[QUEST] Una Lama nel Buio

Ciclo: Sangue Tradito

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    Una Lama nel Buio

    Ciclo di trama: Sangue Tradito


    Niethlung era in festa, un po'come sempre. C'era sempre un buon motivo per festeggiare e se non c'era qualche astuto mercante se ne inventava uno per poter vendere di più, qualche locandiere per poter attrarre più avventori e un bardo per avere più ascoltatori.
    La scusa di quella giornata era il rilascio di un gladiatore dall'arena. Alle volte questi erano solo dei guerrieri che avevano deciso di fare dei duelli la loro ragion d'essere, ma altre volte erano criminali condannati a scontare la loro pena combattendo e quasi mai vedevano nuovamente l'esterno dell'arena.
    Stavolta però il fato aveva deciso altrimenti. Un fortunato gladiatore, condannato a passare almeno altri dieci anni a combattere per il diletto del popolo, era stato inaspettatamente restituito alla civiltà.
    La notizia aveva fatto il giro della città a velocità incredibile e tutti, giovani e vecchi, si erano ammassati all'ingresso dell'arena per scorgere chi fosse il fortunato. I mercanti avevano preparato le bancarelle con le leccornie da vendere ai passanti e gli strilloni già si preparavano a divulgare l'identità del fortunato non appena lo avessero scorto.
    Quando il gladiatore fece il suo primo passo fuori dall'arena ci furono alcuni applausi, poi questi si calmarono e per un attimo sembrò che un tremendo gelo fosse sceso in quella calda giornata di sole. Nessuno festeggiava più, nessuno correva allegro per le strade; tutti immobili a fissare il volto del fortunato a cui era stata concessa la libertà. Un fortunato che forse ai più non piaceva per niente.
    Garreth Istvan Eldren camminava con decisione attraverso la folla che gli lasciava spazio mentre si allontanava dall'arena. Era storia recente la sua, poiché solamente quattro anni prima aveva assassinato il fratello per assicurarsi la discendenza del proprio casato, ma la testimonianza della sorella minore lo aveva incastrato condannandolo per omicidio.
    Sfortunatamente gli assassini non riscuotevano molto successo e ben presto la folla cominciò a fischiare e urlare contro Garreth. Se ci fossero stati pomodori marci o altra verdura da buttare forse qualcuno si sarebbe anche arrischiato a scagliargliela contro, ma i mercanti avevano ai loro carretti solo i prodotti migliori, e si affrettarono a rimetterli nelle ceste prima che qualcuno afferrasse qualcosa senza guardare.
    Ben presto lo sdegno della folla si diresse verso l'arena e chi la gestiva, chiedendo a gran voce come mai un assassino fosse stato rimesso in libertà. Le risposte degli attendenti erano secche e lapidarie: quell'uomo aveva scontato la sua pena, pertanto era libero. Altre voci si unirono al coro chiedendo ulteriori spiegazioni, e ben presto fu fatta schierare la milizia cittadina per evitare una sommossa.
    I toni si calmarono e l'attenzione ritornò su Garreth che però era scomparso. Semplicemente aveva continuato per la sua strada ormai libero dai vincoli che aveva con l'arena e libero di continuare la sua vita.
    Tra la folla però c'erano degli occhi che non si erano mai distolti da Garreth e che avevano visto la direzione in cui era andato. Forse c'era ancora qualcuno che ci teneva a lui in quella città, o che lo temeva al pari di altri.

    Garreth aveva fatto in modo di far circolare la voce nei giorni seguenti. Cercava persone per un lavoro non del tutto regolare, persone in grado di svolgerlo a fatti e non solo a parole. Aveva già rimandato a casa un paio di mascalzoni che si credevano chissà chi, uno dei due senza una mano. Non intendeva perdere tempo anche perché la voce del suo rilascio si era già sparsa a macchia d'olio e non ci sarebbe voluto molto prima che suo padre cominciasse a barricarsi in casa.
    Che lo facesse pure, dopotutto non sarebbe stato un problema sfondare la porta principale e far fuori l'inutile servitù. Forse Thyra e Yllana avrebbero cercato di fermarlo, ma erano solo delle ragazzine e sarebbero andate al tappeto velocemente. Poi si sarebbe trovato davanti a suo padre e allora niente gli avrebbe tolto la sua vendetta!
    Quello sarebbe stato il ragionamento di uno stolto, e Garrth non era stupido, anzi sapeva perfettamente che suo padre non sarebbe di certo rimasto ad aspettarlo sull'uscio; e proprio per quel motivo aveva escogitato quel piano, piano per cui gli servivano due volontari dalle mani veloci e privi di scrupoli.
    Uno lo aveva conosciuto nell'arena, e gli aveva fatto pervenire un messaggio prima di lasciarsi alle spalle il suo passato da gladiatore, e gli altri li stava cercando tra i malviventi e avventurieri di dubbia legalità a Niethlung e Haven tramite il passaparola.
    Alla taverna dell'Antico Pescatore attendeva i potenziali clienti, aveva dato istruzioni chiare per il passaparola, dovevano presentarsi solo alla sera quando la clientela della tutt'altro che rispettabile locanda era indaffarata e con la testa piena di vino. Non c'era un nome o un referente, ma solo la voce di una persona che cercava collaboratori per un lavoretto non proprio legale. Questo unito al fatto che l'Antico Pescatore si trovasse nei bassifondi di Niethlung la diceva lunga su quello che c'era da aspettarsi sul tipo di incarico.


    NOTE DEL MASTER



    Post di apertura. Cominciate spiegando come e perché venite a conoscenza dell'incarico tramite passaparola, e soprattutto perché lo ritenete interessante.
    Siete liberi di agire e descrivere, ma fermatevi al vostro arrivo alla locanda dell'Antico Pescatore.

    SCADENZA



    Il limite di tempo per il post è fissato a Sabato 17/01 ore 23.59
     
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    CITAZIONE (mrxxx @ 19/5/2015, 01:47) 
    C'è scritto livello 11 ma in realtà è a livello 10 in quanto 3 PA non sono stati spesi.

    Portfolio

    Nome pg: Ukon Rejus
    Livello: 11

    Potenza: 10
    Vita: 250
    Chakra: 280
    GOLD: 2475 G
    Exp accumulata: 15 exp
    PA disponibili: 3 PA
    PA spesi: 34 PA

    Professione: Cacciatore
    Livello: 0
    PP: 6
    Discipline e Arti segrete
    Armi Pesanti
    Elemento: Aria
    Armi Bianche

    Arte Pura Rubanime
    Talenti speciali
    Basic Medicine


    Inventario

    Armi e Armature
    Arma Pesante - Classe I [Danno 40]
    Scudo - Classe I [Blocca 50]
    Armatura Pesante - Classe II [Blocca 50]

    Corazza dell'Avventuriero [Blocca 20]
    Oggetti consumabili
    1x Essenza di Amaryllis
    Oggetti speciali
    x1 Turisaz [Runa]
    x1 Drop Ferale (Pelle di Lupastrello)
    x2 Drop Ferale (Ossa di Bufalo delle Nevi)
    x8 Drop Alchemico (Enchanted Steel Dust)


    Talenti

    Armi Pesanti [Rank 3]
    Rank 1
    Passive: Armi Pesanti I
    Passive: Armature Pesanti I
    Passive: Heavy Metal
    Passive: Balance

    Action: Charge!
    Action: Opportunity Swing
    Skill: Stomping Assault
    Skill: Swipe Away

    Rank 2
    Passive: Armi Pesanti II
    Passive: Armature Pesanti II
    Action: Parata Pesante

    Passive: Paradigm Shift
    Stance: Armored Guard
    Action: Brawl
    Skill: Death Edge
    Skill: Decimate

    Rank 3
    Passive: Armi Pesanti III
    Passive: Armature Pesanti III
    Skill: Will to Fight

    Passive: One-hand Grip
    Skill: Devastating Blow
    Elemento: Aria [Rank 2]
    Rank 1
    Passive: Airbending
    Passive: Feather Fall

    Passive: Chakra +
    Skill: Wind Scythe
    Skill: Snipe
    Skill: Leap

    Rank 2
    Aura: Go with the flow
    Skill: Wind Change

    Skill: Wind Extension
    Armi Bianche [Rank 2]
    Rank 1
    Passive: Armi Bianche I
    Passive: Armature Leggere II
    Passive: Swordman
    Action: Unfold

    Passive: Crescent Striker
    Passive: Scudi I
    Action: Parata con Scudo
    Action: Shield Bash

    Rank 2
    Passive: Armi Bianche II
    Passive: Armature Leggere III
    Passive: Silver Blade *
    Action: Parata con Armi Bianche

    Stance: Bastion
    Disciplina [Bloccata]
    Nessuno
    Arte Pura Rubanime [Rank 3]
    Aura: Chakra Absorbtion
    Passive: Chakra Capacitator
    Skill: Draining Wave
    Skill: Chakra Release

    Skill: Soul Surge
    Skill: Drain Shield
    Skill: Chakra Link
    Passive: Draining Touch
    Passive: Soulstealer Training

    Passive: Soul Reaper
    Passive: Body Soul
    Skill: Drain Explosion
    Skill: Obliterate
    Skill: Void Explosion


    Meriti

    Vaygr Ostile [Impero]
    Vaygr Ostile [Impero]
    Dato il comportamento ostile e pericoloso constatato direttamente da un generale dell'Impero, una descrizione fisica di Ukon è stata diramata nelle principali città sotto il controllo dell'impero. Il Vaygr è stato identificato come estremamente ostile e l'ordine è quello di arresto immediato se sorpreso in territorio imperiale.
    Nelle città di Neagora, Aethernia, Estheltia, Louyhong e Florentia farsi vedere in pubblico potrebbe comportare l'immediato intervento delle milizie di guardia dell'impero.


