[AUTOGESTITA] Caccia all'uomo

La terra battuta era lo scenario tipico delle strade Ephioresi, soprattutto della periferia di Louyhong. Quella sera primaverile l'aria era fresca e portava il profumo dei boccioli di pesco appena nati, ma già dall'odore così intenso che lasciava pregustare il sapore che avrebbero avuto quei frutti maturi: dolci e succosi come solo quelle terre sapevano offrire.
La tranquillità di questo posto non ha mai fatto al caso mio, però in questi anni ho ritrovato la mia pace interiore. Mi dispiacerebbe portare scompiglio a questa gente tanto onesta e brava, che si sono ritrovati a dover stringere accordi per evitare di essere spacciati. Che delusione il genere umano...
Tra un rimorso e l'altro per la vita che mi toccava condurre, entrai nella locanda, che prima delle stanze sul retro e ai piani superiore dava spazio ad un largo ed ampio atrio dove erano allestite panche, tavoli e un bel servizio di ristorazione.

C'era effettivamente il pienone quella sera. Se non'altro non sarei morto senza testimoni. Appena entrai venni investito da un'ondata di calore, la primavera era comunque abbastanza fresca tra le montagne, e infatti il falò gigante al centro del locale era acceso e riscaldava tutto l'ambiente; insieme al calore di tutti gli ubriaconi che già ai primi attimi della sera avevano calato qualche boccale e qualche mano di carte di troppo.

Ok.. adesso come lo trovo un tipo strano tra tutta questa gentaglia?

Mi diressi verso il bancone, pensai che per cominciare avrei potuto addentrarmi nell'ottica di chi si ubriaca dal mattino alla sera ogni giorno, concedendomi una bella birra fresca, guardandomi intorno alla ricerca di un tipo vestito alla meno peggio e con qualche tendenza omicida, magari individuabile da qualche espressione o movimento repentino. Abbassai il cappuccio, slacciai il poncio ripiegandolo sul braccio, e mi allontanai dalla porta, avanzando con nonchalance.
Facendo una stima approssimata, la maggiorparte di loro è di Ephiora, i lineamenti e i vestiti non troppo pesanti, abituati a queste temperature un po' strane. In tutta la sala grande, sono...-arrivai al bancone, ordinai una birra rossa fruttata alla pesca, mi era venuto il pallino quella sera. Poi mi sarei voltato per continuare a scrutare- 1, 2, 3... sei persone indossano un cappotto abbastanza rovinato.
Urla e schiamazzi riempivano la sala e ascoltare anche solo i propri pensieri risultava difficile, figuriamoci provare a sentire discorsi di persone anche lontane qualche metro.

Ecco a lei signore, sono 5. Non aspettando la chiamata venni colto di sorpresa, mi voltai e con un sorriso pagai. Era l'occasione per attaccare bottone e cercare di ricavare qualche informazione: Ecco a lei, grazie. Hem, mi scusi per la sfacciataggine, ma avrei bisogno di cinque minuti del suo tempo.. almeno fino a quando non c'è nessun'altro da servire.. sempre se non le reco un fastidio
Il barista abbastanza sorpreso si avvicinò a me e con un sorriso accettò di ascoltarmi. Se me lo chiede con tutta questa gentilezza giovinotto, non posso fare a meno che dirle di si. Dimmi pure, se posso aiutarti lo farò.
Mi avvicinai un po' sorseggiando la birra dal boccale da mezzo litro. Mi hanno detto che c'erano stati dei problemi qualche giorno fa', con un tizio vestito male.. uno straccione. Giocando a carte la cosa è finita male e ha letteralmente arrostito un'altro tizio.. eri presente quella sera?
Ancora più sorpreso il locandiere mi squadrò e si portò un braccio al ventre, per reggere l'altro mentre si massaggiava i baffi folti, cercando di ricordare qualcosa. Effettivamente l'altro ieri c'è stato abbastanza trambusto, un po' più del solito. -disse continuando a muoversi i baffi- Si, si.. c'è stato un tizio con una sfera metallica che all'improvviso ha preso a volteggiare in aria per poi sparare qualcosa addosso ad un altro tizio. L'hanno preso di peso e portato fuori, poi il tizio con la palla di metallo l'ha seguito e non è più rientrato. Sinceramente ragazzo, queste cose sono abbastanza comuni qui. Tra tutti i forestieri che passano per il presidio è normale incrociare qualcuno che dopo una mano di poker andata male mette le mani al collo dell'altro. Tu sei piuttosto giovane però, non attaccare briga con gente poco raccomandabile.. altrimenti finirai come mio figlio, quel buonannulla! Scusami, ma adesso devo servire, ti lascio alla tua birra.
E così ero nel posto giusto, ma non nel momento giusto. Merda! Avevo perso il mio tempo dietro ad un mercante doppiogiochista da quattro soldi per una pista inutile. Avrei dovuto avvertire il maestro al più presto, ma questa faccenda avrebbe rimandato e forse cambiato in parte i piani. Il lavoro da fare era ancora molto.. eppure mi ero illuso di aver trovato, finalmente, l'opportunità di ricominciare finalmente a sperare di vivere in una vera pace, al posto di questo stallo anestetizzante che l'impero continua a chiamare pace.
Finii la birra, scolandola fino all'ultimo goccio e, per ogni goccia che andava giù, l'amarezza di quella serata saliva sempre di più. Alla fine decisi di uscire, per tornarmene tra le montagne e riordinare le idee. Cercai di capire e soprattutto di immaginare dove fosse potuto andare un tipo del genere, anche se ormai non riuscivo a comprendere se ciò che volevo davvero era ritrovare un mio vecchio compagno di patria o un mero amico d'armi.
Avvicinandomi alla porta, mentre mi rimettevo il poncio tirando su il cappuccio, origliai la conversazione tra un gruppo di guardie in riposo, che entravano nella locanda aprendomi la porta. Una raccontava alle altre due.
Insomma, avete sentito di quel tipo strano che è stato mandato qui dalla capitale? Oggi c'è stato un macello in caserma. Si è portato dietro una squadra d'assalto tutta armata. Pare abbia già fatto il colpaccio, sembra che abbia arrestato un ex-ninja... un reietto del vecchio mondo. Ha pure trattato di merda il comandante accusandolo di essere troppo lungimirante nei confronti dei locali... non oso pensare a cosa possa essere successo a quel tipo.
E alla fine la serata si era tramutata nell'occasione della vita.. mi ringraziarono anche di avergli tenuto la porta mentre entravano, quei bastardi; uscii, lasciandomi la rabbia alle spalle, facendo rotta verso il bosco, per andare a riferire ciò che avevo sentito a Gerard, per poi attendere eventuali istruzioni
Maestro, mi dispiace ma la locanda è stata un buco nell'acqua. Tuttavia ho ascoltato la conversazione tra un gruppo di guardie. Pare che un plotone sia venuto dalla capitale per cacciare ninja nascosti tra le montagne. Io credo di essere al sicuro, se non rilascio il sigillo totalmente non mi troveranno mai.
Passarono qualche secondo, mi guardai intorno e fortunatamente non trovai nessuno. Finalmente poi la risposta: Tenma, stai molto attento. Se hanno cominciato a mobilitare delle squadre armate ci dev'essere un motivo.. forse cominciano a sospettare di un eventuale resistenza, ma dubito si tratti di noi. Forse dovremo provare a dirigerci a Vaygr. Nel frattempo torna in città, cerca di scoprire qualche altra informazione e se l'uomo catturato è il nostro uomo. Buona fortuna.
Terminate le istruzioni, chiusi tutto e ripresi la mia passeggiata notturna: Ho l'impressione che non sarà una notte tranquilla..

