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Ksarashi.
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Passive: Paradigm Shift
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Passive: Fighter Dexterity *
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Equip:
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[/QUOTE]
Edited by Ksarashi - 1/7/2015, 15:54. -
.CITAZIONEScusate se ho accorciato i tempi o "spinti" verso certe direzioni. Ma dobbiamo entrare nel vivo quanto prima oppure rischiamo di non finirla più.
Nei prossimi vostri post siete liberi di agire come preferite. Se volete ad esempio già tentare di entrare dal passaggio o liberarvi della guardia fate pure. Poi muoverò l'npc nel mio prossimo post.
Ksa, tu non sei obbligato a seguirmi, puoi anche andartene, o seguirmi senza farti notare ad esempio dato che Yves ti ha detto di seguirla, ma non ti ha obbligato. In sintesi sei praticamente libero.
. -
:Karma:.
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Ysabeth
Tirò un sospiro di sollievo quando vide Yves tornare, anche se non era affatto contento di rivedere il muso di quel brutto ceffo. Era rimasto ad aspettare seduto su una delle panchine sparse per quel giardino, tormentandosi le mani mentre il tempo gli sembrava non passasse mai. Per quanto riguarda l'altra, Misaki, alla fine parlandoci capì che si trattava solo di una ragazza giovane e abbastanza svampita, di poca esperienza ma sufficiente intraprendenza. Non era certo un animo malvagio e alla fine cominciò a risultare più gentile con lei, come lo sarebbe stato con un qualsiasi cucciolo esuberante ed inesperto del proprio branco.
Tornando ad Yves, inizialmente si sorprese di notare il suo atteggiamento sfuggente e schivo. Gli sembrò un paradosso doversi nascondere così a casa propria, poi però riflettendoci capì che le guardie avrebbero mostrato una certa ostilità ed apprensione verso di lei, vedendola aggirare il cortile del palazzo dove la sorella era tenuta "prigioniera". Si dispiacque comunque di quella vista, lei che era abituata a mostrare fieramente i propri lignaggi arcadiani, reggere con orgoglio lo scudo e la spada delle prescelte e affrontare a viso aperto qualsiasi nemico della sua terra.
Quando furono vicini, fecero cerchio per cercare di venire a capo di un piano di azione. Yves proponeva di penetrare per l'ingresso secondario, più facile da forzare per la scarsa sorveglianza, ma sicuramente più lontano dal loro vero obiettivo. Karma soppesò quella possibilità, voltandosi per guardare l'ingresso principale visibile dalla posizione in cui si trovavano. Lui non avrebbe avuto problemi ad entrare da lì, pensò. Era un arcadiano e la sua tribù era abbastanza importante, questo gli concedeva una certa sicurezza e libertà. Doveva cercare di sfruttare quel vantaggio, una volta tanto che lo aveva e giocava in casa.
Se procediamo tutti e quattro per l'ingresso Est saremo sì tutti dentro senza alcun problema, ma una volta entrati sarà un inferno farsi strada fino ai piani inferiori. Cominciò a dire esponendo il problema. Io non avrei problemi ad entrare dall'ingresso principale. Arcadia è casa mia e il tempio è aperto a qualunque arcadiano o forestiero desideri onorare il tempio sacro. Passerò di lì, raggiungerò le stanze interne e vi aprirò le porte in modo che possiate raggiungermi.
Guardò quindi Yves, come indovinando che lei avrebbe obiettato per la pericolosità che comportava il ruolo che si stava accollando. Sapeva che non se lo sarebbe mai perdonato se gli fosse capitato qualcosa, ma Karma era positivo al riguardo, come sempre. Semplicemente non contemplava la possibilità di un fallimento. Per lui la giustizia trionfava sempre. Starò attento, intesi? Voi cercate di fare meno confusione possibile, scatenare un allarme all'ingresso renderebbe il resto del nostro compito impossibile.
Guardò Misaki nel dire quelle ultime parole. Come detto, era giovane per cui avrebbe potuto peccare di inesperienza, ma c'era Yves con lei per cui non si preoccupava più di tanto. Le rivolse un sorriso fiducioso e un cenno del capo come incoraggiamento. Forse non ne aveva bisogno, ma in quel frangente in quanto esemplare anziano sentì di doverglielo.
