[ARENA] Garreth VS Ukon

Sino ad ora si era beccato più insulti che acclamazioni in quell’arena. Persino per il pubblico di Varyag il suo modo di combattere noncurante delle regole ne della dignità dei propri avversari era giudicato rozzo, crudo, sanguinario e barbaro oltre ogni limite e sopportazione. Per due settimane consecutive infatti aveva frantumato corazze, inflitto colpi letali e trucidato persone. I giudici dell’arena non sapevano più come trattarlo dato che lui continuava ad infierire sui corpi degli sfidanti anche dopo che questi si dichiaravano sconfitti. Per lui non vi era vittoria che non contemplasse la morte. Così, per sbarazzarsene una volta per tutte, avevano deciso di darlo in pasto ad uno dei più feroci gladiatori che avessero, un criminale per l’esattezza. E che voi ci crediate o meno, Ukon, appresa la notizia, fu felice come una pasqua.

Quella volta infatti, entrando all’interno del sanguinario teatro, non aveva ricevuto solo fischi ed ingiurie da parte della folla, ma anche applausi e grida incitanti alla violenza. Probabilmente per il pubblico era un piacere sapere che due sgradevoli bestie come quelle finalmente si potessero estinguere da sole. Eppure il nostro pelatone aveva interpretato il cambio di atteggiamento della gente come un meritato riconoscimento delle sue doti gladiatorie conquistato sul campo di battaglia. Per questo motivo, mantenendo comunque il suo sguardo bruto e la sua fiera espressione sprezzante, incazzosamente disgustata oserei dire, si sarebbe caricato ulteriormente ruggendo come un pazzo verso il viso pallido del suo sfidante.

L’aspetto autoritario e severo di quest’ultimo non lo intimidiva affatto. Al contrario. Infiammava ancor di più il suo animo già di per se esplosivo. Così come lo avrebbe fatto ancor più infuriare la vista del suo stesso sangue. Già perché il muso pallido non gli avrebbe nemmeno concesso il tempo di sfoderare le armi che sarebbe immediatamente partito all’attacco, prendendolo completamente alla sprovvista.

Il pelatone incassò un duro colpo sul suo possente petto che lo fece sbalzare all’indietro, aprendogli uno squarcio non indifferente. Fu solamente grazie alla sua prontezza di riflessi, unita a muscoli che lo tenevano ben saldo sul terreno, che riuscì a non sbilanciarsi troppo all’indietro e a muovere il collo quel tanto che bastava per eludere il secondo, assai più letale, affondo di spada.
[Danno Subito: 50]
[AZIONE+RAPIDO - Schivata]

[RECUPERO]

Digrignò i denti e grugnì rabbioso, cercando di tenersi per se il bruciante dolore. La sua forte mano nel mente aveva già sfoderato la robusta ascia da guerra, impugnandola d’istinto.
[RAPIDO – Equip. Arma Pesante]

Avrebbe cercato di sfruttare il momento di impeto e la rotazione del proprio corpo per abbattere sullo sfidante un fendente tra spalla e collo, proprio sulla clavicola del braccio dominante.
[AZIONE – Action: Opportunity Swing]
Danno Totale = 10 (Potenza) +40 (Danno Arma) +30 (Passive: Heavy Metal) = 80



E se fosse andato a segno, il colpo non solo avrebbe prosciugato parte dell’energia vitale del nemico, ma avrebbe instaurato anche con la sua anima un collegamento molto particolare. Un collegamento capace di prosciugargli completamente le energie alla lunga.
[Passive: Draining Touch]
[RAPIDO – Skill: Chakra Link]
[Aura: Chakra Absorbtion]



..Dicono che tu sia un criminale..

Avrebbe pronunciato con quel suo vocione gretto e profondo, mentre un sadico sorriso si dipingeva sul quel volto scanalato da rughe e cicatrici e contornato da occhi bramosi di crudeltà. Tuttavia non vi era ostilità nelle sue parole. Al contrario era la curiosità a guidare il suo animo, perché sapeva che in fondo anche lui poteva essere considerato un criminale agli occhi dell’Impero ed ora che aveva trovato un Varyag purosangue come lui, voleva sapere se condividessero lo stesso odio.

Fu uno scambio di colpi davvero serrato per essere un inizio di scontro, dove invece ci si aspetterebbe di vedere i duellanti studiarsi a vicenda. Nessuno dei due sembrava prevalere sull’altro per il momento. Anzi. A dirla tutta si somigliavano molto, sia nel modo di combattere e sia nel modo di ragionare, tant’è vero che le parole del pallido sfidante ebbero l’effetto di scatenare in Ukon una fragorosa risata. Talmente chiassosa e prorompente che per un attimo fu capace di azzittire quelle urla fastidiose provenienti dagli spalti.

