[HUNT] La Regina dei Diamanti

La città mineraria di Ryuga, situata nella zona meridionale del deserto, a ovest di Dalereuth e sud di Alkarna, sorgeva in una zona piuttosto particolare. La sabbia lasciava il posto a una terra brulla, dura e ricca di cavità sotterranee in cui di tanto in tanto era possibile trovare anche corsi d'acqua; e con maggior fortuna qualche pietra preziosa.
La vita su quel terreno roccioso e privo di alcuna risorsa sarebbe stata impossibile, e per questo alcuni minatori presero la decisione di stabilirsi in quelle grotte sotterranee, dove la luce riusciva a filtrare e l'acqua sgorgava da sorgenti sotterranee. Quella fu la svolta che portò Ryuga dall'essere un semplice accampamento di carovanieri a diventare una prospera, ma isolata, città mineraria.
Per evitare lotte interne per il dominio della città, votata da subito all'estrazione delle pietre preziose nelle profondità della terra, venne istituita la Corporazione Mineraria. Guidata per anni da mercanti determinati farla diventare una delle principali città Shal'aira, divenne poi un semplice strumento di sussistenza, mentre i mercanti si ritiravano verso la Linea Verde, creando l'Associazione dei Tagliapietre.
La Corporazione venne così lasciata nelle mani dei minatori stessi, che la resero notevolmente più autonoma e alla portata dei lavoratori, ma allo stesso tempo si allontanarono nuovamente della altre città del deserto, mantenendo solamente dei contatti commerciali con l'Associazione dei Tagliapietre.
Ryuga è tutt'oggi una città nota, ma difficilmente meta di turisti o curiosi. Le carovane partivano cariche di gemme da raffinare nei laboratori di Dalereuth e ritornavano altrettanto pieni di provviste, stoffe e merci che difficilmente gli abitanti di Ryuga sarebbero riusciti altrimenti a procurarsi; ma cosa sarebbe successo se l'unica merce di scambio fosse improvvisamente venuta a mancare?
L'inevitabile collasso.
La richiesta d'aiuto sarebbe giunta alle vostre orecchie nelle taverne di Shal'aira stessa, oppure ai vostri occhi tramite i bandi esposti nelle bacheche del continente. Da Aldaresia ad Ephiora la voce che l'Associazione dei Tagliapietre cercava dei guerrieri per liberare le miniere di Ryuga dalle creature che le avevano infestate si faceva strada con forza verso Arcadia e Florentia. Non era solo una offerta di lavoro, ma una richiesta di salvezza per una città altrimenti destinata al declino.
Forse a qualcuno importava davvero di salvare le anime che ancora vivevano a Ryuga, ma il committente voleva solamente salvare i propri interessi, e continuare ad arricchirsi grazie ai diamanti delle miniere.
In un modo o nell'altro voi interessati sareste riusciti a trovare un modo per raggiungere Dalereuth ed avere ulteriori informazioni sull'incarico dall'Associazione dei Tagliapietre.

Al vostro arrivo a Ryuga la situazione non vi sarebbe apparsa così tragica come l'aveva dipinta Jor'al a Dalereuth. L'uomo di bassa statura, avvolto nel suo turbante e nei comodi e ampi abiti di pesante stoffa turchese, vi aveva detto che ormai Ryuga era allo stremo, e la gente aveva cominciato ad abbandonarla cercando fortuna altrove.
Ai vostri occhi la cittadina, nella parte più alta, vicino alla superficie, vi sarebbe sembrata certo meno popolata rispetto ad altri luoghi del deserto, ma ben lungi dall'essere sull'orlo della crisi. Le botteghe non avevano una gran varietà di merce, ma sembravano in attività e avreste potuto scorgere persino dei bambini ricorrersi sulle scalinate che scendevano ai livelli inferiori.
Ai livelli più bassi della città, vicino agli ingressi delle miniere, la situazione vi sarebbe parsa più affine alla descrizione di Jor'al. Alcune attività avevano visibilmente chiuso i battenti e anche i piccoli laboratori dei tagliapietre locali sembravano essere abbandonati. La poca gente che ancora abitava in quei quartieri sembrava aver visto giorni migliori, ma sembravano essere stoicamente intenzionati a proseguire fino a quando sarebbe stato possibile farlo.
Perseverare nella follia? Forse.
Giunti all'ingresso della miniera principale Jor'al si sarebbe premurato di illustrarvi gli ultimi dettagli del vostro incarico: addentrarvi il più possibile nelle miniere e uccidere le creature che inevitabilmente avrebbero tentato di sbarrarvi il passaggio. Riguardo al tipo di creature sarebbe rimasto piuttosto vago, dopotutto non le aveva viste di persona, ma stando a quanto gli era stato raccontato si trattava di bestie dalla pelle dura, piuttosto veloci, e in grado di vedere anche in condizioni di scarsa illuminazione. Non avevano mietuto vittime, ma dopo un paio di attacchi alle squadre di minatori, questi avevano cominciato a rifiutarsi di scendere nelle profondità, e così si era venuta a creare quella situazione di stallo.
Non avreste ottenuto ulteriori informazioni sulle creature in questione, il resto avreste dovuto apprenderlo direttamente sulla vostra pelle. Non era chiaro che cosa fossero, da dove venissero e che cosa volessero. Abitavano da sempre i quei cunicoli? Qualcosa o qualcuno le aveva involontariamente risvegliate? Vi importava davvero oppure eravate lì solo per i soldi che Jor'al vi aveva promesso al termine del lavoro?
Quali che fossero le vostre motivazioni poco importava ora. Eravate giunti alla destinazione, era il momento di darsi da fare. La galleria davanti a voi vi aspettava, illuminata da una serie di torce a olio ambo i lati.