Si mosse poi, passando davanti a Torque. Qui si soffermò, piantandosi davanti a lui e guardandolo diritto negli occhi, a mezzo metro di distanza l'uno dall'altro. Era un atteggiamento intimidatorio che serviva più a mostrare che con lui non doveva tentare trucchetti, più che instillargli reale paura. Minacce a parte, prendendo parte a tutto questo ti assumi il ruolo di alfa fin quando non ci rivedremo, in quanto ad esemplare più anziano. Non mi interessa perché lo stai facendo, purché prenda sul serio questa responsabilità. Di qualsiasi sangue versato del branco che non sia il tuo risponderai a me personalmente.
Fece per andarsene, ma prima concluse. Non sarà piacevole, per te.+ + + +
Chiusa parentesi, si sarebbe acommiatato dai tre per muoversi all'interno del giardino, aggirare il grosso albero fino a portarsi presso l'ingresso principale. Lì, ostentando la naturalezza di chi sa di essere a casa proprio e di non avere nulla da temere, prese a percorrere il lungo cammino lastricato in pietre lisce naturali, così fino alla scalinata principale che portava presso il grande ingresso. Le guardie lo notarono, certo, ma come per tutti gli altri passanti, lo lasciarono entrare, non ispirando Karma alcun tipo di pericolo o intenzione malvagia.
L'arcadiano salutò tutti con il saluto comune usato ad arcadia e salite le scale, varcò l'enorme uscio, portandosi all'interno del tempio di Gea. L'androne in cui fece l'ingresso era enorme, la volta doveva essere alta diverse decine di metri e le mura ed il soffitto erano un intreccio di rami, fronde verdi e incantevoli composizioni floreali, tutto rigidamente privo di alcuna cura artificiale, solo una guidata manifestazione dello splendore naturale. Non potè fare a meno di rimanere catturato da simile bellezza in quanto estimatore del lavoro dei manipolatori della natura e dell'arte arcadiana.
Attraversò l'immensa sala passando in mezzo ai presenti, dirigendosi verso est. Fortuna che avevano realizzato, intagliata in un tabellone di legno, una breve mappa di quel piano, probabilmente in seguito all'arrivo dell'impero e così anche di turisti da tutta Kalendor, desiderosi di scoprire le meraviglie del tempio. Scoprì quindi quale poteva essere il punto di incontro più logico con gli altri, tracciando la strada che i tre dovevano percorrere per raggiungere l'interno del palazzo, scoprendo a quale varco avrebbero potuto avere rogne con le guardie. Il punto della mappa fu indelebilmente fissato nella sua memoria ed egli fu pronto a recarvisi, quando una voce femminile risuonò, rivolta verso di lui.
Non avevo idea che i riservati e rispettabilissimi monaci di Ephiora fossero estimatori della nostra arte. Esordì la voce, ma Karma esitava a voltarsi, immaginando già a chi potesse appartenere. Non esistono persone al mondo che non troverebbero la 'nostra' arte meravigliosa ed ispiratrice, ma devo precisare che io non sono un monaco Ephiorense. Sono nato qui ad arcadia e questa è la mia terra.
Si voltò quindi verso la fonte di quella voce e scorse, come aveva temuto, la figura della Prescelta di Ysabeth, colei riguardo alla quale Yves gli aveva già messi in guardia. Si avvicinava tronfia verso di lui, anche se Karma non capiva il perché. Non aveva tradito il minimo nervosismo nè dato ispirato sospetto a nessuno lì dentro. Certo, quei vestiti sfarzosi avevano dato nell'occhio, ma lui li portava con orgoglio, dato gli ultimi risvolti della propria vita. Che fosse semplicemente incuriosita da quegli abiti? C'era da augurarselo.
Un arcadiano... con addosso le vesti ufficiali dei monasteri. Una vista singolare davvero.. Commentò lei fermandosi a due passi da lui, fissandolo con sguardo penetrante e fiero. Sapeva cosa stava facendo, lui più di tutti riusciva a leggere gli atteggiamenti del corpo come pochi altri esseri umani. Era l'aria di sfida di chi sa di essere l'esemplare alfa, esigendo che gli altri del branco si prostrino a terra in sottomissione.