Faccia sbiadita!

Esordì sfacciato puntandogli l'ascia contro.

Finalmente sento un po’ di musica per le mie orecchie! Credevo che su quest’isola si fossero tutti rincoglioniti dopo l’arrivo dell’Impero e invece vedo con grande piacere che è rimasto qualche varyag purosangue che segue ancora le vecchie abitudini.

Uccidere per proteggere e garantirsi un proprio diritto era più che lecito nella secolare tradizione varyag. Era quasi un dovere farsi giustizia da soli e dare una mirabile punizione a chi non rispettasse le proprie terre o i propri averi. Usanza barbara per alcuni, ma con un effetto decisamente deterrente per chi volesse appropriarsi ingiustamente delle proprie cose. Eppure, stando alle parole di quell’uomo, l’Impero sembrava aver stravolto e sovvertito persino questa usanza, altrimenti non si sarebbe spiegato l’appellativo di criminale che gli era stato cucito addosso.

Da quando è arrivato l’Impero non si può essere più certi di niente purtroppo. Scommetto che sono stati loro ad incolparti ingiustamente.

Cercava il suo assenso, cercava un alleato. Non dimentichiamoci che aveva lasciato Vaygrjord proprio per trovare altri guerrieri che si unissero alla sua causa. L’arena era solo un pretesto per mettersi in mostra e per incontrare altri valorosi varyag che come lui condividevano lo stesso odio, anche se sino ad ora la sua ricerca non avevano portato a nessun risultato concreto.

Forse però si era perso in troppe chiacchere da birreria e l’avversario ne approfittò per fargli piovere addosso una scarica di fulmini davvero insidiosa. Era da tempo immemore che non veniva colpito da un sortilegio simile, tanto che fu costretto a genuflettersi mentre attendeva che lo spasmo indotto ai possenti muscoli celasse. Digrignò per la seconda volta i denti e questa volta fu costretto ad emettere un lamento molto più rumoroso del primo.
[Danno Subito: 40]
[Chakra Extra: +10 +20 +8 +4 +4 +10 = 40]

[RECUPERO]

Il lato positivo di tutta quella faccenda era che l’avversario aveva speso parecchie energie e lui, tutta quell’energia dispersa nell’aria, l’aveva utilizzata per ricaricarsi. Più avrebbero combattuto e più si sarebbe fortificato. Questo era lo spaventoso segreto del gigante pelato. Tuttavia, il cambio di espressione che sarebbe susseguito sul suo volto, non era dettato dalla consapevolezza di essere in vantaggio, bensì dalle stupefacenti parole che ancora una volta uscirono dalla bocca del suo interlocutore. Prima aggrottò le ciglia confuso, poi inveì con veemenza.

C-come!? Come fai a conoscere quella donna!?

Non era facile prendere Ukon completamente alla sprovvista: si sentiva come un pollo incalzato nello spiedo. E davvero non sapeva come spiegarsi una tale premonizione. Un senso di irrequietezza si fece largo nel suo animo orgoglioso, come quando si era trovato per la prima volta di fronte alla grandiosa Marlenee. Un brivido gli percorse la schiena, come se investito da un'onda di gelo pungente e penetrante. Cercò di scrollarsi di dosso quella spieacevole sensazione rispondendo con la sua tipica faccia tosta.

No! Non è lei a mandarmi se questo è ciò che vuoi veramente sapere!

Prese fiato. Si rialzò in piedi.

Tuttavia esigo sapere come diavolo tu faccia ad essere a conoscenza del nostro incontro! E bada di spicciarti a parlare se non vuoi essere torturato a morte!

E se non si era ancora capito, per rimarcare il concetto finale, sarebbe partito alla carica, macinando velocemente i metri che li separavano, per sferrare sull’avversario un fendente d’ascia orizzontale caricato di chakra, con l’intento di squarciargli l’addome.
[Movimento gratuito] = 5m (da L9 a J9)
[Skill: Wind Extention]
[AZIONE+RAPIDO – Skill: Vile Assault] + [Skill: Chakra Release]

Danno Totale = 10 (Potenza) +40 (Danno Arma) +30 (Passive: Heavy Metal) +40 (Skill: Chakra Release) = 120 danno fisico



Avrebbe subito un leggero contraccolpo elettrico ma ciò non gli avrebbe evitato di distanziarsi balzando all'indietro, in attesa di risposte.
[Aura: Go with the Flow] + [RAPIDO - Skill: Leap] = 15m (da J9 a P9)

Furono rivelatrici le parole di quell’uomo, soprattutto perché gli avevano dato un suggerimento di fondamentale importanza circa i segreti custoditi gelosamente all’interno della Necropoli. Forse lo aveva fatto inconsciamente e senza accorgersene, tuttavia, stando a ciò che sosteneva, il suo potere di Rubanime era simile al potere di quegli zombie viventi. Talmente tanto che era persino convinto fosse stata Marlenee in persona ad averlo addestrato e poi mandato a cercare.

