[DUNGEON] Draco Sanguinis

Erano bastati due schiamazzi delle bestie a mettere in fuga l'intero gruppo che, venendo fuori dalla fitta vegetazione, aveva continuato verso est costeggiando il fiume. I raptor rimasero nelle rispettive posizione, continuando ad emettere i propri richiami fino a quando il gruppo non ebbe raggiunto una distanza di circa una cinquantina di metri. A quel punto gli schiamazzi sarebbero cessati e nessuno avrebbe avuto più sentore della posizione dei rideraptor alle loro spalle.

Rama aveva seguito celermente la decisione dei suoi mercenari, comprendendo chiaramente la pericolosità di rimanere in quel luogo ad aspettare che arrivino eventuali rinforzi. Al cessare dei richiami delle bestie, il passo sarebbe stato ridimensionato ad un andatura più calma mentre la spedizione si ricomponeva secondo il proposito iniziale. Il propietario del museo neagorese tentò di riprendere la sua consueta compostezza, sciogliendo la coda dei lunghi capelli corvini e pettinando i capelli con le proprie mani per rimetterli in ordine e rifare la stessa coda.

Risparmiando considerazioni di circostanza in quel frangente mentre il gruppo continuava ad inoltrarsi nella giungla Nasri, l'avanzata lungo al fiume proseguì senza particolari avvenimenti per altri 10 minuti fino a quando qualcosa non ebbe colto l'attenzione di tutti inducendoli a fermarsi. Si trattava dei resti di un pasto frugale rimasti a terra nei pressi di qualche roccia probabilmente utilizzata come sedia. In quella parte della riva la vegetazione s'era rifatta rigogliosa, gli alberi e le mangrovie si tuffano nel fiumiciattolo e l'aria era piena di versi di uccelli, friniti di insetti e qualche urlo di qualche primate.

A terra giacevano qualche torsolo di mela, altre buccie di frutti vari e ossa spolpate di qualche animale che ad un primo sguardo non era stato cotto chissà quanto, o non lo era stato per nulla. Rama tra tutti rimase quasi pietrificato da quella vista, caduto vittima di chissà quali brutti pensieri. Mentre gli altri avrebbero avuto modo di fare le proprie considerazioni su quel ritrovamento, constatando come quei resti organici sembravano particolarmente freschi e quindi lasciati lì da poco, il neagorese manteneva il capo lievemente inclinato e le sopracciglia lievemente agrottate mentre sembrava ragionare su qualcosa tra sè e sè.


Forse ci siamo... Commentò poco prima di riprendere a camminare, passando attraverso i rami intricati di quella parte di giungla che si tuffava nel fiume, inducendo gli altri a ripartire con lui.

Avventurieri, c'è qualcosa che devo dirvi riguardo a questa faccenda... Cominciò a dire lui che manteneva la testa del gruppo. L'espressione del viso era seria e preoccupata ma il passo si era fatto più deciso. Particolari che ho preferito omettere per la mia salvaguardia nonché la serenità del gruppo, ma ora che sento che siamo vicini ai nefandi trafugatori del mio amato museo, temo di doverveli rivelare...

Un pò troppo tardi, non credi Rama? Una voce improvvisamente vicina e giovane si sarebbe udita proprio in mezzo a voi mentre un braccio fuoriusciva da dietro al tronco alla sinistra del Kovranat. La mano tesa reggeva un moschetto che era stato puntato direttamente alla tempia sinistra di Rama, il pollice aveva fatto scattare la sicura rendendo l'arma pronta a fare fuoco. Lì, al lato di Rama, era comparso un giovane dall'abbigliamento simile ai corsari dei mari dell'est, per quelli di voi che avevano familiarità con quella gente.