Vita: 250

Chakra: 250

Potenza: 10

Movimenti:

Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:

Slot Rimanenti:
[Azione] - [Rapido] - [Rapido]
Aura:

Stance:

Effetti:

Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

La luna era ormai alta nel cielo e la mezzanotte stava per scoccare. La piazza centrale era ghermita di persone di ogni età che passeggiavano tra pub e ristoranti delle vie centrali del presidio. Ad ovest c'era ancora l'arena del Braxamundis, diroccata e ancora fumante per lo scontro epocale dei mesi passati.. circa sei ormai. Avevamo compreso dell'esistenza di un'eventuale resistenza, ma non eravamo riusciti a metterci in contatto con nessuno dai tempi della battaglia nell'arena.

Nel frattempo, io mi trovavo appostato tra i tetti delle case, nascosto tra le ombre che la notte primaverile favoriva. Conoscevo quelle strade a menadito e nella mia testa avevo la mappa di tutti i luoghi in cui in quegli anni avevano nascosto e/o torchiato i ribelli locali. Avevo ascoltato le chiacchiere di qualche passante, che si riferivano ad una persona anziana e, a quanto pare, rispettata da tutti. Lo conoscevo, era un vecchietto che aveva avuto qualche trascorso durante la guerra ma poi aveva trovato la pace ai piedi di queste montagne dimenticate dal mondo.
Merda... alla faccia del ninja quindi. E adesso che cazzo faccio? Merda.. non posso contattare di nuovo il maestro, il chakra del rotolo sarebbe tracciabile da qualche sensitivo dell'impero. Sicuramente in caserma ne hanno uno.
Mi misi le mani in faccia e nei capelli, la situazione si era nuovamente capovolta e non potevo mettere in rischio me, l'operazione e tutti i miei compagni sparsi per il paese. Il reale problema era che la mia morale non poteva impormi di abbandonare quel vecchietto alle mani dell'impero, solo perché sospettato di qualche legame con i ninja.
Sono sicuro che non è il ninja che cerco, ma se ha delle conoscenze ed è contro l'impero allora devo aiutarlo ad uscire di prigione e scoprire cosa sa. Anche se questo potrebbe metterlo in pericolo in un secondo momento.. Tuttavia, in tutti questi anni le guardie del presidio non sono mai state un problema reale per le mie capacità, ma fronteggiare un plotone intero, attualmente non mi è possibile. Non almeno senza richiamare sul posto la metà dell'esercito imperiale da tutto il continente.
Tuttavia, mi restava ancora un'opzione valida: cercare in tutti luoghi di prigionia sparsi per il presidio non era fattibile, soprattutto perché non avrei avuto il tempo poi di arrivare in un posto ed ispezionarlo totalmente senza farmi vedere andando troppo di corsa per far attenzione a non farmi notare, ma in tutto il presidio, c'era sempre UNA FOTTUTA persona, a conoscere ogni segreto di questo posto. Avete già capito di chi sto parlando, no?

---

La finestra dell'appartamento era aperta, secondo piano del palazzo. Quel topo non abitava troppo lontano dalla fogna dove lavorava, era talmente schifoso che era pure pigro per svegliarsi e fare troppa strada per andare a lavorare la mattina. Chissà come facevano la moglie e i figli a non prenderlo a pizze in faccia ogni volta che apriva quella bocca schifosa. Entrai dalla finestra, sguainando nuovamente la spada ed avvicinandomi lentamente. non volevo svegliare la moglie, che avrebbe potuto chiamare qualche guardia, ma volevo usarla come pretesto per tenere a bada il cane. [Equip: Katana] La katana si allungo sopra il letto, arrivando all'altezza del collo della signora. La mano sinistra invece, venne portata sulla bocca dello schifoso doppiogiochista.
Dopo pochi secondi di mancanza d'aria, il tipo si svegliò in maniera un po' brusca, così feci pressione sulla bocca per attirare la sua attenzione per sussurrare:
Hey amico... che ne dici di una chiacchierata notturna, eh?
Il tipo guardò sua moglie, che veniva illuminata dal riflesso prodotto dall'acciaio della lama con la luce lunare. Aveva un bel viso, davvero un peccato vederlo sfigurato così.. non credete anche voi?

