La Figlia del Fuoco - Parte I

Gli attacchi delle guardie erano andati a buon fine quasi tutti, ma di certo non erano preparati a subire l'offensiva che gli invasori avevano preparato per loro.
Misaki aveva spostato con rapidità il Golem, portandolo davanti al povero ragazzo con spada e scudo, che istintivamente si ritrasse vedendo il colosso di roccia alzare un pugno verso di lui. Fortunatamente il colpo non era mirato alla guardia alla sua sinistra, ovvero quella che aveva lanciato il pugnale contro Karma. Questa non era minimamente preparata a subire l'attacco e si prese in pieno petto il colpo del Golem.
Nascosta dalla mole della creatura rocciosa, Misaki aveva scagliato due rapidi proiettili di chakra che si infransero sonoramente sul volto del malcapitato, che ruzzolò a terra. Infine lo scudo di Yves scagliato con forza gli piombò addosso come una scheggia, lasciandolo stordito e vulnerabile.
Karma evitò tranquillamente il pugnale e scattò invece diretto contro il giovane armato di spada e scudo. Questo si riparò dal primo colpo sfruttando la protezione offerta dallo scudo.
Guardia 1 - Spada e Scudo [Rapido - Parata con Scudo]
Tuttavia non riuscì ad evitare all'arcadiano di sfruttare la difesa come offesa, che lo sfruttò letteralmente come trampolino di lancio per attaccare la guardia alla sua sinistra. Questo ormai stordito dal colpo di Yves a dalla serie ricevuta dal Golem e Misaki non riuscì ad evitare di essere colpito dal calcio di Karma e finire definitivamente al tappeto.
Torque invece subì il primo colpo della guardia armata di spada e scudo, e parò senza difficoltà l'attacco del pugnale, che venne immediatamente recuperato dal suo possessore grazie al filo di chakra che vi aveva annesso.
Senza farsi pregare il pirata si era spostato in basso, colpendo con forza e decisione le due guardie. Mentre il giovane armato di spada e scudo riuscì in qualche modo a resistere finendo comunque a terra in modo rovinoso, la sorte del suo compare fu ben diversa.
Si udì un sonoro rumore di ossa rotte e dalla bocca del malcapitato si levò un mugugnio strozzato mentre la falce del pirata lo colpiva di piatto sul torace. L'uomo cadde a terra sul posto in maniera palesemente innaturale. Del sangue prese ad uscire dalla sua bocca, decretando che quell'uomo era prossimo a lasciare quel mondo.

Resosi conto della pericolosità degli avversari, la guardia più lontana, ovvero quella che non aveva ancora subito alcun attacco, fu tentata di darsela a gambe, in particolar modo dopo aver visto che fine aveva fatto il suo compare. Tuttavia gli ordini erano ordini, e avrebbero dovuto difendere quel luogo fino alla morte se necessario.
Guardia 3 - Pugnali [Movimento Gratuito 5m M5 --> K6]
Con destrezza si sarebbe portato a tiro per ingaggiare il nemico più pericoloso: l'uomo con la falce.
Guardia 3 - Pugnali [Rapido - Attacco Fisico] + [Rapido - Attacco Fisico]
Sfruttando il fatto che l'uomo era impegnato ad ingaggiare gli altri due suoi colleghi, rendersi conto della sua presenza ed evitare il suo attacco sarebbe stato molto più difficile.



Senza perdere tempo la guardia con spada e scudo si sarebbe rimessa in piedi, seppur malconcia, avrebbe estratto una pozione di salute dalla tasca della giubba e si sarebbe diretta al compagno caduto al suo fianco.
Guardia 1 - Spada e Scudo] [Azione - Pozione di Salute Minore su Alleato]
A stento il caduto avrebbe mandato giù la bevanda, riuscendo a riacquistare le proprie facoltà, rimettendosi in piedi, seppur sorretto dal compagno.
Poi entrambi si sarebbero mossi indietro per darsi alla fuga, ben consci di non poter competere con guerrieri di quel calibro.
I maghi invece al termine della loro litania, dato che non era stata interrotta in alcun modo avrebbero preso dalla loro tunica una candela a testa e l'avrebbero accesa con un cerino. Dopo aver pronunciato una preghiera alla Dea, avrebbero lanciato le candele sul pagliericcio secco al piedi dell'albero, che con alcuni scricchiolii avrebbe cominciato ad ardere sempre più forte.
Al termine di questa operazione avrebbero rivolto uno sguardo ai presenti e alla situazione, e si sarebbero avviati anche loro come i due colleghi armati in precedenza verso l'uscita, convinti di trovare la salvezza.

