito la donna quelle informazioni? Yves ancora non sapeva se quella donna era o meno il capitano Grayon, ma dal suo modo di comportarsi e parlare non c'erano dubbi che per lo meno fosse qualcuno di una certa importanza.
    - Non temete, gli uomini di stanza più in basso stanno bene. Ci siamo scontrati con loro poiché ci consideravano erroneamente degli invasori, ma ho personalmente provveduto a lenire le loro ferite al termine della battaglia e giuro sul mio onore e sulle mie Dee che non ci sono stati morti. - di fatto era la verità, e per tanto Yves non poteva considerarsi una spergiura né una blasfema.
    - Allo stesso modo siamo stati attaccati da voi, senza un motivo logico. Brann si è ritrovato intrappolato nel ghiaccio a causa di una qualche magia del vostro mago e da li le cose non hanno fatto che degenerare per entrambe le parti. Gli animi sono ancora caldi ora, ma se posso fare appello al vostro buon senso, sarebbe possibile dimenticare l'accaduto, a maggior ragione poiché l'Impero qui non ha alcun potere per dettare leggere ed andarcene pacificamente ogniuno per la propria strada? -
    Quale ottimismo. Una proposta del genere sarebbe stata molto probabilmente accolta da insulti e ingiurie, ma c'era da dire che Yves se lo sarebbe aspettato, di fatti il suo piano non era quello di far desistere gli avversari dal combattere in quel modo, quanto quello di far leva sull'onore e sul come e dove le leggi imperiali potevano essere fatte valere.
    - Se questa mia proposta dovesse sembrarvi assurda e inaccettabile allora dovrò fare appello al vostro onore, opportunità che voi avete negato a me e ai miei compagni di viaggio definendoli "barbari che non sanno che cosa sia l'onore", e richiedere un duello per risolvere la questione evitando ulteriori inutili spargimenti di sangue. -
    Il duello era una soluzione accettabile per risolvere situazioni dove la legge imperiale non poteva essere applicata, o almeno questa era quanto le era stato detto ad Estheltia da alcuni soldati di stanza. Poteva davvero far ricorso a quello stratagemma? La donna avrebbe accettato?
    Yves decise di spingere ulteriormente, mettendo di fatto alle strette l'avversario.
    - Io, Yves Canterra di Arcadia, e pertanto soggetta alle leggi dell'Impero, propongo che la situazione venga risolta con un duello tra me e voi in quanto capi in questione, permettendo così che non ci sia onta al vostro onore. - disse chinando il capo.
    - La prima a rendere inoffensiva l'avversaria sarà la vincitrice e come tale decreterà come risolvere la situazione: deporre le armi e venire processati o andarcene tutti per la propria strada come se nulla fosse mai accaduto. Nessuno potrà intervenire nel duello e nessuno oserà contestare le decisioni del vincitore. -
    Stava rischiando, stava rischiando molto, ma che cosa aveva da perdere infondo? Oh, non aveva dubbi che Brann, Ukon e Giancarlo si sarebbero dato da fare in caso di una sua sconfitta. Pregò soltanto che la loro decisione in quel caso potesse essere la fuga piuttosto che un desiderio di vendetta.
    Il piano di Yves era semplice, quanto insicuro. Aveva ancora abbastanza energie per poter scagliare un singolo attacco mirato ad intrappolare nelle liane naturali l'avversario mettendo così istantaneamente fine al combattimento. L'unica incognita erano le capacità della donna. Sarebbe bastato quel singolo attacco per metterla in trappola? Se avesse mancato il colpo o la guerriera si fosse dimostrata superiore alle aspettative, allora per Yves non ci sarebbe stata alcuna possibilità di vincere.
    Tuttavia doveva rischiare. L'alternativa era appunto finire nelle prigioni imperiali o peggio, morire. In ogni caso non sarebbe riuscita mai più a rivedere Nia, allora tanto valeva rischiare mettendo in atto quel folle piano. Stava di fatto sfidando il destino con quella proposta, ma si stava anche rivolgendo alla guerriera da donna d'onore a donna d'onore, e se c'era anche sono una possibilità che le sue parole fossero prese in seria considerazione era proprio il fatto che queste fossero venute da lei, cittadina di Arcadia e pertanto soggetta alle leggi dell'Impero.
    - Qual'è la vostra risposta dunque? Queste condizioni vi soddisfano? -
    Yves dopo tutti gli scontri che aveva sopportato in quella lunga giornata non aveva certo un aspetto fresco o minaccioso. Le ferite da bruciatura sul viso e sulle braccia erano evidenti, come pure i numerosi tagli appena arrossati. Tra le due donne era decisamente lei quella in svantaggio al momento, anche perché aveva un solo colpo in canna, e doveva stare molto attenta a quando e come usarlo. Le ferite le dolevano e pulsavano, ma non osava richiamare il potere dell'acqua per guarirsi poiché temeva di rimanere senza energia spirituale sufficiente per scagliare l'unica offensiva a sua disposizione. Stava correndo sul filo del rasoio, mentre la Dea della Notte le tendeva la mano.


    Danni

    Ricevuti: 54
    Inflitti: 0
    Cure: 0




    Tecniche Usate

    Nessuna



    Abilità Passive

    Armi Bianche

    CITAZIONE
    Passive: Armi Bianche I
    L'utilizzatore è addestrato all'utilizzo delle Armi Bianche ed è in grado di attaccare con esse senza impaccio. L'attacco con armi bianche occupa lo Slot Azione e i danni dell'arma bianca sono incrementati di +30.

    CITAZIONE
    Passive: Silver Blade *
    La destrezza con le armi bianche è incrementata. L'attacco con Armi Bianche occupa uno Slot Rapido. Valido se non è attiva la Stance: Bastion.



    Elemento: Acqua

    CITAZIONE
    Passive: Rabdomante
    Si ha una connessione forte con l'acqua, percependone eventuali fonti o sorgenti nel raggio di 100 metri, e fino a 20 metri di profondità sottoterra.
    Si può evocare una piccola quantità d'acqua (3l) dal suolo e raccoglierla in un recipiente per qualsiasi scopo (esempio reidratare un alleato in difficoltà o ferito e aiutarlo a durare di più).

    CITAZIONE
    Passive: Fire Resistance
    Il danno che si subisce da Skill di fuoco dopo aver scalato le proprie resistenze (da armature eccetera), va ridotto ulteriormente di un terzo.



    Empatia Naturale

    CITAZIONE
    Passive: Natural Empathy
    Il portatore è in grado di alterare passivamente il processo di crescita di qualsiasi vegetazione in entrambi i versi. La manipolazione non modifica le dimensioni bensì accelera o inverte in naturale processo di crescita, facendo regredire la vegetazione a minuscoli semi o accelerandone la crescita fino alla loro massima dimensione o addirittura andare oltre fino all'avvizzimento. Il raggio d'azione della manipolazione è 30 metri.
    Le skill dell'arte segreta possono essere eseguite solo su terreno scoperto (non coperto costruzioni di legno, pietra, metallo o acqua profonda più di 2 metri)

    CITAZIONE
    Passive: Leeching Seed
    Un avversario danneggiato da una skill dell'arte segreta verrà ricoperto da una strato molto fine di semi minuscoli come polline.
    I semi assorbiranno qualsiasi effetto di talenti, abilità e oggetti che ripristinano vita o chakra. Il portatore riceverà 30% della cura ricevuta dall'avversario.
    I semi perdono il loro effetto dopo 3 turni.



    Permafrost Crystal

    CITAZIONE
    Passive: Dopo aver castato 3 skill Acqua, la quarta skill è gratuita.

    CITAZIONE
    Passive: Aumenta la resistenza all'elemento Acqua e Ghiaccio di +30.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 86 - 54 = 32

    16%


    Chakra: 55

    29%


    Posizione: S9

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Arte Segreta:
    Empatia Naturale

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:
    [Rapido] - Dis. Equip Spada

    Slot Rimanenti:
    [Rapido]
    [Azione]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Classe I - [20 Danno]
    Scudo Classe II - [65 Blocco]
    Armatura Leggera Classe I - [30 Blocco]
    Pozione dello Spirito - [60 Chakra]
    Permafrost Crystal

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    NECROPOLIS

    Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
    Quest I



    divisore





    Condizioni Brann
    Vita: 150
    Armatura: 60
    Danno Arma: 70



    La donna guardò Yves avanzare, fissandola dritta negli occhi. Le guardie alle sue spalle ebbero un sussulto mentre puntavano le lance verso l'arcadiana e facevano un passo avanti ma la rossa sollevò il braccio e lo spadone, ponendolo parallelo al terreno a mezz'aria come sbarra virtuale da non oltrepassare per i suoi uomini. Rimase silente e impassibile, il viso chiuso in un espressione seria e dura.

    Esaminava la donna dalla testa ai piedi, come soppesando ogni sua singola parola con inflessibile giudizio e misurando il suo spirito con perizia. Spostò brevemente lo sguardo verso gli altri uomini indietro quando la bionda li ebbe menzionati, soffermandosi su Brann, poi sugli altri due mantenendo un aria poco rassicurante. Inspirò profondamente mascherando lo sdegno per poi guardare nuovamente l'arcadiana, che dibatteva in merito a regole d'onore e giurisprudenza.

    Alla fine del discorso, che la rossa ascoltò senza fare una piega ne interrompere, la donna lasciò intercorrere diversi secondi di pausa durante i quali osservava attentamente Yves, quasi volesse testare la fierezza e la tempra della donna che aveva davanti solo sfidandola a sostenere il suo sguardo, cosa che comunque non sarebbe risultata semplice nemmeno ad un re. Alla fine la rossa abbassò lo spadone ma non diede alcun tipo di comandò alle sue truppe che rimasero interdette, disorientate su quel che stava accadendo. Intanto, l'arcanista alle spalle guardava tutti in sordina e a turno, ogni singola persona su quel poggio innevato, meditando chissà quali cose.

    La imperiale infine sollevò l'altro spadone, rivolgendolo contro Yves, poi contro gli uomini più indietro e guardando proprio loro, aprendo la bocca per rispondere alle parole dell'arcadiana con un unica e secca domanda, ignorando almeno per il momento le proposte di Yves. E' davvero il vostro capo, costei?

    Il suo sguardo si sarebbe fermato soprattutto su Ukon con uguale minuziosità indagatrice, avendo colto lo stereotipo nordico e maschilista ch'egli rappresentava.





    NEMICI





    Lancer
    Q7
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    R6
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    T7
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    S6
    Vita: 120
    Armor: 40


    Leader
    R8
    Vita: 92
    Armor: 70


    Mage
    R5
    Vita: 250
    Armor: 30




    Irv6ItE






    Turno di pausa del combat. Rispondono solo mrxxx e Doropuffo.