..mmm..

Mugugnò pensieroso senza staccargli gli occhi di dosso. Occhi severi e scrutatori perché ancora non sapeva se fare affidamento su quelle informazioni o meno. Ukon infatti, a differenza dei suoi compagni di ventura, non aveva assistito in prima persona alle manifestazioni di potere dei membri del Consiglio, ergo non poteva sapere esattamente in cosa consistesse essere esposti alla loro malia. Doveva però ammettere che poco fa, per un infinitesimo attimo, aveva provato la stessa spiacevole sensazione di gelo alle ossa che aveva provato al cospetto di quei tre esseri secolari. E non poteva trattarsi di una semplice coincidenza ne di banale suscettibilità. C’era per forza una connessione tra quel tizio e la Necropoli.

Per quale ragione avrebbe dovuto valutare il tuo operato?

Chiese con irruenza. Fu la prima domanda che gli venne in testa, ma in realtà voleva solo trovare del tempo per spremere ulteriormente le meningi del suo capoccione pelato. Non ci era abituato. A guardarlo in questo momento sembrava come guardare un gorilla che non sapesse come raggiungere un casco di banane su un ramo troppo in alto. E purtroppo per lui questa volta non poteva abbattere la pianta, perché rischiava che la pianta stessa gli cadesse addosso.

Se quel tizio infatti poteva disporre di un potere che rasentava l’immortalità, avrebbe dovuto conservare le energie il più a lungo possibile. Forse, come lui era in grado di assorbire le energie vitali dei suoi sfidanti ed usarle a proprio vantaggio, quello poteva fare altrettanto ed utilizzarle per mantenere sano ed immacolato il proprio corpo nel corso di una battaglia. Ma queste erano solo congetture fittizie. Ciò che era certo era che prima di torturarlo per carpirgli tutte le informazioni che necessitava, doveva capire se avesse di fronte un potenziale alleato o un rivale.

Senti un po’ muso bianco! Ti faccio un’offerta che non potrai rifiutare! Io ti tiro fuori di qui e tu mi darai tutte le informazioni che disponi riguardo alla Necropoli!

Non si era dimenticato di Brann, il suo amico di lunga data. Con le informazioni che disponeva forse sarebbe riuscito a salvarlo o a vederci più chiaro riguardo la faccenda del Drago. Tutta la questione imperiale per il momento passava in secondo piano.

Allora, ci stai!?

Più che una proposta sembrava una minaccia. Soprattutto se si dava credito a quel suo tono intimidatorio e al suo sguardo feroce. Nell’attesa di una risposta avrebbe sfoderato lo scudo riposto dietro la schiena per piazzarlo davanti al corpo, mentre assumeva una posa più abbassata e difensiva, con l’ascia alzata sopra la testa.
[RAPIDO – Equip. Scudo]
[Stance: Bastion]

Entrambi si erano presi una pausa dai serratissimi ritmi iniziali, sia per respirare e sia perché incuriositi l’uno dall’altro. Era ora di rifarsi sotto, per questo cautamente si sarebbe mosso in avanti, protetto dal grosso scudo, ed avrebbe attivato la sua aura prosciugante.
[Movimento Gratuito] = 5m (da P9 a N9)
[Aura: Chakra Absorbtion]

Quanto tempo era passato dall’ultima volta che era stato pervaso da una sensazione di lancinante spossatezza? Qual’era l’ultima volta che il suo corpo portava segni di ferite tanto gravi e profonde? Perché questa volta i suoi possenti muscoli avevano ceduto? L’avversario arrivò come un fulmine e l’agguerrito pelato, incredibile a dirsi, non riuscì ad opporsi a cotanta maestria nell’utilizzo della spada. Riuscì a fermare il primo colpo frapponendo lo scudo alla spada di quello, ma l’elettricità concentrata su quest’ultima venne comunque trasmessa alle sue viscere. Così, preoccupato da quelle scariche inebrianti, ebbe appena il tempo di eseguire una barriera magica che assorbisse l’energia elettrica di cui erano composte. Ma anche così facendo non sarebbe bastato per proteggersi dalla sfuriata del muso pallido, il quale si stava abbattendo su di lui come una tempesta dalla violenza inaudita, una tempesta capace di diroccare un intero porto. Due dei suoi fendenti lo colpirono in pieno, squarciando la corazza e penetrando profondamente nelle sue carni.
[RAPIDO – Action: Parata con Scudo]
[RAPIDO – Skill: Drain Shield]
[Chakra Extra: 8+15 = 23]
[Danno Ricevuto: 30+20+50+50= 150 + PARALYZED]