    Anima dell'Antico
    In seguito agli incredibili avvenimenti vissuti durante la visita al Museo delle Scienze e delle Storie di Neagora, il personaggio si sente cambiato nel profondo avvertendo qualcosa di diverso nel proprio animo. Guardandosi allo specchio potrà scorgere di tanto in tanto e in maniera incontrollata un bagliore dorato in fondo all'iride accendersi flebilmente e poi spegnersi dopo qualche istante. Questa condizione potrebbe ripresentarsi in pubblico senza possibilità di nasconderlo. Inoltre il personaggio proverà l'insistente sensazione di essere seguito da qualcuno, specie in luoghi aperti e affollati.
    Ottiene infine il seguente talento:

    CITAZIONE
    Passive: Foresight
    I sogni del personaggio sono compromessi, vivendo scene di luohi e volti sconosciuti come appartenenti ad un altra epoca. Potrebbero essere ricorrenti le figure di grossi draghi. Quando si è svegli diventano sporadici episodi di dejavu e vera e proprie premonizioni, solitamente di fatti di lieve importanza predetti di qualche minuto.
    In ruolate masterate (anche ufficiali) è possibile far uso di questa specie di chiaroveggenza acquisita per avere una visione a breve termine di ciò che accadrà nell'immediato futuro. Sta al master stabilire la natura della visione e all'utilizzatore richiederla al momento giusto. E' qualcosa di completamente incontrollabile per cui potrebbe rivelare un evento futuro privo di alcuna rilevanza.


    Insegnamenti di un Rinnegato
    L'Arte Pura appresa da Ukon durante il suo incontro con Roy Xing differisce da quella degli altri adepti di questa pratica poiché gli insegnamenti di quest'ultimo sono quelli di un rinnegato, ovvero colui che ha rifiutato le dottrine dei maestri Ren Shal. Non usa il suo potere per debilitare e graziare, ma per uccidere in modo più subdolo e letale.
    Se Ukon dovesse usare i talenti dell'Arte Pura in presenza di altri adepti, questi percepirebbero immediatamente di trovarsi davanti ad un rinnegato e reagirebbero in maniera ostile.

    Reazione dei PG a loro discrezione.
    Reazione dei PNG a discrezione del Master (se presente).


    TALENTI COLLATERALI
    CITAZIONE
    Action: First Aid
    [Rapido]
    Agisce tempestivamente su di una ferita personale o di un alleato. Uno STATUS a scelta viene rimosso al turno successivo. Funziona su BLEED e CRIPPLE. Rimuove una sola istanza in caso di istanze multiple.

    CITAZIONE
    Action: Gift of Necropolis
    [Gratuita]
    La sensazione di gelo interiore provata dal momento in cui siete stati tratti in salvo dalla valanga non vi ha mai abbandonato, nemmeno dopo aver abbandonato i ghiacciai di Vaygrjord. Il gelo sembra acuirsi nei momenti di spossatezza fisica o di estremo affaticamento.
    Se la Vita scende sotto il 20%, si recupera la propria Vita fino ad avere di nuovo il 30% durante il prossimo recupero.
    [Questo talento è monouso. Va eliminato dalla scheda non appena utilizzato.]


    Cronologia
    Oggetti e Gold Aggiunti
    +1x Essenza di Amaryllis (Bonus Creazione)
    Arma Pesante - Classe I (700 gold)
    - 100 G - Puntata Banco Scommesse T1
    + 150 Gold ~ Vincita Banco Scommesse T1
    - 150 G - Puntata Banco Scommesse T2
    +375 G - Vincita Banco Scommesse T2
    -300 G - Puntata Banco Scommesse FINALE
    +800 G - Ricompensa [DUNGEON] Draco Sanguinis
    +100 G - Valutazione (Caccia all'Uomo)
    +150 G - [ARENA] Nia vs Olga
    +500 G - TORNEO ARENA e +1 Turisaz
    +1050 G - Vincita Banco Scommesse FINALE
    +50 G - [ARENA] Nia vs Olga II
    +800 G - Ricompensa [HUNT] Signora della Terra
    -400 G - Scudo Classe I
    -2800 G - Armatura Pesante Classe II
    +800 G - [QUEST] Necropolis II
    +2 Drop Alchemici
    +200 G - Vendita 2x Drop Alchemici
    +50 G - [ARENA] Olga vs Miya
    +2 Drop Ferali - [HUNT] Più incazzato che mai
    +100 G - [ARENA] Ukon vs Asker
    +100 G - [VALUTAZIONE] Tra le braccia di Hel
    +100 G - [ARENA] Ukon Rejus vs Eiko Doburai
    +800 G - [RAID] The Bane of Beraltha
    +8 Drop Alchemici (Enchanted Steel Dust)


    Exp Aggiunti




    Con uno straccio si pulì il sangue misto al sudore dal volto, mentre con tranquillità posava ascia e scudo in un angolo. Ancora ansimava per via della sforzo fisico appena compiuto. Sputò per terra un paio di volte, prima di tracannare una gran quantità d’acqua dalla botte che si era portato nello spogliatoio. Forse doveva prendersi qualche giorno di tregua. Combattere così incessantemente alla lunga logorava anche qualcuno con il suo mastodontico fisico, tant’è che, approfittando di un momento di distrazione, quel bastardo del suo avversario era riuscito ad infilargli il pugnale nel costato. Nulla di troppo grave comunque se si considera che lui gli aveva successivamente sfracellato l’ascia in faccia, deturpandogliela molto probabilmente in maniera permanente. Ecco da dove derivava il sangue di cui era imbrattato.

    ..Bastardo..

    Disse facendo pressione sulla ferita aperta del costato. Dopo essersi rilassato un paio d'ore per attendere che si cicatrizzasse, avrebbe preso tutta la sua roba e sarebbe uscito fuori, notando con sorpresa che la folla prima sugli spalti ora invece si stava accalcando di fronte all’ingresso principale. Fu così che apprese la notizia della scarcerazione.

    [...]

    Alla fine quel Garreth ce l’aveva davvero fatta a scontare la propria pena e a liberarsi dalle catene che lo tenevano vincolato nella grande Arena di Niethlung. Ukon non aveva nemmeno dovuto aiutarlo ad evadere. Garreth aveva fatto tutto da solo, per di più in maniera lecita. Era l’ennesima dimostrazione del fatto che quell’uomo meritasse il suo rispetto e la sua fiducia. Se vi state chiedendo come mai un tipo scorbutico e scontroso come Ukon avesse deciso di mettere la propria lama al servizio di qualcun altro, vi basti sapere che Garreth si era conquistato i suoi ossequi sul campo di battaglia, sconfiggendolo nell’arena in uno scontro a dir poco sensazionale. Uno scontro tra veri guerrieri varyag purosangue. E poi Ukon non era uno che faceva qualcosa in cambio di nulla, a meno che fossero l’istinto di sopravvivenza o l’odio a spingerlo in tale direzione. Garreth infatti in cambio dei suoi servigi gli aveva promesso di rivelargli alcune informazioni riguardo la famigerata Necropoli di Vaygrjord. E qualora non lo avesse fatto, Ukon si sarebbe preso la rivincita per la sconfitta subita tagliandogli la testa.

    A proposito di scontri ed arene. Ukon ormai si era stabilito permanentemente a Niethlung e si stava dedicando completamente alla vita da gladiatore, godendosi al contempo gli svaghi che poteva offrire una città importante e trafficata come Niethlung. Combattendo si garantiva abbastanza soldi per una sistemazione e per mangiare, senza contare che tramortire avversari con la sua ascia rinvigoriva il suo ego. Provava un inappagabile senso di superiorità e compiacimento ogni qual volta li vedeva invocare pietà in una pozza del loro stesso sangue.

    Inoltre non aveva niente di meglio da fare. Il suo scopo principale era ancora quello di trovare nuovi alleati per combattere l’Impero ed era convinto che, guadagnando gloria e fama nell’arena, sarebbe stato più semplice. Così come sarebbe stato più semplice trovare qualcuno che condividesse le sue idee rivoluzionare spostandosi ad Haven. Tuttavia stava ancora aspettando qualche notizia proveniente da Vaygrjord riguardo Brann oppure proveniente dal continente riguardo ai Draghi. Per questo stare a Niethlung la reputava la soluzione più comoda per raggiungere qualsiasi posto. E fare il gladiatore era un modo anche per ammazzare la snervante attesa.

    ..Vediamo se è un uomo di parola..

    Le voci circolano veloci, soprattutto se si frequentano certi luoghi. Così eccolo lì, alla taverna dell'Antico Pescatore a sorseggiarsi il suo terzo boccale di birra. Se li era meritati tutti. Ruttando, si sarebbe asciugato la barba dal liquido che vi era finito sopra. Non era certo un personaggio fine, ma nessuno avrebbe osato disturbarlo o ridere dei suoi modi grezzi, perchè nessuno voleva avere a che fare con un energumeno simile. Sperava solo che Garreth si fosse mostrato presto. Non amava particolarmente aspettare e voleva evitare di ammazzare il tempo ammazzando qualcuno.






    Edited by mrxxx - 21/5/2018, 19:22
     
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    La ragazza si tirò su, alzandosi su quella bagnarola che il capitano osava chiamare nave. Era stato un viaggio lungo ed estenuante e la compagnia di quei quattro marinai viscidi e dal tanfo nauseabondo non aveva allietato il tutto. Un paio avevano avutro addirittura la faccia tosta di "provarci" con lagiovane. Il risultato? Scottature di secondo grando su metà del corpo e vestiti anneriti. Temendo che potesse mandare a picco la "barca" tutta da sola l'avevano lasciata in pace, dandosi al fantomatico gioco dei dadi. C'era gente che aveva perso tutto a quelle scommesse, perfino l'anima.