Guardava fisso il Kovranat, la bocca del moschetto premuta contro la sua testa, calmo e glaciale non temendo per la propria incolumità nonostante voi eravate pochi passi più indietro. Rama si ammutolì, rimanendo di sasso. Avreste notato che, nonostante l'improvviso e immediato pericolo per la propria vita, non sembrava terrorizzato o impaurito. Il suo atteggiamento pudico mostrato fino a qualche momento prima durante i vari incontri con le varie fiere feroci era stato sostituito da una serietà impassibile, trasparendo addirittura una punta di insofferenza verso la minaccia di quell'improvviso nemico. (E se te lo stai chiedendo, no Misaki. Non eri riuscita a prevedere alcuna forma di vibrazione nel terreno. Forse un appostamento, forse una trappola)

Avanti, Rama. Dì ai tuoi di non fare alcuna stronzata o sai che succede. Disse il ragazzo con sorrisetto sicuro e compiaciuto, ma Rama si limitò a fissarlo serio senza dire una parola. Prima che la tensione del momento inducesse i mercenari a reagire bruscamente però, una serie di rumori sugli alberi preannunciarono l'arrivo di altre due figure. Cascarono dall'alto proprio di fronte agli avventurieri, ad una decina di passi da Rama, quello più avanzato. Il giovane con il moschetto si voltò verso i due, come se non stesse aspettando altro.

Si ergevano di fronte al gruppo un uomo dall'aspetto feroce e selvaggio, petto nudo e indumenti logori e strappati, capelli ispidi, lunghi e neri vagamente raccolti sopra la testa e una strana mezza maschera sul naso e sulla bocca. L'altra era invece una donna, top essenziale, pantaloncini corti e infradito. Teneva sollevata, poggiata sulle spalle un machete delle dimensioni di una sciabola e aveva la guancia sinistra rovinata da una enorme cicatrice. La parte sinistra del capo era rasata mentre i capelli erano tenuti lunghi sulla parte destra della testa. La vasta area del corpo lasciata scoperta era ricoperta di tatuaggi colorati.

L'uomo dal torso nudo emise un fischio poco dopo e il terreno riprese a tremare sommessamente e innalzarsi alle sue spalle mentre una vostra vecchia conoscenza rivelava la propria posizione. Alle spalle dei due comparve un Ganga, il lucertolone nero che aveva affrontato in precedenza, solo che teneva una sorta di briglia attorno al muso da rettile e rimaneva immobile a biascicare e sibilare sopra la testa dei due nuovi arrivati, fissandovi con cupidigia.


Quanto tempo, fratello... Esordì il selvaggio con una voce roca e profonda, più somigliante al sommesso ringhiare di una fiera più che all'umana espressione. Gli occhi di Rama si spalancarono un poco mentre inspirava profondamente, rendendosi conto di quanto sconcertante quel saluto sarebbe risultato per gli altri.

Non è mai abbastanza, fratello. Rispose Rama sempre calmo e serio. Il giovane alla sua sinistra continuava a mantenere la pistola puntata sul neagorese, alternando lo sguardo tra i due (a quanto pare) fratelli come attendendo qualcosa da un momento all'altro per scattare. Il fratello di Rama si prese il tempo di guardarvi tutti, uno ad uno, le iridi di brace con pupille sottili e inquietanti. Sembrava prendersi il tempo necessario per pensare cosa farne di voi mentre teneva in ostaggio il sangue del suo sangue.

A questo punto Misaki avrebbe avvertito vibrazioni del terreno preannunciare l'arrivo di qualcosa alle spalle del gruppo. Un paio di versi avrebbero reso chiaro di cosa si trattava. Dalla vegetazione fecero la loro comparsa i due rideraptor di prima che rimasero ad una quindicina di metri da voi, non intenzionati ancora ad avvicinarsi troppo. La giovane li vide e sembro felice di quella vista.

Oh, i nostri tesori sono tornati! Esclamò compiaciuta, spaziando con lo sguardo come cercando qualcosa nel fitto della foresta. Dopo qualche secondo, aggiunse. Manca Roko... Quindi guardò i mercenari e il sangue addosso a Haseo e a Ukon. Siete stati voi, non è vero? Ringhiò, abbassando il braccio che reggeva la spada, pronta a buttarsi su di voi. Il fratello di Rama emise un verso, qualcosa che non aveva niente di umano, che avrebbe fatto rabbrividire anche la più feroce delle fiere, e la giovane sussultò, improvvisamente intimorita.


Vedo che non l'hai ancora usato e questo è un bene. Parlò improvvisamente Rama, rivolgendosi verso il fratello che fu indotto a voltarsi e guardarlo. Il neagorese deglutì, prendendo a gesticolare in maniera tesa nel parlare di nuovo. Ascoltami bene, Egon. C'è un motivo se ho portato quel manufatto a Neagora, ed è stato per tenerlo il più lontano possibile da te. Credevo che nulla al mondo ti avrebbe spinto così in profondità nei territori imperiali, ma è evidente che sei riuscito a convincere qualcuno a rubare il monile per te. Ho capito subito che c'eri tu in mezzo a questa storia, quell'oggetto non vale nulla e nessun ladro avrebbe rischiato la segregazione per rubare quell'unico artefatto in un museo pieno di cose di valore.