La legge arcadiana era tollerante, ma c'era chi l'applicava in modo fin troppo ferreo.
Avreste visto le due guardie e due maghi allontanarsi in tutta fretta prendendo l'uscita a sud. Alcuni di voi forse avrebbero tirato un sospiro di sollievo nel vedere che erano stati così accorti da abbandonare il campo di battaglia così velocemente. Inoltre i maghi avevano avviato la Prova del Fuoco, e la povera Nia giaceva ancora priva di sensi legata all'albero mentre lentamente ai suoi piedi il pagliericcio cominciava a prendere fuoco e le fiamme lambivano le radici esposte dell'albero secco.
Avreste visto i quattro scomparire dietro una serie di alberi, e scomparsi alla vostra vista avreste potuto udire le loro grida di perdono e supplica, mentre il chiaro e inconfondibile rumore di una lama estratta dal fodero riempiva l'aria. Nessun rumore più, nessun lamento; solo quattro tonfi attutiti. Il rumore di corpi che cadevano esanimi a terra.
Da oltre le fronde avreste visto avanzare verso l'albero una figura umana. Una donna vestita in armatura completamente nera, al cui fianco pendevano due spade di splendida fattura e sulla schiena era legato un pesante scudo. Il volto era serio, e velato di rughe, mentre i capelli un tempo biondi ora avevano un colorito grigio tendente al bianco.
Alcuni di voi l'avevano già vista, altri l'avevano incontrata, per altri non era nessuno.
- Non mi sarei aspettato nulla del genere da te Yves. - disse la donna senza celare il disprezzo nella sua voce. - Invece di avere fede e credere nel potere delle Dee e di Arcadia, come una zotica entri nel tempio a spada sguainata e pretendi di uscirtene impunita? Non hai la minima idea della sorte che ti attende figliola. -
Dette queste parole si voltò verso l'albero su cui era incatenata Nia, si inginocchiò e mormorò alcune parole rituali. Poi si voltò verso il gruppo di invasori sguainando entrambe le spade.

- Avanti, chi è il primo a farsi sotto? -
La situazione si era inaspettatamente complicata in modo imprevisto.

LEXYA NYCTOS - PRESCELTA DI YSABETH

SCHEDA D'OSSERVAZIONE
Tutto ciò che i vostri personaggi osservano e comprendono dell' avversario man mano che la affrontano.

Aspetto: Lexya Nyctos.
Donna umana di 45 anni. Indossa una cotta di maglia pesante in piastre nere molto resistenti. Porta al fianco due spade e sulla schiena uno scudo di grosse dimensioni. Ha una corporatura slanciata, ma proporzionata. Capelli grigi e lunghi non legati.
Movimento: ?
Rapidità: ?
Potenza: ?
Resistenza Fisica: ?
Resistenza Magica: ?
Immunità: ?
Vulnerabilità: ?
Abilità: ?
Discipline: Armi Bianche
Arti segrete: ?
Skill: ?

Slot Usati: //
Slot Rimanenti: Azione; Rapido
Status: //
Danno Subito:

Equipaggiamento:
Alba (Spada Lunga) [Danno ??]
Tramonto (Spada Lunga) [Danno ??]
Armatura Pesante Classe I [Blocca 40]

L'attacco della guardia portato a Torque era possibilmente letale, ma fortunatamente il pirata essendo a stretto contatto con l'Elementale di Misaki era riuscito ad usarlo come barriera, che di fatto aveva assorbito il primo attacco, mentre il secondo era andato a segno sull'uomo.
Tuttavia proprio a acausa dell'attacco portato gli era risultato poi impossibile schivare la sequenza di attacchi che gli erano stati scagliati addosso: i tre attacchi di spada portati da Yves e i due colpi con il catalizzatore magico di Misaki. Stordita ed esausta, ma non in pericolo di vita, la guardia lasciò cadere le armi e si accasciò al suolo.
Gli attacchi del gruppo si sarebbero poi concentrati sulla Prescelta, che non si scompose minimamente vedendo l'enorme creatura di pietra avanzare verso di lei con l'intento di colpirla. L'attacco andò a segno, ma la donna non sembrava averne risentito minimamente.
Poi fu il turno di Torque, che si lanciò a testa bassa contro l'avversario menando un poderoso fendente. Sfortunatamente per il pirata Lexya non era una sprovveduta e con una rapidità incredibile alzò le spade per bloccare il colpo.
[Azione - Parata con Armi Bianche]


La falce di Torque cozzò pesantemente contro le due lame della donna, che sorrideva con fare beffardo. Tuttavia quando sentì il terreno tremare e cederle sotto i piedi, il sorriso scomparve dalle labbra.
L'attacco di Karma era andato a segno, facendo precipitare la prescelta nella buca. Nel male, le cose sembravano volgere al meglio, almeno per il momento.