    Ma cosa faceva una Temoriana dalle parti di Niethlung vi chiederete voi? Per Lilith non era strano vagare per tutto il continente e non, era abituata a lasciarsi dietro qualsiasi cosa di cui non avesse bisogno per partire alla volta di nuovi obiettivi. Come voi non potete ancora sapere, però, la sua missione necessitava di uno spostamento continuo in quanto dipendente da creature ambigue avvistate di rado, animali quasi mitologici che dovevano "venire in possesso " della Piromante. Poco importava che li carbonizzasse prima, c'erano modi per recuperarne l'essenza di cui quasi nessuno era a conoscenza.

    Ad ogni modo, era arrivata a terra. Si scgranchì gli arti, scendendo dalla passerella logora e poi sul molo. Fece un cenno stanco al capitano, alzando la mano e lanciandogli un piccolo sacchetto con qualche momenta dentro: tutto aveva un prezzo e fino a che si trattava di soldi tutto era fattibile.
    Secondo le sue fonti, il prossimo obiettivo si doveva trovare in città. E no, non sto parlando del mostro mitologico, bensì delle INFORMAZIONI che riguardano il suddetto. Sarebbe stato tutto più semplice se ogni volta la caccia si fosse conclusa come nelle Miniere di Ryuga, con l'essere che semplòicemente sbuca da dietro l'angolo. Ma il più delle volte si trattava di un lavoro lungo ed estenuante, fatto di innumerevoli vicoli ciechi e fallimenti continui.

    Ciònonostante era ancora lì, pronta a mettersi in gioco. I suoi modi altamente caotici e distruttivi le tornavano utili quando si trovava in difficoltà, aprendole strade che sembravano invalicabili. E, come aveva fatto innumerevoli volte in precedenza, cominciò a "interrogare" i tipi loschi che si aggiravano nei sobborghi poco raccomandabili della città. Vi assicuro che quando si minaccia qualcuno di carbonizzarlo all'istante, dopo avergli ustionato il braccio, questi diventa sempre molto loquace.

    L'unica pista che sembrava interessante era quella di un "tipo" che aveva un lavoro delicato da svolgere. Forse aveva a che fare con quella che cercava Lilith, forse no. Dare un'occhiata non avrebbe fatto male a nessuno.

    "L'appuntamento" era in una vecchia locanda diroccata chiamata L'Antico Pescatore. Entrò tranquilla, spalancando la porta. L'odore di alcon e il lezzo che emanavano i brutti ceffi la fecero rabbrividire per un attimo. Non era paura, ma vero e proprio ribrezzo.


    Lilith [Scheda]
    Potenza: 10

    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 220/220

    100%


    Movimento: ???
    Posizione: ???

    Discipline
    Elemento: Fuoco ~ Rank II
    Elemento: Aria ~ Rank II

    Arte Segreta:
    ///

    Talenti Speciali
    Mantra
    Slot Usati
    ///

    Slot Liberi
    Azione
    Rapido
    Rapido

    Status
    ///

    Cooldown
    ///

    Equipaggiamento
    Armatura Leggera Classe I [Blocca 25]

    Abilità Passive

    Airbending (Agilità Intrinseca)
    Flame Control (Emissione Fiamme)
    Heart of Fire II (Danno Fuoco + Consumo)
    Burn-out (20 Danno Da Contraccolpo)
    Heart of Air I (Danno Aria + 1/2 Consumo)
    Mantra (Chakra +10 ad ogni Recupero)



    Edited by ~ y a s u - 18/3/2018, 10:06
     
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    Ciclo di trama: Sangue Tradito


    Quella sera all'Antico Pescatore le cose sembravano andare per le lunghe per chi era arrivato fin lì in cerca di lavoro. Normalmente ci si sarebbe aspettati di veder comparire il committente da un momento all'altro, invece per parecchio tempo non accadde assolutamente nulla.
    Il posto non era dei migliori, la birra era discreta e il cibo appena sufficiente; la clientela era il fiore all'occhiello della struttura: ricercati, malviventi di ogni genere, i più senza un soldo e intenti a importunare chi varcava la soglia cercando solo il calore del cibo e dell'alcol. Magari alcuni si sarebbero avventurati vicino a Ukon o Lilith, o forse no scorgendo la loro possibile irritazione e propensione alla violenza. In ogni caso per parecchio tempo non sarebbe accaduto nulla di degno di nota.
    Quando forse esasperati e convinti di essere finiti nel luogo sbagliato vi sareste rassegnati all'inevitabilità che quella sera non avreste cavato ragno dal buco un improvviso trambusto avrebbe attirato la vostra attenzione e rinfrancato le vostre aspettative sulla serata.
    Da una saletta laterale un avventore arrivò letteralmente volando e terminò la sua parabola discendente proprio su un tavolo della sala principale causando una cascata di improperi e armi che saltavano rapidamente alle mani. Con calma dall'altra sala arrivò anche chi aveva scagliato l'uomo in quel modo.

    Garreth indossava gli stessi abiti con cui Ukon lo aveva visto nell'arena; la corazza scura e i calzoni neri contrastavano con il suo viso pallido e i capelli bianchi. La sua spada era ancora nel fodero appeso alla sua cintura e sogghignava maligno osservando il malcapitato che cercava di rialzarsi dal tavolo tossendo e imprecando.
    L'oste da dietro il bancone si limitò a inveire verso Garreth e dirgli di non fare più danni di quanti non potesse permettersi di pagare, ma non ci pensò nemmeno a lasciare la sicurezza del suo rifugio per fronteggiare il Cavaliere Nero o accompagnarlo alla porta. Quell'uomo si era fatto un nome che incuteva un certo rispetto e timore.
    Garreth diede una rapida occhiata nella sala osservando i presenti e deducendo mentalmente quali potessero essere quelli giunti fin lì per prendere parte al suo incarico. Tutti potenzialmente, a fatti solo un paio. Doveva trovare un modo per selezionare rapidamente le persone adatte a quel lavoro senza perdere altro tempo.
    Improvvisamente notò Ukon nella sala e gli ritornò in mente il loro scontro nell'arena. Era un gladiatore e anche piuttosto noto per la sua brutalità,
    il suo nome aveva serpeggiato per più di qualche tempo sulle bocche degli avventori; forse poteva usarlo per snellire la selezione.
    - Chi mi porterà la testa di quell'uomo, sarà immediatamente assunto per l'incarico. - disse tenendo lo sguardo fisso sull'imponente pelatone.
    - E riceverà una parte del compenso in anticipo. -
    Il gelo serpeggiò tra la folla. Alcuni si alzarono quasi intenzionati a combattere, ma poi si avviarono barcollanti verso l'uscita evidentemente troppo pieni d'alcol anche solo per poter comprendere ciò che stava accadendo attorno a loro.
    Altri sguainarono timidamente le spade o i coltelli, ma dopo aver scrutato meglio il bersaglio si defilarono al pari degli ubriachi. In men che non si dica,
    tra improperi e sguardi in tralice, la stanza si svuotò lasciando così davanti a Garreth pochi possibili candidati.
    L'oste sbuffò, ma non disse nulla, contento che almeno tutto quel chiasso non fosse ancora sfociato in una rissa, ma si appoggiò al bancone e osservò con interesse la scena.