Beh, forse era un interpetrazione molto spinta di quel che stava accadendo, ma sicuramente non sarebbe stato il caso di sfidarla in qualche modo con atteggiamenti sfrontati, aveva riconosciuto l'archetipo e sarebbe stato cauto. Lo avrebbe fatto per Yves. Ho avuto il piacere di trascorrere qualche giorno come ospite nel monastero di Gautama. C'è molto da imparare dalla loro cultura e io ne ho tratto più di un beneficio durante la mia permanenza lì.
La donna annuì, continuando a guardarlo con calcata diffidenza. Probabilmente non aveva dei veri sospetti, forse estremamente ligia al dovere, o forse desirava mostrare a qualche straniero la fierezza delle prescelte di Arcadia. Conosceva, più o meno, la radicalità con cui alcune di essere si approcciavano agli stranieri di recente stanziatisi ad Estheltia. Era chiaro che un arcadiano visibilmente traviato da tradizioni forestiere poteva suscitare diversi sentimenti nell'animo di alcuni arcadiani, molti di questi non propriamente concilianti.
Karma sentì di dover aggiungere qualcosa, quello stallo lo stava inquietando. E loro come segno della propria benevolenza mi hanno onorato con queste vesti. E io mi sento onorato di poterle indossare, in segno di apprezzamento e amicizia. La guardò con convinzione, stanco di quel piccolo gioco di potere. Lei ricambiò lo sguardo, un pò meno dura, squadrandolo comunque dalla testa ai piedi. E sentiamo, quale sarebbe il tuo villaggio natìo? Sicuramente non Estheltia o saprei bene chi sei.
Metteva in dubbio l'appartenenza alla propria terra? C'era di che offendersi, considerando il carattere di Karma, ma egli riuscì a mantenere la calma, capendo il verso denigratorio che aveva quella conversazione. Non doveva andargli proprio giù che un arcadiano mischiasse le proprie radici a costumi stranieri. Non aveva mai pensato che la strada che aveva intrapreso potesse creargli problemi e discriminazioni persino a casa propria. Avrebbe finito per non avere un luogo da chiamare casa e questo lo spaventava, ma per il momento lo bollò solo come l'attacco borioso di una fanatica. Inoltre, avrebbe risposto con piacere ad una simile domanda.
Sono figlio di Yarisa, della corte della matriarca del Grande Branco. Mia madre è ancella della matriarca in persona. Le pianure a nord sono il mio villaggio e i grandi alberi della foresta di Thamaril sono la mia casa. Nelle mie vene scorre il sangue puro del mio branco e nessuno può mettere in dubbio ciò. Forse verso la fine aveva lasciato trapelare il suo risentimento ma quella presentazione aveva sortito un certo effetto nella Prescelta di Ysabeth che perse il tono ironico della sua espressione e riconsiderò il suo comportamento. Lo guardò per qualche secondo, l'impassibilità e la fierezza di un arcadiano autentico. Ma non poteva permettere di concedergli l'ultima parola quindi aggiunse secca poco prima di andare.
Dalle antiche foreste di Thamaril alle vette innevate di Chomandu. Il fato ti ha riservato strade davvero lunghe, figlio di Esbeth. Buona giornata e che Ysabeth ti conceda sempre forza e coraggio. E si voltò, allontanandosi senza proferir altro. Karma decise di non rispondere a quell'ultima provocazione, sollevato piuttosto che quella specie di esame fosse finalmente finito. Non sapeva quanto realmente sospettasse di lui, ma per il momento si sarebbe attenuto al piano di azione, sbrigandosi anzi a raggiungere il punto di incontro, conscio di aver perso fin troppo tempo.. -
.CITAZIONENon ho mosso il pg in quanto devo rimanere fedele al fatto che non è mai stata a Estelthia e in quanto a senso dell'orientamento fa comunque schifo. Silver, se vuoi muovere tu Misaki fallo tranquillamente, hai carta bianca.
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Ksarashi.
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Edited by Ksarashi - 6/7/2015, 16:41. -
.CITAZIONENote di Regia:
Misaki e Torque, potete agire come ritenete più opportuno. Per informazione siamo tutti a 15 metri dalla donna.