La donna nel fosso artificiale alzò lo sguardo incrociando quello del giovane arcadiano che aveva preso a farsi beffe di lei. Non poteva tollerarlo. Avrebbe ucciso lui e i suoi compagni, e poi si sarebbe occupata della traditrice. Doveva solo fare in fretta, prima che arrivasse anche "lei".
Si arrampicò per uscire dalla scomoda posizione.
[Azione - Uscire da Sinkhole]
Mentre usciva colse alcune frasi che incitavano Yves ad avvicinarsi alla sorella. Non poteva permetterglielo.
- Non così in fretta bambina. - disse mentre si spostava.
[Movimento Gratuito: 5M --> N7 - O6]
Ora Lexya si trovava davanti a Karma e sorrideva nuovamente. Un sorriso odioso, carico malcelato disprezzo. Avrebbe dovuto accorgersi prima che qualcosa non andava. Poteva davvero capitare che qualche arcadiano da fuori Estheltia venisse a porgere i suoi omaggi al Tempio, ma c'era stato qualcosa nei suoi modi di fare e nel suo sguardo che non l'aveva mia convinta del tutto.
Si era ripromessa di tenerlo d'occhio, ma quando lo aveva cercato tra la folla nella sala della preghiera non lo aveva visto. Inoltre aveva incontrato anche una delle Ancelle di Gea, in un corridoio dove non avrebbe dovuto essere, così si era mossa rapidamente verso il fulcro del tempio.
- Vorrei dire che è un piacere rivederti Figlio di Yarisa del Grande Branco; ma io odio mentire. -
Soppesò la situazione prima di attaccare. Era superiore a loro sotto ogni aspetto, ma se avessero continuato ad incalzarla con quella frequenza si sarebbe presto ritrovata con le spalle al muro. Doveva cambiare tattica o presto sarebbe finita nuovamente nel fosso alla sua sinistra.
[Gratuita - Weapon Switch]

Lexya rimise nel fodero una delle sue due spade, e poco dopo ruppe la sua postura assumendone una più efficace e adatta alla situazione. Portò in avanti il braccio armato, ruotando il busto lateralmente, in modo da dare meno superficie da colpire all'attaccante.
[Stance: Scherma]

- Per te basterà Tramonto. - disse facendo roteare la lama con la mano.
Scattò in avanti senza minimo preavviso, portando un attacco in affondo mirando al petto di Karma.
[Rapido - Attacco Fisico]

Non aveva messo forza nell'attacco, poiché le bastava ferire il bersaglio. Tramonto era un'arma particolare che non lasciava scampo e bastava un solo graffio per mettere in ginocchio l'avversario.


Se il colpo fosse andato a segno il povero arcadiano si sarebbe trovato letteralmente alla mercé della Prescelta, ma a lei non interessava, voleva solamente fargli provare la paura di trovarsi davanti ad un avversario che non potevano sconfiggere.
Ritrasse l'arma, preparandosi ad un probabile secondo assalto da parte del resto del gruppo.

LEXYA NYCTOS - PRESCELTA DI YSABETH

SCHEDA D'OSSERVAZIONE
Tutto ciò che i vostri personaggi osservano e comprendono dell' avversario man mano che la affrontano.

Aspetto: Lexya Nyctos.
Donna umana di 45 anni. Indossa una cotta di maglia pesante in piastre nere molto resistenti. Porta al fianco due spade e sulla schiena uno scudo di grosse dimensioni. Ha una corporatura slanciata, ma proporzionata. Capelli grigi e lunghi non legati.
Movimento: 10 (Improved Movement)
Rapidità: ?
Potenza: 10
Resistenza Fisica: 40 (Armatura Pesante Classe I)
Resistenza Magica: ?
Immunità: Bleed/Cripple
Vulnerabilità: ?
Abilità: Enciclopedia Militare;
Discipline: Armi Bianche
Arti segrete: ?
Skill: ?