    Un uomo dai capelli neri e dall'armatura in cuoio ammaccata in più punti si fece avanti, ma la sua arma giaceva ancora nel fodero. Non puzzava di vino o fumo al pari degli altri avventori, dunque doveva essere lì per l'incarico e non per passare la serata.
    Nonostante l'aspetto trasandato dell'equipaggiamento aveva la barba curata e poche cicatrici sul volto, segno che dopotutto non doveva essere un cattivo combattente.
    - Sei serio? - chiese guardando prima Garreth e poi Ukon. - Chi potrebbe seriamente pensare di poter abbattere quella furia? Se non hai intenzione di pagare per il lavoro è meglio che tu lo dica subito e senza girarci troppo attorno. - disse con voce roca.
    A quelle parole il ghigno di Garreth si fece più ampio che mai. Era perfetto, dopotutto gli bastavano due persone per quel lavoro e aveva entrambe davanti a sé. Forse sarebbe bastato anche il pelatone da solo a garantirgli la possibilità di successo, ma preferiva essere sicuro di farcela piuttosto che lanciarsi in un'impresa in balia del caos.
    - Come ti chiami? -
    - Orthos. -
    Garreth stava già per sancire l'inizio delle trattative quando notò un'altra persona nella sala. Era una ragazza, piuttosto giovane e avvenente per stare in un luogo come quello, ma il fatto strano era che era rimasta lì fino ad ora nonostante il caos che era scoppiato. Era interessata al lavoro anche lei? Così però i numeri diventavano eccessivi: tre persone sarebbero state troppe. Una andava eliminata.
    Non era solito considerare le ragazze per quel genere di lavori, ma se quella tipa era riuscita a sopportare una serata in quella bettola senza farsi mettere le mani addosso o peggio meritava anche solo la sua considerazione.
    - Bene, Orthos. - cominciò Garreth - Se sopravvivi, il lavoro è tuo. -
    - Cosa? Se sopravvivo? - chiese sbigottito il guerriero.
    Voltandosi notò oltre a Ukon la figura di Lilith e comprese che Garreth aveva spostato il bersaglio da Ukon a lui. Una vera scorrettezza, soprattutto considerato che si sarebbe dovuto misurare con quel gigante munito d'ascia di persona. Non sembrava intimorito dalla ragazza, ma il gladiatore era chiaro che lo mettesse a disagio.
    - E che cazzo...sul serio? - sbottò riportando lo sguardo su Garreth che annuì serio. - Sono un mercenario non un gladiatore. - disse sputando a terra ai piedi dell'albino. - Me ne vado. -
    Orthos si avviò rapidamente verso l'uscita mentre l'oste tirava un sospiro di sollievo per l'ennesima rissa evitata. Ea quasi giunto alla porta quando Garreth richiamò la sua attenzione parlando.
    - Orthos Redmane, conosciuto con il nome di Cagnaccio. Pensi che qualcuno chiederà ancora i tuoi servigi sapendo che ti sei rifiutato di dimostrare la tua abilità come combattente? Che sei scappato con la coda tra le gambe al primo avviso di pericolo? Chi ti vorrà più assumere se queste parole cominciassero a circolare per tutta Niethlung? -
    Sull'uscio, l'uomo esitò e si voltò per ribattere.
    - Dimostrare la mia abilità in un duello mortale in cui non ho nessuna possibilità di vittoria? Preferisco l'onta al mio onore che perdere la vita. -
    - Non mi sembra di aver detto che lo scontro debba essere all'ultimo sangue. - spiegò pacato Garreth. - Io non ti ucciderei mai, ma non posso certo garantire per loro. - proseguì divertito indicando Ukon e Lilith.
    Nuovamente Orthos esitò, ma infine prese una decisione.
    - Al diavolo Garreth Eldren, se ci rivedremo la mia lama assaggerà il tuo sporco sangue. - e con quelle parole varcò definitivamente la porta lasciandosi alle spalle la locanda e quella assurda serata.
    Garreth rimase per qualche istante interdetto, scioccato da quel risultato. Non si era certo aspettato di vedere Orthos filarsela in quel modo, ma almeno gli aveva agevolato il processo di selezione, dato che ora restavano solamente due persone davanti a lui ed era proprio di due persone di cui aveva bisogno.
    Si avvicinò a Ukon e gli tese la mano.
    - Non ho dimenticato il nostro accordo. - lo rassicurò. - Se sei qui, deduco tu abbia sentito le voci che ho messo in giro. - fece poi cenno a Lilith di avvicinarsi.
    - Spero che non siate persone troppo oneste o che vi lasciate frenare da inutili vincoli morali. La paga è buona, ma il lavoro è tutt'altro che legale. - attese di avere l'attenzione dei due prima di proseguire.


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    Aveva assaporato birre migliori, ma non si poteva lamentare, anche perché nessuno osava infastidirlo. Solamente un vecchio malconcio, reduce da qualche bicchiere di troppo, ebbe il coraggio di avvicinarsi per sbiascicare qualcosa, ma prima che potesse anche solo toccare Ukon con un dito, il suo compare, decisamente più lucido, lo prese letteralmente per il coppino e lo trascinò via. Meglio per lui, Ukon probabilmente gli avrebbe fracassato la faccia sul bancone se avesse fatto un solo altro passo in sua direzione.

    Quei due comunque non erano gli unici ad averlo riconosciuto. Non era difficile vista la sua imponente fisionomia e i suoi appariscenti tatuaggi rossi. Per più di una volta sentì pronunciare il proprio nome unito alle parole “arena” e “gladiatore”, ma restò apparentemente impassibile senza voltarsi. Prima di tutto perché ora come ora stava aspettando una persona, ergo non voleva nessun tipo di seccatura, e secondariamente perché la fama che si era conquistato tra sudore e sangue lo stava ripagando. Sentì divampare in lui un’inappagabile senso di soddisfacimento personale nel sapere che la gente lo temeva e lo rispettava per le sue doti combattive. E non degnarli di uno sguardo avrebbe alimentato ancor di più la sua grandezza. D'altronde i rinoceronti non perdono tempo con gli scarafaggi.

    […]

    La noia fu presto interrotta dal lancio di un disperato su uno dei tavoli della bettola. Ukon con una passata di avambraccio si pulì dalla birra che gli era caduta sulla barba dopo il suo ultimo sorso e dopo di che si mise a ghignare divertito mentre si godeva tutta la teatrale scena d’ingresso di Garreth.

    Era ora che si facesse vivo..

    Commentò sarcastico mentre si girava sullo sgabello, smettendo così di dare le spalle a tutti quanti. Per un attimo aveva temuto che Garreth potesse venire meno alla parola data: vederlo così carico ed incattivito invece gli face solo piacere, soprattutto quando il Cultista invitò tutti i presenti a sfidare lui in duello per dimostrare il proprio valore. Ukon a quel punto si alzò in piedi ed appoggiò la schiena al bancone, mentre squadrava uno ad uno i suoi possibili rivali, riservando un ghigno di scherno ad ognuno di loro. Come al solito non era per nulla preoccupato, anzi era talmente spavaldo da tenere blandamente l’elsa dell’ascia impugnata con una mano mentre con l’altra continuava a sorseggiare il suo boccale di birra. Tutta quella situazione lo divertiva assai. Inutile dirvi che invece quei rammolliti non osarono nemmeno sfoderare le proprie armi. E vedere paura e rassegnazione nei loro sguardi non faceva altro che alimentare ancor di più il suo già di per se smisurato ego. Ghignava compiaciuto, esaltato più che mai.

    Non abbiamo bisogno di lui. Si caga in mano persino di questa mocciosa.

    E badò di farsi udire da quel Orthos che se ne stava andando. Lo scherno faceva parte della sua dubbia moralità. In ogni caso strinse con piacere la mano del suo collega, mantenendo sempre quel suo ghigno tracotante e strafottente tipico di chi se ne infischia di tutto, persino della legge.

    A proposito non vorrai seriamente farla venire con noi vero?

    Disse puntando il pollice verso la rossa con quel suo tono da spaccone e la voce grossa. All’inizio non l’aveva nemmeno notata arrivare, ma adesso l’aveva squadrata da capo a piedi almeno un paio di volte, riservandole uno sguardo indiscreto di apprezzamento. Era indubbiamente un bel bocconcino che non gli sarebbe dispiaciuto affatto assaggiare, ma si chiedeva quale utilità avrebbe potuto avere in battaglia.

    Questa qui è solo buona per qualche scopata, te lo dico io.

    Sfacciato ed irruento, oltre che sessista ovviamente. Nella sua testa primitiva la maggior parte delle donne servivano solamente per soddisfare i bisogni primordiali di un uomo. Erano pochissime quelle che riuscivano a conquistarsi il suo rispetto e la sua ammirazione. In ogni caso non voleva rischiare di essere rallentato in battaglia. Meglio pochi ma buoni.

    Quali sono le tue specialità?

    E come se non fosse stata abbastanza la frase di prima, si azzardò persino a chiederle una cosa tanto oltraggiosa: non si riferiva di certo alle sue doti combattive! Rilassarsi un attimo prima di una lotta sanguinaria gli avrebbe solamente fatto piacere.



     
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    Entrò, facendo buon viso a cattivo gioco. L'ambiente era semplicemente deprimente, proprio come ci si poteva aspettare da una delòle tante bettole dei bassifondi. Si guardò intorno senza notare alcunchè di "sospetto" o che comunque potesse stuzzicare la curiosità. Sospirò, ritirandosi in uno degli angoli più bui e lontano da quegli individui decisamente poco raccomandabili. Qualcuno fece pure cenno di avvicinarsi ma fu prontamente stroncato dallo sguardo fermo e serio della ragazza, iridi incandescenti che incutevano un timore recondito e primordiale. Non voleva ancora tirare su un polverone, anche se l'idea di accendere un barbeque in quel posto dimenticato da ogni dio l'aveva stuzzicata non appena attraversato l'uscio. Ogni cosa a suo tempo.

    ~~~


    Un tonfo sordo la risvegliò da suo pensiero. Alzò la testa istintivamente, cercando l'origine di quel rumore. Poco lontano da lei c'era un tavolo letteralmente devastato con un povero disgraziato piegato a terra, evidentemente "lanciato" da qualcuno. Sorrise, unendo le mani e sgranchiendosi le nocche.

    ~ Bene, si fa a botte!

    Era stata fin troppo ferma per i suoi gusti. Già pronta a menare le mani, però, il suo entusiasmo venne interrotto dall'immobilità dei presenti. Da una stanzina laterale uscì un tipo dallo sguardo vissuto, busto in cuoio e capelli bianchi. Un bell'uomo, senz'altro. Ora questo si che avrebbe incuriosito la Piromante.
    Si capiva che era lui il "mandante" di quell'incarico poco lecito, o se non altro chi ne faceva le veci. Indicò un ammasso di muscoli seduto al bancone: il classico maiale dalla testa spelata e i modi di fare di un orso.

    ~ Chi mi porterà la testa di quell'uomo, sarà immediatamente assunto per l'incarico.

    Uh, interessante. Davvero.

    ~ E riceverà una parte del compenso in anticipo.

    Troppo facile così. La donna si portò in avanti, alzando le spalle. Dopotutto doveva solo carbonizzare una testa pelata, cosa in cui ormai era diventata modestamente brava. Nessun'altro si mosse però. Era tutti impietriti, come se quell'uomo davanti a loro fosse una specie di mostro spuntanto da chissà quale buco degli inferi. Con un sopracciglio alzato cercò di capire cosa stava succedendo. Subito un altro "mercenario", per così dire, prese la parola. Un tale Orthos. La scenetta che ne seguì fu semplicemente squisita: tutti quanti che se la davano a gambe come se rimanere lì significasse firmare la propria condanna a morte. Orthos le passò vicino, digrigando i denti. La rossa sorrise, la smorfia leggermente visibile. A quanto pare nessuno era così fuori di testa da mettersi contro quell'energumeno. O se non altro, nessun UOMO.