Karma, se tu segui le indicazioni del "cartello informativo che hai trovato" riusciresti ad inoltrarti per ora non visto verso un punto vicino a dove siamo noi, trovandoti comunque davanti ad un muro di rovi insormontabile. Tuttavia, prima del muro di piante troveresti una scala che scende, e ti porterebbe ad un livello sotto a dove siamo ora, dove il tempio comincia a perdere la propria componente "naturale legnosa" per diventare scavato nella roccia lungo una serie di cunicoli della quale al momento non sapresti vedere la fine.. -
Ksarashi.
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Edited by Ksarashi - 14/7/2015, 11:14. -
:Karma:.
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Di fronte ad un muro
Mentre si districava tra i corridoi dell'immenso tempio di Gea, il suoi pensieri non si discostarono un istante da Yves e l'improbabile gruppo che si era portata dietro. Non tanto perché dubitasse che lei avrebbe raggiunto in un modo o nell'altro l'interno del palazzo. Sapeva che la bionda non si sarebbe fermata fino a quando non avrebbe raggiunto le segrete del tempio (o il luogo dove supponeva tenessero sua sorella) e non ci sarebbero state guardie, prescelte, mostri orripilanti o pericoli di morte in grado di farla desistere da quell'obiettivo.
Piuttosto temeva che lei potesse abbassare la guardia di fronte ai due nuovi "alleati". Misaki poteva essere sì innocua, ma probabilmente non comprendeva ancora a pieno il pericolo a cui si stavano esponendo penetrando all'interno di uno dei posti più sacri e sorvegliati di tutta Estheltia. Non poteva nemmeno immaginare la veemenza e lo zelo con cui le prescelte e le guardie custodivano quel santuario e qualsiasi gesto ardito poteva essere facilmente interpretato come sacrilegio. In generale comunque la prudenza non sembrava una delle sue doti maggiormente spiccate e questo lo preoccupava non poco semplicemente perché Yves aveva già troppi pensieri in testa per dover badare anche all'imprevedibile capriccio di una ragazzina.
Il pirata poi. Gli si leggeva in faccia 'tradimento' da un miglio di distanza. In genere Karma sapeva leggere le persone. Non un analisi mentalista di ciò che vedeva o intuiva, era una questione di istinto. Il modo di porsi della persona, la sua anima. Queste erano cose che non si potevano nascondere ma che non tutti vedevano. Lo si può leggere dal modo in cui risponde ad uno sguardo, dal suo odore, dalla postura della schiena. Poche persone riuscivano a nascondere questo agli occhi altrui e di quelle persone Karma aveva terrore più di tutte. Fortunatamente Torque non era così bravo, tutto sommato non riusciva a smettere di sentirsi preoccupato di sapere quella canaglia al fianco di Yves. Avrebbe voltato le spalle alle due al primo segno di pericolo, questo era certo.
No Karma, fermati adesso. Yves gestirebbe quella situazione dieci volte meglio di quanto la sapresti gestire tu, si disse. In qualche modo sarebbe riuscita ad arrivare fin là, ovvero il luogo in cui gli ambienti interni si ricollegavano a-
E questo cos'è?
Un muro di foglie e arbusti intricati, una siepe invalicabile che sbarrava l'intero corridoio. Le piante erano di colore e tipo diverso rispetto a quelle che ricoprivano le mura e il pavimento. Erano più giovani, ancora lucenti e fresche per via del chakra che scorreva al loro interno. Cosa voleva dire quella barriera? Non riusciva ad udire rumori significativi dall'altro lato, forse qualche voce confusa non riconoscibile. Qualcuno aveva sbarrato quel punto, ora c'era da chiedersi se lo avesse fatto prima o dopo aver incontrato gli altri tre?
