[QUEST] Rischiose Puntate

Scoppiò in una fragorosa risata. Non era mai stato portato per quel tipo di giochi: sbancare tutti alla prima mano era stato un colpo di fortuna che lo mandò in estasi.

Alla facciazza vostra perdenti!

Disse con quel suo vocione roco e profondo agli altri concorrenti, mentre con avidità allungava le mani sul tavolo per raccogliere i soldi. Tuttavia il suo fare schernitore ed irridente sarebbe stato interrotto dal prepotente avvicinamento di un gruppo armato di individui. E pensare che era convinto che i pericoli sarebbero arrivati dall’interno, non dall’esterno del capanno. In ogni caso poco importava: lui avrebbe mozzato teste a chiunque. Solo che non capiva tutto quell’interessamento per un luogo malridotto e pieno di schiavi.

Chi sono quelli?

Chiese al gruppo di giocatori a cui si era unito. Prima non gli avevano dato alcuna risposta, ora sperava di capirci qualcosa del perché di tutto quel trambusto. I soldi li lasciò dov’erano: era più interessato a spargere sangue. Ogni nemico buttato a terra per Ukon equivaleva a vincere un premio. Per questo motivo quando gli invasori si avvicinarono, rapidamente si alzò dalla sedia per poi buttarsi a terra. Questo gli permise di evitare il fastidiosissimo colpo di Tripletta, mentre due piombini lo beccarono rispettivamente alla gamba e sulla spalla. Poco male: la sua armatura li aveva deviati, proteggendolo completamente dal potenziale danno.
[RAPIDO – Alzarsi Sedia]
[AZIONE+RAPIDO – Schivata]
Danno Subito = 2x (50 -50) = 0

Non aveva mai visto quel tipo di armi che permettevano di colpire da lontano, ma evidentemente non sembravano essere efficaci quando una freccia o quanto la sua ascia. A dire il vero nulla era temibile come la sua ascia.

[RECUPERO]

Per il momento comunque non si sarebbe gettato alla carica. Anche perché lui era sia contro i guardiani del magazzino e sia contro i neo invasori. Avrebbe lasciato che si scannassero a vicenda per un po’ e dopo di che avrebbe scelto da che parte schierarsi, giustiziandoli uno ad uno. Dunque si sarebbe equipaggiato di scudo ed ascia, tenendosi sulla difensiva ed osservando con cautela la situazione circostante. Presto avrebbe tirato fuori l'animale che era in lui, presto avrebbe scatenato la sua furia barbara. Passò la lingua sul filo acuminato della sua lama: glielo si leggeva in faccia che bramava spezzare ossa. La guerra era il suo ambiente naturale.
[RAPIDO - Equip. Scudo]
[GRATUITO - Equip Arma Pesante (Passive: Paredigm Shift)]
[Stance: Bastion]

Un plotone di esecuzione si stagliò dinanzi ad un Ukon spalle al muro. Come aveva intuito, quei sei di guardia si erano rivelati dei completi buoni a nulla, tanto da essere stati eliminati nel giro di pochi minuti. Ovunque si girasse, vedeva solo sangue e cadaveri: il rosso liquido macchiava gran parte del molo, rendendolo persino scivoloso in certi punti. Digrignò i denti e strinse forte la presa sulle proprie armi. Lui, valoroso ed impavido nordico, non aveva di certo paura di quei tizi che aveva di fronte, nonostante essi usassero armi che non aveva mai visto in vita sua.

Vigliacchi!

Inveì a denti stretti, contorcendo tutto il volto dalla rabbia. Non avevano il coraggio di affrontarlo in duello, ne di affrontarlo con vere armi, facendo valere la propria forza. Si stavano rifugiando dietro quei ridicoli marchingegni spara palline che tra l’altro, da quel che aveva constatato, erano tutt’altro che efficaci contro la sua corazza. Gli avrebbe presto dato una lezione che non si sarebbero scordati, insegnandogli a combattere come un vero gladiatore barbaro, ma prima doveva difendersi dal loro tentativo di uccisione.