Allora, so che sarà difficile per te in questo momento, ma ora voglio che rispondi a bassa voce e con molta calma. Non voglio ucciderla, ma se la fai svegliare dovrò sopprimere la sua anima prima che chiami qualche guardia. Se invece tutto andrà bene, me ne andrò dalla finestra come sono venuto. Chiaro? Fai si con la testa? -annui con molta lentezza- ecco, bravo. Così mi piaci, collaborativo.
Controllai che la donna fosse ancora tra le braccia di Morfeo e poi continuai: veniamo al punto. So che hanno preso un vecchio, mi serve sapere dove si trova con estrema esattezza. Adesso sollevo la mano, non fare scherzi, ok?
Annui nuovamente e così alzai piano piano la mano dalla sua bocca.
L'hanno portato verso la periferia ovest, nella caserma adibita al distretto dell'arena del Braxamundis. Non so altro..
Lo guardai negli occhi, fissandolo per qualche secondo, capendo che c'era qualcosa che mi stava nascondendo: sei sicuro?
S-si.. forse, ti può interessare che c'è questo tipo direttamente sotto le dipendenze delle alte cariche che da la caccia ai sovversivi in tutto il paese, in particolare a quello che resta dei ninja. E' un tipo strano, ha i capelli neri e ha un aspetto davvero poco rassicurante, non potrai sbagliarti quando lo vedrai. Gli ho detto che cercavi una persona, ma non sa altro di te, lo giuro.. adesso allontana quella spada da mia moglie, ti prego.
Con estremo rammarico dovetti ritirare la lama e ritirare tutta l'ira che avevo in corpo in quello specifico momento: aveva fatto la spia e adesso probabilmente quel vecchietto era in quella situazione a causa mia, perché io avevo chiesto informazioni sul Sunese. Non avevo tenuto conto delle ripercussioni su larga scala, insomma, non capita tutti i giorni che un assassino imperiale arrivi nel momento in cui cerchi informazioni, non credete?
Mi sarei avvicinato alla finestra, salendo sul telaio per saltare fuori, ma prima avrei intimorito ancora una volta quel mercante doppiogiochista: sarà meglio per te che sarà così, o tornerò a trovarti, senza tanti convenevoli 'stavolta.
E così saltai via, scatenando una folata di vento così forte da far chiudere e riaprire le finestre di colpo, probabilmente svegliando anche la sua signora, ma poco importava adesso.

---

Corsì rapidamente tra i tetti, tra le strade e i vicoletti abbandonati della città. In cinque minuti ero arrivato dall'altra parte della città, saettando sopra le teste di tutti quelle persone inconsapevoli di cosa sarebbe potuto accadere di li a poco. Il ninja che era in me mi imponeva di gettarmi a capofitto nella trappola che l'emissario imperiale aveva orchestrato per me, per il semplice fatto di dover salvare la vita di quel povero vecchio innocente: la mia spada brillava sotto la luce della luna, mentre il mio sguardo era rivolto alla caserma sotto di me, osservando il movimento delle guardie durante la loro ronda e l'arena della morte si ergeva come un'ammasso oscuro, come fosse una porta per l'oblio.
Questa sera sarà la dimostrazione a me stesso se sono in grado di portare la rivoluzione su questa terra e ribaltare la situazione attuale. 'Stasera sono io contro l'impero e la sua mano oscura che protende le sue dita in avanti ad arraffare tutto ciò che le persone più deboli hanno di più caro, ma non sono in grado di difenderle. Questa notte, Tenma Sakuraba tornerà a lottare per il suo credo!

Mi lanciai dal bordo del tetto dove mi trovavo, aggirando le guardie sulla strada principale e finendo dietro alla struttura. Le prigioni erano situate ai piani superiori della caserma a quattro piani: il piano terra era riservato all'amministrazione, il secondo ai dormitori e gli ultimi due alle celle di detenzione. La prassi era che quelli ritenuti più pericolosi venissero sistemati ai piani superiori, perché sarebbe stato più difficile fuggire da li. Come volevasi dimostrare, solamente una luce filtrava dalle finestre sbarrate del quarto piano: in quel buco, c'era il mio vecchio. Adesso dovevo solamente capire come tirarlo fuori.

Sapevo dell'esistenza di una zona di riposo delle guardie, dove si potevano sedere durante la loro pausa, in un angolo del terzo piano. Sarei potuto entrare dall'ennesima finestra, oppure direttamente da una cella. Le sbarre di quelle finestre non erano particolarmente nuove e, si sa, che quando mancano i fondi di certo le celle dei detenuti non sono le prime ad essere ristrutturate. Infatti trovai una finestra, quarto piano, con un delle sbarre molto arrugginite, mi bastò un colpo di katana circondata da un sottile strato di chakra, per tagliarle ed entrare. Il cancello della cella era ovviamente aperto e così, dopo aver controllato l'eventuale arrivo di qualcuno, sarei corso verso la luce che avevo visto dall'esterno.
Corri Tenma, corri... la vita di quel vecchio dipende da te!