    FRr1mPY
    Parlando del diavolo, eccolo che prese la parola. Sfacciato, sbruffone e sessista come pochi a questo mondo.

    ~ Questa qui è solo buona per qualche scopata, te lo dico io.

    Uh, che figata. Le era bastata una frase per inquadrare la tipologia di @uomo@ che si trovava di fronte. Scosse la testa, avvicinandosi a lui ed il bancone.

    ~ Quali sono le tue specialità?

    Scivolò sul legno consumato, avvicinandosi di lato ad Ukon con fare sensuale.

    ~ Le mie specialità dici? Ah!

    Portò le labbra rosse vicino all'orecchio del suo itnerlocutore, sussurrando con calma e veemenza.

    ~ Conosco i tipi come te. Tutti belli, forti e virili...

    La mano le scivolò sul pettò gonfio del pelato fino ad arrivare all'altezza del ventre.

    ~ ... e poi, quando vi trovate nella situazione ideale...

    L'arto scivolo sui pantaloni, accarezzando il tessuto logoro.

    ~ ... non avete le PALLE per finire cosa avete cominciato

    Nel momento in cui proferì tali parole alzò il tono della voce oltre ad afferrare saldamente lo scotro dell'altro. La presa era ferma e salda, ma quello che doveva preoccupare il Vagyr non era l'esigua forza della bella Lilith. No, tutt'altro. In un paio di secondi avrebbe potuto constatare come la temperatura nel basso ventre stesse raggiungendo gradi leggeremente elevati. E no, non si trattava di effusioni amorose.

    CITAZIONE
    Passive: Flame Control
    E' possibile, con una quantità infinitesimale di Chakra, emettere delle piccole fiamme da una qualsiasi estremità del corpo. L'utilizzatore è in grado di resistere a lungo anche ad alte temperature, restando illeso, ad esempio, in una stanza incendiata.
    Proverà comunque dolore nel toccare le fiamme direttamente.

    ~ Per tornare alla tua domanda, pelato dei miei COGLIONI

    Strinse ancora, lasciando la temperatura aumentare

    ~ Diciamo solo che sono una tipa CALIENTE. Comprende?

    La mezza smorfia tornò a comparire sul volto. Succedeva quando si divertiva.
    Continuando a fissarlo dritto negli occhi mollò il membro di Ukon, alzando il mento allo stesso tempo. Se cercava qualcuno con cui tirare su rissa, beh, l'aveva trovato.

    Si voltò infine verso il Bianco, a metà fra lo spazientita e l'appagata.

    ~ Quindi? Quale sarebbe questo famigerato "compito" infame?

    Lilith [Scheda]
    Potenza: 10

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    Chakra: 220/220

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    Movimento: ???
    Posizione: ???

    Discipline
    Elemento: Fuoco ~ Rank II
    Elemento: Aria ~ Rank II

    Arte Segreta:
    ///

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    Slot Usati
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    Azione
    Rapido
    Rapido

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    Burn-out (20 Danno Da Contraccolpo)
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    Alla fine, di tutti quei rammolliti presenti nel locale, fu solo la rossa l’unica in grado di tenergli testa. O forse sarebbe meglio dire di tenerlo per le palle. Letteralmente. Ukon la guardava trasudando superiorità ma quando lei si avvicinò con passo sensuale ed atteggiamento affabile, credette per davvero che fosse intenzionata solamente a spillargli qualche soldo in cambio di una sveltina.

    Che ti avevo detto..

    Disse rivolgendosi a Garreth. Ukon non avrebbe affatto disdegnato di farsi un giro su di lei, tant’è che mentre lei gli sussurrava all’orecchio e gli strusciava la mano lungo il corpo, avrebbe chiuso gli occhi e piegato leggermente la testa all’indietro per lasciarsi inebriare dal senso di eccitazione e dal primitivo bisogno sessuale.

    E’ proprio vero che le rosse di capelli sono..

    Farfugliava con quel suo arrogante sorriso compiaciuto mentre si scolava il fondo di birra rimasto nel bicchiere. Birra e sesso, sembrava quasi un anticipo di quello che lo avrebbe atteso nel Valhalla una volta passato a miglior vita. Più la mano di lei andava in basso e più avrebbe potuto sentire la sua eccedenza aumentare. Sapete, era da molto che non metteva le mani su di una donna. Una donna come quella poi. Ne avrebbe avuto davvero bisogno, peccato che..

    ..Puttana!

    Peccato che tutta quella manfrina fosse solo una subdola messa in scena. Sputò per terra tutta la birra che aveva in bocca e lasciò cadere il bicchiere che si frantumò in mille pezzi. Per quanto possente e resistente possa essere un uomo, quel punto del corpo resta sempre il più sensibile e vulnerabile. Soprattutto se oltre ad essere strizzato viene pure surriscaldato. Per un attimo fu sull’orlo di emettere un urlo acuto e striminzito, per nulla adatto ad un omone della sua stazza, ma combatté con tutte le sue forze per resistere a tale tentazione e tenersi tutto dentro.

    Inutile dirvi che la sua espressione prima spavalda e gradassa, ora era stata contorta dal lancinante dolore. I nervi del collo parevano tesi più di una corda di violino e si era fatto tutto rosso in faccia, digrignando i denti come un cane rabbioso. Se prima la guardava con brama di possederla, adesso vi era solo rabbia per l’affronto ricevuto nei suoi occhi. Ma nonostante il terribile dolore che gli stava rivoltando lo stomaco sottosopra e che lo stava lasciando senza fiato, non aveva la minima intenzione di prostrarsi di fronte a lei. Non sino a quando lei sarebbe rimasta con la mano sul suo membro e ad un palmo dal suo naso.

    Bugiarda e scorretta. Probabilmente avrebbe potuto avere per davvero un’utilità oltre quella lussuriosa quella puttana. Istintivamente comunque strinse la presa sull’elsa della sua ascia e portò la lama a filo con il collo di quella, dandole così un altro motivo, oltre l’orgoglio, per tenere il mento alzato.

    L-le-va la-la tua lu-ri-da ma-no!

    Minacciò sibilante e con il fiato spezzato, facendo uno sforzo enorme. Disumano. Quando poi lei si allontanò e gli diede le spalle, fu finalmente in grado di respirare. Cadde in ginocchio, a gattoni, e tossì un paio di volte, sputando parecchia saliva. Ansimava profondamente e sudava, mentre con una mano si toccava il membro per sistemarselo. Nemmeno le lotte animalesche da gladiatore lo spossavano in quel modo. E gli ci vollero una buona decina di minuti per riprendere il fiato e rimettersi dritto, usando la propria ascia come una sorta di bastone.

    Puttana..

    Continuava a ripetere, ancora affranto dalla prova di resistenza a cui era stato appena sottoposto. Nessuna donna aveva mai osato umiliarlo in quel modo, sempre che di umiliazione si potesse parlare visto che di fronte a lei aveva sopportato la sofferenza in maniera stoica.

    Comprendo che finirai presto con la gola tagliata!

    Riprese a minacciare con più convinzione ora che gli era tornata la sua classica voce roca e tonante. Abbozzò persino un sadico ghigno. Non si sarebbe vendicato per il momento. Prima di tutto perchè non aveva mai incontrato una donna con un carattere autoritario tanto spiccato e voleva proprio vedere sin dove si sarebbe spinta. E soprattutto perchè prima di farle assaggiare la sua lama le avrebbe fatto assaggiare il suo membro. E questa era una promessa. Altro che quelli come lui non avevano le palle per finire i lavori iniziati!

    Forse era il caso che Garreth intervenisse per dare un freno a tutta quella manfrina e soprattutto per spiegare cosa diavolo avrebbero dovuto fare.