Gli uomini appostati in riga di fronte a lui infatti lasciarono partire una tremenda scarica di piombini. Ukon, che era rimasto chino dietro il proprio scudo, intuì che per quanto efficaci, quelle armi non erano per nulla precise. Con un rapido colpo di reni, si tuffò a lato, lasciando che tutti i pallini impattassero contro il muro alle sue spalle.
[AZIONE+RAPIDO – Schivata] = 5m (da M0 a O0)


Evidentemente temevano che potesse scappare dato che la maggior parte dei colpi si erano stati sparati nella zona tra lui e la porta di ingresso dell’edificio. Effettivamente, per quanto l’idea lo nauseasse, rifugiarsi nell’edificio era la tattica più intelligente da fare. Non poteva permettersi di restare in campo aperto con gente armata di armi a distanza ed arcieri pronti a colpirlo, sarebbe stata una mossa suicida. Ma di certo non avrebbe abbandonato il campo di battaglia senza aver prima fatto scorrere il sangue e senza aver dato sfogo alla propria adrenalina.

[RECUPERO]

Imparate a combattere come un vero UOMO!

Ruggendo come un animale famelico, sarebbe partito alla carica, arrivando a sfondare la linea degli uomini che impugnavano la tripletta.
[Movimento Gratuito]+[Aura: GO with the Flow] = 10m (da O0 a L4)

Loro erano più numerosi, ma lui era più veloce. Una volta arrivato a distanza ravvicinata, con la sua furia barbara, avrebbe alzato al cielo la sua ascia giudicatrice per poi scaricare tutta la potenza con un arco discendente che si sarebbe schiantato sulle assi del molo. L’onda d’urto che ne sarebbe scaturita avrebbe fatto letteralmente tremare le trabecole di legno, danneggiandole in maniera irreparabile.
[AZIONE+RAPIDO – Skill: Devastating Blow]

Danno Inflitto = 90 danno fisico + STUN

Sperava in questo modo di far crollare la passerella che passava nel mare, facendo così cadere le persone che si trovavano sopra in acqua. Inoltre, con il molo ridotto in quelle condizione, difficilmente i nemici sarebbero stati in grado di stargli dietro. Lui invece, con un balzo repentino, si sarebbe allontanato, varcando la porta di accesso del magazzino.
[RAPIDO – Skill: Leap] = 10m (da L4 a K0)

In questo modo sarebbe stato al riparo da tutti gli attacchi a distanza degli arcieri e dagli eventuali contraccolpi dei nemici in prima linea. Non solo, la porta avrebbe fatto da filtro, impedendo ai nemici di entrare tutti assieme, dandogli così la possibilità di eliminarli uno ad uno. Una volta entrato comunque si sarebbe guardato intorno per cercare una qualche spranga o una qualche asse di legno in modo da bloccare la porta: doveva prendere più tempo possibile.

MAPPA

Legenda:
- Area Grigia: Colpi delle Triplette
- Area Annerita: Terreno difficoltoso della Skill: Devastating Blow

Fu un susseguirsi di eventi confusi e caotici. Dopo aver creato panico e scompiglio tra le linee nemiche, il prode Ukon cercò subito riparo nel magazzino. Sia ben chiaro: non aveva timore di lottare nonostante fosse in inferiorità numerica, ma non era nemmeno una sprovveduto. Sapeva perfettamente che in campo aperto, contro avversari che utilizzavano armi a distanza, sarebbe stato un facile bersaglio. Ergo affrontarli uno ad uno dentro al magazzino era indubbiamente l’opzione migliore.

Peccato che quando fu in procinto di entrare, gli venne sbattuta la porta in faccia. Sul volto di Ukon si dipinse un grugno sadico ed incazzoso mentre un rigo di sangue gli colava dal naso.

Figlio di put-

Non fece nemmeno in tempo a finire di insultare la guardia che questa, vedendo gli assalitori del magazzino alle sue spalle, se la diede a gambe. Ukon, dopo aver bloccato la porta, decise di seguire il fuggitivo sia per fargliela pagare e sia per avere un’idea della planimetria del luogo: in battaglia conoscere il terreno dello scontro è fondamentale. E fu proprio durante questo inseguimento che, inaspettatamente, riuscì a trovare i suoi due compagni.

I due elementi su cui inizialmente non avrebbe scommesso un centesimo si erano dimostrati abbastanza abili da recuperare i documenti che gli servivano. Purtroppo non sembravano intenzionati a trovare una seconda via d’uscita che non fosse quel tombino stretto da cui proveniva un odore fetido.

Tsk. Sono stato ingaggiato per uccidere, non per attraversare le fogne di Haven.