Jor'al attese un po'prima di darvi il permesso di addentrarvi nelle miniere. Sembrò valutare ogni singolo individuo presente davanti a sé, e non particolarmente convinto della presenza di ben due donne. Tuttavia non proferì parola in merito, forse conscio che se avesse tirato troppo la corda anche il resto dei presenti se ne sarebbero andati e allora la situazione sarebbe peggiorata ulteriormente.
Illustrò anche a favore degli ultimi arrivati i fatti: i minatori continuavano a subire attacchi da parte di creature non meglio identificate nelle gallerie più basse. Alcuni avevano provato a difendersi usando picconi e attrezzi da lavoro, ma a poco erano serviti contro l'apparente scorza dura delle bestie e la loro velocità. Aveva raccolto le testimonianze delle persone assalite, ma qualcuno affermava che fossero più simili a dei ragni, altri ancora che fossero grandi più di due metri e con tre braccia.
Insomma le informazioni in possesso di Jor'al non vi avrebbero aiutato più di tanto nel comprendere che genere di pericolo vi attendeva nel cuore di quel labirinto di rocce e minerali. Avreste potuto fare affidamento solo sul vostro intuito e iniziativa.
Il tagliapietre non era ingenuo però, e prima di lasciarvi entrare si premurò di sottolineare quello che forse per alcuni di voi era già ovvio:
- Portatemi una prova tangibile che queste creature sono state debellate. Un arto, il carapace, quello che volete, l'importante è che possa provare ai minatori che i tunnel più in basso sono nuovamente sicuri. -
Forse a qualcuno non sarebbe sfuggito il secondo significato di quelle parole. Non era necessario uccidere tutte le creature, poiché sarebbe stato sufficiente riportare a Jor'al la prova di averne uccisa almeno una. Così la produttività della miniera sarebbe ripresa; fino al prossimo incidente.
Al tagliapietre non interessava l'incolumità dei minatori, quanto che questi riprendessero a lavorare quanto prima. A voi stava la scelta se compiere il vostro dovere fino in fondo, o cercare una scappatoia per avere dei soldi facili.

I primi tunnel erano larghi e illuminati da torce ben oliate. Avreste potuto camminare affiancati da tanto era lo spazio per il passaggio. Di tanto in tanto avreste potuto scorgere delle casse accatastate lungo le pareti cariche di pietre grezze, da cui ancora le gemme nascoste all'interno non erano state estratte e raffinate. Non c'era nessun'altro a parte voi, e il vostro eventuale parlare sarebbe riecheggiato nella vastità di quelle caverne.
L'aria si sarebbe fatta più fresca, persino fredda, mentre sareste avanzati verso i passaggi più bassi. Anche l'illuminazione si sarebbe ridotta ad una sola torcia ogni tanto e lo spazio per il passaggio non vi avrebbe più permesso di camminare affiancati, ma solo in fila uno dietro l'altro.
Dopo una mezz'ora abbondante di camminata sareste giunti in quella che era indubbiamente la zona più profonda della miniera. Le torce alle pareti erano accese, ma meno oliate di quelle verso la superficie, alcune quasi spente ormai.
Davanti a voi avreste potuto vedere uno spiazzo più largo dei precedenti, e a giudicare dal fuoco da campo ormai spento e alcuni sacchi a pelo doveva essere una zona adibita al riposo per i minatori. Tuttavia anche se la zona più lontana dalle torce non era ben illuminata non sarebbe di certo sfuggita ai vostri occhi la presenza di alcune creature.
Erano piccole, alte poco meno di un metro e dieci a spanne, ed emettevano un suono stridulo e sibilante. Avevano otto zampe più due grosse chele davanti che avevano l'aspetto di non essere propriamente innocue. Il loro aspetto rispecchiava sufficientemente quello che vi era stato detto da Jor'al per supporre si trattassero delle creature che avevano assalito i minatori.
Non sembravano pericolose, né aggressive poiché nonostante alcune si fossero accorte della vostra presenza si erano limitate a voltarsi nella vostra direzione e osservarvi sibilando.
Ne avreste contate almeno otto, ma non c'era modo di sapere se ce ne potessero essere altre nascoste nelle zone d'ombra del tunnel. Era il momento di fare ciò per cui eravate stati ingaggiati, e per cui sareste stati pagati.