     
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    Una Lama nel Buio

    Ciclo di trama: Sangue Tradito


    Garreth avrebbe assistito divertito alla scena tra la ragazza e Ukon, confermando la prima impressione che aveva avuto di lei: sapeva il fatto suo. Non era da tutti riuscire a mettere quel gigante in ginocchio e anche se si era lasciato ammaliare dalla bella bimba probabilmente in un vero combattimento lei avrebbe perso.
    Nella vita però non sempre si poteva risolvere tutto a colpi d'ascia, per quanto quello fosse ancora un metodo apprezzato ed efficace, e una persona svelta d'intelletto come quella ragazza faceva proprio al caso di Garreth.
    Tuttavia quando Ukon si rimise in piedi e afferrò la propria arma per avvicinarla al volto della sconosciuta l'albino si sentì in dovere di intervenire prima che la situazione potesse sfociare in qualcosa di molto brutto, o molto bello a seconda delle circostanze.
    - La sua sola presenza in questo luogo dimostra che non è una persona qualunque, e a giudicare da come ti ha trattato direi che è più che qualificata per il lavoro. - disse osservando per bene la ragazza.
    Con calma si accomodò su una sedia libera nel tavolo vicino e invitò gli altri a fare altrettanto. Con un gesto della mano richiamò l'attenzione dell'oste, che timidamente si avvicinò e prese la comanda senza obiettare, forse sperando che il grosso dei problemi per quella serata fosse finito.
    - Conosco già il qui presente Ukon perché abbiamo avuto modo di incrociare le armi in precedenza, mentre di te non so nulla se non che sei spavalda e in cerca di un guadagno facile. - disse poi rivolgendosi alla ragazza dai capelli rossi. - Non mi interessa sapere chi sei, da dove vieni o quale sia il tuo passato... - precisò prima che lei potesse dire alcunché. - ...mi basta avere un nome con cui chiamarti e sapere che cosa sai fare; oltre a mettere in ginocchio gli uomini. -
    Avrebbe atteso una risposta sorseggiando la birra che nel frattempo l'oste avrebbe portato al tavolo assieme ad altre due, una per il nordico e l'altra per la ragazza. Poi, finalmente, avrebbe scoperto le carte riguardo al tipo di lavoro che avrebbe coinvolto sé stesso e quei due.
    Ricapitolò brevemente chi era e che cosa gli era accaduto: Garreth Istvan Eldren, ex nobile di Niethlung diseredato per l'omicidio del fratello e condannato all'esilio; ora intendeva riprendersi il proprio casato e la propria eredità. Sorvolò sul come e perché aveva ucciso Kyrill, a quei due non doveva importare, quanto sapere che se collaboravano con lui avrebbero avuto gli occhi della nobiltà e delle guardie della città puntati addosso, ma se tutto fosse andato per il verso giusto avrebbero avuto notevoli benefici.
    - Per quanto mi piacerebbe sfondare la porta di casa e tagliare la testa a mio padre con questa stessa spada, temo che sarebbe il primo passo verso il fallimento del mio piano. - disse concludendo il racconto. - Non si tratterà di omicidio, per il momento; ma solamente di furto. -
    Proseguì poi spiegando come intendesse agire. Prima del suo esilio aveva scoperto che il padre era si un nobile, ma gran parte della sua ricchezza proveniva dalla fortuna accumulata gestendo una serie di negozi che trattavano merci esotiche e rare, oltre che una serie di commerci fiorenti con l'Impero. Colpire quei negozi rubando merci e rivendendole al mercato nero avrebbe dato una battuta d'arresto alle sue entrate, costringendolo a concentrarsi su quell'aspetto e trascurando quindi la protezione nella propria casa; in alternativa sarebbe stato possibile cercare di dirottare e rubare uno dei convogli o navi diretti verso l'Impero. In quel caso l'effetto sarebbe stato simile, ma con una risonanza maggiore e la quantità di guardie sulle loro tracce sarebbero aumentate a dismisura. Entrambe erano scelte valide e fattibili, ma presentavano rischi diversi.
    - Se dovessimo scegliere di saccheggiare i negozi gestiti da mio padre ci troveremmo a dover affrontare solo i suoi uomini, mercenari preparati al combattimento, mentre se dovessimo optare per fermare i convogli in quel caso ci andrebbe di mezzo anche la guardia cittadina e qualche soldato imperiale. - spiegò infine.
    Lo scopo dell'incarico era sostanzialmente indebolire le finanze del casato Eldren in modo che quando Garreth avesse pianificato l'assalto fosse il più sguarnito possibile, o con fondi insufficienti per garantirsi una scorta d'élite.
    - Potremmo anche provare a fare entrambe le cose, ma questo significherebbe dividerci e abbasseremmo notevolmente il nostro tasso di successo. - concluse infine.
    Sembrava ponderare la situazione a fondo, non voleva agire d'impulso e se aveste avuto domande da porgli questo sarebbe stato il momento ideale,
    o per provare a convincerlo a seguire una strada diversa o dare la vostra opinione.


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    Il limite di tempo per il post è fissato a Sabato 24/01 ore 23.59
     
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    Il pelatone cercò di tenere duro e far buon viso a cattivo gioco, riuscendoci in parte. La ragazza sghignazzo col filo dell'ascia sul collo, avvicinandosi e lasciando che il freddo metallo le toccasse la giugulare.

    ~ Quando vuoi, tesoro!

    Dire che gli animi si stavano scaldanmdo era un eufemismo. E la smorfia di gusto e piacere sul viso della rossa non lasciavamo presagire nulla di buono. Di lì a poco quel buco di posto sarebbe potuto tranquillamente essere ridotto in cenere.
    Ad interrompere il tutto, però, fu Garreth.

    ~ La sua sola presenza in questo luogo dimostra che non è una persona qualunque, e a giudicare da come ti ha trattato direi che è più che qualificata per il lavoro.

    Si girò verso di lui, con lo sguardo spavaldo di chi non teme ripercussioni. Non aggiunse nulla se non un cenno del capo, i denti bianchi stretti.
    Si appoggiò al bancone, rimanendo in piedi di fronte al tavolo, le braccia conserte. Non le era mai piaciuto restare con le mani in mano e meno tempo passava seduta e meglio era.
    L'albino continuò.

    ~ Conosco già il qui presente Ukon perché abbiamo avuto modo di incrociare le armi in precedenza, mentre di te non so nulla se non che sei spavalda e in cerca di un guadagno facile

    ~ Non mi interessa sapere chi sei, da dove vieni o quale sia il tuo passato, mi basta avere un nome con cui chiamarti e sapere che cosa sai fare; oltre a mettere in ginocchio gli uomini.

    ~ Spavaldo è chi non conclude un cazzo. Stai per caso insinuando questo?

    Sapete, alla ragazza non gliene fregava niente di chi aveva davanti. Poteva essere anche il gladiatore più famoso del continente, lei gli avrebbe dato contro senza pensarci minimamente.
    Ghignò, lasciando la domanda in sospeso. Non le interessava la risposta, ovviamente. Era solo un modo per attaccare rissa. Voltò lo sguardo verso l'altro energumeno, godendo un pò nel vederlo ancora sofferente.

    ~ Quindi sto stronzo si chiama Ukon. Buono a sapersi.

    Tornò sul mandante.

    ~ Rose. Burning Rose. Non ti serve sapere altro...

    Si piegò leggermente, alzando il dito medio. Una fiammella divampò all'improvviso, avvolgendo il polpastrello ma senza danneggiare la piromante.

    ~ ... se non che io le cose le BRUCIO. Vero Ukon?

    Scoppiò in una mezza risata ripensando alla scenetta di poco prima. Se il Vagyr era stronzo, lei di sicuro non gli stava tanto lontano.
    L'albino si presentò, spiegando il "lavoro che dovevano affrontare. Tante parole, tanti sentimentalismi. Per poco Lilith non si appisolò dietro a tutti quei discorsi.
    Quando ebbe finito fu la prima a prendere la parola, fregandosene altamente del Vagyr e ignorandolo beatamente.

    ~ Non mi frega un cazzo di cosa scegliere. Tu indichi cosa vuoi carbonizzato e io te lo riduco in polvere. Chiaro, semplice e conciso.

    Sghignazzò. Effettivamente era la pura e semplice verità: non era portata per congegnare piani particolari, seguiva unicamente quello che le diceva il proprio istinto. Come stringere le palle ad una montagna di muscoli pelata, ad esempio.

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    L’intervento di Garreth fu provvidenziale per non far degenerare la situazione. E mentre Ukon riprendeva fiato e si rimetteva in ordine le parti basse, ascoltò il piano dell’albino. Così come ascoltò la successiva risposta della rossa, la quale non si esentò dall’insultarlo di nuovo, dandogli dello stronzo. C’era da dire che sembrava una versione di Ukon al femminile, vanitosa ed arrogante. Tant’è che il pelato, rendendosene conto, invece che prendersela sul personale e puntarle di nuovo il filo della propria lama al collo, cominciò a ghignare in maniera sadica e divertita allo stesso tempo. Gli era venuta in mente una perfida idea tremendamente geniale.

    Attaccheremo la nave!

    Esordì con quel suo vocione tracotante e borioso, mentre ancora sghignazzava pieno di se e riservava uno sguardo truce alla sua interlocutrice.

    Così potremo vedere se questa qui è solo un’oca parlante oppure se ha davvero il fegato di mettersi contro i soldati imperiali.

    Eccolo il subdolo piano del pelatone: se si doveva fare qualcosa, preferiva farla in grande. E poi attaccare i soldati imperiali nella sua terra d’origine lo avrebbe riempito di soddisfazione personale. Senza contare che sarebbe stato un banco di prova estremamente arduo per la pollastrella.

    Se la rossa si vantava di poter carbonizzare quella baracca, lui poteva vantarsi di poterla abbattere in un solo colpo d’ascia. Ma c’era una sostanziale differenza tra i due: Ukon aveva dimostrato più e più volte sul campo di battaglia il proprio valore, mentre quella tipa non era conosciuta da nessuno e sin tanto che non avrebbe veramente mostrato ciò che era in grado di fare, le sue parole restavano spese al vento. Per questo era meglio precisarle che...

    Qualora dovesse tirarsi indietro all’ultimo momento o se dovesse intralciarci in qualsiasi modo, la useremo come merce di scambio e la daremo in pasto ai soldati imperiali. Sono sicuro che accetteranno volentieri di fare del suo corpo ciò che meglio desiderano.

    Spietato e crudele fino in fondo. Talmente tanto da prospettarle un futuro di schiavitù e servilismo. Sarebbe quindi tornato a rivolgersi direttamente a Garreth che non gli aveva ancora accennato nulla circa il numero di milizie che avrebbero dovuto affrontare.

    Di quanti uomini stiamo parlando?

    Leccò con avidità il filo della sua ascia. Pregustava già il momento in cui avrebbe sventrato in una pozza di sangue i suoi futuri nemici.



