[HUNT] Il Padrone dei Rami

Ho notato che ultimamente tutte le mie avventure partono da dei posti abbastanza tranquilli: il cimitero, il villaggio di quella sciocca ragazzina viziata non abituata a niente di pericoloso se non le urla del padre, un giardino abbandonato tanto vicino alla vecchia casa e poi questo posto. Devo dire però che contrariamente a quanto mi aspettassi, questo ha un po' di vita in più: di sicuro è la presenza di quell'annuncio che ha attirato anche me qua a canalizzare un po' di energie in una cittadina che forse avrebbe molte meno anime al suo cospetto. Non che la cosa mi cambi qualcosa, anche se dovrebbe perché in fondo più concorrenza uguale più rischi di non prendere la preda: sarà per questo che mi sono mossa in tempi relativamente brevi? Per evitare che me la soffino?
Anche se è difficile che non ci abbia pensato nessuno allo stesso tempo.
Onestamente parlando mi sono interrogata su come avrei approcciato la creatura, con quale intento? Ucciderla eventualmente o provare a catturarla? Non sono quasi mai stata una che badava al sottile, se mi diranno di andare e fare lo scalpo a quella cosa allora sarà così che dovrà andare: scalpo sarà. Se invece mi diranno di provare a prenderla viva, dovrò pensare a qualcosa in grado di permettermi di elaborare qualche trappola ma quello dipenderà da tanti fattori che adesso non posso considerare.
Scesa dal mio carro alle porte della città - viaggio condiviso con un paio di simpatiche persone, non ho saputo resistere ed ho approfittato alle ragazzine che stavano dall'altra parte del mio posto per dar loro qualche consiglio per far risaltare almeno gli occhi -, do quella che è la mia parte al cocchiere prima di sistemarmi il corpetto che mi fa da mezza copertura all'armatura controllando che sia ben fissata, poi mi guardo intorno dopo aver ravvivato un poco i capelli: sembra comunque un bel posto anche se non farei a cambio tra una casa qui con quella mia ad Altilantia per niente al mondo.
Volete mettere lo svegliarsi la mattina e godersi l'aria del mare? Era brutto quando c'era tempesta ma in quel caso bastava solo tenere le finestre chiuse, preparare un bagno caldo e trovare qualche modo per tenere il calore corporeo alto.

Però vedo anche tante persone a cui girano le scatole, possibile che quest'animale o qualunque cosa sia abbia dato del filo da torcere a così tante persone se sono state chiamate un po' da tutte le parti? Non posso fare a meno, dal mio punto di vista, di essere curiosa. Non mi domando se sarò all'altezza, è completamente inutile farlo e so anche che in qualche modo lo sarò.
Dovrò solo pensarci al momento opportuno.

Dovrò comunque lodare chi ha fatto le case in questo modo, devo ammettere che tutto ciò ha un che di pittoresco ed estremamente evocativo.
Quell'ometto poi che se ne stava per i fatti suoi sembrava più preparato di tanti altri: da cosa lo vedevo? Dal fatto che non fosse nervoso e stesse cercando di rilassarsi. Significava che ne aveva passate tante e sapeva come affrontare la situazione, aveva un qualcosa di differente rispetto a questo ammasso di omaccioni che probabilmente avrei potuto sfruttare in un qualsiasi modo: a dirla tutta stavo già considerando a chi potermi allacciare per provocarlo un po', ottenere qualche attenzione e di conseguenza fare un piccolo upgrade alla mia armatura aggiungendo uno scudo umano.
Però intanto partiamo da questo, magari conosce qualcuno e---uh, sembra che qualcun altro abbia avuto la mia stessa idea: lo guardo anche se non riesco ad inquadrarlo proprio per bene, posso fare la stessa cosa con lui? Rimango a qualche passo di distanza con le mani incrociate dietro la schiena ad osservare intanto la scena. Da qualche parte dovrò pur partire.