Rama allargò le mani, come per fare appello al buon senso del fratello. Sono venuto fin qui per convincerti a riconsegnarlo e toglierti dalla testa questa follia. Guarda, non ho nemmeno interpellato alcun imperiale per dimostrarti che non ho intenzione di indisporti. I miei amici torneranno indietro con me non appena mi avrai restituito il Draco Sanguinis e tu potrai continuare per la tua strada, come è stato negli ultimi sette anni. Ma ti prego, lascia perdere questa storia. E' solo un insensata follia...

Egon Kovranat rimase in silenzio a fissare il fratello dopo che egli continuava a fare appello sulla sua coscienza. I suoi occhi incrociarono quelli del resto del gruppo quando Rama li ebbe menzionati ma per il resto rimase in impassibile ascolto. Guardò Rama, la maschera sul viso sembrò deformarsi ma era impossibile stabilire se si trattasse di un sorriso o qualche altra espressione. Se non lo hai ancora usato significa che sei consapevole che ho ragione. Andiamo, ora-

Basta così. Peta. Interruppe il selvaggio, facendo cenno al giovane col moschetto. Quello si voltò verso Rama, il viso illuminato da un sorriso sadico. Non aspettavo altro!

La reazione del gruppo fu tempestiva mentre Rama stesso muoveva instintivamente le braccia e ritraeva il capo per evitare di essere colpito alla testa. Ma primo fra tutti, fu il coltello scagliato da Haseo a colpire in pieno l'avambraccio del giovane che esplose così il colpo nel vuoto mentre ritraeva la mano dolorante nella quale si era conficcata l'arma.

Brutto figlio di puttana! Latrò il capellone mentre cominciava ad arretrare instintivamente. In quel momento sopraggiunse anche la folata di vento di Ukon che però, in questo caso, fu schivata con un movimento repentino laterale che la mandò a vuoto.
[Passive: Elusive Movement]+[Slot Azione - Schivata]+[Movimento L19->M18]


Contemporaneamente, il colpo scagliato da Misaki raggiunse l'altra donna che all'ultimo momento riuscì a spostare la testa mentre poche ciocche di capelli venivano tranciate dalla velocità di quel globo di chakra. Quella spalancò gli occhi cercando di rendersi rapidamente conto dell'affronto subito mentre la mano libera veniva portata alla tempia appena sfiorata.


Rama invece rimaneva disorientato, gli eventi si erano susseguiti talmente velocemente da non permettergli di reagire adeguatamente. In fondo, il suo unico fratello aveva appena sentenziato la sua morte, non era qualcosa facile da digerire.

[ATTACCO]

Ti sei portato un bel gruppetto di teste calde, eh Rama! Esclamò il giovane col moschetto mentre si massaggiava il braccio colpito. Non sarebbe di certo morto da una ferita del genere sebbene gli provocasse sufficiente fastidio. Si voltò quindi verso Egon, senza perdere quel sorriso da stronzo.

Ci tocca farli fuori tutti. Commentò arrogante, cercando nel suo superiore l'ennesima approvazione. Il fratello di Rama li fissò ancora, senza esclusione, per poi soffermarsi su Rama. Stava per dire qualcosa quando fu improvvisamente interrotto da un urlo di battaglia.

Puttanaaa! Ululò la ragazza sollevando la sciabola e scattando in avanti, superando tutti e fiondandosi su Misaki. Egon la osservò apparentemente interdetto, piegando lievemente la testa come cercando di capire, forse si era perso la precedente provocazione di Misaki, fatto sta che in quel momento fece cenno a Peta di partire a sua volta, dando man forte alla compagna.