    CITAZIONE

    SCADENZA MERCOLEDI' 9 DICEMBRE ALLE 23:59

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    Ed esitò, ancora una volta. Brann esitò nello spingere la sua lama nella carne della nemica, evitò di strapparle la vita, di condurla all’altare della morte. Rinunciò alla vittoria. Da quando era diventato così misericordioso? Si perché agli occhi del monumentale barbaro il suo vecchio compagno di bevute aveva compiuto un errore madornale: aveva gettato la possibilità di stroncare la vita della loro leader mettendo così fine ad una lotta troppo pericolosa per tutti. Perché infondo quando un leader viene brutalmente ammazzato, generalmente i suoi sottoposti perdono la compattezza e la sicurezza iniziale. Forse sperava che la misericordia potesse ammansire gli animi, ma questa volta non aveva funzionato come in occasione dell’incontro con il primo gruppo di imperiali. Avrebbe voluto sgridarlo, prendere di petto il suo amico, guardarlo dritto negli occhi ed intimargli minacciosamente cosa diamine stesse combinando. Chiedergli per quale fottutissimo motivo si stesse comportando come un vigliacco con poco fegato. Si sarebbe aspettato questa scelta di grazia dall’arcadiana, non da un Vaygr purosangue. Ma la verità era che forse non ce ne sarebbe stato bisogno perché persino l’irruento Ukon si accorse che negli occhi di Brann c’era una profonda preoccupazione, una preoccupazione che poche volte gli aveva letto in volto. Brann forse si era reso conto di aver sbagliato e sottolineare quell’errore sarebbe stata un’umiliazione non necessaria, anche perché adesso erano davvero nei guai. Ciò non tolse che proferì sottovoce parole molto forti e nostalgiche.

    Non serve avere pietà. Noi per loro saremo per sempre dei brutali barbari, uomini con poco cervello e pochi sentimenti. Gente senza valori. Non capiscono che anche nella nostra cultura violenta e sanguinaria c’è spazio per il rispetto, l’onore e la gloria. Per loro siamo solo bruti spietati e senza cuore. Non capiscono perché siamo quello che siamo, ne da dove derivi questa nostra durezza. Ammetto di non poter dare lezioni di vita, non sono mai stato nella posizione di farlo e visto il modo in cui sono cresciuto credo che mai ne sarò in grado, ma so che anche tra le nostre genti ci sono padri di famiglia pronti a sacrificarsi per il bene dei propri figli. Noi stessi combattiamo per le nostre terre. E allora non vedo perché si debbano credere migliori di noi, non vedo perchè possano permettersi di reclamare da un giorno all’altro terre di cui nemmeno conoscono la storia.

    Erano rivolte principalmente a Brann. Parole importanti che racchiudevano tutto il suo pensiero, pronunciate da un uomo ignorante, bigotto e tremendo, ma che dimostravano il suo orgoglio di appartenere ad un popolo sopravvissuto all’inospitalità glaciale di Vaygrjord con tanta grinta e tanto ardore nel cuore. Grinta ed audacia che li avevano resi grandi e forti, temibili e temuti. Eppure, nonostante ciò, nonostante fossero loro quelli che venivano apostrofati come ribelli e sovversivi, non andava dimenticato che era stato l’Impero il primo ad avere mire espansionistiche, non il popolo di Vaygr. Loro, i barbari solitari ed incivili, che avevano combattuto così duramente per generazioni per costruirsi un cantuccio tranquillo in mezzo a lande fameliche e spietate, volevano soltanto proteggere ciò che si erano conquistati con sudore, fatica e sangue.

    Tornò cupo e silenzioso, anzi, a dire il vero non aveva mai abbandonato quella sua espressione truce e guerrafondaia. Occhi incavati ed accigliati, guardava con cattiveria inaudita i suoi avversari uno ad uno, cercando le loro iridi. Era stanco e ferito, così come lo erano i suoi compagni d’armi, forse persino più di lui, ma non aveva paura di perire su quel manto nevoso. Piuttosto ora il conflitto si era fatto verbale e Yves, forse la più eloquente del gruppo, era salita sul piedistallo e si stava esponendo in prima persona per parare il culo di tutti. Per salvaguardare la vita di tre rozzi uomini. Incredibile e del tutto inatteso da parte di una donna, una donna che mostrava sempre di più la sua emancipazione ed il suo valore, nonché la meritata riconoscenza che il pelato le avrebbe dovuto tributare per il suo intervento. Perché infondo era vero. Lo scontro precedente, la lunga marcia e la ripida scalata, nonché l’affrontare avversari numericamente superiori li aveva logorati, tutti quanti, chi più e chi meno e forse quella poteva essere una via di uscita. Ma davvero Ukon poteva di nuovo riuscire di nuovo a trattenersi?

    Sapete, anche lui aveva un suo codice di condotta, per quanto grezzo e brutale. Vince chi sopravvive, con ogni mezzo. Questo gli aveva insegnato la sua Vaygrjord. A volte si poteva avere la meglio contro un orso combattendo ad armi pari: zanne contro ascia, fauci contro armatura. Ma subito dopo uno scontro combattuto con armi pari si poteva incappare in un branco di lupi o in una tormenta di neve e allora non si poteva combattere come si avrebbe voluto. Non si poteva combattere quando il sangue sgorgava ancora dalle ferite ed il tuo corpo era stato già consumato dalla fatica. Bisognava scappare, bisognava trovare una soluzione alternativa alla lotta. Questo non significava essere dei codardi, perché infondo anche quello significava lottare, lottare contro l’Eterno Falciatore, lottare per la sussistenza. Certo, la morte sul campo di battaglia durante un duello o una guerra è la più onorevole che si possa sperare, ma ci si deve mettere cervello in ciò che si fa e soprattutto non si deve morire inutilmente. Ed Ukon aveva un compito troppo grande e importante da portare a termine, più ancora della sfida contro ad un drago, per lasciare la pellaccia proprio in questo momento. Yves gli stava dando l’occasione per uscirne e per quanto reputasse disonorevole ritirarsi da uno scontro corpo a corpo, soprattutto contro imperiali, e sostenere una tesi per lo più basata su menzogne, sarebbe stato ancor più infamante e disonorevole morire in quella maniera inutile ed insensata, senza aver portato a termine ciò di cui si era ripromesso e che aveva giurato ai suoi fratelli d’armi morti fatalmente per mano degli imperiali. Dunque nonostante gli rincrescesse assai, doveva sforzarsi di tenerle il gioco all'arcadiana. Quando la rossa spostò lo sguardo su di lui, quest'ultimo, digrignando i denti e grugnendo in un’espressione di bestiale iracondia, con tanto di nervi del collo tesissimi e vene gonfie che parevano esplodere da un momento all’altro, si limitò ad un secco e tonante.

    E’ così!

    Lo sforzo era estremo e non vi nego che lui ancora si trovasse sul punto di scattare, pronto ad esplodere, ma per rispetto verso quella Yves che si era con tanta fatica e coraggio guadagnata la sua fiducia e la sua riconoscenza, doveva fare un tentativo ed andare contro la sua natura impulsiva e belligerante da testa calda. Ricordate? Anche lui aveva un codice di condotta.
    [Stance: Heavy Guard]

    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 165
    Chakra: 45

    Distanza:
    W10

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30


    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 2)
    Elemento: Aria (Rank 2)

    Arte Segreta:

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:

    Slot Rimanenti:
    [Rapido]
    [Rapido]
    [Azione]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Heavy Guard

    Stance: Heavy Guard
    Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido.


    Status/Buff:
    BLEED

    Equip:
    Arma Pesante [Danno 40]
    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 20]



    DANNO:
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Principiante

    Group
    Member
    Posts
    610

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri


    Giancarlo si era avvicinato al cacciatore per porgergli la spada. Con le poche foze che gli rimanevano, Giancarlo disse a Brann che non credeva che questo scontro potesse finire senza che qualche vita fosse tolta, ma Brann non era dello stesso parere.
    “Ucciderla sarebbe un errore” Disse Brann
    Giancarlo alzò le spalle, non aveva la più pallida idea di come il cacciatore volesse risolvere la faccenda.
    Di certo ragionare con persone che attaccano prima di fare domande non era sicuramente una passeggiata, ma al momento non poteva fare altro che attendere l’evoluzione della battaglia.
    Il gruppo si accanì sul leader degli imperiali che non petè fare nulla se non subire i colpi che uno dopo l’altro la raggiunsero.
    Ormai era a terra senza via di scampo, o almeno così Giancarlo credeva.
    Brann era davanti alla guerriera e cercava di farla ragionare, ma a quanto pare non era ancora disposta a riporre l’arma.
    La donna, utilizzando qualche tecnica sconosciuta a Giancarlo, creò una cupola che si espanse da le verso l’esterno investendo chiunque nel raggio di 10 metri.
    “Ma che diavolo succede!” Disse Giancarlo.
    L’uomo baffuto nella posizione in cui era non poteva fare altro che incassare il colpo, sentiva la pelle bruciare, nonostente si fosse protetto con il mantello di pelliccia d’orso.
    Mentre si riprendeva dal’attacco subito Giancarlo vide la ragazza dai capelli rossi dirigersi velocemente verso l’interno della cupola.
    “Merda questa non ci voleva!” Pensò Giancarlo

    [Fine Stance: Armored Guard]
    CITAZIONE
    Danni subiti: 80-10=70

    RECUPERO

    “Ultimo avvertimento: gettate a terra le armi e arrendetevi! Sarete scortati alla spiaggia in stato di fermo e riportati immediatamente al continete per essere processati.” Disse la ragazza dall’interno della cupola.
    “Sia mai che un Vaygr si arrenda! Sopratutto se viene attaccato senza motivo! Nella SUA terra pergiunta!” Rispose senza pensare Giancarlo.
    Brann vedendo Giancarlo in pessime condizioni, si avvicinò e gli mise qualcosa nella tasca.
    “Tasca destra, c'è una pozione. Consumala solo se necessario, non abbassare la guardia.” Disse Brann.
    “Grazie, ne farò buon uso.” Disse ansimando Giancarlo.
    Qualche istante dopo Yves con la calma e freddezza che la contraddistingueva iniziò a parlare con il capo dell’unità imperiale.
    La ragazza esordì con una frase che lasciò Ginacarlo spiazzato.
    “Il mio nome è Yves Canterra di Arcadia, e sono il capo di questo gruppo di avventurieri.”
    La ragazza dai fluenti capelli rossi non aspettò molto prima di intervenire.
    “E' davvero il vostro capo, costei?”
    “Io e Yves ci conosciamo da tempo ormai e posso assicurarti che è una donna tanto abile nella spada quanto una brava condottiera... E le devo la vita! Quindi si è il nostro capo. ” Giancarlo mise da parte il suo ego da guerriero di Vaygr e rispose.
    Giancarlo ascoltava attentamente mentre con della neve cercava di lenire le sofferenze provocate dalle bruciature causategli poco prima.
    La discussione andò avanti ancora per qualche minuto, Giancarlo si sedette per riprendere fiato.
    “Io, Yves Canterra di Arcadia, e pertanto soggetta alle leggi dell'Impero, propongo che la situazione venga risolta con un duello tra me e voi in quanto capi in questione, permettendo così che non ci sia onta al vostro onore.” Disse Yves, queste parole fecero sussultare Giancarlo. Sapeva benissimo che in quelle condizioni un’altro combattimento gli sarebbe potuto essere fatale.
    “Yves!”Giancarlo non riuscì a dire altro, si rese conto che non c’erano molte altre alternative.
    L’arcadiana concluse dicendo:
    “Qual'è la vostra risposta dunque? Queste condizioni vi soddisfano?”
    Giancarlo si rialzò rapidamente , sapeva che da li a poco sarebbe successo qualcosa, certamente non sarebbe stata una passeggiata.
    Nonostante le bruciature facesse ancora male, Giancarlo stringeva i denti, si era allenato molto negli ultimi tempi e di certo avrebbe venduto cara la pelle.