Slot Usati: Azione; Rapido
Slot Rimanenti: Rapido
Status: //
Danno Subito: 10

Equipaggiamento:
Alba (Spada Lunga) [Danno ??]
Tramonto (Spada Lunga) [Danno 25]
Armatura Pesante Classe I [Blocca 40]

L'affondo non era andato a buon fine, o meglio era stato deviato in modo da essere meno impattante. Tuttavia la spinta che l'arcadiano applicò in seguito per spingerla nuovamente dentro il buco che aveva creato in precedenza, la colse impreparata. Non poté fare altro che cadervi all'interno, ovviamente non prima di subire i colpi del resto del gruppo.
L'avevano davvero messa alle strette, ma a lei non importava. Le giungevano parole di scherno, stavano ridendo di lei, oh non avevano la minima idea di quale errore avessero appena commesso. Stavano giocando al gatto e al topo con la persona sbagliata, e molto presto se ne sarebbero resi conto.

Uscì nuovamente dalla buca.
[Azione - Uscita da Sinkhole]
Stavolta tuttavia non sarebbe andata verso i suoi avversari, ma sarebbe uscita dalla parte opposta, mettendo una certa distanza. Li vedeva, erano tutti allineati davanti a lei.
- E' stato divertente, finché è durato; il tempo dei giochi è finito. - disse sorridendo mentre si preparava a portare un ultimo assalto.
Avreste potuto intuire dalle sue parole che se fin'ora avevate pensato di essere in vantaggio, probabilmente avevate sbagliato di grosso.
Lentamente l'aria attorno a voi si sarebbe modificata, avrebbe preso a diventare più secca. Attorno a Lexya avreste visto formarsi come un'aura scintillante. Inspiegabilmente anche i tratti del suo volto avrebbero preso a mutare, a modificarsi, assumendo connotati sempre più delicati, rendendola molto più affascinante, ma terribilmente pericolosa.
Forse Karma avrebbe potuto riconoscere in quel volto il viso di Ysabeth, la Dea del combattimento.
[Aura: Avatar of Ysabeth]

- Pregate, per una morte indolore. - la sua voce sarebbe risuonata come un tuono alle vostre orecchie.
Avrebbe poi alzato il braccio per portare un colpo, che sicuramente avrebbe decretato morte certa per qualcuno di voi. Abbassò l'arma e...

[Azione - Skill: Leash Binding]

Improvvisamente attorno a Lexya si sarebbero formati dei rovi e liane che l'avrebbero imprigionata e costretta a desistere dall'attacco. Lentamente anche l'aura scintillante sarebbe scomparsa, facendole assumere nuovamente il suo aspetto.
Inutilmente la donna si sarebbe divincolata, e nonostante tutti i suoi sforzi ed improperi non sarebbe riuscita a rompere la resistenza delle piante che la tenevano saldamente ancorata a terra.
Probabilmente solo ora avreste notato la presenza di alcune figure, poco dietro Lexya stessa. Una donna dall'aspetto severo, accompagnata da una dozzina di ancelle, tra le quali avreste potuto scorgere Rafi, la donna che vi aveva accompagnati fino al cuore del tempio.
La donna austera indossava abiti bianchi ed aveva il capo ornato da una corona di boccioli. La figura slanciata e le dita affusolate le davano un aspetto quasi mistico, che non avreste saputo spiegarvi.
Si avvicinò con calma a Lexya e disse:
- Non è necessario giungere a questo punto. - la sua voce era alle vostre orecchie come una brezza, lieve ma pienamente comprensibile nonostante la distanza. - Inoltre, non ha più senso combattere ora che la prova si è conclusa. -
Si sarebbe poi voltata verso l'albero in fiamme, dove tutti avevate visto Nia legata e poi scomparire in quella tremenda pira. Ora tuttavia aguzzando lo sguardo avreste notato che le fiamme si lambivano il corpo della giovane, ma non la bruciavano. Inoltre questa era viva e sveglia, e sembrava in grado di controllare liberamente le fiamme attorno a lei, placandole lentamente, fino ad estinguerle del tutto.
Prima che chiunque di voi potesse agire, le ancelle si sarebbero avvicinate e l'avrebbero lentamente e con delicatezza slegata dal tronco.
- Che cosa fare di voi ora? - chiese in tono interrogativo la donna in bianco.