Si soffermò qualche secondo di fronte al muro vegetale. Si guardò ripetutamente indietro preoccupato che qualcuno potesse sopraggiungere da un momento all'altro. In tal caso, sarebbe stato fregato non essendoci lì alcun posto per occultare la propria presenza. Per di più, gli abiti ephioresi sarebbero risaltati subito all'occhio, mettendo in una luce sicuramente poco favorevole. Non avrebbe mai pensato che gli indumenti che indossava con fierezza potessero rivoltarglisi contro in terra natìa. Cosa avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto disfarsene? Quanto avrebbe significato questo rinnegare persone che lo avevano aiutato così tanto? Quanto avrebbe influito sul cammino di disciplina e autocontrollo che aveva intrapreso? Quanto avrebbe alimentato l'ombra nera che ancora covava dentro di sè?
Quanto, Karma, persistere in quel cammino significava dimenticare le proprie origini e la propria terra? Quesiti che non si era mai posto fino al suo ritorno ad Arcadia e lo ponevano su di una china pericolosa. Lo avevano avvertito, i monaci. Pensieri negativi e contrastanti avrebbero aggravato la sua condizione. Ma come far finta di niente di fronte a ciò in cui egli stesso credeva?
Non era il momento di questi filosofismi comunque. Doveva trovare un modo per oltrepassare quella barriera di arbusti e doveva pensarci in fretta. Ogni secondo poteva essere tempo prezioso a favore di Yves, dell'incolumità sua e di quella della sorella.. -
.
. -
.CITAZIONEScusate per l'autoconclusività di alcune cose, ma altrimenti siamo lentissimi, comunque adesso entraimo nel vivo dell'azione. Per i prossimi miei post farò prima una parte descrittiva dei nemici e dei loro movimenti ed azioni, e poi delle mie.CITAZIONE.
-
.CITAZIONEPosizione Misaki: F6
Posizione Golem: G6. -
:Karma:.
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Raccomandazioni
La fortuna era decisamente dalla loro parte e questo rasserenò un poco l'arcadiano. L'incontro fortuito con un amica tra le sorelle di Gea e il non incontro con guardie e altre grane durante il resto del percorso fu quello di cui avevano bisogno per arrivare diritti al cuore del tempio di Gea, dove Nia la sorella di Yves era tenuta prigioniera. La vista della sorte riservata alla giovane suscitò in lui rabbia e sconcerto. Era tenuta legata ad un grosso albero, sorvegliata da cinque guardie neanche fosse una pericolosa criminale.
Personalmente, rispettava ed onorava le tradizioni e il credo del suo popolo, nutrendo a sua volta fiducia nelle dee sebbene non avesse mai approfondito molto la propria conoscenza nè la propria spiritualità in generale. Riteneva che Arcadia fosse un barlume nel mondo per quanto riguarda la preservazione della natura e il rispetto degli animali, le cose più preziose al mondo. Ma vedere un simile trattamento riservato ad una innocente non poteva giustificarlo in alcun modo. Forse era vero che agivano per il bene di Arcadia, ma doveva sicuramente esserci un altro modo, che non contemplasse una simile ingiustizia.
Non appena arrivarono abbastanza vicino da fare una stima accurata della situazione, fu chiaro che Yves non aveva intenzione di risparmiarsi né di perdere tempo. Quanto aggiunto poi da Misaki rispecchiava il vero: dovevano agire adesso che godevano del fattore sorpresa, ogni secondo perso era prezioso.
Io e Yves li affrontiamo a viso aperto. Misaki, tieniti stretta al tuo colosso. Torque... Si voltò verso il pirata mentre il chakra fluiva dalla base dei piedi fin sopra alla testa, ricoprendolo gradualmente di un fine strato roccioso. Evitiamo spargimenti di sangue. Queste guardie non hanno colpe, assolvono i loro compiti. Stordirli sarà più che sufficiente.
[Attivazione: Rock Skin]
[Stance: Boei]SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEAura: Rock Skin
Si cambia consistenza alla propria pelle, guadagnano resistenza fisica ed elementale.
Res Fisica: 10 + [5 x rank]
Res Elementale: 10
[Chakra: 10 x turno]CITAZIONEStance: Boei *
Il combattente assume un portamento sfuggente predisposto all'elusività.
La schivata consuma uno slot azione.
Aveva già deciso personalmente che non si sarebbe macchiato di crimini contro Arcadia se non per salvare la vita di uno dei suoi amici, solo di ciò avrebbe risposto alla sua terra natìa, ma se avrebbe dovuto scegliere tra la propria vita e la vita di un innocente, avrebbe preferito farsi uccidere piuttosto che commettere un simile delitto egoista. Non sarebbe altrimenti sopravvissuto ad una simile azione.