    [Attivazione Stance: Armored Guard]

    Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.


    Dati Scontro

    CITAZIONE
    Posizione finale: T10
    Potenza: 10
    Vita: 100-70/200

    15%


    Chakra: 70/150

    50%


    Movimenti:
    T10

    Status/Buff:
    BLEED [1 Stack]

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Slot Usati:
    //

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance Armored Guard

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    NECROPOLIS

    Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
    Quest I



    divisore





    Condizioni Brann
    Vita: 150
    Armatura: 60
    Danno Arma: 70



    Prima di passare alla reazione della leader di quel manipolo di imperiali, occorre parlare della risposta di Brann ai rimproveri di Ukon. E' chiaro che si era sommariamente pentito di non aver infierito in maniera più pesante sulla rossa che adesso continuava a minacciare le loro vite e la loro libertà, ma non si era pentito della propria decisione di lasciarla in vita.

    Ho visto anche io il sangue dei nostri fratelli scorrere a fiotti, ho il tuo stesso dolore nel cuore, non credere. Cominciò a rispondere Brann con sguardo serio e voce bassa. I suoi occhi grigio ghiaccio erano spalancati e fissi in quelli di Ukon come chi vuole essere chiaro e conciso una volta per tutte. Ma sono arrivato ad una conclusione diversa dalla tua. L'odio alimenta solo una infinita catena di vendetta e finché nessuno deciderà di spezzarla, il sangue continuerà a scorrere. Ho cominciato ad apprezzare il significato della vita nel momento in cui l'ho persa e riavuta. Questa seconda opportunità non può essere sprecata in vecchi rancori e vendette. Questa volta voglio fare qualcosa di utile..

    E ce ne sarebbero state ancora di parole che Brann avrebbe voluto condividere con il suo nordico amico per cercare di fargli aprire gli occhi di fronte alla verità che egli aveva compreso, ma non vi fu tempo materiale. Yves si era immolata per il gruppo, tentando di mediare con la rossa guerriera e mettendo a rischio la propria vita in cambio di quella dei suoi compagni. Brann dovette esercitare tanta padronanza per non farsi avanti e accollarsi tutta la responsabilità di quella spedizione. Era stato lui a condurli in quella situazione rischiosa, non l'arcadiana. Perché mai doveva pagare lei per una sua iniziativa? Si sentì stupido a non aver pensato di far leva sull'onore e sull'orgoglio, offrendosi di duellare con la rossa imperiale. Tuttavia dubitava che quella avrebbe dato ascolto alle sue parole data la sua bassa considerazione della stirpe nordica. Yves invece sembrava aver attirato la sua attenzione, forse il suo piano non era così folle e disperato. Si accodò agli altri due quindi nel rispondere all'ultima domanda della rossa. Confermo ogni parola.



    Il capitano delle truppe imperiali si prese un momento per osservare il viso di quegli enormi bruti sanguinari ammettere di prendere ordini da una semplice donna, arcadiana per giunta, facendo passare qualche secondo di silenzio. Poi un riso sommesso cominciò a provocargli piccoli spasmi al petto per poi culminare in una risata di gusto. Giuro... questa storia è persino più strana della vista di un drago vero in carne ed ossa. Rinfonderò uno degli spadoni nel fodero dietro la schiena mentre guardava Yves senza perdere un certo sorriso.

    Tre grossi omaccioni Vaygr... prendere ordini da una minuta donna arcadiana! Non so quanta verità ci sia nelle vostre parole, ma l'averlo sentito direttamente dalla loro bocca non ha prezzo. La donna fece un cenno agli altri di rilassarsi, sebbene l'arcanista rimaneva serio e diffidente, dietro a tutti gli altri.

    Dici la verità sul tuo conto, riconosco l'accento. E' una vista singolare, una figlia di Ysabeth vagare per queste terre inospitali. Gli arcadiani sono collaboratori dell'impero, non abbiamo problemi con la vostra gente e nel complesso mi sembri un ampia conoscitrice del diritto e dell'onore aldaresi. Prestate servizio ad Estelthia forse? Chiese attendendo una risposta, quindi avrebbe continuato.

    Ad ogni modo, vogliate perdonare la mia scortesia. Sono il capitano Grayon del VI reggimento imperiale. Avrebbe fatto una pausa per capire se la donna o gli altri uomini mostravano di riconoscere il nome, quindi proseguì. Ascoltate, sebbene non abbiamo giurisdizione in queste terre, abbiamo l'obbligo di fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Questa minaccia alata potrebbe raggiungere il continente in men che non si dica, migliaia di innocenti corrono un grosso pericolo. Dobbiamo sbarazzarcene il prima possibile e non possiamo permettere che curiosi finiscano per intralciarci o folli tentino persino di catturarlo per chissà quali loschi fini. Avrebbe spiegato la donna con maggior calma sebbene rinnovata decisione. Parlava direttamente con Yves, senza guardare più gli altri nordici.

    Aggiunse infine, guardando adesso anche gli altri. Devo quindi chiedervi di desistere da qualsiasi affare vi abbia condotti fino a qui, per la vostra incolumità e per la riuscita di questa operazione. Possiamo garantirvi protezione e scorta fino alla costa in quanto amica dell'impero, ma la vostra partenza dovrà essere immediata, purtroppo non posso transigere su questo punto.

    Lo sguardo della donna si fece inquisitore e serio, trasmettendo a Yves l'idea che non avrebbe accettato mezze risposte su questo punto. Piuttosto, non mi avete ancora spiegato cosa ha portato una adepta di arcadia fino a quest'isola dimenticata dagli dei. Non vi nascondo che la questione suscita non poca perplessità nella mia persona...



    Adesso la palla tornava ad Yves che avrebbe potuto avere benissimamente l'impressione che questa civile e calma conversazione potesse essere addirittura peggio di un confronto armato con il capitano Grayon.


    In quel mentre, Giancarlo, Brann e Ukon nonchè la nostra Yves avrebbero notato qualcosa di strano accadere alle spalle degli imperiali che quindi non avrebbero notato nulla. In alto, sulla parete innevata alle loro spalle, ad circa due centinaia di metri da lì, delle figure erano appare in evidente contrasto con il biancore della montagna. Erano un gruppo di persone, almeno una quindicina, che da quella posizione alta sul costone della montagna guardava giù verso di voi. Dagli indumenti, i nordici avrebbe riconosciuto i guerrieri di Vaygr, gli abitanti delle ultime roccaforti rimaste in quella terra sacra, armati di tutto punto con lance, spade e scudi. Non faceva una piega, rimanendo fissi a guardarvi tutti, cercando forse di capire chi foste.





    NEMICI





    Lancer
    Q7
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    R6
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    T7
    Vita: 120
    Armor: 40

    Lancer
    S6
    Vita: 120
    Armor: 40


    Leader
    R8
    Vita: 92
    Armor: 70


    Mage
    R5
    Vita: 250
    Armor: 30




    Irv6ItE






    Turno di pausa del combat. Rispondono tutti.

    CITAZIONE

    SCADENZA MARTEDI' 15 DICEMBRE ALLE 23:59



    Edited by Ryuk* - 13/12/2015, 16:31
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Principiante

    Group
    Member
    Posts
    610

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri


    Brann intervenne nella discussione e come sempre le sue parole colpirono Giancarlo.
    Il cacciatore aveva dato prova un'altra volta ancora di voler evitare ogni spargimento di sangue, provava a convincere la giovane imperiale che non solo i soldati imperiali ernao morti ma anche i Vaygr avevano perso molti uomini e sopratutto che la violenza non avrebbe risolto nulla.
    Giancarlo non aveva mai ucciso nessuno per diletto e fintanto che era possibile non portava mai attacci in punti vitali, ma certamente non avrebbe mai rischiato la sua vita o quella dei suoi compagni per evitare di uccidere un avversario, sopratutto se era stato proprio lui ad attaccare.

    Le due donne continuavano a discutere, la decisione di Yves di autonominarsi capo del gruppo aveva dato i suoi frutti, nonostante l’imperiale non fosse molto convinta che fosse la verità.

    “Questa imperiale è tosta pure a parole, speriamo di riuscire a canvincerla.” Pensava Giancarlo mentre la ragazza dai capelli rossi continuava a parlare.
    “Ascoltate, sebbene non abbiamo giurisdizione in queste terre, abbiamo l'obbligo di fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire la sicurezza dei nostri cittadini. Questa minaccia alata potrebbe raggiungere il continente in men che non si dica, migliaia di innocenti corrono un grosso pericolo. Dobbiamo sbarazzarcene il prima possibile e non possiamo permettere che curiosi finiscano per intralciarci o folli tentino persino di catturarlo per chissà quali loschi fini.”

    Giancarlo stava per rispondere, ma si fermò poiché si rese conto che quello che avrebbe detto sicuramente avrebbe fatto degenerare la situazione.

    “Ma se i primi a voleci fare cose strane non sloro..Devo stare calmo.”
    Si ripeteva.
    Giancarlo non riusciva a capire se la ragazza imperiale li rpendeva in giro o semplicemente non era a conoscienza delle intenzioni dell’impero.

    “Piuttosto, non mi avete ancora spiegato cosa ha portato una adepta di arcadia fino a quest'isola dimenticata dagli dei. Non vi nascondo che la questione suscita non poca perplessità nella mia persona...” Disse infine Grayon

    Quel drago lo abbiamo gia visto colare via dall’isola maggiore di Vaygr tempo fa, quindi volevamo capire se si era fermato in questo territorio o meno e sopratutto se era pericoloso come si diceva in giro...Nel mio villaggio si narrano molte storie sui draghi, queste dicono che sono creature tanto intelligenti quanto letali. Le medesime storie dicono tutte la stessa cosa, finche queste creature vengono lasicate in pace non c’è nulla da temere. Quanto abbiamo appurato oggi è che nonostante fossimo davanti a lui non ci ha attaccati... Non mi sembra il comportamento di una creatura feroce.”

    Mentre si guarda intorno, per verificare che il drago o qualsiasi altra creatura non li cogliesse di sopresa, gli cadde l’occhio sulla montagna che stava davanti a lui qualcosa si muoveva. All’inizio non capiva bene quale creatura potesse essere, dopo qualche momento capì che non erano animale bensì degli uomini del nord.
    Purtroppo per loro non erano semplici uomini del nord, erano sucramente dei guerrieri.