     
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    Garreth ascoltò le parole che la ragazza gli rivolse senza il minimo rispetto, ma non disse nulla limitandosi a squadrarla da capo a piedi. Era solo una pedina dopotutto, poteva anche fare la voce grossa ora, ma sarebbe stata così spavalda anche davanti al pericolo di morte?
    Nessuno le avrebbe guardato le spalle in quel lavoro. Garreth cercava persone in grado di muoversi in autonomia e che non dovessero dipendere direttamente da lui. Non aveva dubbi che Ukon fosse quel tipo di guerriero, dopotutto glie lo aveva dimostrato in prima persona nell'arena; ma quella ragazza? Forse avrebbe dovuto chiarirle un attimo la situazione.
    Prima che potesse dire qualcosa però intervenne il pelatone dicendo che avrebbero attaccato la nave in modo da provare il valore della ragazza direttamente sul campo e se le sue aspettative fossero state deluse l'avrebbe semplicemente abbandonata al suo destino. Decisamente quei due sembravano cane e gatto da come continuavano a lanciarsi delle frecciatine.
    Tuttavia le ultime domande di Ukon avevano senso e Garreth ci rifletté un attimo facendo mente locale dei dati che aveva raccolto nei giorni scorsi con le sue spie.
    - I marinai non costituiscono un problema, non cercheranno di intralciarci se agiremo con il favore delle tenebre. - disse ricordando che davanti a un sacchetto di monete tintinnanti chiunque poteva voltarsi dall'altra parte. - Se decidiamo di colpire le navi al porto dovremo aspettarci una discreta resistenza armata da parte della milizia cittadina e dell'Impero. -
    Spiegò che le navi di suo padre erano sorvegliate costantemente da almeno quattro guardie cittadine, due a terra e due sul ponte. Non aveva informazioni riguardo quante persone potessero esserci sotto coperta, ma non escludeva potessero esserci almeno altri quattro o cinque miliziani imperiali a bordo o sul molo.
    Attaccare senza un piano preciso sarebbe stato un suicidio e Garreth non aveva la minima intenzione di fallire perché una voleva incendiare le cose per puro divertimento e l'altro non vedeva l'ora di spaccare delle teste imperiali per vendetta. In quel gioco loro erano le pedine e lui il burattinaio; gli avrebbero obbedito, o li avrebbe abbandonati al loro destino.
    - Attaccare le navi causerebbe di certo un danno maggiore alle finanze del casato Eldren che non semplicemente saccheggiare i negozi di mio padre, ma correremo anche più rischi. - disse infine quasi prendendo seriamente la proposta di Ukon.
    Non era impossibile mettere in atto un piano che prevedesse l'affondamento di una o più navi dirette all'Impero, ma avrebbero dovuto agire in modo deciso e lasciarsi ogni dubbio e scrupolo alle spalle. Non poteva permettersi che ripensamenti improvvisi compromettessero la riuscita del piano.
    Avrebbe dovuto organizzare il tutto nei minimi dettagli, e questo gli avrebbe preso del tempo, ma prima di tutto voleva chiarire alcune cose con quei due prima che quello pseudo litigio degenerasse in qualcosa di peggiore.
    - Se pensate di potercela fare allora attaccheremo le navi. - disse infine cercando lo sguardo di entrambi. - Non ho intenzione di guardare le spalle a nessuno, né perdere tempo a ricucire le vostre ferite. Seguiremo un piano adatto e ogiuno avrà un compito ben preciso; se vostri eventuali colpi di testa vi porteranno con un piede nella fossa, io non sarò lì a tirarvi fuori, dovrete cavarvela da soli. Chiaro? -
    Quella sarebbe stata l'ultima occasione per chiedere ulteriori informazioni o eventualmente scegliere un obiettivo diverso se le parole di Garreth vi avessero messo davanti al tarlo del dubbio. Certamente saccheggiare i negozi di Istvan Eldren sarebbe stato meno rischioso per la vostra incolumità e sareste comunque stati pagati al termine del lavoro. Meglio avere la vita e l'oro, che perdere l'una e anche l'altra cosa.
    In ogni caso a voi spettava l'ultima parola. Garreth avrebbe risposto a eventuali domande, e vi avrebbe congedati dicendo che si sarebbe fatto vivo lui una volta che il piano fosse stato pronto.


    NOTE DEL MASTER



    Ruolata libera.

    SCADENZA



    Il limite di tempo per il post è fissato a Sabato 24/01 ore 23.59
     
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    ~ Magari, almeno così mi divertirei un pò anche io! Solo che dubito ci sia qualcuno all'altezza del compito.

    La risposta fu chiara e semplice, come se non ci fosse nulla di puù vero a quersto mondo.

    ~ Anche se penso che come "merce di scambio" varrebbero di più le palle di un certo gladiatore che ha cominciato a farsi un nome in questo ultimo periodo piuttosto che una "povera ragazza indifesa".

    Enfasi brutale sulle ultime parole.

    ~ Mi offro io di procucargliele. Tanto anche se sono un pò annerite nessuno se ne accorge.

    Ghignò ancora, immaginandosi la scena. Un pò di sadismo era innato in lei, forse questo lo avrete capito ormai.

    ~ Venendo a discorsi più seri, ribadisco il concetto: tu mi dici cosa bruciare e io te lo carbonizzo. Se ti metti fra di me e il mio bersaglio, la cosa non è rilevante.

    Si avvicinò al viso del bianco fissandolo dritto negli occhi.

    ~ Non c'è cifra d'oro al mondo che può appagare quella sensazione di distruzione che scatta quando infuria la battaglia. Quel fremito che ti spinge ad andare oltre, lasciando solo cenere dietro di te.

    Si leccò le labbra, assaporando il sapore della terra e del legno bruciati.

    ~ E' per questo che viviamo, io e il coglione qua presente: pura e semplice smania di devastare qualcosa. Qualsiasi cosa. Con l'ascia...

    Indicò l'arma di Ukon senza girarsi.

    ~... o col fuoco.

    Portò la mano in avanti, "accendendola" letteralmente.

    ~ E se tu sei in grado di fornirci i mezzi per arrivare a questo...

    Fece una pausa, aspettando che anche il Vagyr aggiungesse qualcosa.

    ~ ... non hai di che preoccuparti.

    Sorrise spavalda. O forse no, era più un'azione inconscia di chi sa cosa vuole nella vita.

    ~ Quelle navi coleranno a picco, costi quel che costi!

    Paroli grosse dalla rossa. Sarebbe morta in questa sua ennesima impresa? Molto probabilmente si. Sarebbe stata una morte glosriosa tinteggiata di fuoco e dal sapore di carne carbonizzata? Senza alcun dubbio.

    Lilith [Scheda]
    Potenza: 10

    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 220/220

    100%


    Movimento: ???
    Posizione: ???

    Discipline
    Elemento: Fuoco ~ Rank II
    Elemento: Aria ~ Rank II

    Arte Segreta:
    ///

    Talenti Speciali
    Mantra
    Slot Usati
    ///

    Slot Liberi
    Azione
    Rapido
    Rapido

    Status
    ///

    Cooldown
    ///

    Equipaggiamento
    Armatura Leggera Classe I [Blocca 25]

    Abilità Passive

    Airbending (Agilità Intrinseca)
    Flame Control (Emissione Fiamme)
    Heart of Fire II (Danno Fuoco + Consumo)
    Burn-out (20 Danno Da Contraccolpo)
    Heart of Air I (Danno Aria + 1/2 Consumo)
    Mantra (Chakra +10 ad ogni Recupero)

     
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    Spietata, sadica, scurrile ed arrogante. Che gran pezzo di donna. Era davvero l’alter ego femminile di Ukon e vedere che con quei suoi modi cazzuti e decisi riusciva a tener testa a due dei peggiori balordi in circolazione a Niethlung lo faceva arrapare assai. Perché di donne con i cosiddetti non se ne trovano molte. A una così o le tagliavi la testa e l’appendevi al muro come trofeo oppure te la tenevi stretta al fianco. E il nostro pelatone era ancora indeciso sul da farsi, ma su una questione invece era più che sicuro: avrebbero attaccato le navi con sopra gli imperiali.

    I motivi di questa scelta scellerata? Ben descritti dalla rossa: erano più simili di quanto ci si potesse aspettare, erano entrambi cacciatori di emozioni forti e di adrenalina. Loro combattevano non solo per la gloria e per la fama, ma anche e soprattutto per appagare quel loro smisurato ego e senso di superiorità che si manifestava quando lasciavano alle proprie spalle cadaveri privi di vita in una pozza di sangue. Queste sensazioni violente creavano dipendenza ed erano ciò che facevano sentire Ukon vivo, spingendolo sempre verso la preda più grande e pericolosa.

    Dunque avrebbe sfruttato la pausa appositamente lasciata dalla bambolona per inserirsi nel discorso.

    ..noi faremo razzia di qualsiasi vita umana che si porrà tra noi ed il tuo obiettivo!

    E lo disse con talmente tanta convinzione ed un macabro ardore che gli occhi parevano uscirgli dalle orbite talmente i nervi del collo erano tesi e pronti alla battaglia.

    Vero bambolona?

    Disse accennando un mezzo sorriso sotto quegli occhi già bramosi di sangue. Non avrebbe risposto a nessun altra provocazione della rossa, perché il tempo per le parole era ormai finito. Non restava altro da fare che lasciar parlare la propria ascia. O il fuoco. Tanto era più che certo che qualsiasi dettaglio del piano di assalto sarebbe stato sapientemente architettato da Garreth: era un tipo troppo previdente e ci teneva troppo affinché tutto andasse alla perfezione per lasciarsi sfuggire qualcosa.