---

La struttura era organizzata in stretti corridoi centrali dove davano le entrate delle celle e alcune stanze chiuse adibite ad uffici. Il resto del quarto piano era vuoto, l'unica luce che si vedeva in tutto il corridoio principale era quella dell'ufficio: la cella del vecchio era dall'altra parte del piano, nel lato est dell'edificio. Dovevo trovare le chiavi della cella e non potevo farmi notare da tutte le guardie di stanza li, o non sarei mai riuscito a fuggire, dovevo pensare:
Se sfondo la porta e mi lancio all'attacco rischio di dare l'allarme. Con l'agitazione che ha provocato quell'emissario saranno tutti qui in men che non dica. Vediamo.. ohoh, quello fa al caso mio.
Il condotto d'areazione aveva lo sbocco proprio sopra la mia testa, doveva portare ovviamente anche alle stanze degli uffici visto che non erano dotati di finestre. Sganciai la grata e mi arrampicai al suo interno, dopodiché richiusi tutto, cercando di fare meno rumore possibile. Lo spazio era poco, ma per uno della mia stazza era facilmente usufruibile. Tirai dritto, muovendomi con i gomiti: si vedeva una luce provenire dal fondo del condotto, che coincideva con l'ufficio delle guardie. Arrivai fino alla grata, sporgendomi un po' per vedere se c'era qualcuno al suo interno e l'eventuale numero di nemici da far fuori.
Strano, non c'è nessuno.. che faccia tutto parte del piano di quel tipo?
Incuriosito, mi sporsi un altro po', per guardare meglio anche il fondo della stanza, notando infine un'ombra nera dietro il vetro della porta, che si aprì.
Non è possibile che tra tutti quelli che poteva scegliere ha scelto me. Il comandante si è fatto raggirare da quell'uomo dai capelli neri.. il bello è che tutte gli altri sono stati mandati via.. almeno gli altri due di fuori a fare la guardia all'entrata possono scambiarsi qualche chiacchiera, io sono qui con un thermos di caffè e un vecchio a cui badare.. sembra di essere tornato ai tempi in cui mi prendevo cura di mio nonno.
Spalancai gli occhi e cominciai a riflettere su svariati fattori in gioco in relazione alle parole dette da quel tipo: la situazione volgeva a mio favore ma era anche ovvio ormai che la tana del lupo era realmente la trappola orchestrata da quell'ufficiale dai capelli neri. Tuttavia, ormai ero in ballo e non mi restava che ballare.
Bene, che trappola sia. Libererò il vecchio dopo aver fatto fuori questo tipo qui, dopodiché uscirò dalle finestre del primo piano, così il vecchio non morirà sfracellato a terra.
Avvicinai la mano alla chiusura della grata, quando alla fine il ragazzone si alzò, dirigendosi alla porta, prendendo un mazzo di chiavi dalla scrivania, un mazzo di carte e un tavolino pieghevole.
Sarà pure uno scarto di uomo 'sto vecchio, ma una partita a carte la saprà fare no?
Era decisamente la mia occasione: aspettai che uscisse dalla stanza, per poi aprire la grata e lasciarmi calare lentamente a terra e avvicinarmi alla porta. Lo vidi girare l'angolo, dandomi il tempo di seguirlo fino alla cella dell'anziano.
Hey vecchio, svegliati.. ho detto SVEGLIATI!
Il povero vecchietto fece degli strani rumori di insofferenza, probabilmente era davvero stanco e stressato a causa della sua condizione. Mi faceva pena solo a sentirlo. La guardia aprì il tavolino e lo costrinse a giocare a carte: aspettai un po' prima di fare la mia mossa, cogliendo il momento di esultanza dell'uomo dopo una buona mano. Un alone verde mi circondò, dandomi l'energia per balzare in una volta alle spalle della guardia, piantandogli la spada dritta nel cranio senza che nemmeno se ne accorgesse. Uccidere non era un problema, ma ogni volta provavo comunque un senso di ribrezzo per le mie azioni.
Scusi se c'ho messo tanto.. purtroppo non ho potuto fare altrimenti.. Adesso si muova! Spezzai le catene ai polsi con la spada e il vecchio si alzò da terra lentamente, lamentandosi della sua artrosi. Grazie giovanotto, ma non c'era bisogno della tua presenza.. avrei fatto fuori questa guardia al momento opportuno. Sapevo che c'era un motivo se ero stato arrestato così di punto in bianco, ma l'impero non mi ha mai avuto molto facilmente.. tuttavia, ormai la vecchiaia avanza e la voglia di lottare va a scemare. -non riuscivo veramente a seguire il suo discorso, ma lo aiutai nei suoi movimenti veramente, ma veramente lenti.- Ad ogni modo, ero troppo curioso di sapere il motivo per il quale quell'uomo oscuro mi voleva portare qui e adesso lo so!. Il mio nome è Cao Chao-Fa, qual è il tuo nome bel giovine?
Si voltò poi, andando sotto alla finestra della sua cella. Non capivo cosa volesse fare e mi domandavo che cazzo gli girasse in quella testa vecchia di settant'anni. Mi chiamo Tenma.. -dissi con riluttanza- mi perdoni signore, ma veramente dovremmo uscire dall'altro lato.
Girò la sua testa a tre quarti e cominciò a ridere di me. Oh Tenma, mi sorprende che un ninja come te voglia usare le scale per uscire.
C-come scusi? Io non sono un ninja signore, sono solamente uno a cui l'impero non va decisamente a genio. Chi cazzo era quel vecchio per riuscire a sparare certe sentenze?! Non prendermi in giro su, sono anni che il concilio ristretto della città sa che c'è un ninja che vive tra gli alti monasteri che ci protegge dalle ingiustizie che questi balordi ci impongono. Credo che tu non possa usare le tue capacità reali, quindi lascia fare a me e a quel poco che mi ricordo sull'uso del mio corpo.
Non riuscii a ribattere alle sue battute, mi lasciò letteralmente a bocca aperta parola dopo parola. Chiuse un sigillo con le mani e immediatamente dopo un'alone azzurro cominciò a scorrere attorno al suo corpo: un bagliore che non vedevo da anni!
Tirò indietro il pugno destro, respirando copiosamente, per poi rilasciare tutta la potenza acquisita sul muro, sfiorandolo appena. Inizialmente l'onda d'urto si propagò sul muro, per poi farne increspare una porzione fino a farla cedere su se stessa, trasformandola in piccoli sassi: l'aveva disgregata totalmente, fornendoci una via d'uscita.
Stai attento ragazzo, quell'uomo è pericoloso, quando lo vedrai, usa tutto ciò che sai perché lui non ti farò prigioniero come è successo a me. Detto questo, spero di rivederti presto! concluse sorridendo girandosi verso di me. Poi si gettò nel vuoto dall'uscita che aveva creato, tranquillamente come se fosse un uccello. Cercai di fermarlo ma quando guardai giù non c'era già più nessuno.
Ma chi diavolo è questo vecchio? AAA, ho già perso troppo tempo, devo andare anche io..
Mi voltai indietro un ultima volta, vedendo la guardia distesa a terra, poi saltai giù, utilizzando le tettoie laterali di scolo come appoggio per rallentare la caduta ed arrivare a terra. Dopodiché corsi via, dirigendomi verso la foresta che seguiva la caserma alle spalle, nel tentativo di far perdere le tracce della mia fuga tra gli alberi, ma sapevo che la notte non si sarebbe conclusa così.

Vita: 250

Chakra: 250

Potenza: 10

Movimenti:

Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:
[Rapido] - equip
Slot Rimanenti:
[Azione] - [Rapido]
Aura:

Stance:

Effetti:

Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

Arrivai infine alla porta della zona est della città, presidiata da nient'altro che capannoni e depositi commerciali, che dormiva silenziosa ormai a quell'ora. La luce lunare era forte come il sole a mezzogiorno e la luna piena splendeva in alto nel cielo, irradiando tutto lo spazio circostante. Sembrava tutto troppo facile e infatti, come sospettavo, le sorprese non tardarono ad arrivare. La fuga nella foresta venne bruscamente arrestata da un attacco alle spalle di entità non preventivata. Un errore banale da parte mia, lo devo ammettere, ma non mi aspettavo davvero di ricevere un paio di bolas dritte dritte alle gambe.