    “Che diavolo! Dei guerrieri di Vaygr. Con quelli non riusciremmo a dialogare e se decidono di caricarci dubito fortemente che qualcuno ne uscirebbe vivo. Di certo non sarebbe facile spiegare il motivo per cui stiamo parlando con degli stranieri.” Pensava preoccupato Giancarlo.
    Si girò in maniera disinvolta a guardare i suoi compagni per capire chi se anche loro si erano accorit dei guerrieri appostati sulla montagna, fortunatamente tutti se ne erano accorti .

    Ora un dubbio era rimasto, Yves aveva compreso che quelli erano dei guerrieri? Giancarlo non ne era sicuro, quindi decise di assicurarsene.
    “Yves. Devo dirti una cosa” Disse sottovoce mentre si avvicinava alla ragazza.

    [Movimento Gratuito: 2,5m da T9 a U10]

    Arrivato a fianco a lei le sussussurò “Li hai visti quelli sui monti giusto? volevo infotmarti che non sono semplici Vaygr,ma sono guerrieri. Ci conviene muoverci e anche in fretta.”

    [Attivazione Stance: Armored Guard]

    Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.



    CITAZIONE
    Posizione finale: U10

    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 30/200

    15%


    Chakra: 70/150

    50%


    Movimenti:
    T10->U10

    Status/Buff:
    BLEED [1 Stack]

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Slot Usati:
    //

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance Armored Guard

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    Necropolis - Al di là del Bene e del Male
    Yves era pronta a fare la propria mossa, a scattare se fosse stato necessario. Quando Ukon, Giancarlo e persino Brann decisero di confermare la versione dei fatti esposta dall'arcadiana, questa si preparò al peggio.
    Aveva già immaginato centinaia di volte nella sua mente la battaglia in quei pochi istanti. Aveva vagliato tutte le possibilità e si era resa conto che la sua possibilità di vittoria risiedeva solo ed unicamente nella velocità con cui sarebbe riuscita ad evocare le liane costringenti, il dubbio era se sarebbe riuscita a farlo abbastanza rapidamente e prima di essere colpita. Anche una sola ferita avrebbe messa immediatamente fine allo scontro, trascinando lei e i suoi compagni di viaggio in una buia cella di Aethernia.
    Era pronta. Stava per scattare e richiamare il potere della natura, quando la reazione della donna imperiale la lasciò completamente senza parole.
    Stava ridendo, e di gusto. Evidentemente dal suo punto di vista c'era qualcosa di divertente in quella situazione, solo che Yves non riusciva a capire che cosa potesse trovarci di divertente in tutto quello.
    - Dici la verità sul tuo conto, riconosco l'accento. E' una vista singolare, una figlia di Ysabeth vagare per queste terre inospitali. Gli arcadiani sono collaboratori dell'impero, non abbiamo problemi con la vostra gente e nel complesso mi sembri un ampia conoscitrice del diritto e dell'onore aldaresi. Prestate servizio ad Estelthia forse? - chiese la donna dai capelli rossi.
    - Ho servito ad Estheltia tra le Guerriere di Ysabeth. - rispose seccamente Yves ancora titubante nei confronti dell'imperiale.
    Finalmente la donna si presentò. Come aveva supposto in precedenza l'arcadiana, quella era proprio il capitano Grayon e la sua squadra d'élite contro cui anche i soldati di stanza più in basso li avevano messi in guardia.
    Grayon si prodigò in una spiegazione articolata riguardo alle motivazioni che l'avevano condotta con la sua squadra in quelle gelide lande. A quelle parole fu Yves a non riuscire a trattenere le risa. Fortunatamente Giancarlo intervenne spiegando a grandi linee la situazione poiché l'arcadiana non sarebbe riuscita a parlare senza sembrare irrispettosa o far crollare il bluff che era riuscita a costruire grazie ai suoi compagni.
    Sfortunatamente Giancarlo si lasciò sfuggire alcuni dettagli che sarebbe stato meglio tenere nascosti alle forze imperiali, come il fatto che l'enorme creatura nonostante si fosse trovata davanti il gruppo di avventurieri non li avesse attaccati.
    Una frase in particolare continuava a rimbombare nella mente di Yves. Dalle parole di Grayon sembrava non sapere nulla riguardo ad un possibile intervento dell'Impero durante la prima comparsa del drago, il ché era molto strano poiché l'arcadiana non avrebbe mai dimenticato i volti e le armi levati degli imperiali che si erano lanciati contro di loro e contro la bestia quando ormai tutto sembrava perduto.
    - Ho già incontrato questa creatura in passato ed è stato tutt'altro che un incontro piacevole. - disse dopo alcuni istanti di pausa. - Ricordo esattamente il momento in cui le nostre spade hanno trapassato il cranio della bestia ponendo fine allo scontro. - spostò lo sguardo fissando la donna direttamente negli occhi. - Il problema non è la creatura in sé, ma il motivo per cui si è risvegliata dopo tanto tempo o chi ne ha favorito il ritorno. -
    Lasciò che quella silenziosa accusa arrivasse nel profondo dell'animo della donna. Era davvero convinta di essere nel giusto? Poteva affermare davvero che l'Impero non aveva niente a che vedere con la comparsa del drago. Come avrebbe potuto allora spiegare la presenza della legione che si era scagliata contro di loro e contro la creatura la prima volta che l'avevano affrontata nella landa di Vaygrjord.
    - Per rispondere alla vostra ultima domanda: i Draghi, per quanto pericolosi, sono sempre creature della natura, e come arcadiana uno dei miei doveri è proteggere la natura su Kalendor. -
    Stava per parlare ancora quando Giancarlo le si avvicinò facendole notare alcune persone ferme sul costone di roccia alcune centinaia di metri dietro la cupola di foglie. Fino a quel momento non li aveva notati, ed anche se li avesse visti non si sarebbe posta il problema sulla loro provenienza poiché li avrebbe certamente ritenuti una seconda squadra di imperiali alla ricerca del drago.
    I sussurri di Giancarlo ebbero su di lei lo stesso effetto che avrebbe avuto un colpo di spada. Le gambe le cedettero e si ritrovò quasi senza sapere come con le ginocchia nella neve. Il cuore batteva in modo irregolare e per un attimo le sembrò di non riuscire a prendere fiato.
    Quella sensazione durò un'attimo, dopo il quale finalmente riuscì a riprendere il controllo dei propri sensi si rialzò.
    - Devo essere messa peggio di quanto credevo. - disse stavolta senza cercare di mascherare l'evidente debolezza che l'attanagliava. - In queste condizioni di certo non sarei in grado di proseguire la ricerca, dunque penso che sia meglio ritornare alla spiaggia. Partiremo immediatamente, su questo non c'è dubbio... - fissò nuovamente negli occhi la donna dai capelli rossi. - ...ma queste terre non vi appartengono né avete giurisdizione riguardo al chi vi possa circolare o meno. Posso accettare il vostro consiglio come quello di una persona che si preoccupa per l'incolumità degli altri, ma non posso assolutamente prenderlo come un divieto di tornare a Vaygrjord per proseguire la mia ricerca del drago. -
    Raccolse la spada che era ancora piantata a terra e la rimise nel proprio fodero, rilassandosi per la prima volta da quanto si era trovata davanti a Grayon. Le gambe minacciarono di cedere ancora, così cercò di darsi un contegno.
    Improvvisamente le balenò un'insana idea nella mente. Era certa che se fossero ritornati a Vaygrjord quella donna sarebbe stata li a mettere il naso dove non doveva, come fare allora per liberarsi di lei? Il suo piano poteva funzionare, ma era anche molto probabile che se lo avesse messo in atto Brann non sarebbe stato d'accordo.
    - Tuttavia... - disse infine, raccogliendo il coraggio. - Se ci tenete così tanto all'incolumità di una folle arcadiana e tre rozzi "barbari senza onore", per citare le vostre stesse parole, alla nostra prossima visita potrei prendere in considerazione l'idea di portarvi con noi. - ancora fissò negli occhi la donna. - Solamente voi. Se la proposta non dovesse andarvi bene, allora temo che i nostri cammini e le nostre lame si incroceranno ancora in futuro. -
    Finalmente diede le spalle alla donna e fece un gesto con il braccio verso gli altri del gruppo. Dovevano muoversi, e in fretta. Dovevano allontanarsi da quel luogo.
    "Per le Dee, perché quel gruppo di guerrieri Vaygr non è comparso prima? Ci avrebbe evitato un sacco di problemi." pensò irata con il fato che si divertiva a giocare con loro.
    Evitò di incrociare lo sguardo di Brann, conscia di aver abusato fin troppo della sua posizione di finto capo. Tuttavia doveva discutere con lui non appena ne avesse avuta la possibilità. Grayon sembrava davvero all'oscuro dei fatti riguardanti la comparsa della bestia e la possibilità che l'Impero fosse invischiato in qualcosa di ben più losco. Era una donna d'onore, o almeno appariva come tale, dunque il vero problema erano quegli imperiali che non seguivano quel codice o che in qualche modo erano responsabili di quanto accaduto in precedenza su quell'isola.
    Forse Brann l'avrebbe ascoltata ed avrebbe capito perché aveva fatto quella proposta a Grayo, forse Giancarlo non avrebbe condiviso il suo pensiero ma si sarebbe fidato di lei. Il problema era Ukon. Testardo come un mulo non sarebbe mai riuscito a vedere quali vantaggi una situazione come quella sarebbe riuscita a portare.
    "Alle volte bisogna anche saper guardare al di là del bene e del male." recitava un antico detto arcadiano riguardo alle questioni che sembravano apparentemente irrisolvibili. Al momento non poteva fare molto, solo camminare nella neve verso la spiaggia.
    Era davvero il caso di lasciare i problemi di domani al domani.


    Danni

    Ricevuti: 0
    Inflitti: 0
    Cure: 0




    Tecniche Usate

    Nessuna



    Abilità Passive

    Armi Bianche

    CITAZIONE
    Passive: Armi Bianche I
    L'utilizzatore è addestrato all'utilizzo delle Armi Bianche ed è in grado di attaccare con esse senza impaccio. L'attacco con armi bianche occupa lo Slot Azione e i danni dell'arma bianca sono incrementati di +30.

    CITAZIONE
    Passive: Silver Blade *
    La destrezza con le armi bianche è incrementata. L'attacco con Armi Bianche occupa uno Slot Rapido. Valido se non è attiva la Stance: Bastion.



    Elemento: Acqua

    CITAZIONE
    Passive: Rabdomante
    Si ha una connessione forte con l'acqua, percependone eventuali fonti o sorgenti nel raggio di 100 metri, e fino a 20 metri di profondità sottoterra.
    Si può evocare una piccola quantità d'acqua (3l) dal suolo e raccoglierla in un recipiente per qualsiasi scopo (esempio reidratare un alleato in difficoltà o ferito e aiutarlo a durare di più).

    CITAZIONE
    Passive: Fire Resistance
    Il danno che si subisce da Skill di fuoco dopo aver scalato le proprie resistenze (da armature eccetera), va ridotto ulteriormente di un terzo.