La situazione era molto più complessa del previsto...per una persona a cui interessasse qualcosa dell'aspetto morale.
Ovvero non a me.
Per l'appunto l'idea che qualcuno lo volesse vivo perché un esemplare particolare mi era passata più volte dalla testa ma anche quella che dovesse esser eliminato per via di quel fattore di pericolosità che costituiva per la popolazione e le persone che stavano nei dintorni. Ero riuscita a sentire qualcosa dall'ometto meditabondo e dal ragazzo che si era avvicinato per domandare ed il discorso non aveva fatto altro che farmi nascere una domandina in testa: cosa mi poteva far guadagnare qualcosina in più?
E non me ne vergogno, sono una donna molto materiale. A me dell'etica interessa relativamente poco, non sono io a potermi permettere dei discorsi sulla morale: se lo facessi potrei sentire il mondo intero mettersi a ridere, sassi compresi, dunque avevo accettato il fatto che non ne fossi in grado. Né in diritto.
« C'è anche chi la considera innocente. »
Mormorai rimanendo in ascolto di quel monaco...garuda, si era chiamato? Quello sembrava il suo ordine, magari prima avrei dovuto sentire anche la proposta del mandante del lavoro e del bando. Squilibrio nella regione? Potrei crederci pure, basterebbe che spiegasse il perché ed il come ed indovinate un po'? Non l'ha fatto.
Al momento, dunque, è solo una proposta come un'altra. E sentirei anche il resto se non fosse che l'immancabile pomposo che voleva fare bella figura si era messo in mezzo alle scatole e non mi aveva fatto ascoltare quella che probabilmente era la parte che mi interessava di più: il dove andare. Cercai di sbirciare oltre di lui senza nemmeno nasconderlo. « Scusa, starei cercando di origliare. »
Non ero una persona che si vergognava, il fatto però che quel tizio si fosse messo in mezzo mi fece sospirare appoggiando le mani sui fianchi. « Ma te guarda che modi hanno le persone. » Alzando lo sguardo verso di lui: fosse stata un'altra circostanza, probabilmente lo avrei indirizzato verso il mio locale ma considerando che era questa la situazione mi misi subito a riflettere.
Sembrava uno di quei tontoloni che volevano far subito bella figura per ottenere qualcosa: quanti ne avrò visti come lui? Avevo già forse guadagnato uno scudo di carne umana? « Se dovessi dare un voto, un sette te lo meriteresti. » Sorrisi appena, incrociando le braccia sotto il petto: toccare al momento non se ne parlava, però potevo giocarci un po'.
« Ma un conto è averli, un conto è saperli usare. Sei qui per quella bestia, vero? Non sembri un falegname o un manovale, tutto sommato il fisico da avventuriero ce l'hai. »
Portai l'indice al labbro, guardandomi intorno e poi verso la casa grande che stava alle sue spalle. Probabilmente dove dovevo andare per domandare.
« Sai con chi devo parlare per l'incarico? Potresti accompagnarmi, se vuoi: non so quanto una come me possa essere al sicuro qui nel mezzo. Te ne sarei davvero grata. »
Non era però nemmeno il tipo capace di suscitarmi tutto questo interesse da impegnarmi: se si dimostrava valevole, qualche complimento potevo farglielo. Però non dovevo perdere d'occhio quel ragazzo che aveva parlato con il monaco garuda, di sicuro gli aveva detto qualcosa e lo cercai con lo sguardo tra la folla.
Al momento non era ancora lontano, magari in qualche modo riuscivo pure ad incrociarne lo sguardo ed a lui sì, un sorriso gliel'avrei anche dedicato: in qualche modo mi ispirava più che questo Gastone di periferia. Uno di quei sorrisi mezzi timidi e mezzi interessati, tenendo pure la mano sul labbro inferiore per reggere lo sguardo, una di quelle occhiate da fare ad una persona che eri contenta di vedere.
Sempre se mi vedeva, certamente. Sorriso poi da rigirare in parte all'uomo, ma se quel ragazzetto non mi avesse visto non c'era modo di allungare un po' "le mani" verso Gastone. Se mi fosse venuto dietro, però, non me ne sarei lamentata: meglio che andare in giro da soli.
Non l'avrei