Questo era il motivo per cui voleva assicurarsi che Torque facesse lo stesso. Non pretendeva che si facesse uccidere, ma a primo sguardo gli sembrava una persona opportunista e priva di scrupoli e per quanto lo riguardava, avrebbe fatto di tutto per evitare che questi commettesse qualche delitto inutile, al costo di affrontarlo di petto.
Tornando alla situazione attuale, Karma era già ricoperto della propria armatura rocciosa e dopo aver guardato serio per l'ennesima volta Torque, avanzò fino a portarsi a lato di Misaki, alla destra del golem, continuando ad avanzare per raggiungere il prima possibile l'albero al quale Mia era legata.
[Movimento Gratuito + Movimento Extra (Slot Rapido)]
[B7->F7]. -
Ksarashi.
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CITAZIONEmovimento gratuito 5m +extra 5m(rapido)+Swiftness 5m (rapido) C7----I6. -
.CITAZIONECome ho detto l'ultima volta faccio prima un riquadro in cui muovo gli avversari e uno in cui ruolo io normalmente.
Perdonatemi se ho sbagliato conti o altro ma è tutto il giorno che sto dietro al post e sicuramente mi è scappato qualcosa.Le guardie avevano intimato l'alt, ma a nulla era servito. Gli intrusi non solo non avevano deposto le armi, anzi si erano fatti avanti con aria minacciosa. Dovevano riportare l'ordine, e dovevano farlo in fretta poiché il rumore di lame ed urla che si sarebbe scatenato di li a poco avrebbe destato l'interesse dei loro superiori, e svegliato la donna legata all'albero.
Avevano le armi in pugno. Avrebbero combattuto.
Il primo a farsi avanti fu un giovane dai tratti palesemente arcadiani: pelle chiara, capelli biondi e lo sguardo serio. Indossava una semplice divisa d'apprendista, che aveva del ridicolo se paragonata a qualsiasi altra armatura consegnata ai guerrieri. Avrebbe a malapena attutito un impatto, figurarsi resistere ad un qualsiasi genere di assalto mirato.
Il ragazzo strinse lo scudo ed avanzò cauto. Incerto su cosa fare, decise di mirare al più grosso e minaccioso degli intrusi.
Guardia 1 - Spada e Scudo [Movimento Gratis 5m + Rapido - O7 --> K7]
Prima di tutto alzò la spada davanti a sé e mormorò alcune parole, ai più incomprensibili, si perché pronunciate in modo assai rapido e quasi sottovoce. L'arma fu avvolta da un alone azzurro che piano piano prese sempre più forma e consistenza, diventando di fatto un tutt'uno con la spada.
[Gratuito - Skill: Blade Extension]CITAZIONESkill: Blade Extension
[Gratuita]
Focus: Utilità
Il guerriero utilizza il chakra per estendere il potenziale tagliente della propria arma. Il prossimo attacco fisico/Skill/Action ha gittata aumentata di 5 metri.
[Chakra: 10]
[Cooldown 2 turni]
Poi si voltò verso Torque, che era distante pochi metri e menò un fendente con tutta la forza che aveva in corpo. Era distante, e probabilmente l'intruso avrebbe pensato di essere fuori tiro ed invece inaspettatamente l'aura azzurra che aveva avvolto l'arma, durante il fendente si staccò, percorrendo quei metri come se nulla fosse. Se il colpo fosse andato a segno, avrebbe avuto un impatto pari a quello di un normale fendente.
[Azione - Attacco Fisico]CITAZIONEDanno Totale: 20 (Arma) + 10 (Pot) + 30 (Armi Bianche I) = 60
Non era finita li, poiché dopo aver portato l'attacco si sarebbe messo in una posizione difensiva simile a quella usata solitamente da Yves. Guardia alta, e scudo ben piantato davanti al corpo, in modo da essere pronto in caso di necessità.
[Stance: Bastion]CITAZIONEStance: Bastion
L'utilizzatore usa una posizione di guardia tenendo lo scudo alzato davanti a sé. Una parata con scudo in questa stance costa uno slot rapido.