Il giovane emise una specie di urlo ribelle e acuto mentre stringeva nuovamente il moschetto, sollevando il braccio teso che lo reggeva e mirando questa volta al biondo accoltellatore che lo aveva precedentemente assalito. Premette il grilletto una volta esplodendo un colpo contro Haseo che distava a poco meno di 10 metri, mirando in pieno petto.
[Slot Rapido - Attacco moschetto] Haseo


La ragazza intanto aveva ingaggiato Misaki con tutta la foga di cui era capace, cimentandosi in una serie di fendenti rapidi e decisi. Il primo fu un fendente orizzontale portato con la mano destra dall'esterno verso l'interno mentre avanzava ancora quasi scontrandosi con Misaki. Si sarebbe fermata solo quando le fosse stata estremamente vicina mentre senza pause richiamava il braccio, colpendo con un movimento gemello e inverso rispetto al primo, dall'interno verso l'esterno.
[Equip: Arma bianca DANNO 40]
[Stance: Swiftstriker][Movimento O17->M20]
[Slot Rapido x 2 - Attacco arma bianca] Misaki
[Danno: 10 + 30 + 40]


Il capellone comunque non aveva finito la sua azione di attacco. Con rapidità estrema, riuscì a infilare un altro paio di pallini all'interno della canna del moschetto e a premere di nuovo il grilletto, mirando ancora contro Haseo. Assaggia questo, pezzo di merda!
[Slot Azione - Ricarica]+[Slot Rapido - Attacco moschetto] Haseo

In quel momento Egon spiccò un salto sul Ganga, finendovi a cavalcioni sul lungo collo. Emise un acuto fischio al che Egon, come comprendendo una sorta di comando non verbale, si fece da parte mentre il grosso rettile gorgogliava qualcosa preannunciando quel che stava per accadere. Una nuova ondata nera e viscosa si ripresentò sul campo di battaglia, propagandosi e inglobando tutti i presenti.
[Slot Azione - Action: Black Soil]


Peta scivolò dietro al Ganga, rimanendo al sicuro per quanto riguarda linea di tiro e raggiungibilità [occorre spostarsi e trovare una linea di tiro sgombra per colpirlo con un proiettile o aggirare il Ganga per arrivargli vicino]
[Movimento gratuito M18->O17]

Egon dall'alto del grosso rettile, vi osservava tutti con occhi spiritati e preannunciò l'attacco della sua grossa cavalcatura con un orribile ruggito che nulla aveva da invidiare al ferale richiamo di predatori animali. Il ruggito vi avrebbe rintronato le orecchie, instillando un incontrollato timore instintivo.
[Slot Rapido - Skill: Feral Howl]


A questo punto il ferale selvaggio guardò Ukon che prima gli aveva rivolto la parola, non volendo ignorare le minacce avanzate dal nordico, sicuro che adesso sarebbe stato fortemente ridimensionato nei toni e nell'arroganza. Non sono cazzi tuoi, pelatone. Spero che la paga che ti ha promesso mio fratello era grossa perché ti ha portato diritto dritto alla morte.

Guardò poi Rama, continuando a dire con voce roca e mostruosa. Il loro sangue è su di te, fratello!

A quel punto il rettile avanzò ancora, avvicinandosi a Misaki, colei che era più avanzata ma snobbando per il momento Rama. Forse voleva lasciarlo per ultimo. Il Ganga allungò fulmineo il collo con uno scatto degno del più agile dei serpenti verso la donna, tentando di morderla alla spalla destra.
[Slot Rapido - Action: Quickfang] Misaki



Intanto si udirono i richiami ferali dei raptor alle spalle di Jericho, Ukon e Haseo farsi gradualmente più vicini sebbene mantenessero cautamente le distanze.

Gang bang.

La ragazza che al momento era rimasta più esposta degli altri era stata presa di mira dal gruppo di avventurieri che aveva preso a bersagliarla con attacchi multipli. I proiettili d'acqua di Jericho impattarono sul corpo privo di qualsivoglia protezione, provocando dei gemiti nella stessa. Haseo sopraggiunse cogliendola di sorpresa con un doppio fendente portato con entrambe le armi che la selvaggia prontamente cercò di mandare a vuoto, rimediando comunque due tagli sulla cute rosea già ricoperta da diverse cicatrici.
[Danno proiettili: 45]
[Danni attacchi leggeri: (48-15 + 24-15) = 42]

L'attacco di Misaki fu invece prontamente intercettato con la lama bianca dato che la adepta era, a tutti gli effetti, l'unico avversario che le interessava al momento. Il machete si scontrò con il tentacolo nero, deviandolo quanto bastava da impedirgli di conficcarsi nel proprio corpo.
[Slot Azione - Parata con arma bianca]