    Empatia Naturale

    CITAZIONE
    Passive: Natural Empathy
    Il portatore è in grado di alterare passivamente il processo di crescita di qualsiasi vegetazione in entrambi i versi. La manipolazione non modifica le dimensioni bensì accelera o inverte in naturale processo di crescita, facendo regredire la vegetazione a minuscoli semi o accelerandone la crescita fino alla loro massima dimensione o addirittura andare oltre fino all'avvizzimento. Il raggio d'azione della manipolazione è 30 metri.
    Le skill dell'arte segreta possono essere eseguite solo su terreno scoperto (non coperto costruzioni di legno, pietra, metallo o acqua profonda più di 2 metri)

    CITAZIONE
    Passive: Leeching Seed
    Un avversario danneggiato da una skill dell'arte segreta verrà ricoperto da una strato molto fine di semi minuscoli come polline.
    I semi assorbiranno qualsiasi effetto di talenti, abilità e oggetti che ripristinano vita o chakra. Il portatore riceverà 30% della cura ricevuta dall'avversario.
    I semi perdono il loro effetto dopo 3 turni.



    Permafrost Crystal

    CITAZIONE
    Passive: Dopo aver castato 3 skill Acqua, la quarta skill è gratuita.

    CITAZIONE
    Passive: Aumenta la resistenza all'elemento Acqua e Ghiaccio di +30.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 86 - 54 = 32

    16%


    Chakra: 55

    29%


    Posizione: S9

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Arte Segreta:
    Empatia Naturale

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Classe I - [20 Danno]
    Scudo Classe II - [65 Blocco]
    Armatura Leggera Classe I - [30 Blocco]
    Pozione dello Spirito - [60 Chakra]
    Permafrost Crystal

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    Beh, se Brann avrebbe voluto aggiungere qualcosa al suo discorso, altrettanto avrebbe voluto fare Ukon. Voleva spiegargli che c’era molto più dell’odio derivato dalla perdita dei suoi fratelli d’armi a spingerlo lungo il sentiero della vendetta. Era il senso dell’essere sopraffatto e sconfitto che aveva lasciato in lui una cicatrice indelebile, una cicatrice che un maschio alfa non poteva permettersi di lasciare aperta, era il fatto di aver perso l’unica cosa che aveva davvero posseduto in vita sua: la libertà di poter vagare indisturbato per le sue terre selvagge ed indomite dove poteva perennemente confrontarsi con bestie ed altri guerrieri senza la preoccupazione che qualcuno osasse frapporsi tra lui e la sua preda, senza che nessuno osasse giudicare il suo stile di vita rozzo e primitivo, come invece stava accadendo ora.

    Già, la rossa era insopportabile. Non vi nego che il tono di quella donna, la sua aria da spavalda e da saputella, nonché quel suo sorrisetto del cazzo lo stavano facendo imbestialire oltremisura, come un vulcano pronto ad eruttare. Così come vi giuro che non ho mai visto Ukon riuscire a trattenersi così a lungo e per così tante volte nel giro di poche ore. Ed anche se quelli avevano deposto le armi, lui continuava a guardarli con fare sadico e truce, quasi bramasse il loro sangue. Era una situazione oltremodo scomoda ed incasinata: il suo comportamento visibilmente ostile e poco collaborativo avrebbe potuto far saltare la copertura. Ma infondo non si poteva pretendere di più da un energumeno che ragionava più con le mani che con la testa. Ciò nonostante si rendeva conto che se avesse provato ad attaccare i suoi compagni non lo avrebbero seguito e soprattutto quelli erano molti di più, quindi se da un lato era tremendamente tentato di chiudere una volta per tutte la bocca a quella starnazzatrice insolente, dall’altra sapeva che avrebbe potuto fare poco o nulla in concreto e quindi era come se una parte di lui lo tenesse frenato. Non che avesse paura di perdere la vita, sia chiaro, ma semplicemente non voleva buttarla al vento senza aver raggiunto i suoi obiettivi, primo tra tutti vendicare quei compagni periti tempo orsono per mani imperiali. Per devozione verso di loro e per rispetto dei suoi attuali compagni, sarebbe stato fermo sul posto, con le spalle curvate e rigonfie, come un rinoceronte frustrato nel constatare che la sua smisurata forza a poco sarebbe servita in quell’occasione.

    Ma se la forza del singolo viene messa al servizio del branco che succede? Il suo sguardo mutò improvvisamente e drasticamente, lo avrebbe notato chiunque. La sua stessa posizione corporea da incurvata si sarebbe fatta retta, tesa, come ad onorare con maestosità quelle presenze che si intravedevano dall’alto della montagna e che probabilmente erano coloro con cui un tempo aveva combattuto fianco a fianco, per la protezione della propria indipendenza, per la gloria di Vaygrjord. Infondo solo loro potevano essere rimasti ad abitare le antiche roccaforti dell'isola.

    E’ da un po che non ci si vede…

    Pronunciò lentamente e sottovoce mentre i suoi occhi fissavano quella sommità e scrutavano quelle persone con fierezza ed ardore. Sarebbe restato immobile, statuario. Quello era il suo saluto, quelli erano i suoi fratelli. I sopravvissuti. Ne era convinto.

    Dati PG
    Potenza: 10
    Vita: 165
    Chakra: 45

    Distanza:
    W10

    Abilità/Passive:
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30


    Discipline:
    Armi Pesanti (Rank 2)
    Elemento: Aria (Rank 2)

    Arte Segreta:

    Scheda:
    Ukon Rejus
    Slot Usati:

    Slot Rimanenti:
    [Rapido]
    [Rapido]
    [Azione]

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance: Heavy Guard

    Stance: Heavy Guard
    Il guerriero si concentra per essere sempre in guardia e rispondere prontamente all'offesa. Se non si ha attaccato con arma pesante durante lo scorso turno, la parata con arma pesante costa slot rapido.


    Status/Buff:
    BLEED

    Equip:
    Arma Pesante [Danno 40]
    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 20]



    DANNO:
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline
    NECROPOLIS

    Ciclo di Trama: Il signore dei draghi
    Quest I



    divisore





    Il capitano Grayon avrebbe ascoltato attentamente le vostre spiegazioni, comprendendo che eravate lì per il drago e non era la prima volta che vi avevano avuto a che fare, anzi a quanto pare in passato avevano già ingaggiato una lotta con la creatura. Sorvolò sulle allusioni di Yves mostrando solo un attimo di smarrimento quando l'arcadiana ebbe menzionato spadate sul cranio e motivi misteriosi sulla comparsa della bestia, ma si dimostrò interessata oltremodo alla faccenda.

    Quindi è come temevo, il vostro comportamento è persino peggiore di quei cercatori di fama e gloria accorsi su queste terre per fregiarsi del titolo di ammazzadraghi. Siete qui per tentare di proteggere e magari ammaestrare quel flagello alato. In questo caso era rivolta verso Giancarlo dato che aveva parlato di lasciare in pace la creatura, suggerendo forse una sorta di convivenza pacifica. Senza offesa alcuna, figlia di Ysabeth, voglio che sia chiaro. Rispetto il vostro credo e la vostra devozione verso la terra e le sue creature, ma il sentimentalismo non c'entra assolutamente nulla in questa storia. Una creatura del genere non dovrebbe esistere, è un pericolo per le nostre città e per i nostri figli e l'unico modo di vedere la questione è con quella creatura morta o in catene.

    Sembrava abbastanza convinta delle sue parole, non avreste visto esitazione o ambiguità nel suo comportamento. Il capitano Grayon era lì per un compito ben preciso, abbattere la creatura. A questo punto Brann sentì di dover aggiungere qualcosa, facendo un paio di passi avanti. E' vero, quella creatura non dovrebbe esistere. Infatti non esiste da ormai millenni, come i nostri avi ci hanno insegnato. E' persa nella notte dei tempi la leggenda circa i giorni in cui gli Antichi sorvolavano i cieli di Kalendor, regnando sovrani su queste terre. Abbiamo sentito dell'incidente a Braxamundis, dell'Antico comparso nell'anfiteatro e sparito nuovamente nel nulla proprio com'era apparso. Abbiamo sentito di avvistamenti in queste terre e abbiamo sentito il bisogno di controllare di persona. I nostri motivi potranno anche non essere fieri e puri come quelli di cui voi imperiali vi fregiate, ma una cosa è chiara come la neve delle montagne del Vahlakkjar.. Quel drago non è comparso dal nulla da solo, è più probabile che sia l'operato di qualcuno intenzionato ad usarlo per chissà quale losco motivo.


    Non intendeva più nascondersi dietro peli sulla lingua il cacciatore, non davanti a quell'arrogante imperiale che tentava di passare per paladina della giustizia. Come Yves, anche lui nutriva profondi sospetti verso quella guarnigione imperiale sulle tracce del drago e non credeva ancora alla versione che il capitano Grayon aveva dato. Tuttavia era in dubbio più che mai perché il comportamento della rossa era piuttosto convincente. Inoltre, se davvero il capitano era invischiata nel mistero del drago e della necropoli, non aveva alcun bisogno di continuare a mentire nè avrebbe permesso in alcun modo che loro quattro lasciassero l'isola in vita. C'era qualcosa di poco chiaro e confuso in quella storia e lui sapeva che non ne sarebbero venuti a capo fin quando non avessero trovato la Necropoli.

    Fu per questo che quando Yves parlò di tornare indietro, Brann ebbe come prima reazione un sussulto. Yves... Cominciò a dire come per fermarla, ma poi la bionda continuò a parlare, mettendo in chiaro che non avrebbero esitato a tornare fin quando che il drago rimaneva in libertà. Tuttavia ebbe in modo di sorprendersi di nuovo quando l'arcadiana ebbe offerto a Grayon di unirsi a loro nella ricerca. A quel punto rimase a fissarla attonito, anche se la bionda non lo avrebbe notato dato che gli dava le spalle. Cosa le era saltato in mente? Aveva dimenticato che il drago era solo un aspetto secondario della loro spedizione? Quanto ci avrebbe messo quella volpe astuta di un imperiale a capire che erano in cerca della Necropoli? Rimase sconcertato mentre sperava che il capitano rifiutasse quando alcune parole bisbigliate da Ukon lo indussero a guardarlo, comprendendo che stava accadendo qualcos'altro. Fu indotto a guardare nella stessa direzione del compagno, il cuore battè un tonfo sordo e pesante nel suo petto mentre notava i suoi fratelli Varyag in cima alla montagna.


    Venire con voi? Cos'è per voi questa storia, una sorta di gioco? Rispose di getto la rossa con tono infastidito. Poi guardando la convinzione dell'arcadiana sembrò calmarsi subito dopo mentre cercava di comprendere i motivi che spingevano quella donna forte ad agire in quel modo. Senza dubbio, si rispecchiava abbastanza in Yves, mostrando una sorta di debolezza verso l'arcadiana.