Protestò blandamente con tono roco e scocciato. Non c’erano alternative: dei suoi due nuovi compagni non si fidava ancora non avendoli mai visti combattere, ergo non era il caso di rischiare uno scontro in inferiorità numerica. Soprattutto perché c’era il rischio che quei due lo intralciassero. Aspettò che fosse l’incappucciato a calarsi per primo e dopo di che, assicuratosi che laggiù vi fosse abbastanza spazio per la sua mole, si calò anche lui dopo aver gettato le armi in modo da essere più libero nella discesa.
[RAPIDO] + [AZIONE]

Le pareti del cunicolo gli grattavano la schiena e gli davano una sensazione claustrofobica. Non gli piacevano gli spazi stretti o le cose piccole, per questo continuava a brontolare suoni incomprensibili tra se e se, maledicendosi di aver accettato l'incarico.

Ancora non ho capito cosa se ne possa fare bellicapelli di un foglio di carta. Se vuole conquistare questo posto deve attaccarlo, non prendere un pezzo di carta.

Ma erano parole vuote dette al vento ora come ora, forse dettate più dalla sua frustrazione e dalle aspettative disattese. In ogni caso, subito dopo aver toccato terra, si sarebbe riappropriato delle proprie armi. Non aveva idea di cosa aspettarsi laggiù.
[RAPIDO - Equip Scudo] + [Passive: Paradigm Shift]
[Stance: Bastion]

Puzza, oscurità e.. cani. Quel posto gli piaceva poco, forse perché viste le sue colossali dimensioni fisiche si chiedeva se non fosse finito per incastrarsi in qualche cunicolo lurido e maleodorante. Se a ciò aggiungiamo l’abbaiare di quelle che sembravano grosse bestie affamate, la situazione lo faceva ancor più incazzare. Non era certo uno schizzinoso e confrontarsi con grossi bestioni era qualcosa che gli era sempre piaciuto, tuttavia il luogo era eccessivamente disgustoso anche per un rozzo barbaro come lui.

Ci mancavano queste pantegane cresciute..

Erano cani, non topi, ma poco importa.

Forza sbarazziamocene in fret-

Non fece nemmeno in tempo a finire la frase e ad impugnare saldamente lo scudo nelle mani che dall’oscurità gli piombò contro una mastodontica creatura quadrupede con denti acuminati come coltelli. Venne sbattuto a terra, finendo con la schiena in una pozza di lerciume gelatinoso ed indistinguibile.

Merda!

In tutti i sensi, perché oltre lo schifo appiccicatosi al suo corpo, c’erano gli artigli della bestia che impattavano sul suo viso. Provò a chiudere le braccia attorno alla testa, ma proprio quando il canide sferzò la sua figura, si rese conto che la consistenza del suo corpo era cambiata.

Che magia è mai questa!?

Si chiese confuso ed interdetto rivolgendo lo sguardo verso Akira, l’ambiguo personaggio sul quale sino a pochi secondi prima non avrebbe scommesso un accidente. Le zampe della bestia trapassarono letteralmente il suo corpo, lasciandolo completamente illeso. Dura da ammettere, ma quei due mingherlini avevano avuto riflessi più pronti dei suoi e sembravano sapere il fatto proprio.

Rialzatosi da terra, continuò ad osservarsi quasi sbalordito le mani che lentamente tornavano alla loro consistenza in carne ed ossa. Non capiva cosa fosse successo ne come il cappellaio fosse riuscito a fare un trucco del genere. Come se non bastasse, vi fu un'altra sorpresa per la sua mente troglodita e rilegata ai precetti del "vince chi ha più muscoli": da sopra la testa dell'incappucciato, si erse uno strano marchingegno metallico. Ukon era davvero confuso e non sapeva cosa pensare dei suoi due nuovi compagni. Una cosa era certa: non poteva permettergli di prendersi la scena tutta per loro, doveva tenere alto l'onore dei varyag in battaglia.

VI FACCIO VEDERE IO!

Urlando la carica, avrebbe caricato un portentoso colpo d'ascia rotante, con l'intento di colpire tutte le bestie lì attorno, anche quelle che si erano rintanate nell'ombra.
[Stance: Executioner]
[AZIONE+RAPIDO+RAPIDO - Skill: Decimate]


Danno Inflitto = 10 (Potenza) +40 (Danno Arma) +30 (Passive: Heavy Metal) +20 (Stance: Executioner) = 100 x2 = 200 danno fisico