Ukon cadde in ginocchio, con un tonfo sordo, pesante. Le braccia vennero disciolte lungo i fianchi, con la mano che appena riusciva ad impugnare l’elsa dell’ascia anch’essa abbassata verso il basso, inoffensiva. Sul suo volto la rabbia guerriera che lo contraddistingueva aveva lasciato posto ad un’espressione incredula, sbigottita. I grandi occhi erano rimasti spalancati ad osservare il suo nemico, la bocca leggermente aperta ansimava. Forse risaliva ai tempi della guerra l’ultima volta che si era trovato le vesti inzuppate del proprio sangue. Era una sensazione strana quella che lo stava pervadendo, mentre il liquido che usciva dalle proprie vene si riversava prepotentemente sul terreno. Era davvero insolito trovarsi dall’altro lato, dal lato degli sconfitti, di quelli che stavano per ricevere il colpo di grazia. Era orrendo sapere che la propria vita era rimessa alla grazia o alla ferocia del proprio aguzzino.

[RECUPERO]

Un rigo di sangue gli uscì dal lato della bocca, sino a sgocciolare. Il corpo era paralizzato, non rispondeva più a nessuno stimolo. Quella fottuta elettricità era stata la sua condanna. Dannato zombie vivente. Aveva utilizzato uno sporco sotterfugio per vincere. Ma si sa che il guerra ogni metodo è lecito per salvare la pellaccia. E allora onore a lui, ma non si sarebbe di certo messo a pregare pietà ne a frignare come un debole. Stoico e fiero, avrebbe tenuto alto il collo e gli occhi fissi sul suo nemico, quasi volesse ancora sfidarlo, senza aver paura di quello che sarebbe stato il suo giudizio finale. Nemmeno di fronte alla possibilità di morire Ukon aveva intenzione di piegarsi o di venire meno al suo codice di condotta. Perché è di fronte alla morte che si vede chi è un vero uomo. E Ukon era un fottuto guerriero: un guerriero non china mai il capo sino all’esalazione del suo ultimo respiro.

Ma non sarebbe stato quello il giorno in cui avrebbe raggiunto il Pantheon degli dei immortali. Quel Garreth aveva accettato la sua proposta di collaborazione. Aveva trovato un alleato alla fine. E poi, non avrebbe di certo abbandonato questo mondo cadendo come un uomo comune. No signori miei.

UUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un ruggito, un ruggito che pareva un lamento disperato irto di furia ed orgoglio fece vibrare l’aria alzandosi sino al cielo. Il dolore non lo avrebbe fermato, la vista appannata nemmeno. Come un morto che risale dalla propria tomba, così Ukon si sarebbe rimesso sulle proprie gambe. Lo sforzo era epico e colossale, tanto che le vene sul suo collo parevano esplodere per quanto fossero gonfie e i nervi parevano sul punto di spezzarsi da un momento all’altro. Il sudore grondava dalla sua fronte e rendeva sgusciante la presa sulla sua arma, ma lui avrebbe fatto ricorso a tutte le forze che aveva in corpo per lanciare quell’ultimo disperato fendente ricolmo di tutto il suo impeto glorioso.
[RAPIDO – Skill: Wind Scythe] + [Skill: Chakra Release]
[Danno Inflitto = 20 (Skill: Wind Scythe) +23 (Skill: Chakra Release) = 43 danno magico]


E, non sarebbe finita qui, perché dandosi tutto lo slancio possibile sarebbe balzato sopra al suo avversario per cercare di schiantargli l’ascia sul petto. Sperava di rompergli qualche costola per lo meno.
[RAPIDO – Action: Brawl]
[Danno Inflitto = 10 (Potenza) +30 (Action: Brawl) = 40 danno fisico + CRIPPLE]
[Danno Subito: 5]

Questo, questo sarebbe stato l’ultimo attacco di Ukon il quale poi, spossato dal suo forzo estremo, sarebbe caduto faccia a terra, in una pozza di sangue, ma con un ghigno stampato sulle sue labbra. Sì, sorrideva. Sorrideva perché finalmente aveva trovato qualcuno in grado di tenergli testa, qualcuno che come lui proveniva dalla sua stessa patria, qualcuno che comprendesse i valori della sua cultura. Un varyag purosangue, l'unico in grado di sconfiggerlo. Credeva di essere rimasto uno degli ultimi dopo la guerra e invece non si erano estinti, bastava solo cercarli: c’era ancora una speranza per Vaygrjord.