Rotolai per un paio di metri cadendo, ma ebbi tutto il tempo per liberarmi e cominciare a riflettere sull'accaduto: Ok, si comincia.. Il colpo proveniva dalle spalle, quindi il nemico dovrebbe essere li, ma potrebbe anche essersi nascosto tra gli alberi. Purtroppo ho commesso un errore veramente da pivello esponendomi in mezzo ad uno spazio così aperto, insomma il posto perfetto per un'imboscata. Merda merda merda.. avanti, vieni fuori..


E così infatti fece: la persona che mi aveva lanciato quella coppia di bolas uscì da un capannone sulla destra, mostrandosi sotto la luce notturna. Era ancora il vecchio di prima, ma aveva un'aria totalmente diversa e parlava e si muoveva con un fare minaccioso. Mi aveva stupito per l'ennesima volta;
Tzé, e pensare che io t'avevo già dato per disperso. -dissi rialzandomi- Ha ragione signor Chao, ero conscio del fatto che fosse chiaramente una trappola, ma avevo un debito nei suoi confronti anche se lei non lo puoi sapere. E' a causa mia se lei è stato scelto come capro espiatorio per catturare una persona qualsiasi che aveva interrogato uno schifoso doppiogiochista per trovare un'altra persona qualsiasi. Una serie di sfortunate coincidenze credo.. cioè, almeno per lei. Come ha detto, potevo tranquillamente fregarmene, o aspettare che qualcun'altro si fosse fatto vivo per liberarla. Dopotutto è una figura di spicco nel paese, anche un'avvocato avrebbe potuto dimostrare che la sua detenzione fosse basata su prove inconcrete.
Feci una pausa, lasciandogli il tempo di metabolizzare il discorso, e per prepararmi mentalmente il suo continuo: non vorrei combattere con lui, ma se ha strane intenzioni ho tanta paura che non avrò scelta se non quella di ucciderlo.

Non ho intenzione di combattere con lei se non ne sarò costretto e per questo non ho intenzione di minacciarla nel caso decida di fare qualche mossa strana. Se vuole sapere il motivo delle mie azioni, allora dovrebbe far ammenda al concetto stesso di "dovere". Sentivo di avere un dovere verso di lei, anche se credo di avercelo verso tutto il mondo. E' anche a causa dei miei fallimenti se l'impero ha preso il controllo e faccio quanto posso per redimermi. Perché metto a rischio la mia identità per una persona che per me non conta niente? Partendo dal presupposto che lei non sa se quello che le ho detto sia il mio vero nome, o che questa sia la mia vera faccia, forse l'ho fatto perché ho bisogno di credere in qualcosa dopo tanti anni e ho bisogno di credere che anche la gente comune crede che lo "stato di pace" che c'è ora non sia altro che una farsa.. che ci sia qualcosa in ballo che sia io che lei ignoriamo.
Dovevo scoprire che intenzioni avesse e se era veramente la persona affiliata alla resistenza che credevo fosse. In ogni caso, avevo comunque la mia spada in mano pronta a difendermi dai suoi attacchi che avevano tutto fuorché l'aspetto di provenire da un'anziano signore, flaccido e rugoso.
Tuttavia, la vera domanda la devo fare io: Se lei è quello che la stessa gente di Louyhong afferma di essere, perché si è lasciato catturare così facilmente, senza nemmeno provare a difendersi? C'è qualcosa che anche lei vuole nascondere e non solo a me, ma anche a chi l'ha rapita e ha orchestrato tutto questo solamente per incontrarmi e, con molta probabilità uccidermi. Se lei è davvero uno dei capi della resistenza, mi parli e l'aiuterò nei modi che posso.
La persona che parlava non era lo stesso Tenma che aveva vissuto per cinque anni.. mi sentivo di nuovo vivo in quella sera: stavo riscoprendo il mio credo e la gioia di lottare per esso, in memoria anche di tutte quelle persone che avevano creduto in me in passato. La mia volontà del fuoco, si era riaccesa in quella notte primaverile di luna piena.

Vita: 250

Chakra: 250

Potenza: 10

Movimenti:

Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:
[Rapido] - equip
Slot Rimanenti:
[Azione] - [Rapido]
Aura:

Stance:

Effetti:

Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

Mantenne quella fredda espressione impassibile per tutta la durata del mio discorso, assumendo un atteggiamento decisamente fastidioso e alquanto menefreghista a parer mio. Sembrava quasi non gli importasse di ciò che lui stesso mi aveva chiesto ma poi cominciò a parlare, negando la prima affermazione che avevo fatto io stesso: Io non sono una figura di spicco.

E allora chi cazzo sei? il nonno che porta al pascolo le caprette sulle montagne?! Che cosa voleva che gli rispondessi se esordisce così il suo discorso.. davvero, non capisco che tipo di persona sia e che cosa voglia fare della sua vita questo tipo qui. Soprattutto perché non si è dato alla macchia dopo essere fuggito.

Continuò poi, annunciandosi solo come un vecchio che cercava di fare quanto era in suo potere per aiutare la propria gente e il proprio villaggio, vivendo tranquillo per godersi la sua vecchiaia insieme alla sua famiglia. Insomma, il classico nonno che dopo aver faticato una vita per aver portato la pagnotta a casa giorno dopo giorno voleva godersi gli anni che gli restavano da vivere senza preoccupazioni di grande entità. Continuò con un'altra negazione poi, dicendo che non era a capo di nessuna organizzazione di ribelli e soffermandosi sul fatto che ognuno di noi avesse una debolezza nascosta in fondo al nostro cuore e che prima o poi tutti, anche i tiranni crudeli, cadevano dai loro troni a causa di ciò.

Bhé ma quello che sta dicendo è ovvio.. tutti hanno un punto debole, che sia fisico o sentimentale come... la famiglia.. cazzo! avranno rapito i suoi familiari, d'altronde hanno fatto irruzione in casa sua per prenderlo, quindi ci saranno stati anche dei membri della sua famiglia.. ecco come sono riusciti a prenderlo, è stato minacciato!