In quanto a Ukon, sarebbe stato tutto un altro paio di maniche. L'omaccione si scagliò sulla donna con tanto di ascia cercando di spaccarla letteralmente in due a discapito del suo sesso e delle dimensioni minute, ma prima che l'arma del nordico potesse abbattersi sulla donna, Egon si lanciò dal dorso del Ganga piombando di fronte a Ukon e parando con la propria protezione l'attacco dell'uomo, sebbene il colpo lo fece arretrare di due passi, stordendolo lievemente.
[Passive: Elusive Movement]
[Slot Azione - Action: Intercettare]+[Slot Rapido - Parata con protezioni]
[Danno subito: (56-30) + 20 = 46] STUN Applicato


Alla fine dei giochi, Egon si trovava faccia a faccia con Ukon, ergendosi al lato della giovane alleata presa di mira da più fronti. Lo scontro era appena cominciato.


[RECUPERO -> ATTACCO]


In quel momento i due Rideraptor appostati alle spalle di Jericho e Haseo sarebbero scattati in avanti, notando che le loro due prede erano distratte e con l'attenzione rivolta altrove. Colmarono la distanza che li separava dagli umani, proiettandosi in avanti per azzannarli all'altezza della coscia.
Rideraptor H22 [Slot Rapido: Bite] Jericho
Rideraptor J20 [Slot Rapido: Bite] Haseo
Danno Bite: 80


Peta non sarebbe stato da meno e avrebbe fatto capolino da dietro al Ganga [Movimento Gratuito O17->M17] mentre rapido ricaricava il moschetto con l'ennesima manciata di pallini. Tese il braccio, socchiudendo un occhio ancora una volta, quindi fece fuoco mirando ancora una volta verso Haseo determinato a fargliela decisamente pagare per l'affronto precedente. Infine, arretrò di nuovo, utilizzando ancora l'enorme Ganga come muro vivente.
[Slot Azione - Ricarica Moschetto]
[Slot Rapido - Attacco Moschetto]
[Slot Rapido - Movimento Extra M17->O17]

Il Ganga si spostò lievemente alle spalle di Egon come volendo continuare a dare riparo al pistolero lì dietro [N18->M18] mentre Egon si frapponeva completamente tra gli avventurieri e la selvaggia, intenzionato a darle protezione.

Prendetevela con qualcuno della vostra stessa taglia.. Ringhiò, sebbene era ancora un pò scosso dall'asciata subita in pieno. Aveva di fronte a sè tutti e cinque gli avversari più la montagna rocciosa che lentamente emergeva dal terreno. Non potevano permettersi di cazzeggiare, i tirapiedi di Rama sembravano in grado di organizzarsi e ciò poteva essere un problema. Si voltò verso la ragazza, intimandogli improvvisamente. Rama, ora!

Lui a sua volta non vide l'ora di confrontarsi uno contro uno con Ukon, rilasciando un ruggito ferale ma meno potente di quello precedente che sembrò galvanizzarlo, eliminando ogni forma di debilitazione precedentemente rinvenuta. Pronto a dare il peggio di sè, l'uomo rilasciò un onda d'urto colpendo pesantemente il terreno, tentando di colpire tutti e cinque i suoi avversari.
[Slot Rapido - Action: Blind Fury] +20 Fury
[Slot Rapido - Skill: Breathing Technique] STUN rimosso
[Slot Azione - Skill: Disruptive Strike]
[Passive: Adrenaline] Fury 25 => Potenza +25



La selvaggia ragazza non si fece ripetere due volte il comando di Egon, scattando verso lo stordito Rama e balzando letteralmente su di lui, atterrando con le gambe sulle sue spalle e gettandolo a terra, bloccandolo in una morsa mortale.
[Slot Azione + Slot Rapido - Action: Boa Constrictor]


Il Ganga non rimase a guardare ulteriormente e si prodigò in un altra serie di attacchi fulminei, due morsi rapidi diretti ancora una volta verso Misaki, poco prima che la giovane venisse coperta dall'enorme elementale.
[Slot Rapido - Action: Quickfang] Misaki
[Slot Rapido - Action: Quickfang] Misaki
Potenza Ganga: 80