    Non ce ne sarà bisogno. Rispose dopo qualche secondo, tentando di smorzare i toni delle sue risposte ma mantenendo comunque una certa autorità e decisione. La mia guarnigione non lascerà queste terre fino a quando il problema drago non sarà risolto. Il giorno in cui deciderete di tornare, non ci sarà più alcuna minaccia e voi sarete liberi di vagare per queste terre secondo il vostro personale arbitrio. Ma ora basta discorsi, è arrivato il momento...


    Quel che successe a questo punto fu abbastanza confusionario e repentino. La rossa notò Giancarlo avvicinarsi a Yves e dirle qualcosa che non riuscì a comprendere, tuttavia si rese conto che entrambi stavano guardando un punto sulle montagne dietro di loro. Non solo, ma l'arcadiana aveva reagito in maniera strana a quel momento, dissimulando poi stanchezza e debolezza dovute alle sue ferite. Guardando poi gli altri due Vaygr più indietro, realizzò che decisamente qualcosa non andava e che probabilmente stavano tutti guardando la stessa cosa.

    Vinta l'esitazione iniziale, fu indotta anch'ella a voltarsi, notando a sua volta il manipolo di Varyag sul costone più in alto e avendo il tempo di inorridirne. Le guardie al suo seguito si voltarono a loro volta e così fece l'arcanista, al che si diffusero commenti ansiosi e tintinnii metallici delle armi impugnate mentre Grayon sfoderava di nuovo l'altro spadone.

    Uomini, ordine! Mantenete le posizioni! Urlò la rossa mentre digrignava i denti, rendendosi conto dell'inferiorità numerica e della difficile situazione. Si voltò giusto per guardare Yves con sopracciglia aggrottate, cercando di capire dallo sguardo dell'arcadiana se i Varyag erano con lei, comprendendo quasi all'istante che difatto la bionda era ugualmente sorpresa di quella vista. Guardò anche Giancarlo, Ukon e Brann, soffermandosi su Ukon che sembrava decisamente felice della situazione. Il verdetto: non poteva fidarsi di quei quattro sebbene Yves le era sembrata sincera e con una certa morale, l'unica soluzione sembrava la ritirata ma quanto le bruciava dover scappare di fronte a quel manipolo di selvaggi.

    Uomini! Urlò di nuovo voltandosi verso la montagna ma in quel momento il suono di un corno eccheggiò in tutta la valle e a quel suono un urlo congiunto dei Varyag avrebbe scosso i cuori degli imperiali e dei quattro avventurieri mentre quei guerrieri si mossero per fare qualcosa di non meglio precisato. Ci fu giusto qualche secondo di inconsapevole attesa mentre i guerrieri allargavano la loro formazione, prendendo le proprie armi e colpendo il terreno. A quel punto, Brann prese ad indietreggiare lentamente, sussurrando a quelli più vicini a sè. Correte...

    Dopo quattro passi nella neve, si voltò deciso, urlando a pieni polmoni. CORRETE!

    La montagna sopra di voi cominciò lentamente a sfaldarsi, un intera parete di neve cominciò a venire giù lenta ed inesorabile quasi come se il monte stesse crollando su voi stessi. La bianca neve cominciò ad accelerare con fragore e tremore inauditi mentre un immensa valanga cominciava a formarsi sulle vostre teste, pronta a seppellirvi. Gli imperiali presero a muoversi allarmati, Grayon richiamava a gran voce i propri uomini provando a tirarli fuori da quella trappola mortale. Brann si voltava sporadicamente mentre correva giù per il costone, assicurandosi che gli altri tre lo stessero seguendo. In quel momento, oltre il fragore assordante di tonnellate di neve che vi inseguivano, sarebbe stato vagamente udibile il ruggito del drago sopra le vostre teste. La creatura vi sorvolava ad una cinquantina di metri, guardando giù versa la vostra fuga disperata. Brann alzò gli occhi, senza smettere di correre.

    Il drago sarebbe stata l'ultima cosa che avreste visto prima che il cielo diventasse buio nella vostra tomba ghiacciata.











    To be continued...

    Fate tutti un turno conclusivo e postate la valutazione per il sottoscritto. Commenti conclusivi e accomiatamenti nel mio ultimo post di valutazione e rewards <3

    CITAZIONE

    SCADENZA SABATO 19 DICEMBRE ALLE 23:59


    Prima che vi facciate venire un colpo, ecco un estratto dell'incipit della seconda parte della quest!

    CITAZIONE
    Potete a malapena comprendere che il vostro corpo si sta muovendo, ma non siete voi. La vostra coscienza indugia come una flebile lingua di fuoco sopravvissuta ad una notte gelida e ventosa che resiste sulla legna incenerita. Il freddo e il peso della neve ha annullato i vostri sensi, impossibile dire quanto tempo siate rimasti lì sotto. Gli occhi distinguono una luce flebile mentre vagamente vi rendete conto di star risalendo.

    Poi tutto insieme come un esplosione di luce e calore, il fulgore del sole vi accieca mentre figure alte si agitano intorno a voi. Il cielo non è mai stato così azzurro, l'aria mai così buona. Voltate il capo, siete a terra sdraiati supini ancora su quella maledetta neve. Il freddo ha lasciato il posto ad un innaturale caldo ipotermico. Mentre gli occhi sfarfallano e rimettono a fuoco il mondo, potete notare uno, due, tre, i vostri compagni sdraiati accanto a voi, pallidi come la morte. Ansimavate, avidi di aria e di vita, i vostri sguardi si sarebbero incrociati e forse gli occhi si sarebbero riempiti di lacrime incandescenti mentre ringraziavate di essere scampati alla morte, sebbene forse non vi rendiate ancora conto di avere già un piede nella fossa a causa dell'ipotermia.

    Mentre la coscienza di voi tornava, avreste avvertito dei passi attorno a voi. Gente in piedi che discuteva tra loro, non riuscite a capire su cosa. Voltandovi un ultima volta, avreste visto l'apparenza di quelli che vi avevano appena salvato la vita.

    maxresdefault
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Neuromancer

    Group
    Administrator
    Posts
    5,287
    Location
    Berlin Sprawl

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri

    Necropolis - Eterno Riposo
    Yves stava per ribattere alle parole di Grayon come avrebbe fatto con una novizia delle Guerriere, o come Rafi avrebbe risposto a lei se avesse osato ribattere uno dei concetti fondamentali degli insegnamenti di Gea, ma Brann la precedette rivelando forse dettagli ben più importanti di quanto non avesse fatto l'arcadiana fino a quel momento.
    Il cacciatore parlò senza mezzi termini, deciso a non lasciare dubbi sulle sue parole e sui suoi intenti. Yves si sarebbe aspettata una qualche reazione da parte della donna, ma sembrò quasi ignorare il discorso di Brann. Furono invece proprio le parole dell'arcadiana ad infastidire la donna dai capelli rossi, che sbottò quasi gridando.
    - Venire con voi? Cos'è per voi questa storia, una sorta di gioco? -
    "No, ma c'è sicuramente qualcuno che gioca alle nostre spalle; alle mie, alle tue, e a alle spalle di ogni singolo abitante di Kalendor." avrebbe voluto rispondere Yves, ma trattenne quelle parole nella sua mente.
    - La mia guarnigione non lascerà queste terre fino a quando il problema drago non sarà risolto. Il giorno in cui deciderete di tornare, non ci sarà più alcuna minaccia e voi sarete liberi di vagare per queste terre secondo il vostro personale arbitrio. Ma ora basta discorsi, è arrivato il momento... -
    - Dannazione, proprio non avete capito allora? - questa volta a scoppiare fu Yves.
    La rabbia e la tensione che l'avevano attanagliata fino a quel momento si erano accumulate dentro di lei rischiando di farla saltare in aria come una pentola sul fuoco a cui era stato sigillato il tappo.
    - Da soli non riuscirete mai a sconfiggerlo! Quella creatura è intelligente! Dev'esserci un motivo se è tornata, e come dice Brann è probabile che ci sia lo zampino di qualcuno dietro questi eventi. Anche ad Akksjar quando al termine dello scontro... - le parole le morirono in bocca quando vide che lo sguardo di Grayon si spostava da lei a ad Ukon, Brann e Giancarlo, fino ai guerrieri sulla montagna.
    - Non è... - cominciò a dire Yves, ma a sua frase fu interrotta dal suono di corni che sembravano scuoterle l'animo.
    Per alcuni istanti non si udì altro che i tintinnii delle armature dei soldati, poi un fragore, e le urla di Brann che l'incitava a correre. Dalla montana soprastante una enorme massa di neve si staccò cominciando a franare ad una velocità impressionante.
    Le gambe si mossero prima che il cervello riuscisse anche solo a processare l'ordine ed Yves si trovò a correre dando tutte le energie di cui disponeva. Non si voltò per cercare lo sguardo di Grayon alle sue spalle, non si voltò per cercare i propri compagni perché sapeva che tutti stavano già seguendo il vero leader, Brann.
    Si era fatta carico del gruppo per qualche istante e quel peso era stato sopportabile, ma tremendamente faticoso da portare. Come sarebbero potute andare le cose se Grayon avesse accettato il suo duello? E se non fosse riuscita a vincere? E se invece avesse vinto?
    Il tempo sembrò rallentare mentre i suoi piedi affondavano passo a passo nella neve. Nell'aria si sentiva solamente il rombo della valanga che inesorabile accelerava verso di loro. Un ruggito si elevò per un istante sopra tutto. Il drago volò sopra le loro teste e l'immagine dell'imponente creatura fu l'unica cosa che Yves vide prima di essere raggiunta dalla cascata di neve e finire sepolta sotto di essa.
    Respirava a fatica e non riusciva a capire se le estremità del suo corpo fossero di fatto ancora attaccate o fosse in qualche modo finita smembrata a causa della violenza dell'impatto. Tutto era buio e non sapeva se aveva gli occhi aperti o chiusi. Inoltre il silenzio, quel silenzio la stava facendo impazzire.
    Lentamente lasciò scivolare la coscienza nel legame empatico naturale, ma non trovò nulla, se non l'oblio e la pace dell'eterno riposo.


    Danni

    Ricevuti: 0
    Inflitti: 0
    Cure: 0




    Tecniche Usate

    Nessuna



    Abilità Passive

    Armi Bianche

    CITAZIONE
    Passive: Armi Bianche I
    L'utilizzatore è addestrato all'utilizzo delle Armi Bianche ed è in grado di attaccare con esse senza impaccio. L'attacco con armi bianche occupa lo Slot Azione e i danni dell'arma bianca sono incrementati di +30.

    CITAZIONE
    Passive: Silver Blade *
    La destrezza con le armi bianche è incrementata. L'attacco con Armi Bianche occupa uno Slot Rapido. Valido se non è attiva la Stance: Bastion.



    Elemento: Acqua

    CITAZIONE
    Passive: Rabdomante
    Si ha una connessione forte con l'acqua, percependone eventuali fonti o sorgenti nel raggio di 100 metri, e fino a 20 metri di profondità sottoterra.
    Si può evocare una piccola quantità d'acqua (3l) dal suolo e raccoglierla in un recipiente per qualsiasi scopo (esempio reidratare un alleato in difficoltà o ferito e aiutarlo a durare di più).