Terminò il discorso con una frase da inserire in un biscotto, ma non c'era niente di più vero se non che solo chi non ha nulla da perdere è veramente invincibile, un paradosso dell'esistenza umana fino a quando è tale, perché anche quando non si ha niente di materiale, i ricordi, i propri affetti e la stessa vita sono elementi che fanno parte dell'essenza stessa di una persona e che, purtroppo, possono essere portati via facilmente. La saggezza acquisita da quell'uomo era degna degli anni che si portava dietro.. degna di un'uomo che ne aveva passate tante e che con il tempo aveva costruito la propria vita con le proprie mani, mattone dopo mattone come si fa con una casa. Magari avessi avuto anche solo un briciolo in più di quella saggezza durante la mia vita!

Cercò di parlare poi, cominciando un discorso nuovo legato alla mia offerta d'aiuto, ma il dialogo terminò in tragedia: il fruscio del vento che veniva scosso da un oggetto lanciato a gran velocità e poi una stoccata finale, che culminò con la punta di una freccia che attraversava il corpo del signor Chao-Fa. Il corpo andò giù, dopo qualche verso di sofferenza.. non provò nemmeno a portarsi le mani al petto come gesto istintivo; si lasciò andare alla morte. Voci indistinte si udivano in lontananza.

C-che diavolo significa questo?! -dissi mentre mi lanciai per avvicinarmi e constatare la sua morte, ma venni interrotto da un sonoro "No" e dalla caduta di una palla di cannone dritta dritta alla mia schiena, che schivai di lato, allontanandomi di svariati metri in salto.- Oh merda, sono arrivati! [Azione+Rapido][ Schivata][5m verso l'uscita]

[Recupero]

La "cosa" che si precipitò su di me atterrò poco oltre la mia posizione iniziale, ma riuscii ad evitare il colpo con prontezza e a posizionarmi sempre più indietro [Movimento gratuito: 5m verso l'uscita], allontanandomi dal cadavere del vecchio: Con la sua età non riuscirà mai a sopravvivere ad una ferita del genere, dannazione.. devo sbrigarmela con questo e andare via, ma ormai non posso voltare le spalle e correre, altrimenti mi esporrei ad altri attacchi da dietro. E se invece fosse un alleato?

Mi misi in guardia ed alzai le mie difese, irrorando il mio corpo di chakra rivestendomi di un'aura blu notte, come se il colore del cielo rischiarato dalla luce lunare si dirigesse su di me. Il mantello del poncio cominciò a vibrare nell'aria e il cappuccio continuava a nascondere la mia identità. Avrei dovuto dare tutto me stesso nel più breve tempo possibile, per togliere di mezzo quel tipo a che si era messo in guardia spalle al vecchio in una posizione stranissima, come se fosse una scimmia. Tuttavia, il suo attacco era stato preventivato da un sonoro "No" e ciò mi insospettiva sul fatto che poteva essere colui che avrebbe dovuto prendere il mio posto durante la liberazione del vecchio, oppure, un classico nemico che lo aveva ucciso piantandogli una freccia scoccata alle sue spalle.. tuttavia, non aveva ne arco ne frecce con se.

E tu chi saresti, l'ennesima difficoltà della serata o volevi aiutare quel vecchio? se il tuo attacco era per difenderlo, sappi che non l'ho ucciso io, ma se tu mi attacchi, allora la situazione cambia..

Vita: 250

Chakra: 250-10=240

Potenza: 10

Movimenti:
10m da Karma
Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:

Slot Rimanenti:
[Azione] - [Rapido] - [Rapido]
Aura:
Cold Moon
Stance:
Swiftstriker
Effetti:
+5m dopo attacco
+20 Resistenza F.
+20 Resistenza
Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

Lo sguardo infiammato della "Scimmia" era come un lampo di luce nella notte. Seppur le fiaccole illuminavano la periferia della città consentendo una discreta visibilità, la rabbia lo spingeva forte come un treno e difficilmente avrei potuto farlo ragionare, visto anche il modo poco pacato in cui mi aveva risposto: Era un nemico a tutti gli effetti e, come tale, dovevo eliminarlo. Sospirai e chiusi gli occhi per un secondo, pensando al fatto che avrei dovuto combattere ancora una volta per la mia vita o per togliere quella di qualcun'altro, poi, come ormai mi ero abituato a fare, diventai freddo. Lo sguardo si appiattì e la mia espressione, visibile solo dagli occhi per quell'uomo scimmia, diventò distaccata e surreale. Era il mio modo di mantenere la calma in combattimento dopo gli eventi degli anni della guerra, dove avevo visto morire amici e compagni e la morte non poteva scuotermi nuovamente in ogni occasione.

Si lanciò nuovamente all'attacco, 'stavolta dall'alto, cercando di atterrare sempre su di me. Schivai agilmente il colpo, tuttavia, l'impatto che il suo colpo ebbe sul terreno fu notevole, ma non abbastanza da farmi perdere l'equilibrio o creare impedimenti. Se pensava di sorprendermi con mosse del genere ne doveva passare di acqua sotto i ponti, eppure sembrava anche un tipo più anziano di me, quindi che di cose ne avrebbe dovute vedere. Arretrai di qualche metro, giusto per prendere le distanze prima del contrattacco.
[Survivalist: ignora SHOCK]

Riversai il chakra nella spada e regolai il mio ritmo cardiaco tramite la respirazione, in modo tale da controllare meglio il flusso d'energia. Il bagliore che mi circondava passò dal blu notte al giallo, liberando qualche scintilla e aumentando il mio potenziale fisico. La mia spada venne circondata da uno spesso strato di chakra vibrante che cominciò a produrre un certo rumore mentre le vibrazioni diventavano sempre più stabili e il rumore gradualmente aumentò di frequenza, diventando sempre meno udibile ad orecchi poco attenti. Lo strato di chakra ventoso si sarebbe così consolidato in un'estensione energetica, lunga un metro, della mia lama, diventando affilata quanto la stessa e pronta a ferire il mio avversario.
[Aura: morning Star]
[Gratuito][Skill: Wind Extension]
[Rapido][Skill: Sharpening Wind]

Miei Draghi.. datemi la forza!