     
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    Passarono alcuni giorni e Garreth non si fece sentire. Magari avreste perso un po'la pazienza dopo una settimana di attesa, o forse avreste trovato un altro modo per passare il tempo. In ogni caso, qualcuno vi avrebbe consegnato un messaggio da parte del guerriero albino proprio quando meno lo avreste sospettato. Si trattava di un biglietto dalle poche ed essenziali informazioni: Barilotto Gonfio, notte.
    Forse per Ukon che aveva già dimestichezza con Niethlung il nome della bettola dei bassifondi situata poco lontano dal porto avrebbe fatto scattare un campanello nella sua mente; Lilith non avrebbe avuto difficoltà a chiedere che cosa fosse quel Barilotto Gonfio o dove si trovasse grazie le sue sopraffine arti diplomatiche fatte di fuoco e dolore.
    Garreth vi avrebbe aspettato all'interno del locale scarno e popolato solo da marinai in licenza intenti a ubriacarsi o giocarsi qualche moneta ai dadi. Un cenno all'oste e il gruppo avrebbe avuto accesso alla strada sul retrobottega: un vicoletto tra gli alti edifici del porto che conduceva direttamente alle banchine.
    Alcune casse con beni destinati al negozio rendevano individuare i tre all'interno del vicolo praticamente impossibile, nonostante delle voci provenienti dalla banchina poco più avanti indicassero la presenza di più di qualche persona. Una guardia cittadina, munita di lanterna sarebbe passata proprio davanti al vicolo, ma non avrebbe prestato attenzione a chi o cosa vi si celava, forse per via della tarda ora o dell'oscurità.
    Garreth vi avrebbe fatto cenno di seguirlo più avanti, arrivando così abbastanza avanti da poter scorgere la banchina del porto e la nave ancorata lì vicino.
    - Ecco il nostro bersaglio. - bisbigliò Garreth voltandosi verso i due guerrieri.
    Spiegò che aveva indagato nei giorni scorsi per identificare la nave della flotta di suo padre con il carico diretto a Florentia. Secondo il suo informatore l'imbarcazione sarebbe salpata quella notte oppure il mattino seguente, dunque non aveva avuto modo di preparare un piano sicuro al cento per cento.
    - Dovremo improvvisare. - disse. - Ammetto che mi sarei aspettato più Guardie Imperiali. Ne vedo solamente due, ma altre potrebbero essere sotto coperta. - concluse indicando due figure in armatura pesante ed elmo. Una era sulla banchina vicino a una delle passerelle che conduceva alla nave, l'altra sul ponte dell'imbarcazione.
    Ricapitolò a favore dei due presenti lo scopo della loro missione: impedire che il carico raggiungesse la destinazione. Che affondassero o depredassero la nave era indifferente, l'importante era riuscire a impedire a quell'imbarcazione di arrivare a Florentia.
    Stando a quanto gli informatori di Garreth gli avevano detto c'erano buone probabilità che la nave fosse sorvegliata da un Generale o comunque un guerriero imperiale di alto rango, tuttavia non era riuscito ad avere conferma della sua effettiva presenza. Potevano solo sperare che non fosse presente, o che fosse sotto coperta e ci rimanesse mentre la barca affondava.
    - Non mi aspetto cautela da parte vistra, ma non possiamo nemmeno rischiare di movimentare troppe guardie cittadine. Se ci impiegheremo troppo tempo cominceranno ad arrivare i rinforzi e allora saremmo costretti a darci alla fuga. -
    Garreth si sporse un po' dal vicolo per osservare la situazione. Le guardie cittadine non sembravano aver notato nulla di strano, e continuavano a pattugliare la banchina e la nave, discutendo tra loro o con i due imperiali presenti. Non si aspettavano di certo un assalto e ci avrebbero messo un po'di tempo a reagire.
    Il metodo migliore per far affondare la nave era quello di darle fuoco, e in quel senso non poteva esserci aiutante migliore di Lilith, ma per farlo avrebbero dovuto salire a bordo. Scagliare qualche palla di fuoco dalla banchina non sarebbe stato sufficiente, quelle navi erano state costruite per resistere alle intemperie e alle bordate dei cannoni, ma il legno del ponte e degli alberi maestri non era cerato e più soggetto agli elementi.
    Ritornò dai due e spiegò il piano: Lilith aveva il compito di salire a bordo e incendiare il ponte grazie ai suoi poteri, mentre Garreth e Ukon avrebbero tenuto a bada le guardie e gli imperiali cercando di attirare la loro attenzione in modo che la ragazza potesse concentrarsi sul suo compito.
    - Se avete dubbi o qualche idea migliore, questo è il momento di parlare. -
    Avrebbe atteso qualche istante, poi avrebbe estratto la sua spada per prepararsi a passare all'azione, dopo di voi ovviamente.




    MAPPA


    Ogni quadrato vale 2.5 metri


    10dimo1




    Guardia 1 - [k1]

    HP:???
    Guardia 2 - [k13]

    HP: ???
    Guardia 3 - [i12]

    HP:???
    Guardia 4 - [o10]

    HP: ???
    Imperiale 1 - [k8]

    HP: ???
    Imperiale 2 - [n7]

    HP: ???

    CITY GUARD

    Vita: ???
    Potenza: ??
    Res Fisica: ??
    Res Elementale: ?? (Fuoco); ?? (Acqua); ?? (Aria); ?? (Terra); ?? (Fulmine)
    Dimensioni: ~170 cm

    Talenti:

    IMPERIAL WARRIOR

    Vita: ???
    Potenza: ??
    Res Fisica: ??
    Res Elementale: ?? (Fuoco); ?? (Acqua); ?? (Aria); ?? (Terra); ?? (Fulmine)
    Dimensioni: ~180 cm

    Talenti:





    NOTE DEL MASTER



    Combat. Avete turno di vantaggio, i nemici non si aspettano un attacco, dunque potrebbero reagire schivando, ma non parando o sfruttando eventuali stance per schivate vantaggiose.
    Equip sono gratuiti per questo turno.

    SCADENZA



    Il limite di tempo per il post è fissato a Venerdì 06/04 ore 23.59
     
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    [RECUPERO->ATTACCO]
    Mantra
    Chakra +10



    FRr1mPY
    La ragazza lasciò parlare tranquillamente Garreth. Aveva già in mente cosa fare e per il momento non le serviva l'aiuto di nessuno.
    Lanciò un'occhiata a Ukon, cercando di capire se avrebbe afferrato il piano. Nonostante fosse il classico vichingo tutto muscole e niente cervello, non era stupido. Ci sarebbe arrivato da solo.
    Sghignazzò tornando a fissare in avanti e attivando il potere del vento.

    [Lilith ~ Aura: Go With The Flow: ATTIVA]

    CITAZIONE
    Aura: Go with the Flow
    L'utilizzatore è in grado di utilizzare l'aria per facilitare i propri movimenti. Un movimento extra diventa gratuito x turno.
    [Chakra: 10 x turno]

    ~ State pure qua a parlare, bamboccioni. Ci pensa la donna del gruppo a fare tutto, come sempre, tranquilli

    Scosse la testa, abbasando la voce e passando fra i due.

    ~ Uomini... non capiscono un cazzo

    Si portò in avanti, uscendo dal vicolo con nonchalance. Lanciò un'occhiata sulla sinistra cercando di capire se la guardia si fosse accorta della sua presenza.

    [Lilith ~ Movimento Gratuito ~ 5 Metri][E2->G4]

    Continuò ad avanzare con fare più deciso accentuando i movimenti del bacino. Il rumore dei tacchi si sentiva distintamente sulle pietre scure e non avrebbe tardato ad attirare l'attenzione degli imperiali che si trovavano diritti davanti a lei.

    [Lilith ~ Movimento Extra ~ 5 Metri][G4->I6]

    Col cappuccio tirato giù e un la lunga chioma rossa che adornava quel bel visino non potè che ammiccare in direzione dell'uomo sulla destra.

    ~ Salve ragazzi... Non vi sentite un pò soli in questa notte tranquilla?

    Sorrise, acuta e sottile come un serpente. Portò la gamba destra leggermente avanti, facendo scoprire parte della coscia. La pelle chiara risplendeva al chiarore della luce fioca.

    ~ Se siete più di tre...

    Fece finta di contare in quanti erano con lo sguardo. Come se non lo avesse già fatto almeno una decina di volte.

    ~ ...posso farvi un pò sconto

    Tirò fuori la lingua, leccandosi le labbra e ammiccando ulteriormente.

    Certo, saper fingersi una prostituta da quattro soldi non era fra le capacità di cui andava più fiera, ma a mali estremi, estremi rimedi. Se fosse riuscita a guadagnare un pò di tempo magari quei due testoni si sarebbero accorti del diversivo e avrebbero attaccato la guardia isolata. Questo avrebbe attirato l'attenzione almeno di un paio di commilitoni, kdando il tempo alla giovane di salire senza troppi intoppi sulla barca.
    Ora stava a Ukon e Garreth. Dovevano solo fare quello che gli veniva meglio: pestare, o uccidere, qualcuno.

    Lilith [Scheda]
    Potenza: 10

    Vita: 200/200

    100%


    Chakra: 220 - 10 = 210/220

    95%


    Movimento: 10 Metri [E2->I6]
    Posizione: I6

    Discipline
    Elemento: Fuoco ~ Rank II
    Elemento: Aria ~ Rank II

    Arte Segreta:
    ///

    Talenti Speciali
    Mantra
    Slot Usati
    ///

    Slot Liberi
    Azione
    Rapido
    Rapido

    Status
    Go With The Flow
    Movimento Extra Gratuito


    Cooldown
    ///

    Equipaggiamento
    Armatura Leggera Classe I [Blocca 25]

    Abilità Passive

    Airbending (Agilità Intrinseca)
    Flame Control (Emissione Fiamme)
    Heart of Fire II (Danno Fuoco + Consumo)
    Burn-out (20 Danno Da Contraccolpo)
    Heart of Air I (Danno Aria + 1/2 Consumo)
    Mantra (Chakra +10 ad ogni Recupero)

     
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