    CITAZIONE
    Passive: Fire Resistance
    Il danno che si subisce da Skill di fuoco dopo aver scalato le proprie resistenze (da armature eccetera), va ridotto ulteriormente di un terzo.



    Empatia Naturale

    CITAZIONE
    Passive: Natural Empathy
    Il portatore è in grado di alterare passivamente il processo di crescita di qualsiasi vegetazione in entrambi i versi. La manipolazione non modifica le dimensioni bensì accelera o inverte in naturale processo di crescita, facendo regredire la vegetazione a minuscoli semi o accelerandone la crescita fino alla loro massima dimensione o addirittura andare oltre fino all'avvizzimento. Il raggio d'azione della manipolazione è 30 metri.
    Le skill dell'arte segreta possono essere eseguite solo su terreno scoperto (non coperto costruzioni di legno, pietra, metallo o acqua profonda più di 2 metri)

    CITAZIONE
    Passive: Leeching Seed
    Un avversario danneggiato da una skill dell'arte segreta verrà ricoperto da una strato molto fine di semi minuscoli come polline.
    I semi assorbiranno qualsiasi effetto di talenti, abilità e oggetti che ripristinano vita o chakra. Il portatore riceverà 30% della cura ricevuta dall'avversario.
    I semi perdono il loro effetto dopo 3 turni.



    Permafrost Crystal

    CITAZIONE
    Passive: Dopo aver castato 3 skill Acqua, la quarta skill è gratuita.

    CITAZIONE
    Passive: Aumenta la resistenza all'elemento Acqua e Ghiaccio di +30.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 86 - 54 = 32

    16%


    Chakra: 55

    29%


    Posizione: S9

    Abilità:
    Enciclopedia Militare

    Discipline:
    Armi Bianche
    Elemento: Acqua

    Arte Segreta:
    Empatia Naturale

    Scheda:
    Yves Canterra
    Slot Usati:

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Auree/Stance/Effetti:
    //

    Status/Buff:
    //

    Equip:
    Spada Classe I - [20 Danno]
    Scudo Classe II - [65 Blocco]
    Armatura Leggera Classe I - [30 Blocco]
    Pozione dello Spirito - [60 Chakra]
    Permafrost Crystal



    CITAZIONE
    Valutazione Master: 4/5

    Il vero voto dovrebbe essere 3 perché ci sono state davvero troppe sviste di percorso (fortunatamente/sfortunatamente nelle fasi di combat c'era sempre qualcosa che non quadrava o per un motivo o per l'altro), tuttavia so anche che ci sono stati problemi IRL che ti hanno impedito di curare a sufficienza ogni singolo post, e complice anche il fatto che avevi tre Quest di grosse dimensioni in ballo da portare avanti contemporaneamente.
    Il voto è 3, +1 è il premio che ti meriti per essere comunque riuscito a fare tutto e farci divertire dandoci una bella storia da seguire, degli ottimi colpi di scena e l'ansia di proseguire con la prossima parte.
    Non vedo l'ora di partire con il seguito perché sta quest mi ha gasato moltissimo, anche se nelle fasi finali ero davvero in crisi sul come agire.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Principiante

    Group
    Member
    Posts
    610

    Status
    Offline
    LegendaNarrato
    Pensato
    Parlato

    Parlato Altri


    “Quindi è come temevo, il vostro comportamento è persino peggiore di quei cercatori di fama e gloria accorsi su queste terre per fregiarsi del titolo di ammazzadraghi. Siete qui per tentare di proteggere e magari ammaestrare quel flagello alato.” Disse il comandante imperiale.
    Giancarlo iniziava ad innervosirsi, quella donna non riusciva a capire che se quella bestia non era il vero problema. Di sicuro doveva essere arrivata da qualche parte, molto probablmente qualcuno l’aveva chiamata.

    “Senza offesa alcuna, figlia di Ysabeth, voglio che sia chiaro. Rispetto il vostro credo e la vostra devozione verso la terra e le sue creature, ma il sentimentalismo non c'entra assolutamente nulla in questa storia. Una creatura del genere non dovrebbe esistere, è un pericolo per le nostre città e per i nostri figli e l'unico modo di vedere la questione è con quella creatura morta o in catene.” Continuò l’imperiale.

    A quel punto Brann intervenne, cercando di far ragionare l’imperiale, ma fu impossibile.

    “Voi imperiali e la vostra convinzione di essere superiori a tutti... Tze...” Rispose stizzito Giancarlo.

    “Inutile continuare questa discussione prima, ormai è troppo tardi. La cieca fiducia nell’impero li porterà alla rovina. Ora che sono arrivati altri figli del nord le cose cambieranno.” Pensava Giancarlo.

    Dopo un momento di silenzio Yves propose alla rossa di scortarli alla spiaggia, al suono di quelle parole Giancarlo rimase perplesso, perché mai avrebbero dovuto ritirarsi e sopratutto come ci si poteva fidarsi di quelle persone?
    Quando però l’arcadiana finì la frase, Giancarlo capì che non aveva l’intenzione di abbandonare la missione, ma piuttosto l’idea era quella di riprendersi e riorganizzare le idee.
    L’imperiale non aveva ne intenzione di lasciare quelle terre ne di permettere che altri si mettessero in cerca del drago.
    Quello che accadde subito dopo avrebbe messo fine a quel battibecco che durava ormai da parecchi minuti.
    Vedendo i tre vaygr fissare intensamente la montagna la ragazza dai fluenti capelli rossi capì che qualcosa non andava, quando si girò e si accorse che un manipolo di uomini era appostato sulla montagna la sua spavalderia evaporò, lasciando solo la consapevolezza che in caso di attacco non ne sarebbe uscita viva.

    “Non so se sono amici o nemici, ma vedere questo manipolo di imperiali tremare non può fare altro che farmi sorridere.” Pensò Giancarlo.
    Un suono di corno ruppe il silenzio.

    Vogliono caricare? No aspetta quel suono potrebbe...” Non fece nemmeno in tempo a finire de di pensare, un’altro suono si udì provenire dalla montagna. Era molto simile ad un crepitio, l’uomo baffuto conosceva bene quel suono e inutì quello che stava accadendo, da li a poco si sarebbe formata una valanga che li avrebbe travolti. Giancarlo era bloccato, il suo copro sembrava non volersi muovere.

    Anche Brann aveva capito prima sussurrò qualcosa, poi urlò “CORRETE!”

    Al suono di quelle parole il corpo di Giancarlo ritornò reattivo, si giro rapidamente e urlò “VALANGA!”

    Giancarlo mise l’arma nel fodero e iniziò a correre.
    “Yogurt dove sei?” Disse Giancarlo mentre correva.
    Sentendolo chiamare il suo nome il piccolo jackalope uscì dalla tana che si era creato, e corse verso il suo padrone.
    L’uomo del nord vedendo che il piccolo gli stava correndo incontro si sentì sollevato e una volta raggiunto lo prese in braccio e accellerò il passo più che potè.
    Nonostante fosse abituato a moversi in terreni completamente innevati, non sarebbe stato in grado di sfuggire a quell’enorme ammasso di neve.
    Come se non bastasse la valanga, Giancarlo vide un ombra muoversi davanti a lui, capì immediatamente che era quella del drago. Non poteva fare altro che continuare a correre e così fece, ma non riuscì a sfuggire alla marea bianca.
    Non capì cosa stesse succedendo, l’unica cosa che sentiva era la neve intorno a lui, a malapena riusciva a respirare. Tutto attorno a lui era freddo, la stanchezza e le ferite riportate in battaglia non gli consentivano di sfurrare le conoscienze nell’arte della manipolazione del fuoco. Ormai non gli rimaneva altro da fare che sperare che la valanga lo portasse in superficie.
    Divenne tutto nero.

    “Sono ancora vivo?” Pensava. Qualcosa attorno a lui sembrava cambiare, ma non riusciva a capire cosa.
    Il tempo passava. D’un tratto una luce calda lo ricoprì.

    “Sono morto?”Pian paino iniziava a sentirni meno intorpidito.

    Riuscì a riaprire gli occhi, ma non riusciva ancora a capire cosa stesse succedendo, vedeva delle ombre dinanzi a lui. Non riusciva ancora a parlare. Chi erano quelle figure? I suoi compagni erano ancora vivi?
    Questo era quello che pensava, mente lentamente gli occhi ricomciavano a mettere a fuoco e i colori diventavano più nitidi. Con uno sforzo immane riuscì a girare il capo vedeva i suoi compagni a terra a finaco a lui. Era sicuro che fossero vivi, non sapeva come ma ne era certo. Poi perse nuovamente i sensi.

    Passive
    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo.

    CITAZIONE
    Passive: Heavy Metal
    Nonostante le grandi dimensioni, il guerriero brandisce con efficacia e letalità la propria arma. I danni dell'arma pesante sono incrementati di +30

    CITAZIONE
    Passive: Balance
    Anni di addestramento permettono al guerriero di essere stabile anche sui terreni più accidentati, senza incorrere a malus.

    CITAZIONE
    Passive: Heart of Fire I
    E' possibile aggiungere al danno di ogni skill Fuoco metà del consumo della stessa. Il danno aggiuntivo minimo è 10.



    Dati Scontro
    Potenza: 10
    Vita: 30/200

    15%


    Chakra: 70/150

    50%


    Movimenti:
    //

    Status/Buff:
    BLEED [1 Stack]

    Slot Rimanenti:
    [Azione]
    [Rapido]
    [Rapido]

    Slot Usati:
    //

    Auree/Stance/Effetti:
    Stance Armored Guard

    Cooldown
    Abilità:
    Contrattatore
    Mani veloci

    Discipline:
    Armi Pesanti
    Elemento: Fuoco

    Scheda:
    Giancarlo

    Equip:
    Spadone della Bestia Smeraldo - [45 Danno+30 Heavy Metal]
    Armatura Pesante Classe I (Blocco 40)
    Categoria: Armatura Pesante
    Classe: I
    Passiva: Immunità da BLEED/CRIPPLE

    Bear Mantle (+10 Blocco +10Res +30 Res Aqcua)
    Bear Mantle
    Categoria: Mantello
    Classe: II
    Un mantello ricavato dalla pelle di un gigantesco orso polare. La testa è ben visibile all'altezza della spalla sinistra.
    Passive: Resistenza fisica e elementale (non Acqua) + 10
    Passive: Resistenza a elemento Acqua +30
    Passive: Lo status FREEZE deve essere applicato 2 volte per avere effetto.

    Inventario:
    Pozione dello Spirito (1x)
    Pozione dell'Energia Minore (1x)
    Kireseth (0/2)
    Kireseth
    Categoria: Consumabile
    Una pozione rinvigorente che restituisce si dice sia estratta da un fiore leggendario. Può essere consumata 2 volte prima di esaurirsi.
    Effetto: Recupera +30 Vita e +30 Chakra.