Mi lanciai all'attacco rapidamente, con un singolo scatto, facendo una finta per puntare al viso ma abbassandomi all'ultimo secondo per colpire con due rapidi fendenti le gambe dell'uomo-scimmia, ferendogli gravemente entrambe le ginocchia per impedirgli di sfruttare quella velocità che sembrava contraddistinguerlo. Velocità che io avevo effettivamente perso dopo che le mie facoltà vennero limitate dal mio maestro. Sangue sarebbe sgorgato quella notte, e ci tenevo che non fosse il mio.
[Azione][Skill: Tempest Slash]

Infine, per infierire, sgattaiolai alle sue spalle durante l'attacco, per ferirlo una terza volta alla schiena, una volta posizionatomi in una leggera distanza di sicurezza, allungando l'estensione della lama di ben cinque metri, in modo tale da riuscire a colpirlo anche dalla distanza, allontanandomi nuovamente dopo l'attacco.
[Movimento Gratuito con Swiftstriker: 5m]
[Gratuito][Skill: Blade Extension]
[Rapido][Attacco Fisico]
[Movimento Gratuito: 5m]

[Danni Tempest Slash: 10+30+30+30+30+20= 150(x2)= 300 (30x2 magici: Vento)]
[Danni Attacco Fisico: 10+30+30+30+20= 120 (30 magici: Vento)]

Vita: 250

Chakra: 240-85= 165

Potenza: 10

Movimenti:
5+5m da Karma.
Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:
[Azione] - Tempest Slash
[Rapido] - Sharpening Wind
[Rapido] - Attacco Fisico
Slot Rimanenti:

Aura:
morning Star
Stance:
Swiftstriker
Effetti:
+5m dopo attacco
+20 Potenza
Rimuove Shock/Paralyze
Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

L'attacco multiplo scagliato ai punti critici per la mobilità (le ginocchia) fallì abbastanza: Il bestione erse un muro di roccia abbastanza spesso da riuscire ad evitare in larga parte il primo colpo. Questo andò comunque in frantumi, sotto la potenza devastante che avevo potuto incanalare nella spada, permettendo al secondo attacco della serie di andare a segno e colpire direttamente il sovracoscia destro. M'aspettavo un taglio più profondo, ma potevo accontentarmi. Il terzo colpo, invece, non sortì molto effetto a causa della distanza, ma a giudicare dall'espressione lo scimmione non era più tanto sicuro di se stesso come prima.

Quindi è un dominatore della terra.. ne ho visti di migliori amico mio e ne sono stato un praticante. Vediamo che sai fare o se la mia memoria mi permetterà di vincere lo scontro dal lato tattico.

Le caratteristiche dei dominatori della terra erano il più delle volte una grande forza fisica, che era accompagnata da una resistenza difficilmente equiparabili. La forza di questi guerrieri era direttamente comparabile alla quantità di terra che riuscivano a spostare, maggiore era questa massa, tanto più era potenti i dominatori. Almeno queste erano le favole che raccontavamo al tempio.
In soli 5 anni e con i rotoli segreti dispersi per tutto il mondo, le tecniche di manipolazione degli elementi erano diventate di dominio pubblico, ma non tutti riuscivano ad utilizzarle correttamente, anche perché le vecchie tradizioni erano sempre le migliori e lo studio delle arti magiche ninja non si basava solamente sullo studiare pagine e pagine di pergamene dove erano descritti i movimenti e i modi per attingere al potere della natura.

Vedremo chi dei due avrà la meglio, eretica di una scimmia..

La stessa poi si concentrò, assumendo delle strane posizioni per poi liberare un'onda d'urto che mosse una modesta quantità di terreno, che si accumulò nel tragitto diventando un'agglomerato di roccia, sabbia e terra che si schiantò su di me, investendomi in pieno e facendomi perdere l'equilibrio. L'impatto fu violento e i danni considerevoli: mi aveva colto alla sprovvista, perché pensavo di averlo già sistemato con una sola mossa, ma non ero certo tipo da farmi intimorire da un po' di terra sui vestiti.
[Danni Subiti: 60]

ok, qualcosa sa fare..

Dovevo scegliere se tentare un nuovo attacco frontale oppure cercare di buttarmi sul lato tattico. Ero sicuro del fatto che avrebbe continuato a lanciare attacchi del genere, cercando di farmi perdere tempo e soprattutto la pazienza, quindi, dovevo puntare a qualcosa di più elevato mentalmente.

Il suo stile di combattimento si concentra sull'attesa costante: aspetta che io colpisca per poi ergere difese su difese limitando i danni e attaccando con una mossa ogni tanto. Se ha usato una mossa dalla distanza significa che vuole evitare il corpo a corpo, tuttavia, seppur mi alletta l'idea di ingaggiare una lotta ravvicinata è rischioso farlo con uno della sua stazza. In teoria dovrei essere avvantaggiato dalla lama, ma se dovesse essere preparato a fronteggiare nemici armati potrebbe disarmarmi rapidamente, rendendomi totalmente inerme in balia dei suoi pugni.

I calli sulle nocche lasciavano intravedere una certa dimestichezza nel corpo a corpo, e ciò mi allontanava dall'idea di un combattimento ravvicinato ancora di più. Puntai allora alla tattica più che alla forza bruta, tuttavia, c'era da considerare il fattore spaziale: lui si trovava spalle all'uscita, mentre io, invece, mi trovavo ancora all'interno delle mura. Dovevo invertire la situazione e sapevo come fare!

Prima di tutto, modificai ancora una volta l'umore del mio spirito, portando a galla ricordi di passioni, fuochi che ancora ogni tanto accendevano il mio animo: L'aura che mi circondava si fece rossa e un'onda di calore mi circondò, riscaldando tutta l'aria. Mi lanciai in corsa, alzando la spada e puntandola come una lancia all'altezza del ventre nemico, il mio intento era quello di cercare di colpire in rapidità l'avversario, superando i suoi riflessi imponendo uno scatto finale aiutandomi con il chakra. C'era da considerare poi, che il colpo sarebbe stato potenziato dai rimasugli dello strato di chakra ventoso dell'attacco precedente, che ne avrebbe aumentato le capacità offensive.
[Aura: Burnin Phoenix]
[Movimento gratuito: 5m + 5m (stance)]
[Rapido][Action: Affondo]
[Rapido][Attacco Fisico]

Successivamente, avrei usato nuovamente la mia agilità per compiere un'altra rotazione su me stesso, con l'intento di finire alle spalle dell'avversario, per scatenare in un colpo tutta la potenza devastante del mio vento, che mi era permessa dalle condizioni del momento. Sussurrai una parola per raccogliere le energie:

KAZE!