Come galvanizzati dall'azione del loro compagno, le altre due guardie poste più indietro si mossero sfruttando un modo di muoversi particolare, per arrivare quasi a fianco del giovane armato di spada e scudo.
Anche loro vestivano abiti leggeri e totalmente inadatti ad una situazione come un vero combattimento, ma le armi che impugnavano erano affilate e pericolose.
Guardia 2 - Pugnali [Stance: Catlike --> 10M + 5m Rapido Extra --> K8]
Guardia 3 - Pugnali [Stance: Catlike --> 10M --> M5]
Quello più lontano, rendendosi conto di essere svantaggiato rispetto ai compagni, decise di afferrare uno dei suoi pugnali e scagliarlo con forza contro lo stesso avversario attaccato dal compagno. Tuttavia prima di questo avrebbe fatto fluire un po'della sua energia attraverso l'arma, creando un sottile filo di chakra, che gli avrebbe permesso in seguito di recuperare agevolmente l'arma.
Guardia 3
[Gratuito - Chakra Thread]CITAZIONEAction: Chakra thread
[Gratuita]
L'utilizzatore può utilizzare una parte del suo chakra per legare un filo energetico all'arma lanciata, permettendo di recuperarla gratuitamente. Da applicare prima del lancio dell'arma. L'arma sarà utilizzabile durante il prossimo ATTACCO.
[Chakra: 5]
[Una arma per turno]
[Rapido - Knife Throw]CITAZIONEAction: Knife Throw
[Rapido]
L'utilizzatore può lanciare un'arma leggera contro un bersaglio entro un raggio di 25 metri.CITAZIONEDanno totale: 10 (Arma) + 10 (Pot) + 30 (Rogue) = 50
Il secondo invece, che era ormai affiancato al guerriero con spada e scudo, non riuscì a resistere all'idea di dare il suo contributo. Tuttavia la giovane età e l'inesperienza gli giocarono un brutto scherzo, dato che si dimenticò di applicare il filo di chakra prima del lancio, vedendo il proprio pugnale sibilare verso il bersaglio, senza possibilità di recuperarlo.
Guardia 2
[Rapido - Knife Throw]
Il suo bersaglio non era lo stesso del collega, ma l'altro intruso robusto e che ora sembrava aver fatto qualcosa di pericoloso dato che la sua pelle sembrava ricoperta da uno strato di roccia.CITAZIONEDanno totale: 10 (Arma) + 10 (Pot) + 30 (Rogue) = 50
I due maghi invece erano lontani dall'azione, ma non meno pericolosi. Si avvicinarono all'albero con calma e si scambiarono uno sguardo d'intesa ed un losco sorriso mentre armeggiavano con i grossi tomi che tenevano in mano. Iniziarono a cantilenare qualcosa, prima sommessamente, poi sempre più forte.
Nessuno avrebbe saputo dire che cosa stessero facendo, ma una cosa era chiara: non prometteva niente di buono.
Mago 1 [Movimento Gratuito 5M --> Q8]
Mago 2 [Movimento Gratuito 5M --> Q6]CITAZIONERiepilogo Generale Nemici
Guardia 1 - Spada e Scudo
Vita: 100%
Chakra: 90%
Slot Usati: Azione (Attacco su Torque) + Rapido (Movimento Extra)
Slot Rimasti: Rapido
Guardia 2 - Pugnali
Vita: 100%
Chakra: 100%
Slot Usati: Rapido (Knife Throw su Karma) + Rapido (Movimento Extra)
Slot Rimasti: Azione
Guardia 3 - Pugnali
Vita: 100%
Chakra: 95%
Slot Usati: Rapido (Knife Throw su Torque)
Slot Rimasti: Azione + Rapido
Mago 1
Vita: 100%
Chakra: 100%
Slot Usati: //
Slot Rimasti: Azione + Rapido + Rapido
Mago 2
Vita: 100%
Chakra: 100%
Slot Usati: //
Slot Rimasti: Azione + Rapido + RapidoCITAZIONE. -
.CITAZIONEPosizione Misaki: G6
Posizione Golem: J7.