La vampata di calore sprigionata da Lilith investì in pieno le creature ammucchiate verso il fondo di quella specie di sala. Le loro grida di dolore e sorpresa riempirono l'aria lacerandovi i timpani con quei suoni acuti. Decisamente l'attacco della piromante aveva avuto l'effetto desiderato, e anche le frecce di Shervarash si erano conficcate nel duro carapace di una di quelle bestie strappandole l'ultimo grido.
Una era andata a terra. Era davvero bastato così poco per liberarsi di una di loro? Un paio di fiamme e qualche freccia? Magari quelle bestie erano una minaccia meno grave di quanto fosse apparso in un primo momento.
L'arciere aveva gli occhi più allenati degli altri avventurieri e in quella stanza non illuminata a dovere vedeva senza alcuna difficoltà. I lamenti delle creature stavano ottenendo risposte dal tunnel alle loro spalle. Shervarash non avrebbe avuto difficoltà a scorgere dei movimenti in lontananza. Troppo distante per essere preciso, ma non era da escludere che altre di quelle bestie si sarebbero presto fatte vive. Non era il momento di indugiare però, perché i sopravvissuti all'ondata di fuoco si stavano riprendendo rapidamente.
Quelle più esterne presero a muoversi cercando di circondare il gruppo mentre quelle nel mezzo si preparavano a sferrare l'offensiva.

[Rockling 3] - [Movimento Gratuito 10m: V5 - R3]
[Rockling 5] - [Movimento Gratuito 10m: V7 - R4]
[Rockling 6] - [Movimento Gratuito 10m: T9 - P9]
[Rockling 8] - [Movimento Gratuito 10m: U10 - Q10]
[Rockling 7] - [Movimento Gratuito 10m: V9 - R8]
Dalle loro nuove posizioni le creature avrebbero continuato ad osservare caute gli avventurieri. Sembravano stranamente calme nonostante avessero appena subito un notevole danno, eppure non sembravano preoccupate dal poter perire come era accaduto a uno di loro pochi istanti prima. Avevano abbandonato il compagno al suo destino, forse consce che quello era un sacrificio necessario.
Impensabile che delle creature come quelle, basate sul puro istinto, potessero articolare dei pensieri così complessi; oppure no?
I due Rockling centrali invece erano ancora intenti a studiare il loro avversario, ovvero la ragazza che aveva scatenato quella fiammata circolare. Uno dei due era ancora parzialmente avvolto dalle fiamme di Lilith e per qualche istante sembrò quasi che quel fuoco lo stesse alimentando il Rockling stesso.
[Rockling 2] - [Rapido] - [Element Absorbtion]

Pian piano le fiamme che lo avevano lambito in precedenza ora lo avvolgevano in modo del tutto naturale, proprio come se le stesse controllando. Una tecnica alquanto peculiare per una creatura che non avevate mai visto prima.
[Rockling 2] - [Movimento Gratuito 10m: T5 - P6]
Velocemente si sarebbe portata davanti a Lilith e senza attendere oltre avrebbe cercato di afferrarle una gamba con una delle sue chele e stringerla in una morsa ferrea.
[Rockling 2] -[Rapido] - [Pincer Grab] su Lilith


L'altro Rockling rimasto indietro non si sarebbe fatto attendere. A differenza dell'altro non avrebbe alimentato il fuoco che lo aveva avvolto in precedenza, preferendo forse utilizzare una strategia diversa.
A sua volta si sarebbe avvicinato, ma non sembrava intenzionato a mirare a Lilith.
[Rockling 4] - [Movimento Gratuito 10m: U6 - Q7]
Dalla nuova posizione il Rockling avrebbe piantato le chele nel terreno ed estratto una grossa roccia grezza con l'intento di scagliarla contro un avversario nelle vicinanze.
[Rockling 4] - [Rapido] - [Rock Toss] su Jericho

Poi si sarebbe come arrotolato su sé stesso in una posizione difensiva ed avrebbe cominciato ad accumulare dell'energia elementale cercando di rigenerare le proprie ferite.
[Rockling 4] - [Stance: Curl Up]

[Rockling 4] - [Gratuito] - [Earth Muncher]

Dal tunnel dietro i Rockling avreste udito altri suoni acuti e sibilanti e quello che forse Shervarash aveva condiviso con voi a parole in precedenza ora cominciava a trasformarsi in realtà. Stavano arrivando altre creature come quelle. Forse con una strategia diversa sareste riusciti ad evitare di affrontarne troppe in un colpo solo, ma ormai era tardi per piangere sul latte versato.
Avevate svegliato il nido.