E allora il chakra di vento si sarebbe velocemente riversato nella mano sinistra rivestendola di una fiamma azzurrina, che sarebbe poi andata a sfiorare il corpo dell'uomo-scimmia, scaraventandolo a metri di distanza come se fosse stato spinto via da un colosso. L'onda d'urto sarebbe stata potenziata ulteriormente da raffiche di vento taglienti, che avrebbero contribuito a compromettere la sua condizione fisica.
[Gratuito][Skill: Wind Cut]
[Azione][Skill: Wind Blast]

Se tutto fosse andato secondo i piani, allora la situazione sarebbe tornata quella di prima, ma 'stavolta sarebbe stato più difficile per il mio avversario tentare una nuova manovra offensiva, a meno che non volesse limitarsi a lanciare cumuli di terra nel tentativo di uccidermi per la noia.

[Danni Attacco Fisico: 10+30+30+30+15= 115 +BLEED +BLEED (Cut Edge) (40 Armor Pen) (45 Danni Magici)]
[Danni Grand Blast: 60+BLEED]
[Danni Burnig Phoenix: 20]

Vita: 250-60=190

Chakra: 165-40-20-10=95

Potenza: 10

Movimenti:
10-> 0-> 10m da Karma
Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:
[Azione] - Wind Blast
[Rapido] - Action: Affondo
[Rapido] - Attacco Fisico
Slot Rimanenti:

Aura:
Burnin Phoenix
Stance:
Swiftstriker
Effetti:
+5m dopo attacco
+15 danno Elementale
Rimuove Shock/Paralyze
Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge

La combinazione di attacchi fisici con quelli magici non sortì l'effetto sperato: il tipo, forte della sua resistenza fisica, riuscì a bloccare gran parte dei danni che avrebbe potuto ricevere, sfruttando i suoi riflessi fuori dal comune per parare i colpi di spada e la sua agilità per sfuggire alla tecnica d'aria che sollevò un gran polverone tutto intorno a me per una decina di metri, senza investirlo affatto. Le sue qualità erano straordinariamente compatibili con le mie, sembrava fosse stato cresciuto apposta per lottare contro di me.

L'alta resistenza fisica, unita a capacità difensive elevate derivanti da un particolare stile di combattimento a me sconosciuto e l'agilità giusta per contrastare i miei attacchi dalla lunga distanza. In pratica il mio peggior avversario. La questione era diventata seria e non sarei riuscito a scappare senza ucciderlo. Era troppo forte e troppo veloce, inoltre, se potevo avere l'occasione di uccidere un'emissario di tale portata nello stato attuale delle mie capacità poteva significare che forse non mi servivano più i vecchi poteri per continuare a lottare.

La controffensiva fu rapida e dolorosa: dopo aver assunto una posizione diversa, l'uomo-scimmia si schiantò su di me, avventando due colpi potenziati con il chakra. Le due palmate arrivarono inesorabilmente a segno, scagliate con rapidità e con forza a causa della spinta ricevuta dallo scatto di dieci metri. Venni spinto leggermente indietro e potei sentire chiaramente le costole sinistre comprimersi sotto la violenta spinta. La spalla ricevette un brutto colpo, ma potevo resistere al dolore. Mentre il mio avversario finiva di proiettarsi in avanti al termine del secondo colpo, io mi ero già ricomposto, allungando il piede destro indietro per bilanciare il peso e non cadere.

Il mio obiettivo non è ucciderti, ma se continui a questi ritmi non mi lasci altra scelta...

Mi ripresi velocemente, tipico della mia tenacia. Avevo subito colpi ben più gravi per anni e anni, di certo non mi sarei fatto fermare da un paio di colpi. Portai nuova linfa nei miei muscoli e l'aura intorno a me diventò nuovamente gialla. Avrei tentato una seconda combinazione mista: Avrei approfittato della distanza ravvicinata per occupare tutte le sue risorse in uno scontro corpo a corpo, attirando l'attenzione unicamente su di me mentre avrei tentato di colpirlo su più fronti. I muscoli si sarebbero gonfiati e con un grosso respiro, avrei lanciato un potente affondo alla bocca dello stomaco potenziato con il chakra, per poi applicare una forte pressione intorno alla sua testa tramite il mio controllo del vento, per stordirlo e rallentare i suoi riflessi.
Di conseguenza, l'affondo non era nient'altro che un mero diversivo, ma comunque avrebbe contribuito alla strategia complessiva dell'attacco. Successivamente, con un'acrobazia, avrei sfilato la lama e saltato addosso al mio avversario, per spostarmi con una capriola all'indietro con l'intento di allontanarmi leggermente. Non sarei riuscito a resistere a lungo, sia perché i danni sarebbero cresciuti, sia perché il chakra cominciava lentamente ad esaurirsi. Tutto si sarebbe concluso in poche mosse, con la mia o la sua morte.

[Aura: Morning Star]
[Rapido] - [Sharpening Wind]
[Rapido] - [Attacco Fisico] [Danno: 10+30+30+20+30= 120 (+30 danni vento)] + BLEED [Cut Edge]
[Azione] - [Compression]
[Movimento Gratuito con Swiftstriker]

[Cooldown Tempest Slash: 2/2]

Vita: 190-70= 120

Chakra: 95-20-20-10= 45

Potenza: 10

Movimenti:
0-> 5m da Karma
Talenti:
Survivalist I
Maestria I Katana

Discipline:
Armi Bianche III
Elemento: Aria III
Stile del Drago Dorato I

Scheda:
Tenma lvl 8

Slot Usati:
[Rapido] - [Sharpening Wind]
[Rapido] - [Attacco Fisico]
[Azione] - [Compression]
Slot Rimanenti:

Aura:

Stance:
Swiftstriker
Effetti:
+5m dopo attacco
+20 potenza
Rimuove Shock/Paralyze
Status:

Equip:
Armatura Leggera [Blocco 30]
Katana I [Danno 30]

Passive:
Airbending - Heart of Air I - Rapid Cast
Swordman - Silver Blade
Cut Edge