    CITAZIONE
    Voto: 3/5
    La quest tutto sommato mi è piaciuta. Sicuramente essendo una quest di trama non ci potevano essere scontri epici, ma in fin dei conti le abbiamo prese e basta nello scontro finale, a prescindere dalle nostre condizioni. Il fatto di combattere un nemico che per noi sarebbe stato imbattibile, mi ha fatto capire che molto probabilemte sarebbe accaduto qualcosa. A parte questo credo che la gestione generale della quest sia stata molto buona, anche l'ambientazione e come si è sviluppato il tutto. Sappi che sono molto indeciso sul voto, per quanto mi riguarda sarebbe 3,5 ma non si può.
    Consiglio: non cercare rogne, gestisci meno quest in un colpo solo.


    Edited by doropuffo - 19/12/2015, 16:59
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Administrator
    Posts
    5,449

    Status
    Offline
    E alla fine le carte erano state svelate e messe in tavola. Quegli imperiali volevano pavoneggiarsi come i protettori del mondo, cazzate. In ogni caso non avrebbe dato molta retta alle parole che stavano volando nell’aria, era ancora intento a guardare la vetta della montagna, ad osservare i suoi fratelli d’armi che impavidi proteggevano quello che la natura gli aveva donato. Imperiosi li scrutavano dall’alto, così come Ukon scrutava loro con fierezza e rispetto, ricambiandoli di uno sguardo degno di un vero Vaygr. Gli imperiali erano agitati, impauriti, sorpresi a quella visione. Probabilmente sapevano quanto devastanti potevano essere i nordici nei loro territori natii e forse cominciavano a temere che quel versante di montagna potesse diventare la loro tomba. Ma se da un lato vi era la loro disperazione, dall’altro vi era un senso di infinita soddisfazione e gloriosa pace che riecheggiava nel cuore di Ukon e che era chiaramente visibile su quel suo viso che poche volte era stato così disteso e rilassato. Avrebbe voluto ringraziarli per avergli reso quel servigio, per avergli fatto ammirare sul volto di quella rossa il timore della sconfitta.

    Ora signorina Grayon può comprendere cosa prova un popolo quando vede le sue terre occupate da qualcuno che non aveva mai visto prima, da qualcuno che viene da chissà dove reclamando ciò che non gli spetta per natura. E’ la stessa sensazione: una sensazione che ti fa venire i nervi tesi e digrignare i denti dalla rabbia, ma che allo stesso tempo pare senza alcuna via d’uscita perché sai che avrai poche speranze di uscirne vivo. E allora si vede la differenza tra i deboli e i forti di cuore. Chi è forte, pieno di ardore e sicuro della propria causa resta e combatte, senza paura, attaccandosi a quella sottile speranza di ribaltare la tremenda situazione con la forza delle proprie spalle e della propria volontà. I deboli invece…

    Per una volta i ruoli si erano invertiti: era un rozzo ed incivile Vaygr che “sgridava” un raffinato imperiale. Ed avrebbe voluto continuare la sua ramanzina a quella spavalda e superba imperiale così piena di se, avrebbe voluto farle capire un minimo il punto di vista dei Vaygr e da dove discendeva la loro cruciale ostilità, ma non ce ne sarebbe stato il tempo. Si fidava di quei guerrieri lassù, eppure quando la terra cominciò a tremare, si rese conto che qualcosa non andava. Ed anche Brann intuì subito il potenziale pericolo, un pericolo che non poteva essere evitato. E come volevasi dimostrare quegli imperiali si misero a correre, non osarono sfidare il fato avverso. Deboli.

    E se tutti iniziarono a fuggire da quella travolgente valanga, Ukon sarebbe rimasto fermo, impassibile, statuario. Sapeva che correre era inutile. Sfuggire all’impetuosa cascata di neve era materialmente impossibile per chiunque, così sarebbe rimasto in piedi a guardare senza alcun sussulto nel cuore la neve che lo investiva. Non capiva perché quei guerrieri avessero fatto quella mossa, una mossa che avrebbe potuto mandare all’altro mondo persino i loro compatrioti, ma non aveva nulla in contrario nel morire nella sua terra natia. E comunque sotto sotto si fidava di loro e sapeva che così come lui aveva riconosciuto loro, loro senza alcun dubbio avevano capito che Ukon aveva i loro stessi avi.

    […]

    Era da molto che non provava quella sensazione di gelo ed ipotermia, una sensazione tremenda e contro cui non si poteva combattere. Non contava quanto si era abituati, ne quanto il proprio corpo era allenato o mastodontico. Ci sono limiti umani oltre cui non si può andare ed essere schiacciati sotto a tonnellate ni neve ghiacciata era uno di questi. Era sicuro che la mano scheletrica dell’Eterna Falciatrice avesse preso la sua per condurlo nell’al di là. Ma se da un lato vi era la mano della Morte, dall’altro vi erano le mani salde di uomini sconosciuti che lo stavano riportando nel mondo dei vivi, strappandolo alle grinfie dell’Eterna.

    Intontito e spossato gonfiava e sgonfiava il possente petto di aria, mentre gli occhi cercavano di combattere contro quella sensazione di opacità e vista doppia. Era sicuro che i suoi fratelli d’armi non li avrebbero lasciati morire, non loro per lo meno. Cercò di alzarsi, anche se le ossa erano così indolenzite che a stento riusciva a torcere il collo per guardare coloro che lo avevano salvato: contorse la bocca, i suoi occhi si fecero sorpresi e confusi allo stesso tempo. Era ancora scombussolato o ci vedeva bene!? Quelli, quelli non assomigliavano per niente ai suoi fratelli d’armi! Volti rigati, cicatrizzati, pelle secca e rugosa. Sembravano più zombie che uomini.

    CITAZIONE
    VOTO: 5
    Onestamente non capisco cosa si sarebbe potuto pretendere di più. La missione si è svolta per tutto il tempo in un clima epico e misterioso. Ogni incontro e scontro con gli imperiali è stato dettato da una nostra precisa scelta di direzione. In più c'è da dare atto a Ryuk che è riuscito a dare spessore ed importanza ai nostri personaggi (che sono tutti ai primi livelli), facendoli entrare in contatto con personaggi molto più forti come un drago ed un generale, affidandogli un compito di importanza mondiale. I colpi di scena non sono mancati, soprattutto nel finale. E per come la vedo io Ryuk è stato bravissimo nella gestione dei tempi visto che aveva tre grosse role aperte e so per esperienza quanto sia difficile gestire con post di qualità missioni tanto pesanti, qualche ritardino ci sta, contando che per lo più è stato un razzo. Sarà che forse in questo contesto il mio pg ci sguazzava benissimo, ma davvero a me la missione ha emozionato dall'inizio alla fine, non avrei potuto chiedere di meglio. Bravo.
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    5,804

    Status
    Offline

    VALUTAZIONI



    Eccoci qua gente.

    Dunque, è stata una bella quest che tutto sommato è riuscita ad andare in una direzione che ha divertito tutti e spero ispirato al punto giusto. Vi posso garantire che poteva seguire strade diverse in più punti: per esempio, se foste andati nella foresta avreste incontrato i Vaygr e i risvolti finali sarebbero stati completamente diversi. E' questo però il bello delle scelte, producono risultati inaspettati.

    Sono contento che la trama e il senso di sfida sia stato gradito e chiedo scusa per le sviste e alcuni ritardi, non ricapiterà che mi accolli tanto lavoro in contemporanea, loggiuromalissimo.


    RICOMPENSE

    Meriti, GOLD e oggetti: Nessuno per il momento dato che siete "ancora" in quest. Bonus eventuali li rimandiamo alla fine della seconda parte.

    Valutazione collettiva:
    Puntualità +1: Voglio premiarvi tutti per essere stati davvero impeccabili. Bravissimi.
    Tattica +1: Sinergia incredibile, specie tra Yves e Ukon, e devo dire che siete riusciti a gestirla egregiamente on game senza sfociare in alcun tipo di metaplay, giustificando determinate azioni con coerenza e lealtà. Giancarlo ha ricoperto un ruolo marginale ma la sua build è impressionante, danni di burst e AoE importanti e fondamentali a più riprese negli scontri. Valutazione molto positiva.

    Valutazioni individuali:

    CITAZIONE
    Silver exp totale: 9 exp
    Grammatica: +2
    Interpretazione: +2
    Strategia: +2
    Lunghezza: +1
    Giudizio: Yves è ormai una certezza. In ogni role sei sicuro di ritrovare la stessa profondità, gli stessi tormenti, la stessa Yves. Riesci a far sentire tutto il passato e il presente del pg e questo le da spessore e credibilità. L'arte segreta ha letteralmente salvato la situazione da sola in ben due occasioni e questo non può che far pendere l'ago della bilancia dalla tua. Perfetto.

    CITAZIONE
    Mrxxx exp totale: 9 exp
    Grammatica: +2
    Interpretazione: +2
    Strategia: +2
    Lunghezza: +1
    Giudizio: Ukon è una sorpresa. A te va il merito di aver preso uno degli archetipi più semplici in assoluto, ovvero il bruto poche parole e tutto distruzione e sangue e dargli vita mostrando comunque l'umanità e le motivazioni alle sue spalle. Unica cosa: dato che di solito calchi parecchio i presupposti rudi, brutali e "ignoranti" del tuo pg, alcune uscite di dialogo e altre riflessioni potrebbero lasciare un pochino perplessi. Non che non siano credibili, tuttavia disorienta un poco facendo apparire Ukon alquanto colto per certi versi. In effetti può andare bene già così, però è una sensazione che non riesco a scacciare. Ottimo comunque.

    CITAZIONE
    Doropuffo exp totale: 7 exp
    Grammatica: +1
    Interpretazione: +1
    Strategia: +2
    Lunghezza: +1
    Giudizio: Giancarlo sta trovando una propria identità. L'animaletto di certo fa emergere un lato tenero nell'uomo che dimostra anche una certa semplicità nei modi e nei pensieri che devo dirti mi piace tantissimo. E' un personaggio interessante, con un passato da vaygr puro in un pittoresco villaggio che ha lasciato un segno importante nella sua identità. Tuttavia voglio incoraggiarti ad approfondire perché nei tuoi post oltre alle azioni estetiche e le reazioni visibili si capisce poco di ciò che motiva Giancarlo sotto la superficie. Citi spesso il tuo passato nel villaggio, ma a parte qualche citazione verbale e delle motivazioni stringate non si comprende quanto e come abbia influito sul pensiero introspettivo del pg. Puoi sfruttare meglio il narrato per spiegare la psiche di Giancarlo, specie nel contesto di reazioni e scelte specifiche. Sei migliorato tantissimo, voglio dirtelo, e nei post principali lo hai fatto questo, ma non guasterebbe qualche introspezione in più ecco. Inoltre occhio a rileggere meglio i post, ci sono ancora errori residui di distrazione ma nulla di grave. Nulla da dire invece sul comportato tecnico/strategico. Letale ed efficace. Bravo anche tu.




    AL MASTER:
    +4 exp: Media valutazione
    +1 exp: Odissea
    +1 exp: 3 o più giocatori
     
    Top
    .
72 replies since 12/10/2015, 21:12   1715 views
  Share  
.